L’anno pastorale parte tra i timori e le speranze

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Le nuove indicazioni per la Diocesi nell’incertezza per la ripresa dei contagi

La recrudescenza della pandemia di Covid–19 sta mostrando il suo volto più duro. Con l’esplosione del numero di contagiati anche la Chiesa di Pistoia, in via precauzionale, ha indicato ai sacerdoti e ai fedeli una serie di chiarimenti e limitazioni delle attività pastorali in presenza.

In particolare il vescovo ha condiviso con tutta la Diocesi una serie di sottolineature.

Riguardo la catechesi dei fanciulli e dei ragazzi (6–17 anni) al momento si svolgerà in modalità a distanza, attraverso i mezzi web e le piattaforme online. L’ufficio catechistico diocesano predisporrà materiali e indicazioni. La catechesi in presenza riprenderà nei mesi estivi, a partire dalla settimana dell’Ascensione (sabato 15 maggio 2021).

La preparazione e la celebrazione delle cresime e delle prime comunioni previste per questo ottobre e novembre 2020 è consentita, anche se la Diocesi sottolinea che viene lasciata ai genitori la possibilità di scegliere se fare ora il sacramento o rimandarlo successivamente.

Riguardo la catechesi degli adulti, è preferibile e consigliato spostare online le attività. Nel caso in cui si decidesse di continuare a fare in presenza gli incontri degli adulti, si abbia cura di applicare scrupolosamente le raccomandazioni e le norme dei protocolli governo – Cei, le indicazioni dell’ufficio giuridico della Cei e quelle del vescovo come indicato in una sua ultima comunicazione ai parroci del 18 ottobre scorso.

La celebrazione dell’eucarestia e delle altre forme liturgiche continua regolarmente nelle modalità attualmente in essere e previste dal protocollo governo–Cei e secondo le indicazioni diocesane.

«Purtroppo stanno tornando giorni difficili – afferma Tardelli – Se da una parte non possiamo perdere la speranza e anzi dobbiamo cercare di incoraggiare e sostenere nella prova la nostra gente, come deve fare un buon pastore, dall’altra occorre renderci conto che bisogna fare molta attenzione.

Per molti versi – aggiunge – oggi la situazione è peggiore che a marzo e aprile. A settembre, avevamo pensato di poter riavviare le nostre attività, ripartendo proprio dalla celebrazione di prime comunioni e cresime. Rimaniamo per ora con queste indicazioni».

L’invito, per la celebrazione delle messe, è quello di agire con la massima attenzione e seguire le norme di sicurezza: evitare la partecipazione ai riti se si manifestano sintomi influenzali, anche senza febbre, rispettare il limite di presenze segnalato per ogni chiesa, igienizzarsi le mani, indossare sempre la mascherina, mantenere le distanze in entrata e uscita dalla chiesa, ricevere la comunione solo sulla mano, procedere alla sanificazione dopo l’uso degli ambienti.

Il mandato del Vescovo a Catechisti e operatori pastorali