Indicazioni del vescovo per vivere la Quaresima

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I suggerimenti per camminare insieme verso la solennità di Pasqua

Con l’inizio del tempo di Quaresima il vescovo Tardelli ha segnalato alla Diocesi alcune indicazioni per vivere con intensità questo tempo forte dell’anno liturgico e prepararsi in modo adeguato alle feste pasquali. Un tempo di grazia che sarà reso ancora più speciale dall’apertura del Sinodo diocesano il prossimo 25 marzo.

Il Sinodo ci invita a ricordare che siamo “Sospinti dallo Spirito per testimoniare a tutti la gioia del Vangelo”: un impegno che richiede una partecipazione corale da parte di tutta quanta la Chiesa locale in tutte le sue articolazioni. Per questa ragione il vescovo Tardelli invita tutti, in primo luogo, ad «ascoltare, meditare e pregare attentamente le letture della parola di Dio che ogni domenica ci vengono proposte», ma anche a «leggere e riflettere sul messaggio di Papa Francesco per la Quaresima dal titolo “Ascesi quaresimale, itinerario sinodale”».

Uno sguardo particolare è rivolto alla guerra in Ucraina ad un anno dall’inizio dei combattimenti. Il vescovo pertanto, invita a «pregare personalmente e organizzare in parrocchia veglie comunitarie per la pace in Ucraina e nel mondo».

Il cammino Quaresimale ricorda a tutti, accanto alla priorità della preghiera, il precetto del digiuno e dell’astinenza. In tal senso il vescovo raccomanda di «adottare qualche forma di penitenza personale ogni venerdì di Quaresima, non solo alimentare. Per le persone in salute, non anziane o non troppo giovani, nel giorno di venerdì si è invitati a non mangiare carne e cibi costosi, accontentandosi di pasti di magro, frugali e semplici. Sempre le stesse persone sono invitate il venerdì santo a digiunare, cioè a consumare un solo pasto frugale nella giornata».

Preghiera e digiuno si accompagnano alla carità. Per questo il vescovo richiama tutti a «compiere gesti di carità verso il prossimo, seguendo le indicazioni classiche delle sette opere di misericordia corporali e delle sette opere di misericordia spirituali», ma anche a «contribuire economicamente alle opere missionarie, in particolare ad una borsa di studio per un sacerdote brasiliano, della Diocesi di Balsas, dove è stato vescovo il nostro concittadino Mons. Rino Carlesi e dove ha svolto il suo servizio missionario per molti anni la nostra Nadia Vettori».

Mons. Tardelli chiede inoltre di «aggiungere a tutte le preghiere dei fedeli delle Messe dei sabati sera e domeniche della Quaresima due intenzioni: una per la fine della guerra, l’altra per il Sinodo. Al termine di ogni celebrazione eucaristica, dei sabati e delle domeniche di Quaresima, dopo il postcommunio — conclude il vescovo — si reciti tutti insieme la preghiera per il Sinodo Diocesano».