Pubblichiamo l’introduzione del Sussidio per la Quaresima a cura dell’ufficio Catechistico
Il cammino che ci proponiamo di fare con i nostri gruppi di catechismo nel tempo di Quaresima è quello di rileggere insieme la passione secondo Matteo. Vogliamo perseguire due obiettivi fondamentali che ogni gruppo di catechismo è invitato a realizzare.
Il primo è impostare il nostro cammino quaresimale in vista del Triduo
il secondo è curare la nostra vita spirituale (quella dei catechisti dei ragazzi e le loro famiglie) e farlo in modo particolarmente significativo in questo tempo forte. Lo possiamo fare educandoci ed educando alla relazione con Gesù Risorto; non si può scegliere cosa amare di lui e questi tre giorni liturgici, unico grande giorno di Pasqua, ce lo consegnano in tutta la sua pienezza perché lo possiamo amare, seguire e servire nelle persone che ci sono affidate e in quelle che incontriamo.
La Quaresima è un tempo in cui siamo invitati a portare frutti spirituali, l’occasione per imparare a scoprire, grazie all’ascolto del Vangelo, quali sono i sentimenti che nascono nel nostro cuore davanti alle scelte che fanno gli amici di Gesù nel momento cruciale della sua vita, o davanti agli oppositori che arrivano a condannarlo a morte, o davanti a Gesù stesso con il suo amore incrollabile per tutti gli uomini.
Guidare i nostri ragazzi nella lettura di queste pagine conclusive del racconto evangelico, dalla passione alla morte e resurrezione di Gesù, ha un duplice significato spirituale: conoscere la nostra umanità (nostra e altrui) e conoscere l’amore gratuito di Gesù; abbiamo bisogno di prendere posizione davanti a noi stessi e agli altri guardando come in uno specchio queste pagine del Vangelo.
Non si tratta di leggere soltanto ma di ascoltarci profondamente per accorgerci che il Vangelo parla di noi, con la nuova possibilità di vita che Gesù ci offre quando ci scopriamo traditori e poco coerenti, e parla anche degli altri che possiamo accogliere sempre nonostante tutto, anche quando sono antipatici o ancora di più antagonisti e nostri “nemici”. Parla anche della nostra capacità di camminare insieme, scoprendoci alla pari, amici che si aiutano a riprendere il cammino. Infine, ed è la prima cosa, parla di Gesù del suo amore incondizionato che resta il nostro punto di riferimento cascasse il mondo.
È un nuovo modo di ascoltare che dovremo proporci in sintonia con il cammino sinodale: dentro di noi si muovono tanti sentimenti, stati d’animo, potenzialità che sono liberi di emergere oppure si rattrappiscono sotto le prove della vita. Guardiamo a Gesù e alla sua passione per la vita e ci chiediamo e gli chiediamo come possiamo vivere anche noi con passione. Cioè disposti a donare, a vivere, morire, soffrire e gioire, esultare, correre di gioia per annunciare.
Come uscire da una fede anonima, rattrappita che ha così poco da donare agli altri e da testimoniare? Perché siamo chiusi in noi stessi e viviamo la nostra fede come un fatto privato? Come condividere il cammino dell’altro e lasciare che l’altro condivida il nostro, sperimentando che è proprio la condivisione il primo frutto dell’ascolto vero; ascolto che comporta sempre il dialogo e la reciprocità? Come vivere con passione?
Questa è la nostra bella domanda su cui vogliamo lavorare con i nostri ragazzi e le nostre famiglie, consapevoli che – sulla scia del Sinodo – siamo chiamati a gesti nuovi di vita cristiana, per una ripresa piena di gioia del cammino di tutta la chiesa di Pistoia.
Suor Giovanna Cheli, ufficio catechistico diocesano