La ripartenza delle Chiese toscane
Il grazie dei vescovi ai parroci, le prospettive future
La Conferenza Episcopale Toscana si è riunita lunedì 8 giugno: i lavori si sono svolti in video conferenza. In apertura il Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze e Presidente della CET, ha ripercorso le fasi attraversate in questi mesi, e la graduale ripresa della vita liturgica fino alla possibilità di tornare alle celebrazioni in presenza del popolo, con l’osservanza delle norme per il contenimento del contagio, secondo il protocollo concordato con il Governo e le indicazioni della CEI.
I Vescovi hanno sentito il bisogno di esprimere tutta la loro gratitudine ai sacerdoti, per quanto hanno fatto e stanno facendo, e alle comunità parrocchiali che hanno reso possibili tutte le operazioni necessarie per svolgere in sicurezza le celebrazioni liturgiche, con un coinvolgimento numericamente importante di volontari che hanno dimostrato disponibilità, generosità e senso di responsabilità. Grazie a tutti loro, i fedeli sono potuti tornare a condividere la mensa eucaristica. La ripresa della vita liturgica comunitaria ha potuto contare sullo zelo già dimostrato nei mesi scorsi, sia nel servizio della carità, sia nell’impegno a portare avanti, secondo i modi possibili in questo tempo di pandemia, le attività pastorali. In alcune diocesi in particolare, sarà motivo di ulteriore premura l’imminente stagione turistica, almeno per assicurare debitamente le messe festive.
Le prospettive destano adesso qualche preoccupazione circa la ripresa di momenti importanti della vita parrocchiale e diocesana, quale la celebrazione in forma comunitaria dei Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana dei ragazzi (Prime Comunioni e Cresime), per i quali si ribadisce comunque il rinvio al prossimo autunno e la necessità di dover pensare, probabilmente, a forme di presenza contingentate. Sarà un’occasione per cogliere l’essenziale valore spirituale di questi momenti. Sin da ora si sta comunque pensando a come riavviare gli itinerari di catechesi dei fanciulli e dei ragazzi. È emersa in proposito l’importanza di far tesoro di quanto si è fatto anche in questi tempi di lockdown attraverso i mezzi di comunicazione oggi disponibili.
La programmazione di possibili attività estive con i ragazzi è ora al centro della riflessione ecclesiale. Se è complicato pensare ad attività residenziali come i campi scuola, ci sono maggiori possibilità per l’organizzazione di Grest, oratori estivi e altre attività che coinvolgano bambini e ragazzi durante il giorno. In questo senso organizzazioni come Anspi o Csi possono dare un supporto progettuale e tecnico molto importante.
Al di là di tutte le difficoltà organizzative, i vescovi hanno ribadito l’importanza di far sentire comunque ai ragazzi e alle loro famiglie quanto stiano a cuore alla Chiesa e quanto sia l’impegno per garantire quanto possibile, nel rispetto dei protocolli di sicurezza e nella collaborazione con gli enti locali.
I Vescovi si sono interrogati anche sui criteri per impiegare bene i contributi straordinari assegnati dalla CEI, attraverso i fondi dell’8×1000, per fare fronte alle situazioni di disagio sociale causate dalla pandemia: molte parrocchie, pur trovandosi esse stesse in difficoltà economica, non hanno fatto mancare i loro sforzi per aiutare persone e famiglie bisognose, rispondendo alle richieste che in questi mesi sono aumentate notevolmente.
Una forte preoccupazione riguarda le scuole paritarie, per le quali non è stata dimostrata attenzione: i Vescovi toscani condividono quanto espresso dalla Cei, circa la necessità di sostenere questi istituti che offrono un servizio prezioso per tante famiglie e utile per lo Stato.
I Vescovi toscani hanno preso in esame la bozza degli orientamenti pastorali CEI per il prossimo quinquennio, auspicandone una profonda revisione che tenga conto di quanto abbiamo vissuto e stiamo vivendo con la pandemia, mantenendo comunque l’assunto di fondo ispirato alla Evangelii gaudium: comunicare la gioia del Vangelo.
La Conferenza Episcopale Toscana ha preso atto del buon cammino fatto anche quest’anno nella formazione dei futuri presbiteri con l’anno propedeutico all’ingresso in Seminario.
È stato dato parere favorevole all’introduzione della causa di beatificazione di don Divo Barsotti, già espresso nel 2011 e ora rinnovato dopo lo svolgimento delle fasi preparatorie all’apertura del processo (…).
Don Fabio Menghini, diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello, è stato nominato giudice al Tribunale Ecclesiastico Regionale Etrusco.
Conferenza episcopale toscana (comunicato del 13 giugno 2020)