Famiglia, scuola e… ragazzi

Uno sguardo su una relazione complicata attraverso le fragilità di oggi

Il centro Famiglia Sant’Anna propone una relazione sul tema: “famiglia, scuola e …ragazzi” a cura del prof. Tiziano Lombardi. L’incontro avrà luogo presso la saletta del Centro Famiglia Sant’Anna di Pistoia (Vicolo de’ Pazzi, 16), sabato 11 gennaio alle ore 9.30. L’evento è organizzato in collaborazione con AIMC, associazione italiana maestri cattolici. Tiziano Lombardi è docente di storia e filosofia presso il Liceo Forteguerri di Pistoia,  pedagogista e volontario del servizio psicopedagogico del Centro Sant’Anna.

Sembrerà banale chiederlo, ma perché la collaborazione tra scuola e famiglia è un presupposto fondamentale in un percorso educativo?

Ogni componente del percorso educativo di un ragazzo è fondamentale per la sua crescita e la sua formazione. In media un adolescente trascorre l’ottanta per cento del suo tempo tra la scuola e la famiglia; se queste due componenti educative non collaborano o peggio ancora inviano messaggi contraddittori, l’obiettivo pedagogico viene meno e il risultato non potrà che essere quello di creare disorientamento e mancanza di fiducia nei confronti del mondo adulto.

Secondo lei, come è cambiato nel tempo questo rapporto tra famiglia, scuola e ragazzi?

È cambiato quanto è cambiata la società. A volte si tende a pensare che “la scuola” o “la famiglia” siano due microcosmi a sè stante che possano andare avanti senza subire le influenze del mondo esterno. Non è così: scuola e famiglia sono il riflesso della nostra società. E i rapporti tra di loro sono influenzati dalla sua velocità di funzionamento. Faccio un esempio. Fino a pochi anni fa un ragazzo che veniva interrogato, tornava a casa e comunicava il voto ai genitori. Adesso un ragazzo che viene interrogato invia immediatamente un messaggio ai genitori per comunicare il risultato. Se prima poteva permettersi di nascondere un voto non eccelso anche per giorni, adesso con il registro elettronico costantemente monitorato dalla famiglia, non può più permetterselo. È tutto più veloce come più veloci sono i rapporti interpersonali e spesso quello che manca nel rapporto odierno tra scuola, famiglia e ragazzi sono i tempi di sedimentazione: se si ritiene che ci sia qualcosa che non va, non si perde tempo e si messaggia immediatamente l’insegnante. Il terrore più grande degli insegnanti elementari oggi, sono i gruppi di genitori su Whatsapp!

C’è una fragilità di fondo all’interno della nostra società che è sempre più evidente. Una fragilità che è figlia dei grandi cambiamenti culturali del nostro tempo. Noi europei viviamo in una società con una popolazione sempre più anziana dal punto di vista anagrafico ma che non è mai stata così giovanilistica. Ovvero, la linea di demarcazione tra la vita adulta e quella giovanile non è più marcata come una volta: gli adulti cercano di restare giovani il più a lungo possibile e i giovani si trovano senza più quelle prerogative che li rendevano “un mondo a parte”. Questo, insieme al passaggio dalla famiglia normativa alla famiglia affettiva, ha delle conseguenze sulle fragilità dei nostri ragazzi; basta analizzare i dati dei servizi di assistenza sanitaria che devono correre a sirene spiegate da un istituto scolastico all’altro per soccorrere i nostri ragazzi sofferenti di attacchi d’ansia. Quindi, ritornando alla domanda, il cambiamento che rilevo nel rapporto tra scuola, famiglia e ragazzi è una perdita di quei punti di riferimento che creavano una certa stabilità e che adesso creano elasticità. Gli elastici possono essere utili e divertenti, ma poco stabili.

È proprio vero che ai ragazzi manca la passione per la scuola rispetto al passato?

Sinceramente una grande passione per la scuola non l’ho mai riscontrata nemmeno in passato. Forse c’era quando la scuola non era un obbligo ma una conquista; l’obbligatorietà inibisce qualunque passione. Non sentiremo mai nessuno dire “ho la passione per il violino perché mi obbligano a suonare”. I ragazzi le passioni ce l’hanno eccome e talvolta, fortunatamente, coincidono con un percorso di studi ben preciso; per questo è fondamentale non influenzare più di tanto le loro scelte scolastiche ma lasciare che possano provare ad esprimersi attraverso le loro aspirazioni.

Secondo la sua grande esperienza quali sono le problematiche più frequenti nel rapporto scuola, famiglia e ragazzi?

La scuola ha delle richieste ben precise legate alla performance e agli obiettivi didattici; la famiglia ha delle richieste in termini di aspettative; i ragazzi sono nel mezzo, a cercare di accontentare e di sopravvivere sia alla scuola sia alla famiglia. Dovremmo smetterla di analizzare gli adolescenti come se fossero una specie a parte. Gli adolescenti sono sempre gli stessi: hanno i brufoli, s’innamorano alla stessa velocità con cui si disinnamorano, hanno la testa tra le nuvole e prendono decisioni ormonali. Erano così prima che iniziassi ad insegnare e lo saranno anche dopo che avrò smesso. Secondo me dovremmo parlare meno di loro e chiedergli più spesso cosa ne pensano, come si sentono e di cosa hanno bisogno.

Daniela Raspollini

 

 




Iniziative e proposte per cresimandi e cresimati

Gli appuntamenti e le indicazioni per catechisti e animatori a cura dell’Ufficio Catechistico diocesano.

Nel mese di gennaio la nostra diocesi invita i catechisti a prepararsi ad una serie di iniziative che riguardano sia i ragazzi che riceveranno la cresima nel 2020 che i ragazzi che l’ hanno già ricevuta dal febbraio 2019 al gennaio 2020 (compreso).
I cresimandi cominceranno con i loro catechisti a prepararsi alla festa di incontro con il vescovo prevista in cattedrale il 29 marzo 2020 alle ore 15.30, i cresimati – invece – con i loro gruppi dopo cresima sono invitati dal vescovo al Confirmed Day per fare ancora festa insieme il 26 gennaio 2020 in San Bartolomeo alle ore 15.30.

Per i cresimandi

Il 7 gennaio scorso don Cristiano d’Angelo ha presentato un itinerario a tappe di ascolto, condivisione e gioco intorno ad un preciso brano del vangelo. Ci proponiamo infatti di vivere un tempo forte di comunione nel quale tutti i ragazzi che celebreranno la cresima in questo anno camminano insieme fino al giorno in cui incontreranno il vescovo in duomo. Qui faranno finalmente un’esperienza di chiesa, entrando in cattedrale e abitando questo spazio così significativo della diocesi. Riempiremo la cattedrale festosamente, portando la gioia della vita e accogliendo la parola del vangelo che alla vita dà profondità e speranza. Chiunque non avesse ricevuto questo strumento può scrivere all’ufficio catechistico per chiedere informazioni o scaricarlo qui.

Per i cresimati

In questi giorni l’attenzione dell’ufficio catechistico è rivolta in modo del tutto eccezionale ai cresimati, perché la festa in San Bartolomeo è davvero imminente. Il motto di questa giornata è W LA VITA, perché la vita ci scoppia dentro il cuore e il futuro è davanti a noi.
La chiesa di Pistoia è emozionata al pensiero di tutto il potenziale che portano nel cuore i ragazzi che hanno concluso l’itinerario catechistico e intende proporre un’occasione per non disperdere la gioia, l’entusiasmo, l’energia di questa bellissima stagione di vita. La seconda edizione del Confirmed Day vuole aiutare le parrocchie a lanciare il gruppo giovani, in modo da proseguire il cammino della fede che diviene amicizia e costruisce relazioni belle che tanto servono al mondo di oggi.

Anche per questo incontro consigliamo un piccolo percorso di preparazione che rivolgiamo a catechisti e animatori:

1. Seguiamo le indicazione dell’ultima tappa del sussidio W la Wita; il brano da leggere commentare per preparaci all’incontro è Mt 13,44: quello del tesoro nascosto nel campo. Il sussidio è a disposizione sul sito diocesano;
2. Preparate o portate il vostro cartello, striscione parrocchiale;
3. Venite con la voglia di ballare e cantare. Arriveranno in questi giorni le indicazioni sonore.. ( le troverete sul sito dell’ufficio catechistico). A questo proposito ricordiamo che le prove di canto per l’animazione del Confirmed Day si svolgeranno il 16 gennaio alle ore 21 presso la parrocchia di Vignole.
4. I catechisti -animatori sono invitati inoltre ad inviare entro il 22 Gennaio una mail all’ufficio catechistico (ufficiocatechistico@diocesipistoia.it) nella quale indicare il numero dei partecipanti.

Suor Giovanna Cheli




Ci ha lasciati don Valerio Mazzola

Il sacerdote, per 25 anni parroco di Villa di Baggio, aveva da mesi lasciato il servizio pastorale per una grave malattia.

Don Valerio ci ha lasciati. Era nato il 3 settembre 1942 a Salgareda in provincia di Treviso. La sua vita, segnata da una profonda inquietudine spirituale, lo ho portato giovanissimo nell’ordine dei Carmelitani Scalzi, dove è rimasto fino al diaconato. Uscito dall’ordine volle lavorare come operaio ad Ivrea. Chiese egli stesso la dispensa dallo stato clericale per dedicarsi al mondo del lavoro. Poi, nel 1970 giunse in Toscana per un’esperienza eremitica a Campiglione. Dopo tre anni si trasferì in una casa famiglia per disabili di Firenze, dove ha abitato fino al 1976. In quell’anno, in occasione di un tempo di ritiro in Casentino sentì rifiorire la propria vocazione sacerdotale. Giunto a Pistoia su invito di mons. Scatizzi chiese e ottenne di essere reintegrato nel clero.

A Pistoia è stato ordinato sacerdote nel 1994, anno in cui ha iniziato a svolgere il ministero sacerdotale a Villa di Baggio. Qui, nel cimitero del paese, secondo il desiderio dei suoi parrocchiani, a lui molto affezionati, don Valerio sarà sepolto.

Le esequie, presiedute dal vescovo Tardelli, saranno celebrate venerdì 10 gennaio alle ore 15 presso la chiesa di Villa di Baggio.

Ci piace ricordarlo con il versetto di un salmo a lui molto caro: «Io invece come olivo verdeggiante nella casa di Dio. Mi abbandono alla fedeltà di Dio ora e per sempre» (sal 52,10). «Credo che il valore della della propria vita – scriveva in una recente intervista per i suoi 25 anni di sacerdozio- consista proprio nel sapersi abbandonare a questa fedeltà che non viene mai meno».

In ricordo di don Valerio

Don Valerio o meglio Valerio, come tanti di noi lo hanno sempre chiamato, è stato un parroco molto semplice e umile, ma al tempo stesso colto e sapiente, rispettoso di quelle che sono le regole della Chiesa. Amava molto passeggiare in particolare nelle ore serali o notturne per ammirare o meglio “gustare” i paesaggi, i tramonti, la volta celeste e le montagne; per questo ha tanto apprezzato il nostro piccolo paese fra i monti pistoiesi, la sua amata Villa di Baggio. Don Valerio è sempre stato vicino a tutti con la preghiera; emotivamente sentiva molto le celebrazioni liturgiche e le celebrava nel migliore dei modi. Era una persona per niente venale rispetto alle dicerie che l’hanno ferito. Nel mese dedicato ogni anno alle missioni provvedeva lui stesso con i suoi proventi a inviare tante offerte. Per chi gli è stato vicino e l’ha conosciuto è stato un bravo “prete” di campagna e una persona da cui poter imparare molte sfaccettature della vita. Ciao Valerio.

Alessandra Scartabelli

Don Paul Devreux ricorda l’amico Valerio

Tu e Valerio siete stati ordinati insieme, cosa ti ricordi di quel momento?

Per me è stato bello sentire subito un grande senso di comunione.

Cosa ti piace ricordare di Don Valerio?

Mi è sempre piaciuto la sua semplicità.

Quali aspetti gli stavano particolarmente a cuore nella sua opera pastorale?

Era un sacerdote contento di ciò che faceva, pieno di entusiasmo.

Come ha affrontato la sua malattia?

L’ha affrontata con cosi tanta serenità che non mi sono accorto che stava morendo, come fu Don Casimiro, qualche anno fa. L’ho rivisto alle cappelle dell’ospedale, vestito a festa, e per la prima volta l’ho visto con le scarpe nuove, che i parrocchiani gli hanno comprato per l’occasione, segno di affetto. Certamente sta pregando per noi più di quanto noi preghiamo per lui.  Buon viaggio caro Valerio e goditi il meritato riposo.

D.R.




1 gennaio,un giorno per la pace

Il 1 gennaio, solennità di Maria Madre di Dio, si celebra la giornata mondiale della pace. Il vescovo Tardelli celebrerà la Santa Messa alle ore 18 in Cattedrale, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni e movimenti cattolici che fanno parte della Consulta diocesana delle aggregazioni laicali e delle associazioni e gruppi di volontariato che operano nella diocesi.

Il tradizionale incontro del vescovo con le autorità cittadine è previsto per domenica 12 gennaio 2020, alle ore 17, in palazzo vescovile per la presentazione e la consegna del messaggio papale.




Le Benedettine di Pistoia donano il monastero alla Diocesi

Nell’ambito del progetto che ha portato Scholas Occurrentes a Pistoia, le monache Benedettine hanno annunciato la donazione del monastero di Santa Maria degli Angeli alla diocesi di Pistoia: «Perché questo possa essere sempre un luogo dello spirito e possa continuare ad accogliere tutti i giovani e meno giovani».

«Nel Vangelo – scrivono le monache – , Gesù ci invita a seguirlo sulla strada che conduce al dono totale di sé e noi monache abbiamo colto questo invito sul serio.  Ecco allora quel che stiamo vivendo in questo Natale, tempo di grande Grazia. Siamo rimaste in quattro monache, tutte anziane (giovanissime nel cuore!) in un monastero troppo grande per noi. Papa Francesco ci ha chiesto di tramandare ai giovani tutti i nostri tesori (quel che si è e quel che si ha), si è tanto raccomandato di mantenere vivo e aperto il dialogo intergenerazionale. Quello è stato sempre un nostro profondo desiderio e lo abbiamo anche concretizzato aprendo il cuore e le porte del Monastero a Scholas Occurrentes.  In questo Santo Natale (tradizione vuole sia il tempo dei migliori regali!), come madri piene d’amore, che vogliono offrire ai figli tutto quel che hanno ricevuto gratuitamente dall’Amore del Padre,  facciamo dono del nostro Monastero alla Diocesi perché questo possa essere sempre un luogo dello spirito e possa continuare ad accogliere tutti i giovani e meno giovani che vorranno attingere a questa fonte benedetta che zampilla acqua viva al centro della città.

E con cuore sempre aperto, noi monache continueremo a vivere raccolte con Gesù nella nostra “clausurina” (preparata con ogni cura nel primo piano del Monastero), adorando, pregando, ascoltando, contemplando, perseverando, accogliendo, condividendo, tutto e tutti per amore, con amore, nell’Amore di Gesù, nostro unico amore. Con un “sì” eterno, come ci insegna Maria. Questo è il nostro buon Natale, perché con Gesù sempre nasce e rinasce la gioia».

26/12/2019




Arte e fede online: un nuovo portale

La proposta culturale della diocesi a portata di click

Il sito web diocesano si arricchisce di una nuova sezione dedicata alla proposta culturale della chiesa pistoiese.

Sabato 14 dicembre, a margine dell’evento dedicato al dossier di Discover Pistoia sul Museo Diocesano-Palazzo Rospigliosi, è stata presentata la nascita di una risorsa in rete per fedeli, pellegrini, turisti e appassionati che raccoglie le diverse proposte e istituzioni culturali della diocesi. Dal sito ( arteefede.diocesipistoia.it ) sarà possibile navigare attraverso diverse sezioni: musei, chiese del centro storico, archivi e biblioteche, musica e itinerari diocesani. Al link si arriva anche direttamente dal menù della home page del sito diocesano, cliccando su “arte e fede”.

La sezione musei si collega al sito del museo diocesano: una risorsa online da cui è possibile esplorare le sale del museo di Palazzo Rospigliosi, approfondire le schede di ogni singola opera e avere informazioni sulle sezioni distaccate del museo diocesano della Ferruccia e di Popiglio. Un sito ricchissimo e ben fatto, disponibile in più lingue (cinese compreso) a cura di don Simone Amidei, direttore del museo.

La sezione riservata alle chiese del centro storico presenta una breve descrizione e alcune informazioni utili come orari di apertura, orari delle messe e indicazioni per eventuali contatti. Anche l’antica pieve di Sant’Andrea, da qualche mese aperta ai visitatori con accesso a pagamento, ha una pagina con tutte le informazioni sulla bigliettazione, per conoscere gratuità, riduzioni e orari di apertura.

Nel sito sono poi raccolte insieme biblioteche e archivi della diocesi, veri e propri tesori sconosciuti della chiesa
locale, come la straordinaria e suggestiva Biblioteca Fabroniana e l’archivio Capitolare, custode di un preziosissimo patrimonio
imprescindibile per la storia della città, dove sono conservati alcuni tra i più antichi documenti della storia pistoiese. E poi la biblioteca Leoniana, l’archivio diocesano e quello vescovile, ubicati presso il Seminario di Pistoia, con raccolte librarie molto vaste e in parte ancora da inventariare, documenti preziosi per ricostruire la storia della Diocesi, delle parrocchie e dunque del nostro territorio.

Una sezione a parte è dedicata alla musica, con una particolare attenzione alla proposta musicale e alla valorizzazione della tradizione
organistica (e non solo) pistoiese dell’accademia Gherardeschi.

Sulla pagina di Arteefede sono indicati anche numerosi itinerari diocesani per percorrere e conoscere in lungo e in largo capolavori e testimonianze significative distribuite sul territorio; dalla montagna, con la proposta di un itinerario attraverso le pievi mariane, alle colline del Montalbano che da Serravalle conducono fino alle rive dell’Arno; dalle pievi e le chiese di Montale e Montemurlo, fino alle terre di Leonardo, con Vinci e i suoi splendidi  dintorni.

Pellegrini e amanti delle escursioni a piedi troveranno indicazioni sugli edifici religiosi collocati lungo i tracciati della Romea Strata, della via Francigena della Sambuca, del Cammino di San Bartolomeo.

Il nuovo sito, realizzato grazie a Keep Up, start up lanciata dal progetto Policoro della Diocesi e, per i testi, con la collaborazione di Silvia Gualandi e Veronica Bucelli, è tutto da scoprire, ma prevede anche ulteriori risorse, indicazioni e itinerari per mettere insieme, a portata di click, l’inesauribile bellezza scaturita dalla fede.

red.




Tre inviti per il Rinnovamento

Il vescovo incontra i pastorali di servizio del Rinnovamento nello Spirito Santo

Per il Rinnovamento nello Spirito Santo, come del resto per ogni movimento e aggregazione laicale, l’incontro con il proprio vescovo è sempre un’esperienza speciale, ricca e feconda, da ricevere come una grazia che viene direttamente da Dio.
Abbiamo quindi accolto con profonda gratitudine l’invito per un incontro, rivolto dal nostro vescovo, mons. Fausto Tardelli, ai Pastorali di servizio che sono stati eletti, negli scorsi mesi di ottobre e novembre, per guidare durante il prossimo quadriennio i gruppi del RnS presenti nella diocesi di Pistoia.

L’incontro si è svolto nella serata di mercoledì 11 dicembre, nella sala presbiterale del Seminario vescovile di Pistoia, ed ha visto la partecipazione dei Pastorali di servizio neoeletti, dei Referenti diocesani dell’ambito “Famiglia” e dell’ambito “Giovani”, del Comitato diocesano di servizio e del Direttore regionale, Lorenzo Carradori, tutti facenti parte del Rinnovamento nello Spirito Santo della diocesi di Pistoia.

Dopo un momento di preghiera di lode, con l’invocazione dello Spirito Santo, ogni Pastorale di servizio ha presentato il proprio gruppo, descrivendo brevemente gli aspetti particolari dell’esperienza vissuta nel contesto ecclesiale in cui è chiamato ad operare. In tutti gli interventi è stato possibile cogliere la disponibilità, manifestata al Vescovo, ad operare attivamente nella comunità, mettendo i propri doni a servizio delle necessità delle parrocchie e della società.
È seguito, quindi, l’intervento di mons. Tardelli, nel quale ci è sembrato di poter cogliere, in modo particolare, tre “inviti”, rivolti a noi e alla realtà di cui facciamo parte.

In primo luogo, l’invito a considerarci, come movimento ecclesiale, una parte importante della Chiesa pistoiese, non un’appendice, ma una delle membra del corpo di Cristo, attraverso i carismi ricevuti dal Signore e offerti umilmente a servizio del bene comune.

In secondo luogo, il sapere che il Rinnovamento, in quanto corrente di grazia, è chiamato a sentirsi continuamente guidato dallo Spirito Santo, diventandone testimone sempre più credibile ed efficace, anche a beneficio della diocesi.

In ultimo, la chiamata a lavorare per l’unità della comunità, facendo la propria parte affinché la diversità dei carismi generi comunione e non divisione, con il desiderio sempre vivo di cogliere nell’altro il riflesso della grazia donata da Dio a tutto il corpo.

Al termine del suo intervento, mons. Tardelli ha impartito la benedizione ai singoli Pastorali di servizio, consegnando loro una copia della Lettera pastorale «…E di me sarete testimoni», per l’anno 2019/2020. Come rappresentanti del RnS della diocesi, abbiamo accolto questo segno confermando la disponibilità del movimento ad operare concretamente ed in comunione con le altre realtà della diocesi, per andare incontro alle «attese di Vangelo» tratteggiate dal Vescovo nella lettera pastorale. Abbiamo anche preso l’impegno di accompagnare, con la preghiera e con quanto ci verrà eventualmente richiesto, la preparazione del prossimo Sinodo diocesano, facendo sì che lo «stile sinodale» divenga sempre più il modo di essere e di operare dei gruppi e delle comunità del Rinnovamento.

Andrea Mattonelli, Andrea Bonifacio, Giuseppe Tormentoni
Comitato diocesano di servizio del RnS




È tempo di scegliere l’ora di religione

È disponibile sul sito diocesano la documentazione e le indicazioni per avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica a scuola.

La dimensione religiosa è uno degli aspetti fondamentali per l’educazione e lo sviluppo della persona. Attraverso l’insegnamento della religione cattolica è possibile aprirsi a questa opportunità, accogliere un’educazione che accoglie e suscita domande profonde perché «ognuno possa, nell’intimo della propria coscienza, trovare risposte convincenti».

«Frutto della revisione del Concordato del 1984, – ricorda il messaggio della presidenza CEI per l’anno scolastico 2019/2020- questo insegnamento si è ormai consolidato come apprezzata componente del curriculum scolastico ed è scelto da una maggioranza ancora cospicua di studenti e famiglie che vi trovano risposta soprattutto in termini di formazione personale, di proposta educativa e di approfondimento culturale».

È questo il momento dell’anno in cui valutare la possibilità dell’insegnamento della religione cattolica. Recentemente, infatti, è stata pubblicata dal MIUR la circolare relativa alle iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2020/2021. Nel paragrafo relativo all’insegnamento della religione cattolica si ribadisce quanto segue:

«La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica è esercitata dai genitori e dagli esercenti la responsabilità genitoriale di alunni che si iscrivono alla prima classe della scuola primaria o secondaria di primo grado al momento dell’iscrizione, mediante la compilazione dell’apposita sezione on line.

La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica per studenti della scuola secondaria di secondo grado è esercitata dagli stessi all’atto dell’iscrizione da parte dei genitori e degli esercenti la responsabilità genitoriale nella compilazione del modello on line ovvero, per le iscrizioni che non siano presentate on line (ad esempio per le iscrizioni alla scuola dell’infanzia), attraverso la compilazione del modello nazionale».

La scelta ha valore per l’intero corso di studi e in tutti i casi in cui sia prevista l’iscrizione d’ufficio, fatto salvo il diritto di modificare tale scelta per l’anno successivo entro il termine delle iscrizioni, esclusivamente su iniziativa degli interessati».

ModulisticaÈÈ

Circolare n. 22994 del 13 novembre 2019

Allegato C

Allegato B




Una vita a servizio della chiesa

In ricordo del diacono Franco Biancalani

Ci ha lasciati Franco Biancalani, diacono della Chiesa di Pistoia che per molti anni ha svolto il servizio di cerimoniere vescovile con il vescovo Simone Scatizzi e il vescovo Mansueto Bianchi, occupandosi con passione e dedizione della Chiesa Cattedrale. Era stato ordinato diacono l’8 dicembre 1989, ed è tornato alla casa del Padre trent’anni dopo, l’8 dicembre 2019. Le esequie sono state celebrate a San Mauro a Signa e presiedute dal vicario generale monsignor Patrizio Fabbri. Con lui erano presenti diversi sacerdoti della diocesi di Pistoia e il diacono Sauro Gori. «Franco era schietto e capace di gesti semplici, ma carichi di affetto – ha ricordato monsignor Fabbri nell’omelia-. Tanto ha pregato per la chiesa di Pistoia e i suoi presbiteri e diaconi». «Ricordiamo Franco nella sua fedeltà alla chiesa – ha aggiunto – nell’amore e nel servizio alla sua famiglia, perché ha creduto profondamente nella parola del Signore e nella vocazione cristiana dei battezzati, chiamati ha regalare agli altri l’amore che il Signore ci ha dato gratuitamente». Don Roberto Breschi ha poi letto, alla conclusione della celebrazione un saluto di cordoglio e di vicinanza alla famiglia da parte del vescovo Tardelli.

La nipote Sara Covoni ci consegna un ricordo del nonno con cui volentieri lo ricordiamo.

Franco Biancalani è nato a Comeana il 25 maggio 1935. Proveniva da una famiglia umile e molto povera però dignitosa. Era il quarto di sei figli: prima di lui erano nati Renata, Franca ed Ezio; dopo di lui due gemelli morti però, subito dopo la nascita. Ha vissuto con loro fino al 4 settembre 1965 data del matrimonio con Maria Grazia Nannicini che aveva conosciuta presso la ditta dove entrambi lavoravano, una manifattura che produceva accessori borse e cappelli molto nota a Signa. Da questa unione sono nate due figlie: Beatrice e Ilaria.

L’8 dicembre 1989 è stato ordinato diacono dal vescovo di Pistoia Simone Scatizzi. Da allora la sua vita è sempre stata rivolta al servizio della chiesa che ha servito occupandosi, in un primo momento, della parrocchia di Poggio alla Malva. Nonno Franco teneva tanto a quella piccola parrocchia e ai suoi parrocchiani. Era il suo gioiello: gli piaceva suonare l’organo e cantare i canti religiosi, mi portava sempre con lui tutti i sabati pomeriggio quando celebrava la liturgia della Parola. Franco però, è stato anche sacrista della cattedrale di Pistoia e nella contabilità aiutava monsignor Romano Lotti. Amava il suo ruolo, era preciso e attento ad ogni piccolo particolare della Cattedrale che doveva essere perfetta per ogni celebrazione.

Ha onorato tutti i comandamenti della nostra fede. Prestava servizio ai malati, come confratello onorario della Misericordia di san Mauro e andando spesso a Loreto Lourdes anche con l’Unitalsi insieme alla nonna. A san Mauro faceva servizio presso la parrocchia e ha organizzato per 30 anni il carnevale in paese. Aveva sempre una parola buona per tutti e certamente aveva anche le sue idee e i suoi punti di vista. Ha dedicato la sua vita alla chiesa e a noi, la sua famiglia. Per lui era importante che fossimo tutti uniti nel bene e nel male e così è stato. Franco aveva quattro nipoti e da quasi quattro anni era diventato bis nonno di mia figlia. Il nonno ci ha insegnato tanto e ci ha lasciato tanto: il rispetto per la famiglia e la devozione per la chiesa erano i suoi punti fermi.

 




Misericordia e Caritas in aiuto del popolo albanese

Come offrire un aiuto concreto alle popolazioni colpite dal terremoto in Albania

In aiuto alla popolazione albanese duramente colpita dal terremoto, la Misericordia di Pistoia e la Caritas Diocesana di Pistoia promuovono una raccolta di offerte sia in denaro che in prodotti di prima necessità.

Le organizzazioni sul posto interfacciate con i nostri centri italiani, chiedono in particolare prodotti per la pulizia ed igiene personale, oltre a pannolini per bambini, assorbenti e coperte da portare direttamente all’Emporio della Solidarietà in via G. Ferraris n. 7 (zona Sant’Agostino) nei giorni di apertura il lunedì e giovedì al pomeriggio ed il mercoledì al mattino.

Le offerte in denaro invece potranno essere raccolte presso gli uffici della Misericordia in via del Can Bianco n. 35 oppure con accredito sul seguente codice iban IT 21V030 6913 8301 0000 000 1541

Per la Caritas si raccolgono le somme di denaro presso la sede in Via Puccini, 36 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12.30 oppure con accredito sul seguente codice iban IT43T0760113800000010900512

Misericordia e Caritas si faranno garanti di consegnare quanto raccolto presso le rispettive organizzazioni locali albanesi.

Caritas Diocesana Pistoia