Arte e fede online: un nuovo portale

La proposta culturale della diocesi a portata di click

Il sito web diocesano si arricchisce di una nuova sezione dedicata alla proposta culturale della chiesa pistoiese.

Sabato 14 dicembre, a margine dell’evento dedicato al dossier di Discover Pistoia sul Museo Diocesano-Palazzo Rospigliosi, è stata presentata la nascita di una risorsa in rete per fedeli, pellegrini, turisti e appassionati che raccoglie le diverse proposte e istituzioni culturali della diocesi. Dal sito ( arteefede.diocesipistoia.it ) sarà possibile navigare attraverso diverse sezioni: musei, chiese del centro storico, archivi e biblioteche, musica e itinerari diocesani. Al link si arriva anche direttamente dal menù della home page del sito diocesano, cliccando su “arte e fede”.

La sezione musei si collega al sito del museo diocesano: una risorsa online da cui è possibile esplorare le sale del museo di Palazzo Rospigliosi, approfondire le schede di ogni singola opera e avere informazioni sulle sezioni distaccate del museo diocesano della Ferruccia e di Popiglio. Un sito ricchissimo e ben fatto, disponibile in più lingue (cinese compreso) a cura di don Simone Amidei, direttore del museo.

La sezione riservata alle chiese del centro storico presenta una breve descrizione e alcune informazioni utili come orari di apertura, orari delle messe e indicazioni per eventuali contatti. Anche l’antica pieve di Sant’Andrea, da qualche mese aperta ai visitatori con accesso a pagamento, ha una pagina con tutte le informazioni sulla bigliettazione, per conoscere gratuità, riduzioni e orari di apertura.

Nel sito sono poi raccolte insieme biblioteche e archivi della diocesi, veri e propri tesori sconosciuti della chiesa
locale, come la straordinaria e suggestiva Biblioteca Fabroniana e l’archivio Capitolare, custode di un preziosissimo patrimonio
imprescindibile per la storia della città, dove sono conservati alcuni tra i più antichi documenti della storia pistoiese. E poi la biblioteca Leoniana, l’archivio diocesano e quello vescovile, ubicati presso il Seminario di Pistoia, con raccolte librarie molto vaste e in parte ancora da inventariare, documenti preziosi per ricostruire la storia della Diocesi, delle parrocchie e dunque del nostro territorio.

Una sezione a parte è dedicata alla musica, con una particolare attenzione alla proposta musicale e alla valorizzazione della tradizione
organistica (e non solo) pistoiese dell’accademia Gherardeschi.

Sulla pagina di Arteefede sono indicati anche numerosi itinerari diocesani per percorrere e conoscere in lungo e in largo capolavori e testimonianze significative distribuite sul territorio; dalla montagna, con la proposta di un itinerario attraverso le pievi mariane, alle colline del Montalbano che da Serravalle conducono fino alle rive dell’Arno; dalle pievi e le chiese di Montale e Montemurlo, fino alle terre di Leonardo, con Vinci e i suoi splendidi  dintorni.

Pellegrini e amanti delle escursioni a piedi troveranno indicazioni sugli edifici religiosi collocati lungo i tracciati della Romea Strata, della via Francigena della Sambuca, del Cammino di San Bartolomeo.

Il nuovo sito, realizzato grazie a Keep Up, start up lanciata dal progetto Policoro della Diocesi e, per i testi, con la collaborazione di Silvia Gualandi e Veronica Bucelli, è tutto da scoprire, ma prevede anche ulteriori risorse, indicazioni e itinerari per mettere insieme, a portata di click, l’inesauribile bellezza scaturita dalla fede.

red.




Tre inviti per il Rinnovamento

Il vescovo incontra i pastorali di servizio del Rinnovamento nello Spirito Santo

Per il Rinnovamento nello Spirito Santo, come del resto per ogni movimento e aggregazione laicale, l’incontro con il proprio vescovo è sempre un’esperienza speciale, ricca e feconda, da ricevere come una grazia che viene direttamente da Dio.
Abbiamo quindi accolto con profonda gratitudine l’invito per un incontro, rivolto dal nostro vescovo, mons. Fausto Tardelli, ai Pastorali di servizio che sono stati eletti, negli scorsi mesi di ottobre e novembre, per guidare durante il prossimo quadriennio i gruppi del RnS presenti nella diocesi di Pistoia.

L’incontro si è svolto nella serata di mercoledì 11 dicembre, nella sala presbiterale del Seminario vescovile di Pistoia, ed ha visto la partecipazione dei Pastorali di servizio neoeletti, dei Referenti diocesani dell’ambito “Famiglia” e dell’ambito “Giovani”, del Comitato diocesano di servizio e del Direttore regionale, Lorenzo Carradori, tutti facenti parte del Rinnovamento nello Spirito Santo della diocesi di Pistoia.

Dopo un momento di preghiera di lode, con l’invocazione dello Spirito Santo, ogni Pastorale di servizio ha presentato il proprio gruppo, descrivendo brevemente gli aspetti particolari dell’esperienza vissuta nel contesto ecclesiale in cui è chiamato ad operare. In tutti gli interventi è stato possibile cogliere la disponibilità, manifestata al Vescovo, ad operare attivamente nella comunità, mettendo i propri doni a servizio delle necessità delle parrocchie e della società.
È seguito, quindi, l’intervento di mons. Tardelli, nel quale ci è sembrato di poter cogliere, in modo particolare, tre “inviti”, rivolti a noi e alla realtà di cui facciamo parte.

In primo luogo, l’invito a considerarci, come movimento ecclesiale, una parte importante della Chiesa pistoiese, non un’appendice, ma una delle membra del corpo di Cristo, attraverso i carismi ricevuti dal Signore e offerti umilmente a servizio del bene comune.

In secondo luogo, il sapere che il Rinnovamento, in quanto corrente di grazia, è chiamato a sentirsi continuamente guidato dallo Spirito Santo, diventandone testimone sempre più credibile ed efficace, anche a beneficio della diocesi.

In ultimo, la chiamata a lavorare per l’unità della comunità, facendo la propria parte affinché la diversità dei carismi generi comunione e non divisione, con il desiderio sempre vivo di cogliere nell’altro il riflesso della grazia donata da Dio a tutto il corpo.

Al termine del suo intervento, mons. Tardelli ha impartito la benedizione ai singoli Pastorali di servizio, consegnando loro una copia della Lettera pastorale «…E di me sarete testimoni», per l’anno 2019/2020. Come rappresentanti del RnS della diocesi, abbiamo accolto questo segno confermando la disponibilità del movimento ad operare concretamente ed in comunione con le altre realtà della diocesi, per andare incontro alle «attese di Vangelo» tratteggiate dal Vescovo nella lettera pastorale. Abbiamo anche preso l’impegno di accompagnare, con la preghiera e con quanto ci verrà eventualmente richiesto, la preparazione del prossimo Sinodo diocesano, facendo sì che lo «stile sinodale» divenga sempre più il modo di essere e di operare dei gruppi e delle comunità del Rinnovamento.

Andrea Mattonelli, Andrea Bonifacio, Giuseppe Tormentoni
Comitato diocesano di servizio del RnS




È tempo di scegliere l’ora di religione

È disponibile sul sito diocesano la documentazione e le indicazioni per avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica a scuola.

La dimensione religiosa è uno degli aspetti fondamentali per l’educazione e lo sviluppo della persona. Attraverso l’insegnamento della religione cattolica è possibile aprirsi a questa opportunità, accogliere un’educazione che accoglie e suscita domande profonde perché «ognuno possa, nell’intimo della propria coscienza, trovare risposte convincenti».

«Frutto della revisione del Concordato del 1984, – ricorda il messaggio della presidenza CEI per l’anno scolastico 2019/2020- questo insegnamento si è ormai consolidato come apprezzata componente del curriculum scolastico ed è scelto da una maggioranza ancora cospicua di studenti e famiglie che vi trovano risposta soprattutto in termini di formazione personale, di proposta educativa e di approfondimento culturale».

È questo il momento dell’anno in cui valutare la possibilità dell’insegnamento della religione cattolica. Recentemente, infatti, è stata pubblicata dal MIUR la circolare relativa alle iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2020/2021. Nel paragrafo relativo all’insegnamento della religione cattolica si ribadisce quanto segue:

«La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica è esercitata dai genitori e dagli esercenti la responsabilità genitoriale di alunni che si iscrivono alla prima classe della scuola primaria o secondaria di primo grado al momento dell’iscrizione, mediante la compilazione dell’apposita sezione on line.

La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica per studenti della scuola secondaria di secondo grado è esercitata dagli stessi all’atto dell’iscrizione da parte dei genitori e degli esercenti la responsabilità genitoriale nella compilazione del modello on line ovvero, per le iscrizioni che non siano presentate on line (ad esempio per le iscrizioni alla scuola dell’infanzia), attraverso la compilazione del modello nazionale».

La scelta ha valore per l’intero corso di studi e in tutti i casi in cui sia prevista l’iscrizione d’ufficio, fatto salvo il diritto di modificare tale scelta per l’anno successivo entro il termine delle iscrizioni, esclusivamente su iniziativa degli interessati».

ModulisticaÈÈ

Circolare n. 22994 del 13 novembre 2019

Allegato C

Allegato B




Una vita a servizio della chiesa

In ricordo del diacono Franco Biancalani

Ci ha lasciati Franco Biancalani, diacono della Chiesa di Pistoia che per molti anni ha svolto il servizio di cerimoniere vescovile con il vescovo Simone Scatizzi e il vescovo Mansueto Bianchi, occupandosi con passione e dedizione della Chiesa Cattedrale. Era stato ordinato diacono l’8 dicembre 1989, ed è tornato alla casa del Padre trent’anni dopo, l’8 dicembre 2019. Le esequie sono state celebrate a San Mauro a Signa e presiedute dal vicario generale monsignor Patrizio Fabbri. Con lui erano presenti diversi sacerdoti della diocesi di Pistoia e il diacono Sauro Gori. «Franco era schietto e capace di gesti semplici, ma carichi di affetto – ha ricordato monsignor Fabbri nell’omelia-. Tanto ha pregato per la chiesa di Pistoia e i suoi presbiteri e diaconi». «Ricordiamo Franco nella sua fedeltà alla chiesa – ha aggiunto – nell’amore e nel servizio alla sua famiglia, perché ha creduto profondamente nella parola del Signore e nella vocazione cristiana dei battezzati, chiamati ha regalare agli altri l’amore che il Signore ci ha dato gratuitamente». Don Roberto Breschi ha poi letto, alla conclusione della celebrazione un saluto di cordoglio e di vicinanza alla famiglia da parte del vescovo Tardelli.

La nipote Sara Covoni ci consegna un ricordo del nonno con cui volentieri lo ricordiamo.

Franco Biancalani è nato a Comeana il 25 maggio 1935. Proveniva da una famiglia umile e molto povera però dignitosa. Era il quarto di sei figli: prima di lui erano nati Renata, Franca ed Ezio; dopo di lui due gemelli morti però, subito dopo la nascita. Ha vissuto con loro fino al 4 settembre 1965 data del matrimonio con Maria Grazia Nannicini che aveva conosciuta presso la ditta dove entrambi lavoravano, una manifattura che produceva accessori borse e cappelli molto nota a Signa. Da questa unione sono nate due figlie: Beatrice e Ilaria.

L’8 dicembre 1989 è stato ordinato diacono dal vescovo di Pistoia Simone Scatizzi. Da allora la sua vita è sempre stata rivolta al servizio della chiesa che ha servito occupandosi, in un primo momento, della parrocchia di Poggio alla Malva. Nonno Franco teneva tanto a quella piccola parrocchia e ai suoi parrocchiani. Era il suo gioiello: gli piaceva suonare l’organo e cantare i canti religiosi, mi portava sempre con lui tutti i sabati pomeriggio quando celebrava la liturgia della Parola. Franco però, è stato anche sacrista della cattedrale di Pistoia e nella contabilità aiutava monsignor Romano Lotti. Amava il suo ruolo, era preciso e attento ad ogni piccolo particolare della Cattedrale che doveva essere perfetta per ogni celebrazione.

Ha onorato tutti i comandamenti della nostra fede. Prestava servizio ai malati, come confratello onorario della Misericordia di san Mauro e andando spesso a Loreto Lourdes anche con l’Unitalsi insieme alla nonna. A san Mauro faceva servizio presso la parrocchia e ha organizzato per 30 anni il carnevale in paese. Aveva sempre una parola buona per tutti e certamente aveva anche le sue idee e i suoi punti di vista. Ha dedicato la sua vita alla chiesa e a noi, la sua famiglia. Per lui era importante che fossimo tutti uniti nel bene e nel male e così è stato. Franco aveva quattro nipoti e da quasi quattro anni era diventato bis nonno di mia figlia. Il nonno ci ha insegnato tanto e ci ha lasciato tanto: il rispetto per la famiglia e la devozione per la chiesa erano i suoi punti fermi.

 




Misericordia e Caritas in aiuto del popolo albanese

Come offrire un aiuto concreto alle popolazioni colpite dal terremoto in Albania

In aiuto alla popolazione albanese duramente colpita dal terremoto, la Misericordia di Pistoia e la Caritas Diocesana di Pistoia promuovono una raccolta di offerte sia in denaro che in prodotti di prima necessità.

Le organizzazioni sul posto interfacciate con i nostri centri italiani, chiedono in particolare prodotti per la pulizia ed igiene personale, oltre a pannolini per bambini, assorbenti e coperte da portare direttamente all’Emporio della Solidarietà in via G. Ferraris n. 7 (zona Sant’Agostino) nei giorni di apertura il lunedì e giovedì al pomeriggio ed il mercoledì al mattino.

Le offerte in denaro invece potranno essere raccolte presso gli uffici della Misericordia in via del Can Bianco n. 35 oppure con accredito sul seguente codice iban IT 21V030 6913 8301 0000 000 1541

Per la Caritas si raccolgono le somme di denaro presso la sede in Via Puccini, 36 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12.30 oppure con accredito sul seguente codice iban IT43T0760113800000010900512

Misericordia e Caritas si faranno garanti di consegnare quanto raccolto presso le rispettive organizzazioni locali albanesi.

Caritas Diocesana Pistoia




Sicurezza in parrocchia

A seguito del corso di formazione “Le problematiche della Sicurezza per la parrocchia e l’oratorio“, tenutosi in Seminario lunedì 18 novembre u.s. ricordiamo a parroci e operatori pastorali che sono disponibili le slides del corso.

Per informazioni e ricevere le il pdf con le slides contattare: dott. Ing. Edoardo Baroncelli ( edoardo.baroncelli@gmail.com ).




Il cammino della vita e il cammino della chiesa

Il valore del pellegrinaggio a piedi tra Santiago, Pistoia e le tappe della propria esistenza.

 

Don Gianni Gasperini, direttore dell’ufficio diocesano pellegrinaggi racconta la propria esperienza di pellegrino e la ricchezza che può scaturire dal cammino.

Don Gianni, hai percorso a piedi il cammino degli antichi pellegrini diretti a Santiago. Come mai hai scelto questo tipo di esperienza?

Il mio pellegrinaggio a Santiago è nato semplicemente per rispondere ad una proposta. Stare via un mese, percorrere 800km a piedi fa un po’ paura. Alla fine però mi sono deciso. Sinceramente lo vedevo quasi una roba da fissati, mi sembrava più legato al desiderio di testare delle capacità fisiche che altro. Eppure una volta iniziato il cammino si scopre un mondo che non ti aspetti.

Il semplice impegno di camminare, di fare in un giorno a piedi quanto potresti fare in mezzora di macchina ti cambia tutto il senso del tempo. Puoi accorgerti delle cose perché vai lentamente, rifletti su tutto ciò che ti capita, ma anche sul cammino passato e presente. Ti accorgi poi delle persone che camminano con te e di che cosa significa avere dei limiti. Che siamo diversi da persona a persona te ne accorgi bene camminando.

Durante il cammino ho imparato uno sguardo che mi ha aiuta anche nel ministero: non si può pretendere di andare sempre tutti insieme; andiamo ognuno con il proprio passo. Per mantenere il senso dell’andare insieme però, ci si adatta alle esigenze dell’altro: questo è uno degli aspetti più belli che ho scoperto, il senso pastorale del camminare insieme nella stessa direzione.

Insomma, camminare è un po’ come fare un piccolo “sinodo”?

Eh sì, la parola greca significa proprio questo (cammino insieme). Dunque sinodo non è tanto il fatto di essere a braccetto sulla strada, ma accorgersi a che punto del cammino è l’altro, se troppo avanti o troppo indietro.

E poi c’è lo zaino che ricorda il peso che ti porti dietro ogni giorno. Uno zaino troppo peso fa male, chiede subito di liberarsi del superfluo. Inspiegabilmente poi, qualche giorno è pesantissimo, altre volte più leggero: è un chiaro richiamo al peso della tua umanità, che a volte ti pesa di meno.. a volte decisamente di più. E ancora: tante volte lungo il cammino non trovi ombra, e magari vedi un unico albero attorno a te, per fermartici e riprenderti subito. Allora ti chiedi: ma io di cosa ho bisogno? Di una foresta per sentirmi sempre al sicuro, oppure mi basta anche la compagnia di un solo albero?

Qual è secondo te il vero valore del pellegrinaggio: riscoprire le radici di un’antica devozione o rinascere nell’anima più confortati e saldi nella fede?

Il valore di un pellegrinaggio a piedi è quello di scoprire il vero cammino della vita, ma anche il cammino dentro la compagnia della Chiesa. Che sia San Giacomo, o San Pietro, o un pellegrinaggio mariano c’è sempre un richiamo forte a Cristo, alla mèta, compimento del destino personale e della storia. Il pellegrinaggio dice poi il modo in cui avanzare nel cammino, guardando la realtà dell’altro, la realtà attorno a te. Si potrebbe fare pastorale a pellegrinaggi e darebbe un importante contributo al nostro modo di intendere la chiesa. Personalmente l’ho sempre proposto ai corsi prematrimoniali, perché dentro il matrimonio questo senso di andare insieme è sempre più marcato rispetto ad una compagnia di amici; dentro il matrimonio l’attenzione che si sviluppa con chi viaggi diventa davvero importante e forse ci si rende conto di cosa può significare una convivenza.

Lo specifico del cammino di Santiago qual è?

Arrivati alla Cattedrale c’è il portico della Gloria, un luogo che dà senso a tutto il tuo cammino.

Chi lo compie oggi come secoli fa, alla fine fa l’esperienza di scoprire che è Cristo che l’attende.

Durante il cammino ci sono tanti richiami in questo senso. La direzione che prendi e il senso del cammino ti è continuamente ripresentato da Cristo; così a Santiago ti accorgi di non essere arrivato alla fine del viaggio. Hai compiuto una tappa -importante certo- ma aperta a tutto quanto arriva dopo. Anche io ho avuto la sensazione che non si fosse chiusa soltanto un’avventura, ma che si sarebbe aperta una strada per la mia vita.

E Pistoia come può inserirsi in questa dinamica di pellegrinaggio?

Pistoia può segnare senz’altro un punto di partenza per scoprire la ricchezza del pellegrinaggio, sia a livello personale che come chiesa diocesana. Il valore della reliquia di San Giacomo, peraltro molto sottolineato dal vescovo Tardelli, che continua a rimarcare la storia e l’identità del nostro santo patrono, è davvero un buon punto di partenza per riscoprire la nostra storia locale, cosa ci ha legato a Santiago e quanto ancora oggi tiene unite le due città. Riscoprire le nostre radici ha un valore.

In vista dell’anno iacobeo come responsabile dell’ufficio pellegrinaggi quali saranno i tuoi progetti in merito?

Senz’altro come ufficio saremo impegnati nella valorizzazione del cammino come pellegrinaggio. Sulla scia di altre diocesi, che già si stanno preparando per l’anno iacobeo, nel 2021 sarà proposto un pellegrinaggio diocesano a Santiago. C’è anche l’idea di proporne uno a piedi per i giovani. Per il resto è prevedibile una vasta ripresa di cammini locali: il cammino di San  Bartolomeo, la Romea Strata, che senz’altro vedranno un certo movimento, senza contare il pellegrinaggio delle diocesi toscane a Pistoia il 21 giugno.

E per quest’anno cosa ha in programma l’ufficio pellegrinaggi?

Quest’anno, probabilmente nella seconda settimana di Settembre 2020, si svolgerà un pellegrinaggio diocesano a Lourdes con il vescovo Tardelli. Un pellegrinaggio aperto a tutti, malati, famiglie, sacerdoti. Con l’inizio del nuovo anno arriveranno indicazioni più puntuali.

Daniela Raspollini




Un sussidio per l’Avvento e il Natale

L’ufficio pastorale con la famiglia della Diocesi di Pistoia ha realizzato un sussidio per l’Avvento dedicato alle famiglie. All’interno si trovano i vangeli delle domeniche di Avvento e del Natale corredati da commenti di San Giovanni Paolo II. Per ogni Domenica è poi presente un piccolo racconto per bambini e una nota catechistica sui temi fondamentali della fede.

Il libretto «in famiglia verso il Natale» presenta una bella copertina di Grazia Sgrilli. «La posa del Bambino – afferma l’autrice- è volontariamente ispirato alle robbiane apposte sul loggiato dell’Ospedale degli Innocenti a Firenze. I bambini ”innocenti”, abbandonati, abusati, lasciati morire in esodi disperati, sono il frutto del nostro presente. Il Bambino che viene, a braccia aperte, con le bende del lutto disciolte, sia il futuro a cui lavoriamo».

Un libretto  -ricorda il vescovo nella presentazione che lo accompagna- in cui « giorno dopo giorno avrete il nutrimento della parola di Dio per avvicinarvi con fede al Natale, troverete modo di parlare un poco insieme delle cose di Dio e di quelle davvero importanti per la vita; inoltre avrete occasione di pregare insieme, cosa che il Signore Gesù ha raccomandato di fare ai suoi discepoli».

Il libretto è disponibile gratuitamente presso la libreria San Jacopo (via Puccini, 34). Il libretto è anche liberamente scaricabile qui:    Libretto Avento 2019




Nuovi Orizzonti: in Seminario “L’arte di amare”

Un percorso di conoscenza di sè e guarigione del cuore in Seminario a Pistoia

 

Riprende anche quest’anno a Pistoia l’Arte di Amare, il percorso di conoscenza di sé e guarigione del cuore proposto dall’Associazione “Nuovi Orizzonti”, da diversi anni presente nella nostra diocesi.

Il percorso formativo di Nuovi Orizzonti nasce dall’esperienza pluridecennale di Chiara Amirante nel mondo del disagio, soprattutto giovanile, e si fonda sulla constatazione che il bisogno fondamentale della persona umana è quello di amare ed essere amati.

Nel suo viaggio iniziale, a Roma, nei baratri infernali di strade desolate anche se affollate, Chiara ha conosciuto un popolo di sbandati, emarginati, disperati, ragazzi morti nell’anima pur se nel pieno della loro giovinezza. Ha ascoltato le loro storie, le loro aspirazioni, i loro sogni infranti, scoprendo così che il male più diffuso che accomuna un numero sempre crescente di persone è la solitudine, che rivela un cuore ferito in profondità. Infatti, siamo tutti sensibili a curare subito le ferite fisiche, ma pochi si prendono cura delle ferite del cuore. Perciò, come risposta a questo diffuso disagio, Chiara ha iniziato a proporre un percorso di conoscenza di sé e guarigione del cuore sull’Arte di amare (Spiritherapy) a migliaia di persone che in questi anni le hanno consegnato le loro lacrime, la loro sofferenza, le ferite profondissime del loro cuore.

Tale percorso, pur trovando le sue principali fondamenta nel Vangelo, è rivolto a tutti, credenti e non, e ha permesso a tutti coloro che lo hanno fatto con impegno e serietà di scoprire nuovi meravigliosi orizzonti e di trovare un fondamentale cammino di guarigione di ferite che da anni continuavano a sanguinare dolorosamente e a condizionare negativamente la loro vita.

È dunque un percorso di consapevolezza di quelle ferite condizionanti e di quegli atteggiamenti non sani che, diventando trappole, rischiano di imprigionarci nel malessere. Gli esercizi concreti da fare con costanza, proposti da Chiara, aiutano ad interiorizzare nuove abitudini risanatrici, liberanti, potenzianti e portano alla riscoperta delle infinite potenzialità racchiuse nel nostro spirito. Per chi ha il dono della fede, questo avviene grazie anche alla preghiera del cuore che ci permette di fare l’esperienza risanante dell’Amore di un Dio a cui niente è impossibile, che ci ama personalmente, si prende cura di noi con immensa tenerezza se solo glielo permettiamo.

A Pistoia è possibile partecipare agli incontri di formazione e alla proiezione dei video il martedì sera dalla 21:00 alle 22:00 presso il seminario vescovile, in via Puccini n. 36. Ecco di seguito le date: 10 dicembre, 07 e 21 gennaio, 04 e 18 febbraio, 03, 17 e 31 marzo, 21 aprile e 05 maggio.

Lo stesso percorso sarà proposto anche ai giovani, i quali potranno partecipare agli incontri dedicati che si terranno il giovedì sera dalle 18:45 alle 19:45 presso la Comunità Nuovi Orizzonti di Casore del Monte (PT) in via della Castellina n. 20. Ecco di seguito le date: 05 e 19 dicembre, 16 e 30 gennaio, 13 e 27 febbraio, 12 e 26 marzo, 23 aprile e 07 maggio.

Per info: Cell. 392 7650016 – pistoia@nuoviorizzonti.orgwww.informa.me




Riabilitarsi alla vita attraverso il lavoro

Il progetto “Grappoli 2019” proposto dalla Cooperativa in Cammino ha offerto esperienze lavorative a minorenni segnalati dalla magistratura e a detenuti a fine pena. Una proposta di riscatto che porta frutto.

Con il mese di ottobre  la Cooperativa In Cammino ha concluso il progetto “Grappoli 2019” che ha attivato percorsi di inclusione lavorativa nei sei mesi da aprile a ottobre 2019. Il progetto – illustrato dalla Cooperativa in un comunicato stampa- è stato possibile grazie al finanziamento della fondazione Caript sul Bando socialmente 2018, della Caritas diocesana e della Fondazione Un Raggio di luce.

Il progetto ha attivato delle esperienze lavorative vere e proprie nel settore della carpenteria in ferro e nell’orticultura ed è rivolto a ragazzi giovanissimi seguiti dal tribunale dei minorenni (nel laboratorio) e persone che sono nella fase finale-semiliberi, in arresti o detenzione domiciliare, in affidamento in prova di un loro percorso giudiziario (negli orti). Pur avendo caratteristiche e condizioni di età differenti, quanti seguono il progetto sono purtroppo accomunati da un modo negativo di pensare il lavoro, mirato esclusivamente a un riscontro economico, mistificando tutti quegli aspetti positivi che il lavoro porta con sé, primo fa tutti un effettivo inserimento sociale.

Quanti sono stati coinvolti nel progetto – si legge nel comunicato – «hanno svolto la loro attività sotto la guida di un istruttore che ha curato l’aspetto organizzativo e l’acquisizione di competenze specifiche in un contesto in cui si assumono le regole e i comportamenti richiesti dal normale mercato del lavoro». Un aspetto, quest’ultimo che resta determinante per la Cooperativa In Cammino, in quanto favorisce: «una situazione nella quale è possibile verificare, correggere, stimolare quegli atteggiamenti che stanno alla base di un effettivo inserimento lavorativo positivo e di andare a intervenire sulle mentalità che generano marginalità». Il progetto ha poi previsto un contributo economico di presenza per andare incontro alle legittime necessità delle persone inserite.

La cooperativa In Cammino ha effettuato 16 inserimenti della durata media di tre mesi nel laboratorio di carpenteria in ferro e 22 inserimenti della durata media di tre mesi negli orti che la Cooperativa ha in affitto nei pressi della sede in via Seiarcole.

Al termine del corso è stata senz’altro più facile la ricerca di un’occupazione stabile; «alcuni hanno trovato impiego in aziende del territorio, altri sono ancora alla ricerca di un’occupazione all’altezza delle necessità»; in ogni caso la cooperativa ha accompagnato diverse persone al loro fine pena, mettendole nella condizione di poter cercare un lavoro liberi dai condizionamenti e dai possibili preconcetti legati alla loro storia di detenzione. Le attività proposte nel progetto “Grappoli” – si legge nel comunicato – «sono da considerarsi una sorta di “palestra” nella quale migliorare le proprie capacità lavorative, ma anche misurarsi con sè stessi e attivare quelle risorse e attitudini che rendono capaci di collaborare, progettare, costruire insieme».

Consistente, infine, il numero di giovanissimi in carico al tribunale dei minorenni, per i quali un approccio concreto con un lavoro manuale ha costituito motivo di rinnovato interesse e di partecipazione tale da mutare il loro atteggiamento di fronte alla vita e alla società. «Cogliamo l’occasione – conclude  la Cooperativa in cammino – per ringraziare quanti, con il loro finanziamento, hanno reso possibile questo progetto».

info: https://www.incamminocooperativa.org/

red.