Le Diocesi di Pistoia e Pescia sotto la guida del Vescovo Tardelli

Chiamando il pastore di Pistoia a guidare anche la Chiesa di Pescia, Papa Francesco ha unito le due sedi “in persona episcopi”. Il grazie al predecessore pesciatino, Mons. Filippini

«Carissimi, con questa mia lettera vi comunico una novità che coinvolge me in prima persona ma sicuramente anche tutti voi. Il Santo Padre Francesco mi ha nominato Vescovo di Pescia, chiedendomi di diventare a tutti gli effetti il Pastore di quella chiesa sorella, mantenendo però nello stesso tempo il servizio nella diocesi di Pistoia».
Con queste parole il Vescovo di Pistoia, Monsignor Fausto Tardelli, si è rivolto alla diocesi pesciatina nell’incontro al Palazzo Vescovile di Pistoia dove ha dato comunicazione dell’ampliamento del suo servizio alla diocesi di Pescia.
Monsignor Tardelli ha rivolto un caloroso saluto e ringraziamento a Monsignor Roberto Filippini, suo predecessore nella Chiesa pesciatina, giunto al termine del suo mandato per raggiunti limiti di età.

«La decisione del Santo Padre porta sulle mie spalle indubbiamente un carico nuovo quando, tra l’altro, l’età comincia a farsi sentire. Insieme ad un più di pazienza, vi chiedo anche un maggiore impegno carico di responsabilità. La vita della diocesi di Pistoia non deve avere a soffrire da questa novità e, anzi, rimboccandosi le maniche, deve saper affrontare con animo concorde la nuova situazione, aprendosi anche – e questo sarà senz’altro un grande arricchimento – alla vita della Chiesa di Pescia».

In Persona Episcopi

L’unione “in persona episcopi”, letteralmente “nella persona del vescovo”, è una procedura pontificia che sintetizza come l’unione andrà a lasciare inalterate tutta una serie di strutture – seminari, cattedrali, uffici di curia – ad eccezione del pastore, unico per le due realtà.

La comunicazione pontificia porta sotto la guida di Monsignor Fausto Tardelli entrambi i territori, che guiderà pertanto (dati CEI) circa 350mila abitanti, suddivisi in 27 comuni, per oltre 200 parrocchie raggruppate in 15 vicariati, distribuiti su poco più 1000 chilometri quadrati.

Il Vescovo

Monsignor Fausto Tardelli è nato a Lucca, il 5 gennaio 1951. Ordinato sacerdote nel giugno 1974 si è Licenziato in Teologia Morale presso l’Accademia Alfonsiana nel 1977, pervenendo al titolo accademico del Dottorato nel 1986.

Canonico del Capitolo della Cattedrale di Lucca dal 2001, nello stesso anno viene nominato Provicario Generale della Arcidiocesi. Eletto Vescovo di San Miniato il 6 marzo 2004, è stato consacrato il 2 maggio 2004 nella Basilica di San Frediano a Lucca.

Ha preso possesso della Diocesi di San Miniato il 30 maggio 2004, fino all’8 di ottobre del 2014 quando, nominato dal Santo Padre Francesco, diviene Vescovo della Diocesi di Pistoia, dove ha fatto l’ingresso l’8 dicembre 2014, nella solennità dell’Immacolata Concezione.

Lettera di Monsignor Tardelli alla Diocesi




Martedì 17 ottobre preghiera e digiuno per la Pace

Una giornata di preghiera per la pace in Medio Oriente. Il Vescovo Tardelli invita la Diocesi ad accogliere l’iniziativa promossa dalla Presidenza della CEI

La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana promuove per Martedì 17 ottobre una Giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione in Medio Oriente.

L’iniziativa è «in comunione con i cristiani di Terra Santa, secondo le indicazioni del Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, che a nome di tutti gli Ordinari, ha chiesto alle comunità locali di incontrarsi “nella preghiera corale, per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giustizia e di riconciliazione”».

Il Vescovo Tardelli invita le parrocchie e la altre realtà diocesane ad accogliere le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana e a non far mancare la preghiera per la situazione in Medio Oriente.

L’Ufficio Liturgico Nazionale ha predisposto un formulario per la preghiera. Inoltre, domenica 15 ottobre, in tutte le Celebrazioni Eucaristiche, può essere adottata l’allegata intenzione. «Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace» (Papa Francesco).

Materiale per l’animazione liturgica

Intenzione di preghiera 15 ott 2023

Adorazione eucaristica 17 ott 2023




Una proposta per conoscere la teologia

Riprenderà il 31 ottobre con la consegna dei diplomi e una prolusione di don Angelo Biscardi sul tema “Da Adamo al gender”, l’anno accademico della Scuola diocesana

Martedì 31 ottobre apre ufficialmente il nuovo anno accademico la Scuola di formazione teologica diocesana. Ogni anno infatti accompagna la ripresa delle lezioni una riflessione sui temi più attuali della riflessione teologica e filosofica.

L’appuntamento di quest’anno sarà affidato alla prolusione di don Angelo Biscardi, docente di Antropologia teologica presso l’Issr della Toscana e direttore della Scuola di formazione teologica di Pescia sul tema: “Da Adamo al gender”. Nel corso della serata saranno consegnati dal Vescovo i diplomi della scuola 2022- 2023 e presentati i nuovi corsi complementari.

La Scuola si configura tradizionalmente come un ciclo di studi triennale con obbligo di frequenza, esami per ogni disciplina, tesina e diploma finale. Anche quest’anno, inoltre, all’interno della proposta formativa della Scuola è poi prevista anche una lezione congiunta di tutte le classi in occasione della Cerimonia di premiazione del II Concorso Nazionale di Teologia “Mons. Giordano Frosini” alla presenza del vincitore, di Giuseppe Lorizio e Basilio Petrà che si terrà martedì 19 dicembre 2023 alle 21.

Ogni anno la Scuola propone poi un corso di approfondimento. Quest’anno il corso di approfondimento toccherà il tema “Come si interpreta la Bibbia”.

Il corso è articolato in più moduli tematici: “L’interpretazione del giudaismo antico: passi emblematici” (a cu- Una Bibbia di Gutenberg ra di G. Ibba); “La LXX e l’interpretazione patristica” (a cura di F. Livi e A. Vaccaro); “Le indicazioni del Magistero” (a cura di E. Natali); “L’interpretazione filosofica della Bibbia” (a cura di F. Gaiffi); “La lettura della Bibbia nello Spirito” (A cura di D. Pancaldo) “L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa” (a cura di B. Iacopini.).

La scuola offre inoltre alcuni corsi complementari: “Prenderla con filosofia IV serie: La filosofia moderna”, a cura di E. Natali (4 incontri a febbraio); il “Corso di Greco II” a cura di E. Natali (7 incontri a maggio); “Identità di genere e morale cristiana” a cura del vescovo Fausto Tardelli (4 incontri a aprile-maggio); “Le utopie cristiane: Nomadelfia, Loppiano, Rondine” a cura di B. Iacopini (4 incontri a aprile- maggio con proposta di gita a Nomadelfia).

Dall’anno accademico 2022-2023 la Scuola di formazione teologica diocesana ha aperto anche una sede distaccata nei locali della parrocchia di Bonistallo (Poggio a Caiano) per favorire la partecipazione dei residenti nella Diocesi notevolmente distanti dal Seminario Vescovile di Pistoia.

Presso la sede distaccata di Bonistallo saranno attivi quest’anno i seguenti corsi: Sacra Scrittura (a cura di Cristiano D’Angelo); Liturgia (a cura di A. Bartolini), Morale familiare (a cura di R. Breschi), Storia della Chiesa/ Il Medioevo (a cura di P. Guesyaoba Bamogo), e Cristologia (a cura di U. Feraci).

La quota d’iscrizione annuale per il ciclo triennale della Scuola diocesana di Formazione teologica è pari a 50 euro; per il corso di approfondimento a 40 euro. È possibile anche iscriversi a singoli corsi, con la quota di 10 euro cadauno. L’iscrizione dei corsi extra-curriculari varia a secondo del numero degli incontri programmati.

La Segreteria è aperta presso la sede delle lezioni, nelle sere in cui si tengono le lezioni. All’atto dell’iscrizione del corso triennale, allo studente viene rilasciato un libretto ove riportare i voti di ogni esame sostenuto.

Le lezioni si tengono nella sede del Monastero Olivetano di Pistoia, Via Bindi, 16, nel giorno di martedì, dalle ore 21.00 alle ore 22.20. Le lezioni del corso di approfondimento nella stessa sede e con lo stesso orario nel giorno di lunedì. Per informazioni e contatti: 338 3603133 – scuolateologia@diocesipistoia.it

La scuola ha poi un sito web dedicato dove è possibile trovare anche materiale didattico, informazioni sulla storica della Scuola e approfondimenti sui singoli corsi.

Depliant A.A. 2023/2024

Scuola libretto interno (con contenuti corsi e indicazioni per iscrizioni) A.A. 2023/2024




Le linee guida per la catechesi nelle parrocchie

Nell’incontro che si è svolto lunedì 25 settembre l’Ufficio catechistico ha illustrato il sussidio per il nuovo anno

Lunedì 25 settembre in Seminario si è tenuto il secondo incontro per catechisti e animatori dei Gruppi di ascolto del Vangelo. Suor Giovanna Cheli, direttrice dell’Ufficio Catechistico ha illustrato il cammino formativo dell’anno pastorale imperniato sui contenuti della seconda sessione del Sinodo Diocesano.

Come proposta per l’inizio degli incontri di catechismo e la presentazione dell’anno formativo ai genitori, Suor Giovanna ha segnalato l’episodio di Emmaus (Lc 24,13-35) di cui ha presentato il contenuto e preso spunto per suggerire alcune attività. Nell’incontro sono stati poi segnalati altri episodi biblici, insieme a testi del magistero, che riflettono i temi delle nove proposizioni contenute nel Libro Sinodale: l’attesa di Vangelo e di nuovi percorsi educativi, il tempo che stiamo vivendo, l’attesa di relazioni umane e significative, l’attesa di fraternità, le attese della famiglia, la donna tra dono e corresponsabilità, le attese dei giovani e degli anziani, quelle dei migranti e l’attesa di una Chiesa “nuova”, più fraterna e comunitaria, capace di ascolto e accoglienza, in cui valorizzare il ruolo dei laici e il servizio dei presbiteri, nutrita e illuminata dall’Eucarestia.

«La ricchezza di questo materiale — si legge nel sussidio consegnato ai catechisti – non deve disorientare ma favorire la formazione. Uno dei lavori più importanti sarà quello di scegliere quanto più si adatta ai destinatari. L’ufficio catechistico d’altronde avrà modo di suggerire la particolare intonazione di un testo ad un tema, al tempo liturgico o ad altra circostanza».

Nel sussidio è tracciato anche il percorso dell’anno: «per il tempo di Avvento e Natale, ci possiamo soffermare sul tempo che stiamo vivendo. Un invito a rileggere e approfondire il racconto dei Magi, lettori del proprio tempo; anche il breve brano sulla sapienza di chi sa scrutare il cielo, invita a vivere il tempo dell’attesa con vigilanza sul presente. Si suggerisce oltre a questo di soffermarsi sulle figure di Maria e Giovanni Battista così come la liturgia della Parola di Avvento invita a fare.
Per il tempo di Quaresima e Pasqua, lasciamo piena libertà di impiego dei vari percorsi tematici, notando che temi come le attese di relazioni umane significative con il brano della vite e i tralci e il comandamento dell’amore per Dio e il prossimo ben si prestano ad un percorso di preparazione alla Pasqua, dove Dio in Gesù rivela il suo amore; un invito a individuare itinerario di cambio di mentalità. Mentre il tema della donna con la figura della Maddalena e di Maria sotto la Croce, offre tanti spunti per il Triduo pasquale al quale ci siamo sempre preoccupati di introdurre i nostri ragazzi.

Infine un’attenzione particolare la dobbiamo ad alcuni temi che aiutano a vivere la dimensione comunitaria della Chiesa, badando all’interazione tra generazioni diverse e situazioni di vita essenziali, come quella della famiglia nella comunità parrocchiale e nel suo interno. Il tema della donna e il suo mistero di cui dovremo parlare in modo diverso anche nei nostri gruppi di catechismo: educare alla presenza femminile nella storia della rivelazione, può aiutare a stabilire un giusto rapporto tra i due sessi (tema importante per l’adolescenza, ma anche per riequilibrare situazioni limite vissute da tanti ragazzi nelle proprie famiglie o a scuola) Per non parlare dell’evento recente, il movimento di massa di uomini e donne che migrano per carestie, guerre, fame, povertà e sfruttamento delle grandi potenze. Noi non possiamo rimanere spettatori davanti a queste indicazioni che sono venute dall’ascolto della nostra chiesa e del nostro mondo; tali piste di riflessione possono variamente essere adattate ai nostri percorsi di catechesi».




24 Settembre Giornata mondiale del migrante e del rifugiato

Domenica 24 settembre 2023 si celebrerà la 109a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.

La diocesi di Pistoia celebrerà questo appuntamento con una Messa di ringraziamento presso la Parrocchia del Belvedere di Pistoia alle ore 10.30. Dopo la celebrazione seguirà un momento conviviale con tutti i presenti.

Il Santo Padre ha scelto come titolo per il suo tradizionale Messaggio “Liberi di scegliere se migrare o restare”, con l’intenzione di promuovere una rinnovata riflessione su un diritto non ancora codificato a livello internazionale: il diritto a non dover emigrare, ossia – in altre parole – il diritto a poter rimanere nella propria terra.

La natura forzata di molti flussi migratori attuali obbliga ad una considerazione attenta delle cause delle migrazioni contemporanee. Il diritto a rimanere è precedente, più profondo e più ampio del diritto ad emigrare. Esso include la possibilità di essere partecipi del bene comune, il diritto a vivere in dignità e l’accesso allo sviluppo sostenibile, tutti diritti che dovrebbero essere effettivamente garantiti nelle nazioni d’origine attraverso un esercizio reale di corresponsabilità da parte della comunità internazionale.

«Mentre lavoriamo perché ogni migrazione possa essere frutto di una scelta libera, siamo chiamati ad avere il massimo rispetto della dignità di ogni migrante; e ciò significa accompagnare e governare nel miglior modo possibile i flussi, costruendo ponti e non muri, ampliando i canali per una migrazione sicura e regolare. Ovunque decidiamo di costruire il nostro futuro, nel Paese dove siamo nati o altrove, l’importante è che lì ci sia sempre una comunità pronta ad accogliere, proteggere, promuovere e integrare tutti, senza distinzione e senza lasciare fuori nessuno». (Papa Francesco, nel messaggio per la giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2023).

 




Nomine e spostamenti per le Parrocchie di Seano e Tizzana

Tempo di avvicendamenti per le parrocchie della diocesi. In questi giorni infatti è stata comunicata alla comunità di Seano la notizia delle dimissioni di don Ernesto Moro (80 anni), motivate dai sopraggiunti limiti di età.

Sostituirà don Moro padre Stefano Soresina (66 anni), religioso passionista, già parroco di Santallemura, Buriano e Lucciano e membro della Comunità “Grano di Frumento” che accoglie religiosi e famiglie laiche, presente a Forrottoli presso Quarrata.

Anche don Marino Marini lascia per anzianità la parrocchia di Tizzana e Catena, e si trasferirà nel Seminario di Pistoia. Al suo posto subentrerà don Ioan Marius Vorga, che manterrà anche l’incarico di parroco di Ferruccia e Barba.

Altre nomine

Dal 4 agosto 2023 p. Antonio Benedetto Sorrentino è parroco e legale rappresentante di San Pancrazio in Celle.

Nella stessa data, a seguito del conseguimento della cittadinanza italiana, confermano il loro servizio nelle parrocchie in cui sono già presenti, ma con la nomina di parroco e legale rappresentante, don Hippolyte Ngaki Misoti a La Casermette – (S. Michele in Bigiano basso) e don Maurice Bulungo Kasongo nelle parrocchie di San Pantaleo in San Pantaleo all’Ombrone, Santi Pietro e Girolamo in Collina e dei Santi Lucia e Marcello in Vinacciano.

Dal 28 luglio don Oronzo Stella è incardinato nella nostra diocesi come sacerdote secolare.

Dall’8 settembre don Maximilien Baldi è direttore dell’Ufficio di Pastorale giovanile.




La catechesi dell’anno parte dal libro sinodale

Nel primo incontro con catechisti e genitori le linee guida per la formazione

Lunedì 11 settembre i catechisti della Diocesi di Pistoia si sono riuniti per dare uno sguardo complessivo a questo anno pastorale nel quale si svolgerà la seconda e ultima parte del Sinodo diocesano. L’incontro è stato una preziosa occasione per ridire che, come per ogni altra iniziativa pastorale, l’anno catechistico riceve da questo importantissimo evento ecclesiale luce e ispirazione. Per questo, raccogliendo l’invito del Vescovo, l’impegno dell’anno sarà principalmente approfondire i contenuti del Libro sinodale. Questo regalo dello Spirito diviene quindi l’orizzonte del lavoro con i ragazzi, il contenuto della formazione dei catechisti e l’itinerario dei gruppi di ascolto del Vangelo.

Diffondere, approfondire, formarsi a partire dai temi pastorali individuati dal Sinodo diocesano è uno dei principali obiettivi di questo anno 2023-2024. Solitamente, lo sappiamo, a ritmare il percorso della catechesi è l’anno liturgico e l’impegno a seguire lo sviluppo tematico del Libro sinodale non distoglierà dalla celebrazione della domenica con i suoi tempi forti. Per questo i sussidi che, volta volta, l’ufficio catechistico offrirà, aiuteranno ad affrontare i temi sinodali senza trascurare la celebrazione dell’Avvento e del Natale, della Quaresima e della Pasqua.

I temi sinodali infatti, sono accompagnati da alcuni testi evangelici e del magistero intonati al ciclo liturgico e capaci di orientare le attese di Vangelo in piste di lavoro, in percorsi attuativi, disponendo comunità e parrocchie alla fase conclusiva del Sinodo. Sarà quindi chiesto ai catechisti la creatività di attualizzare adeguatamente i vari messaggi per rispondere alle esigenze dei propri destinatari.

Nell’incontro di lunedì scorso sono stati richiamati anche alcuni atteggiamenti fondamentali che, di anno in anno, invitano a elaborare una mentalità diversa, a partire dalla convinzione che la catechesi deve abbandonare il linguaggio scolastico e far leva su quello esperienziale, perché la fede è un’esperienza.

Da qui il richiamo ad una sorta di piccolo vademecum:

  1. non improvvisare l’incontro ma prepararlo collaborando tra catechisti, aiuto catechisti, genitori;
  2. partire sempre dalla Parola di Dio che ha la forza di trasformare ed educare all’ascolto della vita con i segni della presenza del Signore;
  3. toccare le varie dimensioni di vita cristiana negli incontri con i ragazzi: l’ascolto della Parola di Dio, l’esperienza di vita (amicizia, gioco, vita di gruppo con stile di animazione e non scolastico), la preghiera con la partecipazione alla vita liturgica delle parrocchie e la preghiera personale che alimenta la vita spirituale, il servizio che si prende cura degli altri e anche del Creato;
  4. avere presente l’obiettivo dell’anno specifico di ogni gruppo di catechismo;
  5. avere particolare attenzione verso i genitori, curando il rapporto interpersonale; curare sempre la formazione partecipando agli incontri diocesani e parrocchiali;
  6. avere presente l’itinerario catechistico nel suo insieme, perché il lavoro di ogni anno prepari il passo successivo e la collaborazione con altri gruppi di catechesi.

Nell’incontro di lunedì 11 sono stati anche toccati i temi del libro sinodale precisando che tali temi evidenziano le attese della Chiesa e del mondo relativamente al Vangelo e al suo annuncio. Sapere che si tratta di “attese” scaturite prima dai gruppi sinodali delle parrocchie, poi dalla rielaborazione dei circoli minori (piccoli gruppi di lavoro dei cosiddetti padri e madri sinodali), infine dall’ultimo discernimento nell’assemblea sinodale riunita in Valdibrana, riempie di responsabilità e gioia nel servire la Chiesa diocesana.

L’itinerario di quest’anno nasce infatti da un accurato ascolto della Chiesa locale in dialogo con il mondo. Una vera ricchezza a cui guardare, una scommessa di comunione, una fucina di provocazioni al cambiamento e alla conversione. Concludendo ricordo a tutti, catechisti e animatori dei gruppi del Vangelo, che lunedì 25 settembre 2023, alle 21 in Seminario, è previsto un nuovo incontro per la consegna del primo sussidio che aprirà l’anno di catechesi. Si tratta di uno strumento comune a tutti i catechisti, che i catechisti adatteranno ai propri destinatari con la gioia di parlare cuore a cuore con loro, non come dei maestri, ma come testimoni.

* Ufficio catechistico della diocesi di Pistoia




A Pistoia i cristiani uniti per la tutela dell’ambiente

Meditazione e preghiera congiunta di battisti, cattolici, ortodossi e valdesi

Domenica 17 settembre preghiera ecumenica per la salvaguardia del Creato che riunisce e rinsalda la collaborazione tra le diverse confessioni cristiane

Prosegue l’impegno per il Creato delle Chiese cristiane di Pistoia, una nuova tappa nel cammino ecumenico che da diversi anni a Pistoia raccoglie i fedeli di diverse confessioni cristiane attraverso incontri di approfondimento e preghiera.

Quest’anno, in occasione del tempo del Creato 2023, domenica 17 settembre alle 15.30 in piazza San Bartolomeo a Pistoia si svolgerà un incontro che alternerà riflessione e preghiera.

L’evento si articola in quattro momenti: il primo prevede la lettura del Salmo 103 e sarà a cura del pastore Raffaele Volpe della chiesa Battista di Pistoia.

Il secondo momento – da “Laudato Si’”, custodi delle altre creature per la conversione ecologia – prevede l’ascolto della Parola di Dio in quattro momenti liturgici accompagnati da meditazione, silenzio, canto, musica e preghiera a cura dell’Ufficio per la Pastorale sociale e il lavoro della Diocesi di Pistoia e del delegato per l’Ecumenismo don Roberto Breschi.

Il terzo momento – Conversione: la necessità di cambiare e l’impegno al cambiamento – sarà a cura del Pastore Francesco Marfè della Chiesa Valdese di Firenze.

Il quarto e ultimo momento, prevede l’ufficiatura della supplica (moleben) per la preservazione della Creazione di Dio guidata dall’igumeno Andrea Wade della Parrocchia Ortodossa del Patriarcato di Mosca a Pistoia.

La partecipazione è libera, la cittadinanza è invitata.

L’evento è a cura di: Diocesi di Pistoia, Chiesa Evangelica Battista di Pistoia, Chiesa Evangelica Valdese di Firenze, Parrocchia Ortodossa del Patriarcato di Mosca a Pistoia e Parrocchia Ortodossa del Patriarcato Rumeno a Pistoia.

Info: pastoralesocialelavoro@diocesipistoia.it – chiesabattista.pistoia@gmail.com – chiesavaldese.firenze@gmail.com – ortodossi.sanmamante@gmail.com




L’impegno che ci attende. La lettera del Vescovo

Il Vescovo consegna alla diocesi la sua nuova lettera pastorale: al centro i lavori del Sinodo

 

Lo sguardo di Gesù sulla folla stanca e affamata e il suo invito che provoca la fede e suscita l’impegno: «Voi stessi date loro da mangiare». Sono le immagini bibliche che il vescovo Tardelli propone a tutta la Chiesa di Pistoia all’inizio del nuovo anno pastorale.

Il brano della moltiplicazione dei pani e dei pesci raccontato nel Vangelo di Marco (Mc 6, 34-44) apre infatti la lettera con cui il vescovo offre la traccia operativa per il cammino delle comunità parrocchiali e delle altre realtà ecclesiali presenti sul territorio. «Cosa fece Gesù dopo aver visto con occhio compassionevole i bisogni e le attese della folla che era come pecore senza pastore? Come rispose? Si mise a insegnare e a distribuire il pane. Nel testo di Marco – afferma monsignor Tardelli — le due cose stanno insieme, una segue immediatamente l’altra. “Insegnare e distribuire il pane”: due azioni che indicano chiaramente un “prendersi cura”, una risposta cioè di amore e stanno a significare simbolicamente quanto siamo chiamati a fare anche noi, sulla base delle attese che abbiamo individuato con l’aiuto dello Spirito Santo».

«“Sospinti dallo Spirito per testimoniare a tutti la gioia del Vangelo”. Queste parole — scrive il Vescovo nella lettera indirizzata a tutta la Chiesa pistoiese — indicano il tema del nostro Sinodo e ne danno il senso, sintetizzando l’esperienza che stiamo vivendo».

Nella lettera il Vescovo riassume il percorso svolto finora dal Sinodo. «È stato un bel lavoro, davvero corale. L’apporto dei laici si è rivelato fondamentale e vi confesso di aver gioito nel constatare tanta partecipazione piena di senso ecclesiale e segna di grande corresponsabilità. Devo esprimere un grazie particolare al Signore per l’esempio luminoso dato dai sinodali che sono stati parte attenta e attiva nel discernimento delle attese di Vangelo». Adesso però, con l’avvio del nuovo anno pastorale, è tempo di rimboccarsi le maniche e di «individuare le risposte, i cambiamenti, gli impegni che quelle sfide ci richiedono».

Il Vescovo non ha dubbi, si tratta di un tempo di svolta per la Chiesa di Pistoia, una stagione complessa e decisiva: «quest’anno il Signore ci offre un’occasione storica per riformare la nostra vita personale e quella della nostra Chiesa locale. Si tratta di individuare i cammini di conversione da attuare per essere una Chiesa autenticamente missionaria come ci ha indicato il Concilio e il Santo Padre della Evangelii gaudium. L’apporto di tutti è fondamentale. Si tratta di conversione. È una cosa seria».

E il lavoro della Chiesa pistoiese riparte dai contenuti del Libro sinodale consegnato in occasione della solennità di San Jacopo. «Occorre fare ogni sforzo — chiede il Vescovo — perché le sfide pastorali, gli appelli dello Spirito Santo contenuti nel Libro sinodale siano conosciuti dal maggior numero di persone anche fuori dai confini della Chiesa e siano oggetto di attenta riflessione».

Allo stesso tempo il Vescovo suggerisce quattro atteggiamenti «da coltivare e con cui “impastare” la propria vita e quella delle comunità, particolarmente in quest’anno 2023/2024».

In primo luogo “Gratitudine”. «Gratitudine per quello che lo Spirito Santo ci ha fatto e ci fa vivere»; poi «invocazione. Cioè preghiera supplice e accorata allo Spirito Santo. Abbiamo bisogno di Lui, della sua luce, della sua forza, della sua consolazione». E ancora: «Impegno. Occorre senso di responsabilità e piena disponibilità a servizio del Vangelo. Senza stare a contare fatica e disagi»; infine «condivisione. La comunione e la condivisione devono essere il cemento che ci unisce: una parrocchia con un’altra e tutte nella Diocesi. I preti tra loro. I laici. I laici e i preti. Coi religiosi. Le parrocchie e le associazioni …Uno stile da esercitare sempre».

Accanto a questi atteggiamenti il Vescovo indica anche alcune date significative. La prima cade domenica 24 settembre. «In tutte le Messe – raccomanda Tardelli – si elevino speciali ringraziamenti al Signore per il cammino fatto e si riprenda la preghiera per il Sinodo al termine di ogni Eucaristia».

Data fondamentale è quella di domenica 1 ottobre alle 17 in Cattedrale. «Un appuntamento molto importante che ci dovrebbe vedere tutti presenti insieme ai rappresentanti del popolo di Dio, ai catechisti in particolare e ai padri e madri sinodali: è l’apertura dell’Anno pastorale; con il mandato ai catechisti, la preghiera per la seconda sessione del Sinodo e l’inizio della consultazione diocesana per questa seconda sessione, attraverso i “gruppi sinodali”».

Sarà concentrato proprio sui gruppi sinodali il lavoro della Chiesa diocesana: «Dovranno anzi esserne costituiti di nuovi. Essi hanno lo scopo di consultare il popolo di Dio sulle proposte e gli impegni che devono scaturire dall’ascolto dell’anno scorso, cioè dalla 9 proposizioni contenute nel libro sinodale.

A partire dal primo di ottobre e sino alla fine di gennaio i gruppi sinodali dovranno lavorare, riunendosi il più possibile, seguendo le indicazioni della Segreteria Generale del Sinodo». Poi il cammino del Sinodo calcherà le orme della sessione precedente, con circoli minori, assemblee generali e, nella solennità di San Jacopo 2024, la consegna dell’ultima parte del Libro Sinodale.




Importante incarico nella Congregazione dei Betharramiti per p. Panzeri

Rendiamo noto che la Congregazione del Sacro Cuore di Gesù di Bétharram ha eletto come nuovo Superiore Regionale della Congregazione Padre Simone Panzeri, attualmente Parroco di San Francesco in Pistoia. Padre Panzeri è infatti diventato responsabile della Regione San Michele Garicoïts che comprende Italia, Francia, Spagna, Costa d’Avorio, Repubblica Centrafricana.

Padre Simone Panzeri ha nel frattempo lasciato il suo incarico di responsabile del servizio diocesano di Pastorale Giovanile. Al suo posto il vescovo ha nominato don Maximilien Baldi, già vice responsabile dell’equipe di Pastorale giovanile.