La rete e le risposte alle sue insidie

Una sintesi dell’incontro per catechisti e genitori. Come conoscere ed evitare i rischi di Internet

L’incontro online promosso dalla pastorale giovanile diocesana giovedì 15 aprile ha provato ad approfondire i rischi della rete con l’aiuto di due esperti: il dottor Stefano Lassi, psichiatra a referente per il servizio tutela minori e persone vulnerabili della Cei e lo psicoterapeuta Daniele Mugnaini. L’incontro, che è disponibile online sul canale YouTube della diocesi, offre numerosi spunti di riflessione utili per genitori e educatori.

Lassi si è soffermato sulle derive più pericolose del Web, ricordando, in primo luogo che usare i social non significa conoscerli. L’ignoranza digitale si trasforma assai facilmente in un’insidia pericolosa, anche perché il confine tra utente e vittima, più o meno consapevole, specialmente su siti o sociale a sfondo sessuale è sempre dietro l’angolo.

Cattive abitudini crescono nelle nostre famiglie, nel mondo della scuola o del lavoro: dall’ansia provata da chi si sente tagliato fuori delle relazioni online, alle manie social di padri e madri che costruiscono profili ai propri figli. Alzi la mano poi, chi non soffre o ha visto soffrire qualcuno di “phubbing” che è proprio di chi non resiste alla tentazione di controllare messaggi, notifiche, notizie, post mentre sta a tavola o “dialoga” in famiglia o con gli amici.

Sintomi, rischi e patologie legati al mondo digitale sono stati presentati dal dott. Mugnaini che ne ha proposto una lista lunga e preoccupante: sedentarietà, asocialità o uso passivo social, sintomi ansiosi depressivi, dipendenze, problemi relazionali e sessuali e così via. Tutte conseguenze di un massiccio e subdolo condizionamento che incide anche sulle strutture profondo della persona. Ci sono poi i fattori di rischio, come una forte insicurezza, una predisposizione all’ansia, la mancanza di valori familiari, timidezza eccessiva, ritiro sociale. Tutte realtà che chiedono attenzione, pazienza, ascolto. In tutto questo il genitore che cosa può fare? In primo luogo dare il buon esempio, usando le tecnologie in modo responsabile. Poi attraverso un dialogo e uno sguardo attento a sentimenti e atteggiamenti, ma anche promuovendo interessi o attività offline: insomma, là fuori c’è un mondo che non è poi così male.

Le slides del dott. Lassi e del dott. Mugnaini sono disponibili di seguito:

Bambini e mondo digitale (Dott. Daniele Mugnaini 15 aprile 2021)

I rischi del web (Dott. Stefano Lassi)

 




Oltre le insidie del mondo digitale

Un incontro formativo online per educatori e catechisti in diretta su YouTube a cura della Pastorale giovanile

 

Come educare le nuove generazioni all’uso consapevole dei social media? Alla domanda proveranno a rispondere il dott. Stefano Lassi, psichiatra e membro del servizio per la tutela dei minori della Cei e il dott. Daniele Mugnaini, psicologo dell’età evolutiva in un incontro online a cura del servizio diocesano di Pastorale giovanile.

Dopo la tragica morte di una bambina a Palermo nel gennaio scorso a seguito di una folle challenge diffusa sui social, la Pg di Pistoia si è subito attivata con l’intento di sensibilizzare realtà formative e parrocchie. Da questo impegno sono scaturiti alcuni post sui canali diocesani e anche una preghiera dedicata ai rischi della rete, ma soprattutto l’idea di proporre uno spazio di approfondimento per educatori, catechisti, animatori parrocchiali.

«Come equipe di pastorale giovanile — spiegano i giovani —ci siamo resi conto che la relazione tra i giovani e il mondo digitale è aperta anche a molti e gravi rischi. Non c’è bisogno, d’altra parte, di demonizzare la rete; il problema c’è, ma non ci sono molti strumenti per affrontarlo. Ci siamo domandati: come possiamo formare i nostri ragazzi su questi temi?».

È così arrivato il coinvolgimento del dott. Stefano Lassi. «A lui, esperto della tutela dei minori — spiega Padre Simone — abbiamo chiesto non soltanto di descrivere il fenomeno, ma anche di indagare il linguaggio del mondo multimediale. La nostra intenzione è quella di definire una proposta educativa.

Il dott. Mugnaini, invece, ha svolto ricerche specifiche sul rapporto tra preadolescenti e il mondo digitale».

Ma l’impegno della Pg di Pistoia non si ferma qui: «Pensiamo — precisano i ragazzi dell’èquipe — di realizzare più avanti un altro incontro da inserire nel percorso di formazione dedicato agli adolescenti in vista degli oratori estivi». L’incontro “Io non gioco con la vita” si svolgerà giovedì 15 aprile alle 21 sul canale You Tube della Diocesi di Pistoia. Sarà possibile rivolgere alcune domande in diretta ai relatori scrivendo al numero WhatsApp della Pastorale giovanile (331 7543787).

(da La Vita dell’11 aprile 2021)




Cresimati e cresimandi, vicini anche se distanti

L’11 aprile un incontro da non perdere tra i ragazzi della diocesi e il vescovo Tardelli

di Suor Giovanna Cheli

L’11 aprile alle ore 18.30 i cresimati dell’anno e i cresimandi prossimi al sacramento s’incontreranno a distanza con il vescovo Fausto per non perdere il filo degli ormai tradizionali incontri annuali (rispettivamente quello per i cresimati a gennaio e quello dei cresimandi nel tempo di Pasqua).

Da quando è scoppiata la pandemia non è stato più possibile realizzare questi appuntamenti di festa proprio perché occorre evitare gli assembramenti. È un vero peccato non poterci vedere, perché non c’è niente che possa sostituire un incontro fatto di persona, la gioia di potersi esprimere in modo reale, di poter comunicare vedendo e toccando, sentendo e reagendo con tutta la nostra persona. Eppure la distanza che ci viene chiesta non è un nascondiglio: noi siamo protagonisti di questo tempo difficile e non dobbiamo mai perderci d’animo nel viverlo in modo creativo e soprattutto con la fiducia di uscirne vivi, pieni di desideri, di fantasia. Ecco il motivo di questa prossima iniziativa.

L’incontro con il Vescovo che avviene su piattaforma, con invio del link ai catechisti che diffonderanno a loro volta ai ragazzi per collegarsi, vuole essere uno stimolo a pensarsi insieme, un piccolo impegno per non perdere il filo del proprio cammino di fede che, in questa fase della catechesi, è chiamato a diventare sempre più adulto; scegliere di collegarsi è effettivamente un esercizio semplice di responsabilità personale a cui invitiamo i ragazzi.

A chiamare in causa la fantasia e la voglia di camminare, nonostante la fatica di questo tempo, è anche la bella opportunità dell’anno Iacobeo a cui è dedicato l’incontro, per poi procedere – in tempi migliori – a un giubileo fatto di persona, con le proprie famiglie, o organizzandosi a piccoli gruppi, recandosi in cattedrale a Pistoia. In questo periodo i ragazzi stanno lavorando a distanza sulla figura dell’apostolo Giacomo, patrono della città e della Diocesi di Pistoia: la sua storia è ripercorsa attraverso le formelle dell’altare argenteo che nella nostra Cattedrale conserva la reliquia dell’apostolo; formelle che traducono visivamente la sua storia raccontata dai Vangeli e dagli Atti degli Apostoli, e da qualche aneddoto popolare. Per prepararsi all’incontro con il Vescovo i ragazzi si ispireranno al lungo cammino missionario percorso da Giacomo, per chiedersi, insieme a loro e adeguatamente all’età, di concepire la vita come un cammino missionario; confrontandosi con il mandato di Gesù a primi missionari, di decidere cosa mettere dentro lo “zaino” per affrontare la strada della vita.

Alla fine del percorso di iniziazione cristiana si trova l’impegno personale e, proprio come avvenne a Giacomo, verrà anche per i ragazzi il momento in cui sarà indispensabile la testimonianza del vangelo perché nel mondo che incontreranno possano percorrere le vie del bene e della pace. Per questo l’ultima fase di preparazione all’incontro con il Vescovo sosterà proprio su questo coraggio di testimoniare senza vergogna e senza dividere il mondo in buoni e cattivi, la gioia di credere in Gesù che è risorto e cammina con noi.

L’incontro a distanza permetterà di rivedersi brevemente, per ridire che siamo distanti ma vicini, che camminiamo insieme e che la vita di Giacomo ispira la nostra vita. Ci sarà modo di rivedere il nostro Vescovo, anche per lui – mi raccomanda di farlo sapere – sarà una bella occasione per incoraggiare i ragazzi a continuare con gioia e vitalità il cammino della Chiesa di Pistoia.

Catechisti e giovani animatori possono ricordare questo breve incontro attraverso un video invito caricato sul canale YouTube diocesano e salutarsi con il saluto del pellegrino diretto a Compostela: «ultreya, suseya, Santiago.. Deus adjuvanos! Forza, più avanti, più su c’è Santiago! Dio ci aiuta!».

(dal settimanale “La Vita” del 28/03/2021)




Pastorale Giovanile: Sulla via della Croce con San Jacopo

Il Sussidio di Quaresima per giovani e giovanissimi nell’anno santo iacobeo

 

In questo anno del Giubileo dedicato a San Jacopo l’equipe di Pastorale Giovanile propone un sussidio per vivere la Quaresima insieme ai giovani.

Con il sussidio sarà possibile rivivere i momenti della passione, morte e risurrezione di Gesù attraverso le parole di questo apostolo che ha seguito Gesù in quei giorni così importanti per la salvezza di tutti.

Questo sussidio di Quaresima non seguirà, quindi, il commento del vangeli domenicali, ma ci aiuterà a meditare direttamente sulla passione, morte e risurrezione di Gesù.

Nei sei incontri proposti rivivremo queste tappe della vita di Gesù:

1) Ingresso di Gesù a Gerusalemme;

2) Ultima cena;

3) La preghiera nel Getsemani;

4) L’arresto di Gesù e la fuga degli apostoli;

5) La via della Croce e la morte di Gesù;

6) La risurrezione di Gesù.

 

Per ognuno dei sei incontri troveremo:

1) Il brano di Vangelo;

2) La testimonianza dell’apostolo San Jacopo;

3) L’attività

 

I vangeli saranno prevalentemente quelli di San Marco, che si leggono nelle domeniche di questo anno liturgico. La testimonianza di San Jacopo aiuterà la riflessione personale. L’attività è invece pensata in duplice forma: per i gruppi post-cresima e per i gruppi giovani; e avrà dei suggerimenti per svolgerla sia in presenza che online.

 

Per la preghiera comune vi proponiamo, invece, di seguire cinque Via Crucis che vari gruppi giovani della diocesi animeranno online (sulle nostre pagine Instagram e Facebook: restiamoinsiemepg) nei venerdì di Quaresima a partire dal26 febbraio.

Mettiamoci in cammino tutti insieme sulla Via della Croce insieme a San Jacopo: forti nella speranza!

 

L’equipe di pastorale giovanile

Padre Simone, Agnese, Alessandra, Camilla, Clarissa, Eleonora, Francesco, Gloria, Ilaria, Jacopo, Vanni, Veronica

 

Profilo Instagram e pagina Facebook: restiamoinsiemepg

Puoi contattarci anche su WhatsApp al numero: 331754378




Prendiamoci in Parola! Una proposta per i giovani

La Pastorale Giovanile ha inevitabilmente sospeso tutti i suoi appuntamenti, ma non si arrende di fronte alle necessarie limitazioni delll’emergenza attuale. Per questo motivo la PG di Pistoia ha pensato a una nuova iniziativa per tenere uniti tutti i giovani della Diocesi.
Ecco come funziona:
Ogni lunedì sarà lanciata una parola chiave sul Vangelo della domenica successiva.
-Chiediamo a tutti i giovani, quindi gruppi giovani, movimenti giovanili, associazioni, di inviarci, entro il mercoledì, un video personale (ciascuno il proprio) di 15 secondi, nel quale condividere un proprio pensiero su quella particolare parola chiave.
Esempio: parola chiave AMICIZIA: nel video: “Per me Amicizia è…..”
-Quindi il sabato uscirà un video che unisce tutti i piccoli video ricevuti nel quale saremo tutti uniti nella condivisione della parola chiave che il Vangelo della domenica ci indica.
Domenica 29 uscirà il video lancio dell’iniziativa. Lunedì 30 marzo sarà resa nota la parola chiave della settimana!
I contatti ai quali inviare il video sono i seguenti:
restiamoinsiemepg@gmail.com
oppure sulle pagine Facebook: restiamoinsiemepg
o Instagram: https://www.instagram.com/restiamoinsiemepg
Stay tuned! Ti aspettiamo!



Giovani, economia e spiritualità

Un laboratorio di sogni per un mondo migliore

Mobilitazione anche nella Chiesa toscana in vista dell’appuntamento mondiale, convocato da papa Francesco ad Assisi dal 26 al 28 marzo, per scrivere il patto di un nuovo sviluppo con il contributo dei giovani economisti. Un cantiere di sogni per un mondo migliore è il titolo di cinque incontri promossi dai Ricostruttori in collaborazione con le diocesi di Pistoia, Firenze, Prato e Lucca per sviluppare il confronto a livello locale con i giovani dell’associazionismo, con imprenditori e cittadini.

Il tavolo di confronto pistoiese prevede l’intervento di monsignor Fausto Tardelli, di Selma Ferrali, responsabile dell’ufficio pastorale sociale della diocesi, di Guidalberto Bormolini, monaco e coordinatore del Festival economia e spiritualità, e di Giulio Vannucci, giovane religioso. All’incontro interviene anche Giandonato Salvia, giovane economista e componente della Commissione che organizza l’appuntamento di Assisi, protagonista di una nuova frontiera della carità, quella elettronica. Ha infatti inventato Tucum, una app per dispositivi mobili che permette di redistribuire microdonazioni – da un minimo di 20 centesimi fino a 10 euro – per l’acquisto di prodotti di prima necessità in favore di chi ne ha bisogno. L’appuntamento è per sabato 29 febbraio, dalle 9.30 alle 13, nel seminario vescovile di Pistoia (via Puccini, 36) .

«Papa Francesco ha così tanta fiducia nei giovani che nel 2018 ha indetto un Sinodo su di loro definendoli l’adesso di Dio – afferma Giandonato Salvia – Oggi ha scelto nuovamente i giovani per dare un’anima all’economia di domani e fare con loro un patto. Il valore di “Economy of Francesco” è indicibile: apertura all’altro, cura del creato, attenzione agli ultimi, servizio e senso di responsabilità intergenerazionale. Tutti saremo coinvolti in questo – prosegue l’economista – soprattutto le comunità locali che avranno il delicato compito di sostenere e accompagnare i giovani impegnati in prima persona durante e dopo l’evento. Alimentare e custodire la luce di Assisi: questo il patto che i giovani firmeranno con la società ad Economy of Francesco».

Per informazioni www.iricostruttori.org | Per iscrizioni: economiaespiritualita@iricostruttori.org

 




Vivere per amare

Sabato 15 febbraio una messa dedicata ai giovani: una proposta che invita a scoprire la bellezza di sentirsi raggiunti dall’amore di Dio. In dialogo con Mirko, Adam e Lucia di Nuovi Orizzonti di Pistoia.

A cura di Daniela Raspollini

Ancora una volta «Nuovi Orizzonti» in prima linea in tema di evangelizzazione dei giovani; qual è sarà la vostra prossima iniziativa? Come la state organizzando?

Il prossimo appuntamento con Nuovi Orizzonti è per sabato 15 febbraio. Una serata che è la tappa centrale del cammino proposto anche quest’anno in diocesi. L’iniziativa infatti, va avanti ormai da svariati anni e si inserisce in un ciclo di preghiera che a partire dal 31 ottobre con la Notte dei Santi prosegue tutto l’anno fino a luglio, con l’evangelizzazione durante il festival del “Pistoia Blues”. Ogni mese organizziamo attività di animazione ed evangelizzazione di strada quali “abbracci Gratis” e “Luce nella Notte” nella chiesa di San Filippo Neri. Riteniamo importante garantire una presenza costante nei luoghi di divertimento dei giovani per dare la possibilità a chi lo desidera di partecipare, offrendo l’occasione di fermarsi, ascoltarsi e farsi ascoltare.

Avete parlato degli “abbracci gratis”: in che cosa consiste l’iniziativa?

L’esperienza degli “abbracci gratis” va avanti a Pistoia da diversi anni ed è un’attività di animazione di strada utilizzata come nuovo approccio di evangelizzazione. L’abbraccio è un gesto di amore e di affetto, un gesto gratuito e di contraddizione in un mondo in cui la logica del tornaconto fa da padrona, dove divisione e indifferenza spesso prevalgono. Ci aspettiamo come sempre tanta accoglienza, stupore, gratitudine come del resto anche, a volte, diffidenza. Ci aspettiamo che grazie a questo semplice gesto il cuore delle persone possa sciogliersi e almeno per un momento lasciarsi andare all’amore.

La messa giovani come si svolgerà?

Sabato 15 febbraio, nella chiesa di San Filippo Neri, alle ore 21.00 il vescovo di Pistoia S.E. Fausto Tardelli celebrerà la “Messa giovani”: una liturgia con canti e animazione pensata per arrivare al cuore dei giovani. A seguire, con il mandato del vescovo inizieremo la “ Luce nella Notte”, attività di evangelizzazione di strada sostenuta dalla preghiera che, all’interno della chiesa, proseguirà alla presenza di Gesù Eucarestia proponendo ai giovani incontrati per strada un momento “intimo con Gesù”. La chiesa rimarrà aperta fino a tarda notte con la possibilità di accostarsi al sacramento della riconciliazione.
La giornata si concluderà con un momento speciale perché i giovani saranno protagonisti di una evangelizzazione di strada, L’invito è di fare un’esperienza personale di incontro e servizio, un incontro alternativo pensato per chi di solito non frequenta la chiesa oppure da anni se n’è allontanato. Siamo sicuri che Gesù, che è “La Luce nella Notte”, saprà rischiarare le tenebre che avvolgono molti cuori. Ogni mese il terzo sabato del mese, portiamo avanti queste attività integrandole con momenti di formazione utili ed indispensabili per poter essere pronti alla sfida della nuova evangelizzazione.

Questi appuntamenti da voi promossi nascono dall’ascolto profondo di un mondo pieno di tenebre …affinchè “gioia sia!”

Questi appuntamenti, pensati e promossi da noi, sono la risposta ai bisogni più profondi del cuore: amore, verità, tenerezza, comprensione, pace, ma un altro aspetto molto importante è l’ascolto profondo, infatti le nostre iniziative sono pensate per creare un contatto, un incontro che favorisce il dialogo curando appunto l’aspetto dell’ascolto in un mondo che non ha tempo per fermarsi ad ascoltare.

“E Gioia Sia!” è un’espressione nota a chi conosce Nuovi Orizzonti. La gioia, in effetti sta nel vostro carisma…

Sì, è proprio così: siamo chiamati a «testimoniare la gioia della resurrezione di Cristo ponendo una particolare attenzione al mistero della discesa agli inferi». È soprattutto la promessa di Gesù che ci svela il segreto per la pienezza della gioia: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena» (Gv 15,9-11). Oggi è molto importante la testimonianza concreta di vita vissuta, molti di noi sono stati nei vari baratri di dipendenza, solitudine, disperazione, ma poi l’incontro con Gesù è la svolta nella vita, un incontro che trasforma e trasfigura. Abbiamo visto vite cambiare, abbiamo visto l’amore vincere e non possiamo tenerlo per noi. Come cristiani abbiamo il dovere di testimoniare la gloria di Dio e le meraviglie che Lui compie.

Qual è l’invito che vorreste rivolgere per partecipare?

Vivere per amare è un messaggio che può essere assimilato e condiviso facilmente dalle persone, in particolare nei giovani. Secondo la nostra esperienza gli ingredienti che oggi i giovani cercano per incamminarsi verso la serenità, la felicità, l’amore non sono così scontati. Sono tanti i falsi profeti che cercano di riempire la testa dei giovani con desideri e obiettivi che si rivelano poi illusori e deleteri. Passa il concetto che la felicità, l’amore, la serenità possano essere raggiunte attraverso il piacere, il potere, l’avere, il successo, l’immagine: pseudo libertà che spesso ci riducono in vere e proprie schiavitù. La parola amore spesso viene utilizzata in modo improprio, pertanto viene privata del suo significato autentico: spesso si chiama amore ciò che in realtà è egoismo, edonismo, dipendenza affettiva, ecc. Siamo convinti che se risvegliassimo i giovani (e non) dal torpore di questi tempi potremmo riscoprire il potenziale spirituale che ci rende immagine e somiglianza di Dio.
Riteniamo che sia importante dare il messaggio di una chiesa in uscita e unita nella diversità dei carismi. L’attesa di questa serata -ma in effetti anche di tutte le altre- è quella di raggiungere più persone possibile perché l’amore del Padre possa toccare i loro cuori, essere così un ponte tra la strada e Gesù.




In arrivo il secondo Confirmed day

Il 26 gennaio in San Bartolomeo il vescovo incontra i cresimati di quest’ultimo anno: sarà un momento di festa, di allegria e di scoperta. Un invito a partecipare, per un appuntamento da non perdere.

Ancora una volta festeggiamo la vita con la “V” maiuscola, quella che irrompe nei ragazzi e nelle ragazze che hanno da poco ricevuto la cresima nella nostra diocesi; nell’allegria di un incontro tra amici porterà a scoprire un tesoro. Anche quest’anno, infatti, torna W la Wita! – Confirmed Day; la seconda giornata di incontro e preghiera per i cresimati.

Ognuno uscirà dalla chiesa di San Bartolomeo con un dono grande, con una perla preziosa che avrà scovato, nascosta e poi acquistata per poterla sempre avere perché ormai parte di se. Ma non vogliamo svelarvi quello che accadrà, vogliamo invitarvi a stare insieme vincendo la pigrizia e la svogliatezza, perché non possiamo stare né fermi né zitti, vogliamo inondarvi di gioia, ma solo se verrete e così vedrete e vivrete nella pienezza l’inizio di un cammino lungo una vita.

Una vita che vogliamo giocarci con tutti voi, sì proprio con tutti, perché un percorso, un incontro, se condivisi arricchiscono, moltiplicano la gioia e condividono l’entusiasmo.

Non mancare, vieni con il tuo gruppo, vieni a fare gruppo, vieni a San Bartolomeo il 26 gennaio ore 15.30: ti aspettiamo!

Emanuela Ciottoli

 

PASTORALE GIOVANILE

Ripartire dalla giornata dei Cresimati

Dopo il Confirmed Day il cammino per i giovanissimi continua! L’ufficio diocesano per la pastorale giovanile invita infatti i responsabili dei gruppi di dopocresima lunedì 10 febbraio alle ore 21 in Seminario. L’incontro sarà un’occasione di conoscenza reciproca e la prima tappa per preparare insieme la giornata dei giovanissimi, in programma per domenica 7 giugno. Ricordiamo che nel mese di Febbraio l’appuntamento di adorazione eucaristica e ascolto della parola di Dio in Santa Chiara è sostituita dalla “messa giovani e luce nella notte” che sarà celebrata presso la chiesa di San Filippo sabato 15 febbraio alle ore 21.00.




Apre a Pistoia “Scholas Occurrentes”, la scuola del Papa

Martedì 10 dicembre ha avuto luogo la presentazione ufficiale della sede all’interno del Monastero delle Benedettine di Pistoia della scuola di voluta da Papa Francesco, che porterà in Toscana le nuove metodologie educative testate negli oltre 190 paesi dove è presente Scholas.

PISTOIA – Chitarra, canti, sorrisi, abbracci e mate. Neanche te ne accorgi e già l’intesa ha preso quota. Tra i giovani presenti e gli animatori di Scholas il contatto è più naturale che mai, fuori da ogni paludamento e scaletta prefissata. C’è un calore tutto latino che nell’aula magna del Seminario di Pistoia, avvolge i presenti, dal direttore mondiale Corral al mons. Tardelli per la presentazione ufficiale della sede pistoiese di Scholas Occurrentes.

«Una bella giornata: un segno bello e gioioso per tutti. Pistoia –afferma il vescovo Tardelli – è una città che merita attenzione e che può diventare un punto di riferimento. Sono contento perché ci si occupa di giovani. Mi stanno a cuore. E mi preoccupa che li facciamo esprimere, perché ognuno può dire molto. L’impostazione educativa di Scholas li porterà ad esprimersi in tutte le loro potenzialità. E poi sono contento perché ci sarà modo di incontrarci a livello mondiale: giovani da tutte le parti del mondo arriveranno a Pistoia». E sarà un mondo globale, “fatto di comunicazione e relazioni. Sono grato a Jose Maria del Corral. Inizia un’avventura tutta da definire ma sicuramente bella”.

«Questa esperienza – commenta Edoardo Baroncelli – direttore dell’ufficio per la pastorale scolastica, chiamato a coordinare i rapporti tra Scholas e Diocesi – cerca di tradurre una proposta educativa in linguaggi che siano i loro – quelli dei giovani – e non i nostri. E i linguaggi con cui si può arrivare al cuore dei ragazzi sono anche questi. La diocesi di Pistoia e l’attenzione del suo vescovo ai giovani raccoglie l’invito del Santo Padre perché Pistoia possa essere luce, segno di speranza, e insieme si possa fare qualcosa di significativo per i nostri giovani».

Il direttore mondiale di Scholas Josè Maria Corral, racconta la sua storia che nasce dalla passione educativa. «Trent’anni fa mi sentivo in mezzo tra i giovani e un sistema educativo che non mi sembrava raggiungerli. C’era un sacerdote, Jorge Bergoglio, che conosceva la gente, un prete “futbolero” (che gli piaceva il calcio), che però aveva visto come la crisi Argentina stava portandosi via i giovani. “La politica non serve a niente””diceva la gente e i giovani non sapevano cosa fare. Restavano spersi in un paese nella crisi. Una domenica pomeriggio ho incontrato don Bergoglio. «Possiamo contare sui giovani per fare un cambiamento?» Mi domandò questo. Ho pensato di mettere insieme un gruppo di giovani cattolici, ebrei, musulmani, hanno cominciato a parlare, cantare, dipingere e hanno iniziato a condividere le loro differenze. Tradizioni, abitudini diverse..all’inizio si guardavano tra loro. Si sono iniziati a rompere i pregiudizi. E in sei mesi questi giovani hanno portato al parlamento argentino un progetto di legge per i giovani. Un mese dopo il congresso l’ha votata all’unanimità. Sapete cosa chiedevano questi giovani? Un’educazione che avesse a vedere con la vita. Non ne potevano più di studiare qualcosa in cui non trovavano senso. Volevano un’educazione che servisse alla vita. Volevano imparare a vivere. Erano pazzi?».

Diocesi e Scholas hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per confermare l’impegno nell’educazione dei giovani. Scholas porterà a Pistoia una scuola per formatori, ma anche progetti di alternanza scuola lavoro, percorsi che diano senso, portino la presenza di questa proposta in mezzo ai giovani.




Scholas Occurrentes: apre a Pistoia la nuova sede

PISTOIA – Il momento tanto atteso e annunciato a marzo di quest’anno direttamente dal Santo Padre è finalmente arrivato: il prossimo martedì 10 dicembre verrà presentata ufficialmente la sede  di “Scholas Occurentes”, la fondazione internazionale di diritto pontificio, voluta fortemente da Papa Francesco, che ha come obiettivo la formazione dei giovani attraverso il dialogo, l’incontro, la conoscenza di sé, i linguaggi universali come la musica e l’arte. La sede della scuola, che lavora su scala internazionale, avrà sede nel monastero delle Benedettine nel centro di Pistoia e ospiterà i percorsi di formazione degli educatori, provenienti da tutto il mondo.

L’evento avrà luogo il prossimo martedì 10 dicembre alle ore 10 nel seminario vescovile di Pistoia, alla presenza dei dirigenti di Scholas, delle autorità cittadine e regionali.

«Nel corso dell’incontro con il Papa del marzo scorso, egli ha fatto diretto riferimento al lavoro di Scholas: “I giovani hanno una potenza inimmaginabile! Sono creativi! Ma quel che succede tante volte è che non hanno dei leader che li guidino, perché li cercano fuori e non si rendono conto che li hanno fra di loro. E quel che fa Scholas è risvegliare in queste comunità l’esistenza e l’impegno dei loro propri leader. E sento che è una cosa molto bella, molto grande.” Queste idee espresse dal Santo Padre sono presenti nella visione della Diocesi di Pistoia e vengono promulgate dall’Ufficio Diocesano di Pastorale Scolastica.

«Ci riconosciamo, dunque, nella stessa ricerca e con il sogno di essere parte di un’unione con la comunità di Pistoia per creare un’educazione che porti i giovani a incontrarsi gli uni con gli altri e con loro stessi – ha affermato il presidente Josè Maria Corral – scoprendo la bellezza della creatività e riconoscendo l’importanza delle proprie radici, per vivere un vero presente e sognare un futuro insieme. In base alle motivazioni di cui sopra, è un onore raccogliere quanto manifestato dal Santo Padre, impegnandoci a fare di Pistoia un esempio educativo per il mondo».

L’idea di “Scholas Occurrentes” risale a un’esperienza lanciata a Buenos Aires nel 2001, sotto l’egida dell’allora arcivescovo Jorge Mario Bergoglio. Il suo progetto di Escuelas hermanas (scuole sorelle) e di Escuelas de vicinos (scuole di quartiere) consisteva in una rete di centri educativi, composta da realtà pubbliche e private, laiche o confessionali, e aveva come scopo di educare all’impegno e al bene comune. Il successo di questa idea ha portato alla creazione di Scholas occurrentes, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro, che lavora con le scuole e le comunità educative, con l’intento di coinvolgere tutti gli attori sociali per dar vita a una cultura dell’incontro e conseguire la pace attraverso l’educazione. Come si legge nel sito dell’organizzazione (<www.scholasoccurrentes.org>), l’obiettivo ideale che si cerca di realizzare è la trasformazione del mondo in un’aula senza pareti, in cui siano integrati tutti i bambini.

Creata nel 2015 con un decreto pontificio da papa Francesco, la realtà delle Scholas Occurrentes desidera favorire la condivisione dei progetti promossi dalle scuole in vista di un arricchimento reciproco e sostenere le scuole con meno risorse, promuove l’educazione per tutti. Attualmente le Scholas sono operative in Argentina, Messico, Paraguay, Spagna, Italia, Città del Vaticano, ma l’organizzazione, grazie alle collaborazioni avviate con altre realtà, opera in 190 Paesi e in circa 445mila scuole e reti educative associate.

(ufficio stampa)