GLI ESERCIZI DEL CLERO A MARINA DI PIETRASANTA

Per il secondo anno le Diocesi di Pistoia e Prato hanno organizzato insieme un corso di esercizi spirituali per il clero. Quest’anno hanno aderito all’iniziativa anche alcuni membri del clero della Diocesi di San Miniato. Tra i partecipanti anche il vescovo Fausto Tardelli e il vescovo di Prato Franco Agostinelli.

Gli esercizi, predicati da don Serafino Tognetti, Superiore della Comunità dei Figli di Dio, si sono svolti  dal 22 al 26 gennaio u.s. presso alla casa di ritiri “La Versiliana” a Marina di Pietrasanta e hanno offerto un’intensa esperienza di spiritualità e fraternità sacerdotale.

(redazione)




NOVITÀ A MONTEMURLO

Con una lettera indirizzata ai fedeli e letta in chiesa domenica scorsa 28 gennaio, il vescovo Tardelli ha illustrato la situazione pastorale della Parrocchia del Sacro Cuore di Montemurlo. Nella lettera, infatti, il vescovo ha reso pubblica la nomina a Parroco del Sacro Cuore di Mons. Patrizio Fabbri.

«Egli resta mio Vicario Generale – precisa il vescovo nella lettera – ma ho provveduto ad alleggerirlo di alcuni compiti che gli avrebbero reso difficile la sua missione a Montemurlo. Con questa nomina quindi la sua presenza al Sacro Cuore non ha più una scadenza temporale».

Mons. Vescovo ha anche confermato l’impegno pastorale di don Gianni Gasperini presso il Sacro Cuore, dove opererà stabilmente in qualità di Vicario parrocchiale.

I due nuovi sacerdoti proseguiranno la collaborazione con le parrocchie di Bagnolo e Fornacelle, per «costruire insieme quanto il Signore ci chiede».

(redazione)




IL PELLEGRINAGGIO A SANTIAGO FRA REALTÀ E METAFORA

Venerdì 2 febbraio l’antico riti della benedizione dei pellegrini e la presentazione di nuovi studi e pubblicazioni

Venerdì 2 febbraio 2018, nella sala sinodale dell’antico poalazzo dei Vescovi gentilmente concesso della Cassa d Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, si terrà il secondo degli incontri “In Itinere”, dedicati alla cultura e alla storia del pellegrinaggio fra Medioevo ed età contemporanea.

Organizzati dal Comitato di San Iacopo, d’intesa con la Cattedrale e la Diocesi di Pistoia, questi “Incontri” hanno lo scopo di presentare a Pistoia, una delle città più significative per il culto dell’apostolo Giacomo di Zebedeo (popolarmente San Iacopo), patrono della comunità urbana e diocesana, quanto di rilevante è stato prodotto negli studi europei ed italiani, aggiornando così anche l’orizzonte della cultura locale.

Il programma di quest’anno è il seguente:

ore 16.30: Cattedrale di San Zeno, Cappella di San Iacopo

Celebrazione liturgica in onore del patrono San Iacopo nell’omonima cappella in Cattedrale, con l’intervento della Confraternita di San Iacopo di Perugia e con la cerimonia della benedizione dei pellegrini.

ore 17-19: Sala sinodale dell’antico Palazzo dei Vescovi

Don Luca Carlesi, arciprete della Cattedrale e Presidente del Comitato di San Iacopo. Saluto ai convenuti.

Lucia Gai, “Un’immagine del pellegrinaggio tutta d’argento: l’altare di San Iacopo nel duomo di Pistoia”. Una nuova prospettiva offerta dalla rivista “Compostella” 2018, edita dal Centro italiano di Studi Compostellani.

Presentazione, a cura di Lucia Gai, del diario di pellegrinaggio “A Santiago”, di Massimiliano Filippelli. Interventi a chiusura dell’incontro.

Lucia Gai




VENERDÌ 2 FEBBRAIO È LA GIORNATA PER LA VITA CONSACRATA

Si celebra venerdì 2 febbraio la Giornata per la Vita consacrata.

L’appuntamento, tradizionalmente fissato per la festa della Presentazione di Gesù al tempio, prevede anche il ricordo degli anniversari di vita religiosa. Il tema di quest’anno è : “Donne consacrate, tessitrici di speranza nel mondo di oggi”.

Quest’anno festeggiano il loro giubileo di vita religiosa quattro suore Mantellate di Pistoia:

Suor Alda Capecchi  (60° anniversario), Sr. Maria Teresa Lio (50° anniversario), Sr. Floriana Andreazza (50° anniversario), Sr. Iginia Burasca (50° anniversario).

Ricorre poi il 25° di Sr. Giuliana Florenin delle Ancelle del Sacro Cuore di Lugo della Ferruccia e di Sr. Marie Liesse delle Sorelle apostoliche di Gerusalemme.

La Giornata prevede la celebrazione della Santa Messa in Cattedrale alle ore 18.00 presieduta dal Vescovo Fausto Tardelli. Tutti sono invitati.




IL VESCOVO TARDELLI INCONTRA LA STAMPA

Torna l’ormai tradizionale appuntamento del vescovo con la stampa locale. Mons. Tardelli consegna ai giornalisti il messaggio di Papa Francesco per la Giornata della Comunicazioni Sociali 2018. 

Il Vescovo Tardelli ha incontrato i giornalisti in occasione della pubblicazione del Messaggio di Papa Francesco per la Giornata delle Comunicazioni sociali 2018. La celebrazione della giornata cade tradizionalmente per la solennità dell’Ascensione giovedì 10 maggio, tuttavia è ormai consolidata da tempo l’abitudine di un incontro tra la stampa e il vescovo nel giorno, o in prossimità, della memoria di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.

Per l’occasione il vescovo ha presentato la ‘squadra’ comunicativa della Diocesi (Ufficio Comunicazioni sociali, Addetto stampa, collaboratori del settimanale diocesano “La Vita”) e si è anche reso disponibile alle domande dei presenti spaziando su alcuni dei suoi principali impegni: la riorganizzazione delle parrocchie e la visita pastorale in corso, che lo occuperà fino a buona parte del 2019.

Non è mancato un riferimento agli eventi proposti nel 2017 dalla Diocesi per l’anno della capitale della Cultura, alcuni dei quali, come la mostra della Visitazione, si protrarranno e avranno sviluppi ulteriori nel corso dell’anno.

È stata soprattutto l’occasione per presentare alla stampa locale il messaggio di Papa Francesco per la Giornata delle Comunicazioni Sociali: «La verità vi farà liberi (Gv 8,32). Fake news e giornalismo di pace».

Al centro del messaggio, ha precisato il vescovo ai giornalisti, «c’è il rapporto di ciascuno di noi con la verità. E la verità è qui presentata in rapporto alla vita concreta delle persone. Verità come rispetto delle persone perché non diventino mai mezzi o strumenti. Rispetto -in un messaggio che si rivolge a tutti i giornalisti- anche di Gesù stesso, che si è presentato come la Verità in persona». Tutti abbiamo ormai sentito parlare di fake news, cioè di quelle ‘false notizie’ che circolano prevalentemente, ma non esclusivamente, sul web, ma per chi volesse saperne di più il messaggio offre anche una definizione: «informazioni infondate, basate su dati inesistenti o distorti e mirate a ingannare e persino a manipolare il lettore».

Non si tratta dunque di scarsa informazione, ma di una vera e propria manipolazione della realtà. Il testo, infatti, aggiunge il vescovo, presenta «il problema della menzogna facendo riferimento al ‘serpente antico’. È centrale nel testo, infatti, l’episodio biblico che racconta la prima ‘fake news’, cioè Genesi 3,1-15 dove si descrive la menzogna del serpente che mente ai progenitori e li seduce». ‘Capziosa’ e ‘mimetica’ la natura delle fake news segue la ‘logica del serpente’, non quella della verità «che attrae e non seduce, perché la seduzione è spesso arte menzognera».
«È un meccanismo – continua Tardelli – che si ripresenta in una società in cui ci si inganna spesso e volentieri». Se le bugie le abbiamo relegate all’infanzia e, pure dalle nostre parti, ci abbiamo dedicato un festival, il problema è la menzogna: «cosa c’è dietro una fake news? Sete di potere, di successo, manipolazione».
«Un’informazione sbagliata – precisa il vescovo citando il Papa – non è mai innocua. Produce sempre conseguenze nefaste. Oggi i new media sono lame taglienti con cui è assai facile ferire. Il papa richiama tutti alla responsabilità. Siamo cercatori di verità oppure la verità non ci interessa? Il problema del rapporto personale della verità è incisivo e diventa appello all’educazione, invito al discernimento; suggerisce -secondo una bella espressione di Papa Francesco- di “lasciarsi purificare dalla verità”».

Di fronte al dilagare delle fake news e della menzogna, che pure chiedono responsabilità e una regolamentazione legislativa, il papa ricorda che «il miglior antidoto contro le falsità non sono le strategie ma le persone. Persone che libere dalla bramosia sono pronte all’ascolto alla fatica di un dialogo sincero».

Il giornalista è ‘custode’ delle notizie. Una ‘custodia’ che diventa vocazione e missione, come insegna la ‘custodia’ di Giuseppe nei confronti di Gesù. «Il giornalista ha il compito – e il vescovo ripete con particolare attenzione l’invito di papa Francesco-, nella frenesia delle notizie e nel vortice degli scoop, di ricordare che al centro della notizia non ci sono la velocità nel darla e l’impatto sull’audience, ma le persone».
Un’attenzione che conduce ad un ‘giornalismo di pace’, cioè non a un giornalismo annacquato e buonista, piuttosto a un «giornalismo fatto da persone per le persone, e che si comprende come servizio a tutte le persone, specialmente a quelle – sono al mondo la maggioranza – che non hanno voce; un giornalismo che non bruci le notizie, ma che si impegni nella ricerca delle cause reali dei conflitti, per favorirne la comprensione dalle radici e il superamento attraverso l’avviamento di processi virtuosi; un giornalismo impegnato a indicare soluzioni alternative alle escalation del clamore e della violenza verbale».

(redazione)




LETTERA DEL VESCOVO AI FEDELI DI CAMPO TIZZORO

PISTOIA «Don Mattia Klimek ieri ha rassegnato le sue dimissioni da parroco di Campo Tizzoro. Non ho potuto fare altro che accettarle, perchè ogni tentativo di superare le motivazioni da lui addotte è risultato vano.

Seppur con dispiacere, ho dovuto prendere atto della volontà di don Mattia e per rispetto della sua coscienza, l’ho sollevato dalla legale rappresentanza della parrocchia. Gli ho però chiesto di continuare il suo servizio religioso nei confronti degli abitanti del paese di Campo Tizzoro, perchè a questi non manchi la dovuta cura pastorale, che non deve risentire della situazione che si è creata.

La legale rappresentanza della parrocchia di Campo Tizzoro sarà momentaneamente assunta da me personalmente. Quanto accaduto, mi preme dirlo, non ostacolerà lo sforzo che stiamo facendo per giungere a una conclusione ragionevole e soddisfacente per tutti della questione della proprietà degli ambienti parrocchiali di Campo Tizzoro che si trascina ormai da parecchi anni».

+Fausto Tardelli

Pistoia, 23 gennaio 2018




È MORTO PADRE ROMUALDO DE POLI, SACERDOTE ‘FIDEI DONUM’ IN ECUADOR

Sabato 19 gennaio, nella città di Bellavista (Ecuador) è morto P. Romualdo de Poli, sacerdote fidei donum incardinato nella Diocesi di Pistoia e già missionario comboniano.

Padre De Poli, era nato a Padova il 7 marzo 1932. Ordinato sacerdote nel 1958 dall’Arcivescovo di Milano, Card. Giovanni Montini, fu inviato dopo pochi mesi in Ecuador.

Qui, e in particolare nella diocesi di Santo Domingo, ha sempre svolto il suo impegno pastorale con una particolare attenzione alle necessità dei più poveri. Nel 1990 lasciò i Comboniani e si incardinò nella Diocesi di Pistoia continuando a svolgere il suo servizio. Le esequie di Padre Romualdo sono state celebrate il 20 gennaio nella cattedrale di Santo Domingo de los Colorados dove è stato anche sepolto.

Il vescovo di Santo Domingo in Ecuador ha inviato la seguente lettera di condoglianze.

 

 




NASCE A PISTOIA “L’ORDINE FRANCESCANO SECOLARE” DON TONINO BELLO

Domenica 21 gennaio le fraternità francescane della città di Pistoia vivranno un momento molto importante: la messa che sarà celebrata alle ore 11.15 presso la Chiesa di San Francesco dal vescovo Fausto Tardelli accompagnerà la costituzione della nuova fraternità dell’Ordine Francescano Secolare” don Tonino Bello” in Pistoia. Abbiamo incontrato Ilaria Petri dell’OFS di Pistoia per un approfondimento.

Nella nostra diocesi di Pistoia come è organizzato l’ordine secolare francescano?
L’ordine Francescano Secolare ha da sempre accompagnato, a Pistoia, la presenza dei frati francescani. Si erano formate tre fraternità: una presso il convento dei cappuccini, una presso la chiesa di San Francesco con la presenza dei frati conventuali e l’altra, dopo che i frati minori hanno lasciato la città, presso le sorelle clarisse del monastero Santo Stefano.
Un’altra fraternità Francescana Secolare è presente a Montale.

Da quanti anni è presente nella nostra diocesi? Dove è nato e cresciuto?
Nella nostra diocesi l’Ordine Francescano Secolare, che prima era chiamato terzo ordine francescano, è presente a Pistoia ormai da centinaia di anni.
L’Ordine Francescano Secolare è stato fondato da San Francesco d’Assisi per i laici che, spinti dallo Spirito Santo, si sentono chiamati a vivere il Vangelo in fraternità rimanendo nel proprio stato secolare. È un progetto di vita rivolto a tutti indistintamente: uomini, donne, lavoratori, studenti, coniugati, coppie e single… Una vocazione specifica che prevede un periodo di formazione e discernimento spirituale, con una propria forma di vita approvata dalla chiesa. La prima regola risale al 1221, l’ultima è stata approvata da Paolo VI nel 1978 dopo il Concilio Vaticano II.
L’ordine francescano secolare è quindi una delle tre componenti fondamentali della grande Famiglia Francescana che è formata dai tre ordini costituiti da San Francesco: il Primo Ordine (i frati), il Secondo Ordine (le sorelle clarisse) e noi laici (ofs).

Cosa succederà all’OFS di Pistoia a partire da domenica 21 gennaio?
Annunciamo con gioia la nascita a Pistoia della fraternità francescana secolare “don Tonino Bello”, nata dall’unione delle tre fraternità già presenti nella nostra città.
Un sogno che avevamo nel cuore e che piano piano, è cresciuto in questi anni, si realizzerà Domenica 21 Gennaio nella Celebrazione Eucaristica delle ore 11.15 nella Chiesa di San Francesco a Pistoia, presieduta dal Vescovo Fausto Tardelli.
Questa scelta è stata motivata dalla responsabilità di testimoniare il carisma francescano con più fedeltà e impegno nella nostra città.

La vita di fraternità sta a fondamento della scelta nell’ofs. Ci puoi raccontare in breve la tua esperienza?
Vorrei parlare a nome di tutti. Nella nostra forma di vita è scritto “il senso di fraternità li renderà lieti li renderà lieti di mettersi alla pari di tutti gli uomini, specialmente dei più piccoli, per i quali si sforzeranno di creare condizioni di vita degne di creature redente da Cristo” (Reg.13). Questo è quello che vogliamo vivere sia gli uni con gli altri nella nostra esperienza che nelle relazioni con chi incontriamo. I nostri limiti e le nostre fragilità, rendono necessario il perdono e l’aiuto dello Spirito Santo, ma aspiriamo alla “convivialità delle differenze”; come diceva don Tonino Bello “sulla terra gli uomini sono chiamati a mettere tutto in comunione sul tavolo della stessa umanità”. Riuniti in fraternità seguiamo un percorso formativo e ci sentiamo parte della grande famiglia francescana. Viviamo lo Spirito di San Francesco nel lavoro e nella nostra famiglia in un gioioso cammino di maturazione umana e cristiana.
La gioia e la semplicità del nostro stare insieme vogliono essere lo stile con cui cerchiamo di vivere la vocazione francescana nel mondo attuale.

Prossimamente ci sono eventi che intendete promuovere?
Fino al 28 Gennaio (orario 11.00/13.00 e 15.00/19.00), alla chiesa dei Cappuccini, grazie ai frati e all’ofs di Pistoia, che ha accolto con gioia questo evento, si svolgerà la mostra del pellegrino Francisco Sancho “Sette stagioni, uno zaino e tanta provvidenza”.
Un’esposizione fotografica, e non solo, su un’esperienza straordinaria di vita, di fede, di sofferenza, ma soprattutto di gioia, che ha portato il pellegrino Francisco a realizzare un sogno che coltivava da anni: toccare con un pellegrinaggio i maggiori centri di culto della Cristianità.
Francisco, sarà sempre presente alla mostra e vi aspetta per raccontarvi il suo lungo cammino.
Anche noi saremo presenti tutti i giorni così da poterci conoscere meglio, informarsi sulla fraternità e i nostri incontri.

Ogni giorno alle ore 18.30 ci sarà un momento di preghiera

Venerdì 26 Gennaio alle ore 21: Lettura e condivisione del Vangelo;

Sabato 27 gennaio 2018 alle ore 15: Pellegrinaggio ‘francescano’ in città, con partenza dalla Chiesa dei Cappucini che toccherà i luoghi francescani dove San Francesco è passato o dove è presente il carisma di Francesco e Chiara (Chiesa di San Francesco, Chiesa San Vitale, Monastero Clarisse, Chiesa dei Cappuccini). Invitiamo tutti a partecipare! Bambini, famiglie, anziani…. in particolare tutti coloro che vogliono custodire la presenza di Francesco e Chiara nella nostra città.

Per condividere la nostra esperienza o semplicemente per saperne di più su di noi: 3336128642 (Marco); petri.marco70@gmail.com

Daniela Raspollini




DOMENICA 28 LA GIORNATA DIOCESANA PER I MINISTERI

Una giornata dedicata alla formazione di Accoliti, Lettori e Ministri Straordinari. Domenica 28 gennaio p.v. l’Ufficio Liturgico ha organizzato la Giornata diocesana per i ministeri 2018: un appuntamento importante per il servizio di tanti laici impegnati nella vita delle nostre parrocchie. Quest’anno l’incontro non sarà dedicato all’istituzione di nuovi ministri, nè al rinnovo del mandato ai Ministri che già svolgono il loro servizio (l’anno scorso, infatti, l’incarico è stato confermato fino a tutto il 2019), ma sarà un momento di preghiera e di riflessione insieme.

L’incontro, che avrà luogo presso la Basilica Cattedrale di San Zeno (Piazza del Duomo – Pistoia) prevede il seguente programma:

ore 15.30 – ritrovo in Cattedrale;
ore 15.45 – saluto del Vescovo;
ore 16.00 – intervento sulla Esortazione Apostolica post-sinodale di Papa Benedetto XVI, “Sacramentum Caritatis” (2007);
ore 17.00 – preghiera di adorazione;
ore 17.30 – termine dell’incontro.

Nel file allegato è possibile recuperare alcune note pratiche per l’istituzione e il mandato di accoliti e lettori, la formazione degli stessi, i tesserini dei ministri. Per info: ministri.pt@gmail.com 

Lettera di convocazione del 28/01 e Note pratiche (pdf).




GIORNATA DEI CRESIMANDI 2018: COME PREPARARSI ALL’INCONTRO CON IL VESCOVO

Anche quest’anno l’ufficio catechistico organizza un incontro diocesano del vescovo con i ragazzi e delle ragazze che faranno la cresima nel 2018.

L’incontro si svolgerà in cattedrale a Pistoia Domenica 8 aprile alle ore 16.

In preparazione all’incontro l’ufficio catechistico ha fornito ai catechisti un piccolo sussidio di catechesi su cui dovranno lavorare tutti i gruppi dei ragazzi.

Si tratta di un piccolo itinerario in quattro incontri sull’episodio evangelico della povera vedova (Mc 12,38-44).

La povera vedova rappresenta un modello di vita che Gesù propone a giovani e adulti, perché lei, a differenza di scribi e farisei, non è preoccupata di “farsi vedere” ma di essere. La seconda tappa del sussidio propone un lavoro sul tema del guardare, con lo scopo di aiutare i ragazzi a imparare a guardare la vita oltre le apparenze, nella convinzione che solo così si possono creare relazioni umane e amicizie autentiche e durature. Infine il terzo incontro è sul tema di donare la vita. Il gesto della povera vedova infatti ricorda che non c’è felicità più grande di donare se stessi. La gioia vera passa dalla capacità di donarsi, ma se si è schiavi delle apparenze, se non si guardare e leggere la vita e noi stessi in profondità non si maturerà la capacità di donare se stessi o si donerà per le cose sbagliate.

Questo cammino di preparazione vuole dunque aiutare i ragazzi a fare un cammino di fede, perché conoscendo se stessi alla luce del vangelo imparino a fidarsi di Dio, a lasciarsi guidare dallo Spirito Santo che apre i cuori all’amore, rende gli occhi capace di guardare in profondità, libera da ogni paura che impedisce di vivere e di donarsi con gioia e amore.

L’incontro diocesano dell’8 Aprile è dunque solo una tappa di un cammino, iniziato con la catechesi in parrocchia, ma una tappa importante dove i giovani incontreranno il vescovo attraverso il quale il dono dello Spirito e la presenza del Signore vuole toccare i cuori di tanti ragazzi e ragazze per incoraggiarli, illuminarli e aiutarli a vivere la vita con la fiducia, la gioia e l’amore che vengono dallo Spirito.

L’appuntamento allora è Domenica 8 Aprile alle ore 16 (ritrovo e arrivi alle ore 15.45) in cattedrale a Pistoia.

A tutti i ragazzi e le ragazze buona cammino!

Il vicario per la pastorale, don Cristiano D’Angelo

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