Il vescovo incontra animatori e catechisti

L’appuntamento è per giovedì 25 giugno alle 21 nell’aula liturgica di Valdibrana

Per accompagnare la conclusione di questo difficile anno pastorale, l’ufficio catechistico diocesano ha organizzato un incontro con il vescovo in programma per giovedì prossimo, 25 giugno, presso l’aula liturgica del Santuario di Valdibrana a partire dalle 21. La serata vuole essere un segno di vicinanza concreta ai collaboratori parrocchiali, che – con ogni probabilità da settembre – dovranno ripartire con catechismo e gruppi, in un mondo completamente cambiato dalla paura del virus.

«A conclusione dell’anno pastorale – afferma suor Giovanna Cheli, responsabile dell’ufficio catechistico diocesano – ci incontreremo per condividere la preghiera e fare comunione dopo un anno davvero complesso, pieno di forti provocazioni, di appelli e di eventi tutti da comprendere alla luce della fede. Per questo invocheremo lo Spirito Santo riascolteremo il mandato di Gesù ai discepoli: io sono con voi ogni giorno fino alla fine del mondo. Racconteremo la fede e la vita, ascolteremo la parola del vescovo e raccoglieremo le preghiere che nascono dal nostro quotidiano in tempo di pandemia».

«Siamo tutti invitati a partecipare – conclude – armati di voglia di ripartire e di una mascherina, sotto la quale sarà nascosto il nostro sorriso e con esso la nostra gioia di rivedersi! Tutti i catechisti sono attesi!».




Fondi 8xmille: un aiuto contro la crisi

Pubblichiamo il resoconto dei fondi 8xmille. Vicinanza a famiglie e comunità

I fondi Cei costituiscono la fonte economica più significativa per il cammino della Chiesa locale e la realizzazione di molti progetti. Ogni anno le richieste aumentano al punto che non è possibile accoglierle tutte. Nella distribuzione è stato tenuto presente, ove possibile, il criterio dell’alternanza. In questo esercizio finanziario sono state accreditate alla Diocesi di Pistoia le seguenti somme: per il culto e la pastorale 634.554,17 euro; per la carità 611.687,82 euro.

Nota dell’economo diocesano sui Fondi CEI 2019

Ispirato agli indirizzi dettati dalla Conferenza Episcopale Italiana, a seguito anche delle recenti modifiche introdotte, il criterio della assegnazione e successiva erogazione dei fondi Irpef 8 per mille ha tenuto conto dei progetti, della situazione economica delle singole parrocchie e delle varie realtà diocesane.

I fondi CEI costituiscono la fonte economica più significativa per il cammino della Chiesa locale e la realizzazione di molti progetti.
Ogni anno le richieste aumentano e purtroppo non è stato possibile accoglierle tutte. Nella distribuzione si è tenuto presente ove possibile il criterio dell’alternanza, così da farne beneficiare anche quelle realtà che nel passato non ne hanno usufruito.
In questo esercizio finanziario sono state accreditate alla Diocesi di Pistoia le seguenti somme:

• per il culto e la pastorale € 634.554,17;
• per la carità € 611.687,82.

Per quanto riguarda il capitolo Carità, si è privilegiato il criterio progettuale, secondo un percorso intrapreso già da anni ma sempre maggiormente attuato e potenziato. In particolare, visto il momento storico contingente, ci siamo indirizzati maggiormente verso quelle realtà che intervengono a sostegno delle famiglie e dei singoli individui per fronteggiare il perdurare della dura crisi economica.
Il numero di interventi in favore dei bisognosi, sia in diocesi che nelle realtà locali parrocchiali ha evidenziato ancora una volta l’aumento delle situazioni di difficoltà, come testimonia il dossier Caritas presentato lo scorso dicembre, mettendo in evidenza l’importanza di questi fondi otto per mille, senza i quali non sarebbe possibile arrivare in aiuto di così tante persone e realtà.

Particolare attenzione, quindi, è stata rivolta a tutte quelle attività che gravitano intorno la Caritas diocesana in concomitanza con il progressivo impoverimento delle famiglie: Centro Caritas, mensa dei poveri, centro distribuzione vestiario, fondi di solidarietà, centri di ascolto zonali.
Rilevante è anche il sostegno alle associazioni, sulla base di progetti futuri o in fase di realizzazione indirizzati al recupero degli ex detenuti; ai centri aiuto alla vita; al sostegno per le persone diversamente abili o con difficoltà di inserimento sociale; all’assistenza degli extracomunitari. Sono stati finanziati inoltre doposcuola e progetti rivolti alla tutela della persona: dai minori, alle ragazze madri e alle famiglie in genere, fino al recupero delle donne vittime della tratta. È importante l’impegno nei confronti dell’accoglienza agli immigrati, alcuni ospitati in strutture di proprietà diocesana, realizzato con il coordinamento della Caritas diocesana.

Nel capitolo Culto e pastorale, parte del contributo è assegnata ai centri diocesani, parte alle attività pastorali e culturali sempre con eventi di assoluto rilievo; una quota è stata assegnata ad enti collegati con la Diocesi ed una parte alle parrocchie, con particolare attenzione a quelle con problemi economici e/o di piccola dimensione che non riescono più ad avere i mezzi necessari nemmeno per la gestione ordinaria.

Confermato il graduale aumento delle Parrocchie che non riescono, nel corso dell’anno solare, a reperire le risorse per la normale gestione ordinaria. In aumento anche i casi di Parrocchie, dove il contributo è servito a fare fronte a situazioni di emergenza, su interventi di manutenzione straordinaria e in tutte quelle situazioni in cui la Parrocchia stessa è impegnata, suo malgrado, in spese che superano le fonti di entrata e quindi necessitano di aiuti anche per la gestione ordinaria. Tutto questo quale segno della vicinanza e della sollecitudine della Chiesa Diocesana.

Continua l’erogazione di un contributo annuale a sostegno di un progetto missionario pluriennale nella Diocesi di Balsas, che è stata assistita per molti anni da missionari diocesani.
Un contributo è stato assegnato anche alla curia diocesana per il funzionamento degli apparati amministrativi e dei locali ove il Vescovo abita, esercita la sua attività di ascolto del clero, dei bisognosi, delle autorità e dove operano gli addetti amministrativi preposti al funzionamento della Curia stessa.

Purtroppo, al momento della stesura di questa relazione, non possiamo esimerci dal segnalare come l’emergenza COVID-19, abbia inasprito le condizioni di disagio e di marginalità già in essere.
L’ulteriore impoverimento di famiglie e aziende del territorio, e del tessuto sociale in genere, avrà, nei tempi a venire, ripercussioni economiche e pastorali anche sulle parrocchie della nostra Diocesi.
Vi siamo grati quindi per l’erogazione dei Fondi CEI straordinari che, seppur non risolutivi, sono un importante segno per le realtà del territorio e la chiesa locale.

Pistoia, 20 maggio 2020

L’Economo diocesano

 




Corpus Domini in piazza

Sabato 13 giugno messa e adorazione eucaristica si svolgeranno all’aperto in piazza del Duomo

Una solennità del Corpus Domini del tutto speciale quest’anno. Se le misure di sicurezza sconsigliano la tradizionale processione per le vie del Centro storico la Diocesi ha organizzato comunque un momento pubblico di preghiera e adorazione.

Una dimensione pubblica della fede che acquista anche il valore di testimonianza per la città. Pistoia e il suo territorio, forse a maggior ragione dopo il Covid, vivono l’attesa dell’annuncio; è dunque tempo — come appuntava il vescovo nella sua ultima lettera pastorale — «di annunciare di nuovo e con più entusiasmo, la Buona notizia del Regno; sia all’interno delle nostre parrocchie, dove la fede a volte si è fatta stanca, sia all’esterno, dove occorre una presenza amorosa, carica di speranza che dia prospettive di salvezza».

Nella solennità del Corpus Domini la presenza della Chiesa accompagna quella di Cristo; nel pane eucaristico, infatti, c’è la presenza stessa della sua persona, perché, come ricorda il Catechismo della Chiesa Cattolica «nel Santissimo Sacramento dell’Eucaristia è contenuto veramente, realmente, sostanzialmente il Corpo e il Sangue di nostro Signore Gesù Cristo, con l’anima e la divinità e, quindi, il Cristo tutto intero».

La messa sarà celebrata sabato 13 giugno la sera alle 18 e presieduta dal vescovo Tardelli. Al termine della messa è previsto un tempo di adorazione. In caso di pioggia tutto si svolgerà in Cattedrale.




Protagonisti del cambiamento, non solo “fruitori di sacramenti”

Una sera di preghiera per riassaporare il gusto di essere Chiesa. La Veglia di Pentecoste celebrata in Cattedrale sabato 30 maggio, ha segnato una tappa significativa nel cammino pastorale di quest’anno indimenticabile, segnato dall’emergenza coronavirus.

Un evento comunitario che ha concluso e riassunto il cammino pasquale con la celebrazione della Messa crismale: «è dalla Pasqua del Signore — ha spiegato il vescovo Tardelli nell’omelia — che scaturiscono i sacramenti e gli oli benedetti». Nella Messa crismale trova piena manifestazione il popolo di Dio che costituisce una diocesi: chierici, religiosi e laici insieme per non dimenticare l’identità sacerdotale donata dal Battesimo e rinnovare la propria gratitudine per i doni di Dio.

Così, rivolgendosi ai presbiteri, che in questa Messa hanno rinnovato le loro promesse, il vescovo ha detto: «Tanti nel mondo sanno fare molte cose meglio di noi. Non possiamo nemmeno pensare lontanamente di averne noi la capacità». «Ma c’è una cosa — ha precisato — che solo noi possiamo fare, ed è quello che dobbiamo fare e imparare a fare sempre di nuovo, ogni giorno sempre meglio: dare Cristo alle persone; comunicare la speranza che viene dalla parola di Dio e dalla grazia sacramentale (…). A noi compete indicare agli uomini e alla gente la via del cielo e l’impegno della carità che anticipa il cielo sulla terra. Questo amore, questa carità pastorale che ci fa guardare a ogni uomo e donna come li guarda Dio, cercando per ciascuno la salvezza eterna e munendolo di tutto ciò che spiritualmente è necessario, è il nostro compito».

Poi Tardelli, rivolgendosi ai laici presenti ne ha sottolineato tutto il protagonismo nella vita della fede: «Voi tutti, laici, uomini e donne, giovani e adulti, e voi religiose, non siete qui come spettatori di un qualcosa che va in scena di fronte a voi. Voi siete pienamente partecipi invece del mistero di amore della Pasqua che dà origine alla santificazione degli oli di questa sera. Voi siete Chiesa, siete popolo di Dio e insieme ai sacerdoti offrite anche voi l’agnello innocente del nostro riscatto, il Signore Gesù». «Voi non siete soltanto fruitori dei sacramenti» ha ricordato Tardelli, ma “sacramento vivente” dell’amore di Cristo». «Il vostro lavoro è una partecipazione all’opera continua della creazione e un mezzo per trasformare il mondo; la vostra vita sociale, in mezzo ai paesi e alle città, un modo per raccontare l’amore che cambia il mondo e lo rende migliore».

«In questo momento — ha concluso il vescovo — voglio rivolgere ancora un pensiero particolare ai nostri ragazzi. Il Crisma che stasera viene consacrato, servirà in gran parte per cresimarli. La chiusura delle scuole e questo tempo di pandemia hanno di fatto allontanato i ragazzi dalla partecipazione alla Messa». Con la sospensione del catechismo però, le parrocchie non si sono dimenticate dei ragazzi: «Molte cose sono state fatte, per la verità (…) Sono grato, in particolare, al personale dell’ufficio catechistico diocesano, per l’impegno profuso in questo tempo. Sta di fatto che i nostri ragazzi dovranno essere aiutati a riprendere dimestichezza con la Messa e la vita della comunità».

Il vescovo ha un pensiero particolare per i cresimandi della diocesi: «Vogliamo pregare stasera per loro — spiega — perché si sentano oggetto di un amore grande, quello di Dio; perché sentano la voglia e l’entusiasmo di camminare secondo lo Spirito», siano fortificati dallo Spirito, perché li aiuti a comprendere che «il tempo della pandemia che abbiamo attraversato e che stiamo ancora attraversando, ci ha fatto capire che è necessario costruire un mondo nuovo, migliore di quello di prima».

Leggi l’intera omelia

(dal settimanale La Vita del 31/05/20).




Nota del vescovo Tardelli su servizio “Le Iene”

PISTOIA – In questi giorni si è parlato molto di un servizio della trasmissione “Le Iene” in cui alla fine appariva un sacerdote della nostra diocesi. Nel servizio non era indicato il nome, e il volto era oscurato; dopo necessari riscontri oggettivi però, è stato riconosciuto in don Paolo Palazzi. Nella mattina di sabato una troupe delle “Iene” ha cercato di raggiungerlo. Sabato sera lo stesso don Paolo ha rilasciato un’intervista all’emittente locale TVL dove si è riconosciuto protagonista dei fatti proposti nel servizio delle Iene e ha fornito spiegazioni, chiedendo pubblicamente scusa per la sofferenza procurata da quanto è proposto nel servizio che così come è stato presentato, da sicuramente adito ad equivoci e perplessità.

A questo punto ritengo doveroso intervenire direttamente con questa mia breve nota. Chi conosce don Paolo sa quanto siano lontane dal suo animo e dalle sue azioni attitudini disoneste. Ho molto apprezzato, inoltre, il coraggio con cui ha voluto esporsi pubblicamente in prima persona ed entrare nel merito di ciò che gli è successo. Purtroppo, abbiamo appreso della vicenda direttamente dal servizio televisivo perché, ci tengo a precisarlo, in precedenza non erano mai giunte segnalazioni in merito. È mia intenzione, comunque, svolgere un necessario approfondimento, sereno e rigoroso della vicenda. Al momento ho già avuto occasione di ascoltare don Paolo e qualora emergano ulteriori elementi riguardo a questa vicenda li prenderò ovviamente nella dovuta considerazione. Ho chiesto a don Paolo, per la serenità di tutti, in primo luogo sua e dei fedeli della parrocchia dell’Immacolata, di prendersi qualche giorno di riposo, lontano dai riflettori.

+ Fausto Tardelli, vescovo (25/05/2020)




Addio, don Aldo Magnarelli

Nel pomeriggio di martedì 26 maggio è morto don Aldo Magnarelli. Le sue condizioni di salute, già precarie da diversi mesi, si erano aggravate in questi ultimi giorni.

Sarà esposto alla Misericordia di Pistoia. Le esequie saranno celebrate alle 10 giovedì mattina nella Cattedrale di Pistoia.

Era nato il 24 settembre 1932 ed è stato ordinato sacerdote a Pistoia il 29 giugno 1957.
Mons. Magnarelli era canonico della Cattedrale, dove ha svolto per molti anni il servizio di penitenziere, accompagnando all’incontro con la misericordia di Dio tantissime persone. Molti in questi anni, si sono affidati alla sua direzione spirituale o hanno trovato in lui un punto di riferimento.

Don Aldo è stato parroco 11 anni a Canapale e 26 a Carmignano. Poi, per motivi di salute, aveva lasciato la parrocchia e dal 2000 era residente in Seminario a Pistoia, luogo che ha amato fin dai tempi in cui era vice rettore. Qui, negli ultimi venti anni ha accompagnato tanti sacerdoti anziani ed è stato amorevolmente accudito e apprezzato da tutto il personale.




Scuola diocesana di teologia: si riparte a settembre

La scuola di formazione teologica diocesana, sentito anche il parere di alcuni rappresentanti degli studenti, avvisa che le lezioni non completate nel vigente anno accademico sono rimandate a fine settembre-inizi ottobre pv, immediatamente prima dei corsi ufficiali dell’a.a. 2020-21.

Lo stesso vale per le relative sessioni d’esame.

Per info
Giacomo Poncini (segretario): giacomoponcini@alice.it – tel. 3383603133
Prof. Andrea Vaccaro: andreapaolovaccaro@gmail.com



Veglia di Pentecoste in Cattedrale

La Veglia di Pentecoste prevede quest’anno la celebrazione della messa crismale. La diretta su Tvl alle 21.

Quest’anno i vescovi della Toscana hanno pensato di valorizzare la veglia della solennità di Pentecoste, che avrà luogo sabato 30 maggio, con la benedizione degli oli santi.

La benedizione del santo crisma, dell’olio dei catecumeni e di quello per gli infermi avviene generalmente la mattina del giovedì santo con una celebrazione dedicata nota come Messa crismale. La pandemia quest’anno ha reso impossibile la celebrazione che prevede abitualmente una larga partecipazione di clero e fedeli. Insieme ai sacerdoti, che in questa messa rinnovano le promesse pronunciate il giorno dell’ordinazione, la Chiesa riscopre la sua vocazione sacerdotale.

Allo stesso tempo, con la sua variegata presenza di credenti, la messa crismale vuole anche significare l’unità della Chiesa locale raccolta intorno al proprio vescovo.

In quest occasione, poiché l’accesso in Cattedrale per ragioni di sicurezza è limitato a 150 persone, accanto ai sacerdoti da tutti i vicariati sarà invitata una piccola rappresentanza di fedeli.

La messa sarà presieduta dal vescovo Fausto Tardelli e si svolgerà alle 21 presso la Cattedrale di San Zeno. Sarà possibile seguirla in diretta su Tvl Pistoia (canale 11).




Tardelli: «Ricominciare con responsabilità». Le indicazioni per i fedeli

Il vescovo si rivolge ai fedeli nel primo fine settimana con le Sante Messe Festive aperte al popolo. In un documento anche le indicazioni per i fedeli nella fase 2.

Da parte del vescovo anche un messaggio e una benedizione speciale per i “volontari” che accompagneranno la ripresa delle messe.

Ricominciare con responsabilità

Il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli si rivolge ai fedeli nel primo fine settimana con le Sante Messe Festive aperte al popolo

Publiée par Diocesi di Pistoia sur Vendredi 22 mai 2020

 Il testo del video messaggio

«Carissimi,

siamo arrivati a una fase nuova di questo tormentato momento che ci ha visto in grave difficoltà. Possiamo di nuovo celebrare insieme l’Eucaristia e anche gli altri sacramenti, possiamo ritrovarci nelle nostre chiese, possiamo innalzare a Dio la lode, quella di un popolo che si riconosce salvato dalla Misericordia di Dio.

È una grande gioia, una possibilità nuova che ci è data e vogliamo viverla davvero con gratitudine. Nello stesso tempo però sappiamo che ci deve essere senso di responsabilità perché il male c’è ancora nella società: c’è ancora questo virus e dobbiamo fare attenzione. Quindi accettiamo di buon grado tutte le limitazioni e le attenzioni che sono necessarie per poter essere al sicuro il più possibile. È un disagio che accettiamo volentieri per il senso di responsabilità che dobbiamo avere, e che riguarda ognuno di noi. Ciascuno deve agire con grande cautela.

Questa riapertura non è ancora ovviamente la riapertura di tutta la vita della Chiesa. Però aspettiamo con fiducia di poter rinnovare anche i nostri soliti incontri e nel frattempo continuiamo ad operare nella carità perché questa non è mai mancata ancora continua.
E proprio nella carità vogliamo ricordare ed essere vicino in particolare a coloro che soffrono questo momento: coloro che sono nel disagio per la situazione economica, per il lavoro che manca, coloro che ancora sono malati e coloro che possono ancora essere contagiati, coloro che in qualche modo si trovano in difficoltà nella solitudine. Ecco, la carità della Chiesa continua e vogliamo che sia ancora attenzione vera per tutti costoro.

Quindi davvero gioia grande per questo inizio nuovo, per questa ripresa proprio nel giorno dell’ascensione, e senso di responsabilità. Ma ripeto, serve ancora grande apertura di cuore verso chi è nel bisogno, in modo particolare in questo tempo».

 

Sono disponibili in pdf le indicazioni rivolte dal vescovo ai fedeli laici del popolo di Dio, parte viva della Chiesa di Pistoia.

Lettera vescovo ai Laici per la ripresa delle celebrazioni

Di seguito la lettera e la benedizioni per i volontari.




Ufficio catechistico: le schede interattive per l’Ascensione

Un anno catechistico complicato che però fa riflettere sul prezioso servizio del catechista

Carissimi catechisti,
ci stiamo avviando alla fine del nostro percorso catechistico per l’anno pastorale 2019/2020: è stato un anno difficile, nel quale ci siamo dovuti reinventare completamente con tanta pazienza, sentendoci talvolta inadeguati, altre volte con una spinta creativa sorprendente. Abbiamo cercato di aiutarci con le schede interattive che sono state inviate dall’ufficio, ma anche con molte altre iniziative che voi stessi avete attuato. Grazie di cuore da parte di tutta la chiesa: il vostro servizio è prezioso e oggi più che mai comprendiamo che va portato avanti con tanta creatività, apertura, giovinezza spirituale. Per questo rinnovo l’invito di curare la vostra formazione e la vostra vita spirituale.
Il ministero del catechista è un opportunità di crescita anche per chi lo fa. Riflettete su questo e rianimiamoci tutti nella gioia di esservi chiamati.
Dunque vi annuncio che le schede arriveranno questa domenica e la prossima con la quale concludiamo il percorso.
Chiedo a tutti di pensare a tenere rapporti con i vostri ragazzi durante l’estate. Fate qualche telefonata di collegamento e laddove è possibile, in accordo con il vostro parroco, invitateli a partecipare a piccoli gruppi all’Eucarestia, nella quale  – sapete – i posti sono contingentati per motivi di sicurezza.
Voi siete catechisti, vi chiedo doppia responsabilità, quella personale  e quella del buon esempio nel senso della corresponsabilità dovuta (vedi in proposito le indicazioni per i fedeli laici consegnate dal vescovo). Ricordatevi che non potete tenere i bambini in gruppo nemmeno nella celebrazione Eucaristica, alla quale potete invitarli ma sempre con le famiglie; curatevi però del fatto che le famiglie in tutto il periodo estivo partecipino all’eucarestia e tornino a celebrare il giorno del Signore.
Visto l’abbondanza del materiale non ci sarà la scheda introduttiva. Inviate la scheda per la catechesi dei ragazzi; le altre due schede le utilizzerete con i criteri di sempre. Vi saluto pensando al modo più opportuno di potervi incontrare. Un grande abbraccio.
Sr Giovanna per l’ufficio catechistico
Scarica le schede interattive qui sotto o alla pagina dell’ufficio catechistico
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