I NOSTRI FIGLI TRA AGIO E DISAGIO
Venerdì 13 aprile un convegno in Seminario su giovani e dipendenze
Il Centro Famiglia Sant’Anna ha promosso un importante convegno dal titolo: “Agio e Disagio dei nostri figli fra libertà e dipendenza”. L’evento avrà luogo venerdì 13 aprile a partire dalle ore 9.30 presso l’aula Magna del Seminario di Pistoia.
Abbiamo voluto saperne di più incontrando la Presidente del Centro Chiara Geri Romagnani.
Venerdi 13 aprile chi affronterà questa tematica?
I relatori del convegno sono persone impegnate a tutto tondo nella lotta contro le dipendenze. Tra loro don Armando Zappolini, che è il portavoce nazionale dell’associazione “Mettiamoci in gioco” oltre ad essere impegnato in molteplici attività benefiche ed essere il presidente nazionale del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza; il dottor Luca Gorrone, funzionario della Polizia di Stato, il quale tratta in prima linea i problemi delle dipendenze; l’Avvocato Lorenzo Pratesi che fa parte dell’Associazione Civile per i diritti della Famiglia ed il dottor Sergio Teglia che è psicologo psicoterapeuta, responsabile della scuola per genitori ASL 3, operatore del Centro Famiglia Sant’Anna.
Qual è il programma della giornata?
I relatori, secondo il suddetto ordine, affronteranno le problematiche legate alle dipendenze, in particolar modo la ludopatia, all’interno della famiglia.
Come è nata l’idea di promuovere un convegno dedicato all’adolescenza contrassegnata da agio e disagio?
Il Centro Famiglia ha promosso questo convegno sulla scia del progetto “Società e Cittadino” che è stato portato avanti all’interno delle scuole. Nel nostro caso affrontando la problematica all’interno della famiglia, per la quale speriamo di evidenziare possibili interventi per migliorare le difficoltà che i genitori di ragazzi con dipendenze da gioco affrontano quotidianamente.
Una delle più preoccupanti realtà emergenti è che i giovani si trovano ad un bivio tra dipendenze e libertà; ma quali sono le nuove dipendenze e le nuove libertà?
La linea di confine fra libertà e dipendenze dei nostri ragazzi è molto sottile, perché la libertà di poter scegliere quello che si vuole fare e quello che è giusto, spesso sconfina nell’impossibilità di porsi un limite o addirittura nell’impotenza del genitore di porre un freno a questa dipendenza. Credo si debba nuovamente insegnare ai genitori come riuscire ad essere autorevoli senza ledere ingiustificatamente la libertà di un figlio a divertirsi.
Le nuove dipendenze sono, secondo me, tutte legate alla tecnologia informatica: web, Facebook, social network e videogiochi. Ugualmente le libertà sono rappresentate dalle stesse realtà, perché il web ti offre anche la libertà di accedere velocemente a tutte le informazioni che possono essere utili al tuo sviluppo ed apprendimento cognitivo.
Che tipo di prevenzione è possibile?
Come fare a prevenire le dipendenze è proprio quello che spero di ricavare da questo convegno. In particolare ci auguriamo che emergano suggerimenti su come la famiglia possa usare questi nuovi mezzi comunicativi per favorire l’agio ai propri figli, l’agio di trarre profitto intellettuale dalle nuove tecnologie e di come usarle a beneficio del proprio futuro.
Daniela Raspollini