Due nuovi “figli” per la Chiesa pistoiese

La Chiesa di Pistoia è in festa per i suoi due nuovi sacerdoti: don Alessio Bartolini e don Eusebiu Farcas. L’ordinazione di un nuovo prete – ha ricordato per l’occasione il vescovo Tardelli- «è come la nascita di un figlio: è segno di speranza; è segno che Dio non ci ha abbandonato ma ci continua ad amare».

Domenica 30 giugno, nonostante il grande caldo, la Cattedrale di San Zeno era affollata di fedeli: tra loro familiari, amici, parrocchiani di Quarrata e Bonistallo – le parrocchie in cui presteranno rispettivamente servizio i due preti novelli -, amici del Seminario di Firenze e numerosi sacerdoti. Una festa accompagnata dalla ricorrenza di tanti giubilei sacerdotali e diaconali.

La liturgia, accompagnata dal coro della Cattedrale, è stata impreziosita dalla presenza di altri numerosi “cantori” amici e da una sezione di ottoni che ha dato un timbro particolarmente solenne alla celebrazione.

La chiamata al sacerdozio, ha ricordato il vescovo Tardelli nell’omelia, è un dono di Dio, radicato nel suo mistero della sua volontà: «Noi siamo chiamati all’esistenza dall’infinito amore di Dio» – ha affermato il vescovo- «Ricordiamocelo, dunque, fratelli e sorelle! Ricordatelo sempre anche voi, Alessio ed Eusebio». «Quando magari sarete tristi o abbattuti, -ha aggiunto- ripensate con gratitudine che siete stati chiamati dal suo amore. Quando magari vi sentirete stanchi o sconfitti, ricordate che voi esistete e siete preti perché Lui vi ha chiamato. Così pure, quando proverete gioia e felicità, anche allora e forse lì ancora di più, sappiate che tutto è dono Suo».

Commentando la seconda lettura, dalla lettera di san Paolo ai Galati, monsignor Tardelli ha spiegato come l’apostolo, proprio parlando della “chiamata” del Signore, l’abbia indicata come una «chiamata alla libertà, ad essere pienamente liberi», liberi di una libertà che «non consiste nel fare quello che ci pare e piace, bensì nell’amare». «Carissimi amici; carissimi Alessio ed Eusebio, -ha aggiunto mons. vescovo con parole vibranti di affetto – non abbiate allora mai paura ad amare come il Signore ci ha insegnato: le persone e il popolo a cui sarete inviati; gli altri presbiteri confratelli, il vescovo, l’umanità tutta. Forse non sarà sempre facile».

Il vescovo ha invitato i due nuovi sacerdoti ad essere «lampade luminose d’amore» e a vivere il sacerdozio senza «rimpianti per ciò che si è lasciato, per le rinunce che il servizio del Regno richiede», incoraggiandoli ad «andare avanti, a testa bassa, con ostinazione, a denti stretti, tesi alla meta».

Nell’omelia il vescovo si è lasciato guidare dai ricordi personali della propria ordinazione sacerdotale, celebrata quarantacinque anni fa insieme al compianto Vescovo Mansueto– «La sera prima, solennità dei santi Pietro e Paolo, di sabato, esattamente come quest’anno». «Oggi sono qui dopo tanti anni – ha continuato con emozione-, a ringraziare il Signore insieme a voi per il dono ricevuto con il sacramento dell’Ordine. (…) Ed io stasera, illuminato dallo Spirito Santo, vedo con occhi di speranza la nostra chiesa; sento di poter aprire il cuore alla fiducia, lodando il Signore per quanto ci dona».

Dopo la celebrazione la festa è proseguita nel Seminario Vescovile con un momento conviviale molto partecipato, segno di affetto e comunione con i due nuovi sacerdoti.

(Leggi l’intera omelia)

red.

 

 




La musica che libera il cuore: Irene Grandi canta per i detenuti

Un ospite d’eccezione nella casa circondariale di Pistoia: Irene Grandi, la nota cantante, ha partecipato alla festa di san Basilide, patrono delle guardie penitenziarie e degli operatori che lavorano in carcere. Una festa che ha previsto la santa messa presieduta dal vescovo Fausto Tardelli e concelebrata da padre Alfredo Paladini, frate cappuccino e cappellano da oltre dodici anni del Santa Caterina in Brana.

È proprio grazie a Padre Alfredo che Irene Grandi si è resa disponibile per partecipare alla festa e animare con il canto la santa messa. «Conosco da sempre il marito – precisa padre Alfredo – ho celebrato io il loro matrimonio ed è nata un’amicizia anche con Irene, che ha iniziato con me un suo percorso spirituale. Ha uno stile molto semplice; è una persona buona e umile. Come tutti i grandi artisti ha un cuore aperto all’altro». «L’arte – commenta padre Alfredo – è davvero una finestra verso l’invisibile. È stato bello vedere come anche le persone più dure in carcere si sono commosse durante il canto».

Durante la celebrazione Irene Grandi ha cantato «Halleluja» di Leonard Cohen, un brano molto noto, di grandissima intensità umana e dalla forte carica emotiva, poi «Fratello Sole e Sorella Luna», ispirato alla figura di Francesco d’Assisi e già nel noto film di Zeffirelli. Irene Grandi ha concluso la festa con la beatlesiana «Let it be»: una chiusura corale che ha coinvolto tutti i presenti.

Nella sua omelia il vescovo ha fatto riferimento alla giustizia, che per il cristiano mai si separa dalla misericordia. «La giustizia, ha ricordato monsignor Tardelli, chiede di essere sempre custodita dentro un alveo di misericordia: senza questo riferimento alla misericordia diventa facilmente vendetta».

San Basilide è il patrono della polizia penitenziaria e di quanti vivono il carcere dall’altra parte della grata: «Ci sono alcuni detenuti – ricorda padre Alfredo – che conosco da più di vent’anni. Dico sempre che il carcere è “carcerogeno”, anche per chi ci lavora non è facile, ti resta addosso. Per questo il lavoro spirituale è molto utile, per i detenuti come per gli assistenti». Un servizio, quello di Padre Alfredo, che permette di misurare anche la forza sorprendente della grazia di Dio. «Per un periodo  – ricorda il frate cappuccino – ho avuto a che fare con un caso particolarmente duro: un serial killer particolarmente noto per la sua ferocia. Ricordo che appena mi vide cominciò a urlarmi con violenza fin quasi a venirmi addosso. Ero pronto a tutto, anche al peggio, ma poi d’improvviso si è sentito malissimo: un infarto lo aveva colpito proprio in quel momento. Lo abbiamo portato d’urgenza in ospedale dove ha avuto un intervento. Lì sono andato a trovarlo tutti i giorni. Quando si è ripreso – con mio grande stupore – mi ha fatto delle domande sul Vangelo, che ho cominciato a leggergli ogni giorno. Nei giorni successivi mi chiese di pregare con lui e poi anche di confessarsi. Ha intrapreso un vero e proprio cammino penitenziale che lo ha portato anche a ricevere la comunione. Tornato in carcere voleva servirmi sempre la messa e leggere le letture;  poi è stato trasferito. Il Signore mi ha stupito: è la forza trasformatrice del Vangelo. Il carcere – confida padre Alfredo – resta comunque un luogo difficile, per detenuti e assistenti: ci sono sempre difficoltà, momenti di dolore, di frattura interiore. D’altra parte quell’episodio mi ha anche aiutato, perché in carcere gli altri detenuti hanno cominciato a dire: chi manca di rispetto al frate gli prende un infarto!».

In occasione della festa di San Basilide erano presenti numerose autorità istituzionali: la prefetto di Pistoia, Emilia Zarrilli, il Vice-Sindaco, Anna Maria Celesti e tutti i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, accanto, ovviamente al Direttore dell’istituto Loredana Stefanelli, il Comandante della Polizia Penitenziaria e tutto il personale. Tra i presenti anche numerosi familiari degli operatori.

D.R.




Eusebio ed Alessio, compagni di strada verso l’ordinazione sacerdotale

Siete arrivati al termine di un cammino di preparazione al sacerdozio: come state vivendo questo momento?

EUSEBIO:  «Questo momento di preparazione lo sto vivendo in preghiera e totale abbandono al Signore,che mi ha chiamato a seguirlo nella via del sacerdozio ministeriale. Inoltre in questo ultimo periodo mi sono lasciato guidare ed ho meditato tanto sulle parole di San Paolo che nella lettera ai Filippesi dice:  Non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perché anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesù. Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù”».

ALESSIO: «Lo sto vivendo con molta intensità, alla fine di Maggio abbiamo iniziato la preparazione con gli esercizi spirituali che sono stati veramente un periodo di grazia in cui abbiamo incontrato il Signore e da lui ci siamo lasciati interrogare sulla nostra vita e sul nostro futuro ministero di preti. Poi abbiamo vissuto la nostra prima “Due giorni del clero” in cui abbiamo sperimentato la bellezza di condividere con tanti fratelli presbiteri e diaconi la gioia e la fatica del ministero. Personalmente in queste ultime settimane sono impegnato con l’Oratorio estivo in Parrocchia a Quarrata che è sempre una bella esperienza. Guardo al giorno della mia ordinazione con trepidazione ed emozione ma con grande determinazione e risolutezza, chiedendo al Signore di conformarmi sempre di più a Lui e farmi essere un sacerdote secondo il suo cuore».

Puoi raccontarci brevemente come è nata la tua vocazione?

EUSEBIO: «Il cammino che mi ha portato a prendere la decisione di entrare in seminario ha  avuto inizio all’interno della mia famiglia, che fin da bambino mi ha educato e cresciuto nella fede in Cristo. La mia vocazione è nata in parrocchia, vicino all’altare dove ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana e dove per tanti anni ho prestato il mio servizio come chierichetto e come catechista. All’età di 14 anni, sentendo sempre più forte la chiamata del Signore, sono entrato nel seminario minore, dove ho iniziato la formazione e la verifica della mia vocazione. Dopo aver concluso il seminario minore e dopo essermi diplomato, mi sono trasferito a Pistoia presso il seminario vescovile (Diocesi che ho conosciuto grazie a mio fratello che svolge qui il suo servizio presbiterale), per continuare la formazione verso il sacerdozio». ministeriale e ho intrapreso gli studi teologici presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale che ho concluso lo scorso Luglio».

C’è una figura di Santo al quale sei particolarmente legato, oppure una figura di sacerdote che ha segnato la tua vocazione?

EUSEBIO: «Si, sono molto legato al Santo Giovanni Maria Vianney (il Curato d’Ars), il quale fin da seminarista ha vissuto una vita umile e dedita alla preghiera. Inoltre anche  da presbitero, il Curato d’Ars ha mantenuto lo stesso stile di umiltà e di preghiera dedicandosi totalmente al servizio della comunità che gli è stata affidata,  insegnando loro la strada del Paradiso (così come egli stesso aveva detto) senza ritirarsi indietro nemmeno nelle difficoltà e riportando le pecorelle smarrite al gregge. Sono particolarmente legato alla figura di San Giovanni Maria Vianney, perchè, dopo aver riflettuto a lungo, ho preso la decisione di entrare in seminario proprio il giorno in cui si festeggia San Giovanni Maria Vianney, il 4 agosto. Poi durante tutti gli anni di formazione mi sono affidato anche alla sua intercessione».

ALESSIO: «Grazie a Dio ho avuto entrambe le figure… Innanzitutto uno zio materno, presbitero religioso,  che è deceduto lo scorso anno a 107 anni di età con 82 anni di sacerdozio, e che mi ha sempre ispirato per la sua carità e la sua sollecitudine nell’apostolato con le persone sordomute. Non mi ha mai detto: Fatti prete. Mi ha invece insegnato ad amare la Chiesa, a pregare con il breviario, perché diceva che il Concilio lo aveva restituito a tutta la chiesa ed era un patrimonio di preghiera molto prezioso; mi ha insegnato con la sua vita che non bisogna mai lamentarsi soprattutto nel ministero perché è fonte di  gioia.

Un santo a cui sono particolarmente legato è San Michele Garicoits, fondatore dei Preti del Sacro Cuore di Gesù di Betharram, che hanno retto per 36 anni la mia parrocchia di origine. Una bella figura di prete, basco  e con un caratterino tosto, un po’ come il mio, che si è lasciato conquistare dal mistero del Dio Amore e dal Cuore di Gesù, modello di disponibilità alla volontà del Padre».

D.R.




Due nuovi sacerdoti per la Chiesa pistoiese

Domenica 30 giugno il vescovo Tardelli celebrerà l’ordinazione sacerdotale di due nuovi presbiteri della Chiesa di Pistoia. Per l’occasione saranno ricordati anche gli anniversari sacerdotali e diaconali. Nella nota che segue le parole di Mons. vescovo.

 

«Davvero con grande gioia annuncio alla Diocesi che domenica prossima, il 30 giugno, alle ore 18, nella nostra Cattedrale di San Zeno, avrò la grazia di ordinare due nuovi presbiteri: don Alessio Bartolini e don Eusebio Farcas.

Il Signore è veramente buono con noi donandoci questi suoi servitori che saranno ministri del Vangelo, per l’edificazione della comunità cristiana e l’annuncio di Gesù Salvatore al mondo intero. La comunità cristiana, il popolo santo di Dio, vive perché convocato e radunato nell’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. In forza del Battesimo e della Confermazioni, tutti si è partecipi dell’unico corpo di Cristo, pur nella pluralità di ministeri e carismi. Tra questi ha un posto particolare il ministero ordinato. I ministri sacri non sono la comunità ma sono indispensabili per la vita della comunità. Invito pertanto tutte le parrocchie, le associazioni e movimenti, le comunità religiosi e i singoli fedeli che compongono la comunità diocesana a unirsi insieme nella lode al Signore, pregando per la nostra Chiesa, specialmente per questi due nuovi presbiteri e perché molti nostri giovani ascoltino la chiamata del Signore e si rendano disponibili a lavorare per il Suo Regno.

Chi può, partecipi anche alla Sacra Ordinazione in Cattedrale, consapevole di vivere in quella celebrazione liturgica, uno dei momenti più alti e significativi della Chiesa particolare.

Chiedo infine a tutti i presbiteri della nostra diocesi, non solo di prender parte alla celebrazione ma anche di accogliere i due nuovi fratelli all’interno del presbiterio a braccia aperte, con piena disponibilità di cuore e sincera amicizia.

In ogni S. Messa di sabato 29 giugno, come della domenica 30 giugno si aggiunga alla preghiera dei fedeli la seguente intenzione:

“Ti preghiamo o Dio per la nostra chiesa diocesana, perché sia sempre più fervorosa nell’ascolto della Tua parola, nella condivisione fraterna, nell’annuncio del Vangelo e nell’attenzione ai poveri; in particolare ti preghiamo per don Alessio e don Eusebio, perché sappiano trasmettere a tutti coloro che incontreranno nella loro vita, la gioia contagiosa del Vangelo e la forza luminosa della speranza; manda Signore, ti preghiamo, ancora altri operi per la tua messe e conferma nella tua grazia, fortificandoli nella fedeltà, tutti i presbiteri della nostra chiesa.

Noi ti preghiamo”.

Dato a Pistoia, il 22 giugno 2019.

+ Fausto Tardelli, vescovo».

Tra gli anniversari ricordiamo il 70° di sacerdozio di don Napoleone Toccafondi, parroco di Spignana, il 50° di don Paolo Palazzi, don Domenico Fini e don Gino Frosini.

Venticinque anni di ordinazione per Mons. Patrizio Fabbri, vicario generale della diocesi, don Cristiano d’Angelo, don Tommaso Chalupczak, don Valerio Mazzola, don Paul Devreux, don Elia Madu.

Numerosi anche gli anniversari di ordinazione diaconale: ricorre infatti il 25° di Raffaello Pratesi, Sauro Gori, Pier Giovanni Franchi, Giovanni de Curtis, Lido Palandri, Paolo Gelli.




Novità per le parrocchie di Casalguidi e Marliana

PISTOIA. Si comunica che Mons. Vescovo, in data 20 giugno 2019 ha accettato la rinuncia dall’ufficio di parroco di Casalguidi e Lanciole presentategli da don Alessio M. Tavanti per motivi personali, ringraziandolo in pari tempo per il prezioso lavoro pastorale svolto in questi anni in special modo a Casalguidi, affrontando con generosità anche notevoli difficoltà oggettive.

Nella stessa data, Mons. Vescovo ha nominato Amministratore Parrocchiale e quindi responsabile legale temporaneo delle suddette parrocchie, il Vicario Generale Mons. Patrizio Fabbri, in attesa della nomina di un nuovo parroco entro i prossimi mesi di settembre / ottobre.

Nel frattempo, don Floriano, anche nei confronti del quale, Mons. Vescovo esprime grande gratitudine, continuerà il suo servizio pastorale nel modo in cui lo ha lodevolmente portato avanti fino ad oggi.

Si rende anche noto anche quanto segue.
Oggi, domenica 23 giugno, la comunità parrocchiale di Marliana ha salutato il suo parroco don Alessandro Carmignani che – in accordo fraterno con il vescovo – lascia l’incarico dopo 12 anni di servizio.

Don Alessandro – ha ricordato Mons. Tardelli tramite una sua nota letta stamani in Chiesa a Marliana, ha saputo dare alla parrocchia «affetto e dedizione con sincerità d’animo e grande senso di responsabilità».
Ringraziando don Alessandro per il prezioso servizio svolto il vescovo ha fatto presente che concorderà con don Carmignani le nuove modalità per il suo impegno in favore della Chiesa pistoiese.

Trascorso il periodo estivo, nel quale il servizio per la celebrazione eucaristica domenicale sarà comunque garantito secondo l’orario consueto, arriverà il nuovo parroco.

23/06/2019




Green economy, sviluppo sostenibile, futuro economico di Pistoia

Adesione unanime dei rappresentanti delle aziende vivaistiche all’incontro richiesto da mons. Tardelli e dalla diocesi di Pistoia

PISTOIA – C’è attesa e una certa curiosità per l’incontro fissato per sabato 15 giugno tra il vescovo di Pistoia e le principali aziende e i rappresentanti delle associazioni del settore vivaistico.
Molte infatti le adesioni all’incontro che per la prima volta permetterà un faccia a faccia tra la il vescovo e una nutrita delegazione delle aziende che rappresentano uno dei principali pilastri economici ed occupazionali della città e dell’intera diocesi.

La mattinata – organizzata in collaborazione con l’ufficio pastorale sociale e del lavoro – servirà a fare il quadro della situazione del settore, inquadrarne le criticità, offrire spunti di riflessione anche alla luce della dottrina sociale della chiesa e dell’ “enciclica verde” “Laudato Si’”.

«Sono davvero lieto che questa mia proposta sia stata raccolta dagli imprenditori della città – afferma Tardelli -. L’attenzione ai temi che riguardano il rapporto tra lo sviluppo dell’economia e l’impatto ambientale che essa ha sulla salute degli uomini e sulle condizioni del pianeta è sempre più forte e, aggiungo io, giustamente.

Sono convinto che sia possibile uno “sviluppo sostenibile” e che l’ingegno, la fantasia, le risorse di cui è capace l’uomo animato da buona volontà, siano tali da poterlo realizzare. Anche qui, nella nostra amata Pistoia».

«Il lavoro di supporto alla creazione di reti e allo sviluppo di un dialogo fecondo tra le frange economiche e sociali della diocesi è uno degli obiettivi fondamentali della pastorale sociale – afferma Selma Ferrali, direttrice dell’ufficio -. Un passaggio imprescindibile è dunque l’incontro e il dialogo finalizzato alla ricerca del bene comune».
L’incontro è previsto per sabato 15 giugno alle ore 10 presso Villa Rospigliosi (Candeglia).




Le celebrazioni diocesane per il Corpus Domini

Domenica 23 giugno ricorre la Solennità del Corpus Domini. Anche quest’anno sarà preceduta dalle Quarantore di preghiera e adorazione.

Per la Solennità del Corpus Domini è prevista alle 10.30 la Santa Messa nella Cattedrale di San Zeno. La celebrazione sarà presieduta dal vescovo Fausto Tardelli con la partecipazione di tutta la comunità del Centro storico di Pistoia e la presenza dei bambini che hanno ricevuto la prima comunione. Subito dopo la messa seguirà la processione eucaristica, con il seguente percorso: piazza Duomo, via Roma, via Cavour, via Palestro, via Pacini, via San Bartolomeo, piazza San Bartolomeo. Nella chiesa di San Bartolomeo è prevista la chiusura con la benedizione eucaristica. A seguire un momento di convivialità nel giardino retrostante la chiesa di San Bartolomeo con pranzo al sacco.

Per la solennità del Corpus Domini sono sospese tutte le messe del mattino nel centro storico. Durante la processione farà servizio musicale la Banda Borgognoni.

La solennità del Corpus Domini sarà preceduta dalle Quarantore di preghiera di adorazione eucaristica nel Battistero. L’esposizione inizierà dopo la santa messa delle 18, celebrata dal vescovo in Cattedrale in occasione della memoria liturgica di Sant’Atto.

Alle 21 in Battistero è prevista una liturgia della Parola guidata da monsignor Tardelli a cura di Nuovi Orizzonti e della pastorale giovanile diocesana. La liturgia sarà accompagnata da momenti di canto ed evangelizzazione. Durante tutte le Quarantore si alterneranno diversi gruppi parrocchiali o associativi in preghiera. L’adorazione si concluderà domenica 23 giugno alle 10.30 con l’inizio della messa pontificale.

 




Borse di studio dalla Fondazione CARIPT: un contributo per studenti meritevoli

Ottava edizione per il bando che premia gli studenti meritevoli della provincia di Pistoia. Tra i partners del progetto anche le Caritas diocesane di Pistoia e Pescia.

Considerando quello all’istruzione un diritto fondamentale, la Fondazione Caript si impegna per contribuire a migliorare la qualità della formazione scolastica e accademica degli studenti residenti nella provincia di Pistoia. In questo senso, l’ottava edizione del bando Borse di studio si inserisce nel complesso degli interventi destinati al settore dell’educazione, istruzione e formazione per il quale la Fondazione ha previsto per il 2019 un investimento totale di 1.440.000 euro (di cui 570mila erogati attraverso tre bandi specifici).

Con questa iniziativa si mettono a disposizione di studenti capaci e meritevoli e delle loro famiglie di modeste condizioni economiche, 200 borse di studio – e comunque quante saranno fino a concorrenza dell’importo di 150mila euro – destinate all’acquisto di testi scolastici, alla copertura delle tasse universitarie e in generale al sostenimento di tutte le spese direttamente o indirettamente necessarie allo svolgimento dell’attività formativa. L’iniziativa, attuata in collaborazione con la Caritas Diocesana di Pistoia e la Caritas Diocesana di Pescia, ha l’obiettivo di dare ai giovani un’opportunità di proseguire e completare il loro percorso formativo.

L’importo delle borse è di € 500 per gli studenti delle scuole medie, € 700 per quelli delle scuole superiori ed € 900 per gli universitari.

Per poter presentare domanda occorre possedere una certificazione ISEE non superiore ai 15mila euro, avere una media di almeno 7/10 (per gli studenti delle medie e delle superiori), aver conseguito la maturità con la votazione di almeno 80/100 (per chi si iscrive al primo anno di università) o aver sostenuto gli esami previsti dal piano di studi con una media di almeno 27/30 (per gli universitari iscritti agli anni successivi al primo).

La domanda di partecipazione può essere scaricata dai siti www.fondazionecrpt.it e www.diocesipistoia.it / www.diocesidipescia.it oppure richiesta presso il Centro di Ascolto Diocesano (via San Pietro 36, Pistoia), l’Ufficio Caritas Diocesana di Pescia (Piazza Garzoni 2, Pescia), il Centro di Ascolto di Montecatini Terme (via Mazzini 1, Montecatini Terme).

Le domande, compilate e complete di tutti gli allegati, dovranno essere inviate per raccomandata alla Fondazione Caript (via de’ Rossi 26, 51100 Pistoia) o consegnate agli uffici Caritas sopra indicati, dal 1° al 31 luglio 2019 compresi. Le graduatorie con i vincitori delle borse di studio saranno pubblicate sul sito della Fondazione entro il 15 ottobre 2019. Info: interventi@fondazionecrpt.it.

(comunicato)

Borse di studio 2019

Modulo A – Richiesta per: Scuola media
Modulo B – Richiesta per: Scuola superiore (studenti maggiorenni)
Modulo C – Richiesta per: Scuola superiore (studenti minorenni)
Modulo D – Richiesta per: Università
Modulo E – Autodichiarazione universitari
Informativa privacy

Scadenza 31 luglio 2019




Cresime degli adulti: un nuovo percorso di vita e di fede

Nella solennità di Pentecoste il vescovo celebrerà in Cattedrale le Cresime degli adulti. Nella testimonianza dei cresimandi la bellezza del cammino compiuto e l’attesa per un momento decisivo della propria vita cristiana.

Leggi l’omelia di Mons. Tardelli

Domenica 9 giugno è la Solennità di Pentecoste. Mons. Tardelli celebrerà in Cattedrale alle ore 10.30 le Cresime degli adulti. Tra i cresimandi Martina, Valentina e Alessandro provano a spiegarci cosa li ha spinti a chiedere il sacramento della confermazione.

Cosa ha significato per te questo cammino in preparazione alla cresima?

Martina

È stato un momento molto interessante; un’occasione per essere guidata e accompagnata nella fede, ma anche per prendere spunto da riflessioni e pensieri condivisi con il gruppo degli altri cresimandi. Sarebbe stato ancora più bello avere più tempo per ascoltare le storie di fede di tutti noi.

Valentina

Per me è stato un percorso emozionante. Voglio ringraziare suor Giovanna, una persona speciale, gioiosa, simpatica che riesce a far capire  con la sua semplicità cosa significa riceve il dono dello Spirito Santo e i valori importanti della fede che non dobbiamo mai dimenticare nella vita quotidiana. È stato anche un percorso di vita che mi ha fatto riflettere molto, e ringrazio il Signore  che  in un momento cosi difficile della mia vita, mi abbia donato questa esperienza che ho condiviso con tutte le persone che ho conosciuto al corso.

Alessandro

Per me è stata l’occasione di riscoprire un percorso di fede, conoscere delle bellissime persone e apprezzare di nuovo la semplicità e la bellezza della Parola.

Quali sono i tuoi sentimenti e pensieri in questi giorni in attesa di ricevere il sacramento della cresima?

Martina

Sono molto emozionata perché è un giorno che aspetto da qualche anno. Mi sento come se mi stessi recando da un amico che mi ha invitato e mi sta aspettando da molto tempo a braccia aperte!

Alessandro

Ho avuto occasione di soffermarmi molto su questo pensiero. Io mi ero allontanato dalla Chiesa e dall’insegnamento cattolico in età adolescenziale e solo ora, in età adulta, grazie alla preparazione al matrimonio, al supporto della mia fidanzata, quindi futura moglie, sono stato di nuovo capace di apprezzare la semplicità e la bellezza della fede.

Papa Francesco ha detto : «Chi è senza cresima è un cristiano a metà»; cosa ne pensi?

Martina

Sono d’accordo con il Santo Padre; io stessa ho provato questa sensazione che ha fatto scaturire il desiderio di confermare il mio amore verso Gesù.

Domenica 9 giugno sarà un giorno importante per te: con la discesa dello Spirito Santo sarai chiamata ad essere testimone di Gesù Cristo nella tua vita..

Martina

Ogni giorno al mio risveglio mi chiedo come testimonierò l’amore di Gesù ed ogni sera mi chiedo se davvero sono riuscita o meno nel tentativo. Spero che lo Spirito Santo aiuti tutti noi. Abbiamo mille difetti e limiti e credo che senza la sua presenza in mezzo a noi non possiamo davvero nulla.

Alessandro

Ma certo. Grazie a questa riscoperta della e agli impegni di fede che mi si presenteranno davanti nel corso di quest’anno avrò modo di essere un cristiano cattolico migliore.

Valentina

È vero, con la cresima sarò chiamata a testimoniare il Signore. Continuerò a cercarlo ad ascoltarlo, ad amarlo a chiedergli aiuto mettendo tutto nelle sue mani e cercherò con la mia umiltà di raccontare al mio prossimo l’amore che lui ha insegnato a noi con il suo sacrificio. Con l’occasione vorrei ringraziare tutte le persone che ho conosciuto in questo percorso:  da Suor Giovanna, Daniela, don Roberto, don Luca, il nostro vescovo che è passato a salutarci e tutte le persone che hanno condiviso con me questo percorso e con le quali  riceveremo la cresima insieme in particolare Angela e Vito.

Daniela Raspollini




Il Vescovo Tardelli incontra i rappresentanti delle aziende vivaistiche

A Villa Rospigliosi la diocesi organizza una mattinata di scambio e approfondimento sul rapporto tra green economy, mondo del lavoro e sviluppo sostenibile

 

PISTOIA – I temi dell’economia, del lavoro e dello sviluppo sostenibile come parte essenziale della vita degli uomini stanno diventando sempre più centrali nel discorso pubblico. Anche la Chiesa da molti anni ha mostrato un rinnovato interesse per questi temi, in particolare dopo l’enciclica “Laudato Sì” di Papa Francesco.

In questo contesto il vescovo Tardelli ha voluto incontrare i rappresentanti delle aziende del settore vivaistico, perno centrale e motore della vita economica della città di Pistoia.

«Con voi lavorano migliaia di persone – scrive il vescovo nella lettera d’invito rivolta ai vivaisti –  e sono coinvolte centinaia famiglie che vivono di questa iniziativa economica che affonda le radici, è proprio il caso di dirlo, in questa bella terra di Pistoia. L’iniziativa d’impresa che crea lavoro e genera dignità e prosperità, nel rispetto delle leggi e del creato che il buon Dio ci ha donato, è sempre stata favorita e supportata dalla Chiesa».

«Oggi – continua Tardelli – l’attenzione ai temi che riguardano il rapporto tra lo sviluppo dell’economia e l’impatto ambientale che essa ha sulla salute degli uomini e sulle condizioni del pianeta è sempre più forte e, aggiungo io, giustamente. Sono convinto che sia possibile uno “sviluppo sostenibile” e che l’ingegno, la fantasia, le risorse di cui è capace l’uomo animato da buona volontà, siano tali da poterlo realizzare. Anche qui, nella nostra amata Pistoia».

Nel corso della mattinata il vescovo esporrà i principali punti della “Laudato Sì” e i principi teologici che guidano la dottrina sociale della chiesa nell’ambito della custodia del creato.

L’incontro è previsto per sabato 15 giugno alle ore 10 presso Villa Rospigliosi (Candeglia).