Sabato 3 giugno, nella Vigilia di Pentecoste, presso la Chiesa di San Francesco a Pistoia si svolgerà la Seconda Assemblea sinodale. Don Cristiano d’Angelo, vicario Episcopale per la Pastorale ci aiuta a comprendere l’importanza di questo momento ecclesiale.
Don Cristiano, perché è stata scelta proprio questa data?
Perché a Pentecoste, 50 giorni dopo la Pasqua, i discepoli riuniti nel cenacolo insieme a Maria ricevettero il dono dello Spirito Santo e di lì partirono per la missione nel mondo. Fare un’assemblea sinodale a Pentecoste significa pertanto riconoscere che senza lo Spirito non c’è vera comunione nella Chiesa, non c’è amore, né missione.
Quali sono le sue aspettative in merito?
Spero che questo incontro ci aiuti a maturare una maggiore consapevolezza della dimensione ecclesiale della fede, in special modo di quella diocesana. Soprattutto spero possa essere un momento in cui, nell’ascolto reciproco, si possa riconoscere l’azione di Dio nelle varie realtà diocesane, per discernere sempre meglio i segni della sua presenza, per capire cosa ci chiede di vivere oggi, per riconoscere ciò che in noi deve essere purificato e riformato per una sempre più autentica risposta di fede e di amore alla sua chiamata ad essere nel mondo seme di speranza e lievito di fraternità.
Quale metodo di lavoro è previsto per l’appuntamento di sabato 3?
Dopo un momento iniziale di invocazione allo Spirito ci divideremo in piccoli gruppi per favorire una comunicazione più autentica e permettere a tutti di esprimere le proprie opinioni. Infine ci ritroveremo insieme per concludere con un altro breve momento di preghiera.
Quali temi affronteranno i fedeli raccolti in assemblea e come si svolgerà la serata?
Anzitutto saremo chiamati a condividere un ricordo bello della propria esperienza ecclesiale, vissuto nell’anno pastorale in corso. Imparare a ripensare a ciò che si è vissuto per riconoscere in esso l’opera di Dio è importante perché ci educa allo stile di Dio, ci aiuta a capire i segni con cui egli si manifesta nella vita. Prendere coscienza del suo passaggio nella storia rafforza la fede, apre alla speranza, ci rimotiva, e ci aiuta a capire come orientare il cammino futuro, quello personale e quello della nostra Chiesa.
In modo particolare avremo modo di raccontarci e verificare come sono state realizzate le indicazioni che il vescovo aveva dato alla Diocesi in attuazione degli Orientamenti Pastorali, per capire se si sono messi in atto e come e in che misura hanno portato frutto.
L’assemblea vuole essere un momento di verifica per poi riprendere con nuovo vigore il cammino diocesano. Quali sono i prossimi passi comuni della Chiesa pistoiese?
Il cammino della nostra chiesa diocesana per i prossimi anni è già tracciato dagli orientamenti pastorali del vescovo che per l’anno prossimo ci invitano a rimettere al centro della nostra pastorale i poveri e la povertà. Nel prossimo anno saremo chiamati a riscoprire che solo se ci facciamo poveri possiamo essere ricchi di Dio, solo se siamo poveri nello spirito si riceve la docilità, l’intelligenza e il coraggio necessari per vivere il Vangelo. Dalla povertà e dall’essere poveri nasce la capacità di condividere, di confrontarsi, di perdonarsi, nasce la comunione con Dio, con i fratelli nella fede e con il mondo.
Quali sono a suo avviso le difficoltà maggiori del cammino sinodale diocesano? E i punti di forza?
Il cammino sinodale è appena agli inizi, ma ogni volta che siamo riusciti a vivere momenti di condivisione a livello diocesano è sempre stato molto arricchente, spiritualmente e pastoralmente. Le difficoltà del cammino sinodale sono di vario ordine, sono anzitutto “spirituali”, perché la sinodalità non è semplicemente una forma di democrazia, anzi non lo è per niente perché è molto più di una democrazia, perché la sinodalità è un modo di essere Chiesa. Una chiesa sinodale è una chiesa che scommette sulle parole del Signore che ci invita a essere ‘uno’ come lui e il padre sono Uno, che ci ricorda che dove due o tre sono riuniti nel suo nome lui è in mezzo a loro, che ci chiede di riconoscerci fratelli.
Le difficoltà di un cammino sinodale sono pertanto quelle di una mentalità non evangelica, che deve convertirsi, trasformandosi in comportamenti e sensibilità che permettano l’ascolto, la condivisione, il cammino comune.
Poi ci sono altri problemi, quelli che Papa Francesco ci ricorda nell’Evangelii Gaudium, che sono, solo per citarne alcuni, i problemi legati alle strutture che devono cambiare, alla non abitudine a condividere le responsabilità e i doveri.
Ritengo che il cammino avviato nella nostra diocesi, sia molto positivo, un cammino che deve ancora maturare, irrobustirsi, perseverare, ma che certamente è avviato, un cammino che non deve fermarsi e che, sicuramente, ha ancora molto da chiederci ma, soprattutto da darci.
Ha qualche comunicazione di servizio da rivolgere?
Soprattutto che i partecipanti vengano dopo aver condiviso nella loro realtà ecclesiale i temi che sono all’ordine del giorno dell’assemblea, così che ogni partecipante porti non solo la ricchezza della sua esperienza ma anche quella della sua realtà di provenienza.
Daniela Raspollini
Ricordiamo che il Vescovo invita tutta la Chiesa di Pistoia a sostenere con la preghiera la preparazione di questo importante incontro.
Nella lettera di convocazione dell’Assemblea, infatti, Mons. Tardelli scrive: “con questa lettera chiedo inoltre a tutte le parrocchie, associazioni e movimenti, nonché a tutte le case religiose, che si preghi per la Chiesa diocesana e la buona riuscita della nostra II Assemblea sinodale. Lo si faccia nella preghiera dei fedeli della domenica 28 maggio e durante tutta la novena di Pentecoste che invito a celebrare in ogni comunità parrocchiale“.
L’ufficio Liturgico ha elaborato un sussidio di preghiera in preparazione dell’Assemblea sinodale per venire incontro alle esigenze di parrocchie, associazioni e movimenti. Il testo è disponibile in formato word e pdf.
PROPOSTE DI INTENZIONI PER ASSEMBLEA SINODALE_DEFINITIVO (doc)
PROPOSTE DI INTENZIONI PER ASSEMBLEA SINODALE_DEFINITIVO (pdf)
PROGRAMMA DELL’ASSEMBLEA SINODALE DIOCESANA
20.45-21 .00: Arrivi e accoglienza
21.00-23.00: Preghiera di apertura e omelia del Vescovo
Scambio nei gruppi
Lucernario e rinnovo promesse battesimali; Padre nostro; Benedizione finale