Cristiani mobilitati per il Creato

Venerdì 17 alle 21 appuntamento ecumenico per la difesa del Creato presso il Salone Giovanni Paolo II alla parrochia della Vergine (Pistoia)

 

Venerdì 17 settembre, con un evento a cura dell’Ufficio per il Dialogo e l’Ecumenismo e quello della Pastorale Sociale e Lavoro, la Diocesi celebrerà il Tempo del Creato con i fratelli delle altre chiese cristiane.
L’appuntamento è alle 21 presso la Parrocchia della Vergine, nel salone del Centro Giovanni Paolo II.

Il prof. Lorenzo Orioli, docente di Ecologia all’Università di Firenze e Coordinatore Circolo «Laudato si’» Toscana interverrà sul tema: Il Creato …il nostro domani. Seguiranno gli interventi dei rappresentanti delle diverse Chiese Cristiane aderenti all’iniziativa.

L’evento è promosso da: Chiesa Cattolica Diocesi di Pistoia, Chiesa Evangelica Valdese di Firenze, «Circolo Laudato si’» Toscana, arrocchia Ortodossa del Patriarcato di Mosca a Pistoia, Parrocchia Ortodossa del Patriarcato Rumeno a Pistoia.
È richiesto il Green Pass.

 

Un tempo per fermarsi a riflettere sul destino della casa comune. È il “Tempo del Creato” che dal 1 settembre va fino al 4 ottobre, ma che quest’anno, per la Chiesa in Italia, introduce anche alla prossima Settimana Sociale prevista a Taranto dal 21 al 24 ottobre che ha per titolo «Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso». Nel documento diffuso per la recente Giornata del Creato i vescovi italiani ci ricordano che è necessaria una vera transizione ecologica. Occorre «abbandonare un modello di sviluppo consumistico che accresce le ingiustizie e le disuguaglianze, per adottarne uno incentrato sulla fraternità tra i popoli.

Ci attende — prosegue la Cei — una gradualità, che tuttavia necessita di scelte precise. Ci impegniamo ad accompagnare e incoraggiare i cambiamenti necessari, a partire dal nostro sguardo contemplativo sul Cristiani mobilitati per il Creato, fino alle nostre scelte quotidiane di vita». L’invito dei vescovi è che tutta la Chiesa italiana accolga «il cammino verso la Settimana Sociale di Taranto, perché si rafforzi il suo impegno educativo a far diventare la Laudato si’ la bussola di un servizio alla società e al Paese».

Un impegno che da alcuni anni ha assunto nella diocesi di Pistoia una marcata tonalità ecumenica, nel desiderio di esprimere un impegno condiviso per la casa comune. (Selma Ferrali)

 




Una tre giorni dedicata ai giovani della Diocesi

Un fine settimana di eventi coordinato dall’equipe di Pastorale Giovanile. Nei prossimi giorni arriveranno a Pistoia anche i giovani pellegrini del Centro Turistico Regionale e della Diocesi di Firenze accompagnati dal Cardinale Betori

L’Anno Santo continua a offrire occasioni di comunione e di grazia con il primo fine settimana di settembre tutto dedicato ai giovani. Stasera, venerdì 3 settembre, c’è un primo appuntamento di preghiera: una veglia con i giovani animata dall’equipe di pastorale giovanile, Agesci, Rinnovamento nello Spirito Santo e Comunità Neocatecumenali. Presiede l’incontro il vescovo Tardelli. Una serata per ripercorrere insieme la vocazione e la missione apostolica di San Jacopo apostolo.

Il programma prevede sabato sera 4 settembre, la messa giubilare con i giovani presieduta dal vescovo alle 18. Concluderà la tre giorni un Pellegrinaggio dei giovani a Valdibrana domenica pomeriggio. La partenza sarà alle 17.30 da Piazza San Francesco. All’arrivo (ore 18.30 circa) è previsto un momento di preghiera presieduto dal parroco di Valdibrana don Eusebiu Farcas nell’aula liturgica del Santuario.

Accanto ai giovani della Diocesi si muoveranno verso Pistoia anche altri pellegrini. Nel pomeriggio di Domenica 5, in Piazza del Duomo, il vescovo accoglierà un numeroso gruppo coordinato dal Centro Turistico Giovanile regionale che concluderà in città una due giorni di pellegrinaggio lungo il piccolo Cammino di San Jacopo. Percorreranno le tappe dello stesso Cammino anche alcuni giovani della Diocesi di Firenze. Arriveranno a Pistoia nel pomeriggio di Domenica 11 settembre quando passeranno la Porta Santa insieme al all’arcivescovo di Firenze il cardinale Giuseppe Betori. Il cardinale presiederà la messa alle 18 concelebrata dal vescovo Tardelli.




Le celebrazioni del vescovo nel mese di Agosto

Ricorrono cinque anni dalla morte del vescovo Mansueto Bianchi, scomparso il 3 agosto 2016. In ricordo e suffragio dell’amico e confratello, Mons. Tardelli martedì 3 agosto celebrerà alle 18 la santa messa a Santa Maria a Colle sulla tomba del vescovo Bianchi. Il ricordo in Diocesi sarà posticipato al 4 novembre, giorno del compleanno del vescovo Mansueto (nato il 4 novembre 1949), quando sarà ricordato con una concelebrazione in Cattedrale. 

Nel corso del mese di agosto il vescovo Tardelli sarà presente ai seguenti appuntamenti. 

Domenica 1 agosto parteciperà al Cambio della Croce e alla XXV Edizione della Processione del Cristo Pellegrino a San Pellegrino in Alpe. La Processione partirà alle 9 dal Passo delle Radici. Seguirà la santa Messa alle 11 concelebrata insieme con l’arcivescovo di Lucca S.E. Paolo Giulietti e l’arcivescovo di Modena S.E. Erio Castellucci.

Il giorno dopo, domenica 2 agosto, presso il Museo e i rifugi storici Smi di Campo Tizzoro è in programma “Campo Tizzoro ’44”, mostra evento che ricorda il passaggio della Linea Gotica. Il vescovo celebrerà la messa nel rifugio antiaereo ex Smi alle 10.30.

Mons. Tardelli celebrerà nuovamente la messa a Campo Tizzoro domenica 29 agosto alle 16.30. Ricorrono infatti gli 80 anni dalla donazione della copia della Madonna del Rosario di Giovan Battista Salvi detto il Sassoferrato. Il dipinto fu donata da Papa Pio XII alla parrocchia per interessamento della famiglia Orlando.

Per la solennità dell’Assunta, il 15 agosto, il vescovo celebrerà la messa alle 11 nella pieve di Santa Maria Assunta a Popiglio in occasione degli 850 anni di consacrazione della Chiesa. 

Il 24 agosto alle 10 monsignor Tardelli presiederà a Pistoia, nella chiesa dedicata al santo apostolo, la messa solenne per la Festa di San Bartolomeo.




Il messaggio del vescovo alla città e alla Diocesi

Notificazione alla città e alla Diocesi
Festa solenne di San Jacopo 25 luglio 2021

Nel messaggio del vescovo l’invito a rinnovare la fede sull’esempio di San Giacomo per testimoniare il Vangelo, ma anche a scegliere la vita e il bene sempre e con coraggio. Infine la preghiera per la città, con un’attenzione particolare al lavoro, all’accoglienza e a quanti operano per la salute di tutti nel tempo della Pandemia, specialmente nell’ospedale intitolato a San Jacopo

 

Siamo giunti finalmente alla festa solenne dell’apostolo Giacomo il Maggiore, di cui conserviamo nella nostra chiesa Cattedrale, fin dal 1145, una preziosa reliquia, proveniente direttamente da Santiago del Compostela in Spagna, dove furono ritrovati e ancora oggi si conservano i suoi resti mortali.

La testimonianza di San Jacopo che per primo tra gli apostoli versò il suo sangue per Cristo, invita innanzitutto i credenti a rinnovare la propria fede, così da poter dare, nel mondo di oggi, testimonianza dell’amore di Dio per ogni creatura e proclamare con coraggio in parole ed opere la buona notizia del Regno di Dio.

La festa di San Jacopo ha però un messaggio per tutti, anche per chi non si riconosce nella comunità cristiana. In ogni vicenda personale o collettiva, infatti, dentro la coscienza di ognuno, come nel palcoscenico del mondo, è sempre in atto un duello all’ultimo sangue tra la morte e la vita. L’apostolo Giacomo ha scelto di stare da parte della vita, morendo per Cristo. Alla sua scuola comprendiamo dunque che ciò che conta per davvero, è cercare di stare sempre dalla parte della vita e del bene, costi quello che costi, dando il meglio di sé in ogni circostanza, fosse pure la più avversa.

All’apostolo Giacomo, speciale patrono della città e della diocesi pistoiese, chiediamo la sua intercessione per le nostre famiglie, per i malati e i poveri, perchè ci sia lavoro dignitoso per tutti e i giovani possano guardare al futuro con speranza. Che la sua testimonianza ci aiuti a fare della nostra città un luogo di pace e di partecipe collaborazione fraterna e la sua mano sostenga coloro che sono investiti di pubblica autorità per servire al bene comune. Tutti coloro che risiedono in questa nostra città a qualsiasi nazione, cultura o religione appartengano, trovino tra noi dignità e accoglienza fraterna e generosa. Al nostro amico e patrono celeste chiediamo ancora il sostegno per superare definitivamente la pandemia e nel faticoso cammino della ripresa, mentre gli affidiamo tutti coloro che sono morti in questo tempo o sono stati toccati dal virus. Al suo sguardo di amico fraterno affidiamo in particolare il nostro Ospedale che porta significativamente il suo nome: tutto il personale sanitario come tutti gli attuali degenti.

Gli chiediamo infine che sostenga tutti noi nel cammino della vita perché possiamo un giorno entrare definitivamente nel Regno di Dio e di cui già ora siamo stati resi per grazia in qualche modo partecipi: “regno di verità e di vita; regno di santità e di grazia; regno di giustizia, di amore e di pace».

+ Fausto Tardelli, vescovo




San Jacopo: il programma dei festeggiamenti

Un ricco calendario di appuntamenti per vivere in profondità la settimana centrale dell’anno santo iacobeo

 

Un programma ricco di appuntamenti accompagnerà la preparazione alla solennità di san Jacopo. In occasione dell’Anno santo la diocesi ha infatti organizzato un calendario scandito da momenti di preghiera e approfondimento.

Aprirà i festeggiamenti la tradizionale vestizione della statua di San Jacopo venerdì 16 luglio. Un evento molto amato, a metà tra rito religioso e folklore che si è arricchito in questi ultimi anni di un nuovo momento assai suggestivo. La serata infatti sarà aperta alla Basilica della Madonna dell’Umiltà, dove don Luca Carlesi, arciprete della Cattedrale, celebrerà la messa alle 18, poi prenderà il via la processione solenne del mantello con i figuranti in vesti storiche. Arrivati in davanti al Duomo i Vigili del fuoco si spingeranno con l’autoscala fino alla sommità della facciata per rivestire la statua del santo patrono con il mantello rosso. Il mantello è un ricordo del martirio di Giacomo — primo tra gli apostoli a dare la vita per il Signore — ma rimanda anche alla curiosa tradizione pistoiese che lo vede debitore insolvente a favore dei poveri.

Da sabato 17 avvia la novena di preparazione alla solennità di San Jacopo segnata quest’anno, da una duplice serie di appuntamenti. Ogni giorno alle 18 infatti, la Messa in Cattedrale sarà celebrata da un vescovo diverso: saranno presenti a Pistoia i vescovi delle diocesi più vicine: Mons. Nerbini (Prato), Mons. Filippini (Pescia) e alcuni emeriti, tra cui Mons. Gastone Simoni. In ultimo, venerdì 23 luglio, interverrà l’abate Giuseppe Casetta, generale dell’ordine vallombrosano, odierno successore del vescovo Atto.

La vigilia della solennità di San Jacopo, sabato 24, culminerà nel solenne pellegrinaggio diocesano. Il ritrovo per tutti sarà alle 21 in Piazza San Francesco. Di lì la processione, a cui sono invitati i fedeli della diocesi e una rappresentanza delle organizzazioni laicali, attraverserà le vie cittadine per concludersi in piazza del Duomo dove il vescovo impartirà ai presenti la benedizione solenne davanti alla reliquia del santo apostolo.

Domenica 25 luglio, giorno della festa, la messa solenne sarà preceduta dalla tradizionale processione dei ceri con le autorità cittadine. Alle 11 presiederà la santa Messa pontificale il Cardinale Angelo Bagnasco, presidente della conferenza episcopale europea.

Durante tutta la novena sono previsti altri appuntamenti serali aperti a tutti. Sabato 16 e domenica 17 don Luca Carlesi proporrà due visite guidate tra arte e fede dal titolo Scoprire la Cattedrale. Il giorno successivo Mons. Tardelli proporrà invece una catechesi dedicata alla figura dell’apostolo Jacopo. Martedì l’Equipe di Pastorale giovanile ha organizzato una serata di preghiera con il mandato ai giovani pellegrini che tra venerdì 23 e sabato 24 percorreranno a piedi il Cammino di San Jacopo da Firenze a Pistoia e che al loro arrivo si uniranno alla processione cittadina verso la Cattedrale.

Mercoledì è invece dedicato alla musica con il concerto di San Jacopo. La proposta è molto raffinata e propone un programma dal titolo: Musica sacra nella Toscana del 700: la tradizione del passato e i compositori medicei. Il concerto, prevede brani di Palestrina, Clari, Feroci, Beccatelli, Gagliano e altri e vedrà la partecipazione di alcuni prestigiosi cori: dai fiorentini Cantori di San Giovanni, al Coro polifonico e Coro “Voci danzanti” della Scuola “T. Mabellini” di Pistoia, al Coro giovanile di Pistoia. Tra i musicisti Paolo Cantamessa al violino, Mauro Morini e Fabio Costa, al trombone barocco, Francesco Tomei al violone e Riccardo Torricelli all’organo. Dirige il maestro Umberto Cerini. L’ingresso, come per tutti gli altri eventi, è libero.

La conclusione della settimana è tutto dedicata alla preghiera: giovedì l’adorazione eucaristica, venerdì la liturgia penitenziale. Un’occasione per vivere fino in fondo i doni di grazia di questo anno giubilare. L’Anno Santo custodisce infatti il dono dell’indulgenza per quanti, pentiti, confessati e in accordo alle condizioni della Chiesa, attraverseranno la soglia della Porta Santa. È questo, dopotutto, il punto centrale di tutto l’Anno Santo, garanzia per vivere in profondità e non sprecare questo tempo di grazia concesso alla Chiesa di Pistoia.




Giubilei sacerdotali tre storie da ricordare

Compie settant’anni di ministero il canonico Romano Lotti, auguri anche al fidei donum Marcello Tronchin e a don Jarek Boguslaw Ziarkiewicz. Martedì alle 18 la celebrazione nella Messa pontificale dei Santi Pietro e Paolo in Cattedrale

 

Tre testimonianze di vita sacerdotale che raccontano diversità di carismi, intrecci di vita e di luoghi sempre sorprendenti. I giubilei sacerdotali che come da tradizione accompagnano la solennità dei Santi Pietro e Paolo ogni 29 giugno vedono quest’anno alcuni importanti traguardi come i 70 anni di ordinazione presbiterale del canonico Romano Lotti e i 60 anni di don Marcello Tronchin, ma anche il venticinquesimo di don Jarek Boguslaw Ziarkiewicz.

Don Romano Lotti, classe 1928, fu ordinato dal vescovo De Bernardi nel 1951. Giovane prete don Romano nel 1955 ebbe l’incarico di parroco a Calamecca, dove ancora oggi alcuni anziani ricordano con affetto il suo operato. Però la sua vita sacerdotale è stata spesa in gran parte a Piteccio, presso la parrocchia di Santa Maria Assunta, dove ha lavorato per 32 anni. Negli anni novanta per don Romano si è aperto un altro importante capitolo di vita. Nominato canonico nel 1995, presso la Cattedrale di San Zeno ha svolto per 17 anni un diuturno servizio nell’amministrazione. Un tempo importante perché segnato da significativi interventi di restauro presso la chiesa madre della Diocesi. Nel corso del suo ministero, tuttavia, don Lotti ha anche svolto per più di trent’anni l’insegnamento della religione cattolica alla Scuola Media Statale Cino da Pistoia. Nei suoi ultimi anni di attività – al momento, per l’età e pro- blemi di salute è a riposo — è stato anche cappellano del Monastero della Visitazione di Pistoia. Un servizio ministeriale dunque, pienamente radicato e inserito nella vita diocesana.

Tutt’altro orizzonte, invece, nell’esperienza ministeriale di don Marcello Tronchin (82 anni), sacerdote fidei donum della Diocesi di Pistoia attivo in Ecuador, al confine con la Colombia.

Don Tronchin è attualmente l’unico sacerdote attivo in progetti missionari per la nostra Diocesi. Opera da tanti anni in una parrocchia periferica della città di Esmeraldas, in un contesto di forte degrado economico ed esistenziale. Don Marcello, nonostante l’età e qualche acciacco, continua la sua attività missionaria in favore di quella popolazione, in particolare dei più giovani.

Sono invece 25 gli anni di sacerdozio festeggiati da don Jarek Boguslaw Ziarkiewicz (54 anni), presbitero di origine polacca proveniente dalla diocesi di Zamosc attualmente in servizio presso la parrocchia di Fornacelle presso Montemurlo. Jarek è presente nella nostra diocesi dal 2011 quando gli fu affidato l’incarico di amministratore parrocchiale di Piteglio e Prunetta. Dal 2019 è anche ammini-stratore parrocchiale della parrocchia di San Jacopo a Stazione di Montale.




Il Santo Padre proroga l’Anno Santo Iacobeo

L’anno giubilare sarà prolungato fino al 25 luglio 2022. Un’occasione di grazia e un segno di speranza per la Chiesa di Pistoia

In seguito alla richiesta di S. E. Mons. Fausto Tardelli e del proposto del Capitolo della Cattedrale di Pistoia Umberto Pineschi, il Santo Padre ha prorogato l’Anno Santo Iacobeo fino al 25 luglio del 2022.

La proroga è comunicata in un decreto della Penitenzieria Apostolica nel quale si precisa che «tutti e singoli i benefici spirituali concessi già ritualmente concessi in forza del Rescritto (Prot. N. 1376/19/1) e del Decreto (Prot. n. 1377/19/1) del 25 luglio 2020 per l’anno giubilare a somiglianza di quello compostellano, indetto dal 9 gennaio fino al 27 dicembre 2021, ma a causa dell’epidemia di Covid-19 per molto tempo con il popolo non celebrato, ora ad onore di Dio, della sua Santa Madre e di San Giacomo, e per la consolazione spirituale dei fedeli, fatta richiesta al Santissimo Padre nostro Francesco, sono confermati dal momento presente e prorogati fino al giorno 25 luglio 2022.

Certamente i fedeli dalla generosa proroga da parte della Chiesa trarranno buoni propositi e vigore spirituale da attuare nella vita secondo la legge del Vangelo, in comunione gerarchica e filiale devozione verso il Sommo Pontefice, fondamento visibile della Chiesa Cattolica, e verso il proprio Vescovo».

La proroga, concessa dalla Santa Sede anche all’arcidiocesi di Santiago de Compostela, è motivo di grande gioia per l’estensione di un tempo di grazia particolare nel quale siamo chiamati a lasciarci guarire e trasformare dalla misericordia di Dio. Ci auguriamo che questo sia un segno di ripresa e speranza per un futuro libero finalmente dalla pandemia.




Inaugurazione del punto informativo Pistoia Sacra

Il nuovo sistema di valorizzazione dei luoghi di arte e fede della Chiesa di Pistoia

Apre il punto informativo e bookshop della Diocesi che coordinerà le informazioni ufficiali sull’Anno Santo, le visite e la gestione delle aperture delle chiese monumentali appartenenti alla rete.

PISTOIA – Nasce nei pressi di piazza del Duomo, in Ripa del Sale il punto informativo/bookshop diocesano “Pistoia Sacra” che guiderà fedeli e turisti alla scoperta degli itinerari sacri della città e del territorio. Qui da sabato 15 maggio, i turisti potranno acquistare i ticket per l’ingresso nelle chiese di Sant’Andrea e San Giovanni Fuorcivitas, trovare alcune informazioni sulle attività della diocesi per l’Anno Santo e un piccolo spazio per la promozione e l’esposizione di prodotti editoriali ed articoli religiosi.

«È un momento importante per la nostra diocesi e per la città – afferma il vescovo Tardelli -. Il progetto che oggi ci mostra il primo concreto risultato è frutto del lavoro di molte persone e della collaborazione tra diversi enti. Una scommessa per la nostra diocesi che ci permette di rendere visibili le straordinarie bellezze delle chiese più belle proprio in questo Anno Santo. Una possibilità di crescita spirituale e culturale che siamo certi riscuoterà grande successo».

Le aperture saranno garantite da collaboratori della diocesi e alcuni volontari coordinati dal neonato sistema “Pistoia Sacra”. Ricordiamo che il sistema prevede al momento la valorizzazione delle chiese di Sant’Andrea e San Giovanni Fuorcivitas, alle quali se ne aggiungeranno altre alle porte della stagione estiva.

Gli orari di apertura saranno i seguenti:
Chiesa di Sant’Andrea: 9:30-12:30/ 15:00-18:00 (giorno di chiusura lunedì)
Chiesa di San Giovanni Fuorcivitas: 9:30-12:30/ 15:00-18:00 (giorno di chiusura martedì)
Punto informazioni/ Bookshop Pistoia Sacra: 9:30 – 16:30 (giorno di chiusura lunedì).

Ricordiamo anche gli orari di apertura della Cattedrale di San Zeno per il passaggio dalla Porta Santa attualmente in vigore: 9:30 – 12:30; 15:30 – 18:00.

La richiesta di contributo è formulata in diverse opzioni: la visita a entrambe le chiese prevede un biglietto unico a 4 euro. Visitarle singolarmente è sempre possibile al costo di 2,5 euro. Sono previsti sconti per i gruppi e le famiglie. I residenti nella comune di Pistoia hanno accesso gratuito.

Per informazioni: pistoiasacra@diocesipistoia.it




Giubileo per la Difesa della Vita

Sabato 15 maggio alle 18 il vescovo Tardelli presiede una messa giubilare con le realtà laicali impegnate nella difesa e nel sostegno della vita

 

PISTOIA. Riprendono gli appuntamenti per l’anno giubilare. Domani, sabato 15 maggio alle 18 in Cattedrale il vescovo Tardelli celebrerà il Giubileo per la difesa della vita.

L’appuntamento è organizzato dal Movimento per la vita di Pistoia e Quarrata, in collaborazione con la Diocesi di Pistoia e varie realtà della consulta delle aggregazioni laicali. Saranno presenti anche rappresentanti delle aggregazioni laicali toscane e delle istituzioni civili.

La celebrazione intende sottolineare il valore di ogni esistenza, dal concepimento alla sua morte naturale, attraverso la preghiera e la testimonianza cristiana. Come ha affermato recentemente Papa Francesco «La cultura della vita è patrimonio che i cristiani desiderano condividere con tutti. Ogni vita umana, unica e irripetibile, costituisce un valore inestimabile. Questo va annunciato sempre nuovamente, con il coraggio della parola e delle azioni». Il Giubileo di sabato 15 sarà l’occasione per attingere in forma comunitaria, attraverso l’esperienza della misericordia di Dio, la grazia e la forza necessarie a questo compito.

La partecipazione sarà possibile a tutti i fedeli nei limiti della capienza prevista dalla Chiesa Cattedrale secondo le norme di sicurezza anti Covid.

Ricordiamo anche che Domenica 16 maggio, Solennità dell’Ascensione, Mons. Vescovo presiederà la messa pontificale alle ore 18 in Cattedrale.




L’omelia del Vescovo per il funerale di Luana D’Orazio

Una serata piena di emozione per l’ultimo saluto a Luana D’Orazio. C’erano tante, tantissime persone. I familiari, amici, colleghi, tutti uniti nel ricordo della giovane morta sul lavoro, che diverntà però anche un monito per il futuro, perchè, come ha affermato il vescovo Tardeli nell’omelia: «ciò che Dio promette e compie, non ci esime dal prendere oggi qui le nostre responsabilità, davanti ai nostri fratelli e alle nostre sorelle morte sul lavoro. Anzi: Dio stesso insieme a loro morti, ci chiede di rendere questa la terra migliore, ogni giorno di più. E finchè non ci saremo riusciti, non abbiamo il diritto di riposarci. La certezza dei cieli nuovi e delle terre nuove promessi da Dio, ci spinge con forza a fare nuovi i cieli e la terra che abitiamo nella storia».

 

Leggi e scarica qui il testo integrale dell’omelia