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Pieve Abitanti : 750 Vicariato : Di Poggio e Carmignano Provincia di : Prato IndirizzoVia S. Maria 4 – 59015 Carmignano (Po) Telefono : 055 8717078 Emailinfo@parrocchiabacchereto.com – www.parrocchiabacchereto.com Vice Parroco: Warnakulasuriya Fernando don Emmanuel

Della chiesa di Bacchereto si ha notizia fin dal 1138, quando furono donati al vescovo di Pistoia i diritti sul castello omonimo: nell’atto di donazione compare infatti come testimone un presbiter Ildibrandus de Bacareto (RCP, Vescovado, 24, cartula del 1138 Settembre 20). I diritti del vescovo furono più tardi confermati dal giuramento di fedeltà di uomini del castello (ASF, Vescovado, 1232 Novembre 24) e da altri atti analoghi (ibidem, 1240 Ottobre 15 e 17, 1264 Dicembre 1). Verso la metà del secolo XIII il comune rurale di Bacchereto dipendente da Pistoia, oltre al nucleo principale attorno al castello comprendeva altre due frazioni distinte con il nome delle chiese di S. Iusti (in Montalbano) e de Fuxano (S. Biagio a Fusciano, ritenuta da alcuni autori, ma senza fondamento, la sede di una più antica pieve: cfr. Liber Focorum, pp. 68-74). La chiesa di Bacchereto, in quest’epoca, era ancora dipendente dalla pieve di Seano; mentre a partire almeno dal 1276 è registrata come pieve, con tre chiese dipendenti: Fusciano, Colle Ughi, S. Giusto (Decime, I, 1286 1289, II, 1412 1415). Il territorio di Bacchereto passò a Firenze dopo il periodo castrucciano, nel 1329 (Liber Censuum, 761, p. 426), ma rimase sempre sotto la giurisdizione spirituale del vescovo di Pistoia. La pieve è registrata nei verbali delle visite pastorali a partire da quella del 5 Maggio 1376 del vescovo Vivenzi (Visita 1376, c. 102v). Alla fine del secolo XVII le due antiche chiese dipendenti di Fusciano e di S. Giusto erano ridotte ad oratori (Chiese 1699, c. 61r), mentre quella di Colle Ughi era passata a Tizzana (cfr. la scheda 57, Colle di Tizzana); la chiesa di S. Giusto, ancora nel 1737, era officiata e custodita da un eremita (AVP, I, Varie, 8, 9). La chiesa attuale e stata ricostruita tra il Sei e il Settecento (altare laterale con la data del 1768), con parziale recupero delle antiche strutture, delle quali rimangono poche tracce. Dopo il grave incendio del 18 Maggio 1885, la chiesa fu ripristinata a cura del rettore Luigi Drovandi, curio maior (lapide sulla parete sin. della navata). Il campanile è costituito da un’antica torre del castello.

BIBL. REPETTI, I, p. 177; II, p. 363-364; Immagini, n. 83, p. 95