Messa in Cattedrale per il vescovo Scatizzi

Giovedì 27 ricorrono i dieci anni dalla morte. Per 25 anni ha guidato la diocesi di Pistoia.

Il Vescovo di Pistoia, Mons. Fausto Tardelli, e tutta la Chiesa della Diocesi, insieme ai parenti, agli amici ed a coloro che l’hanno conosciuto, faranno memoria con profondo affetto, stima e gratitudine, nel decimo anniversario del suo dies natalis, di

MONS. SIMONE ALFIERO SCATIZZI
Vescovo di Pistoia

durante la santa messa che sarà celebrata nella Cattedrale di San Zeno a Pistoia giovedì 27 Agosto 2020 alle ore 18.

Nato a Prato il 26 maggio 1931 Simone Alfiero Scatizzi è stato ordinato presbitero il 29 giugno 1954. Eletto alla sede vescovile di Fiesole l’1° agosto 1977 fu ordinato vescovo l’8 settembre 1977 e trasferito a Pistoia il 27 maggio 1981. Divenuto emerito il 16 dicembre 2006 è tornato alla casa del Padre il 27 Agosto 2010.



Giovani in cammino per San Bartolomeo

La proposta: una camminata insieme da Spedaletto a Pistoia

La festa pistoiese di San Bartolomeo del 24 agosto in quest’anno di pandemia dovrà subire qualche cambiamento; non mancheranno certamente qualche bancarella e la corona di “pippi”, purtroppo però, non potremmo ricevere la tradizionale unzione nella chiesa di San Bartolomeo in Pantano.
 
La pastorale giovanile di Pistoia lancia una proposta per festeggiare in modo alternativo la festa del santo apostolo, percorrendo l’ultimo tratto del cammino di San Bartolomeo che collega Fiumalbo a Pistoia, partendo dalla frazione di Spedaletto, situata tra Pistoia e Porretta oltre il passo della Collina.
 
La devozione per San Bartolomeo nella montagna pistoiese risale all’alto Medioevo: sia il paese di Fiumalbo che quello di Cutigliano hanno una chiesa dedicata al santo e lo festeggiano il 24 agosto come patrono. Spedaletto in particolare si trovava lungo la Via Romea della Sambuca e ospitava l’importante spedale dedicato a San Bartolomeo, ricovero per i pellegrini che percorrevano la via nel Medioevo. Anche in questa località c’è una chiesa dedicata al santo che oggi presenta lo stesso perimetro di quella antica, di origine longobarda.
 
Programma
24 agosto
7.30: Ritrovo in piazza San Francesco a Pistoia per prendere il bus fino a Spedaletto (Copit linea 56 – ognuno si procuri il biglietto)
8.35: inizio del cammino di 23 km da Spedaletto (Portare pranzo al sacco)
16.30: arrivo in San Bartolomeo e benedizione dei pellegrini dai giovani
Per info: restiamoinsiemepg@gmail.com



Festa di San Bartolomeo: il programma

Anche quest’anno torna la festa più amata dai pistoiesi. Un appuntamento con la fede e la tradizione particolarmente dedicato ai bambini. Quest’anno il programma è ridotto a causa della pandemia ed è necessario adottare delle misure speciali perchè tutto si svolga in sicurezza.

Sabato 22 agosto

Alle 21 messa e benedizione dell’olio di San Bartolomeo.

Domenica 23 agosto

Messa festiva della Domenica alle 10.
La sera, alle 18, primi vespri della festa di San Bartolomeo apostolo, seguiti, alle 19 dalla celebrazione eucaristica.

Lunedì 24 agosto

Nella festa dell’apostolo lunedì 24 le messe sono ai seguenti orari: 8, 10 e 19.
A causa delle norme anti Covid–19 non sarà possibile ricevere l’unzione personale, per questo sono organizzati dei momenti di preghiera sia la domenica che lunedì nei seguenti orari: 9.30—11.30—16.30—18.30—21.30 in cui per i presenti sarà possibile prendere una busta con del cotone bagnato nell’olio benedetto.

Tutte le Messe saranno celebrate all’aperto nel giardino retrostante la chiesa, così pure le preghiere di intercessione per le persone.




Diocesi in lutto per la morte di Piergiorgio Caselli

Per dieci anni ha svolto l’incarico di Economo Diocesano. È stato il primo laico a svolgere questo servizio in Diocesi.

La Diocesi di Pistoia esprime il suo cordoglio per la morte di Piergiorgio Caselli. Il dott. Caselli, 84 anni, è deceduto nella notte di ieri 12 agosto per un malore. Per dieci anni anni, dal 2009 alla fine del 2019, ha svolto l’incarico di economo diocesano, mettendo a servizio della Chiesa di Pistoia la sua professionalità di commercialista e bancario. Un compito svolto con grande disponibilità e onestà. Lo aveva chiamato a questo incarico il vescovo Mansueto Bianchi riconoscendo in lui qualità professionali e una solida testimonianza di fede.

Fin da giovane Caselli, forte di una robusta tradizione familiare  — il padre Vittorio, è stato dirigente locale dell’Azione Cattolica —,  è stato inserito nell’associazionismo cattolico pistoiese, impegnandosi in diverse iniziative socio-culturali della Chiesa di Pistoia. Ricordiamo, tra i tanti impegni, il suo ruolo guida alla Gioventù Cattolica e il suo contributo per il Ricreatorio del Tempio, come all’emittente cattolica Tv Pistoia Libera oggi Tvl. Da sempre attento alle esigenze del mondo giovanile non ha mai perso occasione per sostenere proposte e incoraggiare iniziative. Noto in città come commercialista ha guidato dal 2003 al 2009 la Banca di Pistoia.

La salma è esposta alla cappelle della Misericordia di Pistoia in via del Can Bianco. Le esequie, presiedute dal vescovo Fausto Tardelli, si svolgeranno lunedì 17 agosto alle 9.30 in Cattedrale. «In questo momento — fa sapere mons. Tardelli —  vorrei esprimere tutto il mio dolore per un amico e collaboratore che mi è stato di grande aiuto nel servizio episcopale a Pistoia». Ricordi commossi e parole di affetto arrivano da tutte le diverse realtà della Chiesa Pistoiese, come dalla Curia e dagli addetti dell’economato che hanno collaborato con lui in questi ultimi anni. Alla famiglia, che tanto ha contribuito alla vita della Chiesa locale, le più sentite condoglianze.




15 agosto: messe e orari di apertura delle chiese del Centro storico

Orari di apertura delle chiese del centro storico e delle messe per la festa di Santa Maria Assunta in Cielo (15 agosto) e seguenti.

 

Cattedrale di San Zeno
Messa festiva del 15 agosto: ore 11 e ore 18 – Messa nei giorni feriali: ore 9.30
Apertura: tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Battistero di San Giovanni in Corte
Sempre aperto  dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Visite Altare d’Argento di San Jacopo (all’interno della Cattedrale di San Zeno) sempre aperto anche il 15 agosto dalle 10 alle 12.15 e dalle 16 alle 17.15. Le visite sono con audio guida, non è necessaria la prenotazione, il biglietto si acquista all’interno del Battistero.
Campanile di piazza Duomo: visite dalle dalle 10 alle 13 e dalle dalle 15 alle 19. Il biglietto si acquista in Battistero.

Chiesa di Sant’Andrea
Messa festiva 15 agosto: ore 10.30
Apertura: venerdì 14 agosto dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30, chiuso per Ferragosto, domenica 16 agosto solo nel pomeriggio dalle 16 alle 18.30. Fino a fine di agosto le aperture per le visite sono venerdì e sabato con orario 9.30-12.30 e 16-18.30. La domenica solo il pomeriggio dalle 16 alle 18.30.

Basilica della Madonna dell’Umiltà
Messa festiva 15 agosto: ore 17 – Messa Feriale: ore 10.30
Apertura: tutti i giorni dalle 8 alle 19.30.

Chiesa di San Bartolomeo
Messa festiva 15 agosto: ore 10 e ore 19 fuori dalla chiesa nel giardino retrostante.
Apertura: tutti i giorni dalle 8.30 alle 20; il 15 agosto è chiusa nel pomeriggio.

Chiesa di San Giovanni Fuorcivitas
Apertura: lunedì-venerdì dalle 9 alle 12, sabato e domenica chiuso.

Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola
Messa festiva 15 agosto: ore 9 e ore 12
Apertura: tutti i giorni dalle 9 alle 19.

Chiesa di San Francesco
Messa festiva 15 agosto: ore 8.30 e ore 11.15
Apertura: tutti i giorni dalle 7.30 alle 12.
Durante la celebrazione della Santa Messa non sarà possibile effettuare visite turistiche nelle chiese.

Chiesa di San Paolo 
Messa festiva 15 agosto: ore 8
Apertura: nei giorni feriali: 8 messa – chiusura ore 20. Nei giorni festivi, compreso Ferragosto, è chiusa alle visite.

 

Ricordiamo anche che in questi giorni ha riaperto ai fedeli la chiesa del monastero della Benedettine di Pistoia.

Orari celebrazioni

Feriali: ore 16.00 – segue vespro
Festivi: ore 10.00 – segue adorazione eucaristica fino mezzogiorno
Giovedì: adorazione eucaristica 8 – 12



In ricordo del vescovo Mansueto

Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia dal 2006 al 2014, moriva quattro anni fa il 3 agosto 2016.

Anche quest’anno la ricorrenza della morte sarà celebrata con particolare intensità nella sua parrocchia di Santa Maria a Colle presso Lucca, dove è sepolto. Presiederà la liturgia al mattino alle 9.30 monsignor Fausto Tardelli, amico fraterno di Bianchi e suo successore a Pistoia.

In diocesi il ricordo del vescovo Mansueto è affidato a una celebrazione eucaristica celebrata in Cattedrale anch’essa alle 9.30.




Beata Caiani: un giubileo per i 100 anni dalla morte

A partire dal prossimo 8 agosto saranno celebrati i cent’anni dalla morte della francescana Maria Margherita, che fu fondatrice delle minime del Sacro Cuore. Una gigante della fede e della storia della diocesi

Margherita Caiani, suora francescana di Poggio a Caiano, fondatrice delle Minime del Sacro Cuore e proclamata beata da Giovanni Paolo II nel 1989, sta per compiere i primi cento anni dal suo dies natalis: in termini umani il giorno della morte, per i cristiani il giorno della nascita in Cielo.

 

Accadrà l’8 agosto 2021, ma un anno prima (sabato 8 agosto 2020) le sue suore inizieranno l’anno del centenario preparandosi entro le tante case dell’Istituto, in Italia e all’estero, ma anche preparando le rispettive comunità, ecclesiali e civili, a un appuntamento così importante. La partenza è questo sabato 8 agosto di un anno purtroppo caratterizzato dalla pandemia virale con una Messa presieduta dal vescovo Fausto Tardelli. Si prosegue per tutto l’anno con iniziative predisposte da un apposito gruppo di lavoro sotto la guida di suor Salvatorica Serra, madre generale dell’Istituto.

 

La celebrazione eucaristica che avvia il centenario si svolgerà all’aperto, nel rispetto delle regole di distanziamento oggi obbligatorie, e sarà ospitata nel piazzale, interno alla Casa madre di Poggio a Caiano, adiacente alla chiesa, con inizio alle ore 21. Sarà distribuito un fascicolo con 365 preghiere, una per giorno: 365 frasi, tratte dalle lettere di suor Margherita, che in ogni Casa dell’Istituto ogni Superiora leggerà al momento della benedizione mattutina, durante la colazione, dando a ciascuna religiosa un ulteriore modo per fare memoria della Fondatrice. Chiunque potrà compiere, nella propria abitazione, un gesto analogo «rinsaldando così – sottolinea madre Salvatorica – il rapporto di vicinanza con la beata riscoprendone l’importanza umana e spirituale e lo spessore incisivo anche ai giorni nostri».

 

Prima della Messa saranno proiettate immagini di un servizio tv girato a Roma, in piazza San Pietro, il 23 aprile 1989 durante la cerimonia di beatificazione della religiosa poggese.

 

Nata il 2 novembre 1863 da Luisa Fortini e Jacopo, fontaniere della Villa Medicea, Maria Anna Rosa Caiani in famiglia era chiamata “Marianna”. Colpita fin da piccola da grandi dolori familiari, iniziò presto il cammino di fede seguendo una vocazione che la condusse non alla clausura ma alla vita attiva e, in particolare, al servizio verso i più deboli: la gente del popolo, gli ultimi, i malati, i senza speranza. Con le sue prime cinque compagne, il 15 dicembre 1902 (diventata suor Maria Margherita del Sacro Cuore) fondò un nuovo istituto religioso: le Minime del Sacro Cuore. Il carisma delle “Minime” si affermò presto in tutta Italia e si caratterizzò, nello spirito originario, anche con gesti coraggiosi e, per il tempo, innovativi: non ebbe ad esempio remore, suor Margherita, a inviare le sue giovani suore anche negli ospedali militari durante la grande guerra.

Mauro Banchini

(da La Vita del 26 luglio 2020)




Alla scuola dell’apostolo San Jacopo

Nella lettera pastorale del vescovo Tardelli un invito a «pregare, ripensare e continuare ad amare» dopo la pandemia

«Alla scuola dell’apostolo Jacopo». Questo il titolo della lettera pastorale consegnata alla Diocesi al termine della messa pontificale del 25 luglio. Titolo accompagnato da tre verbi significativi che nascono tutti dalle vicende di questi ultimi mesi: «pregare, ripensare e continuare ad amare».

Il prossimo anno pastorale sarò particolarmente segnato dall’anno santo iacobeo 2021. Come sarà «ancora non è semplice dirlo — scrive Tardelli nella sua lettera —, soprattutto per quanto riguarda l’organizzazione dei pellegrinaggi alla santa reliquia. «Una cosa però ve la posso dire: l’apostolo San Giacomo sarà il nostro punto di riferimento. Lo sarà il suo essere stato alla scuola di Gesù, vicinissimo a Lui, l’essere stato inviato in missione, la sua testimonianza fino al martirio, il suo legame con la nostra città e diocesi».

Pregare

Il tempo difficile che stiamo attraversando ci dice che c’è urgenza di conversione, di radicamento sull’essenziale. Monsignor Tardelli invita a farlo fin dal primo punto della lettera intitolato «pregare», indicando le parole di Gesù che parlano di una «casa fondata sulla roccia». l brani da meditare si recuperano nel Vangelo di Matteo (7, 24-29) e in quello di Luca (6,46-49) e sono accompagnati da piste di lettura e indicazioni per la vita spirituale e che possono essere un buon esercizio da svolgere in questo tempo estivo. Una lettura non proprio da ombrellone, ma senz’altro “orante”, cioè nella preghiera. Preghiera che permea la relazione con la parola di Dio e che trova forma ed espressione nella liturgia, in particolare in quella eucaristica. Di Messa e di Messe ne abbiamo parlato e sentito parlare a lungo in questi mesi: ne abbiamo capito l’importanza e la centralità? Tardelli invita a pensarci per superare la Messa fatta di «abitudine» per riscoprirla «momento vivo del convenire di una comunità attorno a Cristo, nella lode del Padre». Ci aiuterà anche la prossima uscita della nuova edizione del Messale Romano, quella che prevede la nuova formulazione del Padre Nostro.

Ripensare

Pregare, dunque, e poi «ripensare», tornare cioè alle difficoltà di questi mesi, provando a rileggerle alla luce di Dio. Tempo di crisi ma anche di opportunità —afferma il vescovo – che prova a elencarne alcune, dal «vivere il tempo diversamente» al «fare “meno” ma fare “meglio”», ma anche «l’importanza della Chiesa domestica» e «quanto sia importante stare uniti, come presbiterio, col vescovo, coi parrocchiani». Qualcosa c’è pure da ripensare: il sinodo diocesano ad esempio, necessariamente rimandato a data da destinarsi, ma anche da aggiornare «prendendo in seria considerazione ciò che è accaduto in questo tempo», ma anche l’importanza e il ruolo della famiglia nella comunità cristiana a cui Tardelli dedica uno dei passaggi più forti della lettera pastorale. Un compito e un dono, quello di essere “Chiesa domestica” che chiede di essere compreso e accordato con la vita parrocchiale. C’è da ripensare anche l’iniziazione cristiana, non soltanto attraverso delle indicazioni più generali relative alla modalità della ripresa, da portare avanti «tutti insieme su una base comune e condivisa», ma anche con l’illustrazione delle norme per la celebrazione di comunioni e cresime. Sacramenti molto attesi dalle famiglie, ma da svolgere con le opportune misure di sicurezza: in piccoli gruppi, magari scaglionati di domenica in domenica e anche in modalità un po’ diverse, visto che ai parroci, per esempio, sarà conferita la delega per amministrare la cresima nelle rispettive parrocchie. Pure queste sono da ripensare — appunta il vescovo — secondo differenti «modalità strutturali di presenza e di testimonianza della Chiesa nei nostri territori», anche «con soluzioni innovative e coraggiose», pure, — aggiunge — «con una certa urgenza».

Continuare ad amare

Pregare, ripensare e «continuare ad amare» suggerisce il vescovo nell’ultima parte della lettera. «Continuare» perché molto si fa nell’ordinario e ancora di più è stato fatto in questi mesi. La pandemia ha aperto nuovi fronti: «sul piano psichico, sollevando paure, senso di importenza, incertezze sul futuro», fragilità e inquietudini con cui dovremmo imparare a confrontarci e che segnalano anche nuovi ambiti di missione per la Chiesa di oggi.

u.f.

Scarica e leggi la Lettera pastorale 2020/2021




Rapporto Arpat: la preoccupazione della diocesi

«Evitare allarmismi, ma la situazione è seria. Indirizzare il dibattito su soluzioni concrete per ridurre l’impatto ambientale, anche attraverso la creazione di marchi».

PISTOIA – 21/07/2020 A seguito dell’ultimo rapporto Arpat sulla situazione delle acque in provincia di Pistoia si sono nuovamente riaccesi i riflettori sui problemi di inquinamento nel settore “green”, in particolare con la massiccia presenza dell’erbicida Glifosate nelle acque superficiali.

Preoccupano in particolare le note del rapporto: «È possibile affermare che il superamento degli Standard di Qualità ha interessato un significativo gruppo di corpi idrici, per i quali sussiste un concreto rischio di non raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale. Si fa presente che diversi obiettivi non raggiunti sono stati già oggetto di proroga, con scadenza prevista per il 2021».

L’ultimo monito dell’Arpat preoccupa anche la Chiesa di Pistoia, negli ultimi anni sempre attenta alle dinamiche sociali ed economiche e sui relativi risvolti sociali e i loro impatto sul futuro.

Quella del vivaismo è una realtà fondamentale, strettamente legata a Pistoia e al territorio della piana. Questa realtà imprenditoriale, radicata da oltre un secolo, nonostante la crisi economica degli ultimi anni, ancor più quella recente, continua a garantire lavoro e dignità a migliaia di famiglie, rappresentando un importante volano di sviluppo ed esprimendo alti valori di professionalità e competenze insieme ad una indiscussa capacità imprenditoriale, ha permesso l’espandersi del comparto del verde fino a raggiunge ben 56 Paesi del mondo.

L’industria del verde ha plasmato il paesaggio con un innegabile e significativo impatto sull’ambiente per l’utilizzo massiccio di risorse quali acqua e terra, come evidenziano da tempo gli annuali rapporti di ARPAT. Non meno preoccupanti sono i dati relativi all’inquinamento da sostanze chimiche del suolo e delle acque, sia superficiali che di falda, che fanno temere ricadute pesanti e prolungate nel tempo. Probabilmente un prezzo davvero alto in termini ecologici.

Il richiamo alla finitezza delle risorse naturali presente nell’Enciclica “Laudato si” torna insieme all’invito già rivolto da mons. Tardelli ai vivaisti: guardare in faccia la realtà evitando le tentazioni di sfruttare tutto quanto il Creato mette a disposizione. Un richiamo alla responsabilità di ognuno e di ciascuno a riflettere sui limiti alla presunzione manipolatrice dell’uomo e alla salvaguardia delle risorse in particolare le generazioni future.

Fuori da allarmismi, occorre riflettere ed agire prima che sia troppo tardi.

Su questo punto vogliamo condividere alcuni auspici per stimolare il dibattito e indirizzarlo verso soluzioni da perseguire sulla via della sostenibilità. In primo luogo, come già affermato dal vescovo in molte occasioni, è ormai urgente che si creino sinergie importanti fra le aziende per investire maggiormente in ricerca e sviluppo, in particolare per la creazione di strumenti, finanche veri e propri marchi di filiera, che certifichino i prodotti pistoiesi come “Water Bio”. Inoltre, per fronteggiare la drammatica crisi dei “piccoli” vivaisti, specialmente in questo contesto di crisi generale, la Chiesa di Pistoia e il suo vescovo chiedono ai tavoli di lavoro, alle categorie tutte, alle istituzioni e agli istituti di credito, di ideare strumenti ad hoc per l’aiuto alle microimprese del settore green, senza alcun dubbio le più colpite oggi e le più in difficoltà nel trovare risorse idonee da investire nella ricerca e nello sviluppo di processi e prodotti con minor impatto ambientale.




Il luglio pistoiese anima l’estate

Attorno alla reliquia portata da Sant’Atto vive e cresce la fede

La tradizione diventa vita e accompagna la città a raccogliersi attorno San Giacomo apostolo.
 
Giovedì 16 alle 18
presso la Basilica della Madonna dell’Umiltà, messa nei primi vespri della festa della Beata Maria Vergine dell’Umiltà. Qui è possibile scaricare il proprio diocesano della liturgia delle ore.
 
A seguire corteo storico con la veste rossa di San Jacopo fino in Piazza del Duomo. Qui i Vigili del Fuoco copriranno col mantello rosso la statua di san Jacopo sulla facciata della Cattedrale.
 
Il rito che dà inizio alla novena del santo patrono.
Tutti i giorni alle 18 messa in Cattedrale e a seguire venerazione della Reliquia di San Jacopo
 
Venerdì 24 luglio
Ritrovo alle 20.45 in Piazza San Francesco. Da qui si svolgerà la processione di San Jacopo fino alla Cattedrale.
 
Sabato 25 luglio, Solennità di San Jacopo
alle 10 le lodi, alle 10.30 accoglienza del corteo storico
con la processione dei ceri, quindi alle 11 santa messa pontificale presieduta da S.E. Mons. Fausto Tardelli.