Conclusione solenne del Sinodo diocesano

Sabato 29 giugno un doppio momento di festa per la Chiesa di Pistoia: la chiusura del Sinodo con la consegna del testo elaborato al Vescovo che nel giorno dei SS. Pietro e Paolo festeggia il 50° anniversario di ordinazione

Un momento di grande festa per la Chiesa di Pistoia quello in programma il prossimo sabato, 29 giugno 2024, giorno dei Santi Pietro e Paolo. Nella celebrazione eucaristica in programma nella Cattedrale di San Zeno alle ore 18.00 la Diocesi di Pistoia vedrà la conclusione del Sinodo, a distanza di due anni dal suo inizio, con la consegna al Vescovo Fausto Tardelli del testo finale, frutto dell’ascolto nelle parrocchie e nelle altre realtà ecclesiali, rielaborato nei circoli minori e votato nelle assemblee generali da circa 400 padri e madri sinodali.
Proprio nella giornata del 29 giugno monsignor Tardelli festeggerà il suo Giubileo d’oro di ordinazione presbiteriale.

Per l’anniversario è giunta dal Vaticano anche una lettera di auguri del Papa.

«Al Venerabile Fratello Fausto Tardelli, Vescovo di Pistoia e di Pescia – esordisce nella sua missiva Papa Francesco – che nella solennità degli Apostoli Pietro e Paolo, celebra il giubileo d’oro dell’ordinazione presbiterale, ricordando il suo impegno, fruttuosamente esercitato per il bene dei fedeli delle comunità di San Miniato, poi di Pistoia e di Pescia, unite in persona Episcopi, memori anche del suo servizio nella Conferenza Episcopale Italiana e in quella Toscana, lo ringraziamo vivissimamente, tenendo anche in considerazione la sollecitudine apostolica, rivolta con impegno instancabile nei confronti del gregge dei fedeli, e la sollecitudine pastorale con la quale ha svolto il suo incarico ed ha guidato i fedeli, nutrendoli con la parola di Dio e con l’esempio della carità di Gesù Cristo, dando prova di fedeltà ed amore verso tutta la comunità e i suoi singoli membri».

Per quanto riguarda il Sinodo, nel giorno di San Jacopo, patrono della città di Pistoia, giovedì 25 luglio al termine della Messa pontificale delle ore 11 in Cattedrale, avverrà poi la consegna del testo definitivo da parte del Vescovo Tardelli alla Diocesi di Pistoia.




Ultimi atti del Sinodo: chiude la fase assembleare

Con l’assemblea di lunedì 3 giugno si è concluso il cammino sinodale. Completate le votazioni il prossimo  appuntamento sarà la chiusura solenne sabato 29 giugno in Duomo

Il lungo cammino del Sinodo diocesano è giunto al termine. Lo scorso lunedì 3 giugno, l’assemblea generale del Sinodo, convocata nell’Aula liturgica del Santuario di Valdibrana, ha ultimato la votazione delle proposizioni indicate nello Strumento di lavoro e degli emendamenti proposti. L’assise si è aperta con un momento di preghiera, il vescovo ha poi riepilogato le tappe del Sinodo diocesano ricordando la celebrazione di chiusura il prossimo 29 giugno alle 18 in Cattedrale e la promulgazione del Libro sinodale nella solennità di San Jacopo.

Dopo la pausa della cena è arrivato il momento delle votazioni. In primo luogo il vicario generale don Cristiano D’Angelo ha chiesto all’assemblea di valutare se accogliere o meno alcuni emendamenti giunti alla segreteria dopo il termine ultimo di presentazione. Con 188 voti i padri e le madri sinodali non hanno accolto tali emendamenti (27 i favorevoli all’ammissione) che saranno comunque inseriti negli atti del Sinodo senza confluire nel testo definitivo del Sinodo. In secondo luogo i sinodali sono stati chiamati a valutare altre due proposte – entrambe accolte dall’assemblea -: la prima sottoposta a una nuova votazione dopo un fraintendimento dell’assise precedente, la seconda, non confluita per errore nel testo dello Strumento di lavoro.

La votazione è poi ripresa laddove si era interrotta lo scorso 24 maggio, cioè dal capitolo 5, dedicato al ruolo della donna, riservando anche alcuni momenti più tesi e vivaci, quando in due occasioni, per un voto soltanto al di sotto del quorum, due proposizioni hanno rischiato di non essere accolte. In entrambi i casi il vescovo è intervenuto personalmente per sostenere le proposizioni consentendone l’inserimento nel testo definitivo.

Il testo dello strumento di lavoro è stato accolto quasi per intero, con qualche aggiustamento (diverse le proposte in tal senso, presentate da Alessandro Galardini e la comunità di Santomato) e aggiunte più rilevanti, specialmente nel capitolo dedicato ai giovani, in cui si è dato spazio a una maggiore attenzione e protagonismo delle realtà giovanili (proposta Agesci) e si è inteso ribadire il valore di alcune parole e atteggiamenti chiave: “ascolto, discernimento, accompagnamento”, ma anche “vocazione” e “santità” (Seminario diocesano). Altre novità sono stata le reintroduzione, nel capitolo 8, di due paragrafi centrati sull’importanza di far comprendere e promuovere il valore dell’Eucarestia e diffondere l’Adorazione eucaristica perpetua (Laura Pozzi). Un’ulteriore aggiunta, proposta da Marco Petri, ha suggerito la possibilità di affidare, per alcuni anni, a famiglie o laici la gestione di una comunità parrocchiale. Un’idea che nasce dal desiderio di trasformare un problema in un’opportunità, quella di far vedere il volto di Dio in modo diverso, attraverso la presenza di una famiglia che renda accoglienti spazi di socialità, incontro e preghiera. L’Ultimo “modo”, proposto da Andrea Mattonelli, ha inteso valorizzare il contributo di movimenti e aggregazioni laicali, perché il riconoscimento dei diversi carismi li renda sempre più parte integrante delle comunità diocesane.

Dopo la votazione delle proposizioni l’assemblea, quale ultimo atto, ha approvato per intero le proposizioni del testo di lavoro. Ratificato il testo nella sua interezza l’assemblea sarà nuovamente convocata per sabato 29 giugno, giorno in cui è prevista la chiusura ufficiale del Sinodo diocesano nella Cattedrale di San Zeno. Un giorno speciale per i sinodali, che suggelleranno con una firma la propria approvazione al documento finale, ma una data importante anche per il Vescovo Tardelli, che celebra, proprio in quel giorno, i suoi 50 anni di sacerdozio.

Ugo Feraci

(tratto da La Vita – Pistoia sette, inserto di “Avvenire”)




Dai Circoli Minori il nuovo “Strumento di lavoro”

Il testo uscito dalle riflessioni dei sinodali nei Circoli Minori sarà ora sottoposto alla revisione e alle votazione delle Assemblee generali

Pubblichiamo di seguito il nuovo “Strumento di lavoro“, rivisto dopo gli incontri realizzati nei Circoli Minori.

La prima versione, consegnata ai primi di marzo di questo anno ai sinodali e frutto del lavoro realizzato nelle parrocchie, nei gruppi e nelle associazioni diocesane, è stata il punto di partenza del confronto portato avanti nei Circoli Minori distribuiti nel territorio diocesano. Dopo tre sedute di ascolto e confronto, le sintesi di ogni gruppo sono state inviate alla segreteria del Sinodo che nelle settimane precedenti ha rielaborato tutti i punti e redatto la nuova versione dello Strumento di lavoro.

Il testo riveduto dai Circoli Minori sarà sottoposto alla lettura e allo studio dei sinodali e oggetto di confronto nelle Assemblee generali del Sinodo in programma a Valdibrana. Qui i sinodali proporranno modifiche, emendamenti, aggiunte e poi saranno chiamati a votare le singole proposte.

Ora il Sinodo continua con i seguenti appuntamenti.

MAGGIO 2024
Lunedì 13 maggio, ore 19-22.30
a Valdibrana, Assemblea Generale e Presentazione del nuovo strumento di lavoro

Venerdì 24 maggio, ore 19.30-22.30
a Valdibrana, Assemblea generale – votazioni

GIUGNO 2024
Lunedì 3 giugno, ore 19 – 22.30
a Valdibrana, Assemblea generale – votazioni

Giovedì 13 giugno, ore 21
a Valdibrana, Assemblea generale – votazioni

Sabato 29 giugno, ore 18
Celebrazione di chiusura del Sinodo e consegna dei lavori sinodali al vescovo.




Proposte e riflessioni per una Pastorale corale

Una sintesi degli interventi dell’assemblea di giovedì 14 marzo

L’Assemblea di giovedì 14 marzo ha offerto una prima occasione per riflettere insieme sul testo dell’Instrumentum laboris. Dopo la presentazione da parte del Vicario generale don Cristiano D’Angelo è arrivato il tempo degli interventi dei sinodali. In avvicinamento alla serata era possibile prenotarsi per avere a disposizione i tre minuti concessi a ogni sinodale. Uno spazio breve ma comunque sufficiente per articolare una proposta o una riflessione. Complessivamente gli interventi sono stati tredici. L’esperienza dello scorso anno ha facilitato i lavori dei sinodali, già consapevoli dello stile e della necessaria asciuttezza per restare nel limite temporale di tre minuti.

Negli interventi ha attirato la riflessione dei sinodali il tema del ruolo della donna, sia nella possibilità di far pronunciare alle donne l’omelia (proposta 5.1.2.: «consentire in tempi brevi alle donne di curare e tenere le omelie), sia nella tema ancora aperto del diaconato femminile (proposta 5.2.1.: «diffondere l’approfondimento della comprensione della dottrina e della prassi ecclesiale, domandandosi se sia ipotizzabile il riconoscimento della possibilità anche per le donne di accedere al diaconato permanente, pur consapevoli che questo tema non è di competenza del Sinodo diocesano» ).

Da una parte si è invocata una più profonda riflessione sul ministero del diaconato in genere e del diaconato femminile (Pierattini, Livi, Pratesi) e sull’esigenza di leggere la rilevanza di questo tema nell’ascolto dell’opinione dei fedeli (Pieri), dall’altra sono stati segnalati i documenti magisteriali che affidano al solo ministro ordinato il servizio dell’omelia (Benesperi, Palchetti), infine c’è stata anche la posizione di chi ha inteso aprire la possibilità dell’omelia non solo alle donne, ma a uomini e donne, cioè a tutti i laici ben preparati a svolgere questo compito (Galardini). Un altro intervento (Banchini) si è concentrato sul tema dell’attenzione ad un uso consapevole dei social media (proposta 3 .2.1: «Educare all’uso consapevole dei mezzi di comunicazione »), attraverso tre punti: critica (per non subirne eventuali intenti manipolatori e seguire una corretta informazione), alternativa (per conoscere canali informativi diversi e di qualità, anche in ambito cattolico), media (per conoscere e produrre contenuti nel mondo dei social). Una madre sinodale (Petiti) ha toccato diversi punti dell’Instrumentum laboris dalla necessità di ripensare i percorsi catechistici, evitando soluzioni troppo rigide e poco duttili, all’esigenza di individuare carismi adeguati per avvicinare e riavvicinare tante famiglie al Vangelo, al bisogno di relazioni umane più significative anche in ambito intraecclesiale per «non dare per scontato che ci si senta fratelli e sorelle nelle nostre comunità».

Qualcuno (Maranelli) ha sottolineato l’assenza di interesse da parte della diocesi nel proporre incontri con i migranti accolti a Vicofaro, per conoscerne le storie e superare i pregiudizi. Altri ancora (Bardelli, Palazzi) hanno proposto di rileggere il Sinodo come un’occasione per un rinnovato annuncio ad extra e un invito a coinvolgere quanti, anche fuori dalla Chiesa, operano per il bene comune. Infine (Breschi) è stato proposto di tenere presenti alcune domande di fondo: «vogliamo continuare a insistere su una Chiesa monocentrica incentrata sul presbitero o su una Chiesa di ministeri? Stiamo lavorando per una pastorale corale, e non di solisti?». Siamo convinti che sia finita una stagione della Chiesa iniziata con il Concilio di Trento e che sia necessario – sulla scia del Concilio – attingere a fonti anche più antiche per ritrovare nuove piste per il tempo che stiamo vivendo?

Insomma, il quadro generale evidenzia la tensione tra posizioni diverse, talvolta un po’ distanti caratteristiche della Chiesa contemporanea, ma anche il bisogno di fondare proposte e riflessioni da un lato su una maggiore conoscenza della tradizione e della dottrina della Chiesa, dall’altra sull’ascolto autentico del popolo di Dio. Infine il bisogno di confrontarsi e saper portare l’annuncio del Vangelo a una realtà complessa e in cambiamento, in cui codici linguistici e sistemi valoriali sono profondamente mutati.

ugo feraci




Il Sinodo riparte dal nuovo “Strumento di lavoro”

Il testo raccoglie venticinque proposte corrispondenti alle attese di Vangelo individuate nella prima parte del Libro Sinodale

Dopo mesi di ascolto, condivisioni e riflessione svolti nelle parrocchie e nelle realtà ecclesiali della Diocesi di Pistoia è finalmente pronta la sintesi elaborata dalla Segreteria del Sinodo. Quanto è emerso dal lavoro sul territorio è stato consegnato ai sinodali nello Strumento di lavoro (Instrumentum laboris) della seconda sessione del Sinodo Diocesano. Il testo, infatti, è il frutto del lavoro svolto sul Libro sinodale prodotto dalla prima sessione del Sinodo dedicata all’individuazione delle «attese di Vangelo, cioè ai bisogni e alle attese presenti nel mondo e nella Chiesa».

Se la prima sessione era orientata soprattutto all’analisi e alla lettura della realtà, l’obiettivo della seconda sessione del Sinodo è rispondere a quanto è stato fissato nel Libro sinodale con delle concrete risposte pastorali.

Di fatto si tratta di confrontarsi con le proposizione emerse nel Libro sinodale con i seguenti interrogativi? «Quale conversione ci chiede il Signore perché ai bisogni individuati si possa dare una risposta? Quale cambio di mentalità, quali atteggiamenti, quali scelte pastorali concrete siamo chiamati a compiere?».

«Domande – si legge nell’introduzione dello Strumento di lavoro – che sono rivolte non solo all’ambito ecclesiale, ma anche al nostro essere nel mondo come cristiani e come comunità, membri attivi e partecipi della vita del nostro tempo». Nell’introduzione il Vescovo mette in luce il compito che accompagna il lavoro del Sinodo: «Come cristiani siamo convinti che il Vangelo è un dono per noi e per il mondo; una forza vivificante di bene. Il nostro impegno a rinnovarci come Chiesa non è un modo per sopravvivere al cambiamento dei tempi, né un tentativo di piacere al mondo, ma l’impegno a essere fedeli al Vangelo che ci ha fatto sperimentare la grazia della salvezza, la bellezza di sentirsi amati che ci apre al dono e alla condivisione per il bene di tutti e di tutto».

Come è organizzato il testo dello strumento di lavoro? Lo strumento di lavoro raccoglie venticinque proposte corrispondenti alle attese di Vangelo individuate nella prima parte del Libro Sinodale: 1) L’attesa di Vangelo e di nuovi cammini educativi; 2) Il tempo che stiamo vivendo; 3) L’attesa di fraternità e di relazioni umane significative; 4) Le attese della famiglia; 5) La donna. Dono e corresponsabilità; 6) Le attese dei giovani; 7) Le attese dei migranti; 8) L’attesa di una Chiesa “nuova”.

Le proposte enunciano in forma sintetica una serie di risposte possibili alle “attese di Vangelo” individuate nella prima sessione del Sinodo. Questo spiega la forma asciutta dello strumento di lavoro che non riporta di nuovo la lettura della realtà, dei bisogni e delle attese, perché queste sono già state individuate nella prima parte del Libro Sinodale. Le proposte sono quelle emerse dai contributi giunti che si è cercato di rispettare cercando di ridurre all’essenziale, al fine di favorire i lavori dell’Assemblea sinodale della seconda sessione del Sinodo.

Ora il lavoro passa ai padri e alle madri sinodali che cominceranno a confrontarsi con proposte e interventi sul testo fin da giovedì 14 marzo, in una prima Assemblea generale a Valdibrana, cercando di capire «quali scelte, tra quelle raccolte nel presente testo o tra quelle nuove individuate attraverso i lavori assembleari, siano prioritarie per una conversione missionaria della nostra vita personale ed ecclesiale».

 

 




In preghiera e al lavoro per il Sinodo. La Lettera del Vescovo

La ripresa del Sinodo Diocesano al centro della lettera inviata dal Vescovo Tardelli a tutta la Chiesa di Pistoia

È giunto il momento di concentrare l’attenzione con rinnovato impegno sul Sinodo Diocesano. Il cammino del Sinodo, giunto quest’anno alla sua seconda sessione, è ormai a un punto di svolta. Terminata la seconda fase di ascolto e confronto nelle parrocchie e nei gruppi ecclesiali è arrivato il momento di convocare nuovamente le madri e i padri sinodali per le assemblee generali e i circoli minori, in cui sarà discusso il frutto del secondo giro di consultazioni. In attesa della pubblicazione dell’Instrumentum laboris, il testo base per il lavoro dei sinodali che raccoglie e riassume il lavoro fatto sulle Proposizioni emerse dalla prima Sessione del Sinodo, il Vescovo Tardelli invita la Chiesa di Pistoia alla preghiera per la buona riuscita del Sinodo con una lettera da leggere durante le Messe di domenica 3 marzo.

«È giunto il momento – scrive monsignor Tardelli – di metter mano in modo decisivo alla seconda sessione del Sinodo Diocesano. Dopo aver ascoltato quello che lo Spirito Santo ci ha detto attraverso il confronto sinodale e aver quindi individuato 9 sfide da affrontare tutti insieme, quelle cioè indicate nel libro sinodale promulgato da me nel luglio 2023, è ora il momento di vedere ciò che dobbiamo fare, ciò che il Signore ci chiede di fare, cioè le scelte personali e comunitarie da compiere per rispondere alle sfide individuate. Si tratta di capire quali percorsi avviare per collaborare con lo Spirito Santo e rendere la nostra Chiesa in tutte le sue articolazioni come il Signore Gesù la vuole: più fraterna, accogliente e insieme missionaria; aperta al mondo, pronta al servizio e alla testimonianza coraggiosa della misericordia di Dio, protesa all’annunzio di Gesù, morto e risorto per noi, unica speranza dell’umanità».

«Con questa lettera – ha aggiunto il vescovo – chiedo a tutti una piena partecipazione al cammino sinodale della nostra Chiesa: con la preghiera, innanzitutto; poi con l’attenzione a ciò che si sta facendo, poi ancora con la comunicazione e lo scambio di informazioni. Fondamentale per tutti è la sintonia del cuore e della mente. Tutti ci dobbiamo sentire coinvolti nel cercare di rispondere a ciò che lo Spirito Santo ci va dicendo».

Insieme all’invito alla partecipazione e collaborazione dei presbiteri e dei diaconi, come di tutti i sinodali, il vescovo chiede poi «un accompagnamento spirituale da parte di ogni comunità parrocchiale e all’interno di esse, anche dei ragazzi come degli anziani e dei malati perché tutti si preghi per la buona riuscita del Sinodo».

Monsignor Vescovo ha poi fornito ai parroci alcune indicazioni liturgiche per favorire la diffusione della preghiera per il Sinodo nelle messe festive e nella liturgia delle ore.

Lettera per il sinodo febbraio 2024




Il cammino del Sinodo diocesano

Terminato il lavoro nelle parrocchie e nei gruppi ecclesiali si apre un nuovo tempo di sintesi e confronto con i Circoli minori e le Assemblee generali. Il calendario dei prossimi appuntamenti.

La seconda sessione del Sinodo diocesano è arrivata ad un primo e importante punto di svolta. In questi mesi parrocchie, associazioni e realtà ecclesiali si sono incontrate per lavorare sulla prima parte del Libro Sinodale, il testo che raccoglie le nove proposizioni scaturite dalla prima sessione del Sinodo, conclusa il 25 luglio scorso.

Le proposizioni raccolgono le attese e le priorità segnalate dal Popolo di Dio che è in Pistoia e sono articolate in più temi: i cammini educativi, l’attesa di nuove relazioni e di una dimensione meno individualistica degli stili di vita e della fede, il ruolo della donna, il rapporto tra generazioni (giovani e anziani), i migranti e le attese di una Chiesa chiamata a ripensarsi e rinnovarsi. Da questi contenuti i gruppi sinodali sono quindi stati chiamati a formulare orientamenti e proposte pastorali concrete per la vita della Diocesi di Pistoia da inviare alla segreteria del Sinodo Diocesano.

Verso il nuovo Instrumentum laboris

Ricordiamo che è ancora possibile far pervenire la sintesi del proprio gruppo entro sabato 3 febbraio (tramite mail a sinodo@diocesipistoia.it). A partire da quella data la Segreteria del Sinodo sarà impegnata a comporre una sintesi delle relazioni per la redazione di un nuovo Instrumentum laboris, la traccia di lavoro che costituirà il testo base per le ulteriori assemblee diocesane.

Il nuovo Instrumentum laboris sarà pronto entro l’inizio del mese di marzo, quando sarà inviato a tutti i sinodali, cioè i membri eletti da parrocchie e vicariati per partecipare alle assemblee del Sinodo (quelle dei circoli minori come quelle generali). I sinodali, uomini e donne, laici, presbiteri, consacrati e consacrate, saranno chiamati a studiare – insieme con le comunità di riferimento – i risultati dello strumento di lavoro e a proporre eventuali integrazioni, modifiche, sviluppi.

Quanti tra loro non potessero o non intendessero proseguire il lavoro avviato lo scorso anno dovranno essere sostituiti da nuovi padri o madri sinodali entro il mese di marzo.

Incontro di formazione con l’arcivescovo di Torino

Il primo appuntamento comune a cui sono invitati i sinodali e quanti desidereranno saperne di più sarà giovedì 22 febbraio alle 18 nell’aula liturgica di Valdibrana per un incontro di Formazione con Monsignor Roberto Repole, teologo e arcivescovo di Torino, sul tema: “i ministeri nella Chiesa. Teologia e prospettive pastorali”. Il vescovo Repole è stato uno dei cinque vescovi designati alla Conferenza episcopale italiana per la partecipazione alla XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi che si è tenuta in Vaticano dal 4 e al 29 ottobre.

Il calendario dei Circoli minori

Giovedì 14 marzo è invece prevista una prima Assemblea generale dei padri e delle madri sinodali a Valdibrana. Nel mese di aprile si svolgeranno gli incontri dei Circoli Minori, organizzati per favorire la partecipazione e la discussione dei sinodali in cinque diverse aree geografiche: la chiesa di San Francesco a Pistoia (per il vicariato del Centro, della Città e del Suburbio); la chiesa di Capostrada per i vicariati della montagna; la chiesa di San Pietro a Casalguidi per quelli della piana e del Montalbano occidentale; la chiesa di Poggio a Caiano per il vicariato di Poggio, Carmignano e Limite; la chiesa di Fornacelle per i vicariati di Montale e Montemurlo.

Le date dei circoli minori sono le seguenti: mercoledì 3 aprile, lunedì 8 aprile, lunedì 15 aprile. Tutti gli appuntamenti sono alle 21. Con il mese di Maggio i lavori prodotti dai Circoli minori saranno ricomposti e sintetizzati in un nuovo instrumentum laboris che dovrà essere discusso e approvato nelle assemblee generali.

Le Assemblee generali e la chiusura del Sinodo

La prima assemblea, che servirà a presentare il nuovo testo di lavoro è prevista per lunedì 13 maggio dalle 19 alle 22.30 a Valdibrana. Nelle assemblee successive saranno discusse anche eventuali proposte di modifica o integrazione al testo. L’ultima data disponibile per presentarle sarà venerdì 17 maggio. Venerdì 24 maggio, lunedì 3 e giovedì 13 giugno (dalle 19.30 alle 22.30) i sinodali, dopo aver studiato testo e proposte di modifica, saranno chiamati a esprimere il loro parere con le votazioni in assemblea.

Sabato 29 giugno alle 18 sarà invece celebrata in Cattedrale la chiusura del Sinodo con la consegna dei lavori al Vescovo. Il testo votato dall’assemblea dovrà essere approvato dal Vescovo Tardelli che lo promulgherà, sotto forma di seconda parte del Libro Sinodale, per la Solennità di San Jacopo Apostolo giovedì 25 luglio 2024.




L’omelia del Vescovo per il nuovo Anno Pastorale

Domenica 1 ottobre la celebrazione nella Cattedrale ha segnato l’inizio del nuovo Anno Pastorale e della seconda sessione del Sinodo

Il cammino sinodale di quest’anno che ci condurrà alla conclusione dell’evento sinodale vuole essere un cammino di conversione. Si tratta proprio di conversione. E’ una cosa seria“.

Queste le parole che il Vescovo di Pistoia, Mons. Fausto Tardelli, ha scelto nella prima parte della sua omelia in occasione della celebrazione della messa per l’avvio del nuovo Anno Pastorale svoltasi domenica 1 ottobre 2023.
Tanti i riferimenti al cammino che, nel prossimo futuro, coinvolgerà non solo i gruppi sinodali, ma le intere parrocchie della Chiesa di Pistoia per indagare e individuare le risposte alle “attese di Vangelo” individuate nel Libro Sinodale.

La seconda sessione nella quale stiamo entrando appieno, permetterà ora di individuare le risposte, i cambiamenti, gli impegni, i cammini di conversione che quelle sfide ci richiedono. Quest’anno il Signore ci offre un’occasione storica per riformare la nostra vita personale e quella della nostra chiesa locale. E’ uno sforzo di discernimento che ancora una volta è necessario affidare alla grazia dello Spirito Santo che custodisce il segreto di ogni ecclesiale discernimento“.

QUI è possibile leggere il testo integrale dell’omelia di Mons. Tardelli.




L’impegno che ci attende. La lettera del Vescovo

Il Vescovo consegna alla diocesi la sua nuova lettera pastorale: al centro i lavori del Sinodo

 

Lo sguardo di Gesù sulla folla stanca e affamata e il suo invito che provoca la fede e suscita l’impegno: «Voi stessi date loro da mangiare». Sono le immagini bibliche che il vescovo Tardelli propone a tutta la Chiesa di Pistoia all’inizio del nuovo anno pastorale.

Il brano della moltiplicazione dei pani e dei pesci raccontato nel Vangelo di Marco (Mc 6, 34-44) apre infatti la lettera con cui il vescovo offre la traccia operativa per il cammino delle comunità parrocchiali e delle altre realtà ecclesiali presenti sul territorio. «Cosa fece Gesù dopo aver visto con occhio compassionevole i bisogni e le attese della folla che era come pecore senza pastore? Come rispose? Si mise a insegnare e a distribuire il pane. Nel testo di Marco – afferma monsignor Tardelli — le due cose stanno insieme, una segue immediatamente l’altra. “Insegnare e distribuire il pane”: due azioni che indicano chiaramente un “prendersi cura”, una risposta cioè di amore e stanno a significare simbolicamente quanto siamo chiamati a fare anche noi, sulla base delle attese che abbiamo individuato con l’aiuto dello Spirito Santo».

«“Sospinti dallo Spirito per testimoniare a tutti la gioia del Vangelo”. Queste parole — scrive il Vescovo nella lettera indirizzata a tutta la Chiesa pistoiese — indicano il tema del nostro Sinodo e ne danno il senso, sintetizzando l’esperienza che stiamo vivendo».

Nella lettera il Vescovo riassume il percorso svolto finora dal Sinodo. «È stato un bel lavoro, davvero corale. L’apporto dei laici si è rivelato fondamentale e vi confesso di aver gioito nel constatare tanta partecipazione piena di senso ecclesiale e segna di grande corresponsabilità. Devo esprimere un grazie particolare al Signore per l’esempio luminoso dato dai sinodali che sono stati parte attenta e attiva nel discernimento delle attese di Vangelo». Adesso però, con l’avvio del nuovo anno pastorale, è tempo di rimboccarsi le maniche e di «individuare le risposte, i cambiamenti, gli impegni che quelle sfide ci richiedono».

Il Vescovo non ha dubbi, si tratta di un tempo di svolta per la Chiesa di Pistoia, una stagione complessa e decisiva: «quest’anno il Signore ci offre un’occasione storica per riformare la nostra vita personale e quella della nostra Chiesa locale. Si tratta di individuare i cammini di conversione da attuare per essere una Chiesa autenticamente missionaria come ci ha indicato il Concilio e il Santo Padre della Evangelii gaudium. L’apporto di tutti è fondamentale. Si tratta di conversione. È una cosa seria».

E il lavoro della Chiesa pistoiese riparte dai contenuti del Libro sinodale consegnato in occasione della solennità di San Jacopo. «Occorre fare ogni sforzo — chiede il Vescovo — perché le sfide pastorali, gli appelli dello Spirito Santo contenuti nel Libro sinodale siano conosciuti dal maggior numero di persone anche fuori dai confini della Chiesa e siano oggetto di attenta riflessione».

Allo stesso tempo il Vescovo suggerisce quattro atteggiamenti «da coltivare e con cui “impastare” la propria vita e quella delle comunità, particolarmente in quest’anno 2023/2024».

In primo luogo “Gratitudine”. «Gratitudine per quello che lo Spirito Santo ci ha fatto e ci fa vivere»; poi «invocazione. Cioè preghiera supplice e accorata allo Spirito Santo. Abbiamo bisogno di Lui, della sua luce, della sua forza, della sua consolazione». E ancora: «Impegno. Occorre senso di responsabilità e piena disponibilità a servizio del Vangelo. Senza stare a contare fatica e disagi»; infine «condivisione. La comunione e la condivisione devono essere il cemento che ci unisce: una parrocchia con un’altra e tutte nella Diocesi. I preti tra loro. I laici. I laici e i preti. Coi religiosi. Le parrocchie e le associazioni …Uno stile da esercitare sempre».

Accanto a questi atteggiamenti il Vescovo indica anche alcune date significative. La prima cade domenica 24 settembre. «In tutte le Messe – raccomanda Tardelli – si elevino speciali ringraziamenti al Signore per il cammino fatto e si riprenda la preghiera per il Sinodo al termine di ogni Eucaristia».

Data fondamentale è quella di domenica 1 ottobre alle 17 in Cattedrale. «Un appuntamento molto importante che ci dovrebbe vedere tutti presenti insieme ai rappresentanti del popolo di Dio, ai catechisti in particolare e ai padri e madri sinodali: è l’apertura dell’Anno pastorale; con il mandato ai catechisti, la preghiera per la seconda sessione del Sinodo e l’inizio della consultazione diocesana per questa seconda sessione, attraverso i “gruppi sinodali”».

Sarà concentrato proprio sui gruppi sinodali il lavoro della Chiesa diocesana: «Dovranno anzi esserne costituiti di nuovi. Essi hanno lo scopo di consultare il popolo di Dio sulle proposte e gli impegni che devono scaturire dall’ascolto dell’anno scorso, cioè dalla 9 proposizioni contenute nel libro sinodale.

A partire dal primo di ottobre e sino alla fine di gennaio i gruppi sinodali dovranno lavorare, riunendosi il più possibile, seguendo le indicazioni della Segreteria Generale del Sinodo». Poi il cammino del Sinodo calcherà le orme della sessione precedente, con circoli minori, assemblee generali e, nella solennità di San Jacopo 2024, la consegna dell’ultima parte del Libro Sinodale.




Il Vescovo consegna alla Diocesi il Libro Sinodale

Frutto della prima sessione del Sinodo costituirà il punto di partenza della seconda sessione, dedicata a individuare nuove piste pastorali per la Chiesa di Pistoia

Un documento politico, nel senso che analizza le vicende della vita pubblica, frutto del lavoro di una platea di 400 sinodali composta per almeno il 75% da laici, proporzione che aumenta se si considerano le circa 2.000 persone coinvolte, a vario titolo, in tutte le parrocchie della diocesi di Pistoia.

Il 25 luglio, giorno di San Jacopo, nella Messa pontificale per il Santo Patrono, il Vescovo Tardelli ha presentato e consegnato alla Diocesi la prima parte del “Libro sinodale”, testo contenente le proposizioni generate nelle varie assemblee territoriali.

«Il Sinodo – sottolinea il Vicario, don Cristiano d’Angelo – ha rappresentato e rappresenta uno dei pochi momenti di ritrovo e di confronto dell’intera comunità dei nostri territori. Vedere la partecipazione attiva di oltre 2000 persone sintetizzata nelle proposizioni emerse dei 400 sinodali direttamente partecipanti ai lavori di assemblea, ha portato alla stesura di un documento che è politico nel senso che realmente analizza e indaga le vicende della vita pubblica. Emerge nelle pagine una forte necessità di essere ascoltati, di trovare un luogo dove potersi raccontare, dinamica ormai quasi del tutto scomparsa negli ultimi decenni nei nostri territori».

Un momento storico, a distanza di quasi 90 anni dall’ultimo Sinodo Diocesano, significativamente inserito nella solennità del Santo patrono della città e della Diocesi di Pistoia. La consegna del Libro sinodale è accompagnata da un breve video che riporta le testimonianze di alcuni membri dei cinque i circoli minori, cercando di riassumere le quasi 400 voci dei sinodali intervenuti nei lavori di questa prima sessione in poco più di 120 secondi.

La promulgazione del Libro Sinodale è un atto solenne con cui, alla luce del suo discernimento di Vescovo, Mons. Tardelli condivide e ripropone alla Chiesa di Pistoia, con tutta l’autorevolezza del suo ministero episcopale, le proposizioni elaborate nei lavori della prima sessione del Sinodo.

Un cammino che viene da lontano

«L’idea della celebrazione di un Sinodo diocesano – sottolinea il Vescovo di Pistoia, monsignor Fausto Tardelli, nel suo Decreto di Promulgazione in apertura del Libro sinodale – aveva cominciato a farsi strada sin dalla prima assemblea a carattere sinodale celebrata in San Francesco nel 2015, da cui scaturì il percorso pastorale della nostra Diocesi andato sotto il nome di “Sulle ali dello Spirito”. Successivamente, dietro anche all’impulso dato da Papa Francesco che ha indetto il prossimo sinodo dei vescovi proprio sul tema della sinodalità, sono stati coinvolti dapprima il Consiglio pastorale diocesano, il consiglio presbiterale e la Consulta delle aggregazioni laicali. Si è poi aperta una fase di ampia consultazione del popolo di Dio e anche di realtà non ecclesiali: un vero discernimento comunitario che si è intensificato con il lavoro svolto negli ultimi 13 mesi».

Il cammino che ci attende

In questa prima sessione del Sinodo diocesano, aperta il 4 giugno 2022 e chiusa il 24 giugno 2023, si trattava – afferma il Vescovo Tardelli nel decreto di promulgazione del libro sinodale «di ascoltare e condividere nello Spirito Santo le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini e delle donne con cui condividiamo la vita nei nostri territori e che ci interpellano, riconoscendo in esse la voce del Signore».

Le dichiarazioni sinodali raccolte nella prima parte del Libro Sinodale, dovranno essere ben conosciute e assimilate da tutte le componenti del popolo di Dio che vive nella diocesi di Pistoia, in modo particolare dai presbiteri e diaconi. Esse costituiscono la base della nuova consultazione diocesana che condurrà alla individuazione delle risposte concrete alle sfide evidenziate.

Con la solennità di San Jacopo, infatti, si apre la seconda sessione che si concluderà il prossimo anno, nella quale la Chiesa di Pistoia sarà chiamata a individuare «quanto lo Spirito Santo ci chiede di operare per essere autentici testimoni ed annunciatori della gioia del Vangelo che è il Signore Gesù».

 

Le attese di Vangelo

Le circa 80 pagine del Libro proseguono poi con l’individuazione delle principali attese: dall’attesa di Vangelo, buona notizia volta a colmare i vuoti generati dal malessere diffuso e dalle difficoltà dei tempi che viviamo, all’attesa delle relazioni umane significative, di una fraternità reale, fatta di incontro autentico e non solo mediale tra persone, relazioni da persona a persona perché la solitudine sembra un rischio concretissimo, in tutte le generazioni. E poi l’attenzione alla donna, nella Chiesa e nella società, spesso non accolta in tutto il suo valore e in tutte le sue potenzialità di umanizzazione del mondo.

Questi i titoli delle nove proposizione emerse dai lavori del Sinodo:

  • L’attesa di Vangelo e di nuovi percorsi educativi
  • Il tempo che stiamo vivendo
  • L’attesa di relazioni umane significative
  • L’attesa di fraternità
  • Le attese della famiglia
  • La donna. Dono e corresponsabilità
  • Le attese dei giovani e degli anziani: ascolto, cura e intergenerazionalità
  • Le attese dei migranti
  • L’attesa di una Chiesa “nuova”

 

Il video

Per cercare di sintetizzare il grande lavoro svolto dalle assemblee, generali e territoriali, la Diocesi di Pistoia ha realizzato un breve video di 130 secondi con i volti e le voci di alcuni dei protagonisti delle varie riunioni di lavoro. Cinque sinodali, uno per ogni “circolo minore”, che hanno riportato la loro attesa: Alessandra Corti (circolo Pistoia città), Alessandro Gori (circolo Casalguidi), Valentina Brachi (circolo Fornacelle), Letizia Vannucchi (circolo Capostrada) e Franco Pacini (circolo Poggio a Caiano).