Dal 25 giugno al 27 luglio una mostra per scoprire e ripercorrere la fama e la santità del vescovo Atto attraverso immagini e libri antichi.
La mostra “Libri su Atto”, allestita nelle storiche sale della Biblioteca Fabroniana a cura di Anna Agostini, permetterà di conoscere una serie di testi che a partire dal XVII secolo si occuparono di valorizzare la figura del santo monaco e vescovo di Pistoia, canonizzato il 24 gennaio 1605 per interessamento dell’Ordine vallombrosano e della Chiesa pistoiese.
La mostra, che si aprirà venerdì 25 giugno e rimarrà aperta fino al 27 di luglio, è uno degli eventi collaterali del Convegno di studi promosso dalla diocesi di Pistoia, Monaci Vallombrosani, Comune di Pistoia e Dipartimento Sagas Università di Firenze: «Atto abate vallombrosano e vescovo di Pistoia. Bilancio storiografico e prospettive di ricerca sulla vita e l’opera di un protagonista del XII secolo» curato da Francesco Salvestrini che si svolgerà a Pistoia nei giorni 26 e 27 giugno.
L’esposizione è divisa in tre sezioni che presentano nell’ordine:
- opere storiche generali pistoiesi a partire dal XVII secolo,
- opere di storia religiosa e memorialistica ecclesiastica che dal primo ventennio del Seicento arrivano alla fine dell’Ottocento.
- La terza sezione dell’esposizione, che si occupa delle memorie e dell’iconografia di S. Atto, è composta da materiale eterogeneo sia per qualità dei documenti che per la loro datazione. Si parte da un codice miscellaneo del XIII secolo dell’Archivio Capitolare che nel calendario obituario attesta alla data del 21 giugno 1153 la morte di Atto, per dare poi spazio alle Vite del santo e relative immagini xilografiche e terminare con inediti documenti ottocenteschi sulle feste centenarie del 1855.
Tra le opere presenti in mostra segnaliamo la presenza del volume quinto del mese di maggio della monumentale pubblicazione, oltre sessanta tomi, degli Acta Sanctorum, la raccolta critica di documenti e dati coevi relativi ai santi iniziata dal gesuita belga Jean Bolland. Nell’opera completa che inizia dal mese di gennaio i santi sono inseriti secondo l’ordine liturgico e ogni voce è accompagnata da un commento. La lunga trattazione sul vescovo pistoiese, alla data 22 maggio, prende in esame molti documenti e si basa anche sulla visita a Pistoia del gesuita Papebroch del 1662 e del bollandista Ianningo che fu a Pistoia nel 1685 e volle vedere personalmente il corpo del santo.
La mostra sarà visibile nell’orario di apertura della Biblioteca Fabroniana, il martedì e il giovedì dalle 8.30 alle 12.30 con possibilità di visite guidate con il curatore e contemporaneamente sarà fruibile sul sito youtube della diocesi un tour virtuale realizzato da Lorenzo Marianeschi.