Da Pistoia verso la GMG

Alla Giornata Mondiale della Gioventù di Panama con Papa Francesco anche tre giovani pistoiesi volontari della Misericordia

Tra i giovani Pistoiesi che parteciperanno alla giornata Mondiale della Gioventù anche Caterina Pelagalli, giovane volontaria della Misericordia di Pistoia. Caterina ci aiuterà a seguire da vicino la GMG, le parole del Papa, le emozioni e la fede di tanti giovani di tutto il mondo.

Come stai vivendo questa attesa?

Credo che la fase che precede un viaggio, soprattutto un viaggio con caratteristiche importanti come queste, sia uno dei momenti più belli di tutta l’esperienza anche se spesso non ce ne accorgiamo nemmeno. Questa attesa porta con sè un carico di emozioni positive molto forti: trepidazione, entusiasmo, frenesia e un po’ di paura. Tutto ciò accompagnato dalla pianificazione dei dettagli, le letture sul posto, l’organizzazione dei servizi, corsi di preparazione e consigli di chi ci è già stato. Spero di poter ricavare da questo viaggio più “colori” possibili, capaci di arricchire il mio arcobaleno professionale e quello umano.

Hai già partecipato ad altre edizioni della GMG?

Sì, ho partecipato alla GMG a Madrid nel 2011, con un gruppo di giovani volontari delle Misericordie Toscane, insieme al nostro correttore don Simone Imperiosi. Sicuramente questa sarà un esperienza diversa, fosse solo per i miei otto anni in più e la consapevolezza di ciò che sto per vivere. Ma ricordo quel viaggio di fede con tanto amore ed entusiasmo.

Perché hai scelto di partecipare a questo grande evento?

Mi è stato proposto dal coordinamento delle Misericordie pistoiesi, in quanto il Vaticano ha richiesto il supporto delle Misericordie Toscane per affiancare i bomberos panamensi nei soccorsi sanitari durante la GMG. Dopo aver appurato la possibilità di avere le ferie da lavoro, ho accettato con gratitudine la richiesta che mi è stata fatta. Credo che questa esperienza possa essere per me, come cristiana, un modo per incontrare Cristo da vicino. Come giovane, credo possa essere un modo per confrontarmi, imparare, conoscere e condividere. Come soccorritore, credo che possa essere un esperienza importante per una crescita professionale, senza però perdere di vista il vero senso del servizio e della sofferenza.

Chi partirà con te da Pistoia?

Con me da Pistoia partirà Guido Bruschi, un volontario della Misericordia di Pistoia, che svolgerà servizio insieme a me. E poi partirà Daniele Campanella, anche lui un veterano della Misericordia di Pistoia, responsabile della Sala Operativa Nazionale delle maxiemergenze, che si occuperà della gestione dei turni di servizio durante questa esperienza.

Papa Francesco sta dedicando una particolare attenzione ai giovani …ma i giovani cosa pensano di Papa Francesco?

Io personalmente, penso che Papa Francesco possa essere un grande punto di forza e riferimento per i giovani di oggi. Ammetto che forse la nostra società, in questo periodo, non possa fare molto da trampolino e collegamento tra la vita quotidiana e la vita cristiana, ma credo che Papa Francesco riesca a testimoniare con la sua vita, nella quotidianità, la bellezza e la semplicità di amare Cristo.

Daniela Raspollini

nella foto: Caterina Pelagalli

 




I quarant’anni del Sicomoro

Un anno speciale per festeggiare la lunga carriera dal gruppo pop-rock pistoiese di ispirazione cristiana

Il Gruppo musicale Sicomoro di Pistoia festeggia quest’anno quarant’anni di musica pop rock di ispirazione cristiana. Il gruppo, formatosi nel 1979, in questi quaranta anni ha composto e proposto canzoni proprie, molte delle quali ispirate direttamente dalle Scritture e proposte in centinaia di concerti in tutta la penisola, attraverso sale parrocchiali, teatri, piazze, festival.

Il Sicomoro ha prodotto numerosi lavori discografici e le sue canzoni sono trasmesse dalle principali radio che diffondono la fede cristiana quali Radio Maria, Radio Mater e molte radio sul web. Il gruppo ha partecipato a molte trasmissioni di reti televisive sia locali come TVL che nazionali come RAI International.

Il significato del nome che il gruppo ha scelto vuole ricordare un episodio del vangelo di Luca dove si narra di un tale di nome Zaccheo che per vedere Gesù salì su un albero di Sicomoro, quindi la scelta del gruppo è stata sempre quella della testimonianza per dar modo di “vedere” Gesù e il suo messaggio a chi non lo conosce o ne è alla ricerca.
Quest’anno il Sicomoro proporrà nei suoi concerti un’antologia delle tante canzoni composte nella sua carriera, nella speranza di invogliare anche i giovani a suonare e a cantare per il Signore.

Il Sicomoro è disponibile per una serata di musica in cui, oltre alla musica, intende raccontare un po’ di episodi accaduti durante la sua lunga carriera interagendo con il pubblico. Il 2019 è iniziato con una bellissima serata evento alla Fondazione Tronci a Pistoia organizzata il 10 gennaio scorso, ma sono previste e molte altre occasioni, compreso un’altro grande evento previsto a Pistoia nel mese di giugno o settembre.

I Sicomoro sono: Chiara Biagini alla voce solista, Marco Pullerà alla batteria, Enzo Frati e Davide Ducceschi alle tastiere, Carlo Santini al basso, Antonio Cappellini alla chitarra.

Per contatti: Marco Pullerà 339 8037363 oppure pulleramarco@gmail.com o su facebook Gruppo il Sicomoro Pistoia.

La bellezza di cantare la vita

Intervista a David Ducceschi componente del gruppo

Siete stati promotori anche nella nostra diocesi della rinascita della musica sacra e d’autore dando testimonianza di quanto sia importante trasmettere la fede anche con il canto. In tanti anni avete avuto riscontri o esperienze positive che vorreste raccontare?

Sono stati tempi per crescere insieme abbiamo fatto un percorso di vita raccontando la nostra storia in musica. Abbiamo seguito la linea tracciata dal Gen Rosso e Gen Verde del movimento dei focolari con lo scopo di trasmettere valori cristiani. È stata un’esperienza importante nella speranza di comunicare ai giovani, attraverso il canto, la bellezza del Vangelo.
C’è bisogno, in questi tempi difficili, di comunicare la fede attraverso la musica nelle parrocchie e in un qualunque altro posto dove poter raccontare storie piene di speranza e di significato.

In questi anni avete voluto soffermarvi sulla vita dei santi raccontando in musica la loro storia…

Sì, abbiamo scelto la vita di alcuni santi che sono tesori di vita e di stile cristiano come San Francesco d’Assisi, Santa Gemma Galgani, Padre Massimiliano Kolbe.

Avete prodotto tanti lavori discografici che sono stati molto apprezzati e successivamente trasmessi da radio e TV; c’è un testo al quale siete particolarmente legati?

Tanto per citarne uno direi il canto “le tue ali” tratto dal noto salmo 56, trasmesso a lungo da radio Maria.

Quali sono stati gli eventi più belli della vostra carriera vissuti in diocesi?

Sono tante piccole cose, tra cui la preparazione al giubileo del 2000, con tanti eventi nella nostra città.

In tanti anni di carriera è cambiato il vostro stile o il vostro approccio alla musica?

Da parte nostra c’è ancora, come all’inizio, l’impegno di fare musica di ispirazione cristiana di qualità al miglior livello possibile.

Quale messaggio vi sentite di dare ai giovani di oggi?

Fare musica oggi è importante come lo era ieri e forse di più, suonare insieme permette di trasmettere e condividere valori, sentimenti, emozioni che sono comuni a tutti: in due parole cantate la vita!

(Daniela Raspollini)




Progetto Policoro: il lavoro che non ti aspetti

Venerdì 18 gennaio un incontro di riflessione e preghiera per i giovani della diocesi a cura del progetto Policoro

La parola che più frequentemente viene associata a “lavoro” è “problema”. Non senza motivo purtroppo l’importante tema del lavoro nella generazione dei nostri giovani è insidiato. Lavoro che manca, ricercato e non trovato, precario, sottopagato, senza tutele, inservibile nella costruzione del futuro. Sostanzialmente questa è la narrazione dei media.

Di fronte a questo il Progetto Policoro della Diocesi di Pistoia, facendo seguito ad una attenzione costante del suo Vescovo a questo tema, sente il dovere di raccontare anche l’altra parte della questione, di accompagnare i ragazzi sul lato nascosto della luna. Da molti anni il Progetto Policoro è attivo in Diocesi per dare senso al lavoro nella vita dei giovani, per portare speranza, per aiutare i ragazzi a scommettere sul loro futuro.

Venerdì 18 gennaio prossimo, su invito dell’Equipe di Pastorale Giovanile, il Progetto Policoro incontrerà i giovani della Diocesi e, parlerà in un modo diverso da come viene fatto quasi ovunque, di lavoro. Già questa è una notizia sensazione. Una di quelle che possono fare la differenza per qualcuno.

L’appuntamento, che si inserisce nel percorso diocesano di Pastorale giovanile dal titolo “Camminava con loro”, è dunque per venerdì 18 alle ore 21 presso la sala capitolare del convento di San Francesco a Pistoia. Una serata di preghiera e condivisione con testimonianze e laboratori a cura del Progetto Policoro, per “camminare con Gesù nel mondo del lavoro”.

(Edoardo Baroncelli, tutor del progetto Policoro in Diocesi di Pistoia)




La Toscana a (e con) Panama

Renato Barbieri, incaricato regionale per la Pastorale Giovanile ci racconta come si prepara la Toscana alla prossima Giornata mondiale della Gioventù

Mancano pochi giorni alla XXXIV giornata Mondiale della Gioventù che quest’anno si svolgerà a Panama dal 22 al 27 gennaio 2019. Come si è organizzato il servizio di pastorale giovanile toscano per questo evento?

Quando il Papa ha indicato Panamá City come città ospite della GMG 2019 tutti noi pensavamo, come di consueto, ad un appuntamento estivo. Poi, per ragioni climatiche, il Comitato Organizzatore Locale, seguendo il precedente di Manila nel 1995, ha scelto come periodo i giorni 22-27 gennaio. Se questo da un lato ci ha spiazzato (come è facile immaginare staccare due settimane -il tempo minimo per una bella esperienza dall’altra parte dell’oceano- a gennaio non è facile, né per i giovani italiani che frequentano l’università, né per coloro che hanno un lavoro), dall’altro ci ha spronato a lavorare bene all’organizzazione dei pellegrinaggi dell’estate scorsa, che ci hanno portato, dopo un tempo in cui abbiamo camminato a piedi nelle nostre diocesi, prima alla giornata regionale che abbiamo vissuto a Pistoia il 10 agosto e poi all’incontro con Papa Francesco a Roma, in cui circa 70.000 giovani italiani (diverse centinaia i toscani) si sono ritrovati insieme con il successore di Pietro. Tutto questo per dire che, organizzando finalmente il pellegrinaggio verso Panama, non ci siamo lasciati scoraggiare dai numeri bassi; sono partiti comunque gli inviti e un discreto numero ha risposto, in particolare dalle diocesi di Arezzo, Fiesole, Firenze, Grosseto, Massa e Siena.

Quanti saranno i giovani toscani che partiranno alla volta di Panama?

Il numero dei giovani toscani che si sono iscritti tramite le loro diocesi sono 65, a cui va ad aggiungersi una ventina di volontari della Misericordia che presteranno servizio a Panama City. Ma va detto che, in generale, i numeri totali non sono alti: si parla di un numero decisamente inferiore al milione di giovani, di cui poco meno di un migliaio gli italiani.

Quali sono le aspettative per questa nuova giornata mondiale della gioventù?

Le aspettative sono alte, perché questa GMG cade a tre mesi dalla chiusura del “Sinodo dei Giovani”, un evento ecclesiale in cui, a detta dei partecipanti, si è respirato un clima diverso, in cui si è vissuta, sotto l’azione dello Spirito Santo, un’autentica esperienza di sinodalità di cui i giovani sono stati protagonisti a pieno titolo. Non sappiamo quello che il Papa dirà ai giovani, però non è impensabile che possa rinnovare l’invito i giovani a seguire i loro sogni ancorandoli al sogno di Dio Padre su di loro, il sogno di una vita buona, santa, realizzata nell’amore… insomma ad interrogarsi su come discernere nella loro vita la chiamata alla pienezza di vita che il Signore rivolge a ciascuno. Certamente verteranno su questi temi le riflessioni e le due catechesi proposte ai giovani italiani negli incontri con i 14 vescovi delle diocesi d’Italia che li accompagneranno a vivere i giorni della GMG.

Sarà una GMG all’insegna della devozione mariana, infatti il tema scelto da Papa Francesco è legato al passo del vangelo di Luca 1,38 “Ecco la serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola”…

Sì, in realtà il tema di questa XXXIV GMG di Panamá è il terzo di un trittico che ci ha accompagnato in questi anni: «Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente» (2017) e «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio» (2018). Maria, la giovane Vergine di Nazareth, diventa il modello di ogni giovane che è chiamato a fare memoria del passato, ad avere coraggio nel presente e ad avere/essere speranza per il futuro. Anche qui il tema della vocazione è abbastanza evidente…

Per chi resta a casa cosa è previsto? Sarà possibile seguire in diretta gli eventi? A quale ora italiana sarà possibile seguirli?

Sicuramente i mezzi di comunicazione della CEI, fra cui TV2000, seguiranno in diretta gli eventi centrali, così come anche il Centro Televisivo Vaticano. Il calendario prevede: la S. Messa di apertura, presieduta dall’arcivescovo metropolitano di Panama, Mons. José Domingo Ulloa Mendieta il 22 gennaio, la cerimonia di benvenuto a Papa Francesco il 24, la Via Crucis il 25, la Veglia con il Santo Padre e la Messa di invio, rispettivamente il 26 e 27. Gli eventi saranno tutti nel pomeriggio, per cui in Italia sarà tarda serata o prima notte. Per esempio,la Veglia di sabato 26 inizierà alle ore 18.30 di Panama, corrispondenti alle 00.30 (di domenica) italiane.
Per chi è rimasto a casa già diverse diocesi hanno organizzato eventi di incontro e di riflessione con i giovani, per poi seguire la diretta televisiva. Per le diocesi che lo volessero, sarà possibile partecipare all’incontro di Loppiano organizzato dalla Pastorale Giovanile della Toscana che prevede, fra le altre cose, uno spettacolo offerto dai giovani della comunità di Nomadelfia, un confronto sull’esperienza della cittadella del Movimento dei Focolari (recentemente visitata dal Papa) e una riflessione sui temi proposti e discussi durante il Sinodo di ottobre.

Per chi è interessato può esserci ancora posto?

Probabilmente le iscrizioni resteranno aperte fino all’ultimo, in particolare per i pacchetti che non comprendono l’alloggio o che riguardano soltanto la veglia con Papa Francesco e la Messa di invio, ma saranno possibili soltanto iscrizioni individuali, mentre quelle dei gruppi sono già chiuse.

Daniela Raspollini




Cresimati di tutta la diocesi ..unitevi!

Domenica 27 gennaio la diocesi ha organizzato la prima Giornata Diocesana dei Cresimati

Al via la prima edizione della Giornata dei Cresimati; un’iniziativa dal titolo “Wiva la wita!” aperta ai ragazzi che hanno ricevuto la cresima negli ultimi tre anni.

Sappiamo tutti che spesso il sacramento della Cresima segna la fine del rapporto dei ragazzi con la parrocchia; con questa iniziativa la diocesi si propone di curare il passaggio tra il percorso di catechesi e la nascita del gruppo giovanile. A suo tempo è stato consegnato un sussidio (Wiva la Wita!) che guidasse questa fase di passaggio, i cui contenuti sono una sorta di mistagogia del sacramento della cresima. L’approdo di questo itinerario è appunto l’incontro del 27 gennaio 2019.

L’appuntamento è presso la chiesa di San Bartolomeo a Pistoia dalle ore 15.30. Dopo un breve momento di accoglienza del vescovo, l’incontro intende guidare alla scoperta di un tesoro nascosto, quello di poter camminare ancora insieme nella fede. ll motto che accompagna questa giornata, Wiva la Wita!, è un piccolo richiamo a far sì che i nostri ragazzi vivano la fede con tutta la vitalità che gli è propria.

L’incontro è pensato sia per chi ha compiuto l’itinerario che per chi non l’avesse compiuto ed è rivolto ai ragazzi che hanno fatto la cresima nel 2018, estendibile anche a chi l’avesse fatta un paio di anni prima.

Chi intendesse partecipare è invitato a scrivere all’ufficio catechistico (ufficiocatechistico@diocesipistoia.it) entro il 22 gennaio 2019.

 




Diaconati: quei tre gesti da non dimenticare

Nell’omelia del vescovo Tardelli i tratti distintivi dell’ordine del diaconato

Domenica 13 gennaio, festa del Battesimo del Signore, mons. Tardelli ha ordinato diaconi Alessio Bartolini ed Eusebiu Farcas, alunni del Seminario diocesano e Fratel Antonio Benedetto, priore della Fraternità Apostolica di Gerusalemme di Pistoia.

L’ordine del diaconato, che i tre nuovi ministri hanno ricevuto in vista del presbiterato, chiama Alessio, Eusebiu e Frate Antonio a svolgere un il proprio ministero in aiuto ai sacerdoti e a servizio al popolo cristiano. I diaconi potranno celebrare il rito del Battesimo e delle esequie, assistere al matrimonio e presiedere la liturgia della Parola. Con parole e opere, infatti, dovranno testimoniare il Vangelo, ma anche esprimere la propria totale dedizione a Cristo e alla chiesa con il celibato. I diaconi si impegnano, inoltre, a pregare fedelmente la Liturgia delle ore, «insieme con il popolo di Dio per la Chiesa e il mondo intero».

L’ordine del diaconato li inserisce stabilmente nella chiesa particolare di Pistoia e li invita a vivere il proprio servizio in obbedienza al vescovo locale.

Tra le promesse richieste ai diaconi anche l’impegno a “conformare” a Cristo tutta la propria vita. Un’impegno impossibile senza la grazia di Dio, che nell’omelia Mons. Tardelli ha riproposto agli ordinati prendendo spunto dalla liturgia del giorno, invitandoli a immergersi quotidianamente «nella grazia di Dio». «Senza questo continuo “battesimo” nell’amore di Dio – ha precisato il vescovo – egli non ce la può fare a condividere efficacemente la vita delle persone a cui è inviato, ad aiutare il Cristo a portare il peso dei fratelli e delle sorelle con la dolcezza e la pazienza del servizio».

Immergersi nelle acque; salire su un alto monte; alzare la voce: questi infatti, i tre passaggi dell’omelia con cui il vescovo ha sinteticamente illustrato il compito dei diaconi.

Il faticoso ma entusiasmante cammino del ministero – ha ricordato mons. Tardelli – è ben descritto dall’invito a «salire sul monte» risuonato dalla prima lettura del profeta Isaia. Una salita che spesso si trasforma in una vera e propria arrampicata: «mai solitaria però; piuttosto come quella di un capo cordata che apre la pista e che deve far attenzione a non cadere, trascinando nella caduta coloro che il Signore ha legato a lui».

«Infine – ha concluso il vescovo – c’è da alzare la voce». Sono ancora le parole del profeta a suggerirlo:  «Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie» (Isaia 40,9). Parole che applicate alla vita del diacono lo spronano a «proclamare la notizia perché tutti l’intendano. La sua voce deve innalzarsi sopra le mille voci del mondo, sopra il chiacchiericcio delle parole vuote e l’inganno delle parole false di cui è pieno il mondo e di cui si riempiono facilmente la testa e il cuore degli uomini».

(redazione)

foto di Mariangela Montanari

13 gennaio 2019, Festa del Battesimo del Signore: ordinazione diaconale di Alessio Bartolini, Eusebiu Farcas, Fratel Antonio Benedetto.Tutte le foto sono di Mariangela Montanari.

Publiée par Diocesi di Pistoia sur Lundi 14 janvier 2019




Insieme sulle vie dell’unità e della giustizia

Si svolgerà del 18 al 25 gennaio la tradizionale Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.

La Diocesi di Pistoia torna a promuovere il dialogo ecumenico in occasione della Settimana di Preghiera per l’unità dei cristiani. Un appuntamento ecumenico che quest’anno ha per tema un passo tratto dal libro del Deuteronomio: «Cercate di essere veramente giusti» (Dt 16, 18-20).

«La Chiesa di Cristo – si legge nella presentazione del sussidio di preghiera di quest’anno – è la salvezza e il futuro dell’umanità. La divisione è opera del Male e, di conseguenza, è fallimento del popolo, che non riuscirà ad essere segno dell’amore. Non dobbiamo dimenticare che l’ingiustizia non solo ha reso più pericolosa la divisione sociale, ma ha anche alimentato le divisioni nelle chiese, che sono giunte al punto di vivere separatamente per più di mille anni, a volte con fanatismo, odio, senza preghiera e solidarietà. Senza dubbio le divisioni esistenti sono causa dell’ingiustizia».
«Unità e giustizia sono due realtà che arricchiscono la comprensione della comunione ecumenica e costruiscono una società pacifica e spiritualmente prospera. La potenza di Cristo perdona, guarisce, protegge e salva».
L’augurio è che la nuova Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani del 2019 «illumini, tramite lo Spirito Santo, altri fedeli a diventare diaconi ed evangelizzatori della Volontà di Dio: “che tutti siano una cosa sola” (Gv 17, 21), generosi discepoli e potenti testimoni dell’amore, della pace e della solidarietà».

Il programma diocesano della Settimana di Preghiera, coordinato dal responsabile per l’ecumenismo don Roberto Breschi prevede diversi momenti di preghiera e ascolto con le diverse comunità cristiane presenti in diocesi. Tra i relatori delle altre chiese, la pastora Letizia Tomassone della chiesa valdese e il pastore Mario Affuso della Chiesa evangelica italiana. I gruppi, le associazioni, i movimenti ed i fedeli tutti sono invitati a partecipare.

 

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2019
PROGRAMMA

Venerdì 18 gennaio 2019
ore 18.00 presso la Chiesa Cattedrale – Pistoia
Celebrazione Eucaristica per l’apertura della Settimana presieduta da don Roberto Breschi, Direttore dell’Ufficio Ecumenismo e Dialogo Interreligioso

Domenica 20 gennaio 2019
ore 10.30 presso la Chiesa Cristiana Evangelica Battista (via San Marco, 9)
Culto di Adorazione
ore 16.00 Chiesa Ortodossa Rumena
(via San Bartolomeo) Celebrazione dei Vespri

Lunedì 21 gennaio 2019
ore 21.00 Parrocchia di Bonistallo
Serata di preghiera con la predicazione della Pastora Letizia Tomassone, della Chiesa Valdese di Firenze

Martedì 22 gennaio 2019
ore 21.00 Chiesa delle Suore di Sant’Anna (via San Pietro)
Celebrazione Ecumenica della Parola di Dio con la partecipazione del Pastore Mario Affuso, della Chiesa Apostolica Italiana.





Educare a “La Speranza che non delude”

A Loppiano il convegno regionale di Pastorale familiare

Il giorno sabato 26 Gennaio 2019 si svolgerà a Loppiano (Incisa e Figline Valdarno) l’annuale convegno promosso dagli uffici della pastorale familiare della Conferenza Episcopale Toscana. Quest’anno l’incontro è dedicato al tema dell’educazione declinato secondo l’indicazione di San Paolo nella Lettera ai Romani La speranza che non delude.

L’incontro è rivolto agli sposi, ai sacerdoti, ai religiosi, alle religiose, ai catechisti, agli educatori e a tutti coloro che hanno a cuore la trasmissione della fede.

Il programma dettagliato lo trovate scaricando il volantino.

Per l’iscrizione scrivere a angela@borgianet.it   oppure a ufficiofamiglia@diocesipistoia.it specificando i seguenti dati:
nome cognome, quello degli eventuali figli e la loro età.
Per i figli sarà organizzata l’animazione.

(ufficio pastorale con la famiglia)

 




Lettera ai genitori per la scelta dell’insegnamento di religione cattolica

Novità in vista per l’insegnamento della religione cattolica.

Da quest’anno infatti, i genitori che intendono far frequentare l’ora di insegnamento della religione cattolica ai propri figli dovranno farlo on-line. Una scelta riservata a chi per l’anno scolastico 2019-2020 si iscrive alla classe 1ˆ di ogni ogni scuola, dalla primaria alla secondaria.

L’Ufficio Scuola Diocesano, Servizio per l’IRC e la Commissione scuola diocesana hanno indirizzato una lettera ai genitori, per guidarli nella conoscenza di questa nuova modalità, ma anche per ricordare a tutti il valore dell’Insegnamento della Religione cattolica.

La lettera sgombra il campo da pregiudizi e luoghi comuni e intende proporre con chiarezza il valore di questo insegnamento.

L’insegnamento della religione cattolica – ricorda l’Ufficio Scuola – è una disciplina scolastica vera e propria; un’opportunità culturale ed educativa preziosa, che aiuta i ragazzi a scoprire le radici della nostra storia e identità e a rispondere alle grandi domande di significato e di senso che tutti – donne e uomini appartenenti ad ogni popolo, cultura e religione – portiamo nel cuore: “Chi sono io? Che senso ha la vita? Perché esiste la morte? Come affrontare la vita?”

Il contento multi religioso in cui viviamo – si legge ancora nella lettera – assume un aspetto del tutto rilevante nella vita di ogni giorno, investe le pratiche quotidiane del buon vivere, gli orientamenti di pensiero, le relazioni. Durante l’ora di Religione Cattolica si conoscono anche le altre culture e Religioni, per educare i nostri ragazzi a confrontarsi, dialogare e rispettare ogni persona.

Insomma, un testo che invitiamo a leggere con attenzione e meditare, per chi ha a cuore la formazione delle nuove generazioni.

Scarica la lettera in pdf : Lettera ai genitori 2019

(red)

 

 




A Pistoia la teologia alternativa di Armido Rizzi

Il teologo Carmine di Sante presenta il suo ultimo volume dedicato al pensiero del suo maestro

Le associazioni «Il Granello di Senape» Pistoia e «Casa della Solidarietà» di Quarrata invitano alla presentazione del libro:

Carmine Di Sante, Dentro la Bibbia. La teologia alternativa di Armido Rizzi

L’incontro, che prevede la presenza dell’autore, avrà luogo sabato 12 gennaio 2019 alle ore 17.30 nella sala del convento delle suore domenicane di Pistoia in Piazza S. Domenico. In questo suo nuovo contributo Carmine di Sante ricostruisce lo straordinario percorso teologico di Armido Rizzi, suo maestro, con il pregio di riassumere in un’unica opera un pensiero che si dispiega in decine di pubblicazioni e numerosi articoli. L’ingresso è libero. 

Carmine Di Sante

Carmine Di Sante è nato a Bisenti (TE) nel 1941, ha studiato teologia all’Istituto Teologico dei Frati Minori di Assisi, si è specializzato in Scienze liturgiche al Pontificio Istituto S. Anselmo di Roma, si è laureato in Psicologia all’Università «La Sapienza» di Roma e ha lavorato per quasi vent’anni al SIDIC (Service International de Documentation Judéo-Chrétienne) di Roma. Ha pubblicato molti saggi, tra i quali La preghiera d’Israele. Alle origini della liturgia cristiana, Marietti 2009 (tradotto in inglese, francese, olandese, ceco e portoghese); Parola e terra. Per una teologia dell’ebraismo, Cittadella 2011; Lo straniero nella Bibbia. Ospitalità e dono, San Paolo 2012; La passione di Gesù. Nonviolenza e perdono, San Paolo 2013; Dio e i suoi volti. Per una nuova teologia biblica, San Paolo 2014; Il perdono nella Bibbia, nella teologia, nella prassi ecclesiale, Queriniana 2016.

Armido Rizzi

È nato a Belgioioso (Pavia) nel 1933, si è laureato in teologia all’Università Gregoriana di Roma e in Filosofia all’Università di Genova. Ha insegnato filosofia della religione, ermeneutica filosofica e teologia sistematica nelle Facoltà italiane della Compagnia di Gesù e dagli inizi degli anni ’70 si è dedicato al «Servizio della Parola» in forma itinerante presso comunità e gruppi cristiani.