AVAGLIO: ULTIMATI I LAVORI
Sabato 17 ottobre ad Avaglio, con la partecipazione del vescovo Fausto Tardelli, saranno inaugurati i lavori di manutenzione straordinaria realizzati al complesso parroccchiale.
Il programma della mattinata è il seguente:
10.30: Accoglienza delle autorità e del popolo
10.45: Preghiera e benedizione
11.00: Interventi delle autorità civili e religiose
11.15: Breve ricognizione dei lavori eseguiti
11.30: Piccolo rinfresco
Gli interventi hanno previsto lavori di manutenzione straordinaria agli interni ed alla copertura della sagrestia della Chiesa di S.Michele Arcangelo in Avaglio.
“Era una situazione disastrosa: – confida il parroco don Antonio Bai – pioveva dentro a causa dell’incuria. C’era bisogno di lavori dentro e fuori il complesso parrocchiale”. All’interno della canonica è stato infatti eseguito il rifacimento in cotto della pavimentazione interna e i locali sono stati provvisti di nuovi impianti e nuovi servizi. All’esterno il restauro ha interessato tutta la copertura della sagrestia adiacente alla Chiesa.
“Per l’occasione – prosegue il parroco p. Antonio – vorrei ringraziare in primo luogo la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e coloro che si sono prodigati affinché il progetto di restauro potesse essere eseguito completamente”.
L’evento è aperto a tutti. Chi volesse fare una visita può scoprire un borgo legato ad una storia antichissima e davvero suggestiva. Le notizie raccolte dalla relazione del restauro ne tracciano un interessante resoconto.
Scavi archeologici hanno riportato in luce reperti di notevole importanza relativi ad un insediamento che dovette sorgere nei pressi di Casore del Monte. Qui è stata trovata una sepoltura del III secolo a.C. Nella tomba, rinvenuta casualmente nel 1930, vennero trovate almeno quattro monete tra le quali, un’asse onciale di bronzo, risale al 214 a.C.
Queste terre, attraversate sin da età remote da strade dirette ai valichi appenninici, conservano tratti ancora ben riconoscibili degli antichi selciati. A tal proposito è suggestiva e forse non del tutto priva di fondamento l’ipotesi che tali percorsi siano stati quelli seguiti da Annibale nella sua marcia verso Roma nella primavera del 217 a.C. I nomi di alcune località testimoniano la romanizzazione del territorio: Casore deriva il nome da casa, Momigno da Maminius o Mamilius e Marliana forse da un Marilius. Questi ultimi, nomi propri di persona, farebbero ipotizzare la presenza di appezzamenti di terreno dati in ricompensa ai soldati che avevano contribuito alla colonizzazione di nuove terre.
Più tardi, ai tempi delle invasioni longobarde del VI secolo d.C., queste medesime terre si trovarono sulla linea difensiva approntata dai Bizantini per far fronte alle schiere degli invasori goti. Le vicende militari che continuarono ad interessare queste montagne per lungo tempo, si acuirono in età comunale, quando Marliana, per la sua posizione geografica, divenne l’avamposto pistoiese verso i territori di influenza lucchese. Il castello, spesso teatro delle aspre contese comunali, nel 1177 venne assediato e quindi distrutto dalle schiere della vicina Montecatini.
Il toponimo (nella forma più antica di Ivagium) è documentato fin dal secolo XIII ed attribuito ad
un comune rurale del territorio pistoiese. La chiesa non è registrata negli elenchi delle decime (secoli XIII XIV) e nelle visite pastorali; ma un tale prete Ceccus de ecclesia de Hivaio è tra i firmatari del sinodo promosso dal vescovo Ermanno del 1313.
Avaglio era un piccolo agglomerato fortificato, che subì gravi danni al tempo delle guerre di Castruccio, tanto che nello stesso secolo è registrato in un inventario di beni del Comune di Pistoia come “castello abbandonato”. Il castello era stato dato alle fiamme, la campana della torre presa come preda di guerra e trasferita sul campanile di Vellano, gli abitanti costretti a trasferirsi a Marliana. Dovettero quindi trascorre molti anni prima che il luogo tornasse a vivere come nucleo abitato. La presenza fiorentina restituì ai castelli la pace, ma non l’autonomia politica, che sino ad allora ne aveva favorito lo sviluppo.
La parrocchia di Avaglio conta 170 abitanti. L’antico oratorio di Avaglio, che sembra abbia avuto anche funzioni di spedale e che all’inizio del Settecento era ancora custodito da un eremita, fu eretto in parrocchia con decreto del vescovo Falchi Picchinesi dell’11 Dicembre 1794. La chiesa, edificata all’epoca con il contributo del Granduca, fu ricostruita agli inizi del secolo XIX dal parroco Lenzini.
Daniela Raspollini