Pentecoste

Pentecoste

Domenica 9 maggio 2019 – Cattedrale di San Zeno

 

Carissimi, siete qui stamani provenienti da luoghi diversi ma soprattutto da storie diverse. Ognuno di voi ha il suo carico di esperienze sulle spalle, belle o a volte anche brutte. Vi affacciate ora alla chiesa per chiedere di essere confermati col dono di Dio Spirito Santo, dopo aver percorso un tratto di strada della vostra vita che vi ha già introdotto nel mondo, con le sue contraddizioni, con le sue opportunità ma anche con tutte le sue insidie.

Non siete più dei ragazzini. Avete già conosciuto come vanno spesso le cose nel mondo. Forse già siete stati feriti e queste ferite forse ancora sanguinano. Avete già provato il morso della solitudine, delle speranze tradite, della fragilità delle amicizie e degli amori.

Però siete qui stamani. E il vostro essere qui è un segno di grande speranza. Perché con la vostra presenza qui a fare la Cresima, voi dite a voi stessi e al mondo che non vi arrendete, che ancora volete lottare, che ancora volete sperare un una vita migliore, più vera, più autentica; ancora credete all’amore e che l’amore possa sconfiggere le tenebre del male e persino della morte.

Voglio vederla così la vostra presenza qui in questa cattedrale. E sono convinto che sia davvero così, per ciascuno di voi. Altrimenti che senso avrebbe essere qui? Perché, dopo una vita vissuta su sentieri diversi a volte da quelli della chiesa, ormai grandi, dovreste ricevere la Cresima? Senz’altro per alcuni di voi c’è in vista il Matrimonio. Ma anche questo è un motivo di speranza e di gioia, perché dice la vostra voglia di costruire qualcosa di bello insieme ad un’altra persona, tentando l’avventura faticosa ma esaltante della famiglia e, con la Cresima, poggiandola sull’amore del Signore, che sia fondamento sicuro della vostra speranza. Per altri invece, oggi è riprendere un discorso interrotto, ritessere una tela che era rimasta incompiuta. È un riannodare fili, ritrovare cose perdute, rinnovare lo slancio della vita; come un rinascere di nuovo, daccapo. Per altri ancora a spingerlo qui forse è stato il bisogno di trovare un radicamento, una bussola, un orientamento alla propria esistenza, scoprendolo  in Dio che mai ha abbandonato ciascuno di voi, che mai ha smesso di cercarvi.

Si, perché, carissimi amici, questo è un fatto. Se siete qui stamani, anche con motivazioni immediate diverse, è indubitabilmente perché Dio vi è venuto a cercare. Lui ha messo in voi una nostalgia di Lui e del Vangelo. È lui che dal di dentro del vostro cuore, servendosi magari di circostanze all’apparenza banali, vi ha illuminato, vi ha chiamato, vi ha fatto sentire il suo sospiro d’amore, la sua tenerezza amorosa e vi ha interiormente convinto a cercare, a domandare, a chiedere di essere cresimati.

Ma Dio è così, carissimi amici! Dio ci vuole bene e ci cerca, ci sta accanto, non smette di avere fiducia in noi e di proporci una vita nuova vissuta nella gioia del suo amore e dell’amore verso il prossimo. Qualunque siano le nostre esperienze, qualsiasi siano state le nostre sbandate; qualsiasi sino stati i nostri sbagli e i nostri peccati; da qualunque situazione noi proveniamo o abbiamo alle nostre spalle – fosse anche la più brutta – Egli continua ad offrirci il suo amore, continua a volerci nella gioia e felici, continua a donarsi a noi e voler dare prospettiva e speranza ai nostri sogni più belli, ai nostri desideri più luminosi, al bello che è dentro di noi e che noi siamo.

Esattamente come fa stamani, perché con la Cresima voi ricevete Dio stesso Spirito Santo, accogliete nel vostro cuore, nella vostra mente, nella vostra vita, Dio Spirito Santo. Oggi voi diventate Tempio vivo dello Spirito Santo e Dio Spirito Santo abita in voi. E lo Spirito Santo, come ci dice la Sacra Scrittura è Consolatore, difensore nostro, nostra luce, vigore e forza contro ogni pericolo, amico fedele, sostegno e carezza, vento che soffia nelle vele della nostra vita. Egli viene a voi stamani con i santi sette doni: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, santo timor di Dio. Son tutti doni che servono a voi, per vivere una vita buona e attraversare le strade del mondo, senza essere feriti mortalmente e portare anzi la buona testimonianza di Cristo.

Ringraziate dunque stamani Dio, carissimi amici. Dio che vi ha condotto qui, che raccoglie tutta la vostra vita, tutto quello che avete vissuto nel bene e nel male e tutto copre col suo amore. Ringraziate e lodate Dio Spirito Santo che viene in voi per aprire i vostri occhi e davi consolazione e fiducia. Usciti di qui stamani voi non sarete gli stessi di prima. Qualcosa sarà successo in voi. Sarete nuovi, abitati da Dio, pronti per ricominciare con slancio e con grande speranza l’avventura della vita. Ringraziate dunque e lodate Dio, stamani, ma anche nei giorni che verranno, perché Egli sarà sempre dentro di voi e non cesserà di amarvi e voi non sarete mai più soli con Lui in voi.

Ringraziate Dio con tutto il cuore ma anche cercate di ricambiare l’amore che vi ha coinvolto, amando a vostra volta e Lui e il prossimo. Giunti alla Cresima da grandi, le promesse che ora farete, vanno prese sul serio, con la libertà e la consapevolezza di uomini e donne di parola. Queste promesse dicono a Dio e a tutti che voi intendete ricambiare il suo amore, che vi impegnerete con tutte le vostre forze a vivere secondo gli insegnamenti di Cristo e, anche se non sarà facile, ce la volete mettere tutta. Come ci ha detto Gesù nel vangelo che abbiamo ascoltato poco fa: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; Se uno mi ama, osserverà la mia parola; Chi non mi ama, non osserva le mie parole” E l’apostolo San Paolo, scrivendo ai Romani, ci ha detto: “Se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete. Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio.” Laddove per opere della carne si indica un modo di vivere lontano da Dio, nell’inimicizia, nell’odio, nella superbia e nella prepotenza, mentre essere guidati dallo Spirito significa amare come Gesù ci ha insegnato

Un’ultima cosa ancora, vorrei dirmi cari amici. Voi oggi ricevete la Santa Cresima in questa bellissima Cattedrale e questo è anche un momento in cui vi rendete conto di far parte di una grande famiglia che è la chiesa di cui le mura di pietra sono soltanto un segno. Voi, la chiesa l’avete conosciuta in parrocchia e non se ne avete tutti un buon ricordo; oppure ne avete sentito parlare nei al cinema, nei giornali, alla televisione; avete senz’altro trovato ragioni magari per criticarla, vedendone le magagne, le incoerenze: il vaticano, i papi, i vescovi, i preti…. Ma aldilà di tutte le sue macchie, la chiesa è quella che oggi vi accoglie a braccia aperte, in questa cattedrale; è quella che apre le porte alla vostra vita e che vi dona ciò che ha di più prezioso e che non viene da lei, Dio Spirito Santo. Voi oggi di questa grande famiglia siete parte eletta, membra vive, partecipi con tutto voi stessi. Sentitevi dunque sempre parte viva della chiesa, nonostante tutto; non guardatela da lontano, ma inseritevi in essa con passione, con generosità con amore. Abbiamo bisogno di voi; la chiesa ha bisogno della vostra giovinezza e della vostra esperienza; partecipate come vi è possibile nelle vostre parrocchie o in associazioni o in gruppi; date il vostro contributo in idee, tempo, capacità perché la chiesa sia luce del mondo e sostegno dei poveri. La stretta di mano che io vi darò come segno di pace dopo avervi cresimato vuol essere proprio questo: il segno che voi siete parte di me e della chiesa; che la chiesa è un dono per voi e voi un dono per lei.