La pastorale della tenerezza
Mons. Tardelli in ospedale a Pistoia per un momento di preghiera e la visita agli ammalati
Martedì 16 aprile il vescovo Fausto ha visitato l’ospedale “San Jacopo”, portando l’augurio di Pasqua ai pazienti e al personale. La visita è iniziata con un momento di preghiera e di riflessione sul testo del Vangelo di Giovanni 15,13-17: «Gesù, dopo aver lavato i piedi ai discepoli, dà loro il comandamento nuovo: “amatevi come io ho amato voi”». Non c’è luogo come l’ospedale, in cui far risuonare la parola di Cristo: «Amatevi!».
Ai medici, agli infermieri, ai volontari impegnati al servizio dei malati, Papa Francesco in un recente messaggio per la giornata mondiale del malato ha augurato di «essere sempre segni gioiosi della presenza e dell’amore di Dio». Agli infermieri ricevuti in udienza lo scorso anno (3 marzo 2018) raccomandava: «Non dimenticatevi della medicina delle carezze: è tanto importante! Una carezza, un sorriso è pieno di significato per il malato. È semplice il gesto, ma lo porta su, il malato si sente accompagnato, sente vicina la guarigione, si sente persona, non un numero». La cura dei malati, ha ricordato il papa quest’anno «ha bisogno di professionalità e di tenerezza, di gesti gratuiti, immediati e semplici come la carezza, attraverso i quali si fa sentire all’altro che è caro» (messaggio per la Giornata mondiale del malato 2019).
Nella visita all’ospedale, il nostro vescovo ha messo in pratica queste indicazioni. Accompagnato dai volontari, sua eccellenza ha infatti visitato il reparto di chirurgia, lasciando ad ogni paziente un cartoncino come ricordo e messaggio per la Pasqua. Ringraziamo sentitamente il vescovo per la sua attenzione al mondo della sofferenza. Entrando in una camera dell’ospedale una paziente, meravigliata ha esclamato: «Il vescovo? Non posso crederci!».
La visita è coincisa con l’anniversario della morte di S. Bernadette, la veggente di Lourdes. «Bernadette, povera, analfabeta e malata – ha ricordato una volta Papa Francesco – si sente guardata da Maria come persona. La Bella Signora le parla con grande rispetto, senza compatimenti. Questo ci ricorda che ogni malato è e rimane sempre un essere umano e come tale va trattato» (Papa Francesco, messaggio per la Giornata mondiale del malato 2017). È sempre provocatoria la parola di Cristo: «Ero malato e mi avete visitato» (Mt 25,36). Ognuno di noi dia la sua risposta di fede.
Padre Natale, cappellania ospedaliera.