I FRATI CONVENTUALI LASCIANO PISTOIA. IL COMUNICATO DEL VESCOVO

Con grande dolore mi vedo costretto ad annunciare alla città e alla Diocesi, la decisione dei frati minori conventuali di lasciare la città. Voglio sperare che ci possa essere un ripensamento e mi adopererò in ogni modo, anche con il conforto delle autorità cittadine e della intera popolazione, perché un ripensamento ci possa essere. Al momento attuale però la prospettiva è chiara: il convento dei francescani chiuderà e la popolosa parrocchia di San Francesco dovrà essere affidata sacerdoti secolari. L’ordine dei frati minori conventuali me lo ha comunicato ufficialmente. Un anno ancora durerà il servizio effettivo dei padri, poi, durante il 2017 dovrebbe avvenire il passaggio per arrivare alla chiusura definitiva del convento nell’estate del 2017.

Il dispiacere è grande e il momento davvero storico, perché viene meno in città e nella diocesi anche l’ultima presenza maschile dei figli di San Francesco, una presenza antica e fruttuosa, significativa e importante per la storia, la cultura e la spiritualità della nostra città. Il Ministro Generale e il suo consiglio sono alle prese con un inevitabile riordino complessivo dei conventi, reso necessario dall’assottigliarsi vertiginoso dei frati italiani. La cosa che desta un certo sconcerto è che non ci sia un coordinamento tra le tre famiglie francescane, quella dei Minori, dei Conventuali e dei Cappuccini in modo da permettere una più diffusa presenza francescana sul territorio, evitando incomprensibili concentrazioni in alcuni luoghi della regione. Comprendo certo le ragioni che stanno dietro questa per noi dolorosissima scelta e perciò ritengo del tutto fuori luogo chiassose e inutili forme di protesta. Dobbiamo chiedere un ripensamento ma agendo con senso ecclesiale di responsabilità.

Tutti coloro, credenti o non credenti, che intendano comunque manifestare apprezzamento, stima, affetto per la presenza dei padri francescani in città e vogliono esprimere il desiderio che rimangano, lo possono fare scrivendo alla diocesi. Se ciò non servirà a far cambiare le decisioni prese, permetterà se non altro di significare il doveroso e giusto ringraziamento che la città e la diocesi debbono ai frati francescani. Alla intercessione di san Francesco affidiamo la speranza che qualcuno dei suoi figli rimanga tra noi a testimoniare il suo carisma, accanto alle sorelle clarisse che ringraziando Dio ancora restano a presidiare in povertà e amore il nostro territorio.

9 ottobre 2015

+Fausto Tardelli




CENTRO GIOVANI. IL COMUNICATO DEL VESCOVO

bow7_omino_defIn questi nove mesi di permanenza a Pistoia, ho avuto modo di vagliare attentamente l’esperienza del Centro Giovani che da circa 15 anni svolge la sua attività in via N. Sauro. Sono giunto a questa conclusione: le motivazioni e gli obiettivi che indussero il Vescovo Simone Scatizzi a farlo nascere, sono ancora validi e attuali. Come ancora valide sono le caratteristiche da lui date all’iniziativa. Così si esprimeva allora Mons. Scatizzi – cito testualmente – : “Gli obiettivi di fondo di questa iniziativa sono: offrire agli adolescenti, dai quattordici ai diciannove anni, un ambiente dove vivere, incontrarsi, studiare, formarsi e divertirsi. Il Centro Giovani è iniziativa propria della Diocesi. E’ in diretta collaborazione con la pastorale giovanile e alcune parrocchie della città. Il Centro dà garanzia alle famiglie e agli stessi giovani di accompagnamento e di impegno formativo”.

Il Centro giovani dunque, quale speciale “opera diocesana” di attenzione e vicinanza al mondo giovanile continuerà. Cambierà però sede e si rinnoverà, per esprimere sempre meglio le finalità per cui è sorto, tenendo in considerazione l’esperienza maturata nei suoi 15 anni di attività e soprattutto le nuove sfide del mondo giovanile. Il Centro giovani lascerà gli ambienti locati alla Diocesi dalla Congregazione delle suore Minime del Sacro Cuore e che le suore stesse hanno da tempo e più volte richiesto. Si trasferirà in quelli della parrocchia di San Bartolomeo, situati dietro la chiesa. Detti ambienti, piuttosto fatiscenti, hanno bisogno di un completo restauro che presumibilmente richiederà circa un paio di anni. Non essendovi ad oggi altri luoghi pronti all’uso, il Centro dovrà sospendere per il momento la sua attività, fatto salvo quanto già fin d’ora fosse possibile realizzare nei nuovi spazi o altrove.

E’ impegno mio personale rilanciare e rinnovare l’opera del Centro Giovani appena sarà possibile, in pieno coordinamento con il servizio diocesano di pastorale giovanile e con le parrocchie del Centro storico di Pistoia. In quanto opera diocesana promossa dal Vescovo, il Centro Giovani sarà affidato a un Direttore nominato con mandato triennale, affiancato da alcuni collaboratori. La temporaneità del mandato permetterà quel naturale avvicendamento nelle mansioni e nei compiti che è sempre opportuno nello svolgimento dei servizi alla comunità. L’esperienza di chi ha condotto il Centro in questi anni non andrà dispersa ma sarà tenuta in debito conto. Dovendo essere garantita “la diretta collaborazione con la pastorale giovanile e alcune parrocchie della città”, il Direttore farà parte della équipe diocesana della pastorale giovanile e collaborerà strettamente con i parroci del Centro storico. Don Alessandro Carmignani rimarrà a servizio del Centro giovani per seguire le prime fasi del trasferimento. Poi passerà la mano al nuovo Direttore da me nominato. Dopo oltre 15 anni di impegno costante e generoso compiuto a nome della diocesi nel Centro, è giusto un ricambio. Quanto egli ha maturato potrà essere messo a frutto per altri servizi pastorali.

Durante il periodo della sospensione delle attività del Centro, coloro che lo hanno guidato e animato elaboreranno uno specifico “progetto educativo”. In esso si definiranno meglio valori, obiettivi e metodo del Centro giovani diocesano, sulla base delle motivazioni già espresse da Mons. Scatizzi al momento della sua costituzione e facendo tesoro dell’esperienza compiuta negli anni. Affido il futuro del Centro a San Giovanni Bosco patrono della gioventù e a San Filippo Neri, la cui Congregazione a servizio dei giovani ha arricchito nei tempi passati la storia della nostra Chiesa.
15 settembre 2015

+Fausto Tardelli




LA DIOCESI DI PISTOIA SULLA VICENDA DI BADIA A PACCIANA

In merito a notizie apparse su quotidiani locali e in pieno appoggio alla decisione del parroco di Badia a Pacciana, don Piergiorgio Baronti, si comunica quanto dovrebbe essere già ben noto da tempo: che nessuna struttura appartenente alla Chiesa e da essa utilizzata per i propri servizi pastorali o sociali può essere concessa per manifestazioni o iniziative politiche di partito. I motivi sono talmente evidenti che non occorre dilungarsi. Pur riconoscendo il valore dell’impegno anche nei partiti politici, per evitare qualsiasi equivoco è opportuno che gli ambienti della Chiesa rimangano fuori non tanto dal dibattito politico, quanto dalla contesa partitica.

Ufficio comunicazioni sociali Diocesi Pistoia – 30/07/2015