Io siamo noi: un cammino per giovani universitari

Un cammino di formazione spirituale e culturale per giovani studenti universitari guidato dal vescovo Tardelli

Venerdì 29 novembre ore 21. Seminario Vescovile. L’incontro tra le persone ha sempre precise coordinate di spazio e di tempo. Venerdì 29 inizia qualcosa di nuovo. Il Vescovo Fausto ha convocato tutti gli studenti universitari (19-26 anni) per dare il via, con loro, ad un cammino di formazione spirituale e culturale.

Come chiesa sentiamo il bisogno di fare almeno qualche tentativo perché i nostri ragazzi non siano lasciati soli di fronte alla complessità del mondo nel quale vivono. Servono chiavi di lettura potenti, tracciati forti di riflessione, perché in gioco c’è la loro felicità, la loro possibilità di essere domani persone libere e compiute, vera e propria risorsa per la società e per la chiesa.

Spesso si afferma che i giovani sono il futuro. È un’affermazione un po’ paternalista, che a volte diventa quasi un tentativo di ritenerli figli di un Dio minore e lasciare ad altri (cioè agli adulti) una delega totale per costruire il mondo e la Chiesa che poi domani si dovrà loro svendere. I giovani non sono il futuro, sono il presente. Il Santo Padre lo ha detto chiaramente: “Perché voi, cari giovani, non siete il futuro, ma l’adesso di Dio”

Ritenerli il presente, in effetti, è più difficile: significa fare i conti per davvero con ciò che i giovani sono e con ciò che noi adulti siamo e diventiamo a confronto con loro; significa ammettere che li preferiamo obbedienti, silenziosi, allineati. Significa ammettere che noi adulti non vogliamo dare loro realmente spazio, significa rinunciare ad avere su loro e sulle loro vite e anche sui loro errori una forza plasmatrice, onnipotente, che invece è di Dio.

La chiesa di Pistoia sta dalla loro parte. Li vuole provocare con domande forti, li vuole aiutare a mettere seriamente in discussione se stessi e i meccanismi a volte assurdi che regolano questo tempo complesso, vuole operare per dare loro una forza critica capace di generare futuro nella loro vita e nel mondo.

Attorno al Vescovo Fausto, e ad altri esperti che con lui si confronteranno in seguito, venerdì 29 si apre con i giovani un dialogo, un cammino, un percorso che li conduca nel cuore delle cose, anche quelle scomode. Only the braves.

Edoardo Baroncelli, direttore Ufficio per la Pastorale della Scuola, dell’Educazione e dell’Università




Nuovi Orizzonti: in Seminario “L’arte di amare”

Un percorso di conoscenza di sè e guarigione del cuore in Seminario a Pistoia

 

Riprende anche quest’anno a Pistoia l’Arte di Amare, il percorso di conoscenza di sé e guarigione del cuore proposto dall’Associazione “Nuovi Orizzonti”, da diversi anni presente nella nostra diocesi.

Il percorso formativo di Nuovi Orizzonti nasce dall’esperienza pluridecennale di Chiara Amirante nel mondo del disagio, soprattutto giovanile, e si fonda sulla constatazione che il bisogno fondamentale della persona umana è quello di amare ed essere amati.

Nel suo viaggio iniziale, a Roma, nei baratri infernali di strade desolate anche se affollate, Chiara ha conosciuto un popolo di sbandati, emarginati, disperati, ragazzi morti nell’anima pur se nel pieno della loro giovinezza. Ha ascoltato le loro storie, le loro aspirazioni, i loro sogni infranti, scoprendo così che il male più diffuso che accomuna un numero sempre crescente di persone è la solitudine, che rivela un cuore ferito in profondità. Infatti, siamo tutti sensibili a curare subito le ferite fisiche, ma pochi si prendono cura delle ferite del cuore. Perciò, come risposta a questo diffuso disagio, Chiara ha iniziato a proporre un percorso di conoscenza di sé e guarigione del cuore sull’Arte di amare (Spiritherapy) a migliaia di persone che in questi anni le hanno consegnato le loro lacrime, la loro sofferenza, le ferite profondissime del loro cuore.

Tale percorso, pur trovando le sue principali fondamenta nel Vangelo, è rivolto a tutti, credenti e non, e ha permesso a tutti coloro che lo hanno fatto con impegno e serietà di scoprire nuovi meravigliosi orizzonti e di trovare un fondamentale cammino di guarigione di ferite che da anni continuavano a sanguinare dolorosamente e a condizionare negativamente la loro vita.

È dunque un percorso di consapevolezza di quelle ferite condizionanti e di quegli atteggiamenti non sani che, diventando trappole, rischiano di imprigionarci nel malessere. Gli esercizi concreti da fare con costanza, proposti da Chiara, aiutano ad interiorizzare nuove abitudini risanatrici, liberanti, potenzianti e portano alla riscoperta delle infinite potenzialità racchiuse nel nostro spirito. Per chi ha il dono della fede, questo avviene grazie anche alla preghiera del cuore che ci permette di fare l’esperienza risanante dell’Amore di un Dio a cui niente è impossibile, che ci ama personalmente, si prende cura di noi con immensa tenerezza se solo glielo permettiamo.

A Pistoia è possibile partecipare agli incontri di formazione e alla proiezione dei video il martedì sera dalla 21:00 alle 22:00 presso il seminario vescovile, in via Puccini n. 36. Ecco di seguito le date: 10 dicembre, 07 e 21 gennaio, 04 e 18 febbraio, 03, 17 e 31 marzo, 21 aprile e 05 maggio.

Lo stesso percorso sarà proposto anche ai giovani, i quali potranno partecipare agli incontri dedicati che si terranno il giovedì sera dalle 18:45 alle 19:45 presso la Comunità Nuovi Orizzonti di Casore del Monte (PT) in via della Castellina n. 20. Ecco di seguito le date: 05 e 19 dicembre, 16 e 30 gennaio, 13 e 27 febbraio, 12 e 26 marzo, 23 aprile e 07 maggio.

Per info: Cell. 392 7650016 – pistoia@nuoviorizzonti.orgwww.informa.me




Alive: Lui vive e ti vuole vivo!

La proposta di pastorale giovanile per l’anno 2019/2020

«Cristo vive. Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita. Perciò, le prime parole che voglio rivolgere a ciascun giovane cristiano sono: Lui vive e ti vuole vivo! Lui è in te, Lui è con te e non se ne va mai. Per quanto tu ti possa allontanare, accanto a te c’è il Risorto, che ti chiama e ti aspetta per ricominciare. Quando ti senti vecchio per la tristezza, i rancori, le paure, i dubbi o i fallimenti, Lui sarà lì per ridarti la forza e la speranza». Papa Francesco, Christus vivit, nn. 1-2.

La proposta di pastorale giovanile per l’anno 2019/2020 trova ispirazione nelle parole rivolte da Papa Francesco ai giovani nella sua esortazione post-sinodale Christus vivit; in questo testo abbiamo trovato gli spunti per vivere insieme dei momenti di incontro con Cristo che ci rende vivi e di fraternità tra di noi.

Durante questo anno l’equipe intende incontrare i singoli gruppi di giovani presenti nelle nostre parrocchie per ascoltarli e condividere insieme una riflessione, un pensiero, una domanda …
Come da tradizione sarà proposto anche un momento importante della formazione dei responsabili e degli animatori degli Oratori. In particolare segnaliamo l’incontro del prossimo 18 novembre (ore 21.00 in seminario a Pistoia). Questo incontro, fortemente voluto dal vescovo, sarà dedicato ai parroci e ai responsabili degli oratori, per una formazione sulla sicurezza e gestione degli eventi in Parrocchia (oratorio, feste … ma anche cose più ordinarie). L’animazione di questo incontro sarà affidata ad ANSPI e al responsabile diocesano per la gestione della sicurezza, ing. Edoardo Baroncelli. Questo il calendario dell’anno:

Incontri di Adorazione e Ascolto della Parola:

venerdì 11 ottobre
venerdì 8 novembre,
venerdì 13 dicembre,
venerdì 10 gennaio,
venerdì 12 marzo e venerdì 17 aprile.

L’appuntamento è alle 21.00 nella chiesa di Santa Chiara (nel seminario di Pistoia – via Puccini 36) per ascoltare la Parola di Dio e mettersi in preghiera davanti al Signore Gesù nell’Eucarestia. Ogni incontro avrà un animatore differente. Il 13 dicembre e il 17 aprile, alle ore 20.00 in seminario, sarà offerto un momento conviviale cenando insieme prima della preghiera.
Sabato 15 febbraio alle ore 21.00 presso la Chiesa di San Filippo a Pistoia, è prevista la Messa giovani con l’evangelizzazione di strada “Luce nella notte” in collaborazione con Nuovi Orizzonti.
Due, come l’anno scorso, saranno le giornate di fraternità: quella per i giovani, il 17 maggio ad Assisi, e quella per i giovanissimi, il 7 giugno. Maggiori informazioni riguardo l’organizzazione di queste giornate, saranno comunicate successivamente.

Il calendario annuale prevede già le date per la formazione per l’Oratorio: il primo incontro sulla sicurezza e gestione degli oratori e degli eventi in Parrocchia – come accennato-, sarà il 18 novembre alle 21 in seminario a Pistoia (a questo incontro sono invitati i Parroci e i responsabili degli oratori). Successivamente, come ogni anno, ci saranno gli incontri per gli animatori di oratorio, in seminario alle ore 21.00, nelle seguenti date: 20 aprile, 28 aprile e 6 maggio.

mail: pastoralegiovanile@diocesipistoia.it




Verso il II Confirmed Day

Primo incontro in seminario per accompagnare dalla cresima al gruppo giovanile

Il 16 settembre 2019 alle ore 21.15, in seminario a Pistoia, invitiamo tutti coloro – catechisti con i prossimi animatori – che hanno accompagnato i ragazzi nell’ultima tappa del percorso catechistico con la celebrazione della Cresima in questo anno 2019.

Ci troviamo per condividere la prima fase del cammino che porta dalla cresima al gruppo giovanile e preparare così un appuntamento importante che ci ha dato il vescovo per il 26 gennaio 2020 dal titolo «II Confirmed Day».

Passeremo il pomeriggio con il nostro vescovo, per confermare il nostro cammino di amicizia ispirato dal Vangelo. Si tratta di un primo incontro, il secondo si terrà il 25 novembre. Una prima fase del nostro itinerario permetterà di riprendere con stile nuovo la vita di gruppo; una seconda fase ci permetterà di impostare il periodo dell’Avvento-Natale in vista di questo bellissimo appuntamento. Passare dalla catechesi al gruppo giovanile non è cosa facile, questo piccolo itinerario avvia a tale realizzazione con un passaggio graduale dal sapore mistagogico: dopo aver celebrato il sacramento della cresima, cerchiamo dentro con l’esperienza -scoprendo con i ragazzi quanto cambia la vita- quale sguardo nuovo possiamo lanciare su di essa se attiviamo la gioia di vivere che la fede ci riconsegna, ogni giorno, come risposta alla solitudine e al disorientamento. C’è una voglia di vivere, di liberare le migliori energie da ogni ragazzo. Questo itinerario ci offre la possibilità non solo di constatarlo, ma di prendere per mano tanta potenzialità, offrendo ai ragazzi l’occasione di un’esperienza bella di incontro e di cammino nella Chiesa, con la luce del Vangelo.

«W la vita», il percorso già sperimentato l’altro anno, torna quindi di nuovo ad interpellarci. Mettiamo in campo le migliori energie perché, appunto, la vita di ogni ragazzo viva!
Suor Giovanna Cheli per l’ufficio catechistico




Quel che non si può raccontare

Il pellegrinaggio diocesano in Terra Santa nelle parole di una giovanissima pellegrina

Sono passati circa una ventina di giorni dalla conclusione del pellegrinaggio in Terra Santa, iniziato la sera del 25 luglio e terminato con il rientro a Pistoia all’imbrunire del 2 agosto, al quale hanno partecipato ben 90 giovani tra studenti e ragazzi disabili guidati dal vescovo Tardelli.

Per chiunque di questi ragazzi venisse interrogato sull’esperienza, non è difficile immaginare la risposta. Collocherebbe l’evento all’interno di uno spazio e di un tempo ben definito. Si sforzerebbe di ricordare la data esatta del ritorno, controllerebbe la data odierna e dopo un rapido calcolo risponderebbe, con più o meno precisione, in base a quanta voglia ha di sforzare i neuroni storditi dal caldo di agosto e dalle ore piccole. Poi comincerebbe a ripercorrere mentalmente, con uno sforzo ancora maggiore, tutte le tappe, omettendo i luoghi di cui non si ricorda il nome o che non saprebbe ricollocare con precisione nella geografia del luogo. E infine quella frase da protocollo, detta con un sorriso a trentadue denti e lo sguardo fisso: «che bella esperienza…». Non è ipocrisia. Neanche falsità. È solo che il tempo esiste solo se si ha la pretesa di misurarlo, che la memoria fallisce e che i giudizi cambiano insieme a noi continuamente. E allora ci aggrappiamo a una rete fatta di nomi, date e frasi fatte.

Ma la verità è che il nostro cervello funziona in un altro modo: dei migliaia di momenti e immagini che lo bombardano costantemente, lui sa perfettamente cosa conservare e cosa no, scegliendo con cura e facendosi sempre più selettivo di giorno in giorno, finchè a rimanere non è altro che una sequenza sconnessa di immagini e sensazioni che acquista significato solo per noi stessi. Sarebbe complicato parlare a qualcuno della Terra Santa cominciando col dire che per strada a Nazareth hai incrociato lo sguardo del bambino con gli occhi più neri e fondi che tu abbia mai visto, col raccontare come la bocca si impastava del sapore dolcissimo dei datteri mentre quelle rocce color ocra che ti circondavano ardevano sotto al sole o col ricordare il senso di oppressione al petto di fronte a quel maledetto muro grigio tra Palestina e Israele. Come potresti parlargli del suono delle mani che battevano a tempo insieme al ritmo dei canti, della luce dorata del tramonto che illuminava la facciata della Basilica dell’Annunciazione, del vento che increspava la superficie del lago di Tiberiade? E ancora, come glielo spieghi il valore dei sorrisi dei ragazzi disabili, l’amore disinteressato nei loro sguardi e la consapevolezza di come abbiamo tanto da imparare dal loro modo di prendere la vita?

Nei luoghi che i 90 pellegrini hanno visitato c’è qualcosa che va aldilà di tutto ciò che può essere raccontato. Non si tratta di giorni, chilometri, nomi o eventi storici: in Terra Santa, le ore possono trasformarsi in attimi e gli attimi in ore, le salite diventare piani, il rumore mutare in silenzio, il passato diventare presente. Nessuna foto potrà mai cogliere la sua bellezza: le luci di Betlemme la sera, il contrasto tra il bianco dei tetti e l’oro che ricopre la cupola della moschea a Gerusalemme, l’allegra confusione nel mercato lungo la Via Dolorosa cambiano di volta in volta in base a chi osserva.

Tantomeno alcuna testimonianza potrà considerarsi fedele: luoghi come la mangiatoia in cui è stato deposto Gesù, l’orto degli ulivi o il Santo Sepolcro non sono mai uguali agli occhi del cuore. Infine, nessun giudizio sarebbe davvero sincero, perchè la Terra Santa, una volta che l’hai visitata, non la lasci laggiù dove l’hai trovata. Te la porti con te, attraverso i giorni, i mesi e gli anni. Ti segue in ufficio, a scuola, in palestra. Si sveglia insieme a te al mattino, si siede accanto a te a tavola e si corica con te alla sera. Ogni giorno è come tornare: la visiti di nuovo, la respiri di nuovo, la vivi di nuovo. Cambia insieme a te. E anche quando i ricordi diventeranno sbiaditi e lontani, Lei tornerà a galla sgomitando dolcemente tra i pensieri: magari passerà solo un attimo prima che affondi di nuovo sul fondale scuro della nostra memoria. Ma sarà lì, indelebile, a ricordarci quanto possa farsi piccola la distanza tra terra e cielo, se lo si vuole.

Alice Peloni




Mano nella mano, sulle orme di Gesù

Partirà
nella notte del 25 luglio, solennità di San Jacopo, il pellegrinaggio
diocesano  in Terra Santa. Novanta i
pellegrini guidati dal vescovo Tardelli, in gran parte giovani e giovanissimi;
tra loro anche alcuni disabili.

«All’inizio dell’essere cristiano non c’è un decisione
etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una persona,
che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva». Le
parole di Benedetto XVI, estratte dall’enciclica Deus Caritas est, esprimono sinteticamente il senso del prossimo
pellegrinaggio diocesano in Terra Santa. Un pellegrinaggio davvero eccezionale,
per numero di partecipanti e composizione del gruppo. Partiranno infatti in novanta
da Pistoia la notte del 25 luglio, sulle orme dell’apostolo Giacomo – il santo
patrono dei pellegrini –  diretti in
Israele, per ripercorrere i luoghi e le vicende che hanno cambiato la storia,
riascoltare e incontrare la persona viva di Gesù.

I pellegrini saranno accompagnati dal vescovo Fausto Tardelli, che
guiderà un folto gruppo di giovani e giovanissimi, in particolare volontari
dell’associazione Maria Madre Nostra, attiva presso il Centro Maic di Pistoia,
alcuni giovani disabili che frequentano il Centro, ma anche altri giovani
amici, i seminaristi e alcuni giovani in discernimento vocazionale. Tra gli
accompagnatori don Diego Pancaldo, docente di religione e assistente spirituale
dell’associazione Maria Madre Nostra, don Ugo Feraci, rettore del Seminario e
don Alessio Bartolini, prete novello, vice parroco di Quarrata.

Un viaggio impegnativo, perché non è facile coordinare 90
pellegrini, tra cui alcuni disabili, ma certamente importante: in primo luogo
per la semplice testimonianza di comunione e integrazione, poi perché segno per
l’intera diocesi, invitata ad accogliere le attese dei giovani e ad
accompagnare all’incontro con Cristo. Il pellegrinaggio in Terra Santa è
un’occasione unica, afferma Guido, un giovane pellegrino, per «camminare sulle
orme di Gesù mano nella mano»; «è un po’ il coronamento del percorso di
catechesi con i ragazzi del Centro Maic svolto durante l’anno» aggiunge
Rachele, altra giovane volontaria, ma anche l’opportunità – ribatte l’amica
Giovanna – «per scoprire qualcosa di se stessi e scoprire l’Altro attraverso
l’altro».

«Un pellegrinaggio che ho inteso promuovere lo scorso anno a Roma,
in occasione dell’incontro dei giovani italiani con papa Francesco – ricorda il
vescovo Tardelli – . Con questi ragazzi andremo in Terra Santa a nome di tutta
la diocesi per vivere un momento davvero ecclesiale. Un’occasione per andare
incontro a quella “attesa di Vangelo” che i giovani manifestano, certamente con
i loro modi, ma che purtroppo la comunità cristiana e le nostre parrocchie non
riescono sempre a intercettare». «È anche l’occasione per far presente a questi
giovani pellegrini il messaggio del papa: “Cristo vive. Egli è la nostra
speranza e la più bella giovinezza di questo mondo…Lui vive e ti vuole vivo!”».

Il viaggio prevede il percorso “classico” dei pellegrini in Terra
Santa. All’arrivo in Israele,il 26 luglio, il gruppo visiterà Nazareth, in
Galilea, per poi spostarsi nei giorni successivi sui luoghi santi attorno al
lago di Tiberiade e sul monte Tabor. Seguirà la discesa verso Gerusalemme
attraverso il deserto di Giuda. I pellegrini alloggeranno poi a Betlemme da
dove si sposteranno per visitare Gerusalemme e fare un’escursione a Qumran e
sul mar Morto. A Betlemme incontreranno anche il custode di Terra Santa Padre
Francesco Patton. Il rientro è previsto per venerdì 2 agosto.

Per esprimere il valore diocesano del pellegrinaggio monsignor Tardelli
conferirà a tutti i pellegrini un vero e proprio “mandato” che sarà celebrato,
all’interno di un momento di preghiera, in Cattedrale martedì 23 luglio alle
ore 21.  Sarà poi possibile seguire il
pellegrinaggio online, attraverso il sito diocesano o i canali social diocesani
per camminare tutti insieme incontro al Signore, perché – come scrive papa
Francesco nella sua esortazione apostolica Christus
vivit
, Gesù Cristo, «non solo è venuto, ma viene e continuerà a venire ogni
giorno per invitarti a camminare verso un orizzonte sempre nuovo».




AC: Campi estivi per tutti

Un’occasione unica per crescere insieme alla luce del Vangelo

Anche quest’anno l’Azione Cattolica organizza per tutti i bambini, le bambine e i ragazzi della diocesi i campi estivi; un’esperienza di convivenza, scambio e fraternità mirata a approfondire la spiritualità e la capacità di condivisione e partecipazione di tutti e di tutte.

Il tempo estivo è infatti un’ottima occasione per dedicare una settimana di tempo al cammino di fede personale, altrimenti difficile da realizzare durante l’anno mentre i ragazzi si dividono tra impegni scolastici, sportivi e sociali.

Il Campo estivo per le elementari e le medie si svolgerà presso San Martino Altoreggi ( Figline Valdarno) dal 25 al 31 Agosto; le attività saranno come sempre orientate verso l’educazione alla responsabilità, al lavoro di gruppo e alla condivisione di momenti di catechesi e di gioco, per ricevere informazioni specifiche è possibile contattare Damiano (suppressa.damiano@yahoo.it) o Sara (saraferri@hotmail.it).

Per i ragazzi e le ragazze delle Scuole Superiori invece, l’appuntamento è per la settimana dal 29 Luglio al 4 Agosto; il campo per loro si svolgerà nella casa estiva dell’Azione Cattolica di Firenze “Il Cernitorio”, Pelago e referenti a cui rivolgersi sono Luca (lucaneri.ing@gmail.com) e Sara (saratagliasacchi@gmail.com).

Tutti possono partecipare ai campi estivi dell’AC, infatti queste esperienze sono immaginate come dei brevi percorsi di riflessione a misura dell’età dei partecipanti e, attraverso la catechesi esperienziale e i momenti di partecipazione, ascolto e divertimento, sono un’occasione per un incontro individuale e di gruppo con il Vangelo; un’occasione per conoscere la realtà dell’Azione Cattolica a 360 gradi!

Laura Simonetti




Borse di studio dalla Fondazione CARIPT: un contributo per studenti meritevoli

Ottava edizione per il bando che premia gli studenti meritevoli della provincia di Pistoia. Tra i partners del progetto anche le Caritas diocesane di Pistoia e Pescia.

Considerando quello all’istruzione un diritto fondamentale, la Fondazione Caript si impegna per contribuire a migliorare la qualità della formazione scolastica e accademica degli studenti residenti nella provincia di Pistoia. In questo senso, l’ottava edizione del bando Borse di studio si inserisce nel complesso degli interventi destinati al settore dell’educazione, istruzione e formazione per il quale la Fondazione ha previsto per il 2019 un investimento totale di 1.440.000 euro (di cui 570mila erogati attraverso tre bandi specifici).

Con questa iniziativa si mettono a disposizione di studenti capaci e meritevoli e delle loro famiglie di modeste condizioni economiche, 200 borse di studio – e comunque quante saranno fino a concorrenza dell’importo di 150mila euro – destinate all’acquisto di testi scolastici, alla copertura delle tasse universitarie e in generale al sostenimento di tutte le spese direttamente o indirettamente necessarie allo svolgimento dell’attività formativa. L’iniziativa, attuata in collaborazione con la Caritas Diocesana di Pistoia e la Caritas Diocesana di Pescia, ha l’obiettivo di dare ai giovani un’opportunità di proseguire e completare il loro percorso formativo.

L’importo delle borse è di € 500 per gli studenti delle scuole medie, € 700 per quelli delle scuole superiori ed € 900 per gli universitari.

Per poter presentare domanda occorre possedere una certificazione ISEE non superiore ai 15mila euro, avere una media di almeno 7/10 (per gli studenti delle medie e delle superiori), aver conseguito la maturità con la votazione di almeno 80/100 (per chi si iscrive al primo anno di università) o aver sostenuto gli esami previsti dal piano di studi con una media di almeno 27/30 (per gli universitari iscritti agli anni successivi al primo).

La domanda di partecipazione può essere scaricata dai siti www.fondazionecrpt.it e www.diocesipistoia.it / www.diocesidipescia.it oppure richiesta presso il Centro di Ascolto Diocesano (via San Pietro 36, Pistoia), l’Ufficio Caritas Diocesana di Pescia (Piazza Garzoni 2, Pescia), il Centro di Ascolto di Montecatini Terme (via Mazzini 1, Montecatini Terme).

Le domande, compilate e complete di tutti gli allegati, dovranno essere inviate per raccomandata alla Fondazione Caript (via de’ Rossi 26, 51100 Pistoia) o consegnate agli uffici Caritas sopra indicati, dal 1° al 31 luglio 2019 compresi. Le graduatorie con i vincitori delle borse di studio saranno pubblicate sul sito della Fondazione entro il 15 ottobre 2019. Info: interventi@fondazionecrpt.it.

(comunicato)

Borse di studio 2019

Modulo A – Richiesta per: Scuola media
Modulo B – Richiesta per: Scuola superiore (studenti maggiorenni)
Modulo C – Richiesta per: Scuola superiore (studenti minorenni)
Modulo D – Richiesta per: Università
Modulo E – Autodichiarazione universitari
Informativa privacy

Scadenza 31 luglio 2019




Giovanissimi: una giornata “insieme”!

In arrivo la prima giornata diocesana di condivisione e preghiera per i ragazzi tra i 14 e i 18 anni

Domenica 2 giugno è prevista una giornata di incontro e festa per tutti i giovanissimi della Diocesi.

La giornata, organizzata dall’ufficio di Pastorale Giovanile diocesano, è una bella occasione di incontro e condivisione dedicata a tutti i ragazzi del dopoCresima e agli animatori degli oratori fino ai 18 anni.

La giornata prevede il ritrovo alle ore 15.00 nello spazio sul retro della chiesa di San Bartolomeo a Pistoia (la conclusione è prevista per le 18/18.30). Ci saranno giochi a squadre, la preghiera col vescovo e la merenda insieme. Sarà un’occasione per imparare a conoscersi e a condividere tra gruppi.

L’animazione della giornata seguirà la tematica indicata dal sussidio per gli oratori “Che gusto c’è?” (La fabbrica di cioccolato) che aiuterà i presenti a comprendere l’importanza della parola “insieme”.

Per la buona riuscita della giornata parrocchie e gruppi sono invitati a comunicare entro domenica 26 maggio, il numero approssimativo di partecipanti attraverso una mail all’indirizzo della pg diocesana: pastoralegiovanile@diocesipistoia.it ; oppure contattando padre Simone (cell. 339 2909086).

Non mancate!




Scopri la tua vocazione e sii te stesso!

Domenica 12 maggio è la Giornata di preghiera per le vocazioni

«Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie». C’è qualcosa di prezioso, di unico e irripetibile nella tua esistenza che il Signore conosce e ti ha donato. La lapidaria espressione del giovane Carlo Acutis, ce lo ricorda con evidenza. Carlo è morto a 16 anni, ma la sua esistenza aveva trovato una forma già compiuta, era fiorita e maturata sotto il segno della santità. Perché anche la tua vita fiorisca, si compia e porti frutto, hai bisogno di scoprire la tua vocazione. Ma cos’è la vocazione?

Papa Francesco, nella sua esortazione post-sinodale “Christus vivit” ce lo spiega.

«La parola “vocazione” può essere intesa in senso ampio, come chiamata di Dio. Comprende la chiamata alla vita, la chiamata all’amicizia con Lui, la chiamata alla santità, e così via. Questo ha un grande valore, perché colloca tutta la nostra vita di fronte a quel Dio che ci ama e ci permette di capire che

nulla è frutto di un caos senza senso, ma al contrario tutto può essere inserito in un cammino di risposta al Signore, che ha un progetto stupendo per noi.

Ma cosa devo fare per realizzare la mia vocazione?

«Per realizzare la propria vocazione è necessario sviluppare, far germogliare e coltivare tutto ciò che si è. Non si tratta di inventarsi, di creare sé stessi dal nulla, ma di scoprirsi alla luce di Dio e far fiorire il proprio essere: nel disegno di Dio, ogni uomo è chiamato a uno sviluppo, perché ogni vita è vocazione. La tua vocazione ti orienta a tirare fuori il meglio di te stesso per la gloria di Dio e per il bene degli altri. Non si tratta solo di fare delle cose, ma di farle con un significato, con un orientamento. (…)

Gesù cammina in mezzo a noi come faceva in Galilea. Passa per le nostre strade, si ferma e ci guarda negli occhi, senza fretta. La sua chiamata è attraente, è affascinante. Oggi, però, l’ansia e la velocità di tanti stimoli che ci bombardano fanno sì che non ci sia spazio per quel silenzio interiore in cui si percepisce lo sguardo di Gesù e si ascolta la sua chiamata. (…)

Nel frattempo, riceverai molte proposte ben confezionate, che si presentano belle e intense, ma con il tempo ti lasceranno svuotato, stanco e solo. Non lasciare che questo ti accada, perché il turbine di questo mondo ti trascina in una corsa senza senso, senza orientamento, senza obiettivi chiari, e così molti tuoi sforzi andranno sprecati.

Cerca piuttosto quegli spazi di calma e di silenzio che ti permettano di riflettere, di pregare, di guardare meglio il mondo che ti circonda, e a quel punto, insieme a Gesù, potrai riconoscere quale è la tua vocazione in questa terra».

Da dove partire?

La parola del Papa ci suggerisce alcune domande da prendere sul serio. Domande per chi è giovane e per chi forse comincia a non esserlo più. Domande che forse vale la pena tenere presenti in ogni stagione della vita.

Conosci te stesso, al di là delle apparenze e delle tue sensazioni?

Sai cosa dà gioia al tuo cuore e che cosa lo intristisce?

Ti sei mai preso tempo, magari in silenzio o in preghiera, per capire dove va la tua vita?

Quali sono i punti fermi della tua esistenza?

Come puoi servire meglio ed essere più utile al mondo e alla Chiesa?

Per chi sei tu?

Il Signore ti domanda: «Mi vuoi come amico?»; tu cosa gli rispondi?

Chiamate speciali

Esistono anche “chiamate diverse” di speciale consacrazione: sono le vocazioni al sacerdozio o alla vita religiosa. Anche nella nostra diocesi il Signore continua a rivolgere la sua chiamata.

Il Seminario offre il tempo e lo spazio necessari a discernere questa chiamata, a crescere nell’amicizia con il Signore e così formarsi al ministero sacerdotale.

Ti invitiamo a pregare il Signore perché la chiamata che il Signore rivolge possa essere riconosciuta ed accolta. Una preghiera speciale la chiediamo, in questo giorno, per i seminaristi della nostra diocesi.

Il Seminario di Pistoia

Maximilien Baldi ha 34 anni, è nato in Francia e cresciuto in Toscana. Svolge servizio pastorale a Poggio a Caiano ed è al suo quarto anno di seminario.

Alessio Biagioni ha 39 anni ed è nato a Pistoia. Attualmente Alessio, al suo terzo anno di formazione, è alunno dell’Almo Collegio Capranica di Roma, dove frequenta la Pontificia Università Gregoriana. Svolge servizio pastorale presso la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma e presso la parrocchia di San Mattia Apostolo.

Andrea Torrigiani è nato a Pistoia 27 anni fa. Svolge attività pastorale presso le parrocchie di Vignole e Casini, ma anche accompagnando il vescovo nelle celebrazioni per le cresime e la visita pastorale. Questo è il suo terzo anno di seminario.

Il prossimo 30 giugno saranno ordinati sacerdoti due alunni del nostro seminario, oggi diaconi. Ti invitiamo ad accompagnarli con la preghiera in questo tempo di preparazione imminente al sacerdozio.

Alessio Bartolini (39 anni), presta il suo servizio pastorale presso la Parrocchia di Quarrata come cerimoniere vescovile e membro dell’Ufficio Liturgico Diocesano.

Eusebiu Farcas ha 25 anni ed è nato in Romania. Attualmente svolge il suo servizio pastorale presso la parrocchia di San Francesco d’Assisi a Bonistallo.

Dallo scorso anno è stato attivato anche l’anno propedeutico, un percorso di discernimento in vista dell’ingresso in seminario strutturato a livello regionale e diocesano. Il responsabile diocesano è Padre Simone Panzeri, dei Padri di Betharram. Attualmente il corso propedeutico accoglie tre alunni.

Ti chiediamo un preghiera anche per loro.

E ora?

La comunità del Seminario ti invita ad un’esperienza di preghiera e ascolto di Dio all’aria aperta. Una camminata verso il Santuario di Valdibrana venerdì 24 maggio. Se hai voglia di condividere con noi un po’ del tuo tempo, se cerchi un po’ di silenzio e un momento diverso per rompere il ritmo della distrazione o della fatica, se hai bisogno di una sosta di preghiera o di semplice contemplazione e ascolto …ti aspettiamo!

Partiremo alle 16.45 da Piazza Oplà (Pistoia) per incamminarci a piedi verso il Santuario di Valdibrana dove alle 18.00 celebreremo insieme la santa messa. Dopo, per chi vuole, ci fermiamo a mangiare una pizza insieme al circolo. Ti aspettiamo!

Per informazioni: pistoiaseminario@gmail.com –  338 6509437 (don Ugo Feraci)

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