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Pieve Abitanti : 620 Vicariato : Quarrata Provincia di : Pistoia IndirizzoVia Di Montemagno 13 – 51030 Quarrata (Pt) Telefono : 0573 735195

Parroco:  padre Luigi Procopio

La località di Montemagno è già documentata nel secolo XI (RCP, Canonica, cartule 59, 222, 231 rispettivamente del 1033, 1085 e 1086); mentre le decimationes de Monte Magno furono riconosciute al vescovo di Pistoia con bolla di Pasquale II del 14 Novembre 1105 (RCP, Vescovado, 14). La pieve è ricordata per la prima volta in un elenco di affitti del vescovado, redatto intorno al 1132 (ibidem, 216) e poco dopo nella bolla di Innocenzo II del 21 Dicembre 1133 (ibidem, 22). Il feudo di Montemagno fu assegnato da Federico Barbarossa al vescovo di Pistoia, Tracia, con diploma del 2 Giugno 1155 (ibidem, 35): circa un secolo dopo gli uomini di questo territorio continuavano a giurare fedeltà al vescovo di Pistoia (ASF, Vescovado, 1240 Agosto 8 e 11). Distinta dalla pieve era la ecclesia S. Gregori aedificata in curte de Montemagno, ricordata in un breve del 1142 (RCP, Vescovado, 25), che dette il nome ad una frazione del comune rurale di Montemagno (Liber Focorum, B, IV, a) e fu poi chiesa dipendente dalla pieve (cfr. Visita 1535, c. 1v: ecclesia S. Gregori de Montemagno), oggi scomparsa. Il toponimo è però rimasto ad una casa colonica nella zona a nord della Magia. Il culto di S. Gregorio Magno è del resto confermato dalla presenza, nella pieve, di una reliquia del santo. Alla fine del secolo XIII erano sottoposte alla pieve tre parrocchie: S. Michele di Carpineto (Vignole), S. Clemente a Valenzatico e S. Martino de Ponte (Decime, I, 1317 1320; II, 1443 1446).

La cappella o ecclesia S. Martini è documentata fin dal secolo XII, quando il suo patronato fu ceduto prima al monastero di S. Fabiano di Prato (ASF, Capitolo, 1187 Settembre 1) e poi al monastero di S. Baronto (ibidem, 1190 Luglio 13): la chiesa officiata fino all’ultima guerra, è stata poi venduta a privati ed incorporata in una casa di abitazione. L’edificio della pieve di Montemagno fu compreso entro perimetro fortificato di un castello ricordato in un inventario di beni del Comune di Pistoia del secolo XIV (Liber Censuum, 866, p. 496: castrum Montismagni in loco dicto alla pieve). Il santo titolare originario, indicato genericamente come S. Iohannes, era probabilmente il Battista, come normalmente si usava per le antiche chiese battesimali. Dal 1535 è regolarmente registrato, invece, il titolo S. Iohannis Evangeliste, con un cambiamemo verificato anche per altre pievi (cfr. le schede di Montale e di Valdibure). Della pieve medioevale, che presenta un insolito orientamento verso ponente e che fu radicalmente modificata nel secolo XVII, rimane visibile solo la parte tergale con l’abside, impostata su una muratura basamentale più antica.

BIBL. REPETTI, III, pp. 421-422; PIATTOLI, II, p. 71; Patrimonio, p. 405.