Custodire la casa comune a partire dalla fraternità
In occasione della 14° giornata nazionale del creato la CEI invita a coltivare la ricchezza della biodiversità. A Pistoia il 15 settembre una camminata ecumenica per testimoniare insieme, tra cristiani, l’importanza della custodia del creato.
La conferenza episcopale italiana, in sintonia con le altre comunità ecclesiali europee, anche quest’anno -come ormai da 14 anni-, ha invitato a celebrare il 1° settembre la «giornata dedicata a riaffermare l’importanza e la responsabilità dei credenti chiamati ad essere custodi del creato e a operare per salvaguardarlo e proteggerlo».
I vescovi delle due commissioni interessate – quella per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, e quella dell’ecumenismo e il dialogo-, hanno individuato il tema specifico dal titolo “«Quante sono le tue opere, Signore» (Sal 104,24), Coltivare la biodiversità”, lasciando alle singole diocesi l’iniziativa di sviluppare attività locali durante tutto il mese.
I nostri vescovi ci invitano, dunque, ad imparare a guardare alla biodiversità per prendercene cura: è uno dei richiami dell’enciclica Laudato Si’ di papa Francesco: (nn. 32-42): «Poiché tutte le creature sono connesse tra loro, di ognuna dev’essere riconosciuto il valore con affetto e ammirazione, e tutti noi esseri creati abbiamo bisogno gli uni degli altri». La Giornata per la Custodia del Creato diventa allora quest’anno per la Chiesa italiana un’occasione per conoscere e comprendere quella realtà fragile e preziosa della biodiversità di cui anche la nostra terra è così ricca. Proprio il territorio italiano, infatti, è caratterizzato da una varietà di organismi e di specie viventi acquatici e terrestri: un disegno di ecosistemi che si estendono dagli splendidi boschi delle Alpi – le montagne più alte d’Europa – fino al calore del Mediterraneo.
Tale messaggio è diventato, purtroppo, di grandissima attualità proprio in questi giorni in cui la cronaca ci vede, sgomenti e attoniti, davanti allo smisurato disastro della foresta amazzonica in fiamme: si fa dunque davvero profetica la sollecitudine della Chiesa non solo per la Giornata del creato, ma anche il documento preparatorio per il sinodo che nel prossimo mese di ottobre sarà dedicato all’Amazzonia, una regione che è «un polmone del pianeta e uno dei luoghi in cui si trova la maggior diversità nel mondo» (“Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per un’Ecologia Integrale”, n.9).
Come ci ricordano i vescovi nel messaggio indirizzato alla Chiesa italiana in occasione della giornata per il creato di quest’anno occorre, come credenti, assumere uno «sguardo contemplativo rivolto ad alcune aree chiave del pianeta: – dal bacino del Congo, alle barriere coralline, fino alla foresta dell’Amazzonia – sedi di una vita lussureggiante e differenziata, componente fondamentale dell’ecosistema terrestre».
Che fare allora? La stessa Laudato Sì’ ricorda che «siamo chiamati a diventare gli strumenti di Dio Padre, perché il nostro pianeta sia quello che Egli ha sognato nel crearlo e risponda al suo progetto di pace bellezza e pienezza» (n. 53). Siamo chiamati, dunque, a convertirci, facendoci custodi della terra e della biodiversità che la abita.
La lettera ai Romani (8,19) ci ricorda che «la creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio»: attende cioè, che finalmente gli esseri umani manifestino la loro realtà profonda di figli, anche in comportamenti di amore e di cura per la ricchezza della vita. «Solo un’umanità così rinnovata- prosegue il messaggio dei vescovi- sarà all’altezza della sfida posta dalla crisi socio-ambientale. Che lo Spirito creatore guidi ogni uomo e ogni donna ad un’autentica conversione ecologica, secondo la prospettiva dell’ecologia integrale della Laudato Si’, perché – nel dialogo e nella pace tra le diverse fedi e culture – la famiglia umana
possa vivere sostenibilmente sulla terra che ci è stata donata».
Nella nostra diocesi ha preso avvio da alcuni mesi, sui temi della custodia del creato, l’idea di dare corso ad un’iniziativa che coinvolga tutti i cristiani appartenenti alle varie confessioni religiose presenti ed attive sul territorio diocesano: è così che è stata “costruita” l’idea di “camminare insieme” per le strade di Pistoia pregando per la terra, per il nostro pianeta. L’idea è quella di farlo tutti insieme, (cattolici, evangelici battisti, evangelici valdesi, ortodossi del Patriarcato di Mosca, ortodossi del Patriarcato rumeno), nella consapevolezza di riconoscersi figli dello stesso Creatore, riconoscenti per quanto di bello e meraviglioso ha operato per noi e, al tempo stesso, per essere di stimolo alla tutela e alla salvaguardia del creato. Per questo domenica 15 settembre alle ore 21, partendo da Piazza S. Francesco, la “camminata ecumenica” attraverserà via di Ripalta, via Porta san Marco e via s. Bartolomeo, per raggiungere il Battistero in piazza Duomo, “visitando e toccando” tutti i luoghi in cui, da cristiani, esercitiamo e professiamo il nostro culto.
L’evento è promosso da: (in ordine alfabetico) Chiesa cattolica diocesi di Pistoia, Chiesa cristiana evangelica battista di Pistoia, Chiesa evangelica valdese di Firenze, parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca a Pistoia, parrocchia ortodossa del Patriarcato rumeno a Pistoia.
Ci preme dunque invitare la popolazione a questo appuntamento di fraternità e sensibilizzazione verso la nostra casa comune.
Quest’anno, inoltre, nella nostra diocesi, tramite il vicario per la pastorale don Cristiano d’Angelo, sono state invitate alle singole parrocchie alcune brevi riflessioni sul tema proposto dalla Cei, unite al testo di alcune intenzioni di preghiera da usare nella messa domenicale del 1° settembre, curate dalla rete interdiocesana “nuovi stili di vita”.
Selma Ferrali
Intenzioni di preghiera per la custodia del Creato