Scuola: il commento sul rapporto Ocse

Rapporto Ocse sulle competenze degli adulti: il commento dell’ufficio scuola della Diocesi di Pistoia. Baroncelli: «Preoccupano i dati, siamo di fronte a una vera emergenza. Necessario riflettere anche nei territori»

PISTOIA (13/12/2024)

Sono usciti in queste ore i risultati dell’Indagine PIAAC-OCSE sulle competenze degli adulti, ovvero gli strumenti culturali e professionali con cui gli adulti possono affrontare la vita quotidiana e inserirsi adeguatamente nel tessuto economico e sociale della comunità nella quale vivono.

Ma quale fotografia esce per il nostro sistema Paese? In tutti e tre i campi di competenze analizzati (dominio cognitivo della literacy, dominio cognitivo della numeracy, dominio cognitivo del adaptive problem solving), gli italiani tra i 16 e i 65 anni si sono collocati ampiamente (e gravemente) sotto la media Ocse. Rispetto alla scorsa edizione i risultati sono ulteriormente peggiorati. Come riportato dagli organi di stampa, in Italia 1 adulto su 3 ha competenze inadeguate e comprende solamente testi brevi. I laureati italiani, ancora troppo pochi in numero, hanno competenze inferiori ad un diplomato di altri paesi europei. Nelle competenze di literacy il punteggio medio degli adulti italiani è pari a 245 punti, contro una media OCSE di 260. Dopo l’Italia, in questo dominio di competenza, si trovano solamente Israele, Lituania, Polonia, Portogallo e Cile. Nelle competenze di numeracy il punteggio italiano è pari a 244 punti, rispetto ai 263 nella media OCSE. In questo caso l’Italia si colloca al quartultimo posto seguita soltanto da Polonia, Portogallo e Cile. Nelle competenze di problem solving adattivo la media italiana è di 231 punti, a fronte di una media OCSE di 251 punti. Per questo dominio, solo Lituania, Polonia e Cile conseguono punteggi più bassi del nostro Paese.

«Per le persone prive di livelli minimi di tali competenze – afferma a margine del rapporto Edoardo Baroncelli, direttore ufficio scuola diocesi di Pistoia – rimane una vita di marginalità e di esclusione che ha come unica soluzione di sopravvivenza quella dei percorsi assistenziali o dell’illegalità. Da ogni indagine nazionale o internazionale esce la fotografia di una situazione di grave emergenza, a cui però non segue un tempo di riflessione, di pensiero e di scelte».

«La nostra Diocesi – annota Baroncelli – ha provato a dare il suo piccolo contributo riflettendo ed avanzando alcune proposte e richiamando l’attenzione sul problema degli studenti ai quali, durante il loro percorso scolastico, viene permessa una frequenza passiva e deresponsabilizzata, priva di apprendimenti. La libertà di procedere senza apprendere, senza crescere e senza formarsi viene a volte confusa con la serenità. Il conto sta arrivando e a pagarlo purtroppo sono le ragazze ed i ragazzi. Non gli adulti che hanno determinato, o lasciato che si determinasse, tale situazione».

«In questo quadro desolante – conclude il direttore dell’Ufficio Scuola – rimangono incoraggianti le risonanze a questa riflessione arrivate, nell’incontro del 26 novembre scorso, dal Direttore Generale dell’Ufficio Regionale, dalla nostra Provveditore agli studi Prof.ssa Ilaria Baroni, dal Sindaco Alessandro Tomasi (che ha aperto assieme alla Diocesi un tavolo di riflessione e di azione) e dagli altri Sindaci del territorio, dal Presidente della Fondazione Caript Luca Gori, dalle amministrazioni provinciali e regionali. Un gruppo di persone che vuole, con tenace umiltà, provare a riflettere e ad agire. A loro va la nostra vibrante gratitudine».

 




Don Patriciello a Pistoia per un incontro sulla scuola e sui giovani

Il convegno “Costruire Proposte di Speranza: scuola e territorio di fronte all’emergenza educativa” è organizzato dall’ ufficio scuola della diocesi di Pistoia. L’obiettivo: «condividere idee e progetti per superare la crisi educativa, rafforzare l’idea di una “alleanza educativa” tra scuola, famiglie, istituzioni e territorio».

PISTOIA, 21/11/2024 – Un importante convegno, pensato per incontrare il mondo della scuola e proporre soluzioni al grande tema della povertà educativa e delle tante criticità del mondo giovanile, è in calendario per martedì 26 novembre nell’Aula Magna del Seminario Vescovile di Pistoia. L’incontro con don Maurizio Patriciello, organizzato dall’Ufficio Scuola della Diocesi di Pistoia, rappresenta un momento di riflessione e dialogo su una delle sfide più urgenti della nostra società: l’emergenza educativa.

Con il tema “Costruire Proposte di Speranza: scuola e territorio di fronte all’emergenza educativa” il convegno vuole individuare percorsi concreti volti a migliorare il sistema educativo e a sostenere i giovani nel loro cammino di crescita, partendo dall’esperienza di Patriciello come sacerdote di frontiera in un territorio difficile.

Conosciuto per il suo impegno pastorale e sociale, Padre Patriciello è una figura di riferimento per chi cerca di affrontare le difficoltà della vita con speranza e coraggio. La sua esperienza nella realtà di Caivano, nella periferia di Napoli, dove educazione e legalità spesso si intrecciano con situazioni di disagio, lo rende una voce autorevole e capace di ispirare un dialogo costruttivo.

L’evento sarà un’occasione per condividere idee e progetti per superare la crisi educativa, rafforzare l’idea di una “alleanza educativa” tra scuola, famiglie, istituzioni e territorio, prendendo spunto dalle parole di Papa Francesco, che invita a lavorare insieme per costruire un “villaggio dell’educazione”, dove ogni membro della società contribuisce alla crescita delle nuove generazioni.

Insieme a Padre Patriciello, interverranno, tra gli altri: don Cristiano D’Angelo, Vicario Generale della Diocesi di Pistoia, il Sindaco di Pistoia Tomasi, il Presidente della Fondazione CARIPT Gori, il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Toscana Pellecchia, la dirigente dell’Usp di Pistoia e Prato Baroni. Il loro contributo sarà fondamentale per individuare soluzioni pratiche ed efficaci, mettendo al centro i valori della solidarietà e della responsabilità condivisa.

L’appuntamento è per martedì 26 novembre a partire dalle ore 10 in Seminario Vescovile, via Puccini 36 a Pistoia.




Tutti i Santi e Commemorazione defunti. Le celebrazioni in città

Gli orari del Centro Storico e gli appuntamenti con il Vescovo Tardelli

In occasione della Solennità di Ognissanti e della Commemorazione dei fedeli defunti segnaliamo gli orari delle celebrazioni nel Centro Storico e ai Cimiteri di Pistoia.

Venerdì 1 novembre il Vescovo Fausto Tardelli presiederà la Messa della Solennità nel Cimitero della Misericordia di Pistoia alle 15.30. Il 2 novembre celebrerà invece in Cattedrale alle 9.30, alle 11 si sposterà al Cimitero Comunale di Pistoia per la preghiera e la benedizione delle corone al Sacrario dei caduti, mentre alle 11.45 benedirà le corone al Monumento votivo militare brasiliano di Pistoia.

In città venerdì 1 novembre le celebrazioni saranno secondo il seguente orario: Cattedrale di San Zeno: 11, 18; San Paolo Apostolo: 8, 11.30; San Bartolomeo Apostolo: 11; Chiesa del Tempio (anziché della SS. Annunziata): 9; Chiesa di Sant’Andrea: 10.30; Basilica della Madonna dell’Umiltà: 17; Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola: 9, 12; Chiesa di San Francesco: 8.30, 11.15, 18.

Sabato 2 novembre ricordiamo invece, la celebrazione in Cattedrale alle 9.30 con il Vescovo, alle 10.30 presso la Basilica della Madonna dell’Umiltà, alle 10.30 in San Bartolomeo, a Sant’Ignazio alle 9 e alle 12, in San Francesco alle 8.30 e alle 10.30. Le Messe nel pomeriggio, celebrate nell’orario consueto, saranno quelle festive della XXXI domenica del Tempo Ordinario.

Al Cimitero della Misericordia le celebrazioni saranno il 1 novembre alle 11.30 e alle 15.30; il 2 novembre alle 9.30, 10.30, 15.  Gli orari di apertura del Cimitero sono i seguenti:  8-17.30. Il Cimitero comunale sarà aperto invece dalle 8 alle 17.

Ulteriori informazioni e aggiornamenti sugli orari del 1 e 2 novembre sono disponibili sul sito: messe.diocesipistoia.it




Riapertura e nuovi orari Archivi e Biblioteche

Segnaliamo a utenti e studiosi che l’Archivio Vescovile diocesano e la Biblioteca Leoniana saranno aperti
in orario 9-13 / 15-18 i prossimi martedì e precisamente  5; 12; 19; 26 novembre e 3; 10; 17 dicembre.

Altre eventuali date di apertura saranno pubblicate sul sito della Diocesi.

Per info: leoniana@diocesipistoia.it

 




Gli appuntamenti per i catechisti e gli animatori dei gruppi di ascolto

Sabato 19 ottobre catechisti e operatori parrocchiali hanno ricevuto il mandato da parte del Vescovo Fausto Tardelli. La ripresa dell’anno catechistico è accompagnata da un ciclo di incontri di formazione e confronto a cura dell’Ufficio catechistico diocesano. Al momento l’Ufficio ha reso disponibile il primo sussidio per le attività catechistiche, e anche  la prima scheda del sussidio per i gruppi di ascolto del Vangelo.

Di seguito anche il Calendario degli incontri organizzati dall’Ufficio Catechistico.

Nella settimana dal 21 al 27 ottobre 2024 (ogni parrocchia decide il giorno e l’ora dell’incontro).
In ogni parrocchia: Incontro gruppo dei catechisti e animatori gruppi del Vangelo
LABORATORIO 1 TAPPA: Rispondere al questionario inviato dall’Ufficio catechistico da fare con il parroco e il gruppo catechisti e animatori Vangelo (Le risposte possono essere date on line, nel link che verrà indicato, entro l’8 dicembre 2024, oppure inviate con una mail all’indirizzo dell’ufficio).

Lunedì 4 novembre 2024, ore 21.15

Incontro per i Catechisti e animatori dei CRESIMATI nell’anno 2024. Presentazione itinerario per i cresimati in vista dell’incontro con il Vescovo

Nella settimana dall’11- 16 novembre 2024 (ogni parrocchia decide il giorno e l’ora dell’incontro)

In ogni parrocchia: Gruppo dei catechisti e animatori gruppi del Vangelo.
LABORATORIO 2 TAPPA: lettura condivisa, con proprie sottolineature della dichiarazione sinodale n° 1 ( 1. 1 – 1.2)

Nelle 2 settimane dal 18-30 novembre 2024 (ogni parrocchia decide il giorno e l’ora dell’incontro)

In ogni parrocchia: Gruppo dei catechisti e animatori gruppi del Vangelo.
LABORATORIO 3 TAPPA: lettura condivisa, con proprie sottolineature del decreto sinodale n° 1 ( 1.3 – 1.7.11). A seconda della necessità si può dividere la terza tappa anche in due parti e distribuire i due incontri nelle due settimane indicate.

Lunedì 9 dicembre 2025, ore 21.15. Aula Magna del Seminario.

Incontro REFERENTI. Incontro di coordinamento

Lunedì 13 gennaio 2025, ore 21.15. CATECHISTI DELLA CRESIMA 2025.

Presentazione dell’itinerario per preparare la giornata dei Cresimandi

Lunedì 20 gennaio 2025, ore 21.15.

Incontri delle zone sinodali per catechisti e animatori gruppi del Vangelo.
LABORATORIO CONCLUSIVO dei catechisti nei circoli sinodali: condividere a livello ampio quanto è emerso nelle parrocchie, evidenziando priorità emerse e le soluzioni già praticabili, da proporre al Vescovo.

Domenica 26 gennaio 2025, ore 15.30-17, Chiesa di San Giovanni Fuorcivitas

Cresimati 2024. Incontro del Vescovo con i Cresimati dell’anno 2023

Lunedì 10 febbraio 2025, ore 21.15.

Catechisti e animatori dei gruppi del Vangelo (incontro in presenza).
Verso la Pasqua. Presentazione e consegna del sussidio.

Domenica 23 Marzo 2025, ore 15.30-17, Cattedrale di San Zeno

Incontro del Vescovo con i Cresimandi dell’anno 2025

Lunedì 5 maggio 2025, ore 21.15

Catechisti e animatori dei gruppi del Vangelo. Incontro con il Vescovo per la presentazione del lavoro svolto nel corso dell’anno.




Domenica 20 ottobre è la Giornata Mondiale Missionaria

Il Messaggio di Papa Francesco e l’invito a sostenere le Missione della Chiesa

 

L’Ufficio missionario diocesano vuole ricordare a tutti il carattere missionario del mese di ottobre per la Chiesa universale. La missione non è più vista come una sorta di dovere aggiunto, proprio di una cristianità compiuta, bensì come elemento di autoidentificazione. La Chiesa ha compreso di non essere se stessa senza essere missionaria. è il risultato più importante raggiunto con la riflessione conciliare, dove l’ad extra e l’ad intra della Chiesa hanno perso i loro carattere estrinseco e giustapposto, correlandosi in un tutt’uno.

don Timoteo Bushishi

“Un banchetto per tutte le genti”

Introduzione al tema di don Giuseppe Pizzoli, direttore generale Fondazione Missio

«Andate e invitate al banchetto tutti» (cfr. Mt 22,9) è il versetto dal quale trae spunto Papa Francesco per il messaggio in vista della Giornata Missionaria Mondiale che celebreremo quest’anno nella domenica 20 ottobre. Il Papa ci invita a rinnovare il dinamismo missionario di ogni battezzato e ci spinge nuovamente ad essere una “Chiesa in uscita” per rendere accessibile a tutti la possibilità di partecipare al grande banchetto per tutti i popoli annunciato dal profeta Isaia: «Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati» (Is 25,6).

La parabola che fa da sfondo al tema dell’ottobre missionario di quest’anno ci parla di un banchetto di nozze, imbandito dal re per suo figlio, a cui i primi invitati non partecipano. Il racconto evangelico prosegue, dunque, sottolineando che il re non rinuncia, ma invia di nuovo i suoi servi dicendo loro: «Andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze» (v. 9). Nello sviluppo di questo racconto evangelico Papa Francesco mette in risalto tre aspetti della missione della Chiesa e dei suoi discepoli:

  1. “Andate e invitate!”. La missione come instancabile andare e invitare alla festa del Signore
  2. Al banchetto. La prospettiva escatologica ed eucaristica della missione di Cristo e della Chiesa
  3. “Tutti”. La missione universale dei discepoli di Cristo e la Chiesa tutta sinodale-missionaria

Essere missionari nella nostra realtà di oggi significa andare ai crocicchi delle strade del mondo di oggi, disponibili ad incontrare ogni tipo di persone e le più svariate situazioni di vita, per portare una parola di accoglienza, di solidarietà e di speranza; e «i discepoli-missionari lo fanno con gioia, magnanimità, benevolenza, frutto dello Spirito Santo in loro (cfr. Gal 5,22); senza forzatura, coercizione, proselitismo; sempre con vicinanza, compassione e tenerezza, che riflettono il modo di essere e di agire di Dio».

Tutti gli uomini hanno il diritto di sentirsi invitati all’incontro con il Signore che sogna e desidera per tutti una vita nella gioia e nella fraternità. È questo il “Regno di Dio” inaugurato da Gesù stesso e consegnato come profezia e come responsabilità alla comunità dei suoi discepoli. Papa Francesco esprime l’auspicio «Che tutti noi, battezzati, ci disponiamo ad andare di nuovo, ognuno secondo la propria condizione di vita, per avviare un nuovo movimento missionario, come agli albori del cristianesimo!».

Il mese missionario di quest’anno si pone alla vigilia del Giubileo ordinario del 2025 che avrà come tema la Speranza. E già questo ottobre missionario può essere vissuto come un preludio: «la preghiera quotidiana e particolarmente l’Eucaristia fanno di noi dei pellegrini-missionari della speranza, in cammino verso la vita senza fine in Dio, verso il banchetto nuziale preparato da Dio per tutti i suoi figli».

 

Al termine del suo messaggio, infine, il Papa rinnova l’invito a valorizzare la Giornata Missionaria Mondiale nel suo carattere universale: «raccomando a tutte le diocesi del mondo il servizio delle Pontificie Opere Missionarie, che costituiscono i mezzi primari “sia per infondere nei cattolici, fin dalla più tenera età, uno spirito veramente universale e missionario, sia per favorire una adeguata raccolta di sussidi a vantaggio di tutte le missioni e secondo le necessita di ciascuna” (Decr. Ad gentes, 38).

 

Per questo, le collette della Giornata Missionaria Mondiale in tutte le Chiese locali sono interamente destinate al Fondo universale di solidarietà che la Pontificia Opera della Propagazione della Fede poi distribuisce, a nome del Papa, per le necessità di tutte le missioni della Chiesa».

 

Sostieni la Missione: come donare

 




L’apertura dell’anno pastorale nel ricordo della Missão Pistoia


Sabato 19 ottobre alle 18 in Cattedrale l’avvio dell’anno pastorale sarà accompagnato dal mandato ai catechisti della Diocesi. Nella celebrazione il ricordo dei 50 anni della Missão Pistoia (1974-2024)

 

Sabato 19 ottobre la Chiesa diocesana celebra la Messa di inizio dell’anno pastorale 2023/2024. In Cattedrale, alle ore 18, sono invitati anche tutti i catechisti della diocesi per ricevere dal Vescovo il mandato del loro prezioso servizio ecclesiale. La celebrazione offrirà l’opportunità di conoscere il cammino della Diocesi in vista del prossimo Giubileo 2025 e il percorso di recezione del Sinodo diocesano.

Sabato 19 ottobre sarà poi dedicato ampio risalto a un importante anniversario: i 50 anni della Missão Pistoia, il progetto missionario che ha legato la Chiesa di Pistoia alle Chiese di Manaus (Amazzonia) e di Balsas (Maranhão) in Brasile. Al progetto hanno dedicato la loro vita e le loro capacità presbiteri e laici di Pistoia; ricordiamo don Umberto Guidotti (+ 2021), don Carlo Goffredi (+ 2020), don Cesare De Florio (+2021), Berta Cavicchi (+ 2019), Stefano e Grazia Salvadori, don Enzo Benesperi, Nadia Vettori.

Il progetto della Missão Pistoia è nato al tempo dell’episcopato di Monsignor Mario Longo Dorni, nel fervore degli anni successivi al Concilio Vaticano II. «Nel 1974, infatti, spiega Nadia Vettori, missionaria laica che ha trascorso 40 anni in Brasile – la diocesi di Manaus e nel 2004 quella di Balsas hanno iniziato, con Pistoia, un inedito modo di testimoniare il Vangelo nella reciprocità e nella condivisione dei valori cristiani, interpretati come un modo nuovo, teologicamente e pastoralmente aggiornato ai segni dei tempi, per vivere, anche oltre le distanze geografiche, esperienze comunitarie di fede».
«Il progetto – spiega Vettori – era innovativo soprattutto perché consentiva di far giungere anche a Pistoia la vitalità e la carica emotiva di una Chiesa giovane, strutturata in piccole comunità, condotte e guidate per la maggior parte da donne, che vivevano il Vangelo in modo spontaneo e partecipato. All’epoca i vescovi brasiliani ci indirizzavano questo messaggio: “aiutateci ad essere noi, cioè diversi da voi, per essere finalmente noi stessi”. La nostra diocesi rispose inviando sorelle e fratelli disposti ad impegnarsi nel settore sanitario, economico-produttivo e pastorale di Manaus prima e poi di Balsas. Fu un salto di qualità che, stimolato dalle riflessioni conciliari, aiutò le Chiese locali a maturare la coscienza missionaria delle diocesi, fondata sul dialogo, l’ascolto, la comunione e la condivisione».

Ad oggi la Missão Pistoia ha terminato il suo lavoro. La Chiese brasiliane hanno infatti ormai assunto e sviluppato i progetti avviati e sostenuti con il contributo della Diocesi di Pistoia. Celebrare i 50 anni della Missão Pistoia sarà l’occasione per non dimenticare una pagina importante della Chiesa pistoiese e, allo stesso tempo, custodire la tensione missionaria che costituisce un elemento imprescindibile della Chiesa.

Per questa ragione la giornata di sabato 19 ottobre sarà arricchita da una mattinata in Seminario (ore 10, Aula Magna del Seminario Vescovile, via Puccini 36) per ricordare il cammino svolto in mezzo secolo di servizio e presentare un volume – realizzato con il contributo della Fondazione Giorgio Tesi – dedicato alla storia della Missão Pistoia (Missão Pistoia. 50 anni a servizio delle chiese sorelle).

In quell’occasione sarà anche inaugurato nella Biblioteca del Seminario Vescovile un fondo archivistico e un fondo librario dedicato a don Umberto Guidotti, presbitero pistoiese che della Missão è stato uno dei più noti protagonisti. Il cinquantesimo sarà accompagnato anche da un’esposizione nella chiesa di San Giovanni Fuorcivitas che sarà inaugurata prossimamente.




La nuova proposta della Scuola di Teologia

Riprenderà lunedì 28 ottobre con una prolusione di don Federico Giuntoli sul tema “La speranza escatologica nell’Antico e nel Nuovo Testamento”, l’anno accademico della Scuola diocesana.

Lunedì 28 ottobre apre ufficialmente il nuovo anno accademico la Scuola di formazione teologica diocesana. Ogni anno infatti accompagna la ripresa delle lezioni una riflessione sui temi più attuali della riflessione teologica e filosofica.

L’appuntamento di quest’anno sarà affidato alla prolusione di don Federico Giuntoli, docente di docente di Esegesi dell’Antico Testamento presso la Pontificia Università Urbaniana e il Pontificio Istituto Biblico sul tema: “La speranza escatologica nell’Antico e nel Nuovo Testamento”.

La Scuola si configura tradizionalmente come un ciclo di studi triennale con obbligo di frequenza, esami per ogni disciplina, tesina e diploma finale. Ogni anno la Scuola propone poi un corso di approfondimento. Quest’anno il corso di approfondimento toccherà il tema “I classici della teologia”.

La scuola offre inoltre alcuni corsi complementari: “Prenderla con filosofia V serie: Filosofia, politica e società”, a cura di E. Natali; il “Introduzione al greco biblico” a cura di E. Natali, “Approfondire l’ecumenismo, con una
lezione sul Simbolo della Chiesa indivisa” a cura di don R. Breschi.

Dall’anno accademico 2022-2023 la Scuola di formazione teologica diocesana ha aperto anche una sede distaccata nei locali della parrocchia di Bonistallo (Poggio a Caiano) per favorire la partecipazione dei residenti nella Diocesi notevolmente distanti dal Seminario Vescovile di Pistoia.

Presso la sede distaccata di Bonistallo saranno attivi quest’anno i seguenti corsi: Nuovo Testamento (Il Vangelo di Luca e gli Atti degli Apostoli, con Suor Giovanna Cheli), Liturgia (Preghiera Liturgica, con Don Alessio Bartolini),
Teologia Morale (Morale sociale con Don Roberto Breschi), Antico Testamento (Libri di Samuele con Don Cristiano D’Angelo), Francescanesimo (Prof. Francesco Grassi), Storia della Chiesa/3 con la prof.ssa Mariangela Maraviglia.

Iscrizioni

La quota d’iscrizione annuale per il ciclo triennale della Scuola diocesana di Formazione teologica è pari a 50 euro; per il corso di approfondimento a 40 euro. È possibile anche iscriversi a singoli corsi, con la quota di 10 euro cadauno. L’iscrizione dei corsi extra-curriculari varia a secondo del numero degli incontri programmati.

La Segreteria è aperta presso la sede delle lezioni, nelle sere in cui si tengono le lezioni. All’atto dell’iscrizione del corso triennale, allo studente viene rilasciato un libretto ove riportare i voti di ogni esame sostenuto.

Le lezioni si tengono nella sede del Monastero Olivetano di Pistoia, Via Bindi, 16, nel giorno di martedì, dalle ore 21.00 alle ore 22.20. Le lezioni del corso di approfondimento nella stessa sede e con lo stesso orario nel giorno di lunedì. Per informazioni e contatti: 338 3603133 – scuolateologia@diocesipistoia.it

La scuola ha poi un sito web dedicato dove è possibile trovare anche materiale didattico, informazioni sulla storica della Scuola e approfondimenti sui singoli corsi.

Depliant A.A. 2024/2025

Scuola libretto interno (con contenuti corsi e indicazioni per iscrizioni) A.A. 2024/2025




Sinodo diocesano: pubblicato il Libro sinodale

Il testo uscito dall’assemblea dei padri e delle madri sinodali sarà al centro del Cammino pastorale diocesano

Giovedì 26 settembre il Vescovo Tardelli ha consegnato alle madri e ai padri sinodali convocati nella chiesa di San Francesco in Pistoia il testo frutto di due anni di Sinodo diocesano.

Il contenuto, articolato in dichiarazioni e decreti, riunisce in nove capitoli le proposizioni elaborate e votate dall’assemblea sinodale nelle due sessioni del Sinodo.

«Il discernimento comunitario – afferma il Vescovo nel Decreto di promulgazione – ha portato nella prima sessione ad alcune dichiarazioni sinodali: nove per la precisione, precedute da una introduzione comunque gradita all’assemblea. Si è operata una lettura attenta dei segni dei tempi e quindi delle sfide che lo Spirito Santo pone alla nostra Chiesa».
Dalla prima sessione è emersa in primo luogo: «l’attesa di Vangelo e di nuovi cammini educativi», cioè l’esigenza di un rinnovato annuncio della buona notizia del Vangelo, «l’altra sfida importante è stata colta proprio nel tempo che stiamo vivendo. Confuso ed incerto, attraversato da ombre nere di morte, però sempre tempo di Grazia e di opportunità per la testimonianza evangelica. Esso va saputo cogliere come un’occasione importante per ritrovare l’essenziale che da vera speranza alla vita». La prima sessione ha poi evidenziato l’attesa di «relazioni umane significative, di una fraternità reale, fatta di incontro autentico tra persone, relazioni da persona a persona», l’importanza dell’attenzione alla famiglia, «e poi la questione della donna, nella Chiesa e nella società». «Il discernimento comunitario ha poi indicato altre sfide ineludibili quali i giovani e gli anziani, indicando nel loro incontro una via necessaria da percorre per il bene della nostra società. Come pure quella dei migranti, perché le migrazioni non sono un fatto emergenziale e destinato a sparire nel giro di poco tempo: sono invece una realtà ordinaria del nostro mondo globalizzato che ci interpella profondamente. Infine, è emerso il bisogno di una Chiesa “nuova”, rinnovata profondamente dallo Spirito, più evangelica e testimoniale; più casa accogliente radicata nel Vangelo, gioiosa di vita nuova in Cristo».

Per ogni Dichiarazione sinodale la seconda sessione, conclusa nel giugno 2024, ha individuato altrettante piste concrete per il cammino della Chiesa locale indicate come “Decreti” nel Libro sinodale.

«Le Dichiarazioni e i Decreti sinodali, che ora offro a tutta la Diocesi – scrive ancora il Vescovo -, dovranno pertanto essere ben conosciuti e assimilati da tutte le componenti del popolo di Dio che vivono nel territorio diocesano, in modo particolare dai presbiteri e diaconi operanti in diocesi, nonché dei membri degli Istituti di vita consacrata e dei laici che, a vario titolo e con vari ministeri, collaborano nelle principali attività pastorali della nostra Chiesa particolare».

Il Libro sinodale sarà al centro del lavoro da svolgere in quest’anno pastorale, un testo da leggere e studiare, da far conoscere a tutte le componenti della Chiesa locale e da cui trarre indicazioni per le norme applicative di ogni Dichiarazione e Decreto.

Il Libro sinodale è disponibile presso la Libreria San Jacopo (Via Puccini, 32 – Pistoia).

 

 




Diaconato: il cammino di Daniele

Intervista a Daniele Masciotra: gli anni in Seminario, gli studi e il ministero del diacono. Domenica 13 l’ordinazione alle 18 in Cattedrale

Domenica 13 settembre alle 18 il Vescovo Fausto Tardelli ordinerà diacono il seminarista Daniele Masciotra. Daniele, che compirà 42 anni il prossimo 19 settembre, è in cammino verso il sacerdozio dal 2018, anno in cui ha avviato il suo percorso di discernimento vocazionale. Nato a Prato nel 1982 è cresciuto a Oste, presso Montemurlo, dove, nel corso degli anni, accanto all’attività lavorativa, ha progressivamente dedicato il proprio impegno alla vita parrocchiale un po’ in tutti i suoi aspetti: dall’oratorio, al catechismo, al coro, alla Caritas.

Daniele, come hai vissuto questo tempo di formazione, fino ad arrivare a questo importante momento del tuo cammino verso il sacerdozio?

Sono stati anni molto belli; sono entrato in Seminario nell’ottobre del 2019 dopo aver fatto un anno propedeutico, e fin da subito mi sono trovato bene con i formatori ed i compagni, cosa per me non scontata avendo iniziato il percorso di formazione in età già più adulta rispetto alla maggior parte degli altri seminaristi. La vita comunitaria fatta di preghiera, studio, servizi, ma anche di momenti formativi e ricreativi, è stata una grande ricchezza.
Anche lo studio presso la Facoltà Teologica dell’Italia centrale di Firenze è stato gratificante per me che mi sono rimesso sui libri dopo quasi vent’anni dalla maturità!
Così come anche le diverse occasioni di fare conoscenza ed esperienza di varie realtà della nostra diocesi, sono state delle opportunità preziose.
Quindi il bilancio, arrivato a questo momento importante del mio cammino, è senza dubbio positivo.

Quali sono i compiti del diacono?

Il Concilio Vaticano II dice che il ministero del Diacono è “diaconia della liturgia, della predicazione e della carità”, con cui serve “il popolo di Dio, in comunione col vescovo e con il suo presbiterio”.
Fondamentalmente il diacono assiste il sacerdote o il vescovo durante la Messa, esegue la lettura del Vangelo e può tenere l’omelia, e in generale pratica il ministero della Parola istruendo ed esortando il popolo. Al di fuori della Messa il diacono può celebrare il Sacramento del Battesimo. Ha inoltre la facoltà di impartire benedizioni e amministrare i sacramentali in genere.
Come sottolinea la Lumen Gentium, il documento conciliare sulla Chiesa, il diacono, oltre a servire il Popolo di Dio «nella diaconia della liturgia, della parola e della carità», deve soprattutto essere «dedito agli uffici della carità». Per questo spesso le opere di carità diocesane o parrocchiali sono affidate alla cura dei diaconi.

Papa Francesco ha rivolto un monito ai diaconi esortandoli ad essere “sentinelle” nella realtà dove si trovano ad operare; cosa vuol dire? Qual è il messaggio che vuoi dare alla comunità?

Essere sentinelle vuol dire avere la capacità di avvistare la presenza di Gesù nei poveri e nei lontani; il diacono deve avvistare il Signore quando, in tanti suoi fratelli più piccoli, chiede di essere nutrito, accolto e amato. E questo il diacono può farlo ancora meglio se aiutato e supportato dalle comunità parrocchiali. Per questo è fondamentale che le comunità parrocchiali siano vicine ai solo diaconi e sacerdoti, collaborino con loro per il bene della comunità stessa e di tutta la Chiesa.

La Chiesa di Pistoia ha concluso da poco il Sinodo nel quale sono emerse le più urgenti attese di Vangelo. Secondo la tua esperienza quali sono secondo te?

Il Sinodo ci ha ricordato come essere Chiesa; non dobbiamo avere la testa reclinata su noi stessi, ma dobbiamo alzare lo sguardo verso le realtà che ci circondano, le persone che ci stanno accanto, i fratelli e le sorelle che condividono con noi la sequela a Cristo. Il Sinodo ha rimarcato l’importanza dell’ascolto reciproco e del confronto e credo che sia questa la strada giusta per il futuro. Ed è proprio pensando al futuro che sono convinto che tra le attese più urgenti ci sia la necessità di saper ascoltare i giovani, i loro sogni, le loro necessità, i loro disagi… Mi sono occupato di giovani per tanti anni in parrocchia; sono loro la società e la Chiesa del domani e noi dobbiamo saper stare con loro per fargli conoscere Cristo in modo credibile ed autentico. Credo che sia una sfida non da poco, ma che può portare grandi frutti.

(Daniela Raspollini)