Cappellania Ospedaliera

Nome Cappellania Ospedaliera

Indirizzo OSPEDALE SAN JACOPO PISTOIA

Telefono

Nawej Mpoy Don Sebastien: 328 2940859

Padre Natale Re: 339 4636379

Email

Nawej Mpoy Don Sebastien: donsebampoy@tiscali.it

Anna Maria Drovandi: anna.drovandi@world.it

Presidente / Responsabili Nawej Mpoy Don Sebastien, Padre Natale Re

Chi siamo? La cappellania Ospedaliera è presente all’interno dell’ospedale cittadino da più di 10 anni ed è un’organizzazione di persone volontarie coordinate da due Cappellani.

 

Che cosa facciamo? La cappellania si occupa di far visita agli malati dei vari reparti. Alcuni volontari sono ministri Straordinari della Comunione, quindi coadiuvano i cappellani in questo servizio di portare la Comunione ai degenti.

Il nostro intento è anche quello di coinvolgere il personale ospedaliero con varie iniziative pastorali, oppure con gite ed altre attività che aiutano a creare rapporti e sostegno reciproco.

A chi ci rivolgiamo? La cappellania si rivolge a tutti coloro che si trovano all’interno della struttura ospedaliera cittadina: degenti, personale medico, infermieristico e tutti gli altri operatori nelle varie attività.




MEIC

Nome MEIC – Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale – Gruppo di Pistoia

Indirizzo Piazza san Leone a Pistoia, nei locali della ex Canonica di San Leone.
Telefono (Franco Biagioni) 338 3893480
Email francobiagioni@virgilio.it
Web http://meicgruppodipistoia.blogspot.it/
Presidente Franco Biagioni

Collaboratori Assistente Ecclesiastico: don Diego Pancaldo

Chi siamo? Nella Chiesa, la cui missione è quella di “illuminare tutto il mondo con il messaggio evangelico” (GS, 92), noi  “Gruppo Pistoiese del Meic – Movimento ecclesiale di impegno culturale”, siamo come un piccolo rigagnolo di un grande fiume: approfondendo la conoscenza della Scrittura e della Tradizione, con gli strumenti che ci porge la cultura, per fare ed essere cultura cristiana, vogliamo esercitare quella “Carità della Verità”, che è la missione a cui ci chiama la nostra appartenenza.

Il fatto che a Pistoia ci sia un gruppo di persone, non numeroso,  ma significativo, che periodicamente si incontra per riflettere sulla propria fede, sui suoi fondamenti teologici, scritturistici e anche filosofici, sul rapporto che questa fede ha col nostro essere persone che vivono in mezzo agli altri, secondo noi  è un fatto che può interessare alla città in cui viviamo.

Proponiamo incontri quindicinali di riflessione su tematiche religiose o culturali.

 




MOICA

Nome Movimento Italiano Casalinghe (MOICA) – Sezione di Pistoia

Indirizzo corso Gramsci n.59 – Pistoia
Telefono 0573368576 – 0573364628
Email g.palchetti@progettistitecnici.it
Web www.moica.it
Presidente Annamaria Michelon Palchetti

Responsabili Anna Frosini, Anna Pasquini, Maria Grazia Fattori

Chi siamo? Associazione senza fini di lucro, di ispirazione cristiana, che persegue finalità di solidarietà sociale. Il MOICA è stato fondato nel 1982 a Brescia e nel 1989 si è costituita la sezione di Pistoia che attualmente ha circa 130 iscritti, in larga maggioranza donne. Si rivolge principalmente ma non esclusivamente alle casalinghe, ossia a coloro che svolgono lavoro familiare non retribuito, derivante da responsabilità familiare, e si propone:

  • la promozione umana, spirituale e culturale
  • la tutela dei diritti della casalinga
  • la promozione dell’assistenza sociale e sanitaria
  • la formazione professionale
  • la promozione di adeguate politiche familiari, ai diversi livelli istituzionali

 

Che cosa facciamo? Il programma è vasto e costituito da occasioni diversificate (corsi di formazione e di aggiornamento, visite culturali, riflessioni con relatori esperti su temi d’attualità, celebrazioni religiose) come riscontrabile nell’allegata sintesi di quanto fatto nel 2015. In questa attività risulta centrale il servizio di volontariato svolto presso il Museo del Ricamo di Pistoia costituito nel 2004, insieme alla Curia diocesana, il Comune e la Provincia di Pistoia, per valorizzare un’attività artigianale tipica del nostro territorio. Il Museo, oltre all’esposizione permanente di manufatti di grande pregio storico ed artistico, presenta ogni anno particolari allestimenti su temi specifici e tiene corsi, di vario livello, per l’apprendimento delle tecniche del ricamo.
A chi ci rivolgiamo? In primo luogo alle casalinghe, ma più in generale a tutti coloro che hanno a cuore il tema della promozione sociale dei soggetti deboli in quanto meno tutelati dall’attuale welfare. Per promuovere i propri obettivi statutatri, l’associazione è aperta al dialogo ed alla collaborazione con le Istituzioni civili e religiose, tanto che si è creato un clima di amicizia che ha portato il Vescovo, il Sindaco e numerose autorità locali ad iscriversi al MOICA.

Qual è il vostro legame con la Diocesi? Il Movimento, di ispirazione cristiana, partecipa regolarmente alle riunioni delle associazioni laicali promosse dalla Diocesi. Ogni anno, nel mese di novembre, Monsignor Vescovo celebra in Seminario una S.Messa per le nostre iscritte ed iscritte. Nel mese di maggio di ogni anno viene organizzato un piccolo pellegrinaggio del Movimento al Santuario Mariano di Valdibrana, con partecipazione alla S.Messa.




A.G.E.S.C.I Pistoia

Nome A.G.E.S.C.I. – Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani, Zona di Pistoia
Indirizzo Via Niccolò Puccini 36, c/o Seminario Vescovile
Email mvsforsi@gmail.com  claudio.curreli@giustizia.it
Web http://agesci-pistoia.it/index.php/comitato-di-zona/
Responsabili Maria Veronica Sforzi, Claudio Curreli
Assistente Ecclesiastico Padre Alessandro Cortesi op
Chi siamo? La ZONA AGESCI di Pistoia è composta da 9 gruppi (Pistoia 1, Pistoia 2, Pistoia 3, Pistoia 4, San Giorgio, Massa e Cozzile, Uzzano, Chiesina Uzzanese, Quarrata 1). Ogni gruppo è autonomo ed è costituito da una Comunità Capi e dalle seguenti unità: Branco (bambini dagli 8 ai 12 anni); Reparto (ragazzi dai 12 ai 16 anni); Noviziato (ragazzi di 16 anni); Clan (ragazzi/e dai 17 ai 21 anni).

La Zona, a sua volta, ha i suoi rappresentanti legali (i responsabili di Zona) ed alcuni organi: il Comitato di Zona (composto, nel caso della nostra zona, da 6 capi eletti e che si riunisce circa una volta al mese); il Consiglio di Zona (composto dai Responsabili di Zona, dal Comitato e dai Capi Gruppo di tutti i gruppi e che si riunisce circa una volta al mese); l’Assemblea di Zona (composta da tutti i capi della Zona e che si riunisce circa due volte l’anno). 

Che cosa facciamo? L’AGESCI è una associazione educativa il cui scopo, secondo il Patto Associativo, è quello di “contribuire, secondo il principio dell’autoeducazione, alla crescita dei ragazzi come persone significative e felici”.

Ci rivolgiamo ai giovani come a persone capaci di rispondere liberamente alla chiamata di Dio e di percorrere la strada che porta all’incontro ed alla comunione con Cristo.vOffriamo loro la possibilità di esprimere le proprie intuizioni originali e di crescere così nella libertà inventando nuove risposte alla vita con l’inesauribile fantasia dell’amore.

La nostra azione educativa si realizza attraverso esperienze di vita comunitaria, nell’impegno e nella partecipazione alla vita sociale ed ecclesiale. Operiamo per la pace, che è rispetto della vita e della dignità di ogni persona; fiducia nel bene che abita in ciascuno; volontà di vedere l’altro come fratello; impegno per la giustizia. La nostra azione educativa cerca di rendere liberi, nel pensare e nell’agire, da quei modelli culturali, economici e politici che condizionano ed opprimono, da ogni accettazione passiva di proposte e di ideologie e da ogni ostacolo che all’interno della persona ne impedisca la crescita. La proposta educativa è vissuta localmente dal Gruppo scout, momento principale della dimensione associativa, di radicamento nel territorio e di appartenenza alla chiesa locale.

La Comunità Capi, custode dell’appartenenza associativa, è luogo di formazione permanente per i Capi e di sintesi della proposta educativa. Cura l’attuazione del Progetto educativo, l’unitarietà della proposta scout e il dialogo con le famiglie, principali responsabili dell’educazione dei ragazzi. Si pone anche come osservatorio dei bisogni educativi del territorio, in collaborazione critica e positiva con tutti coloro che operano nel mondo dell’educazione.

Per attuare questo programma profondamente umano, pensiamo che solo Cristo è la verità che ci fa pienamente liberi; questa fede è lo spirito che dà vita alle cose che facciamo.

LA SCELTA SCOUT

I Capi testimoniano l’adesione personale alla Legge e alla Promessa scout. Svolgono il loro servizio secondo il metodo e i valori educativi dell’Associazione, che si desumono dagli scritti e dalle realizzazioni pedagogiche di Baden-Powell, dalla Legge e dalla Promessa. Il metodo scout attribuisce importanza a tutte le componenti essenziali della persona, sforzandosi di aiutarla a svilupparle e a crescere in armonia, secondo un cammino attento alla progressione personale di ciascuno. Il metodo è fondato sui quattro punti di B.-P.: formazione del carattere, abilità manuale, salute e forza fisica, servizio del prossimo. Intendiamo valorizzare e far crescere i doni di ciascuno, al di là delle differenze e a partire dalla ricchezza che la persona è ed ha.

Il metodo si evolve ed arricchisce nel corso della storia associativa e si caratterizza per:

L’autoeducazione

Il ragazzo è protagonista, anche se non l’unico responsabile, della propria crescita, secondo la sua maturazione psicologica e la sua età. Il Capo, con intenzionalità educativa, fornisce mezzi e occasioni di scelta in un clima di reciproca fiducia e di serena testimonianza che evita ogni imposizione.

L’esperienza e l’interdipendenza tra pensiero e azione

Lo scautismo è un metodo attivo: si realizza attraverso attività concrete. Il ragazzo è aiutato dal Capo a riflettere su tali esperienze per conoscere se stesso e la realtà, così da poter giungere gradualmente a libere valutazioni critiche e a conseguenti scelte autonome.

La vita di gruppo e la dimensione comunitaria

La persona sviluppa le proprie potenzialità vivendo con gli altri in un indispensabile rapporto di età e di generazione, che fa crescere Capi e ragazzi. In questo modo è possibile sperimentare una forma di vita fondata sull’accoglienza delle reciproche diversità e sulla fraternità, dove ciascuno è impegnato a mettersi a servizio degli altri. Nella comunità si vivono le possibili dinamiche politiche che si incontrano nel quotidiano. Il piccolo gruppo è laboratorio e palestra che, aiutando a costruire strumenti interpretativi della realtà e a sperimentare modalità di partecipazione, educa a una cittadinanza responsabile.

La coeducazione

Le Capo e i Capi dell’AGESCI condividono la responsabilità educativa e testimoniano l’arricchimento che viene dalle reciproche diversità. Nel rispetto delle situazioni concrete delle realtà locali e personali e dei diversi ritmi di crescita e di maturazione, offrono alle ragazze e ai ragazzi di vivere esperienze educative comuni, al di là di ogni ruolo imposto o artificiosamente costituito. Crescere insieme aiuta a scoprire ed accogliere la propria identità di donne e uomini e a riconoscere in essa una chiamata alla piena realizzazione di sé nell’amore. La coeducazione apre e fonda l’educazione all’accoglienza dell’altro.

La vita all’aperto

Giocare, vivere l’avventura e camminare nella natura insegna il senso dell’essenziale e della semplicità, permette di essere persone autentiche che colgono i propri limiti e la necessità di aiuto e rispetto reciproco tra noi e con tutto il creato. Capi e ragazzi sperimentano il legame tra l’uomo e la natura come espressione di un unico disegno di Dio Creatore, che ci ha posti come custodi attivi e responsabili del suo giardino.

Il gioco

Il gioco è un momento educativo in cui, attraverso l’avventura, l’impegno e la scoperta, il ragazzo sviluppa creativamente tutte le proprie doti, cogliendo meglio limiti e capacità personali, impara a riconoscere le regole e a rispettarle con lealtà. E’ una costante e progressiva esperienza della comune aspirazione alla gioia, dispone all’entusiasmo, al senso del gratuito, all’apertura al nuovo, alla ripresa fiduciosa dopo ogni insuccesso, all’accettazione e al completamento reciproco.

Il servizio

Il valore educativo del servizio tende a portare l’uomo a realizzarsi nel “fare la felicità degli altri”. E’ impegno graduale, concreto, disinteressato e costante ad accorgersi degli altri, a mettersi al passo di chi fa più fatica ed a condividere i doni che ciascuno porta. La conoscenza della realtà e delle sue contraddizioni mostra come e dove operare, nello spirito di Cristo, per il bene comune dei fratelli e per il cambiamento di tutto ciò che lo ostacola.

La fraternità internazionale

Lo scautismo si incarna in modi diversi nei vari Paesi, vivendo i propri valori nella specificità delle differenti culture. Capi e ragazzi dell’AGESCI, nel legame coi loro fratelli nel mondo, vivono la dimensione della fraternità internazionale, che supera le differenze di razza, nazionalità e religione, imparando ad essere cittadini del mondo e operatori di pace.

LA SCELTA CRISTIANA

I Capi accolgono il messaggio di salvezza di Cristo e, in forza della loro vocazione battesimale, scelgono di farlo proprio nell’annuncio e nella testimonianza, secondo la fede che è loro donata da Dio. Gesù Cristo è, infatti, la parola incarnata di Dio e perciò stesso l’unica verità capace di salvare l’uomo. Questa salvezza, che si manifesta nella resurrezione di Cristo, ci dà la speranza- certezza che ogni partecipazione alla sofferenza e alla morte di Gesù, nei suoi e nostri fratelli, è garanzia di quella vita che Egli ci è venuto a portare con pienezza. Siamo così uniti dall’amore di Dio con tutti coloro che hanno questa stessa speranza e ci sentiamo responsabili, da laici e con il nostro carisma e mandato di educatori, di partecipare alla crescita di questo corpo che è la Chiesa, popolo di Dio che cammina nella storia. Operiamo in comunione con coloro che Dio ha posto come pastori e in spirito di collaborazione con chi si impegna nell’evangelizzazione e nella formazione cristiana delle giovani generazioni, anche partecipando alla programmazione pastorale.

Per vivere questa esperienza di fede, che deve sempre crescere e rinnovarsi nell’ascolto della Parola di Dio, nella preghiera e nella vita sacramentale, apparteniamo a comunità che trovano il loro momento privilegiato nella celebrazione dell’Eucaristia e che si sforzano di informare la loro vita a uno spirito di servizio, come espressione concreta della carità.

La Comunità Capi propone in modo esplicito ai ragazzi, con il metodo e la spiritualità che caratterizzano lo scautismo, l’annuncio di Cristo, perché anch’essi si sentano personalmente interpellati da Dio e gli rispondano secondo coscienza. Per questo impegno la Comunità Capi sostiene la crescita spirituale dei suoi Capi.

L’AGESCI si propone come associazione di frontiera, che spesso rappresenta per molti ragazzi l’unica occasione di ricevere un annuncio di fede. In una realtà sempre più multiculturale cogliamo come occasione di crescita reciproca l’accoglienza nelle Unità di ragazze e ragazzi di altre confessioni cristiane, nello spirito del dialogo ecumenico, e di altre religioni, nell’arricchimento del confronto interreligioso. E’ un dono che interroga l’Associazione su come coniugare accoglienza e fedeltà all’annuncio del messaggio evangelico, consapevoli che in Cristo tutta la realtà umana ed ogni esperienza religiosa trovano il loro pieno significato.

LA SCELTA POLITICA

La scelta di azione politica è impegno irrinunciabile che ci qualifica in quanto cittadini, inseriti in un contesto sociale che richiede una partecipazione attiva e responsabile alla gestione del bene comune. Il Progetto educativo, elaborato dalla Comunità Capi sulla base del confronto con la realtà e vissuto nelle Unità, è strumento per un’azione educativa che abbia valenza politica. La proposta scout educa i ragazzi e le ragazze ad essere cittadini attivi attraverso l’assunzione personale e comunitaria delle responsabilità che la realtà ci presenta.

L’educazione politica si realizza non solo attraverso la presa di coscienza, ma richiede, nel rispetto delle età dei ragazzi e del livello di maturazione del gruppo, un impegno concreto della comunità, svolto con spirito critico ed attento a formulare proposte per la prevenzione e la soluzione dei problemi. La diversità di opinioni presenti nell’Associazione è ricchezza e stimolo all’approfondimento delle nostre analisi; tuttavia non deve impedirci di prendere posizione in quelle scelte politiche che riteniamo irrinunciabili per la promozione umana. Ci impegniamo pertanto a qualificare la nostra scelta educativa in senso alternativo a quei modelli di comportamento della società attuale che avviliscono e strumentalizzano la persona, come il prevalere dell’immagine sulla sostanza, le spinte al consumismo, il mito del successo ad ogni costo, che si traduce spesso in competitività esasperata. Ci impegniamo ad educare al discernimento e alla scelta, perché una coscienza formata è capace di autentica libertà. Ci impegniamo a rifiutare decisamente, nel rispetto delle radici storiche e delle scelte democratiche e antifasciste espresse nella Costituzione del nostro Paese, tutte le forme di violenza, palesi ed occulte, che hanno lo scopo di uccidere la libertà e di instaurare l’autoritarismo e il totalitarismo a tutti i livelli, di imporre il diritto del forte sul debole, di dare spazio alle discriminazioni razziali. Ci impegniamo a spenderci particolarmente là dove esistono situazioni di marginalità e sfruttamento, che non rispettano la dignità della persona, e a promuovere una cultura della legalità e del rispetto delle regole della democrazia. Ci impegniamo a formare cittadini del mondo ed operatori di pace, in spirito di evangelica nonviolenza, affinché il dialogo ed il confronto con ciò che è diverso da noi diventi forza promotrice di fratellanza universale. Ci impegniamo a promuovere la cultura, le politiche ed i comportamenti volti a tutelare i diritti dell’infanzia. Ci impegniamo a vivere e promuovere una cultura di responsabilità verso la natura e l’ambiente, coscienti che i beni e le risorse sono di tutti, non sono illimitati ed appartengono anche alle generazioni future. Ci impegniamo a sostenere nella quotidianità e a promuovere nell’azione educativa iniziative di equa ridistribuzione delle risorse e scelte di economia etica. A livello individuale il Capo vive la realtà concreta del suo oggi ed esercita la propria cittadinanza attiva in coerenza con i valori dell’Associazione.

L’AGESCI, consapevole di essere una realtà nel mondo giovanile, sente la responsabilità di dare voce a chi non ha voce e di intervenire su tematiche educative e politiche giovanili sia con giudizi pubblici che con azioni concrete. Collabora con tutti coloro che mostrano di concordare sugli scopi da perseguire e sui mezzi da usare relativamente alla situazione in esame, in vista della possibilità di produrre cambiamento culturale nella società e per “lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato”.

A chi ci rivolgiamo? Oltre all’attività educativa, che rappresentata il nostro specifico ambito di servizio, i ragazzi della Branca R/S (novizi, rovers e scolte) vivono, durante il loro cammino scout, specifiche esperienze di servizio in favore di minori, disabili, anziani, carcerati, tossicodipendenti, vittime di tratta e prostituzione coatta, poveri. L’elenco dei servizi svolti dai ragazzi della Branca R/S di Zona è contenuto in una “mappa dei servizi”.

Dal 2015 la branca R/S della Zona è impegnata sulla piaga della tratta e della prostituzione coatta svolgendo appositi presidi antiprostituzione su Agliana e Montecatini con la frequenza di almeno uno al mese, facendo sensibilizzazione nelle scuole e promuovendo la proposta di legge Bini ed altri sulla introduzione in Italia del modello normativo scandinavo. Nel maggio 2017 la Zona AGESCI di Pistoia, unitamente alla sezione CNGEI di Pistoia, ha firmato col comune di Pistoia un patto di collaborazione per la presa in carico, manutenzione e pulizia del Bosco in Città, bosco che è stato inaugurato ed intitolato al fondatore dello scautismo ed alla consorte lo scorso 21 ottobre 2017.  

Qual è il vostro legame con la Diocesi? La zona AGESCI di Pistoia opera sul territorio della Diocesi di Pistoia e di quella di Pescia. Il rapporto con le due Diocesi è buono ed è in fase di consolidamento. Sono stati recentemente individuati due incaricati, uno per Diocesi, che cureranno i rapporti con gli organi diocesani sotto il coordinamento dei Responsabili di Zona.

All’assemblea di zona del 11.4.16 abbiamo avuto l’onore ed il piacere di incontrare il Vescovo di Pistoia. Successivamente i responsabili di Zona hanno presentato ai Vescovi delle due Diocesi la “mappa dei servizi” di cui sopra ed il progetto di servizi sul territorio elaborato dalla Branca R/S della Zona.

Nel 2017 abbiamo organizzato ed animato, insieme ad altre associazioni del territorio, la Veglia Diocesana sulla tratta, partecipato alla processione ed alla messa delle Palme in Duomo e alla messa delle parrocchie del centro storico che si è recentemente celebrata in Duomo.




Unitalsi

Nome Unitalsi Sottosezione di Pistoia
Indirizzo Via Puccini 36
Telefono 0573.308146 – 329.2312092
Email info@unitalsipistoia.it
Web http://www.unitalsipistoia.it
Responsabili Presidente:  Giovanni Giacomelli

Collaboratori: Luca Bonaiuti, Fabrizio Cella, Angela Zeloni, Federica Bresci, Michela Innocenti, Enrico Burchietti, Giulia Giannoni.

Chi siamo? L’U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) nasce nel 1903 ad opera di Giovanni Battista Tomassi.Uomo disabile, costretto a vivere su una sedia a rotelle, partì per Lourdes con l’intenzione di suicidarsi davanti alla Grotta se non fosse avvenuto il miracolo della guarigione.Rimase però talmente colpito dalla serenità che riscontrò negli altri malati di fronte alla Grotta e dalla presenza di tanti volontari che si adoperavano per aiutare disabili e ammalati, che la sua rabbia si trasformò in commozione.La sua anima si sentì come rigenerata, trasformata, e decise di dedicare tutte le sue forze alla fondazione della nostra associazione, con lo scopo di consentire a quante più persone possibile il pellegrinaggio a Lourdes, specialmente a chi fosse in situazioni di maggior difficoltà.A poco a poco, dall’originaria attività volta quasi unicamente all’organizzazione di pellegrinaggi, l’associazione ha compiuto un importante cammino di cui la prima fondamentale tappa è stata ”l’Unitalsi tutto l’anno”. Sulla scia di questo modo di pensare sono nati i primi soggiorni estivi al mare ed in montagna e, quindi, i primi gruppi che programmavano un’attività che ci impegnava durante tutto l’anno con assistenza domiciliare, incontri di formazione spirituale, ritiri spirituali, gite, interventi in occasione di calamità naturali. Poi siamo andati oltre pensando anche al problema del lavoro con le prime cooperative… e poi le altre e più recenti iniziative che, senza questo cammino, probabilmente non si sarebbero mai realizzate.”Un’associazione di fedeli che, in forza della loro fede e del loro particolare carisma di carità, si propongono di incrementare la vita spirituale degli aderenti e di promuovere un’azione di evangelizzazione e di apostolato verso e con gli ammalati ed i disabili attraverso l’opera di volontari”: questa è la definizione espressa nel primo articolo dello Statuto. La Diocesi di Pistoia conobbe l’U.N.I.T.A.L.S.I. nel periodo fra le due guerre.Sin dai primi ani di attività l’Unitalsi Pistoiese si è distinta nell’organizzare pellegrinaggi a Loreto e Lourdes oltre che al Santuario Mariano di Valdibrana.Lo spirito altruistico, caritatevole e perseverante di coloro che negli anni si sono succeduti al timone dell’associazione, ha fatto si che la sottosezione crescesse sempre più.Negli anni la sottosezione di Pistoia si è potuta ancor più consolidare grazie alla costante ed amorevole dedizione dell’Assistente Spirituale e Presidente Monsignor Giuseppe Bonacchi instancabile organizzatore delle innumerevoli attività. Una volta ammalatosi e constatato l’impossibilità a proseguire con impegno il proprio mandato, nel 1975 ha passato il testimone all’attuale Assistente Spirituale Mons. Cesare Tognelli, che ha portato avanti con rinnovato vigore le prorpie iniziative, facendo conoscere il nome e l’operato della nostra associazione, in tutta la diocesi. In questi anni grazie al grande contributo dei presidenti Gilberto Giovannini, Antonio Mori e l’attuale Federica Bresci, abbiamo raggiunto un numero di 250 soci che a vario titolo partecipano con assiduità alle nostre iniziative.
Che cosa facciamo? Accompagnamento dei disabili ai santuari mariani (Lourdes Loreto)
A chi ci rivolgiamo? A tutte le persone della Diocesi con spirito fraterno di aiutare il prossimo




AMCI Pistoia

Nome Associazione Medici Cattolici (AMCI ) sezione diocesi di Pistoia.

Indirizzo La sede è in Seminario, Via Puccini, 36 – 51100 Pistoia

Telefono (Presidente ) 3381189465

Email niccolaifra@tin.it
Responsabili Presidente: dr Franco Niccolai

Vice-presidente: dr Mario Lomi

Segreteria: dr.ssa Paola Maria Mandelli

Assistente religioso: mons. Cesare Tognelli

Che cosa facciamo? L’AMCI opera nella fedeltà al Magistero della Chiesa ed in collaborazione con le diocesi e le parrocchie.

Scopi dell’associazione sono:

  • provvedere alla formazione morale e professionale dei soci
  • promuovere gli studi in campo in campomedico-morale ispirandosi ai principi della dottrina cattolica
  • animare lo spirito di servizio umano e cristiano verso i malati
  • collaborare con le altre associazioni sanitariecattoliche.

L’AMCI sezione di Pistoia, rifondata nel 2000, conta 45 iscritti.

Per quanto riguarda la formazione religiosa e morale dei soci è prevista una messa (3° sabato del mese) seguita da una lezione del nostro assistente religioso (negli ultimi anni approfondimenti sul vangelo di Luca e sull’ enciclica Evangeli Gaudium).

Due ore di adorazione settimanali (venerdì notte dalle 24 alle 2) nella cappella di s. Paolo.

Per quanto riguarda la formazione nel campo della medicina e della bioetica: gli ultimi convegni organizzati sono stati su “Metodi di contraccezione” e ” Sanità in tempo di crisi, tra scienza, coscienza e limitazione delle risorse”.

Negli scorsi anni, con il contributo dei soci, che si sono impegnati a versare 1 € al giorno, abbiamo fatto 4 adozioni a distanza di donne in gravidanza con problemi economici (progetto Gemma , del Movimento di aiuto alla vita), e lo scorso anno abbiamo aiutato la Caritas diocesana in favore di persone impossibilitate a pagare ticket sanitari, cure dentistiche e farmaci.

Alcuni soci, medici generici e specialisti, hanno dato la loro disponibilità ad assistere persone bisognose tramite la Caritas e la Misericordia.




Associazione Amici di Lourdes

Nome Associazione Amici di Lourdes
Indirizzo Via Franchetti, 15 – 51100 Pistoia
Telefono 0573 26009 / 347 1127797
Email associazione@amicidilourdes.it
Presidente Diacono Baldi Marco
Responsabili diacono Coppini Federico – Guido Agostini
Chi siamo? Associazione nata il 15 agosto del 1958 da parte del diacono Bani Luciano.
Che cosa facciamo? Pellegrinaggi a Lourdes. Tre pellegrinaggi all’anno per far conoscere la devozione alla Vergine, la storia e la spiritualità del Santuario di Lourdes.

Ci ritroviamo una volta al mese per un momento di preghiera e adorazione eucaristica.

A chi ci rivolgiamo? A tutti. I nostri pellegrinaggi si svolgono generalmente in Pullman per la durata 5 giorni

Qual è il vostro legame con la Diocesi? L’Associazione è stata riconosciuta dalla diocesi in data 15.08 1995 da S. E. Mons Simone Scatizzi.




Associazione Maria Madre Nostra

Nome Associazione Maria Madre Nostra
Indirizzo Via San Biagio, 102 – 51100 Pistoia
Telefono 339 4679230 (don Diego Pancaldo)
Email madrenostra@gmail.com
Web http://madrenostra.blogspot.it/
Responsabili Presidente: Don Diego Pancaldo
Collaboratori Ugo Feraci, Massimo De Corso, Irene Ginanni
Chi siamo? L’Associazione Maria Madre Nostra nasce per essere al servizio dei nostri fratelli con disabilità, in particolare per approfondire e far conoscere le ferite gloriose di Cristo risorto realmente presente in loro.

 

Che cosa facciamo? Attività liturgica (S. Messa nei giorni festivi; S. Messa a piccoli gruppi nei giorni feriali) e catechetica; pellegrinaggi e GMG.

A chi ci rivolgiamo? Ai ragazzi disabili e alle loro famiglie; a tutti coloro che desiderano avvicinarsi al mondo della disabilità per crescere nell’amicizia con il Signore.




Associazione Madonna dell’Umiltà

Nome Associazione Madonna dell’Umiltà – Pistoia
Indirizzo c/o Bruno Scarpini – via Busoni, 1 – 51100 Pistoia
Telefono 366 5278823
Email associazionemadonnaumilta@gmail.com
Web http://associazionemadonnaumiltapistoia.blogspot.it/ https://www.facebook.com/AssociazioneMadonnaDellumilta
Responsabili Presidente: Elena Biagini

Segretario: Bruno Scarpini

Chi siamo? L’Associazione si è costituita nel 2010. Siamo un gruppo di fedeli cattolici promotori dell’applicazione del motu proprioSummorum Pontificum” nella Diocesi di Pistoia. Abbiamo organizzato convegni e incontri anche in collaborazione con altre associazioni.

 

Che cosa facciamo? Partecipiamo alla Santa Messa in rito romano antico ogni domenica e feste di precetto alle 18.00 nella Chiesa di San Vitale a Pistoia.

Organizziamo conferenze e catechesi su liturgia, spiritualità, bellezza dell’arte, dottrina sociale della Chiesa. Promuoviamo la buona stampa.

A chi ci rivolgiamo? A tutta la Diocesi, disponibili a collaborare con altri movimenti, associazioni e gruppi.




Apostolato della Preghiera – Rete Mondiale di Preghiera per il Papa

Assistente Diocesano: Don Roberto Breschi [/tcol]

Nome Apostolato della Preghiera
Indirizzo c/o Monastero della Visitazione – Via delle Logge, 3 – 51100 Pistoia (tel. 0573 24389)

Telefono 3338335707 (Annamaria Innocenti)
Email annamariainnocenti@yahoo.it
Responsabili

Presidente: Annamaria Innocenti

Chi siamo? L’AdP è la rete ufficiale di preghiera del Papa, rete mondiale con la missione di diffondere un percorso dal cuore, al Sacro Cuore di Gesù, nella vita di ogni giorno.

 

Che cosa facciamo? Siamo a disposizione delle proprie parrocchie per qualsiasi necessità. Organizziamo riunioni mensili di formazione e aggiornamento. Portiamo il messaggio mensile nelle famiglie con le intenzioni del Papa e dei Vescovi. Santa Messa e Adorazione mensile al Monastero.

A chi ci rivolgiamo? Alle persone che hanno difficoltà di qualsiasi natura e a chi vuole approfondire la devozione al Sacro Cuore.