Prioria Abitanti : 180 Parrocchia : di San Paolo Vicariato : del Centro storico Provincia di : Pistoia Indirizzo : Via Abbi Pazienza, 18 – 51100 Pistoia Telefono : 0573 21912 Rettore : Carlesi Can. Luca
Le prime notizie sono fornite da una pergamena del 1134 nella quale compaiono come attori due monaci Gandolfus et Rolentius custodes et rectores ecclesie S. Prosperi (ASF, Pistoia, 1134 Febbraio 19: l’atto è rogato in atrio S. Prosperi). Nello stesso periodo già esisteva il borgo extra civitatem (attuale via Bozzi) che prendeva il nome dalla stessa chiesa, le cui case del lato occidentale erano confinate sul retro dalla gora (ibidem, 1143 Gennaio 31). La chiesa è regolarmente registrata nelle decime del secolo XIII (Decime, I, 1171; II, 1276) e nei verbali delle visite pastorali a partire da quella del vescovo Vivenzi (Visita 1372, c. 47r). Con decreto del 28 Novembre 1565 il vescovo Ricasoli unì la chiesa di S. Prospero alla pieve di S. Andrea (Arch. parr. di S. Andrea, Seconda filza). Agli inizi del secolo XVII la chiesa fu affidata ad una congregazione di preti, collegata in un primo tempo con quella del S. Chiodo di Siena (BEANI, Chiesa, p. 166) e poi, dopo la soppressione di questa (1666), ordinata secondo la regola dell’Oratorio di S. Filippo Neri (ibidem, p. 167). In tale occasione il titolo di S. Filippo fu aggiunto a quello originario di S. Prospero. Ancora alla fine dello stesso secolo la chiesa era però indicata come “vicaria di S. Andrea” (Chiese 1699, c. 5r). Il radicale intervento che trasformò ed ampliò la chiesa romanica fu avviato nel 1622 per la munificenza della famiglia Rospigliosi (stemmi sull’arco del presbiterio) su disegno di Leonardo Marcacci (F. TOLOMEI, Guida di Pistoia, ivi, 1821, p. 87). Un secolo dopo, nel 1722, il cardinale Carlo Agostino Fabroni dispose per la sopraelevazione della chiesa allo scopo di realizzare il vano della biblioteca che da lui prende il nome (Arch. Parr. di S. Andrea, Seconda filza, cc. 21 23; cfr. anche BARGIACCHI, IV, p. 197). Nello stesso periodo fu completata la facciata dell’intero edificio, su disegno dell’architetto Giovan Battista Foggini, e fu eseguita la decorazione pittorica interna. Nel 1749 fu costruita la casa canonica (lapide sulla porta). La comunità dei padri dell’Oratorio fu soppressa durante il periodo napoleonico (1810): da allora la cura d’anime fu affidata ad un sacerdote secolare.
BIBL. DONDORI, pp. 146 147; BEANI, Chiesa, pp. 165 168; PIATTOLI, I, pp. 115-116; Patrimonio, pp. 176-177.