«Una missione urgente»: il messaggio del Vescovo per il mondo della Scuola

Il vescovo Tardelli rivolge un messaggio di saluto e augurio al mondo scolastico

«Non è il momento della mediocrità. Ora più che mai occorre credere alla funzione educativa della scuola. Direi che, proprio in questo tempo, serve l’impegno generoso di tutti».

 

PISTOIA 13/09/2022 – All’inizio del nuovo anno scolastico vorrei far arrivare a tutte le componenti della scuola il mio saluto e il mio augurio.

Prima di tutto a voi ragazzi, dai più piccini ai più grandi: avete tra le vostre mani un tempo prezioso e speciale che non tornerà più. Vorrei che non vi fermaste al “ci devo andare” ma che l’entrare in classe fosse carico di belle aspettative: amici, incontri, saperi, occasioni di futuro. Impegnatevi, datevi da fare, nella convinzione che state costruendo la vostra vita e che l’esperienza scolastica resterà comunque importante nella vostra vita. Non cercate scorciatoie e scuse. Non perdete le occasioni di crescita. Non schivate l’impegno. Ci si forma anche superando le difficoltà. Si gioisce nel raggiungere i risultati con le proprie forze.

Poi il mio saluto e augurio va a tutti i docenti di ogni ordine e grado e vuole avere le caratteristiche di un incoraggiamento. Non è mai abbastanza il sostegno che tutta la comunità civile dovrebbe assicurarvi sotto tutti gli aspetti e il vostro lavoro dovrebbe avere un riconoscimento speciale perché siete determinanti per la maturazione di giovani uomini. Non è solo un lavoro l’essere insegnanti: in-segnare infatti significa lasciare un segno che possa essere assieme ago di una bussola che orienta, e traccia di bene che resta nell’animo. Ogni giorno, ogni scelta sta assieme nel passato e nel futuro degli alunni. Non può mancare in questo momento un saluto affettuoso e riconoscente a voi, insegnanti di religione cattolica che portate avanti il vostro servizio con dedizione, competenza e responsabilità.

Penso poi ai voi, cari genitori, primi responsabili della educazione dei vostri figli. Nella scuola voi trovate un aiuto al vostro compito, non un ostacolo. Voi portate a scuola i vostri figli per garantirgli un futuro, perché possano ricevere una formazione integrale, solida e approfondita. Vi attendete giustamente una scuola all’altezza della sua missione ma perché questa attesa si compia occorre un’alleanza positiva e costruttiva tra genitori, insegnanti e alunni, come un’attenzione concreta da parte del parlamento e dei governi.

Voglio salutare in questo momento anche il personale della scuola che ogni mattina dà il proprio contributo ad un futuro migliore: un banco sistemato, un ambiente decoroso, una pratica snellita, un laboratorio attrezzato saranno parte del futuro degli uomini e delle donne di domani. Si fonderanno nei loro ricordi. Orienteranno scelte ed orizzonti.

Infine un augurio grande ai dirigenti scolastici: un lavoro difficile che richiede tanta competenza, tanta pazienza e disponibilità al servizio. A voi il compito certamente non facile ma importantissimo di contribuire a costruire un ambiente educativo e formativo, in un clima di gratitudine e di rispetto nei confronti degli sforzi di ciascuno, quando sono orientati al bene.

Oltre al saluto e ai miei auguri, vorrei invitare tutti quanti a guardare alla scuola come a una grande opportunità per costruire un mondo migliore di quello che, purtroppo, in questo tempo stiamo conoscendo. La situazione generale potrebbe davvero portarci allo scoramento. Ma ora più che mai occorre credere alla funzione educativa della scuola. Direi che, proprio in questo tempo, ci vuole l’impegno generoso di tutti, richiamando dal profondo dell’animo i valori più alti, le motivazioni più nobili, i sogni più arditi. Non è il momento della mediocrità! E un rischio non va trascurato: quello di una scuola che rilascia titoli ma non forma. A pagare per primi il prezzo di una scuola poco o meno capace di attrezzare alle sfide vere del futuro sarebbero coloro per i quali esso non è garantito, cioè i più deboli e i più fragili, esposti così rischi e incertezze crescenti e a volte definitivi. Sarebbe comunque un fallimento per tutti

Credo allora che un modo giusto di iniziare il nuovo anno scolastico – e così termino il mio messaggio – sia quello di farci una domanda solo apparentemente banale: perché si va a scuola? In altri termini, qual è lo scopo che porta studenti e docenti ad entrare in classe ogni mattina e i genitori ad accompagnare i propri figli? Una domanda densa la cui risposta potrebbe ridonarci quello slancio e quell’entusiasmo che è indispensabile per vivere appieno l’avventura bella della scuola.

+ Fausto Tardelli, vescovo di Pistoia




Per la scuola teologica un anno ricco di novità

Nuova sede distaccata a Bonistallo: aumenta l’offerta dei corsi

Sulla scia dei risultati particolarmente positivi dello scorso anno accademico, in cui gli iscritti hanno superato quota 100, la Scuola teologica diocesana riprende i lavori con la programmazione di un’offerta che possa coinvolgere interessi disparati. Oltre al corso tradizionale in tre anni, con tanto di dialogo di valutazione e diploma accademico, la Scuola presenta quest’anno diverse novità.

La prima consiste nell’apertura di una sede distaccata a Bonistallo (Poggio a Caiano), per favorire coloro che, nella diocesi, abitano ad una certa distanza dal Seminario vescovile cittadino, sede storica delle lezioni della scuola. Si tratta di un corso propedeutico al curriculum tradizionale che intende offrire un’introduzione ad alcune discipline della teologia. Come ogni altra offerta, anche questo corso è aperto a tutti coloro che desiderano approfondire i contenuti della propria fede o confrontarsi con essi in maniera più sistematica e consapevole.

Con gli stessi obiettivi e con simili finalità si propone anche il corso online intitolato appunto “Assaggi di teologia”. Gli incontri online perdono, naturalmente, molto della loro efficacia rispetto al dialogo diretto in aula, tuttavia permettono di avvicinare anche coloro che, per vari motivi, hanno difficoltà a frequentare di persona le lezioni.

Oltre a questi, sono in preparazione anche corsi extra-curriculari, quali quelli della professoressa Edy Natali che aggiunge alla sua tradizionale “Introduzione alla Filosofia” anche un primo livello di Greco biblico per chi, partendo da zero, desidera provare a leggere direttamente parti del Vangelo originario. In arrivo anche un corso dal titolo “Bibbia e sessualità” tenuto dal prof. Giovanni Ibba, sulla scia di un suo recente libro (Con le ali si coprivano i piedi. La sessualità nella Bibbia e nella letteratura giudaica del Secondo Tempio, Firenze, Nerbini 2022). Ed infine, una menzione particolare per il Corso di approfondimento annuale “Sinodalità: vita e missione della Chiesa”, per partecipare e vivere in modo più consapevole i nostri tempi ecclesiali.

Accanto a queste novità la Scuola diocesana di Formazione teologica propone il classico percorso di formazione teologica rivolto a tutti, primariamente a quanti intendono approfondire la propria fede, soprattutto se impegnati nel diaconato, nei ministeri, nel catechismo, nell’attività pastorale. La scuola si rivolge, tuttavia, anche a coloro che desiderano semplicemente vivere la fede in maniera più consapevole, ragionata e aggiornata, per promuovere nelle comunità non solo l’agire cristiano, ma anche il pensare cristiano. I corsi sono aperti anche a coloro che sono incerti nella fede, che sono in ricerca o nel sentiero del dubbio, per un confronto aperto e sincero.

A breve, il calendario dettagliato dei programmi, con l’augurio di incontrarci numerosi per riprendere o iniziare il dialogo su argomenti che sostanziano la nostra fede e la nostra vita.

Info segreteria: giacomoponcini@alice.it; tel. 338363133, oppure scuolateologia@diocesipistoia.it.




Notizie per il Sinodo

Le scadenza per la formazione dei gruppi sinodali e novità per l’incontri di moderatori e segretari

La Diocesi di Pistoia è in cammino verso il suo primo Sinodo dopo il Concilio Vaticano II che si celebrerà nei primi mesi del 2023. A partire da giugno scorso nelle parrocchie e nelle varie realtà ecclesiali diocesane è iniziata la consultazione del popolo di Dio tramite la costituzione dei gruppi sinodali che in alcune realtà hanno già iniziato a lavorare.

Le parrocchie e le realtà ecclesiali sono invitate a costituire i gruppi sinodali entro il mese di settembre 2022, così da poter dedicare sufficiente spazio al confronto. Entro e non oltre il 25 Settembre 2022 occorrerà inviare alla mail sinodo@diocesipistoia.it i dati dei moderatori e segretari (nome e cognome, cellulare, mail; parrocchia o realtà ecclesiale dove fanno il gruppo sinodale) che ancora non fossero stati comunicati.

Per la formazione dei moderatori e segretari è previsto un incontro mercoledì 28 settembre 2022 alle 21 in Seminario vescovile a Pistoia (che sostituisce l’incontro già previsto per martedì 6 settembre).

La lettera del vescovo per il Sinodo e le domande per l’ascolto sono disponibili alla libreria San Jacopo e presso la Segreteria degli uffici pastorali in Seminario la mattina dal martedì al sabato. Ricordiamo che è anche possibile scaricare tutti i documenti dal sito della Diocesi.

Cristiano D’Angelo




Missione neocatecumenale in Diocesi

Dal 9 fino al 14 settembre testimonianze nelle parrocchie

Dall’8 al 14 settembre nella Diocesi di Pistoia prenderà il via una Missione di annuncio del Vangelo a cura del Cammino Neocatecumenale. Parteciperanno i fratelli delle comunità della diocesi di Pistoia con l’aggiunta di alcuni giovani della comunità di Prato e Firenze e di alcuni seminaristi del Seminario Redemptoris Mater di Firenze.

La missione si svolgerà in quattro zone e in diverse località della diocesi e cioè: Pistoia città, Poggio a Caiano, Quarrata e Vignole, Lamporecchio e Mastromarco. Nelle zone sono state individuate alcune parrocchie di riferimento dove i partecipanti della Missione faranno base: la parrocchia dell’Immacolata e San Biagio per la città di Pistoia; Santa Maria del Rosario per Poggio a Caiano; San Michele a Vignole per Quarrata e Vignole, la chiesa di Santo Stefano per Lamporecchio e Mastromarco.

La missione consisterà nell’annuncio della buona notizia dell’ amore di Dio per noi ai presbiteri e nelle piazze, nei bar nelle case, ovunque e soprattutto verso i più poveri e “i lontani”. I fratelli sono inviati a due a due (due uomini o due donne), non portano soldi, telefono o altro, mangeranno e dormiranno dove verrà loro offerto, secondo la parola del Vangelo per la Missione dei discepoli (Lc 10,1-22). L’annuncio partirà sempre da un’esperienza personale di incontro con Dio.

I fratelli si ritroveranno la mattina per le lodi e la sera per l’eucarestia nelle parrocchie di riferimento. Il programma della missione è diviso in quattro momenti. All’inizio la convivenza di preparazione dal pomeriggio di venerdì 9 settembre al pranzo di domenica 11. Segue, alle 15 in Cattedrale, la celebrazione di invio, presieduta da Monsignor Fausto Tardelli, vescovo di Pistoia. Sarà poi il momento della Missione vera e propria da domenica 11 settembre, festa di Barnaba apostolo, a mercoledì 14, festa dell’Esaltazione della Santa Croce. Mercoledì 14 alle 15.30 infine, presso l’Auditorium della Banca Alta Toscana di Vignole, i fratelli daranno la testimonianza sull’esperienza vissuta. Alle 19 ci sarà l’Eucarestia presieduta dal vescovo Tardelli.




Nuovi parroci a Valdibrana e Vignole

Si comunica che in data 24 agosto 2022, il Vescovo Fausto ha nominato Parroco di San Romano in Valdibrana e Uzzo, nonché Rettore e legale rappresentante del Santuario della Madonna di Valdibrana, fra PIERLUIGI BIAGIONI della Fraternità Apostolica di Gerusalemme con sede a Pistoia. Allo stesso è stato nominato membro dell’Ufficio Diocesano per la pastorale della salute nonché Cappellano di struttura sanitaria.

Nella stessa data, il Vescovo Fausto, ha nominato Amministratore parrocchiale delle parrocchie di Vignole e Casini, don EUSEBIU FARCAS, trasferendolo dalle parrocchie di San Romano in Valdibrana e Uzzo.

Sia fra Pierluigi che don Eusebiu inizieranno il loro ministero il 1° di ottobre




San Bartolomeo 2022: il programma

Mercoledì 24 agosto Pistoia è in festa per l’appuntamento dedicato ai bambini

Torna la festa dei bambini. Tutto pronto per la celebrazione di San Bartolomeo Apostolo a Pistoia: la parrocchia di San Bartolomeo, guidata dalla Fraternità apostolica di Gerusalemme propone  infatti un programma ricco di celebrazioni ed eventi. Le origini della festa, però, arrivano da lontano. «La festa di San Bartolomeo – afferma don Giordano Favillini, della Fraternità apostolica di Gerusalemme – risale agli inizi del XV secolo e fu introdotta a Pistoia dai canonici regolari lateranensi, detti Rocchettini. Inizialmente venivano benedetti solo i bambini perchè fossero liberati dal male, oggi tutti si fanno comunque benedire con l’olio benedetto. San Bartolomeo è la festa religiosa più amata e tantissima gente arriva anche dai paesi vicini per ricevere la benedizione»

In questi ultimi anni, a motivo della pandemia,  le celebrazioni sono state svolte nel giardino dietro la chiesa. Anche quest’anno tutte le messe si svolgeranno nel giardino parrocchiale retrostante l’abside di San Bartolomeo, con ingresso da via di Porta al pantano. In caso di maltempo tutto si svolgerà nella chiesa di San Bartolomeo. Nel giardino sono previste anche le confessioni, le unzioni con l’olio benedetto e gli intrattenimenti per i bambini. Per maggiori informazioni è possibile contattare la parrocchia di San Bartolomeo all’indirizzo email sanbartolomeopistoia@gmail.com .

 

Il programma prevede:

Martedì 23 agosto

ore  17: primi Vespri della festa e benedizione dell’olio

ore 19: Santa Messa

Dalle 17 fino a mezzanotte: Benedizione dei fedeli

 

Mercoledì 24 agosto

ore 8: Santa Messa

ore 10: Santa Messa presieduta dal S. E. Mons. Fausto Tardelli, vescovo di Pistoia

ore 19: Santa Messa

Dalle 9 alla mezzanotte, benedizione dei fedeli.

 

(Daniela Raspollini)




Pistoia saluta don Bertrand, don Julienne e don Barnabè

Tempo di salutare ringraziare don Julienne Zadjidon Barnabè Tchedji, due presbiteri del Benin che fino ad oggi hanno svolto servizio pastorale in diocesi. Arrivati quattro anni fa erano stati inseriti nelle parrocchie di Lamporecchio (Orbignano, Mastromarco, San Baronto, Orbignano e Porciano) affiancando prima don Andrea Mati poi don Mattia Klimek.

Dall’ottobre 2020 il vescovo aveva quindi destinato don Zadji come aiuto a don Mati nella parrocchia di Casalguidi e don Tchedji a Badia a Pacciana a sostegno di padre Oronzo Stella. Entrambi in Diocesi per motivi di studio hanno ora completato la loro formazione: don Zadji ha conseguito una licenza in teologica biblica e don Tchedji una in teologia dogmatica. Salutate le comunità in cui hanno prestato servizio hanno fatto ritorno in questi giorni in Benin. Dalla diocesi di Cotonou in Benin sono arrivati nel frattempo due presbiteri che in Italia proseguiranno i loro studi: don Nononhou Frejus e don Adjanon Bruno.

Lascia la diocesi anche don Bertrand Mbedja Ewoti, dopo 9 anni presso la parrocchia di San Piero ad Agliana e ultimamente alla parrocchia di San Jacopo a Stazione di Montale. Don Bertrand ha fatto ritorno in questi giorni in Cameroun nella sua diocesi di Bafia.




Se la città chiude la Caritas resta aperta

I servizi attivi nel mese di Agosto a Pistoia grazie all’impegno dei volontari

Invasione di “api operose”, i volontari di Caritas Diocesana!
Agosto regala temperature toste, da record, la città è semi deserta, ma ne siamo davvero sicuri?

Volontari della Mensa all’opera

Silenziosamente e senza clamori la Caritas Diocesana è presente e le sue porte sono aperte per accogliere chi ha bisogno di aiuto.
Come silenziose api operose gli operatori e i volontari della Caritas Diocesana sono presenti , al fianco di chi fa più fatica.

A sinistra: i volontari Paolo e Debora del Centro di Ascolto; a destra Lucia, la referente della mensa

La mensa “don Siro Butelli” (via San Pietro 36) è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 12,30 per offrire un pasto (anche da asporto e cena da asporto al bisogno) a chi ne necessita.
Il centro “mimmo” (via del Bottaccio 19) distribuisce vestiario, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12,30 (prendere un appuntamento al 0573 768685)

Volontari e ragazzi del Servizio Civile presso il Centro Mimmo

Il Centro di ascolto (via san Pietro 36) è aperto il lunedì, mercoledì e venerdì mattina dalle 9 alle 12,30
L’Emporio della solidarietà (via Ferraris 7) è aperto lunedì e giovedì dalle 15,30 alle 17,45 e il martedì e il mercoledì dalle 9,30 alle 11,45.

Alessandro, il referente dell’emporio della solidarietà con alcuni volontari




Zuppi: «Il santo patrono ci aiuta ad alzare lo sguardo al Cielo»

Nell’omelia della Solennità di San Jacopo il cardinale Matteo Maria Zuppi invita a guardare il Cielo, a farsi pellegrini, per scoprire il senso dell’esistenza nella sequela di Gesù

 

«Per guardare bene sulla terra bisogna guardare il Cielo». È l’invito con cui il Cardinale Matteo Maria Zuppi ha aperto l’omelia per la solennità di San Jacopo. «In genere – ha spiegato il Cardinale – chi guarda il Cielo impara a guardare negli occhi anche la vita, chi guarda il Cielo punta gli occhi sulla terra».

Il cardinale va dritto al punto, catturando l’attenzione di tutti i presenti in Cattedrale con il suo tono affabile e diretto, nel giorno in cui la città e la chiesa di Pistoia sperimentano «la gioia dell’appartenenza, di fare parte di una comunità. Il santo patrono – commenta Zuppi – ci aiuta a ricordarci che facciamo parte di una comunità e ci aiuta ad alzare lo sguardo».

Poi si sofferma sulle difficoltà del tempo presente: «Oggi l’orizzonte è pieno di preoccupazione e di “rovine”. Ci sono tante rovine, ma nell’esperienza cristiana rappresentano un’occasione per rialzare lo sguardo, per fare un nostro piccolo Pnrr. In questi anni di pandemia abbiamo sperimentato la forza del male», una costatazione che però non può lasciarci prigionieri del pessimismo. «Per noi – ha commentato il cardinale – la speranza non è un’illusione per andare un po’ avanti, crediamo che le tenebre possano essere sconfitte, c’è una lotta. Non per dei principii, ma nell’essere cristiani»; non siamo chiamati, ha aggiunto, a sentirci «condottieri di un mondo cristiano immaginario» ma «pellegrini».

Purchè rifuggiamo, però, la tentazione di avere tutto calcolato e pianificato: «non possiamo fare come Furio» appunta il cardinale, ricordando Bianco, Rosso e Verdone: «il viaggio è anche un’avventura, così scopriamo il senso del nostro essere al mondo. E lo scopriamo insieme». Nel cammino l’uomo scopre pure se stesso: «Solo per strada i ruoli si vedono per davvero; per strada uno si vede per quello che è. Ci riscopriamo poco alla volta, non condizioniamo il dialogo, incontriamo chi incontriamo e comprendiamo chi siamo senza maschera».
Prendendo spunto dal Vangelo della memoria liturgica il cardinale domandava: «Chi è davvero grande? Grande non è chi possiede, grande non è chi può fare a meno degli altri, grande non è chi non può fare a meno degli altri. Grande è chi ama. Grande è soltanto chi serve, chi vuole bene, gratuitamente, liberamente, da ogni condizionamento. Questo è davvero essere grandi».

«Nelle difficoltà di questi tempi duri che chiedono cristiani veri e che rivelano il tono della nostra fede e la necessità di tornare a guardare le stelle nell’oscurità – conclude il cardinale -, San Giacomo e il suo cammino ci aiutano a pensarci insieme a non lasciare insieme nessuno, a cercare chi si perde, senza interrogarci perchè gli è successo, ad aspettare con pazienza e con impazienza come il padre della parabola che non vede l’ora di riabbracciare suo figlio, di aiutare a camminare chi non ce la fa più, di ricordarci che non camminiamo verso il nulla, ma verso la pienezza della vita, e che la possiamo anticipare già oggi nel nostro amarci, dietro Gesù pellegrino, via verità e vita, perchè anche noi impariamo il senso della nostra vita e la sua gioia donando tutto per amore, solo per amore».

 




San Jacopo: le celebrazioni da non perdere

Gli appuntamenti liturgici della solennità di San Jacopo

 

La Chiesa di Pistoia è chiamata a vivere con intensità la chiusura dell’Anno Santo Iacobeo e la solennità di San Jacopo. La Diocesi, per tramite dell’Ufficio liturgico diocesano, fa quindi presenti i principali appuntamenti celebrativi. «Momento saliente sarà la celebrazione in Cattedrale della Messa Pontificale quest’anno presieduta dal cardinale Matteo Maria Zuppi (arcivescovo di Bologna e presidente della Cei) – il 25 luglio alle ore 11, preceduta come di consueto alle 10.30, dall’accoglienza al Loggiato di San Zeno delle autorità civili e militari della città e della provincia e del corteggio storico».

Alle 18 sempre di lunedì 25 luglio è invece prevista la Messa di chiusura della Porta Santa presieduta dal vescovo Tardelli. La celebrazione sarà trasmessa in diretta su Tvl (canale 14 del digitale terrestre).

«Per la Chiesa pistoiese – ricorda però l’Ufficio Liturgico – il momento più importante di preghiera e testimonianza di unità di fronte a tutta la città durante i festeggiamenti di San Jacopo, rimane sicuramente la Processione notturna presieduta dal vescovo di domenica 24 luglio, che partendo dalla Chiesa di San Francesco in Pistoia, raggiungerà la Cattedrale di San Zeno. Il ritrovo è a San Francesco alle 20.45 per un breve momento di preghiera, poi la processione si dirigerà verso Piazza del Duomo ove sarà possibile venerare la Reliquia del Santo e da cui il vescovo impartirà la benedizione alla città».

«Parroci e vicari (con particolare menzione per quelli dei vicariati urbano e suburbano est e ovest) sono caldamente esortati a essere presenti a questo appuntamento, incoraggiando, promuovendo e agevolando sentitamente anche la partecipazione di rappresentanze delle parrocchie, magari con le insegne, labari e stendardi propri di ognuna».