Riscoprire la fraternità attraverso il libro degli Atti
Lunedì 1 ottobre l’Ufficio Catechistico diocesano ha presentato il Sussidio per l’anno pastorale 2018/2019.
L’Ufficio Catechistico diocesano ha presentato ai responsabili parrocchiali dei Gruppi di ascolto del Vangelo il Sussidio per l’anno pastorale 2018/2019 “Le strade dello Spirito”.
Secondo le indicazioni del vescovo, che ha voluto dedicare l’anno alla riflessione sulla «comunità fraterna e missionaria», il Sussidio propone la meditazione del libro degli Atti degli apostoli, dove si racconta la storia della prima comunità cristiana, che, animata dallo Spirito, da piccolo gruppo impaurito e rinchiuso nel cenacolo diventa chiesa missionaria «fino ai confini della terra».
Don Cristiano D’Angelo si è soffermato sul modello di fraternità incarnato dalla prima comunità dove «la moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola». Ha invitato a riflettere sul fatto che le parole “cuore” e “anima” che oggi intendiamo riferiti entrambi alla sfera affettiva e spirituale, nel testo rimandano a due ambiti diversi. Infatti con “cuore” si allude alla dimensione intellettuale: un cuore solo è l’unione delle intelligenze; un’anima sola è l’unità affettiva. Ed è l’armonia di queste due unità che fa la comunità ideale descritta negli Atti, modello di ogni comunità. Perché l’amore, come la fede, non è disincarnato. Perché Gesù, Amore assoluto, è umano, è Spirito incarnato, Parola che si trasforma in vita con tutte le cose che ne fanno parte.
Questa condivisione totale che appare un’utopia, pure concordiamo che è necessaria ancora in quella piccola comunità che è il matrimonio: non è necessario mettere tutto in comune? Non si diventa una cosa sola? Non ci si accetta col cuore e l’intelligenza? Non si va lontano se ci si concede parzialmente.
Perciò l’augurio di quest’anno pastorale è che i cenacoli di ascolto della Parola possano diventare cenacoli di fraternità.
Noemi Baldini