Domenica 14 aprile la prima “Giornata Mondiale dei bambini”

L’incontro diocesano raccoglie un’iniziativa promossa da papa Francesco. In Cattedrale i piccoli al centro per ”custodire il futuro”

Domenica 14 aprile alle 15.30 i bambini fanno festa con il vescovo Fausto Tardelli nella Cattedrale di Pistoia. L’iniziativa segue la proposta di Papa Francesco che ha indetto, esattamente l’8 dicembre scorso, una Giornata Mondiale dei Bambini (Gmb) per il giorno 25/26 Maggio a Roma. Nell’invito, arrivato alle diocesi, si offriva una serie di modalità per celebrare tale giornata, una di esse era quella di creare un evento diocesano, strada che l’Ufficio catechistico ha ritenuto più praticabile e coinvolgente domenica 14. Una data che è pastoralmente conciliabile con la celebrazione delle prime comunioni e che è collocata nel cuore del tempo pasquale che tanto si intona con la gioia che i nostri bambini sprigionano.

Il senso di questo incontro, rivolto ai bambini che hanno avviato il loro percorso catechistico, dai 7
anni ai 10, è certamente quello di mettere al centro dell’attenzione i piccoli del nostro tempo, ai quali dovremo consegnare il futuro. Fermarsi alla presenza dei bambini, sostare con loro in atteggiamento di festa e di riconoscenza per il dono della vita fa riflettere tutti e porre la domanda di come sarà il nostro e il loro domani. L’interrogativo è fortissimo guardando ai venti di guerra che ci stanno investendo, in Europa e nel vicinissimo Medio Oriente. L’incontro ha per questo un titolo emblematico: “insieme ai bambini per custodire il futuro”.

Al centro del nostro incontro metteremo l’icona evangelica di Gesù che abbraccia i bambini e li benedice; anche la Chiesa di Pistoia compie questo gesto per dare un segnale di forte speranza e di fiducia nel futuro e nello stesso tempo fare un atto di fede nell’amore di Dio che si prende cura delle sue creature.

A questo appuntamento si arriva preparati grazie ad una scheda di lavoro che l’Ufficio Catechistico ha consegnato ai vari gruppi di catechismo. In essa si trova l’invito alla festa, la lettura dei versetti evangelici che raccontano l’amore di Gesù per i bambini e il coraggio di fare di loro un esempio da seguire. Su questo episodio i bambini avranno modo di sostare esprimendo attraverso dei gesti mimati e un breve dialogo i sentimenti dei personaggi del racconto. I preparativi non finiscono qui: ai ragazzi è chiesto di scrivere una preghiera spontanea che esprima riconoscenza e richiesta di aiuto che poi dovranno portare come dono da scambiarsi alla nostra festa. La consegneranno all’inizio dell’incontro per poi pescarne una alla fine.

Il gesto di Gesù è quindi quello del Vescovo e dobbiamo comprenderlo bene, perché se al tempo di Gesù i bambini erano tenuti ai margini della società (anche i discepoli li volevano allontanare dal loro Maestro) oggi sappiamo che è la situazione è molto diversa.

I nostri bambini hanno tutto, spesso sono esasperatamente al centro del mondo, ma sono frequentemente soli e via via che crescono sono sempre più sotto pressione per le attese di prestazione che la nostra cultura inculca, in più il loro futuro è molto incerto. E quindi c’è bisogno dello stesso abbraccio, della stessa trasmissione di calore e di forza. C’è bisogno del coraggio di Gesù che pensò con il suo gesto di cambiare rotta a una mentalità povera di umanità e tenerezza.

Suor Giovanna Cheli (ufficio catechistico diocesano)




Pasqua, il messaggio del vescovo Tardelli

Un messaggio di speranza. Dal Vescovo l’invito a non arrendersi alla cattiveria dei tempi

«Il mio augurio è che possiamo essere parte di questa schiera di testimoni che non si arrendono alla cattiveria dei tempi e perseverano nel bene».

In un momento storico dove «la situazione del mondo e della nostra società ci spingerebbe alla sfiducia» la risposta non è «rinchiuderci in noi stessi» ma essere conquistati dalla luce della risurrezione e seminare «dentro la storia semi di risurrezione e di speranza».

Il tempo di Pasqua come fulcro della speranza e della perseverazione del bene: questo il cuore del messaggio rivolto alle Diocesi di Pistoia e Pescia, guidate in persona episcopi, da monsignor Fausto Tardelli.
Di seguito il testo integrale del messaggio di monsignor Tardelli:

«Il Signore è risorto! È veramente risorto! Con questo antico saluto pasquale mi rivolgo indistintamente a tutti invitando tutti alla speranza. Sì, è vero, la situazione del mondo e della nostra società ci spingerebbe alla sfiducia e a rinchiuderci in noi stessi. Ma la risurrezione da morte del Signore non è un discorso o una teoria. Non è nemmeno un’ipotesi: è invece un fatto che ha segnato di novità la storia e che ci offre una prospettiva di vita non rassegnata bensì rinnovata nell’amore.

Credere nel Risorto non è facile e sembra non dare risultati immediati. Ma chi crede in Lui e si mette a seguirlo con sincerità di cuore, sperimenta di passare dalla morte alla vita e già gusta in qualche modo quei cieli nuovi e quella terra nuova in cui abitano la giustizia e l’amore e che gli uomini e le donne di ogni tempo e lingua cercano e desiderano. Lo testimonia una moltitudine grande di uomini e donne che si sono lasciati conquistare dalla luce della risurrezione e hanno seminato e seminano dentro la storia semi di risurrezione e di speranza.

Il mio augurio è che possiamo essere anche noi parte di questa schiera di testimoni che non si arrendono alla cattiveria dei tempi e perseverano nel bene.

Carissimi, vi abbraccio tutti nel Signore: possiate trascorrere non solo questi giorni bensì tutta la vostra vita illuminati dalla luce radiosa e gioiosa del mattino di Pasqua».




Le Settimana Santa con il Vescovo Tardelli

Gli appuntamenti in città con Monsignor Tardelli e gli orari delle confessioni

Con la Domenica delle Palme si apre la Settimana Santa, i giorni più importanti dell’anno liturgico nei quali la Chiesa ricorda e celebra i misteri della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo. Il Vescovo Tardelli quest’anno dividerà i suoi impegni liturgici con la Diocesi di Pescia, cercando di garantire la sua presenza in entrambe le Diocesi secondo il seguente calendario.

Sabato 23 marzo, alle 17.30 come da tradizione, il Vescovo presiede la benedizione dell’olivo e la commemorazione dell’Ingresso di Gesù a Gerusalemme nella chiesa di Sant’Ignazio in piazza dello Spirito Santo. Da qui si muoverà la processione diretta alla Cattedrale di San Zeno, dove il Vescovo presiederà la Messa della Passione del Signore.

Mercoledì 27 marzo alle 21 in Cattedrale il Vescovo presiede la Messa Crismale, la celebrazione in cui i presbiteri rinnovano le promesse fatte il giorno dell’ordinazione sacerdotale, ma soprattutto la Messa in cui il Vescovo consacra gli oli benedetti: l’olio dei catecumeni (per l’unzione pre-battesimale), l’olio degli infermi (per il sacramento dell’Unzione degli infermi) e il santo Crisma (per la celebrazione del sacramento del Battesimo e della Cresima). Gli oli saranno poi distribuiti a tutti i parroci presenti perché ne riforniscano le parrocchie

Con il Giovedì Santo, il 28 marzo si apre il Triduo Pasquale. Il vescovo celebrerà la Messa in Coena Domini alle 21 nella chiesa di San Bartolomeo a Pistoia. Ricordiamo che in quella sera, in tutto il Centro, sarà possibile visitare il Santissimo sacramento collocato negli altari della reposizione, secondo la pratica devota del “giro delle sette chiese”.

Il Venerdì Santo, 29 marzo il Vescovo pregherà la Liturgia delle ore in Cattedrale alle 9, con la recita dell’Ufficio delle letture e le Lodi mattutine. Alle 21, sempre in Cattedrale, presiederà la celebrazione della Passione del Signore.

Sabato 30 marzo alle ore 9 in Cattedrale, preghiera con il Vescovo dell’Ufficio delle Letture e Lodi Mattutine. Il sabato alle 22 Veglia pasquale in Cattedrale presieduta dal Vescovo Tardelli.

 

“Nella Settimana Santa – ricorda l’ufficio liturgico nazionale – la Chiesa celebra i misteri della salvezza portati a compimento da Cristo negli ultimi  giorni della sua vita, a cominciare dal suo ingresso messianico in Gerusalemme. Il tempo Quaresimale continua fino al Giovedì Santo. Dalla Messa vespertina «cena del Signore» inizia il Triduo Pasquale, che continua il Venerdì Santo «nella passione del Signore» e il Sabato Santo, ha il suo centro nella Veglia Pasquale e termina ai vespri della domenica di risurrezione”.

Ricordando l’importanza della ricezione del Sacramento dell’Eucarestia e della Confessione segnaliamo, infine, gli orari delle confessioni nel Centro Storico.

Cattedrale di San Zeno dal lunedì al sabato:  10-12.30, 15.30-17.30

Ciesa di San Bartolomeo dal martedì al venerdì: 15.30-18

Basilica della Madonna dell’Umiltà: martedì e mercoledì dalle 11 alle 12

Parrocchia di San Paolo: mercoledì dalle 9.30 alle 12.30 e Sabato Santo dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 18.30.




Caritas, donazione di oltre 9mila euro dalla parrocchia di Santomato

La Caritas diocesana pistoiese ringrazia la parrocchia di Santomato che, attraverso il prezioso servizio che viene svolto dal laboratorio Caritas parrocchiale, ha donato la cifra di 9.780€ per il sostegno alle tante situazioni di povertà del territorio.
“Il laboratorio di Santomato – spiega il direttore Caritas Pistoia, Marcello Suppressa – nasce a seguito della recente crisi economica che ha causato molteplici chiusure di aziende ed i conseguenti licenziamenti di lavoratrici e lavoratori. In questa situazione quattro amiche, unite dalla volontà di essere di aiuto alle famiglie rimaste con redditi decurtati, si sono attivate valorizzando l’intraprendenza, la progettualità e l’abilità manuale. A quel piccolo gruppo si sono aggiunte nel tempo decine e decine di persone ed adesso le attività del laboratorio ne vedono coinvolte circa 40”.

Il laboratorio si svolge nelle stanze della canonica di Santomato dove si ritrovano e si mettono all’opera per trasformare vecchi oggetti in qualcosa di nuovo, utile e piacevole: tovaglioli e camicie diventano delle borse, ritagli di tessuto si trasformano in addobbi per l’albero, piccoli tronchi di legno rinascono come alberelli decorativi, dai barattoli di latta si ricavano porta-mestoli, da banali sassi fioriscono splendide piante grasse e così via …

“Ciò che era ‘scarto’ – sottolinea il direttore Caritas Pistoia, Marcello Suppressa – nelle loro mani riceve nuova vita e bellezza e questo è anche l’obiettivo della Caritas, cioè quello di contrastare la cultura dello scarto che colpisce troppe persone così come più volte richiamato da Papa Francesco, nella nostra epoca, così ricca di tante conquiste e speranze, non mancano poteri e forze che finiscono per produrre una cultura dello scarto’. Dando nuova vita a questi oggetti, negli anni il laboratorio di Santomato ha donato alla Caritas diocesana importanti contributi in denaro che si sono trasformati in azioni e sostegno a coloro che in questo periodo fanno più fatica. Sicuramente i soldi sono importanti perché ci aiutano ad aiutare, ma è altrettanto importante la capacità di condividere e sostenere le attività della Caritas. A loro ed a tutta la comunità di Santomato la Caritas Diocesana non può che essere riconoscente”.




Mons. Tardelli a Roma per la visita dal Papa

Dal 4 all’8 marzo i vescovi toscani saranno in Vaticano per la visita “ad limina apostolorum”. Un momento importante di confronto e verifica

I vescovi toscani incontrano papa Francesco. Da lunedì 4 marzo a venerdì 8 i vescovi della conferenza episcopale toscana saranno impegnati nella visita ad limina apostolorum.

L’appuntamento arriva a dieci anni di distanza dal precedente e rappresenta un momento di confronto e verifica sullo stato delle chiese toscane che si articola attorno tre momenti: l’udienza con papa Francesco, l’incontro con i dicasteri della Curia romana e il pellegrinaggio sulle tombe degli apostoli Pietro e Paolo (“limina apostoloroum”).

La visita, sottolinea la Costituzione apostolica Praedicate evangelium, rappresenta «il momento più alto delle relazioni dei pastori di ciascuna Chiesa particolare e di ogni Conferenza episcopale e di ogni Struttura gerarchica orientale con il Vescovo di Roma. Egli, infatti, ricevendo i suoi fratelli nell’episcopato, tratta con loro delle cose concernenti il bene delle Chiese e la funzione pastorale dei vescovi, li conferma e sostiene nella fede e nella carità. In tal modo si rafforzano i vincoli della comunione gerarchica e si evidenziano sia la cattolicità della Chiesa che l’unità del Collegio dei vescovi».

In Vaticano, insieme a Monsignor Fausto Tardelli saranno presenti tutti gli altri vescovi toscani. Complessivamente la regione toscana ha le seguenti diocesi (molte delle quali frutto di più o meno recenti unificazioni): Firenze, Prato, Pistoia, Pescia, Fiesole, Lucca, Pisa, San Miniato, Massa Carrara-Pontremoli, Livorno, Volterra, Massa Marittima – Piombino, Grosseto, Pitigliano – Sovana – Orbetello, Siena – Colle Val D’Elsa – Montalcino, Montepulciano – Chiusi – Pienza, Arezzo – Cortona – Sansepolcro, Monte Oliveto Maggiore.




In preghiera e al lavoro per il Sinodo. La Lettera del Vescovo

La ripresa del Sinodo Diocesano al centro della lettera inviata dal Vescovo Tardelli a tutta la Chiesa di Pistoia

È giunto il momento di concentrare l’attenzione con rinnovato impegno sul Sinodo Diocesano. Il cammino del Sinodo, giunto quest’anno alla sua seconda sessione, è ormai a un punto di svolta. Terminata la seconda fase di ascolto e confronto nelle parrocchie e nei gruppi ecclesiali è arrivato il momento di convocare nuovamente le madri e i padri sinodali per le assemblee generali e i circoli minori, in cui sarà discusso il frutto del secondo giro di consultazioni. In attesa della pubblicazione dell’Instrumentum laboris, il testo base per il lavoro dei sinodali che raccoglie e riassume il lavoro fatto sulle Proposizioni emerse dalla prima Sessione del Sinodo, il Vescovo Tardelli invita la Chiesa di Pistoia alla preghiera per la buona riuscita del Sinodo con una lettera da leggere durante le Messe di domenica 3 marzo.

«È giunto il momento – scrive monsignor Tardelli – di metter mano in modo decisivo alla seconda sessione del Sinodo Diocesano. Dopo aver ascoltato quello che lo Spirito Santo ci ha detto attraverso il confronto sinodale e aver quindi individuato 9 sfide da affrontare tutti insieme, quelle cioè indicate nel libro sinodale promulgato da me nel luglio 2023, è ora il momento di vedere ciò che dobbiamo fare, ciò che il Signore ci chiede di fare, cioè le scelte personali e comunitarie da compiere per rispondere alle sfide individuate. Si tratta di capire quali percorsi avviare per collaborare con lo Spirito Santo e rendere la nostra Chiesa in tutte le sue articolazioni come il Signore Gesù la vuole: più fraterna, accogliente e insieme missionaria; aperta al mondo, pronta al servizio e alla testimonianza coraggiosa della misericordia di Dio, protesa all’annunzio di Gesù, morto e risorto per noi, unica speranza dell’umanità».

«Con questa lettera – ha aggiunto il vescovo – chiedo a tutti una piena partecipazione al cammino sinodale della nostra Chiesa: con la preghiera, innanzitutto; poi con l’attenzione a ciò che si sta facendo, poi ancora con la comunicazione e lo scambio di informazioni. Fondamentale per tutti è la sintonia del cuore e della mente. Tutti ci dobbiamo sentire coinvolti nel cercare di rispondere a ciò che lo Spirito Santo ci va dicendo».

Insieme all’invito alla partecipazione e collaborazione dei presbiteri e dei diaconi, come di tutti i sinodali, il vescovo chiede poi «un accompagnamento spirituale da parte di ogni comunità parrocchiale e all’interno di esse, anche dei ragazzi come degli anziani e dei malati perché tutti si preghi per la buona riuscita del Sinodo».

Monsignor Vescovo ha poi fornito ai parroci alcune indicazioni liturgiche per favorire la diffusione della preghiera per il Sinodo nelle messe festive e nella liturgia delle ore.

Lettera per il sinodo febbraio 2024




Servizio civile Caritas Pistoia e Pescia, il 19 marzo i colloqui

Scaduti i termini per la presentazione delle domande per lo svolgimento del Servizio Civile presso le Caritas diocesane di Pistoia e Pescia. Per chi ha presentato correttamente la domanda è stata resa nota la data per le selezioni che si svolgeranno martedì 19 marzo 2024, presso la sede della Caritas diocesana di Pistoia, via San Pietro 36, Pistoia.

CALENDARIO CONVOCAZIONE CANDIDATI 19 MARZO (clicca qui)

Per accedere alla partecipazione attiva del progetto “Al passo degli ultimi- Pistoia e Pescia”, nella giornata del 19 marzo verrà prima svolto un breve corso informativo ed introduttivo ed in seguito ci saranno i singoli colloqui di selezione.
La mancata partecipazione al corso introduttivo o al colloquio personale, comporta l’esclusione del candidato dalla selezione, e non sono previsti colloqui online.

Per ogni info i contatti sono gli indirizzi mail caritas@diocesipistoia.itgiovanni.cerri@diocesipistoia.it ed il numero di telefono 0573 768685 (tutte le mattine dalle 9.00 alle 12.00).

 




Visitazione del Pontormo di Carmignano, nota della Diocesi

Le precarie condizioni delle coperture della chiesa di San Michele Arcangelo in Carmignano mettono in pericolo la conservazione delle opere pittoriche dell’edificio. Grande è stato l’interessamento anche dell’opinione pubblica in merito alla questione ed in particolare alla salvaguardia della Visitazione del Pontormo.

Dietro pressante richiesta della Soprintendenza, dopo aver chiuso la chiesa di Carmignano, si è messo al riparo la tavola, trasferendola momentaneamente dalla chiesa in locali sicuri e attigui della parrocchia.

Al fine di trovare una collocazione – sempre temporanea – ma più adeguata, sono state prese in considerazione diverse opzioni e valutato ogni caso anche con la Soprintendenza; dietro sua indicazione, la Diocesi, in accordo con il parroco, ha deciso di accogliere la proposta avanzata dal Comune di Poggio a Caiano e dalla Direzione Regionale Musei della Toscana, per esporre presso la Villa Medicea di Poggio a Caiano la Visitazione e presso la “Sala della Giostra” della Palazzina Reale, oggi sala consiliare, i dipinti degli altri cinque altari della chiesa di San Michele Arcangelo in Carmignano.

Tale scelta è stata determinata dal fatto che la Soprintendenza ha sostenuto la collocazione nella Villa di Poggio a Caiano per la vicinanza territoriale (l’orientamento che il Ministero ha manifestato è stato quello di lasciare le opere nel territorio) e tematica della tavola dipinta, data la presenza di affreschi del Pontormo all’interno della Villa, creando un diretto dialogo fra le opere.

La scelta è stata motivata anche dal fatto che il Comune di Poggio a Caiano si è assunto tutti i costi di spostamento da e per la chiesa, assicurazione e allestimento in apposite teche, sia nella Villa di Poggio a Caiano che nella Palazzina Reale, ove sono garantite le condizioni microclimatiche idonee alle opere.

Secondo l’ipotesi di esposizione redatta della Direzione regionale Musei della Toscana la Visitazione potrà essere esposta nella Sala del Fregio, adiacente al Salone di Leone X, dove vi è la lunetta con Vertumno e Pomona, affrescata del Pontormo.

La Direzione della Villa Medicea ed il Comune di Poggio a Caiano si sono inoltre resi disponibili a valutare il prestito della tavola del Pontormo al fine di raccogliere fondi per il restauro della chiesa, sede naturale e originale del dipinto e luogo dove auspichiamo che tornerà al più presto.

Inoltre il Comune di Carmignano, con apposita delibera di Giunta, si è impegnato a promuovere azioni volte a tutela e valorizzazione dell’opera e al reperimento di fondi necessari al restauro del complesso di San Michele.

Vogliamo ringraziare sentitamente il Comune di Prato che da subito si è reso disponibile per accogliere le opere nel Museo di Palazzo Pretorio e per questo ha lavorato, e auspichiamo che sulla scia di questo interessamento si creino le condizioni per collaborazioni proficue e per azioni finalizzate al reperimento di finanziamenti che permettano di eseguire in tempi brevi i lavori indispensabili per la riapertura della chiesa parrocchiale.




Presentazione rapporto Caritas Pistoia e Pescia 2023

Dopo il picco del 2022 con circa 2500 accessi ai servizi della sola Caritas Pistoia, con il 2023 i numeri parlano di un ritorno ai valori, sempre alti, immediatamente precedenti al periodo pandemico. Aumenta però l’età media dei richiedenti aiuto, in particolar modo quelli di nazionalità italiana, e diventano sempre più complesse le situazioni di povertà, ormai strutturali per chi si rivolge ai Centri di Ascolto. Questi i dati principali che emergono dal report Caritas Pistoia e Pescia 2023 esposto questa mattina nell’Aula Magna del Seminario Vescovile di Pistoia. Il rapporto è stato presentato alla cittadinanza ed alla stampa dal Vescovo di Pistoia e Pescia, mons. Fausto Tardelli, dalla direttrice della Caritas diocesana di Pescia, Maria Cristina Brizzi, e dal direttore della Caritas diocesana di Pistoia, Marcello Suppressa.

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“Questi numeri – dichiara il Vescovo di Pistoia e Pescia, monsignor Fausto Tardelli – non devono risultare fini a loro stessi, essere un esercizio di stile per far vedere il lavoro svolto, ma bensì essere un monito e allarme di una società che è ormai abbondantemente malata, con sacche di povertà dalle quali le persone non riescono ad uscire e a migliorare la propria situazione anche quando viene trovato un lavoro, perché spesso quel lavoro è scarsamente retribuito”.

“La Caritas diocesana di Pescia – sottolinea la direttrice pesciatina, Maria Cristina Brizzi – nonostante abbia pubblicato insieme a Caritas diocesana di Pistoia un dossier delle povertà nel 2008, negli anni, è sempre stata attenta alle Caritas parrocchiali e alla loro formazione, così come ai concetti di ascolto e osservazione. Dal 2020 queste attenzioni si sono concretizzate con l’inizio di un percorso formativo e nel 2021 con la pubblicazione di un Dossier diocesano dal titolo ” Innalzarsi per rialzarsi” che raccontava lo stato dell’arte del nostro territorio. Siamo molto contenti del percorso iniziato ormai 4 anni fa, dei risultati ottenuti fino ad ora e di quelli che sono i propositi futuri. Nel 2023 si è rinnovata la collaborazione con la Caritas diocesana di Pistoia e questo report ne è il frutto. Questo percorso sicuramente continuerà e si intensificherà così da arrivare ad una lettura delle povertà, a livello provinciale, e rispondere a queste in maniera adeguata”.

“Presentiamo i dati dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse all’inizio della Quaresima – evidenzia il direttore pistoiese, Marcello Suppressa – e niente avviene per caso: abbiamo l’occasione di non sprecare questo tempo di grazia, per non lasciare andare l’occasione di cambiare le cose, partendo in primis da noi stessi, dalla nostra famiglia, dalle nostre comunità e magari risvegliare in ciascuno di noi un antico richiamo al senso di giustizia. Nel nostro paese, in questo momento stiamo mettendo a sistema la povertà, manca una misura strutturale di lotta alla povertà.  Caritas questo lo osserva quotidianamente nei nostri centri di ascolto: tocchiamo con mano la vita delle persone che chiedono aiuto per le cose basilari, alimenti, sostegno economico, sostegno per i farmaci, le cure … Stiamo vivendo un’illusione di modernità  dove tutti siamo “connessi”, ma  in realtà sono sempre di più coloro che rimangono indietro e sono esclusi. Per questo dobbiamo ripartire dal diritto all’accesso ai servizi, per tutti e garantire il sostegno a coloro che si trovano in difficoltà. Il report che presentiamo può fare la sua parte, facendoci risvegliare dal torpore, per iniziare ad indignarsi davvero: non dobbiamo aver paura, ma agire nella solidarietà riscoprendo il senso civico e il valore del  bene comune”.

 

Dati generali. Le persone incontrate nel 2023 complessivamente dai centri operativi delle due Caritas diocesane sono state 2.935; valore piuttosto significativo in quanto si attesterebbe poco sopra al 10% del dato complessivo regionale (con riferimento agli ultimi dati disponibili relativi al 2022. Circa il 75% delle persone si sono rivolte ad un servizio di Caritas Pistoia.

Stranieri e italiani. Leggera prevalenza delle richieste da parte di persone straniere (54,3%) sebbene lo scarto con gli italiani non sia enorme; differenza che si assottiglia particolarmente per la Caritas di Pescia (49,1% ITA – 50,9% STR). Con riferimento agli stranieri le nazioni più rappresentate e che da sole compongono quasi la metà della presenza straniera sono Marocco (24,2%) e Albania (23,7%), rilevante anche la presenza di persone provenienti dalla Nigeria (16,0%) che sono anche la prima nazionalità straniera sul territorio di Pescia.
Fasce d’età. L’età media delle persone assistite sfiora i 50 anni (49,4), con gli italiani sensibilmente più anziani degli stranieri (57,2 anni contro 42,7), sul territorio della Caritas di Pescia l’età media generale supera i 50 anni (50,6). Quasi la metà delle persone ha un’età compresa tra i 35 ed i 54 anni, gli under 25 sono appena il 2,3% mentre gli anziani sono il 15,5% del totale (il 5,5% ha più di 75 anni).
Residenza ed abitazione. Come è facile aspettarsi la maggioranza delle persone dichiara residenza nel comune di Pistoia (43,4%), seguono gli altri comuni con percentuali molto più basse (il secondo è Pescia a 6,6%); il primo comune non appartenente alla provincia di Pistoia è Montemurlo (4,6%). Emerge invece un 7,4% che risulta senza residenza o quanto meno non ne dichiara nessuna. Il 60,0% delle persone incontrate vive in nucleo familiare (con il coniuge e/o altri parenti), in questo caso le due Caritas si differenziano particolarmente in quanto a Pescia si rileva una maggiore presenza di persone sole (22,0% più di una su cinque). Similarmente emerge sempre sul territorio diocesano di Pescia una certa presenza di persone che dichiarano di vivere in una struttura alberghiera (sono il 6,9% delle persone assistite dalla Caritas di Pescia). Tuttavia, circa la metà del totale dei soggetti intercettati dichiara di vivere in una casa in affitto (49,9%), solo l’8,7% vive in alloggio ERP (soprattutto sul territorio di Pistoia). Il 5,8% dichiara alloggi di fortuna, mentre il 2,3% è addirittura senza alloggio.
Tipologia urgenze. I principali bisogni rilevati afferiscono alla sfera economica (59,2%), in particolare alla mancanza o addirittura assenza di reddito, o anche all’indisponibilità rispetto a spese straordinarie; seguono poi problematiche legate al lavoro (10,5%), soprattutto in riferimento alla disoccupazione, ma anche all’inoccupazione, lavoro nero ed al lavoro precario. Seguono con percentuali più inferiori problemi familiari (6,8%), abitativi (6,8%), salute (5,9%), istruzione (4,3%). Infine con riferimento agli interventi la stragrande maggioranza riguarda l’erogazione di beni e servizi materiali (67,9% del totale degli interventi messi in atto), ci si riferisce cioè all’erogazione di alimenti, vestiario, prodotti per l’infanzia, ma anche all’accesso a servizi mensa ed emporio; il 18,2% ha riguardato invece interventi tramite sussidi economici (pagamento bollette, affitto o contributi per l’abitare, spese sanitarie, spese scolastiche, varie ed eventuali); in percentuali minori si rilevano interventi relativi a sanità (2,0%), consulenza professionale (1,1%), scuola e istruzione (1,0%).




Il 2 febbraio in Cattedrale

Venerdì 2 febbraio alle 18 nella Cattedrale di San Zeno a Pistoia, il Vescovo presiede la Messa della festa della Presentazione al tempio di Gesù.

Nella festa della Candelora ricorre anche la Giornata mondiale per la vita consacrata, un’occasione per conoscere un mondo che è vicino a poveri, malati e “piccoli”. Nella celebrazione saranno ricordati anche gli anniversari di vita consacrata. Quest’anno festeggiano il 60° di professione religiosa due Suore della Congregazione delle Mantellate serve di Maria residenti in Agliana alla scuola Mario Baldi, cioè suor Ilaria Colbachini e suor Claudina Sofia.

Appartengono all’Istituto delle Mantellate, serve di Maria, anche altre tre figure storiche della congregazione che festeggiano invece il 70° di professione religiosa: Suor Aureliana Pagani, suor Costantina Nassetti e Suor Deodata Trevisan.

Alle 19.15 ci sarà il rito della consegna delle Credenziali del Pellegrino a quanti, nel corso dell’anno, si dirigeranno in pellegrinaggio a Santiago de Compostela.