Arriva l’inno iacobeo

Un brano dedicato al patrono di Pistoia per accompagnare la liturgia. Su YouTube un video sottotitolato per impararlo nelle parrocchie. La musica è opera di Mons. Umberto Pineschi, il testo di Ernesto Ferretti.

 

Un inno per accompagnare l’anno santo iacobeo. Lo ha composto mons. Umberto Pineschi, presbitero e maestro d’organo, affidandolo alle parole di Ernesto Ferretti, paroliere e poeta di molti canti catechistici.

Il brano, pensato in primo luogo per la liturgia, è donato alla Diocesi di Pistoia perché possa diventare patrimonio condiviso e accompagnare i momenti più significativi dell’anno giubilare.

Le strofe del testo raccontano sinteticamente la vita di San Giacomo il maggiore, dalla vocazione alla sua missione di apostolo fino al suo martirio, ricordando anche la sua identità di patrono della città di Pistoia.

Nelle strofe ritorna l’espressione “Santo Jacopo fratello” che, con immediata freschezza, consente di sentire particolarmente vicino l’apostolo Giacomo. «Una parola — commenta Ernesto Ferretti — che c’è più bisogno di pronunciare perché nel mondo in cui viviamo, lavoriamo, amiamo e soffriamo è quella che meglio descrive il nostro stare accanto a tutti gli altri».

L’inno si può ascoltare online sul canale YouTube diocesano dove è accompagnato da un suggestivo videoclip a cura di Lorenzo Marianeschi. Nella registrazione Mons. Pineschi è all’organo, mentre le due voci sono del can. Luca Carlesi e di don Alessio Bartolini. La registrazione audio è a cura di Francesco Biadene.

Mons. Umberto Pineschi (1935) è professore emerito di organo e composizione organistica dei Conservatori statali di musica “G. Rossini” di Pesaro e “G.B. Martini” di Bologna, organista della cattedrale di Pistoia, direttore emerito della Scuola Comunale di Musica “T. Mabellini” di Pistoia, fondatore nel 1975 dell’Accademia di Musica Italiana per Organo, fondatore e presidente dell’associazione “Accademia d’organo Giuseppe Gherardeschi” di Pistoia. Da molti anni svolge attività formativa in Giappone nella città di Shirakawa. Recentemente sono stati pubblicati cinque volumi che raccolgono le sue composizioni per organo (edizioni VigorMusic). Pineschi ha anche curato il volume “Canti per la Liturgia” per la Diocesi di Pistoia. Attualmente è proposto del Capitolo della Cattedrale, parroco della Parrocchia dello Spirito Santo e di Serra Pistoiese.

 

Ernesto Ferretti (1937) ha una lunga esperienza di paroliere per canti religiosi e catechistici. La sua attività è nata nel 1965 con una trentina di canti per il Catechismo dei Fanciulli della Diocesi di Pistoia. Nella sua lunga carriera ha composto i testi per oltre 140 canti. Molti sono raccolti in “Se non sei bella tu … : immagini, canti e lettere della comunità Maria Madre Nostra” (Pistoia, Edizioni Ora insieme 1995), altri, con audio cd, sono in “Il Signore mi chiama ogni giorno. Canti catechistici per fanciulli” (Elledici, Torino 2004). A questi si possono aggiungere testi non religiosi, ma lirici, che si trovano in due volumi: “Le lucenti vittorie” (Forum Quinta Generazione, Forlì 1988) e “Le terre della neve” (Il Papirus, Pistoia 2002). Con Pineschi Ferretti aveva già collaborato traducendo e riadattando alcuni testi per i “Canti per la Liturgia” della Diocesi di Pistoia.




La Cattedrale di San Zeno: tour 3d online

Una visita virtuale che viene in aiuto a fedeli, pellegrini e amanti dell’arte

Pellegrini in zona rossa? Da oggi si può, grazie a un nuovo e innovativo strumento online. Per chi non può muoversi a causa della pandemia o per qualche altro motivo personale, è oggi possibile vivere una visita virtuale alla Cattedrale di San Zeno. Il tour, accessibile dal sito dell’anno santo iacobeo della Diocesi di Pistoia è stato realizzato recentemente dal pistoiese Daniele Grieco con la collaborazione dell’ ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi.

Una proposta che intende offrire nell’anno iacobeo l’opportunità di “visitare” la Cattedrale, «sia a chi ne ha il desiderio ma ha difficoltà per le limitazioni agli spostamenti, — spiega Grieco — che a coloro che non ci sono mai entrati, soprattutto se ancora non conoscono Pistoia».

Una visita che può trasformarsi anche in un’esperienza dello Spirito, in primo luogo per sentirsi parte di un percorso nella fede che attraversa i secoli e continua a raccontare la vitalità del Vangelo, poi perché la visita virtuale può diventare supporto a momenti di raccoglimento o preghiera per coloro che per gravi motivi non possono uscire di casa, come anziani e infermi, per oltrepassare, almeno virtualmente la Porta Santa.

Un altro aspetto, certamente non trascurabile, viste le limitazioni dettate dalla pandemia è che con il tour si rendono visibili e facilmente fruibili delle zone della Cattedrale che, quando si accede per motivi liturgici o brevi visite, vengono normalmente trascurate. La visita, ad esempio, permette di scendere nella Cripta, un luogo suggestivo dove sono visibili resti antichissimi della Cattedrale medievale e dove sono sepolti numerosi vescovi diocesani.

La visita virtuale della Cattedrale si propone anche come strumento suggestivo capace di trasmettere l’invito a visitare la nostra città, la sua storia e i suoi tesori, «un invito — aggiunge l’autore — grazie al web facilmente estendibile a tutto il mondo, e senza il bisogno di tante spiegazioni». In Cattedrale, d’altronde, hanno lasciato il segno Filippo Brunelleschi e Giorgio Vasari, sono custodite opere di Andrea del Verrocchio, memorie di personaggi illustri e capolavori di oreficeria che forse non tutti conoscono.

Il progetto è sviluppato attraverso la tecnologia Matterport, che compone una sequenza di fotografie a 360° usando una speciale fotocamera e un software di acquisizione dedicato. «Il tutto — spiega Grieco — è processato su una piattaforma da uno specifico algoritmo per alcune ore, che restituisce poi il link al quale collegarsi via internet per vedere il tour. La visita avviene in modo abbastanza naturale, e vorrei dire quasi emozionante. Da smartphone si utilizzano le dita sullo schermo per muoversi nella scena o cambiare direzione, e con i “tocchetti” si procede avanti. Da un computer queste operazioni si fanno con il mouse o le freccette. Basta una iniziale presa di confidenza». Nello spazio della Cattedrale alcuni tag segnalano i principali punti di interesse, in verde quelli legati al percorso dell’anno santo, in blu tutti gli altri.

La visita virtuale è disponibile qui: www.annosantoiacobeo.it/cattedrale




CET: indicazioni per la Settimana Santa

Rendiamo noto il comunicato dei vescovi Toscani su come organizzare la liturgia della Settimana Santa. A partire da queste indicazioni condivise anche il vescovo Tardelli fornirà a breve gli orientamenti per la Diocesi di Pistoia.

 

Con la Domenica delle Palme si aprirà fra pochi giorni la Settimana Santa, vertice dell’anno liturgico, in cui si celebrano gli eventi la Passione, la Morte e la Risurrezione di Gesù.

I Vescovi della Toscana, sulla base degli Orientamenti per la Settimana Santa 2021 che la Presidenza della C.E.I. ha pubblicato lo scorso 23 febbraio, hanno ritenuto opportuno intervenire al fine di favorirne la concreta attuazione nelle Chiese della regione.

A differenza di quando abbiamo dovuto accettare, con sofferenza, un anno fa, quest’anno potremo avere la gioia di vivere in maniera comunitaria le celebrazioni liturgiche. Il perdurare della pandemia ci costringe però ancora al rispetto di norme e misure precauzionali: le Chiese della Toscana sono pronte, come hanno saputo mostrare in questi mesi, a rispettare tutte le attenzioni necessarie, con senso di responsabilità, grazie all’impegno del clero e all’apporto generoso dei volontari che operano nelle parrocchie, ricordando che ogni atteggiamento utile a contenere i contagi è prima di tutto una forma di carità verso le persone più fragili. Allo stesso tempo, i Vescovi si augurano che proprio il rispetto di tutte le misure di prevenzione consenta alle persone di poter partecipare in libertà e sicurezza ai riti liturgici pasquali, che costituiscono il cuore della fede cristiana, e ai quali la popolazione toscana è molto legata per fede, devozione e tradizione.

Nella Domenica delle Palme il rito della “Commemorazione dell’Ingresso del Signore in Gerusalemme” si attui di norma in tutte le Sante Messe celebrate quel giorno o nel pomeriggio della vigilia. Il rito si svolga all’interno della chiesa (o dello spazio adibito alla celebrazione), nella “seconda forma: ingresso solenne” prevista dal Messale Romano, evitando che i fedeli si muovano dal loro posto e limitando la processione, dall’ingresso al presbiterio, ai soli celebranti e ministranti; qualora ciò non sia possibile, per la conformazione del luogo sacro o altre ragioni oggettive, si utilizzi la “terza forma: ingresso semplice”; non è permesso l’uso della “prima forma: processione”, che comporta un tragitto a partire dall’esterno dell’edificio sacro. Ogni fedele potrà portare con sé il rametto di ulivo o di palma, oppure lo troverà già disposto dagli inservienti in ciascuna seduta, previa opportuna igienizzazione, oppure gli sarà distribuito singolarmente all’ingresso da volontari, muniti di guanti, che nel consegnarlo eviteranno di entrare in contatto con le mani dei fedeli; è da escludere che nella chiesa, o fuori di essa, si lascino rametti che possano essere presi personalmente dai fedeli, non essendo possibile garantire che non si verifichino assembramenti e non ci siano contatti da mani non igienizzate.

Per la Messa Crismale, si rinvia a quanto indicato dalla C.E.I., che prevede che essa «sia celebrata la mattina del Giovedì Santo o, secondo la consuetudine di alcune diocesi, il mercoledì pomeriggio. Qualora fosse impedita “una significativa rappresentanza di pastori, ministri e fedeli”, il Vescovo diocesano valuti la possibilità di spostarla in un altro giorno, entro il tempo di Pasqua». La partecipazione dei sacerdoti e dei diaconi è garantita, mediante autocertificazione, in quanto attività inerente alla loro funzione; la partecipazione dei fedeli va limitata in base alla facoltà o meno di spostamento tra comuni a seconda della “zona” sanitaria, oltre che in base alla capienza della chiesa secondo le regole del distanziamento.

Il Giovedì Santo, dove si prevede un’affluenza notevole di fedeli rispetto al luogo liturgico a disposizione, il sacerdote potrà concordare con l’Ordinario diocesano la possibilità di celebrare un’ulteriore Messa della “Cena del Signore”. In tutte le celebrazioni venga omessa la lavanda dei piedi. Al termine del rito l’Eucaristia potrà essere portata all’altare della Reposizione per l’adorazione, ma si avrà cura di mettere termine all’adorazione e di chiudere la chiesa per tempo affinché i presenti possano rientrare nelle proprie case prima dell’inizio del coprifuoco. I fedeli che intendono pregare in adorazione davanti all’altare della Reposizione lo facciano sostando in una sola chiesa, evitando di passare, secondo diffusa tradizione, da una chiesa all’altra.

Nella “Celebrazione della Passione del Signore” del Venerdì Santo, nella “Preghiera universale”, come richiesto dalla C.E.I., si aggiunga un’ultima intenzione (o la si inserisca in sostituzione della X intenzione) per questa finalità: “Per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti”; come testo liturgico, si riprenda il formulario predisposto dalla C.E.I. lo scorso anno. Nel rito dell’“Adorazione della Santa Croce”, il gesto del bacio della Croce è riservato soltanto a chi presiede la celebrazione, mentre gli altri presenti faranno solo una genuflessione o un inchino profondo.

La Veglia pasquale può essere celebrata in tutte le sue parti. Può essere celebrata una sola Veglia e, per rispettarne il carattere che le è proprio, è bene che si concluda nella notte, terminando peraltro in un orario che permetta ai partecipanti di rientrare nelle case in tempo per il coprifuoco. I sacerdoti a cui sono affidate più parrocchie, celebrino una sola Veglia, nella chiesa più capiente. Le candele da utilizzare nel “Lucernario” e poi nella “Liturgia battesimale” potranno essere già disposte dagli inservienti in ciascuna seduta o consegnate a ciascun fedele all’ingresso, da volontari, muniti di guanti, evitando di creare contatti tra le mani. Si valuti l’opportunità di omettere il rito del fuoco, qualora esso non possa svolgersi con sicurezza nell’interno della chiesa, all’ingresso. Considerata la lunghezza della celebrazione, si veda se omettere la liturgia battesimale, limitandosi alla benedizione dell’acqua lustrale e al rinnovo delle promesse battesimali, a cui far seguire, in ambedue i casi, da parte del celebrante l’aspersione dei fedeli, che restano al loro posto.

Nel Giorno di Pasqua i sacerdoti sono esortati a celebrare un numero di Sante Messe in grado di corrispondere alla prevedibile affluenza dei fedeli nella chiesa affidata al loro ministero.
I fedeli che non possono essere presenti fisicamente alle celebrazioni siano invitati dai loro parroci a seguire le celebrazioni trasmesse in diretta dai mezzi di comunicazione sociale presiedute dal Santo Padre ed eventualmente dal Vescovo diocesano.

Le celebrazioni della Via Crucis o di altri atti di pietà che si svolgono all’interno della chiesa, o nello spazio adibito a luogo sacro, vanno organizzate in modo che i fedeli non si muovano dal posto loro assegnato, riservando eventuali movimenti al celebrante e ai ministri. Vanno evitate processioni all’esterno. Tra gli atti di religiosità popolare nel nostro territorio si annovera anche la benedizione delle uova pasquali, che potrà essere fatta al termine della Veglia Pasquale e delle Messe del Giorno di Pasqua, tenendo ciascuno con sé quanto si chiede che sia benedetto.

La Pasqua è tempo doverosamente dedicato alla Riconciliazione dei penitenti. I sacerdoti sono invitati a disporre tempi adeguati in cui essere disponibili per le confessioni individuali e a darne tempestiva comunicazione ai fedeli. Per favorire l’incontro sacramentale con il perdono divino da parte del maggior numero possibile di fedeli, i sacerdoti potranno predisporre la celebrazione del “Rito per la riconciliazione di più penitenti con la confessione e l’assoluzione individuale”, oppure, confrontandosi con il proprio Vescovo, valutare l’opportunità di proporre la celebrazione del “Rito per la riconciliazione di più penitenti con la confessione e l’assoluzione generale” o l’esortazione a ricorrere all’atto di dolore perfetto, ricordando che in questi due ultimi casi occorre unire l’intenzione di accostarsi non appena possibile al sacramento della Penitenza nella forma della confessione individuale.

Nel dare queste indicazioni, i Vescovi incoraggiano ancora una volta alla preghiera e alla solidarietà verso i malati e le persone più deboli, invitano a fare memoria di tutte le vittime, poco meno di cinquemila in Toscana, di questo anno di pandemia, richiamano alla gratitudine verso tutti coloro che si stanno spendendo per prendersi cura e per alleviare le sofferenze delle persone. Nell’attesa che il Triduo Pasquale ci faccia fare esperienza della croce di Cristo e della Sua resurrezione, certi che “se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui”.

(15 marzo 2021)




Nuove nomine in Diocesi

Dalla Curia vescovile sono comunicate le seguenti nomine

 

  • In data 12 ottobre 2020, Mons. Vescovo ha nominato don Barnabè Tchedji vicario parrocchiale delle parrocchie di San Sebastiano in Piuvica, Santa Maria Assunta in Badia a Pacciana e Santa Maria Assunta in Canapale.
  • In data 12 ottobre 2020 il vescovo ha nominato don Fifonsi Medesse Zadji vicario parrocchiale della parrocchia di San Pietro Apostolo in Casalguidi.
  • Il 1 Novembre 2020 in vista dell’Anno Santo Jacobeo, il vescovo ha nominato il Dott. Michael Cantarella quale Responsabile e coordinatore del progetto “Anno Santo Iacobeo 2021″.
  • In data 29 Novembre 2020 Mons. Vescovo ha nominato don Fiorenzo Battistini canonico della Basilica Cattedrale di San Zeno in Pistoia.
  • Dopo la morte del M. Rev. Don Piero Vanelli parroco della parrocchia di San Biagio in Cascheri, il Vescovo ha nominato in data 6 dicembre 2020 il Mons. Patrizio Fabbri parroco della suddetta parrocchia.
  • Dopo la morte del M. Rev. don Napoleno Toccafondi parroco della parrocchia di San Lorenzo in Spignana, il vescovo ha nominato Don Ciprian Farcas parroco della suddetta parrocchia il giorno 29.12.2020.
  • A seguito della nomina a parroco della parrocchia di San Biagio in Cascheri del rev.mo Mons. Patrizio Fabbri, il 6 gennaio 2021 Mons. Vescovo ha nominato il rev.mo Mons. Cristiano D’Angelo Vicario Generale della diocesi e Moderatore di Curia.
  • Il 6 gennaio 2021, Mons. Vescovo ha nominato Mons. Patrizio Fabbri  Vicario episcopale per il clero, confermandolo in pari tempo quale Direttore legale rappresentante dell’Ente Seminario Diocesano e Presidente della Fondazione S.Atto.
  • Il 1 febbraio 2021, Mons. Vescovo ha nominato il Rev.mo Can Roberto Breschi all’ufficio di Cancelliere del Tribunale Ecclesiastico Diocesano di Pistoia.

 

  • In data 1 febbraio 2021, volendo assicurare la continuità del servizio di alcuni uffici pastorali, Mons. Vescovo ha provveduto alle seguenti conferme ad triennium:
  • Marcello Supressa – Direttore della Caritas Diocesana;
  • Suor Giovanna Cheli – Direttrice dell’ufficio catechistico diocesano;
  • Rev. Can. Roberto Breschi – Direttore dell’ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso;
  • Rev. Don Ugo Feraci – Direttore dell’ufficio per la cultura e le comunicazioni sociali;
  • Edoardo Baroncelli – Direttore dell’ufficio diocesano della pastorale scolastica;
  • Stefano Mazzeschi – Direttore responsabile delle case per ferie della Diocesi di Pistoia;

 

  • Sempre in data 1 febbraio 2021, Mons. Vescovo ha cofermato “ad aliud triennium”:
  • Mons. Cesare Tognelli – Assistente unitario dell’Azione Cattolica;
  • Rev. Don Gianni Gasperini – Vice assistente diocesano del settore giovani e giovanissimi di Azione Cattolica;
  • Rev. Can. Roberto Breschi – assistente ecclesiastico della rete mondiale di preghiera del papa – Apostolato della Preghiera;
  • P. Pietro Villa – Assistente Spirituale dei Cursillos de Cristianidad;
  • Rev. Don Giordano Favillini – correttore spirituale della Misericordia di Pistoia;
  • Rev. Can. Diego Pancaldo – direttore spirituale del Seminario Vescovile;

 

  • In data 2 febbraio 2021, allo scadere dei “nove anni” previsti nel Decreto di nomina, Mons. Vescovo ha provveduto alle seguenti conferme:
  • Rev. Don Domenico Fini – parroco della parrocchia di Sant’Atanasio in Orsigna;
  • Rev. Don Giancarlo Mascheretti – parroco della parrocchia di Santa Maria Assunta in Faltognano;

 

  • A decorrere dal 2 febbraio 2021, essendo scaduto il mandato del Can. Luca Carlesi e dovendo provvedere all’Ufficio Liturgico Diocesano, Mons. Vescovo ha nominato ad triennium il M. Rev. Don Alessio Bartolini Direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano ed il Diacono Federico Coppini segretario dello stesso ufficio.
  • Volendo dare seguito alle indicazioni della riforma del processo canonico messa in atto da S. Padre Francesco, Mons. Vescovo in data 3 febbraio 2021 ha istituito il Servizio di Consulenza pastorale – giuridica per il Matrimonio, nominando il Rev.mo Can. Roberto Breschi, e la Dott.ssa Michela Cinquilli operatori del suddetto servizio.
  • Vista la richiesta della Federazione Provinciale Coldiretti di Pistoia, a seguito della morte di don Piero Vanelli, Mons. Vescovo ha nominato in data 15 febbraio 2021 e per un triennio, il M. Rev. Don Luciano Tempestini quale Consigliere Ecclesiastico della Coldiretti di Pistoia.
  • Vescovo in data 25 febbraio 2021 con il consenso di S.E.R.ma Mons. Andrea Migliavacca, Vescovo della Diocesi di San Miniato, ha nominato Amministratore Parrocchiale della Parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù in Mastromarco il Rev.do don Antonio Velotto del clero della Diocesi di San Miniato.



Vigilanza amministrativa dei beni diocesani

Si allargano le competenze per l’economo Elisabetta Fedi

Il vescovo Tardelli, in data 21 febbraio 2022 conferisce all’Economo diocesano  Elisabetta Fedi quanto compete all’Ordinario in ordine alla vigilanza sulla amministrazione di tutti i beni appartenenti alle persone giuridiche pubbliche diocesane, cioè ai vari enti “parrocchia”, “Chiese”, Seminario, IDSC, Capitolo Cattedrale e ogni altra Confraternita o Associazione che abbia personalità giuridica pubblica nell’ordinamento canonico.

L’economo Diocesano, senza sottrarre ai legittimi amministratori la giusta autonomia nelle scelte, svolgerà una funzione di aiuto, consiglio e controllo.

Leggi la nomina (pdf)

 




Prima edizione del Premio “Mons. Giordano Frosini”

Si chiude il 30 aprile 2021 il Bando per la partecipazione al Premio promosso dalla Scuola diocesana di Teologia dedicato a Mons. Giordano Frosini. Il bando premia la miglior tesi di dottorato in teologia. La vittoria prevede la pubblicazione della tesi, che sarà finanziata interamente dal contributo della Fondazione Caript di Pistoia.

La tesi dovrà costituire, in primo luogo, un importante contributo all’aggiornamento del linguaggio e del sapere teologico, in modo tale da risultare significativa all’interno della cultura e della scienza contemporanee. Saranno poi valutati ai fini del bando, la qualità scientifica del lavoro e quella della scrittura.

La Commissione chiamata a valutare le tesi e a stabilire la tesi vincitrice, oltre che da un rappresentante del Comitato “Don Giordano Frosini”, è composta da: Adriano Fabris della Facoltà teologica di Lugano e dell’Università di Pisa, Giuseppe Lorizio della Pontificia Università Lateranense, Armando Matteo della Pontificia Università Urbaniana, Basilio Petrà della Facoltà Teologica dell’Italia centrale, Brunetto Salvarani della Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna.

Per informazioni e partecipare: scuolateologia@diocesipistoia.it

 

Scarica il Bando con tutte le indicazioni

 




La trasparenza dell’amore: una coppia davvero alternativa

Giacomo ed Elettra raccontano la loro storia, dal fidanzamento al matrimonio, attraverso un percorso di servizio e di fede

Come nasce una storia di amore? E come si intreccia con il percorso di fede?

Parlarne non è così scontato come può sembrare. Perchè può essere facile narrare i momenti più belli o quelli divertenti, quelli che racconti sempre nelle serate fra amici. Raccontare invece i momenti di discernimento, quelli della fatica e della difficoltà vera e concreta necessita di una grande umiltà.

Raccontare con semplicità la vita intima, quella personale e quella di coppia, è straordinario. Ci sono riusciti Elettra e Giacomo, fidanzati dall’età di 17 anni, sposi dal 2013, in attesa del secondo figlio: «Abbiamo detto quello che ci dicevano il cuore e la verità». Elettra e Giacomo raccontano il volontariato presso il Centro di Riabilitazione Maic di Pistoia svolto fin dall’adolescenza e che li ha fatti incontrare.

Nel periodo del fidanzamento hanno sperimentato un cammino di approfondimento che li ha aiutati a calare nella loro vita la Parola di Dio. Poi il percorso è continuato negli incontri con altre coppie. Ma Elettra e Giacomo parlano con facilità anche di castità, di un’attenzione all’altro che parte dal proprio corpo.

L’intervista è visibile da oggi sul canale YouTube della Diocesi di Pistoia. (I.G.)




Incontro online per coppie di fidanzati

Una proposta di spiritualità in occasione di …San Valentino

In questo fine settimana, da venerdì 12 a domenica 14 febbraio, sarà possibile seguire online un itinerario di ascolto, testimonianze e preghiera dedicato ai fidanzati.

L’iniziativa è proposta dalla fraternità “S. Giovanni Paolo II” dei frati minori di Assisi, a servizio della Pastorale con le Famiglie, in occasione di San Valentino e nel desiderio di cogliere l’invito di Papa Francesco a porre l’attenzione nuovamente sulla famiglia.

Tutte le informazione sul seguente link https://www.assisiofm.it/news-l-amore-che-conta.html




11 febbraio: Pellegrini a Lourdes anche da casa

Nella memoria della Madonna di Lourdes sarà possibile seguire anche da casa le celebrazioni al santuario

Dalle notizie che ci giungono dalla Francia, l’11 febbraioGiornata del Malato e memoria liturgica della Madonna di Lourdes – i Fedeli quest’anno potranno recarsi al Santuario di Lourdes solo per le celebrazioni. Quest’anno quindi non è stato possibile stilare un calendario di iniziative in presenza, ma la preghiera non si ferma.

La Messa Internazionale durante l’anno è proposta due volte la settimana ed è pensata per raccogliere tutti i pellegrini d’ogni razza e lingua intorno alla mensa del Signore. E’ sempre una celebrazione che esprime bene l’universalità della Chiesa, è un momento coinvolgente, ricco e con un’animazione liturgica particolarmente curata. Ma nel giorno anniversario della prima apparizione, che coincide con la Giornata del Malato assume una connotazione del tutto speciale

La Messa Internazionale dell’11 febbraio sarà presieduta da Mons. Antoine Hérouard (Delegato Apostolico per il Santuario di Lourdes) e sarà possibile seguirla dalle ore 10,00 in diretta sul sito del Santuario (https://www.lourdes-france.org/it/tv-lourdes/)

Alle 18,00 il consueto appuntamento con il Rosario in italiano dalla Grotta (TV2000).

Dalle 20,30 – sempre su internet all’indirizzo della diretta del Santuario (https://www.lourdes-france.org/it/tv-lourdes/) – potremo seguire il Rosario con le fiaccole alla Grotta e il Gesto dell’Acqua presieduto da Mons. Olivier Ribadeau Dumas (Rettore del Santuario)

In programma, anche un raduno online di tutti i Direttori dei Pellegrinaggi e delle Ospitalità, nelle giornate dell’11 e del 12. Mentre il 13 febbraio l’incontro sul web sarà dedicato ai medici.

(tutti i dettagli sono reperibili all’indirizzo: https://www.lourdes-france.org/it/programme-journees-de-lourdes-2021/)

Federico Coppini (Ass.ne Amici di Lourdes)




Torna il ciclo Bibbia e letteratura

Corso di 4 lezioni coordinato dal Prof. David Pratesi e condotto insieme ad altri docenti tra cui Brunetto Salvarani e l’abate Gianni di San Miniato al Monte

L’Università Vasco Gaiffi propone anche quest’anno un mini corso di Bibbia e letteratura. Come tema generale il corso si soffermerà ancora sul libro sapienziale di Qoelet per evidenziarne i temi della gioia e dell’ironia, oggi all’attenzione – un interessante percorso in tal senso è quello che va dall’antico sapiente biblico alla poetessa W. Szymborska, passando per Michel de Montaigne, filosofo e scrittore all’origine della moderna saggistica. Alla luce dell’interesse già riscosso nel precedente corso una lezione verterà anche quest’anno sulla canzone d’autore, con l’ascolto ed il commento di brani del canadese Leonard Cohen, l’autore di Halleluhja; sarà poi messa ulteriormente in risalto la poesia con la presentazione sia di un cantico ispirato dalla lettura dell’Apocalisse, Colui che viene, di Donatella Bisutti, giornalista e scrittrice milanese – autrice tra l’altro della guida alla poesia per ragazzi L’albero delle parole – sia della produzione religiosa della fiorentina Margherita Guidacci, anglista e americanista, che ha tradotto, tra gli altri, E. Dickinson e T.S. Eliot.

Programma
Ore 16,45

Gio. 11 Feb. – UNA COLONNA SONORA DEL QUOTIDIANO, L. COHEN(Prof. Brunetto Salvarani)
Gio. 18 Feb. – LA POESIA RELIGIOSA DI MARGHERITA GUIDACCI (Dom Bernardo Gianni)
Gio. 25 Feb. – QOELET, M. DE MONTAIGNE, W.SZYMBORSKA: I TEMI DELLA GIOIA E
DELL’IRONIA (Prof. David Pratesi)

I corsi si tengono presso l’UNISER, Via S. Pertini, 358, dalle 16,45 alle 18,30.
Orario di apertura della segreteria: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00.
Tel. 0573/3620305. E-mail segreteria@univergaiffi.it | Web: http://www.univergaiffi.it

 

Brunetto Salvarani, Docente di Teologia della Missione e del Dialogo presso la Facoltà Teologica del’Emilia Romagna, ed uno dei maggiori esperti di dialogo ecumenico ed interreligioso, è critico letterario e saggista poliedrico, tra l’altro autore di numerosi studi sui rapporti tra Bibbia e cultura contemporanea, con un interesse spiccato per la canzone d’autore (De André, Guccini, Capossela). Tra le numerose pubblicazioni ricordiamo Il vangelo secondo Leonard Cohen, Claudiana 2018, Teologia per tempi incerti, Laterza 2018, Dopo. Le religioni e l’aldilà, Laterza 2020.

Dom Bernardo Gianni, monaco benedettino olivetano, abate dell’Abbazia di San Miniato al Monte di Firenze, distintasi per l’apertura verso la città, l’accoglienza, la comunione e l’animazione spirituale e culturale, è stato, tra l’altro, uno dei principali artefici dell’organizzazione del convegno ecclesiale nazionale “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”; recentemente Francesco lo ha scelto come predicatore per gli esercizi spirituali al Papa ed alla Curia Romana, esercizi poi confluiti nel volume La città dagli ardenti desideri, L. E. Vaticana e San Paolo 2018, con riferimento alla Firenze di La Pira e di Mario Luzi.

David Pratesi è dall’anno accademico 2016-17 coordinatore e docente del Corso Bibbia e Letteratura all’ Università Vasco Gaiffi, già Università del Tempo Libero. Ha insegnato, tra l’altro, Lingua e Traduzione Inglese nelle Facoltà di Lingue delle Università della Tuscia e di Bologna. Tra le pubblicazioni ricordiamo i volumi Didattica della testualità, Armando 2000, Il Piccolo libro delle domande sulla vita (Piemme, 2006) e Le parole e l’incanto. I lineamenti testuali del Vangelo secondo Marco (Armando, 2012).