15 agosto: messe e orari di apertura delle chiese del Centro storico

Orari di apertura delle chiese del centro storico e delle messe per la festa di Santa Maria Assunta in Cielo (15 agosto) e seguenti.

 

Cattedrale di San Zeno
Messa festiva del 15 agosto: ore 11 e ore 18 – Messa nei giorni feriali: ore 9.30
Apertura: tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Battistero di San Giovanni in Corte
Sempre aperto  dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Visite Altare d’Argento di San Jacopo (all’interno della Cattedrale di San Zeno) sempre aperto anche il 15 agosto dalle 10 alle 12.15 e dalle 16 alle 17.15. Le visite sono con audio guida, non è necessaria la prenotazione, il biglietto si acquista all’interno del Battistero.
Campanile di piazza Duomo: visite dalle dalle 10 alle 13 e dalle dalle 15 alle 19. Il biglietto si acquista in Battistero.

Chiesa di Sant’Andrea
Messa festiva 15 agosto: ore 10.30
Apertura: venerdì 14 agosto dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30, chiuso per Ferragosto, domenica 16 agosto solo nel pomeriggio dalle 16 alle 18.30. Fino a fine di agosto le aperture per le visite sono venerdì e sabato con orario 9.30-12.30 e 16-18.30. La domenica solo il pomeriggio dalle 16 alle 18.30.

Basilica della Madonna dell’Umiltà
Messa festiva 15 agosto: ore 17 – Messa Feriale: ore 10.30
Apertura: tutti i giorni dalle 8 alle 19.30.

Chiesa di San Bartolomeo
Messa festiva 15 agosto: ore 10 e ore 19 fuori dalla chiesa nel giardino retrostante.
Apertura: tutti i giorni dalle 8.30 alle 20; il 15 agosto è chiusa nel pomeriggio.

Chiesa di San Giovanni Fuorcivitas
Apertura: lunedì-venerdì dalle 9 alle 12, sabato e domenica chiuso.

Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola
Messa festiva 15 agosto: ore 9 e ore 12
Apertura: tutti i giorni dalle 9 alle 19.

Chiesa di San Francesco
Messa festiva 15 agosto: ore 8.30 e ore 11.15
Apertura: tutti i giorni dalle 7.30 alle 12.
Durante la celebrazione della Santa Messa non sarà possibile effettuare visite turistiche nelle chiese.

Chiesa di San Paolo 
Messa festiva 15 agosto: ore 8
Apertura: nei giorni feriali: 8 messa – chiusura ore 20. Nei giorni festivi, compreso Ferragosto, è chiusa alle visite.

 

Ricordiamo anche che in questi giorni ha riaperto ai fedeli la chiesa del monastero della Benedettine di Pistoia.

Orari celebrazioni

Feriali: ore 16.00 – segue vespro
Festivi: ore 10.00 – segue adorazione eucaristica fino mezzogiorno
Giovedì: adorazione eucaristica 8 – 12



Un nuovo pastore per la chiesa sorella di Balsas

Dopo la morte del vescovo Angelo Enemésio Lazzaris, la Diocesi di Balsas, nello Stato del Maranhão in Brasile, ha un nuovo pastore nella persone di P. Valentim Fagundes de Meneses, M.S.C.

Alla Diocesi di Balsas la Chiesa di Pistoia ha donato per più di 30 anni il vescovo Rino Carlesi (originario di Masiano) e per 14 anni la dedizione e il lavoro pastorale e umano-sociale di don Umberto Guidotti e Nadia Vettori. Entrambi hanno conosciuto e apprezzato il lavoro e l’umanità di Mons. Lazzaris durante il loro impegno missionario.

 

S.E. Mons. Valentim Fagundes Meneses, M.S.C., è nato il 22 luglio 1953 ad Agualva, nell’Isola di Açores, Diocesi di Angra (Portogallo). Ha compiuto gli studi di Filosofia nella Pontificia Università Cattolica di Campinas e quelli di Teologia nella Pontificia Facoltà di Teologia Nossa Senhora da Assunção a São Paulo.

Il 2 febbraio 1979 ha emesso la Professione Religiosa nella Congregazione dei Missionari del Sacro Cuore di Gesù e il 2 luglio 1982 è stato ordinato sacerdote.

Nel corso del suo ministero ha ricoperto i seguenti incarichi: Vicario Parrocchiale (1983-1985) e poi Parroco (1986-1988) di Pai Eterno e São José nel quartiere Cidade de Deus a Rio de Janeiro-RJ; Parroco a El Salvador (1989-1991); Parroco di Imaculada Conceição a Nova Iguaçu-RJ (1992-1996); Parroco di Nossa Senhora das Dores a Floresta do Araguaia-PA (1997-2001); Parroco di Buen Pastor de Turubamba a Quito, Ecuador (2002-2007); Vicario Parrocchiale di Nossa Senhora do Sagrado Coração a Contagem-MG (2008); Parroco di Nossa Senhora da Ajuda a Monte Formoso-MG (2009-2011); Parroco di Nossa Senhora do Sagrado Coração a Praça Seca-RJ (2012-2014).

All’interno della sua Congregazione è stato Formatore degli studenti di Filosofia a Belford Roxo-RJ (1992-1996) e nel Seminario Minore a Santíssima Conceição do Araguaia-PA (1997-2001), Vice-Provinciale (2012-2014) e poi Provinciale (2014-2020) della Provincia di Rio de Janeiro.

Inoltre, è stato Assessore della Conferenza dei Religiosi del Brasile a Brasília-DF (1984-1988) e Professore di Teologia Pastorale presso l’Istituto Filosofico e Teologico Paulo VI a Nova Iguaçu-RJ (1992-1996).

Al presente è Superiore Provinciale dei Missionari del Sacro Cuore della Provincia di Rio de Janeiro, con sede a Juiz de Fora-MG.

(fonte: bollettino stampa Santa Sede del 29/07/2020)




In ricordo del vescovo Mansueto

Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia dal 2006 al 2014, moriva quattro anni fa il 3 agosto 2016.

Anche quest’anno la ricorrenza della morte sarà celebrata con particolare intensità nella sua parrocchia di Santa Maria a Colle presso Lucca, dove è sepolto. Presiederà la liturgia al mattino alle 9.30 monsignor Fausto Tardelli, amico fraterno di Bianchi e suo successore a Pistoia.

In diocesi il ricordo del vescovo Mansueto è affidato a una celebrazione eucaristica celebrata in Cattedrale anch’essa alle 9.30.




Un’animatrice infaticabile appassionata del Vangelo

Domenica 21 giugno è morta suor Sandra Matulli religiosa delle Minime del Sacro Cuore. Ha guidato per molti anni il Centro missionario. Ricordava: «Siamo chiamati per essere inviati»

L’Ufficio missionario diocesano tratteggia la fede e il temperamento di una consacrata «dalle idee chiare»

Carissima Suor Sandra,
ci hai lasciati domenica 21 giugno 2020, nel giorno di quel Signore a cui hai dedicato tutta la vita, ed ora, ne siamo certi, da lassù, alla sua presenza, rivestita di bianche vesti, ci sarai più vicina che mai, uniti come saremo nella preghiera.
È stato un lungo cammino quello che abbiamo fatto guidati da te: ricordiamo, grati, tutte le riunioni della commissione, gli incontri nelle parrocchie che ci hanno accolti, gli adulti e i bambini che abbiamo incontrato in queste circostanze, i corsi di formazione regionali e nazionali che ci hanno permesso di approfondire quello spirito missionario che rappresenta la condizione fondativa del nostro modo di essere cristiani, i convegni e congressi nazionali ai quali alcuni di noi ha partecipato insieme a te. Vorrei ricordare ancora il gruppo di giovani che eri riuscita a formare e che seguivi puntualmente con incontri mensili: ricordo come alcuni di loro abbiano potuto, tramite te, fare delle esperienze di Missione in alcuni paesi africani. È stato un cammino impegnativo, durato più di un decennio, ma pieno di soddisfazioni per le tante persone ed i tanti testimoni che abbiamo incontrato e che ci ha permesso di aprire la mente ed il cuore alle necessità delle persone e dei popoli impoverite a causa delle ingiustizie perpetrate a loro danno e dall’egoismo di tanti.

Sono tanti i ricordi che mi affollano la mente e che non riesco in questo momento ad esprimere perché prevale la commozione sulla ragione, un altro aspetto però vorrei sottolineare: la stima e l’affetto di cui godevi a livello di commissione regionale per la capacità di coinvolgimento e il numero di presenze che eri capace di garantire da parte di Pistoia negli incontri regionali e nei corsi di formazione ai quali abbiamo partecipato. Era un aspetto questo che non mancava mai di essere rilevato, ed ancora il rammarico espresso da tante persone nel momento in cui hai dovuto lasciare l’incarico di direttrice del C.M.D. Ti abbraccio Sandra, sia pure virtualmente, nella certezza di incontrarti ancora.
Lucia Fedi

La dipartita di suor Sandra ha molto addolorato tutti noi del Gruppo missionario e la mia famiglia, che la conosceva molto bene. Persona straordinaria per carattere, briosa e sorridente metteva allegria in tutti coloro che le stavano accanto. Disponibile a farsi presente su ogni frontiera dell’annuncio del Vangelo ci ha sempre stupito per lo spessore e la forza della sua testimonianza, della passione apostolica, delle sue doti di organizzatrice infaticabile. Per oltre un decennio, sotto la sua guida all’Ufficio missionario, abbiamo creato un clima di comunione fraterna che ci ha spinti verso un impegno pastorale autentico di voler servire Gesù Salvatore.

Alla luce di questo imperativo missionario abbiamo percorso il territorio della nostra diocesi e collaborato in armonia con gli Uffici missionari della Regione Toscana. Suor Sandra non si stancava mai di ripetere che noi “siamo stati chiamati per essere inviati”, che la buona notizia di Cristo va portata agli uomini reali, storici, di oggi, scrutando le sfide ed i compiti che ci attendono. Parlava dell’urgenza della missione, che nasce dall’ottimismo, dal convincimento che il tempo è propizio, della rinascita religiosa in un mondo che ne ha sempre più bisogno. Ci ammoniva anche a superare la episodicità della cooperazione missionaria, ma ad agire sempre con gesti concreti e continuativi, a creare mentalità e coscienza. C’era in lei una forte tensione missionaria ma anche insofferenza per tutte le chiusure e i ripiegamenti di ogni genere.

Il suo è stato un cammino lineare, autentico, coinvolgente. La passione che ci animava e ci anima ancora nasceva dalla sua forza di vivere ardentemente e coerentemente la vita cristiana. Ci ha insegnato anche ad avere pazienza perché nell’attività missionaria sono da mettere in conto anche le sconfitte, ma che lo Spirito Santo ci avrebbe sostenuto nei momenti di maggiore depotenziamento.

Suor Sandra è stata per noi un modello di vita per pensare de agire nel nostro contesto culturale ed irradiare il vangelo in tutti gli areopaghi della vita. Di questo, cara Sandra, faremo memoria. Sarai sempre nel nostro cuore ed ora tu nel cuore di Dio
Egisto Cardelli

Alla nostra direttrice dell’Ufficio Missionario di Pistoia*

Ogni qualvolta ti siamo stati vicini, quando ci hai convocati in nome di Gesù, che è l’essenza della Missionarietà, è stato per noi come fare una intensa terapia di fiducia e di speranza, ma soprattutto siamo stati contagiati dalla tua fede appassionata e sincera. Il tuo lavoro rivolto a noi, è stato prezioso, sei stata per noi maestra amorevole, comprensiva, tollerando e accettando le nostre lacune ma anche cogliendo la nostra buona volontà.

Questa esperienza è stata conclusa, così come molte cose belle e costruttive della vita finiscono, compresa la nostra vita terrena, ma noi tutti siamo consapevoli di quanto tu ami Gesù, di quanto lui ami te, allora l’idea che tu possa contagiare gente nuova con la tua fede ed il tuo entusiasmo in un ambiente troppo piccolo per contenere la tua esuberanza ci consola e ci rincuora. Anche negli occhi semplici di un bambino si può leggere uno spazio grandissimo e affascinante, come l’amore di Dio, e poi chissà se il Signore non abbia ancora un progetto per te fatto di umanità semplice e vasta che attende un’inviata credibile del Signore?

Certamente ogni qual volta guarderai l’ora ti ricorderai di noi, anche se sappiamo che rimarremo per sempre nel tuo cuore, certamente non solo per questo piccolo accessorio che misura il tempo ma non può contenerlo tutto perché è immenso, ed il tempo è di Dio, come dice San Paolo, il tuo tempo è destinato agli altri perché così ha voluto Dio per te.

Ti vogliamo bene e ringraziamo sinceramente il Signore per averci fatto incontrare nel cammino della vita, Suor Sandra Matulli, nata a Comeana, dell’ordine del “Sacro Cuore” e che Cristo ha mandato in tutto il mondo a parlare del suo amore.
La tua Commissione Missionaria.

*Saluto di Luigi a Suor Sandra nel momento in cui fu sollevata dall’incarico di Direttrice del C.M.D. (anche lui ci ha lasciati per salire alla casa del Padre ma lo vogliamo ricordare qui come amico e come una delle persone più gentili che abbiamo incontrato nella nostra vita).




Covid: nota sull’uso dei guanti e dpi per celebrazione matrimoni

Riprendiamo dal portale Ceinews la seguenti indicazioni che derogano all’uso dei guanti e delle mascherine per gli sposi

 

Con nota del 17 giugno u.s. dell’E.V. sono state rappresentate una serie di questioni relative al possibile superamento di alcune delle disposizioni contenute nel Protocollo in oggetto.

In particolare, sono state avanzate le richieste in ordine al “derogare all’obbligo dei guanti al momento della distribuzione della Comunione” ed alla “obbligatorietà della mascherina, riguardo alla celebrazione dei matrimoni” per gli sposi.

A seguito della richiesta pervenuta da parte della E.V., questo Dipartimento ha quindi sottoposto all’attenzione del CTS i quesiti sopra citati.

Nella riunione del 23 giugno u.s., il Comitato ha preso in esame la questione e nello stralcio del verbale n. 91, che ad ogni buon fine si allega, viene rappresentato quanto segue:

“Anche sulla base degli attuali indici epidemiologici, il CTS raccomanda che l’officiante, al termine della fase relativa alla consacrazione delle ostie, dopo aver partecipato l’Eucarestia ma prima della distribuzione delle ostie consacrate ai fedeli, proceda ad una scrupolosa detersione delle proprie mani con soluzioni idroalcoliche. Il CTS raccomanda altresì che, in assenza di dispositivi di distribuzione, le ostie dovranno essere depositate nelle mani dei fedeli evitando qualsiasi contatto tra le mani dell’officiante e le mani dei fedeli medesimi. In caso di contatto, dovrà essere ripetuta la procedura di detersione delle mani dell’officiante prima di riprendere la distribuzione della Comunione. Il CTS ritiene auspicabile che la medesima procedura di detersione delle mani venga osservata anche dai fedeli prima di ricevere l’ostia consacrata. Rimane la raccomandazione di evitare la distribuzione delle ostie consacrate portate dall’officiante direttamente alla bocca dei fedeli”.

Quanto alla ulteriore questione posta da codesta Conferenza episcopale, “in relazione al quesito concernente l’obbligatorietà dell’uso dei dispositivi di protezione delle vie aeree da parte degli sposi durante le ‘celebrazioni dei matrimoni, il CTS osserva che, non potendo certamente essere considerati estranei tra loro, i coniugi possano evitare di indossare le mascherine, con l’accortezza che l’officiante mantenga l’uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie e rispetti il distanziamento fisico di almeno i metro. Il CTS ritiene che tale raccomandazione possa estendersi anche alla celebrazione del matrimonio secondo il rito civile o secondo le liturgie delle altre confessioni religiose”.

Di tanto, si trasmette all’E.V. perché siano scrupolosamente osservate le prescrizioni sopra riportate.

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Stralcio Verbale n. 91 della riunione tenuta, presso il Dipartimento della Protezione Civile, il giorno 23 giugno 2020

-omissis-

QUESITI DEL MINISTERO DELL’INTERNO — DIPARTIMENTO PER LE LIBERTÀ CIVILI E L’IMMIGRAZIONE SULL’IMPIEGO DEI GUANTI DA PARTE DEGLI OFFICIANTI DURANTE LE CERIMONIE RELIGIOSE E SULL’IMPIEGO DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE AEREE DURANTE LE CELEBRAZIONI DEI MATRIMONI

Il CTS acquisisce il documento proveniente dal Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione (allegati) nel quale si fa riferimento al “Protocollo per le celebrazioni con il popolo” sottoscritto dalla Conferenza Episcopale Italiana.

In riferimento alla possibilità di derogare all’obbligo dell’uso dei guanti dell’officiante al momento della distribuzione della Comunione, il CTS esprime le seguenti osservazioni:

Il momento liturgico dell’Eucarestia che l’officiante volge dapprima a se stesso e successivamente distribuisce ai fedeli rappresenta una delle fasi più critiche per la possibilità di diffusione interumana del virus SARS-CoV-2;

L’uso non corretto dei guanti può, altresì, infondere una falsa sensazione di sicurezza che può rappresentare una delle cause di diffusione del virus.
In considerazione delle osservazioni espresse, anche sulla base degli attuali indici epidemiologici, il CTS raccomanda che l’officiante, al termine della fase relativa alla consacrazione delle ostie, dopo aver partecipato l’Eucarestia ma prima della distribuzione delle ostie consacrate ai fedeli, proceda ad una scrupolosa detersione delle proprie mani con soluzioni idroalcoliche. Il CTS raccomanda altresì che, in assenza di dispositivi di distribuzione, le ostie dovranno essere depositate nelle mani dei fedeli evitando qualsiasi contatto tra le mani dell’officiante e le mani dei fedeli medesimi.

In caso di contatto, dovrà essere ripetuta la procedura di detersione delle mani dell’officiante prima di riprendere la distribuzione della Comunione. Il CTS ritiene auspicabile che la medesima procedura di detersione delle mani venga osservata anche dai fedeli prima di ricevere l’ostia consacrata.

Rimane la raccomandazione di evitare la distribuzione delle ostie consacrate portate dall’officiante direttamente alla bocca dei fedeli.

In relazione al quesito concernente l’obbligatorietà dell’uso dei dispositivi di protezione delle vie aeree da parte degli sposi durante le “celebrazioni dei matrimoni”, il CTS osserva che, non potendo certamente essere considerati estranei tra loro,

i coniugi possano evitare di indossare le mascherine, con l’accortezza che l’officiante mantenga l’uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie e rispetti il distanziamento fisico di almeno 1 metro.

Il CTS ritiene che tale raccomandazione possa estendersi anche alla celebrazione del matrimonio secondo il rito civile o secondo le liturgie delle altre confessioni religiose.

Ministero – CEI, Nota 26 giugno 2020 (PDF)




Giubilei sacerdotali per SS. Pietro e Paolo

Una messa nel giardino dell’episcopio per festeggiare gli anniversari di vita presbiterale

Il vescovo Tardelli, complici le restrizioni della pandemia, ha scelto di festeggiare in fraterna intimità la solennità dei SS. Pietro e Paolo. Lunedì 29 alle 18.30 infatti, presiederà una santa messa all’aperto nel giardino del palazzo di via Puccini, seguita da un momento di convivialità offerto al clero e soprattutto a quanti, tra i sacerdoti, ricordano una data speciale nel loro cammino ministeriale.

Quest’anno i festeggiati sono cinque: don Leonardo Giacomelli che ricorda una ricorrenza davvero singolare: 70anni di sacerdozio; seguono don Giovanni Scremin e don Renzo Aiardi, entrambi con 65 ani di messa. Si ricordano quindi il 50esimo di don Marino Marino e i 25 anni di don Timoteo Bushishi.

Un appuntamento riservato per motivi di spazio al solo clero, che permetterà più facilmente anche ai preti più anziani e fragili, ospiti nell’adiacente Seminario vescovile, di partecipare alla preghiera e alla festa. Il 29 giugno è generalmente la data tradizionale per le ordinazioni sacerdotali. Anche il vescovo Tardelli è diventato sacerdote in quella data a Lucca nel 1974.

 




Nomine dalla Curia

In data 5 ottobre 2019 don Simone Amidei è stato Correttore spirituale della Confraternita dell’Arciconfraternita della Misericordia di Prato – Sezione di Oste

In data 16 dicembre 2019 Elisabetta Fedi è stata nominata Economo diocesano

In data 14 febbraio 2020 è stato nominato don Paolo Palazzi Coordinatore diocesano dei Gruppi di preghiera padre Pio

In data 14 febbraio 2020 don Alessio Bartolini Incaricato Diocesano per la F.A.C.I

In data 5 febbraio 2020 don Elia Matija è stato nominato Correttore Spirituale della Misericordia di Carmignano

In data 5 febbraio 2020 don Andrea Mati è stato nominato Correttore Spirituale della Misericordia di Casalguidi e Cantagrillo

In data 12 giugno 2020 don Patrizio Fabbri è stato nominato Legale rappresentante di Baggio

In data 12 giugno 2020 don Patrizio Fabbri  è stato nominato Legale rappresentante di Villa di Baggio

In data 12 giugno 2020 Mario Tuci è stato nominato Referente Diocesano per l’Emporio della Solidarietà

In data 20 giugno 2020 don Roberto Breschi e la dott.ssa Lucia Cecchi sono stati nominati membri di designazione vescovile del Consiglio di Amministrazione dell’I.D.S.

In data 20 giugno 2020 è istituito il SERVIZIO PER LE CELEBRAZIONI LITURGICHE  EPISCOPALI. Al contempo sono nominati don Alessio Bartolini, “Maestro delle celebrazioni liturgiche episcopali” e responsabile del Servizio per le celebrazioni liturgiche episcopali e il Diacono Federico Coppini, Vice maestro delle celebrazioni liturgiche episcopali, membro del Servizio per le celebrazioni liturgiche episcopali; ambedue membri di diritto dell’ufficio liturgico diocesano.




In ricordo di Suor Sandra

Ci ha lasciato suor Sandra Matulli, religiosa delle Minime del Sacro Cuore. Per tanti anni è stata direttrice dell’ufficio Missionario della Diocesi di Pistoia.

Ci ha lasciato suor Sandra Matulli, religiosa delle Minime del Sacro Cuore.
Per tanti anni è stata direttrice dell’ufficio Missionario della Diocesi di Pistoia. A lei la gratitudine della Diocesi per il lavoro svolto sempre con grande passione. Alle consorelle, ai familiari e agli amici, le più sentite condoglianze. Il Signore la accolga nel Suo Regno.

Suor Maria Sandra Matulli, era nata a Comeana il 5 luglio 1936. Entrò a far parte dell’Istituto delle Suore Francescane Minime del Sacro Cuore il 10 marzo 1955.

È deceduta domenica 21 giugno 2020 nell’infermeria dell’Istituto “Nostra Signora del Sacro Cuore” a Firenze. Aveva 84 anni di età e 65 di vita consacrata.

Dopo il conseguimento del Diploma Magistrale, si adoperò all’insegnamento nella scuola elementare in varie realtà dell’Istituto: a Signa, a Rufina, a Livorno. Nell’Istituto ha svolto il servizio di responsabile di Comunità con competenza e generosità, restando sempre aperta all’apostolato e agli appelli della Chiesa locale.

Ha realizzato il suo sogno missionario, donandosi per cinque anni ad un apostolato intenso tra i poveri delle tre fraternità del Brasile. Nella Diocesi di Pistoia ha portato avanti con impegno e zelo il servizio di Direttrice dell’Ufficio per la Pastorale Missionaria e delle Pontificie Opere Missionarie affidatole da S. E. Mons. Simone Scatizzi, per ben 13 anni.

Ha collaborato nella realtà diocesana, la “Conchiglia” con incontri formativi sistematici ed ha svolto il servizio di Direttrice dell’Opera “Ginetta Gori”.

Ha collaborato attivamente con l’Unitalsi partecipando a moltissimi pellegrinaggi a Lourdes.

Nel 2013, è stata trasferita a Firenze nell’Infermeria a causa di gravi problemi di salute. Le sue esequie sono state celebrate da don Cesare Tognelli nella Chiesa Parrocchiale di San Giuseppe a Firenze.

Sr. M. Gabriella, Minime del Sacro Cuore




Fondi 8xmille: un aiuto contro la crisi

Pubblichiamo il resoconto dei fondi 8xmille. Vicinanza a famiglie e comunità

I fondi Cei costituiscono la fonte economica più significativa per il cammino della Chiesa locale e la realizzazione di molti progetti. Ogni anno le richieste aumentano al punto che non è possibile accoglierle tutte. Nella distribuzione è stato tenuto presente, ove possibile, il criterio dell’alternanza. In questo esercizio finanziario sono state accreditate alla Diocesi di Pistoia le seguenti somme: per il culto e la pastorale 634.554,17 euro; per la carità 611.687,82 euro.

Nota dell’economo diocesano sui Fondi CEI 2019

Ispirato agli indirizzi dettati dalla Conferenza Episcopale Italiana, a seguito anche delle recenti modifiche introdotte, il criterio della assegnazione e successiva erogazione dei fondi Irpef 8 per mille ha tenuto conto dei progetti, della situazione economica delle singole parrocchie e delle varie realtà diocesane.

I fondi CEI costituiscono la fonte economica più significativa per il cammino della Chiesa locale e la realizzazione di molti progetti.
Ogni anno le richieste aumentano e purtroppo non è stato possibile accoglierle tutte. Nella distribuzione si è tenuto presente ove possibile il criterio dell’alternanza, così da farne beneficiare anche quelle realtà che nel passato non ne hanno usufruito.
In questo esercizio finanziario sono state accreditate alla Diocesi di Pistoia le seguenti somme:

• per il culto e la pastorale € 634.554,17;
• per la carità € 611.687,82.

Per quanto riguarda il capitolo Carità, si è privilegiato il criterio progettuale, secondo un percorso intrapreso già da anni ma sempre maggiormente attuato e potenziato. In particolare, visto il momento storico contingente, ci siamo indirizzati maggiormente verso quelle realtà che intervengono a sostegno delle famiglie e dei singoli individui per fronteggiare il perdurare della dura crisi economica.
Il numero di interventi in favore dei bisognosi, sia in diocesi che nelle realtà locali parrocchiali ha evidenziato ancora una volta l’aumento delle situazioni di difficoltà, come testimonia il dossier Caritas presentato lo scorso dicembre, mettendo in evidenza l’importanza di questi fondi otto per mille, senza i quali non sarebbe possibile arrivare in aiuto di così tante persone e realtà.

Particolare attenzione, quindi, è stata rivolta a tutte quelle attività che gravitano intorno la Caritas diocesana in concomitanza con il progressivo impoverimento delle famiglie: Centro Caritas, mensa dei poveri, centro distribuzione vestiario, fondi di solidarietà, centri di ascolto zonali.
Rilevante è anche il sostegno alle associazioni, sulla base di progetti futuri o in fase di realizzazione indirizzati al recupero degli ex detenuti; ai centri aiuto alla vita; al sostegno per le persone diversamente abili o con difficoltà di inserimento sociale; all’assistenza degli extracomunitari. Sono stati finanziati inoltre doposcuola e progetti rivolti alla tutela della persona: dai minori, alle ragazze madri e alle famiglie in genere, fino al recupero delle donne vittime della tratta. È importante l’impegno nei confronti dell’accoglienza agli immigrati, alcuni ospitati in strutture di proprietà diocesana, realizzato con il coordinamento della Caritas diocesana.

Nel capitolo Culto e pastorale, parte del contributo è assegnata ai centri diocesani, parte alle attività pastorali e culturali sempre con eventi di assoluto rilievo; una quota è stata assegnata ad enti collegati con la Diocesi ed una parte alle parrocchie, con particolare attenzione a quelle con problemi economici e/o di piccola dimensione che non riescono più ad avere i mezzi necessari nemmeno per la gestione ordinaria.

Confermato il graduale aumento delle Parrocchie che non riescono, nel corso dell’anno solare, a reperire le risorse per la normale gestione ordinaria. In aumento anche i casi di Parrocchie, dove il contributo è servito a fare fronte a situazioni di emergenza, su interventi di manutenzione straordinaria e in tutte quelle situazioni in cui la Parrocchia stessa è impegnata, suo malgrado, in spese che superano le fonti di entrata e quindi necessitano di aiuti anche per la gestione ordinaria. Tutto questo quale segno della vicinanza e della sollecitudine della Chiesa Diocesana.

Continua l’erogazione di un contributo annuale a sostegno di un progetto missionario pluriennale nella Diocesi di Balsas, che è stata assistita per molti anni da missionari diocesani.
Un contributo è stato assegnato anche alla curia diocesana per il funzionamento degli apparati amministrativi e dei locali ove il Vescovo abita, esercita la sua attività di ascolto del clero, dei bisognosi, delle autorità e dove operano gli addetti amministrativi preposti al funzionamento della Curia stessa.

Purtroppo, al momento della stesura di questa relazione, non possiamo esimerci dal segnalare come l’emergenza COVID-19, abbia inasprito le condizioni di disagio e di marginalità già in essere.
L’ulteriore impoverimento di famiglie e aziende del territorio, e del tessuto sociale in genere, avrà, nei tempi a venire, ripercussioni economiche e pastorali anche sulle parrocchie della nostra Diocesi.
Vi siamo grati quindi per l’erogazione dei Fondi CEI straordinari che, seppur non risolutivi, sono un importante segno per le realtà del territorio e la chiesa locale.

Pistoia, 20 maggio 2020

L’Economo diocesano

 




Addio, don Aldo Magnarelli

Nel pomeriggio di martedì 26 maggio è morto don Aldo Magnarelli. Le sue condizioni di salute, già precarie da diversi mesi, si erano aggravate in questi ultimi giorni.

Sarà esposto alla Misericordia di Pistoia. Le esequie saranno celebrate alle 10 giovedì mattina nella Cattedrale di Pistoia.

Era nato il 24 settembre 1932 ed è stato ordinato sacerdote a Pistoia il 29 giugno 1957.
Mons. Magnarelli era canonico della Cattedrale, dove ha svolto per molti anni il servizio di penitenziere, accompagnando all’incontro con la misericordia di Dio tantissime persone. Molti in questi anni, si sono affidati alla sua direzione spirituale o hanno trovato in lui un punto di riferimento.

Don Aldo è stato parroco 11 anni a Canapale e 26 a Carmignano. Poi, per motivi di salute, aveva lasciato la parrocchia e dal 2000 era residente in Seminario a Pistoia, luogo che ha amato fin dai tempi in cui era vice rettore. Qui, negli ultimi venti anni ha accompagnato tanti sacerdoti anziani ed è stato amorevolmente accudito e apprezzato da tutto il personale.