Propositura Abitanti: 1850 Vicariato: Limite sull’Arno Provincia di: Firenze Indirizzo: Piazza Pucci 1 – 50050 Capraia e Limite (Fi) Telefono: 0571 583802 Sito web: http://www.santostefanocapraia.it
Una cappella de Capraria, nella zona occidentale del basso Montalbano, è riconosciuta al vescovo di Pistoia dalla bolla di Pasquale II del 1105 (RCP, Vescovado, 14) e dalle altre bolle pontificie del secolo XIII (ibidem, 22, 28, 34, 43). Quindici anni prima, nel privilegio del 10 Gennaio 1090 dello stesso Pasquale II, tra i vari spedali riconosciuti come sottoposti alla canonica di S. Zenone, è ricordato anche quello posto presso il castello di Capraia: iuxta Caprariam oppidum (RCP, Canonica, 238). Oltre alla cappella ed allo spedale vi era, anche, in zona poco distante, un monastero femminile di S. Giorgio dell’ordine di S. Benedetto, dipendente dal monastero pistoiese di S. Tommaso, che a sua volta era soggetto a quello di S. Antimo (ASF, Vescovado, 1267 Aprile 3; per il monastero di S. Tommaso, cfr. la scheda 133, Santomato). Nel XIII secolo Capraria era ancora un piccolo comune rurale del districtus pistoiese (Liber Focorum, A, XX), i cui abitanti si erano in gran parte trasferiti in Castellina iuxta Arnum (ibidem, A, XIX), che passò poi a Firenze con la pace del 1329 (Liber Censuum, 761, p. 426). Negli elenchi delle decime sono presenti tanto la ecclesia S. Stephani de Capraria, sottoposta alla pieve di Limite (Decime, I, 1298; II, 1424), quanto il monasterium S. Georgii (ibidem, I, 1151, II, 1256). Entrambi gli enti sono registrati nei verbali delle visite pastorali a partire da quella del vescovo Franchi (Visita 1383, cc. 111r e 111v). Il monastero fu poi unito a quello di S. Niccolò di Pistoia (Visita 1561, c. 52). La chiesa, che era soggetta al patronato della famiglia Frescobaldi di Firenze (REPETTI, p. 463), fu elevata alla dignità di pieve nel 1654 (Annuario, p. 57) e di propositura nel 1872 (decreto del vescovo Sozzifanti del 10 Gennaio 1872). La chiesa attuale fu costruita per ordine del vescovo Ricci nel 1786 su progetto dell’architetto Stefano Ciardi (ASF, Carte Ricci, Lettere del 1786, pp. 521 e 611).
BIBL. REPETTI, I, pp. 462-464.