Il sostegno per la diocesi
Elisabetta Fedi (economo diocesano): tra emergenze che perdurano anche le difficoltà abitative. Attenzione alta per il supporto sanitario e psicologico
I fondi Cei costituiscono la risorsa fondamentale per il sostentamento della nostra Chiesa locale e la realizzazione dei progetti pastorali e caritativi. Un aiuto che si evolve nel tempo, come abbiamo avuto modo di approfondire con varie testimonianze anche nelle scorse settimane dalle colonne de “La Vita – Pistoia Sette”, e che richiede risposte altrettanto evolute. Ne abbiamo parlato con l’Economo della diocesi di Pistoia, Elisabetta Fedi.
Quali i criteri nella gestione diocesana dei fondi derivanti dall’8xmille?
Le assegnazioni effettuate purtroppo non hanno soddisfatto le numerose e motivate richieste che ci sono pervenute, per cui nella scelta si è cercato di osservare il criterio dell’alternanza e dell’urgenza. fondi destinati alla diocesi di Pistoia nel 2023 sono da suddividersi tra il capitolo “Carità”, dove si è andato a privilegiare il criterio progettuale, secondo un percorso intrapreso già da anni, in particolare verso quelle realtà che intervengono a sostegno delle famiglie e dei singoli per fronteggiare il perdurare della crisi economica. Il numero di interventi, sia in Diocesi che nelle realtà locali parrocchiali, evidenzia il perdurare delle situazioni di difficoltà descritte nel dossier Caritas annuale, per le quali il sostegno dei fondi dell’otto per mille è fondamentale.
Una povertà economica perdurante che ormai coinvolge trasversalmente molte persone all’interno delle varie comunità territoriali.
Un contributo significativo è stato erogato alle associazioni che si occupano i disagio e marginalità come il recupero degli ex detenuti, il sostegno alle persone diversamente abili o con difficoltà di inserimento sociale, l’assistenza agli extracomunitari. Continua l’impegno diretto nei confronti dell’accoglienza agli immigrati, alcuni ospitati in strutture in uso alla Diocesi, realizzato con il coordinamento della Caritas diocesana. A livello Caritas si è continuato a prestare una particolare cura a tutte le attività ormai consolidate: mensa dei poveri, centro distribuzione vestiario, emporio solidale, centri di ascolto diocesano e zonali. È attivo un supporto sanitario, psicologico, legale.
L’8xmille non è però sintetizzabile, nella diocesi di Pistoia, solo come sostegno alla lotta alla povertà.
Sono stati finanziati inoltre progetti rivolti alla tutela della persona: dai minori, alle ragazze madri e al recupero delle donne vittime della tratta. Riguardo il sostegno alle famiglie sono stati erogate somme importanti per far fronte all’aumento delle spese energetiche e al caro affitti. È da notare che, visto l’impegno concreto sul territorio, anche molti privati hanno aderito con offerte continuative a sostegno dei progetti solidali proposti dalla Caritas diocesana.
Un altro importante aiuto rappresentato all’8xmille è quella parte di contributo che va a supportare anche le singole parrocchie nella loro quotidianità.
Relativamente al capitolo “Culto e pastorale”, continua infatti a preoccupare il costante aumento delle parrocchie che incontrano difficoltà anche nel sostenere la gestione economica ordinaria. Oltre a questo, è stato assegnato un contributo alla curia diocesana per il funzionamento e la gestione della Curia e del palazzo vescovile, una parte del contributo è stata destinata alle strutture diocesane, un’altra alle attività pastorali e culturali. Una parte dei fondi disponibili sono stati destinati a enti diocesani ed una parte alle parrocchie, con particolare attenzione a quelle in difficoltà perché situate in zone economicamente disagiate o di piccola dimensione.
Dario Cafiero
(pubblicato sul settimanale diocesano “La Vita – Pistoia Sette”)