TAGLIO DEL NASTRO PER IL NUOVO CENTRO MAIC

Sabato 10 febbraio alle ore 10.30 in via san Biagio 102 aprirà le sue porte alla città di Pistoia la nuova e rinnovata sede del centro di riabilitazione per disabili della fondazione Maria Assunta in Cielo (MAiC), intitolato ai “Fratelli Carrara”.

La struttura, progettata dall’architetto Alessandro Mannelli e della sua equipe occupa una vasta area di oltre 6000 mq, che andrà ad ospitare i molti servizi sanitari e sociosanitari di riabilitazione fisica, ovvero: una comunità alloggio protetta; servizi sanitari e fisioterapia ambulatoriale; un centro diurno socio-sanitario; una piscina terapeutica; un percorso multisensoriale acquatico; laboratori di stimolazione multisensoriale oltre agli uffici amministrativi e direzionali.

Il centro comprende anche una nuova chiesa dedicata a “Maria Madre Nostra” che sarà decorata con i mosaici e i dipinti di p. Marko I. Rupnik per la vita di fede di chi frequenta e opera al Centro e per le attività dell’Associazione Maria Madre Nostra.

Oggi (venerdì 9 febbraio) alle ore 15 il Vescovo Tardelli celebrerà la Santa Messa per tutti gli ospiti del Centro, familiari, operatori e volontari.

Il taglio del nastro è previsto per Sabato 10 alle ore 10.30. Nel pomeriggio, a partire dalle 15,  si prosegue con l’Open Day della struttura, aperta ai cittadini di Pistoia, animato da danze, cori, musica ed associazioni amiche della Fondazione MAiC.

Qui l’omelia pronunciata dal vescovo durante la messa al Centro.




MESSA IN CATTEDRALE PER LA GIORNATA DEL MALATO

Il prossimo 11 febbraio, festa della Madonna di Lourdes, si celebra la Giornata mondiale del malato. In diocesi la celebrazione verrà officiata da mons. Tardelli in cattedrale alle ore 16, seguita dalla tradizionale processione alla chiesa della madonna delle grazie o del “letto”.

Il messaggio per la giornata del Santo Padre contiene richiami molto, molto forti” a quanti si occupano di salute e sanità – afferma don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute. Tema della Giornata “Ecco tuo figlio … Ecco tua madre’”.

Di seguito il videocommento di don Angelelli, curato dalla SIR.

 




IL FENOMENO DELLE MIGRAZIONI: UN CONVEGNO IN SEMINARIO

“Le politiche migratorie in Italia e in Europa” un convegno a cura dell’Ufficio Migrantes della Diocesi di Pistoia.

Un incontro di approfondimento a cura dell’ufficio Migrantes diocesano

PISTOIA – La complessa e delicata realtà del fenomeno migratorio assume oggi un’importanza cruciale, ed è oggetto di discussione quotidiana a livello istituzionale, sia nazionale che locale. Quali sono le cause del fenomeno migratorio? Quali sono le politiche che Italia e Unione Europa hanno messo in campo per gestire le questioni più critiche?

Di questo e altro si parlerà nel corso di un convegno organizzato dall’Ufficio Migrantes della diocesi di Pistoia, dal titolo: “Le politiche migratorie in Italia e in Europa”, che avrà luogo sabato 10 febbraio a partire dalle ore 10, nell’aula magna del seminario vescovile di Pistoia (Via Puccini 36).

Esperti di livello nazionale affronteranno il tema dell’immigrazione alla luce di diversi punti di vista tematici: giuridici, sociologici, politici. Daranno il loro contributo Cristina Molfetta, responsabile dell’area ricerca sul diritto d’asilo della Fondazione Migrantes e delegata del gruppo tecnico asilo e migrazione della Commissione delle conferenze episcopali della Comunità Europea (COMECE); Luca Insalaco, avvocato, reporter autore del Rapporto Immigrazione della Fondazione Migrantes, Alketa Metani, praticante avvocato. Introduce e modera la dr.ssa Ornella Feraci, ricercatrice in diritto internazionale presso l’università di Siena.

Porterà il suo saluto mons. Fausto Tardelli, vescovo di Pistoia.

 




GLI ESERCIZI DEL CLERO A MARINA DI PIETRASANTA

Per il secondo anno le Diocesi di Pistoia e Prato hanno organizzato insieme un corso di esercizi spirituali per il clero. Quest’anno hanno aderito all’iniziativa anche alcuni membri del clero della Diocesi di San Miniato. Tra i partecipanti anche il vescovo Fausto Tardelli e il vescovo di Prato Franco Agostinelli.

Gli esercizi, predicati da don Serafino Tognetti, Superiore della Comunità dei Figli di Dio, si sono svolti  dal 22 al 26 gennaio u.s. presso alla casa di ritiri “La Versiliana” a Marina di Pietrasanta e hanno offerto un’intensa esperienza di spiritualità e fraternità sacerdotale.

(redazione)




NOVITÀ A MONTEMURLO

Con una lettera indirizzata ai fedeli e letta in chiesa domenica scorsa 28 gennaio, il vescovo Tardelli ha illustrato la situazione pastorale della Parrocchia del Sacro Cuore di Montemurlo. Nella lettera, infatti, il vescovo ha reso pubblica la nomina a Parroco del Sacro Cuore di Mons. Patrizio Fabbri.

«Egli resta mio Vicario Generale – precisa il vescovo nella lettera – ma ho provveduto ad alleggerirlo di alcuni compiti che gli avrebbero reso difficile la sua missione a Montemurlo. Con questa nomina quindi la sua presenza al Sacro Cuore non ha più una scadenza temporale».

Mons. Vescovo ha anche confermato l’impegno pastorale di don Gianni Gasperini presso il Sacro Cuore, dove opererà stabilmente in qualità di Vicario parrocchiale.

I due nuovi sacerdoti proseguiranno la collaborazione con le parrocchie di Bagnolo e Fornacelle, per «costruire insieme quanto il Signore ci chiede».

(redazione)




IL PELLEGRINAGGIO A SANTIAGO FRA REALTÀ E METAFORA

Venerdì 2 febbraio l’antico riti della benedizione dei pellegrini e la presentazione di nuovi studi e pubblicazioni

Venerdì 2 febbraio 2018, nella sala sinodale dell’antico poalazzo dei Vescovi gentilmente concesso della Cassa d Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, si terrà il secondo degli incontri “In Itinere”, dedicati alla cultura e alla storia del pellegrinaggio fra Medioevo ed età contemporanea.

Organizzati dal Comitato di San Iacopo, d’intesa con la Cattedrale e la Diocesi di Pistoia, questi “Incontri” hanno lo scopo di presentare a Pistoia, una delle città più significative per il culto dell’apostolo Giacomo di Zebedeo (popolarmente San Iacopo), patrono della comunità urbana e diocesana, quanto di rilevante è stato prodotto negli studi europei ed italiani, aggiornando così anche l’orizzonte della cultura locale.

Il programma di quest’anno è il seguente:

ore 16.30: Cattedrale di San Zeno, Cappella di San Iacopo

Celebrazione liturgica in onore del patrono San Iacopo nell’omonima cappella in Cattedrale, con l’intervento della Confraternita di San Iacopo di Perugia e con la cerimonia della benedizione dei pellegrini.

ore 17-19: Sala sinodale dell’antico Palazzo dei Vescovi

Don Luca Carlesi, arciprete della Cattedrale e Presidente del Comitato di San Iacopo. Saluto ai convenuti.

Lucia Gai, “Un’immagine del pellegrinaggio tutta d’argento: l’altare di San Iacopo nel duomo di Pistoia”. Una nuova prospettiva offerta dalla rivista “Compostella” 2018, edita dal Centro italiano di Studi Compostellani.

Presentazione, a cura di Lucia Gai, del diario di pellegrinaggio “A Santiago”, di Massimiliano Filippelli. Interventi a chiusura dell’incontro.

Lucia Gai




VENERDÌ 2 FEBBRAIO È LA GIORNATA PER LA VITA CONSACRATA

Si celebra venerdì 2 febbraio la Giornata per la Vita consacrata.

L’appuntamento, tradizionalmente fissato per la festa della Presentazione di Gesù al tempio, prevede anche il ricordo degli anniversari di vita religiosa. Il tema di quest’anno è : “Donne consacrate, tessitrici di speranza nel mondo di oggi”.

Quest’anno festeggiano il loro giubileo di vita religiosa quattro suore Mantellate di Pistoia:

Suor Alda Capecchi  (60° anniversario), Sr. Maria Teresa Lio (50° anniversario), Sr. Floriana Andreazza (50° anniversario), Sr. Iginia Burasca (50° anniversario).

Ricorre poi il 25° di Sr. Giuliana Florenin delle Ancelle del Sacro Cuore di Lugo della Ferruccia e di Sr. Marie Liesse delle Sorelle apostoliche di Gerusalemme.

La Giornata prevede la celebrazione della Santa Messa in Cattedrale alle ore 18.00 presieduta dal Vescovo Fausto Tardelli. Tutti sono invitati.




IL VESCOVO TARDELLI INCONTRA LA STAMPA

Torna l’ormai tradizionale appuntamento del vescovo con la stampa locale. Mons. Tardelli consegna ai giornalisti il messaggio di Papa Francesco per la Giornata della Comunicazioni Sociali 2018. 

Il Vescovo Tardelli ha incontrato i giornalisti in occasione della pubblicazione del Messaggio di Papa Francesco per la Giornata delle Comunicazioni sociali 2018. La celebrazione della giornata cade tradizionalmente per la solennità dell’Ascensione giovedì 10 maggio, tuttavia è ormai consolidata da tempo l’abitudine di un incontro tra la stampa e il vescovo nel giorno, o in prossimità, della memoria di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.

Per l’occasione il vescovo ha presentato la ‘squadra’ comunicativa della Diocesi (Ufficio Comunicazioni sociali, Addetto stampa, collaboratori del settimanale diocesano “La Vita”) e si è anche reso disponibile alle domande dei presenti spaziando su alcuni dei suoi principali impegni: la riorganizzazione delle parrocchie e la visita pastorale in corso, che lo occuperà fino a buona parte del 2019.

Non è mancato un riferimento agli eventi proposti nel 2017 dalla Diocesi per l’anno della capitale della Cultura, alcuni dei quali, come la mostra della Visitazione, si protrarranno e avranno sviluppi ulteriori nel corso dell’anno.

È stata soprattutto l’occasione per presentare alla stampa locale il messaggio di Papa Francesco per la Giornata delle Comunicazioni Sociali: «La verità vi farà liberi (Gv 8,32). Fake news e giornalismo di pace».

Al centro del messaggio, ha precisato il vescovo ai giornalisti, «c’è il rapporto di ciascuno di noi con la verità. E la verità è qui presentata in rapporto alla vita concreta delle persone. Verità come rispetto delle persone perché non diventino mai mezzi o strumenti. Rispetto -in un messaggio che si rivolge a tutti i giornalisti- anche di Gesù stesso, che si è presentato come la Verità in persona». Tutti abbiamo ormai sentito parlare di fake news, cioè di quelle ‘false notizie’ che circolano prevalentemente, ma non esclusivamente, sul web, ma per chi volesse saperne di più il messaggio offre anche una definizione: «informazioni infondate, basate su dati inesistenti o distorti e mirate a ingannare e persino a manipolare il lettore».

Non si tratta dunque di scarsa informazione, ma di una vera e propria manipolazione della realtà. Il testo, infatti, aggiunge il vescovo, presenta «il problema della menzogna facendo riferimento al ‘serpente antico’. È centrale nel testo, infatti, l’episodio biblico che racconta la prima ‘fake news’, cioè Genesi 3,1-15 dove si descrive la menzogna del serpente che mente ai progenitori e li seduce». ‘Capziosa’ e ‘mimetica’ la natura delle fake news segue la ‘logica del serpente’, non quella della verità «che attrae e non seduce, perché la seduzione è spesso arte menzognera».
«È un meccanismo – continua Tardelli – che si ripresenta in una società in cui ci si inganna spesso e volentieri». Se le bugie le abbiamo relegate all’infanzia e, pure dalle nostre parti, ci abbiamo dedicato un festival, il problema è la menzogna: «cosa c’è dietro una fake news? Sete di potere, di successo, manipolazione».
«Un’informazione sbagliata – precisa il vescovo citando il Papa – non è mai innocua. Produce sempre conseguenze nefaste. Oggi i new media sono lame taglienti con cui è assai facile ferire. Il papa richiama tutti alla responsabilità. Siamo cercatori di verità oppure la verità non ci interessa? Il problema del rapporto personale della verità è incisivo e diventa appello all’educazione, invito al discernimento; suggerisce -secondo una bella espressione di Papa Francesco- di “lasciarsi purificare dalla verità”».

Di fronte al dilagare delle fake news e della menzogna, che pure chiedono responsabilità e una regolamentazione legislativa, il papa ricorda che «il miglior antidoto contro le falsità non sono le strategie ma le persone. Persone che libere dalla bramosia sono pronte all’ascolto alla fatica di un dialogo sincero».

Il giornalista è ‘custode’ delle notizie. Una ‘custodia’ che diventa vocazione e missione, come insegna la ‘custodia’ di Giuseppe nei confronti di Gesù. «Il giornalista ha il compito – e il vescovo ripete con particolare attenzione l’invito di papa Francesco-, nella frenesia delle notizie e nel vortice degli scoop, di ricordare che al centro della notizia non ci sono la velocità nel darla e l’impatto sull’audience, ma le persone».
Un’attenzione che conduce ad un ‘giornalismo di pace’, cioè non a un giornalismo annacquato e buonista, piuttosto a un «giornalismo fatto da persone per le persone, e che si comprende come servizio a tutte le persone, specialmente a quelle – sono al mondo la maggioranza – che non hanno voce; un giornalismo che non bruci le notizie, ma che si impegni nella ricerca delle cause reali dei conflitti, per favorirne la comprensione dalle radici e il superamento attraverso l’avviamento di processi virtuosi; un giornalismo impegnato a indicare soluzioni alternative alle escalation del clamore e della violenza verbale».

(redazione)




LETTERA DEL VESCOVO AI FEDELI DI CAMPO TIZZORO

PISTOIA «Don Mattia Klimek ieri ha rassegnato le sue dimissioni da parroco di Campo Tizzoro. Non ho potuto fare altro che accettarle, perchè ogni tentativo di superare le motivazioni da lui addotte è risultato vano.

Seppur con dispiacere, ho dovuto prendere atto della volontà di don Mattia e per rispetto della sua coscienza, l’ho sollevato dalla legale rappresentanza della parrocchia. Gli ho però chiesto di continuare il suo servizio religioso nei confronti degli abitanti del paese di Campo Tizzoro, perchè a questi non manchi la dovuta cura pastorale, che non deve risentire della situazione che si è creata.

La legale rappresentanza della parrocchia di Campo Tizzoro sarà momentaneamente assunta da me personalmente. Quanto accaduto, mi preme dirlo, non ostacolerà lo sforzo che stiamo facendo per giungere a una conclusione ragionevole e soddisfacente per tutti della questione della proprietà degli ambienti parrocchiali di Campo Tizzoro che si trascina ormai da parecchi anni».

+Fausto Tardelli

Pistoia, 23 gennaio 2018




È MORTO PADRE ROMUALDO DE POLI, SACERDOTE ‘FIDEI DONUM’ IN ECUADOR

Sabato 19 gennaio, nella città di Bellavista (Ecuador) è morto P. Romualdo de Poli, sacerdote fidei donum incardinato nella Diocesi di Pistoia e già missionario comboniano.

Padre De Poli, era nato a Padova il 7 marzo 1932. Ordinato sacerdote nel 1958 dall’Arcivescovo di Milano, Card. Giovanni Montini, fu inviato dopo pochi mesi in Ecuador.

Qui, e in particolare nella diocesi di Santo Domingo, ha sempre svolto il suo impegno pastorale con una particolare attenzione alle necessità dei più poveri. Nel 1990 lasciò i Comboniani e si incardinò nella Diocesi di Pistoia continuando a svolgere il suo servizio. Le esequie di Padre Romualdo sono state celebrate il 20 gennaio nella cattedrale di Santo Domingo de los Colorados dove è stato anche sepolto.

Il vescovo di Santo Domingo in Ecuador ha inviato la seguente lettera di condoglianze.