Dalla paura al coraggio: sabato 14 torna la marcia per la giustizia

Sabato 14 settembre si svolgerà la 26° Marcia della giustizia Agliana-Quarrata

Antonio Vermigli, direttore del trimestrale InDialogo e membro della Rete Radié Resch di Quarrata ci presenta la prossima edizione della Marcia della Giustizia.

Il tema della prossima Marcia sarà “dalla paura al coraggio”: perché questa scelta?

Oggi viviamo dominati dall’ideologia della paura che congela tutte le positività che abbiamo. Seguiamo le sirene della sicurezza; vengono demonizzati gli stranieri al fine di ottenere consenso elettorale attraverso la “pancia” della gente, nascondendo tutta la nostra umanità.
Tanti credenti che non oso chiamare cristiani vivono nell’indifferenza. Il problema vero è il quasi ormai perduto senso della relazione umana, perchè si teme il futuro e ci si arrocca su sicurezze senza prospettive, chiudendosi non soltanto a un orizzonti umano, aperto al nostro tempo, ma anche a quello del Regno di Dio. Eppure sono proprio la relazione umana e il bisogno dell’altro che ci consentono di guardare verso una trasfigurazione della realtà. In ogni essere umano c’è un desiderio onesto di futuro che sogni e prepari un bene comune definitivo; altrimenti …che senso avrebbe la vita? La certezza è che viviamo in un mondo ingiusto e irragionevole, per questo urge un’esigenza di verità nella relazione umana.

Cosa dovremmo fare in merito?

Abbiamo bisogno di un risveglio di autocoscienza umana, perchè attraverso la nostra parte utopica che si rivela, possiamo riscoprire il desiderio più profondo che abbiamo nel cuore e che spesso teniamo nascosto o soffochiamo perchè abbiamo timore, paura del giudizio degli altri.

Qual è il significato di questa nuovo evento all’insegna della giustizia?

Riconoscere il senso dell’universale invito all’umanità, per chi è credente al Vangelo, significa assumere l’utopia del vivere con amore gratuito e giusto, la via della liberazione dell’esistenza personale e della convivenza nella società.

Daniela Raspollini

PROGRAMMA

26a Marcia per la giustizia Agliana-Quarrata (PT)
sabato 14 settembre 2019

don Luigi Ciotti, fondatore Gruppo Abele e Libera
Antonietta Potente, teologa domenicana
Mohamed Ba, senegalese, attore, scrittore e mediatore culturale
don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro

Ritrovo in Piazza Gramsci a Agliana ore 18, partenza ore 18.45, arrivo a Quarrata ore 21. Chi desidera può lasciare la macchina a Quarrata: dalle ore 16.30 alle 17.30 ci saranno dei bus-navetta che partiranno dalla piazza del Comune per andare a Agliana. Al termine della marcia saranno presenti i pullman per ritornare a Agliana.
info: rete@rrrquarrata.it




La vecchia chiesa di San Biagio riapre i battenti

Dopo anni di danni e lavori è finalmente riaperta ai fedeli

Terminati i lavori di restauro ha finalmente riaperto i battenti la vecchia chiesetta di San Biagio in Cascheri. La chiesa fu edificata sul finire del XIX secolo, al posto di un antico luogo di culto medievale. L’edificio attuale fu consacrato dal vescovo Sozzifanti nel 1879. È davvero sorprendente e sconcertante scoprire come nell’ultimo cinquantennio ben quattro volte la chiesetta abbia subito ferite micidiali. Sul finire degli anni sessanta del secolo scorso cadde una grossa parte del tetto e la chiesa per anni rimase chiusa; nel 1995 un incendio devastò tutto l’interno fondendo fra l’altro l’antico organo a canne della ditta Tronci collocato sulla cantoria di ingresso; un tremendo fulmine nel maggio del 2001 distrusse il campanile e danneggiò le coperture di tutto il complesso parrocchiale; infine, nel marzo 2018, si è verificata la caduta di una parte notevole della volta del tetto con la necessità di mettere sicurezza tutta la superficie. A seguito di questo incidente la chiesa è stata chiusa immediatamente in attesa delle indagini statiche e dei permessi delle autorità preposte.

Finalmente, dopo la gara di appalto e l’affidamento dei lavori alla ditta Cesare di Città di Castello, sotto la direzione dell’architetto Marco Biagini e la consulenza alla sicurezza dell’architetto Gabriele Niccolai, il tetto è stato ripristinato. Completati i lavori restano da coprire le spese; a tal proposito è stata indetta una speciale sottoscrizione popolare.

La parrocchia di San Biagio in Cascheri celebra la riapertura della vecchia chiesa e festeggia il cinquantesimo anniversario della nuova chiesa parrocchiale. La nuova chiesa prossima a Viale Adua, progettata dall’architetto Roberto Nardi, fu aperta ai fedeli nel 1969.

La nuova chiesa di San Biagio ha 50 anni: un pezzo importante di storia della popolazione di San Biagio punteggiato di luci ed ombre, eventi lieti e tristi, soddisfazioni e problemi come nelle vicende di ogni persona, di una famiglia e di una comunità.

La chiesa parrocchiale, d’altra parte, non è un edificio a sé stante avulso dalla vita reale della gente: è un po’ la cassa di risonanza dei sentimenti e degli eventi di un popolo: è una casa comune,un luogo che ci appartiene, una tenda che ci offre una sosta benefica nel cammino variegato e spesso complicato della vita. Ed è per questo che ripercorrere momenti significativi di questa storia collettiva potrebbe essere l’occasione per riscoprire o rarrivare il nostro senso comunitario, per gustare la bellezza e utilità di sentirsi membri di una grande famiglia. Nella vita di una famiglia, nello svolgersi delle situazioni familiari, accanto al padre c’è sempre una mamma, così sullo sfondo delle nostre riflessioni delle varie iniziative c’è lei: la Vergine Santa!

Don Piero Vannelli

PROGRAMMA DEI FESTEGGIAMENTI

Sabato 7 settembre, ore 20
Cena su prenotazione; ore 21 serata musicale con il coro polifonico di San Biagio. Festeggiamo con i brani che hanno fatto cantare più di una generazione.

Domenica 8 settembre
sante messe alle ore 9 ,11 e 19.
La Santa messa delle ore 11 sarà presieduta da Monsignor vescovo Fausto Tardelli. Alle ore 12 benedizione della chiesina vecchia e pranzo comunitario.

Da Lunedì 9 a giovedì 12 settembre, ore 21
Preghiera del Rosario nel giardino della chiesa, con riflessione sulla Madonna e sulla chiesa di Papa Francesco a cura del prof. Andrea Vaccaro

Giovedì 12 e venerdì 13 settembre, ore 21
Santa messa in suffragio di tutti i parrocchiale parrocchiani defunti, con particolare menzione di quelli deceduti nel 2018.

Sabato 14 settembre, ore 15.30
Pomeriggio di giochi con i ragazzi: ore 20 cena. A seguire serata animata dal duo Claudio e Stefania.

Domenica 15 settembre
Santa messa ore 9 e 11. Al termine della messa delle 11, benedizione delle automobili.
ore 15.30: Santa messa con processione accompagnata dalla banda Borgognoni sul seguente itinerario: Piazza della Chiesa, via fratelli Rosselli, via Allende, via San Biagio in Cascheri; alla vecchia chiesa ritorno in via Masaccio e poi in Piazza della Chiesa.

 




Adorare nella chiesa di Michelucci

Si svolgerà nella chiesa dell’Autostrada il decimo convegno delle adorazioni eucaristiche della Toscana

Sabato 14 settembre, presso la Chiesa dell’Autostrada si svolgerà il X convegno delle adorazioni eucaristiche della Toscana. Il tema di quest’anno sarà: «“Cuore di Gesù, sorgente di Misericordia”: sostare per adorare l’amore». P. Giordano Favillini, della Fraternità apostolica di Gerusalemme di Pistoia, ci presenta questa iniziativa diventata ormai tradizionale.

Il convegno regionale delle adorazioni eucaristiche è ormai diventato un appuntamento tradizionale, qual è lo scopo di questo importante evento?

Lo scopo è duplice: da una parte sostenere con questo evento comunitario gli adoratori, dall’altro far conoscere che nella nostra regione esiste un movimento che vive e promuove l’adorazione eucaristica.

L’incontro è rivolto in primo luogo a tutti gli adoratori che partecipano con un ora di adorazione la settimana a questa missione di intercessione, ma tutti possono partecipare: chiunque volesse vivere un pomeriggio di preghiera e di ascolto è accolto con grande gioia.

Quale sarà il programma dell’incontro? Può ricordare chi sarà presente?

Sarà un convegno prevalentemente di preghiera, ma ci sarà una catechesi del moderatore  di “Charis” Jean Luc Moens. “Charis” è un organismo voluto da Papa Francesco che riunisce a livello mondiale tutte le realtà cattoliche a carattere carismatico. A seguire un’adorazione comunitaria e al termine la S Messa solenne presieduta dal neo vescovo di Prato monsignor Giovanni Nerbini.

C’è un invito con cui vuole sollecitare alla partecipazione?

La nostra società ha bisogno di rimettere al centro il Signore Gesù, che di fatto è sempre più emarginato e i danni di questa emarginazione si vedono ogni giorno. L’adorazione Eucaristica è un esercizio pedagogico per ritrovare la centralità di Gesù, stabilire un rapporto con Lui, intraprendere un dialogo del cuore con Lui che è la Via la Verità la Vita. L’Eucarestia è il cuore di Gesù donato al mondo perché l’umanità abbia un luogo dove attingere amore e forza per vivere bene e nella verità l’esistenza terrena. Tutti sono invitati a riscoprire il valore e la bellezza salvifica dell’Eucaristia.

Programma

Ore 14.30: accoglienza e presentazione della Chiesa

Ore 15.00: Santo Rosario

Ore 16.00: Catechesi eucaristica di Jean-Luc Moens (Moderatore Charis)

Ore 16.45: adorazione eucaristica guidata da p. Giordano Favillini

Ore 18.00: Santa Messa presideuta da mons. Giovanni Nerbini, vescovo di Prato.

 

La chiesa di San Giovanni Battista, chiamata anche chiesa dell’Autostrada del Sole si raggiunge esternamente a piedi da via Limite 82 – Campi Bisenzio (FI), oppure, esternamente all’area di Servizio Firenze-Nord A1, sostando direttamente davanti alla chiesa (tel. 055 4219016, ore 9-17).

 

D.R.




Morto il padre di don Claudio Ciurli

Nella notte di ieri, 25 agosto, è deceduto il sig. Nello (di anni 83) padre di don Claudio Ciurli, sacerdote della nostra diocesi. I funerali saranno celebrati martedì 27 agosto alle ore 10.30, presso la chiesa di San Jacopo a Vicarello, presso Collesalvetti  (Collesalvetti, località Vicarello, Via Galileo Galilei, 130). Concelebrerà le esequie Monsignor Fausto Tardelli.

La diocesi si stringe attorno a don Claudio in questo momento di doloroso distacco.




Tre anni fa la scomparsa del vescovo Bianchi

Mons. Tardelli invita a celebrare una messa di suffragio nelle parrocchie della diocesi

Sabato 3 agosto ricorre il terzo anniversario della morte di Mons. Mansueto Bianchi, ultimo vescovo di Pistoia defunto.

In vista della ricorrenza il vescovo Tardelli raccomanda ai fedeli di pregare per lui e di celebrare in ogni parrocchia una santa messa in suffragio di Mons. Mansueto Bianchi nel giorno della scomparsa.

Mons. Tardelli celebrerà la santa messa di suffragio sabato 3 agosto alle ore 10.30 nella chiesa di Santa Maria a Colle (Lucca) presso la quale il vescovo Mansueto è stato sepolto.




La Toscana da San Francesco

I prossimi 3 e 4 ottobre le diocesi toscane si danno appuntamento ad Assisi
per un pellegrinaggio regionale. Parrocchie, associazioni, movimenti della
nostra diocesi sono chiamati a partecipare a questo importante momento ecclesiale.

 «Francesco
và, ripara la mia casa» (Fonte Francescane 1411): è l’ invito che Gesù aveva
fatto al giovane Francesco dal crocifisso della chiesetta di San Damiano allora
in rovina.

Da qui si è
accesa la fiamma dell’amore di questo giovane per Dio, per il creato e per la
vita stessa. La sua esistenza, avendo come fonte il Vangelo, l’umiltà e la
povertà fu interamente trasformata e capace di affascinare non soltanto l’
Italia, ma il mondo intero.

In segno di
omaggio da parte di tutte le regioni italiane, ormai da 80 anni è accesa ogni
anno una lampada votiva davanti alla tomba del santo. Per il nuovo anno pastorale
2019 – 2020 tocca alla Toscana accendere e alimentare la fiamma della lampada:
lampada di pace che arde con la fiamma del nostro amore per il Signore. Questa
stessa fiamma d’amore ha illuminato e continua ad illuminare il pontificato di Papa
Francesco, che proprio nel nome, in senso programmatico, ha inteso agganciarsi
al poverello di Assisi. Gesù – oggi come allora- continua a parlare, invitando uomini
e donne di oggi ad accendersi di questa fiamma d’amore; possiamo immaginare che
ai popoli toscani si rivolga con queste stesse parole:«Toscana vai, ripara la
mia casa che è in rovina». Ecco allora il motivo per cui i vescovi toscani invitano
a partecipare a questo pellegrinaggio in maniera significativa.

Come si
organizza la Diocesi di Pistoia per questo grande evento?

Al momento, con il coordinamento di don Gianni Gasperini, responsabile dell’ Ufficio Pellegrinaggi diocesano, ogni vicariato è invitato a prenotare un pullman per il giorno 4 ottobre. I vicari foranei sono chiamati ad impegnarsi personalmente sia per fissare il mezzo di trasporto, sia per organizzare al meglio la giornata. L’ultimo giorno previsto per le iscrizioni dei fedeli è il 31 agosto.

Quanti intendono partecipare a questo pellegrinaggio sono invitati a rivolgersi ai loro parroci per le prenotazioni appena possibile perché i posti sono limitati: per motivi logistici non sarà possibile organizzare più di un pullman per vicariato. I posti assegnati per la nostra diocesi, infatti, sono 504 tra sacerdoti e fedeli. Quanti intendano partecipare due giorni: cioè il 3 e il 4 ottobre, sono invitati a prendere contatto direttamente con il delegato diocesano don Petre Iancu, il quale è a disposizione anche per qualsiasi altra informazione relativa al pellegrinaggio regionale (tel. 0573 904639).

Il 3 e il 4
ottobre sono soltanto l’ inizio di un anno particolarmente dedicato allla
figura di san Francesco; durante l’anno pastorale 2019-2020 ogni comunità potrà
organizzarsi con il suo parroco privatamente e fare un’esperienza di
spiritualità francescana.

Don Petre Iancu




Con Bernadette sulle vie della santità

Dal 30 luglio al 2 agosto una reliquia di santa
Bernadette Soubirous, la veggente di Lourdes sarà ospitata presso la parrocchia
di Santa Maria Assunta a Badia a Pacciana. Padre Oronzo Stella, parroco di
Badia, presenta il valore e la novità di questo evento.

Cosa significa accogliere questo evento per
la sua parrocchia?

Accogliere
significa ricevere un dono, disporre un ambiente per “ospitare” chi
ci viene incontro. Il primo passo per accogliere veramente è fare spazio dentro
di noi, un avvicinarci deciso e delicato all’altro che percepiamo come un dono.
La venuta delle reliquie di santa Bernadette ci stimola innanzitutto a farci
vicini, per condividere, facendole nostre, le sue virtù eroiche: l’umiltà e la
povertà. Il dono delle reliquie è un evento che ci spinge ad aprirci ad un
straordinario segno della tenerezza di Dio che nella sua misericordia innalza
gli umili e li ricolma di ogni bene, come Maria canta nel suo inno di lode, il
Magnificat.

Bernadette è
stata “toccata dal Cielo”, che in Maria ha la sua più bella e fulgida
stella: Lei, «Vergine Madre, figlia del tuo Figlio, umile ed alta più che
creatura» (Dante, Paradiso XXXIII).

E per vivere
in profondità questo evento, Maria e Bernadette ci invitano ad aprire, ad
allargare i paletti della nostra tenda, del nostro cuore, con la consapevolezza
che il riconoscimento della nostra povertà e pochezza è la porta che apre l’ingresso
di Dio nella nostra vita come è avvenuto in maniera sublime ed unica per Maria,
ragazza di Nazareth e per Bernadette, ragazza di Lourdes, testimoni delle cose
grandi che l’Onnipotente compie per coloro che lo amano.

Bernadette, povera e illetterata, si rivela
a noi in tutta la sua umiltà; quale messaggio ci porta?

Bernadette è
una figura che ci stimola a prendere sul serio la nostra chiamata alla santità.
Lei ci ricorda che nel Battesimo siamo stati resi “santi e immacolati
dinnanzi a Dio”. Da lei siamo richiamati a vivere la santità, compiendo
ogni giorno la volontà di Dio, che ci ama così come siamo, piccoli e poveri,
perchè Egli vuole innalzarci allo splendore della sua gloria. A chi le chiedeva
perché Maria avesse scelto lei Bernadette rispondeva: «volete che non sappia
che se la Madonna mi ha scelta è perché ero la più ignorante? Se ne avesse
trovata una più ignorante di me avrebbe preso lei». E a chi le chiedeva: «di
che cosa sei stata più felice: della prima comunione (sacramento che lei
desiderava molto, ma che non le veniva dato a motivo della sua ignoranza del
catechismo) o delle apparizioni?», lei rispondeva: «sono due cose che stanno
insieme, ma che non si possono paragonare. Sono stata pienamente felice
nell’una e nell’altra». E scegliendo la vita religiosa nelle suore della carità
di Dio prese questo proposito: «non vivrò un solo istante senza passarlo
amando». Non male come programma e sempre attuale anche per noi.

Segno della santità di Bernadette è il suo
corpo incorrotto custodito a Nevers; ma qual è la reliquia che arriverà a Pistoia?

Ho avuto modo
di passare a Nevers dove viene custodito il suo corpo incorrotto e sono rimasto
colpito dal vedere il suo volto splendente e sorridente. Lei che “nella
Bella Signora” come chiamava la Madonna, aveva visto il Paradiso e ha
cercato sempre, nonostante le sofferenze, di non perdere la gioia di quello
sguardo che la faceva sentire amata perché la «Bella Signora la faceva sentire
a suo agio» e la «guardava come una persona che parla ad un’altra persona». La
reliquia che giungerà da noi a Santa Maria Assunta a Badia di Pacciana e che
sta percorrendo una “Peregrinatio” per l’Italia è un frammento di una
costola, che di solito è custodita nella cripta sotto la basilica
dell’Immacolata Concezione di Lourdes. Attorno ad essa la diocesi di Pistoia e
le chiese vicine si stringeranno con devozione, rinnovando  l’impegno di essere, come il nostro vescovo
ci chiede, una “comunità fraterna e missionaria”.

In vista
dell’arrivo delle reliquie invito a contattarmi parrocchie, gruppi,
associazioni e movimenti che intendessero condividere l’esperienza di preghiera
e di meditazione, garantendo la presenza ed un servizio di guida e animazione
di una o più ore durante la permanenza delle reliquie. Possono farlo
chiamandomi al 340 5500420 o scrivendo a: padreoronzostella@gmail.com .

Daniela Raspollini




Un ricordo di Suor Maria Bernardina

Giovedì 4 luglio, alle ore 2.30, la nostra sorella Suor Maria Bernardina ha raggiunto la pienezza della vita nel Signore Risorto.

Era nata ad Alonte (Vicenza) il 19 agosto 1919. Aveva fatto la vestizione religiosa tra le Clarisse il 2 luglio 1958 e la prima professione il 12 agosto 1959.

Donna molto intelligente e molto tenace si distinse per la fedeltà alla preghiera, l’amore e la devozione alla Vergine Santissima. Amava leggere e pregava molto. Ha trascorso gli ultimi dieci anni di vita nell’infermeria, ma è sempre stata presente e lucida ed è spirata serenamente.

Mentre la affidiamo al Signore chiediamo una preghiera.

Le sorelle clarisse di Pistoia




Vincent Lambert. Associazione Maria Madre nostra: riaffermare la dignità di ogni vita

“Ho avuto fame e mi avete avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere…Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere?…Ogni volta che avete fatto questo a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.” (Mt. 35)

L’Associazione Maria madre nostra desidera esprimere la sua vicinanza ai genitori e ai fratelli di Vincent Lambert, uomo francese tetraplegico lasciato morire di fame e di sete per la volontà eutanasica di alcuni membri del personale medico dell’ospedale di Reims.

Nella nostra realtà associativa di condivisione con le persone disabili e le loro famiglie facciamo esperienza che la vita di ogni uomo è irriducibile nella sua misteriosa complessità a qualsiasi definizione di tipo qualitativo e sempre degna di essere amata e curata. Vogliamo essere testimoni che laddove questo accade risiede la pace e la gioia del cuore: seppur nella difficoltà quotidiana possiamo dire con certezza che l’amore e le cure profuse per questi piccoli – e sempre più ultimi membri della nostra società- generano comunione e speranza. Al contrario laddove prevale l’ideologia utilitaristica della qualità della vita, della “vita degna” si arriva agli scenari di disumanità apparsi in questo ultimo anno.

Dal piccolo Alfie Evans a Vincent Lambert stiamo assistendo alla messa in atto delle pratiche invocate dai nazisti: colui che non ha la qualità di vita per appartenere alla razza uomo (il termine oggi in uso è “vegetale”) allora deve essere lasciato morire. Morire di fame e di sete.

Ringraziamo il Vescovo della nostra diocesi di Pistoia Mons. Tardelli, il quale ha fatto sentire la voce della Chiesa a difesa dei più deboli e dimenticati della società, uomini e donne che portano su se stessi le ferite gloriose di Gesù crocifisso.

Pistoia, 13 luglio 2019




L’Apostolato di preghiera in udienza dal papa

Venerdì 28 giugno, in occasione dei 157 anni dell’Apostolato della Preghiera, era presente all’udienza con Papa Francesco anche una delegazione della diocesi di Pistoia

La commemorazione dei 175 anni dell’Apostolato della preghiera, oggi Rete mondiale di preghiera del Papa, si è svolta, nell’Aula Paolo VI, nella Città del Vaticano, con un Incontro internazionale con il Santo Padre e migliaia di persone, il 28 giugno. Intorno alle 9 del mattino, l’Aula Paolo VI della Città del Vaticano ha iniziato a riempirsi di ospiti provenienti dai cinque continenti. Il Santo Padre si è unito all’Incontro Internazionale della sua rete di preghiera, affidata alla Compagnia di Gesù, per ringraziarla per il suo lavoro e per riaffermarla nel “fondamento della sua missione: la compassione per il mondo”.

Frédéric Fornos, gesuita e direttore internazionale di questa istituzione dal 2016, si è occupato dell’apertura dell’incontro quando, verso le 10 del mattino, si è rivolto all’aula per accogliere più di 5.000 presenti. È seguito un video istituzionale della rete di preghiera del papa, in cui i rappresentanti di tutto il mondo hanno riaffermato il loro impegno a mobilitare i cattolici in tutto il mondo per la preghiera e l’azione. Subito dopo, c’è stata anche l’opportunità di presentare il Movimento eucaristico giovanile (Meg), il ramo giovanile della rete mondiale di preghiera del papa. Questo movimento internazionale di formazione cristiana per bambini e giovani, presente in molte parrocchie, partecipa attivamente alla dinamica di preghiera e servizio che caratterizza tutta la rete.

Le squadre nazionali di Stati Uniti, Italia, Paraguay, Brasile e di diversi paesi africani hanno condiviso con i presenti le loro testimonianze ed esperienze. Verso mezzogiorno circa è arrivato il momento più atteso della giornata. Dopo una breve introduzione di padre Fornos, papa Francesco si è unito alla celebrazione dei 175 anni della sua rete mondiale di preghiera. È stato accolto dal Direttore Internazionale e da padre Arturo Sosa, superiore generale della Compagnia di Gesù, al quale è affidata quest’opera pontificia. Sei partecipanti provenienti da diversi paesi hanno testimoniato al Santo Padre l’importanza per loro del cammino di preghiera e della missione di compassione per il mondo che si realizza attraverso le intenzioni che il Papa affida ogni mese.

Francesco, dopo aver ascoltato ognuno di loro, si è rivolto a tutti i presenti esprimendo la sua gioia e gratitudine per la rifondazione di questo servizio della Santa Sede. “L’Apostolato della preghiera – ha detto il papa – ricorda che il cuore della missione della chiesa è la preghiera”. Il Santo Padre è riuscito a creare nell’Aula Paolo VI un suggestivo clima di silenzio e raccoglimento, quindi ha colto l’occasione per recitare con tutti i presenti la preghiera dei 175 anni della sua rete, le sue intenzioni di preghiera, e la missione della chiesa.

La rete mondiale di preghiera del papa è un’opera pontificia, la cui missione è di mobilitare i cattolici attraverso la preghiera e l’azione di fronte alle sfide dell’umanità e della missione della chiesa. Queste sfide sono presentate sotto forma di intenzioni di preghiera affidate dal papa tutta la chiesa. Fondata nel 1844 come Apostolato della preghiera è presente in 98 paesi ed è composta da più di 35 milioni di cattolici. A questo avvenimento internazionale, la diocesi di Pistoia era presente con un gruppo di 52 persone guidate da don Roberto Breschi, direttore Adp e Annamaria Innocenti presidente Adp. Il gruppo di Pistoia ha assistito e vissuto questa giornata con gioia, commozione intensa.

Alle 19 nella Basilica di San Giovanni in Laterano, i fedeli pistoiesi hanno partecipato alla Santa Messa per la solennità di SS. Pietro e Paolo apostoli, concelebrata in tutte le lingue e anche dal nostro don Breschi, animata da vari gruppi della rete mondiale di preghiera del papa, Apostolato della preghiera di tutto il mondo.

A. I.