Avvento di fraternità
Domenica 17 dicembre si terrà nelle parrocchie la raccolta offerte per sostenere i tanti servizi erogati dalla Caritas diocesana e farne conoscere numeri e progettualità
Una giornata dedicata a sostenere le opere segno della Caritas Diocesana. Domenica 17 dicembre, terza di Avvento, ricorrerà la Giornata di Fraternità, momento in cui condividere e diffondere le azioni che la Caritas rivolge a tutta la popolazione, in particolar modo verso le persone in difficoltà.
Sono 28 le realtà fra centri di ascolto, parrocchie e associazioni che fanno parte della rete Caritas di Pistoia. Attraverso questa rete nel 2022 sono state ascoltato 2484 persone e nel primo semestre 2023 oltre 1814 persone. Tante le possibilità di aiuto messe a disposizione da Caritas. Per quanto riguarda l’accoglienza e il disagio abitativo con “La tenda di Abramo” e “Casa Baobab” sono state sviluppate progettualità volte all’accoglienza a medio termine per richiedenti e titolari di protezione internazionale usciti dal sistema di accoglienza pubblico (CAS, SAI) e per giovani immigrati fuori dalla logica emergenziale, favorendo allo stesso tempo l’inserimento nella società.
Grazie all’opera dell’Hospitium “Mansueto Bianchi” è da anni garantita la prima e pronta accoglienza agli uomini in difficoltà, quasi 40 quelli supportati negli ultimi mesi. Con “L’Apostrofo” invece Caritas consente l’accoglienza a medio e lungo termine di uomini senza fissa dimora. Con il progetto “Welcome” e le accoglienze di Piuvica e Bottegone sono stati aiutati nuclei familiari con o senza figli in stato di disagio abitativo, complessivamente si tratta di 7 nuclei, cioè circa 25 persone.
Grazie alla mensa “don Siro Butelli”, in servizio da oltre 30 anni a Pistoia, la Caritas è vicina alle persone in difficoltà 365 giorni l’anno ed eroga i principali pasti della giornata (colazione, pranzo e cena), ed è aperto a chiunque ne voglia usufruire, senza nessun tipo di limitazione. Un servizio che nel 2023 avrà visto erogati oltre 30.000 pasti e più di 300 persone supportate.
Per l’aiuto alimentare è attivo da anni anche l’Emporio della Solidarietà, con oltre 4200 persone assistite negli ultimi 2 anni. Raccolta e distribuzione di vestiario invece, i punti fermi del Centro Mimmo, un servizio fruito da quasi 400 persone solo nell’ultimo anno.
«Occorre operare non “per” i poveri, ma “con” i poveri – sottolinea il direttore Caritas, Marcello Suppressa – rendendoli protagonisti del loro riscatto, non destinatari passivi di iniziative assistenziali o progetti calati dall’alto. Questo è il principale impegno di Caritas, che da 50 anni nella nostra Diocesi, opera per la solidarietà e la promozione umana. Il tempo liturgico dell’Avvento che stiamo vivendo, mentre invita ad attendere nella speranza la venuta del Salvatore e il compimento del disegno divino di salvezza, sollecita le nostre comunità a testimoniare questa speranza con la carità operosa, ricordando che già ora incontriamo il volto del Cristo nei poveri e nei sofferenti».
«Questa rete – conclude Suppressa – è un segno tangibile di attenzione nei confronti dei poveri o di quanti stanno attraversando un momento di difficoltà. Le necessità sono molteplici e richiedono di “investire” non solo in aiuti concreti ma anche nel creare relazioni significative di condivisione e di accompagnamento».
Ma l’aiuto della Caritas diocesana passa anche per i centri d’ascolto che hanno portato sostegno e conforto in vari ambiti – legale, sanitario e psicologico – ad oltre 400 persone. Realtà vive ed attive che silenziosamente cercano di arrivare verso tutti coloro che attraversano un momento di difficoltà.
Dario Cafiero