L’eredità viva di Giordano Frosini

Mercoledì 2 settembre un evento in Seminario per ricordare una figura chiave della Chiesa pistoiese. A un anno dalla scomparsa una messa celebrata dal vescovo e diverse iniziative per proseguirne l’opera.

Un anno fa ci lasciava monsignor Giordano Frosini. Teologo, per molti anni vicario generale, docente allo Studio Teologico Fiorentino (oggi Facoltà teologica dell’Italia Centrale), storico direttore del settimanale La Vita, Frosini ha lasciato una traccia indelebile nella storia della Chiesa pistoiese; non è neppure facile mettere in fila tutte le iniziative e le opere che hanno accompagnato il suo ministero.

A distanza di un anno, il prossimo 2 settembre, la Diocesi lo ricorderà in Seminario. Il programma prevede la celebrazione di una messa in suffragio celebrata dal vescovo Tardelli cui seguirà l’illustrazione di tre speciali iniziative.

La prima prevede la presentazione dell’ultimo libro di Frosini. L’ultima opera a cui si è dedicato è infatti una riflessione profonda sul concetto cristiano di “divinizzazione”, un’opera ingente, rimasta incompiuta, per così dire, a poche pagine dall’arrivo. Questo libro (Admirabile commercium. La divinizzazione nei padri della Chiesa, Le Lettere, Firenze 2020), che l’autore stava compiendo con Andrea Vaccaro, vede adesso la luce, proprio nel primo anniversario della sua nascita al cielo.

La seconda iniziativa intende tenere viva la memoria di Frosini nell’ambito dell’approfondimento teologico che don Giordano ha coltivato con l’insegnamento presso la Scuola di formazione teologica diocesana e con l’organizzazione della Settimana teologiche. Don Frosini, nei primi anni ‘80, insieme ad Andrea Amadori e ad Alessandro Suppressa, allora giovani universitari, fondò in città la Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana). Nel corso degli anni, la Fuci pistoiese attrasse poco più di una decina di universitari a cui don Frosini donò tempo e un’indimenticabile formazione umana, oltre che teologica e culturale. Come piccolo segno di riconoscenza per quanto ricevuto, alcuni di questi “ex–fucini” si sono impegnati per indire una Borsa di studio “Don Frosini” che premi la tesi di dottorato in Teologia distintasi per il contributo all’aggiornamento teologico, l’aspetto che, probabilmente, don Frosini aveva più a cuore.

La terza iniziativa è frutto dell’impegno e della fatica dei nipoti di don Frosini, Giovanni e Giovanna, e di Lucia Cecchi, bibliotecaria della Leoniana. Il ricco patrimonio librario posseduto da don Giordano non solo non sarà disperso, ma sarà consultabile al pubblico. I numerosissimi testi, che vanno dai libri di testo degli anni ‘30–40 (su cui si formò, giovane seminarista) a quelli di argomento teologico che hanno nei decenni nutrito le sue riflessioni, hanno infatti trovato posto nel piano soppalcato della biblioteca del Seminario. A breve, segnala la dottoressa Cecchi, responsabile della Biblioteca, sarà iniziato il lavoro di catalogazione nell’ambito della rete documentaria provinciale che permetterà di esplorare l’intero fondo con ricerche online.

La serata, compresa la celebrazione eucaristica, si svolgerà nell’aula magna del Seminario di Pistoia a partire dalle 17 di mercoledì 2 settembre.

(da “La Vita” di Domenica 30 agosto 2020)




«È più forte della morte, l’amore»: leggiamo insieme il Cantico dei Cantici

Una serie di incontri in videoconferenza per scoprire l’inesauribile ricchezza del libro biblico. Guiderà gli incontri la professoressa Edi Natali

Beato chi comprende e canta i cantici della Sacra Scrittura, ma ben più beato chi canta e comprende il Cantico dei Cantici». Commentando il Cantico Origene esalta la bellezza di questo piccolo libro biblico aprendo la strada a una interpretazione allegorica che ha avuto una straordinaria fortuna. Nei versetti del Cantico, una vera e propria raccolta di componimenti a tema amoroso, la tradizione cristiana ha individuato immagini e riferimenti legati alla Vergine Maria.

Sarà possibile scoprirli e lasciarsi stupire dalle pagine del Cantico insieme alla prof.ssa Edi Natali, della scuola diocesana di teologia.

Gli incontri si svolgeranno nei seguenti martedì: 12, 19, 26 maggio alle 21. Sarà possibile partecipare attraverso la piattaforma per videoconferenze “GoToMeeting”. Le indicazioni e il link per partecipare alla videoconferenza collegandosi al seguente link e seguendo le istruzioni: https://global.gotomeeting.com/join/154650037.

Per chi volesse iscriversi occorre inserire la mail di Edi Natali: edinatali@gmail.com.

Si può accedere anche tramite telefono. Scarica subito l’app e preparati all’inizio della tua prima riunione su: https://global.gotomeeting.com/install.

 




Uomo, chi sei?

Un ciclo di incontro alla Biblioteca San Giorgio per riflettere su cosa stiamo diventando

Di che specie sei, o uomo, cosa stai diventando? Questa la domanda che ‘inquieta’ il ciclo di conferenze organizzato da Edi Natali sull’antropologia. Nuove filosofie si affacciano all’orizzonte, basti pensare al transumanesimo, nuove tecnologie sembrano modificare l’uomo, ma anche gli orrori che si stanno ripetendo nella storia inducono alla riflessione su cosa significa essere umani e fino a dove il confine umano può spingersi. Se il Papa invoca un nuovo umanesimo forse c’è una urgenza di riflessione che non possiamo rimandare nè demandare.
Gli incontri, avviati il 7 febbraio scorso, si svolgono ogni venerdì fino al 13 marzo 2020 alle ore 17 in sala Bigongiari presso la Biblioteca San Giorgio di Pistoia. Il ciclo, a cura di Edi Natali e realizzato con il riconoscimento della Società Italiana di Filosofia, prevede un’impostazione seminariale: ai circa cinquanta minuti di relazione farà seguito un intervallo di tempo di pari durata, durante il quale i partecipanti potranno porre domande o fare osservazioni.

Per informazioni ed iscrizioni: Edi Natali, edinatali@gmail.com

Calendario dei prossimi incontri

Venerdì 21 febbraio 2020
Homo postbiologicus
relatore Andrea Vaccaro

Venerdì 28 febbraio 2020
L’uomo e la donna nel magistero di Papa Francesco
relatrice Francesca Ricci

Venerdì 6 marzo 2020
Homo videns, digitans et sapiens? L’antropologia ai tempi del web
relatore Danilo Breschi

Venerdì 13 marzo 2020
Umana fralezza nella società contemporanea
relatrice Edi Natali




Quattro lezioni su Bibbia e letteratura

Nel corso attivato dall’università “Vasco Gaiffi”, a cura di David Pratesi, interverranno Brunetto Salvarani, padre Bernardo Gianni e Franco Marucci

La proposta formativa dell’Università del tempo libero, recentemente intitolata al professor Vasco Gaiffi, compianto educatore e letterato pistoiese, illustra da alcuni anni l’intreccio tra Bibbia e letteratura. Quest’anno l’offerta è particolarmente significativa per la presenza di relatori di altissimo livello come il teologo Brunetto Salvarani, padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte e il professor Franco Marucci, esperto di livello internazionale di letteratura inglese.

Il corso, curato da David Pratesi, muove dal tema generale della Bibbia come “Grande codice” (W. Blake) che proprio nella letteratura inglese rinviene grande ricchezza di riferimenti.
Ampio spazio è poi riservato ai rapporti della Bibbia con la poesia. Tra gli argomenti del corso per la prima volta compare la canzone, che, in una sintesi felice di parole e musica, può arrivare a cogliere «la profondità della vita quotidiana» (K. Rahner) – come avviene anche nella canzone d’autore di Fabrizio De André. E, ancora, la poesia: quella di Mario Luzi, con gli accenti divino-umani della Passione, il monologo drammatico scritto dal poeta per la Via Crucis al Colosseo del ’99, presieduta da papa Giovanni Paolo II; e infine la poesia del Nobel ‘96, la scrittrice polacca Wislawa Szymborska, che, come dichiara nella prolusione alla consegna del premio, «nella sua temerarietà» immagina di prendere per mano e interrogare l’autore «di un lamento quanto mai profondo sulla vanità di ogni agire umano», Ecclesiaste/Qohelet, per lei «uno dei massimi poeti».

Programma

Ore 16.45
Giovedì 30 gennaio, Bibbia e letteratura – La Bibbia nella letteratura inglese (professor Franco Marucci)
Giovedì 6 febbraio, Bibbia e canzone d’autore – La Bibbia di De André (professor Brunetto Salvarani)
Giovedì 13 febbraio, Bibbia e poesia – La “Passione” di Mario Luzi. Parola e poesia (Dom Bernardo Gianni)
Giovedì 20 febbraio, Bibbia e poesia – W. Szymborska: «Tu stesso sei nato nuovo sotto il sole» (Prof. David Pratesi)

Riportiamo qui sotto alcune informazioni riguardanti contenuti del corso e relatori, sede, svolgimento, iscrizioni.

Franco Marucci, professore ordinario di letteratura inglese presso l’università Ca’ Foscari di Venezia e critico letterario di rilievo internazionale, è autore tra l’altro di importanti monografie come quelle sull’Età vittoriana, su D. Thomas, G.M. Hopkins, J. Joyce; ha da poco completato, per l’Editrice Le Lettere, la sua grande Storia della letteratura inglese, dal Medioevo al XXI secolo, tradotta in inglese in otto volumi per un totale di oltre 10.000 pagine (Peter Lang, Oxford, 2018-19). È anche autore di una autobiografia
molto documentata, anche sui suoi anni di formazione a Pistoia (Pentapoli, Masso delle Fate, 2011), ed è recente curatore di un omaggio al nostro concittadino Marcello Pagnini, anglista professore emerito, dal titolo Sapere è bello (Gli Ori, 2018). Dal suo vasto osservatorio Marucci fornirà una stimolante lettura del profondo ed ampio rapporto creatosi nei secoli tra la Bibbia e letteratura inglese.

Brunetto Salvarani, docente di teologia della missione e del dialogo presso la facoltà teologica del’Emilia Romagna, è uno dei maggiori esperti di dialogo ecumenico ed interreligioso; dirige la rivista “QOL” e presiede l’Associazione degli Amici di Neve Shalom Wahat al-Salam; è membro della redazione di Protestantesimo, la trasmissione su Rai 2, nonché conduttore di Uomini e Profeti, in onda su Radio3 Rai; critico letterario e saggista dai molteplici interessi, è autore di numerosi studi sui rapporti tra Bibbia e cultura  contemporanea, come il recente Teologia per tempi incerti (Laterza, 2018), ed ha rivolto un’attenzione particolare alla canzone
d’autore. Nell’occasione tratterà il tema “La Bibbia di De André”, un suo titolo sul cantautore genovese (Claudiana, 2015), seguito anche dall’altro, scritto con O. Semellini, La buona novella (Ed. Terra Santa, 2019)

Dom Bernardo Gianni, monaco benedettino olivetano, è abate dell’Abbazia di San Miniato al Monte di Firenze, distintasi sempre più per l’apertura verso la città e il mondo, l’accoglienza, la comunione, per la cura della dimensione spirituale e per l’animazione culturale; dom Bernardo Gianni è stato, tra l’altro, uno dei principali artefici dell’organizzazione del convegno ecclesiale nazionale “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” tenutosi a Firenze nel 2015; nel 2019 papa Francesco lo ha scelto come predicatore per gli esercizi
spirituali al papa ed alla Curia romana, esercizi poi confluiti nel volume La città dagli ardenti desideri (San Paolo, 2019), dove egli fa riferimento specifico alla Firenze di La Pira e di Mario Luzi; in continuità con tutto questo, tratterà il tema “La Passione di Mario
Luzi. Parola e poesia”.

David Pratesi è dall’anno accademico 2016-17 coordinatore e docente del corso Bibbia e Letteratura all’Università del tempo libero di Pistoia, oggi Università Vasco Gaiffi. Ha insegnato, tra l’altro, lingua e traduzione inglese nelle facoltà di lingue delle università della Tuscia e di Bologna. Tra le pubblicazioni ricordiamo i volumi Il Piccolo libro delle domande sulla vita (Piemme, 2006) e Le parole e l’incanto. I lineamenti testuali del Vangelo secondo Marco (Armando, 2012). In continuità con la trattazione del tema dell’influenza
di Qohelet/Ecclesiaste sulla poesia, presenterà quest’anno la figura di Wislawa Szymborska, la scrittrice polacca premio Nobel 1996 per la poesia, tuttora molto apprezzata anche nel nostro paese dopo il grande successo di pubblico da lei riscosso negli scorsi anni.

L’iscrizione ai corsi, da effettuarsi presso la segreteria dell’Università, prevede, oltre al contributo fisso di 20 euro, che dà diritto di partecipare anche alle attività o manifestazioni collaterali dell’anno accademico, una quota aggiuntiva che per il corso su Bibbia e letteratura è di 15 euro. Inoltre, a richiesta degli interessati, potrà essere rilasciato l’attestato di frequenza nominativo relativo ai corsi cui si è partecipato. Le adesioni agli stessi debbono essere fatte almeno 6 giorni prima della data prevista per l’inizio di ciascun corso. Per ulteriori informazioni rivolgersi alla segreteria dell’Università.

ORARIO SEGRETERIA
Mattina: dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 12,00. Nei giorni di lezione, sarà possibile iscriversi ai corsi direttamente in aula dalle 16,15 alle 16,45.
UNIVERSITÀ VASCO GAIFFI – Associazione di promozione sociale per la formazione permanente

c/o Uniser Via S.Pertini 358 – Pistoia. tel 0573 3620305 e-mail: segreteria@univergaiffi.it | www.univergaiffi.it




Arte e fede online: un nuovo portale

La proposta culturale della diocesi a portata di click

Il sito web diocesano si arricchisce di una nuova sezione dedicata alla proposta culturale della chiesa pistoiese.

Sabato 14 dicembre, a margine dell’evento dedicato al dossier di Discover Pistoia sul Museo Diocesano-Palazzo Rospigliosi, è stata presentata la nascita di una risorsa in rete per fedeli, pellegrini, turisti e appassionati che raccoglie le diverse proposte e istituzioni culturali della diocesi. Dal sito ( arteefede.diocesipistoia.it ) sarà possibile navigare attraverso diverse sezioni: musei, chiese del centro storico, archivi e biblioteche, musica e itinerari diocesani. Al link si arriva anche direttamente dal menù della home page del sito diocesano, cliccando su “arte e fede”.

La sezione musei si collega al sito del museo diocesano: una risorsa online da cui è possibile esplorare le sale del museo di Palazzo Rospigliosi, approfondire le schede di ogni singola opera e avere informazioni sulle sezioni distaccate del museo diocesano della Ferruccia e di Popiglio. Un sito ricchissimo e ben fatto, disponibile in più lingue (cinese compreso) a cura di don Simone Amidei, direttore del museo.

La sezione riservata alle chiese del centro storico presenta una breve descrizione e alcune informazioni utili come orari di apertura, orari delle messe e indicazioni per eventuali contatti. Anche l’antica pieve di Sant’Andrea, da qualche mese aperta ai visitatori con accesso a pagamento, ha una pagina con tutte le informazioni sulla bigliettazione, per conoscere gratuità, riduzioni e orari di apertura.

Nel sito sono poi raccolte insieme biblioteche e archivi della diocesi, veri e propri tesori sconosciuti della chiesa
locale, come la straordinaria e suggestiva Biblioteca Fabroniana e l’archivio Capitolare, custode di un preziosissimo patrimonio
imprescindibile per la storia della città, dove sono conservati alcuni tra i più antichi documenti della storia pistoiese. E poi la biblioteca Leoniana, l’archivio diocesano e quello vescovile, ubicati presso il Seminario di Pistoia, con raccolte librarie molto vaste e in parte ancora da inventariare, documenti preziosi per ricostruire la storia della Diocesi, delle parrocchie e dunque del nostro territorio.

Una sezione a parte è dedicata alla musica, con una particolare attenzione alla proposta musicale e alla valorizzazione della tradizione
organistica (e non solo) pistoiese dell’accademia Gherardeschi.

Sulla pagina di Arteefede sono indicati anche numerosi itinerari diocesani per percorrere e conoscere in lungo e in largo capolavori e testimonianze significative distribuite sul territorio; dalla montagna, con la proposta di un itinerario attraverso le pievi mariane, alle colline del Montalbano che da Serravalle conducono fino alle rive dell’Arno; dalle pievi e le chiese di Montale e Montemurlo, fino alle terre di Leonardo, con Vinci e i suoi splendidi  dintorni.

Pellegrini e amanti delle escursioni a piedi troveranno indicazioni sugli edifici religiosi collocati lungo i tracciati della Romea Strata, della via Francigena della Sambuca, del Cammino di San Bartolomeo.

Il nuovo sito, realizzato grazie a Keep Up, start up lanciata dal progetto Policoro della Diocesi e, per i testi, con la collaborazione di Silvia Gualandi e Veronica Bucelli, è tutto da scoprire, ma prevede anche ulteriori risorse, indicazioni e itinerari per mettere insieme, a portata di click, l’inesauribile bellezza scaturita dalla fede.

red.




Umiltà, disinteresse e beatitudine: le Chiese toscane ripartono da papa Francesco

Ripartire dal discorso di Papa Francesco alla chiesa ecclesiale per trovare nuove e incisive piste di lavoro, fare rete e cogliere le attese della chiese toscane. È l’intento di un convegno promosso dalla Commissione per la cultura e le comunicazioni sociali della conferenze episcopale toscana. All’evento, che si svolgerà sabato 23 novembre presso la Facoltà teologica dell’Italia centrale parteciperanno alcune delegazioni delle diverse diocesi toscane, tra questa anche una pistoiese, che ha svolto un piccolo cammino di preparazione con la diocesi di Prato.

Umiltà, disinteresse e beatitudine sono le tre parole chiave intorno a cui si snoda l’evento a quattro anni dalla celebrazione del Convegno ecclesiale di Firenze. L’intento dell’iniziativa è rileggere proprio i contenuti e le indicazioni di quell’incontro, in particolare il discorso di papa Francesco, per trovare indicazioni di lavoro per le nostre Chiese a livello di impegno culturale e di lettura del nostro tempo.

Il programma dei lavori, che iniziano alle 9, prevede i saluti del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, e, alle 16,  l’intervento di David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, sul tema «Quale umanesimo per l’Europa».

«Stiamo vivendo un “cambiamento d’epoca” – afferma nel suo editoriale di questa settimana su Toscana Oggi l’arcivescovo Riccardo Fontana, vescovo di Arezzo, Cortona, Sansepolcro e delegato Cet cultura e comunicazioni sociali, che porterà il suo saluto ai partecipanti in apertura di convegno, – e quanti amiamo la Chiesa siamo interessati a trovare modi e linguaggi nuovi per dialogare con la società globalizzata del nostro tempo. Vi è una sofferenza diffusa, tra i cristiani più sensibili, per l’impatto sempre meno efficace che riusciamo ad avere con la gente che ci circonda. Il Papa a Firenze, quattro anni fa, durante il V Convegno nazionale, ci ha proposto un radicale cambiamento di stile. Per avvicinarci alla gente ci vuole umiltà, condivisione, accompagnamento: vicini alle famiglie, in ascolto dei problemi degli adulti del nostro tempo. Fa più danno l’ostensione del potere e la ricchezza di alcuni uomini di Chiesa, che le fragilità umane da cui noi cristiani non siamo esentati».

Su «Cristianesimo come stile. Per un nuovo umanesimo», verterà la  relazione di Christoph Theobald sj, docente di Teologia fondamentale e dogmatica al Centro Sèvres di Parigi.

Momento centrale del convegno saranno i 9 tavoli di lavoro creati intorno ad altrettanti ambiti (politica, scuola, sanità, lavoro, giovani, famiglia, ecologia, comunicazione, arte) per riflettere sulla rilevanza attuale delle Chiese toscane nella cultura del territorio.

Nel pomeriggio saranno proiettati tre video su varie esperienze ecclesiali toscane, commentati da Adriano Fabris, docente di Filosofia morale presso l’Università degli studi di Pisa, e da Basilio Petrà, preside della Facoltà teologica dell’Italia Centrale.

Le conclusioni saranno affidate al cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze.

Le tre parole scelte come titolo, «Umiltà, disinteresse, beatitudine», tratte dal discorso tenuto a Firenze nel 2015 del Papa, intendono dunque, come affermano gli organizzatori, «suggerire una riflessione a livello soprattutto di stile di vita cristiana: la proposta è quella di rileggere il tema dell’umanesimo cristiano non tanto a livello teorico o dei principi, ma piuttosto nella sua dimensione di vita concreta, di presenza e di testimonianza, di ascolto e di condivisione, con i nostri contemporanei, delle domande e delle sfide che ci troviamo a vivere».

Scarica invito




Il “respiro” dello Spirito nelle icone

Presso il monastero delle Clarisse di Pistoia un ricco programma di appuntamenti con l’arte delle icone.

Presso il Laboratorio san Damiano di Pistoia si è appena svolto il XIX corso d’iconografia: otto persone, provenienti da varie città d’Italia e da Parigi, si sono riunite sotto la guida del maestro Giancarlo Pellegrini per realizzare un’icona della Madre di Dio Eleousa, il cui modello è conservato presso il Museo di Palazzo Montanari a Vicenza. Questa antica icona è stata realizzata nella seconda metà del XV secolo dalla scuola di Novgorod, con un linguaggio pittorico a metà tra quello di Andrej Rublëv e il maestro Dionisij. Gli allievi sono stati invitati a vivere un’unica esperienza pittorica, producendo una copia spirituale dell’icona che utilizza l’antico metodo di pittura con colori naturali, terre e minerali, addizionati con un’emulsione a base di tuorlo d’uovo e vino bianco. In antico, infatti, non esistevano prodotti di sintesi chimica, per questo il lavoro iconografico attuale desidera rimanere il più fedele possibile alle tecniche del passato, a garanzia della qualità del lavoro (i colori naturali rimangono inalterati nel tempo), ma anche nell’intento di sperimentare una tecnica pittorica di grande valore storico e spirituale.

Manola Noci

Calendario dei prossimi corsi

Nei giorni dal 27 al 30 dicembre / 18-19 gennaio / 25-26 gennaio
San Luca iconografo della Madre di Dio – Scuola di Pskov – maestra Francesca Pari

Corso dello studio del volto
Dal 9 al 15 gennaio 2020 Il corso è a cura del maestro Aleksandr Stalnov.
Programma

Disegno iconografico: approfondimento del disegno e costruzione del volto, armonia del disegno in iconografia, come si applica la costruzione in iconografia.

Colori nella pittura del volto: struttura coloristica – approfondimento dell’uso della pittura e dei toni in varie tecniche del sankir.

Approfondimento: procedimento pittorico del volto.

Corso del fine settimana: un volto a scelta fra due
Nei giorni 1-2 febbraio/29 febbraio-1 marzo/14-15 marzo/28-29 marzo 2020 – maestra Francesca Pari

Corso residenziale (livello avanzato): Anastasis
11-20 febbraio 2020 – maestro Giancarlo Pellegrini

Corso residenziale (1° livello): Arcangelo Michele
13-20 febbraio 2020 – maestro Giancarlo Pellegrini

Corso residenziale (2° livello)
21-30 aprile 2020 – maestro Aleksandr Stalnov
29 giugno-7 luglio 2020 – maestra Christina Prokhorova
11-18 luglio 2020 – San Giacomo Maggiore – maestra Francesca Pari

INFO: laboratoriosandamiano@gmail.com




Risorse aggiuntive per il restauro di S. Michele a Carmignano

Grazie alla legge sull’Art Bonus, per il restauro del complesso parrocchiale di San Michele a Carmignano, si potrà contare, oltre al contributo nazionale, anche su risorse in arrivo dalla Regione Toscana. Per presentare l’iniziativa è stata convocata una presentazione per la stampa che si terrà il 31 ottobre alle ore 12 presso la Chiesa di San Michele. Saranno presenti la consigliere regionale Ilaria Bugetti, Mons. Fausto Tardelli Vescovo di Pistoia, Don Elia Matija Parroco di Carmignano, Edoardo Prestanti Sindaco di Carmignano, e l’Arch. Tommaso Londi curatore del progetto. In quella sede sarà possibile visionare il progetto e i contributi che saranno destinati per il restauro.




Restauri in archivio

Saranno presentati giovedì 24 ottobre i restauri di alcuni importanti manoscritti dell’Archivio capitolare di Pistoia. Come tutelare la storia della nostra città e della nostra lingua.

Da alcuni anni l’Archivio Capitolare, situato all’interno del complesso del Duomo di Pistoia, è sostenuto dalla Fondazione Conservatorio San Giovanni Battista per le improrogabili necessità di restauro che interessano importanti manoscritti medievali. Gli interventi interessano codici che costituiscono l’eccezionale testimonianza dell’antica biblioteca dei canonici (la maggiore biblioteca di Pistoia fra la fine dell’undecimo secolo e gli inizi del Cinquecento) e antichi registri di amministrazione, che documentano la gestione dei beni della cattedrale in una ininterrotta serie che da fine Duecento arriva ai nostri giorni.

In questo incontro si espongono, anche alla semplice curiosità degli interessati, le fasi dei restauri assai complessi del registro F.20, appartenente al fondo Massa Canonici e del manoscritto C.57 databile poco prima del 1476, restauri curato dalla dott.ssa Simonetta Rosatelli, docente di restauro della carta presso l’Istituto per l’Arte e il restauro di Firenze e titolare di un laboratorio accreditato presso la Soprintendenza. Saranno inoltre dichiarati i motivi che hanno consigliato di dare priorità a questi restauri a preferenza di numerosi altri possibili interventi. La prof.ssa Giovanna Frosini (Università per Stranieri di Siena e Accademia della Crusca) illustra la straordinaria importanza dei registri della Massa Canonici (e del registro restaurato) per documentare la lingua parlata a Pistoia nell’età di Dante e di Cino, il prof. Stefano Zamponi (Università di Firenze) presenta la complessa natura del ms. C.57, in cui si alternano testi classici e testi umanistici, e che inoltre reca alla fine un ricordo dei miracoli di san Felice, santo contitolare del duomo di Pistoia nel X e XI secolo, il cui corpo fu rinvenuto in cattedrale il 12 agosto 1414.

La presentazione dei restauri e l’incontro di studio avrà luogo giovedì 24 ottobre 2019 alle ore 17 presso la Fondazione Conservatorio San Giovanni Battista di Pistoia (Corso Gramsci, 37).

Per informazioni: archiviocapitolarept@virgilio.it; www.fondazionesangiovanni.it

Stefano Zamponi




Salvare l’antica Pieve di Sant’Andrea

Al via un percorso di progettazione e valorizzazione di una delle più antiche chiese della città. Obiettivo: salvare il complesso e tutelare il pulpito di Giovanni Pisano.

PISTOIA – La chiesa di Sant’Andrea è uno dei luoghi più significativi della città di Pistoia, mèta di migliaia di turisti che ogni giorno visitano i suoi straordinari tesori d’arte sacra, primo fra tutti, il pulpito di Giovanni Pisano, capolavoro dell’arte gotica conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Un tesoro “fragile”, bisognoso di cure e soprattutto di una vigilanza continua, a tutela di opere d’arte che ogni giorno rischiano di essere irrimediabilmente danneggiate.

Un’esigenza che ha condotto la parrocchia a prevedere un
contributo d’ingresso per i turisti, secondo una modalità  già attiva
in molte chiese “monumentali” delle diocesi italiane e toscane, come il complesso
monumentale di Piazza dei Miracoli a Pisa (Battistero, Cattedrale, Campanile e
Camposanto), la Cattedrale di Siena o della più vicina Lucca, da decenni attiva
in molte chiese di Firenze. Una scelta difficile ma necessaria per garantire la
custodia e la conservazione dei capolavori dell’antica pieve pistoiese.

Il progetto prevede l’accesso libero durante l’orario delle
celebrazioni, lasciando l’opportunità, per chi volesse sostare in preghiera nei
giorni feriali o negli orari al di fuori delle funzioni, di fermarsi nella compagnia
del SS. Crocifisso adiacente l’ingresso principale alla Chiesa; un ambiente
raccolto,  tutto da scoprire, in cui sarà
collocato il SS. Sacramento. Dal pagamento del biglietto saranno poi esentati i
cittadini di Pistoia.

«La chiesa di Sant’Andrea e i tesori in essa contenuti sono un patrimonio di tutta la comunità pistoiese – spiega don Luca Carlesi, responsabile della parrocchia e arciprete della cattedrale –. Purtroppo la chiesa, il campanile e la canonica hanno bisogno urgente di importanti lavori di manutenzione e le casse della parrocchia, pur contando sugli aiuti della diocesi, non ce la fanno a coprire le spese necessarie. Inoltre – aggiunge Carlesi – negli ultimi tempi la chiesa è stata continuamente oggetto di atti vandalici, furti, scorribande e veri e propri atti osceni.

Le telecamere di videosorveglianza infatti documentano un progressivo peggioramento della situazione e un aumento dei rischi per la chiesa. Le immagini parlano di gravissimi rischi sia per le opere d’arte, in particolare il pulpito, ma anche di una necessaria tutela della sacralità del luogo. Nel prossimo futuro si rende quindi necessario e improcrastinabile attivare un servizio di custodia, promozione e vigilanza».

Il progetto, attualmente in fase di ultimazione, dovrebbe
prendere il via prossimamente, quando sarà 
illustrato ai cittadini e alle stampa.

La chiesa di Sant’Andrea risale all’alto medioevo, quando era
collocata appena fuori dalla prima cerchia di mura. Fin da allora è indicata
come ‘pieve’, cioè dotata di fonte battesimale, e ricordata come «seconda per
dignità soltanto alla Cattedrale».

All’interno si trova il celebre pulpito di Giovanni Pisano, firmato e datato 1301:
capolavoro di scultura e micro-architettura. Un’opera conosciuta, apprezzata e
studiata in tutto il mondo, ma che risente di problemi statici che e necessita
di monitoraggi studi continui, ultimamente sovvenzionati dai benefattori di “Friends of Florence”.