Farcas Don Eusebiu
Amministratore Parrocchiale di San Biagio in Casini, San Michele Arcangelo in Vignole
Assistente Ecclesiastico dell’Azione Cattolica dei Ragazzi
Addetto alla Curia vescovile – sezione Cancelleria
Amministratore Parrocchiale di San Biagio in Casini, San Michele Arcangelo in Vignole
Assistente Ecclesiastico dell’Azione Cattolica dei Ragazzi
Addetto alla Curia vescovile – sezione Cancelleria
Parroco di San Giovanni Evangelista a Valdibure
rappresentante legale di San Silvestro a Santomoro, San Michele Arcangelo a Baggio e Sant’Antonio da Padova a Villa di Baggio
Direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano
Maestro delle Celebrazioni liturgiche episcopali
Vicario foraneo del Vicariato di Capostrada
Cappellano presso il 183 Reggimento paracadutisti “Nembo” di Pistoia
Vicedirettore della Commissione Musica Sacra
Canonico della Basilica Cattedrale di San Zeno
Cappellano corale della Cattedrale di San Zeno
Lipsanotecario diocesano
Coparroco del Centro Storico
Parroco di S. Stefano in Monachino
Rettore chiesa di San Bartolomeo
Membro del Collegio dei Consultori
Fraternità Apostolica di Gerusalemme
Via della Rosa, 3 – 51100 Pistoia
Parroco di San Paolino in Bardalone,Sant’Atanasio in Orsigna
Amministratore parrocchiale di SS. Maria e Isidoro in Pontepetri
Cappellano di S. Santità
Via della Chiesa, 21
51028 Bardalone (Pistoia)
Nome | Associazione “Laboratorio San Damiano” – Pistoia |
Indirizzo | Sede Pistoia: c/o Monastero Clarisse – Piazzetta santo Stefano – Pistoia |
Telefono | – |
Email – Web | laboratoriosandamiano@gmail.com |
Presidente / Responsabili |
Pellegrini Giancarlo |
Collaboratori | – |
Chi siamo? | Siamo un’associazione di fedeli secondo il canone 299 C.D.C. per la promozione dell’iconografia cristiana.
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Che cosa facciamo? | Corsi di iconografia cristiana, conferenze, mostre, eventi legati all’iconografia.
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A chi ci rivolgiamo? | Siamo aperti a tutti coloro che condividono questa disciplina artistico-religiosa. |
Nome | Gruppo di Preghiera di Padre Pio “Santa Maria delle Grazie” – Pistoia |
Indirizzo | Sede Pistoia: c/o Parrocchia Immacolata PT – Via P. Antonelli 77- Pistoia |
Telefono | 3398730546 |
Email – Web | gdp.padrepio@dandima.it – http://www.dandima.it/gdppadrepio.html |
Presidente / Responsabili |
Rossella Pagliai |
Collaboratori | Renata Biagini, Giorgia Corsini, Rosella Logli |
Chi siamo? | Siamo un gruppo di preghiera costituito nel 1993 grazie all’iniziativa di Padre Lorenzo Ugolini e della sig.ra Vannucchi Carla; la costituzione del Gruppo era avvenuta alla Chiesa della Vergine di Pistoia. Padre Spirituale al momento della costituzione è stato don Paolo Palazzi ed il gruppo ha seguito il Padre spirituale al momento dell’insediamento nella Parrocchia dell’Immacolata di Pistoia. Nel frattempo S.E. il Vescovo ha nominato don Paolo Palazzi responsabile della Diocesi per i Gruppi di Preghiera di Padre Pio.
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Che cosa facciamo? | Ci riuniamo il secondo mercoledì del mese ore 21 presso la Chiesa dell’Immacolata di Pistoia per un momento di preghiera comunitaria: Adorazione, recita del Santo Rosario e celebrazione della Santa Messa.
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A chi ci rivolgiamo? | Alla comunità intera, parrocchiale in particolare modo. Ci rivolgiamo a chiunque voglia impegnarsi nella ricerca dell’incontro personale, gratificante, illuminante con la persona di Cristo. |
Nome | Ordine Francescano Secolare – fraternità “don Tonino Bello” – Pistoia |
Indirizzo | Sede Pistoia: – |
Telefono | 3336128642 |
Email – Web | petri.marco70@gmail.com – https://www.facebook.com/OFSPistoia/ |
Presidente / Responsabili |
Petri Marco Fra’ Natale Caccamo |
Collaboratori | |
Chi siamo? | L’Ordine Francescano Secolare è stato fondato da San Francesco d’Assisi per i laici che, spinti dallo Spirito Santo, si sentono chiamati a vivere quotidianamente il Vangelo e a seguire le Sue orme rimanendo nel proprio stato secolare. E’ un progetto di vita rivolto a tutti indistintamente: uomini, donne, lavoratori, studenti, coniugati, fidanzati o single.
E’ costituito da cristiani che, per una vocazione specifica, dopo un periodo di formazione e di approfondimento spirituale e culturale, mediante una professione solenne, si impegnano a vivere il Vangelo alla maniera di S. Francesco, osservando una Regola specifica approvata dalla Chiesa: “Osservare il Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo secondo l’esempio di San Francesco”. I francescani secolari si impegnano a vivere questa vocazione in ogni situazione in cui si trovano sul piano familiare e lavorativo.
L’Ordine Francescano Secolare è una delle tre componenti fondamentali della grande Famiglia Francescana che è formata dai tre Ordini costituiti da San Francesco: il Primo Ordine (i frati), il Secondo Ordine (le religiose contemplative) e il Terzo Ordine (i laici).
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Che cosa facciamo? |
Anche noi, ci impegniamo a costruire un mondo più giusto, più evangelico e fraterno accogliendo tutti gli uomini come dono di Dio. Viviamo lo Spirito di San Francesco nel lavoro e nella nostra famiglia in un gioioso cammino di maturazione umana e cristiana. Riuniti in fraternità seguiamo un percorso formativo e ci sentiamo parte della grande famiglia francescana. La gioia e la semplicità del nostro stare insieme vogliono essere lo stile con cui cerchiamo di vivere la vocazione francescana nel mondo attuale. A Pistoia siamo sempre stati affianco ai frati francescani dei vari conventi. Ora, anche se purtroppo i frati non sono più presenti in città la nostra presenza continua e questi sono in nostri appuntamenti: – una domenica al mese dalle 15,30 alle 19,00: incontro mensile di formazione e vita fraterna – secondo giovedì del mese: alle 16,00 Santa messa e a seguire Adorazione Eucaristica preparata dalle sorelle Clarisse del Monastero Santo Stefano – Il primo e il terzo lunedì del mese dalle 21,00 alle 22,30 incontri di preghiera e formazione per conoscere la spiritualità francescana. Alcuni Fratelli che hanno vissuto esperienze di missionarietà vivono l’esperienza della piccola fraternità missionaria presso la piccola chiesa della Verginina e l’ex frantoio adiacente.
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A chi ci rivolgiamo? | La nostra fraternità di Pistoia accoglie chi si sente chiamata/o a camminare nella fede seguendo l’esempio di San Francesco d’Assisi. |
Nome | Preghiera diocesana di Taizé |
Indirizzo | Sala Pantaleo del convento delle suore clarisse di Pistoia Piazzetta Santo Stefano (Pistoia) |
Telefono | – |
Email – Web | taize.diocesi.pistoia@gmail.com |
Responsabili | Massimo Gori, Alberto Melani |
Collaboratori | – |
Chi siamo? |
Cos’è Taizé?La Comunità di Taizé è una comunità cristiana monastica ecumenica fondata nel 1940 nell’omonimo piccolo centro della Borgogna francese da Roger Schutz, meglio conosciuto come frère Roger (fratello Roger). Giovani che provengono dal mondo intero si ritrovano ancora oggi a Taizé durante tutto l’anno per un percorso spirituale almeno settimanale: in estate le presenze settimanali arrivano a seimila, in rappresentanza di più di settanta nazioni diverse. Tra le colline della Borgogna i giovani cercano di scoprire un senso nella loro vita e si preparano ad assumere responsabilità, al loro rientro, là dove vivono quotidianamente. La comunità, che non ha mai voluto organizzare i giovani in movimento, li stimola a essere portatori di pace, di riconciliazione e di fiducia nelle loro città e parrocchie: oggi nel mondo il nome Taizé evoca la comunione e l’attesa di una perenne primavera della Chiesa. I valori che permeano Taizé sono: la semplicità, l’accoglienza, la riconciliazione del cuore, che fanno del tempo passato a Taizé una vera e propria esperienza di comunità, il tutto sostenuto dalla preghiera. La preghiera si distingue per i suoi canti meditativi (usati ormai anche in molte altre celebrazioni cristiane in tutto il mondo), caratterizzati dalla ripetizione, sovrapposta a più voci, di una breve melodia su testi biblici o di santi, in diverse lingue. Nei canti si usano solo poche parole per esprimere realtà fondamentali della fede: quando i versi sono cantati molte volte, queste realtà vengono comprese nel profondo e pervadono efficacemente l’intera esistenza. Il canto meditativo diventa così un modo per ascoltare Dio e permettere a ciascuno di prendere parte a un tempo di preghiera comune, rimanendo insieme in attenta attesa del Signore. La preghiera di Taizé a PistoiaLa preghiera ecumenica sullo stile di Taizé è presente a Pistoia da moltissimi anni. Di sicuro l’esperienza più importante delle origini pistoiesi si deve all’allora giovane Don Giordano Favillini che, frequentando assiduamente la comunità francese, aveva riproposto la preghiera nella parrocchia di San Paolo, trasformandola nella realtà diocesana di riferimento. Nel tempo sono sorte anche altre realtà pistoiesi di incontro parrocchiale ispirate alla vita di Taizé, ma la preghiera Diocesana di Pistoia è stata l’unica a non aver mai subito interruzioni e l’unica ad avere una forte connotazione ecumenica. La massima partecipazione si è registrata nel corso degli anni 80-90, in quel periodo i processi di apertura politica ed economica verso l’est Europa, culminati con l’abbattimento del muro di Berlino, hanno spinto tantissimi giovani, allo scambio con giovani di culture differenti, sia sulla collina di Taizé che agli incontri internazionali di fine anno. Il senso di apertura della chiesa, l’accoglienza e la preghiera sono stati percepiti come un soffio di novità dello Spirito. Questo ha permesso a tante persone di avvicinarsi alla fede con fiducia e speranza, tornando nelle proprie realtà carichi di energia positiva pronti ad impegnarsi attivamente. La comunità di Taizé organizza ogni fine anno, nelle principali capitali europee, incontri di preghiera e scambio per i giovani a cui partecipano in decine di migliaia da ogni nazione. Anche da Pistoia sono stati centinaia i giovani partiti per questi incontri. Hanno sperimentato l’accoglienza nelle famiglie di queste città, persone spesso umili, che ogni anno aprono la loro casa ai giovani di tutta Europa. Lo stesso spirito di accoglienza che si può trovare sulla collina di Taizé, dove aprirsi agli altri e farsi accogliere ci lascia la consapevolezza che non siamo soli ma parte di una comunità fraterna. Queste esperienze sono fondanti nella vita di una persona e sono state fonti ispiratrici per le nostre vite. Papa Wojtyla diceva: “Si va a Taizé come ad una fonte della fede” la Preghiera di Taizé, in particolar modo quella Diocesana di Pistoia, non si è mai posta come alternativa ai gruppi parrocchiali né ha mai avuto velleità di formare un gruppo stabile se non per il momento di preghiera stesso: ha invece coadiuvato le parrocchie nella crescita spirituale dei giovani e lo ha fatto attraversando le generazioni, lasciando in ognuno un segno indelebile. Sono cambiati i luoghi e le persone ma la luce di questa fiammella di fede non si è mai spenta.
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Che cosa facciamo? |
I cambiamenti sociali, le tecnologie di comunicazione, i nuovi modelli hanno influito sulle esigenze di comunità, di introspezione, di ricerca spirituale. La drastica diminuzione dei gruppi e dei giovani nelle parrocchie si è riflettuta anche sulla partecipazione alla preghiera Diocesana di Taizé ma, nonostante ciò, ancor oggi la preghiera si svolge regolarmente ogni secondo venerdì del mese. Come noto, ormai da molti anni, nella sala Pantaleo del loro convento ci accolgono le suore Clarisse di Pistoia; a loro va la nostra immensa gratitudine. Un pensiero affettuoso va in particolare a suor Donatella, da qualche anno tornata alla casa del Padre, che ci ha amato e accompagnato, lasciando un’eredità di fulgida fede temprata nella sofferenza: è stata per noi una madre spirituale e ne sentiamo la mancanza. Tuttavia, la preghiera ci consente di essere in comunione con lei. La preghiera Diocesana di Taizé per la sua centralità e pluralità è un esempio di vero ecumenismo. Il fatto che tutt’oggi venga regolarmente svolta è segno che essa rimane comunque un’esigenza in ognuno di noi. Ci auguriamo che in un’era in cui il qualunquismo e l’appiattimento morale si presentano anche nei luoghi dove la speranza e la carità dovrebbero essere il primo segno distintivo, la preghiera sia fonte di ispirazione e di continuo ritorno alle radici della propria fede. |
A chi ci rivolgiamo? | A tutti
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Galleria |
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Nome | I RICOSTRUTTORI |
Indirizzo | Sede Nazionale : Casalbeltrame (NO), Cascina Sant’Apollinare
Sede Pistoia: Pistoia, Via Cammelli, 1 |
Telefono | Sede Pistoia: 057329375; 3383863634 |
Email – Web | pistoia@iricostruttori.org – www.iricostruttori.org |
Presidente / Responsabili |
Giovanni Domenico Zabeni |
Collaboratori | Sede Pistoia : p. Guidalberto Bormolini p. Matteo Pedrini Elena Pagnini |
Chi siamo? | L’Associazione si riconosce negli scopi e nelle finalità dell’Associazione pubblica di fedeli dei “Ricostruttori nella preghiera”, una piccola comunità di uomini e di donne consacrati, che, affiancata da un gruppo di laici volontari impegnati nel movimento, si impegna a seguire i consigli evangelici e a praticare la preghiera profonda, avendo come scopo la diffusione e l’incremento della stessa come strumento di ricostruzione della vita cristiana.
Tutto nasce dall’intuizione di padre Gianvittorio Cappelletto, (Treviso 1928 – Torino 2009), gesuita. Negli anni settanta, dopo un periodo di grande travaglio in cui si fa strada l’aspirazione non nuova verso il raccoglimento e la preghiera, padre Cappelletto conosce un monaco indiano che lo inizia alla meditazione e alla preghiera profonda. Per tre anni padre Cappelletto segue le conferenze e i ritiri mensili organizzati dai monaci indiani; nell’estate del 1977 si reca in India e i monaci ivi conosciuti lo invitano a diffondere la meditazione tra i cristiani di Occidente e a riscrivere il Vangelo con la sua stessa vita. Dopo aver approfondito a Roma con padre Michel Ledrus la tradizione dell’esicasmo, a Torino, dove viene trasferito, su esortazione dei superiori dà vita a corsi di meditazione. Rendendosi presto conto che tra i partecipanti vi sono tanti giovani che si sono allontanati dalla Chiesa, impegnerà i successivi trent’anni della sua vita nel cercare di accostare e di orientare l’indifferenza dei lontani, il loro scetticismo di fondo, la loro attrattiva verso pratiche e percorsi considerati capaci di assicurare un benessere del corpo e della psiche.
Espandendosi rapidamente il movimento in tutta Italia, sorge poi l’esigenza di creare luoghi di preghiera e di spiritualità, nelle città ma anche in ruderi e cascine abbandonate delle campagne, che possano catalizzare i diversi gruppi e favoriscano la possibilità di radunarsi il fine settimana. La ricostruzione dei luoghi è affidata alla buona volontà e all’impegno dei meditanti, che lavorano pregando, ogni fine settimana, senza un tornaconto personale.
Sulla base di queste premesse, e al fine di favorire una corretta formazione umana -premessa necessaria alla crescita spirituale- viene costituita l’Associazione I Ricostruttori, che promuove lo svolgimento di tutte le attività e le iniziative idonee a favorire un armonioso sviluppo psichico e fisico dell’individuo in armonia con l’ambiente in cui vive.
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Che cosa facciamo? | L’obiettivo principale dei Ricostruttori è l’educazione dell’uomo nella sua pienezza, e quindi una vera educazione alla spiritualità. Per raggiungere questo scopo sono molteplici le iniziative che possono essere divise approssimativamente in sei gruppi: – conferenze a carattere storico, spirituale, medico-terapeutico… – corsi di musica, danze, teatro, espressione corporea, danzaterapia… – attività artistiche come scultura su legno e pietra, mosaico, vetrate … – educazione alla cura del corpo considerato come “Tempio dello Spirito” (1Cor 6,19), tramite alcuni volontari qualificati che tengono corsi di yoga, respirazione, riflessologia plantare, rilassamento, erboristeria… – educazione alle attività artigianali e alla manualità con corsi di falegnameria, restauro del legno, liuteria, intreccio di cesti, lavorazione del ferro battuto… – educazione ad un rapporto più profondo con la natura tramite escursioni, riconoscimento delle specie vegetali spontanee commestibili e terapeutiche, riconoscimento delle specie animali locali e loro abitudini, pratica di orticoltura biologica. |
A chi ci rivolgiamo? | A tutti coloro che sentono nel loro intimo un’esigenza di spiritualità che non sanno ancora come orientare e desiderano sperimentare un modo di vivere semplice ed essenziale nella condivisione
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a servizio della Diocesi