Incontro a Cristo nel sofferente

Le celebrazioni in Cattedrale e all’ospedale san Jacopo di Pistoia per giornata mondiale del malato

L’11 febbraio abbiamo celebrato la XXVII Giornata Mondiale del malato: «un momento forte di preghiera, di condivisione, di offerta della sofferenza per il bene della Chiesa e di richiamo per tutti a riconoscere nel volto del fratello infermo il Santo Volto di Cristo che, soffrendo, morendo e risorgendo ha operato la salvezza dell’umanità» (Lettera istitutiva della Giornata Mondiale del Malato, 13 maggio 1992, n. 3).

Domenica 10 ci siamo ritrovati in Cattedrale per la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Tardelli, cui hanno partecipato in modo particolare i malati e i volontari delle diverse associazioni presenti in diocesi; è stato un momento di comunione ecclesiale, di condivisione e di sensibilizzazione al mondo della sofferenza. La consueta processione alla chiesa di S. Maria delle Grazie o del Letto ha concluso la celebrazione.

Lunedì 11 febbraio, memoria liturgica delle apparizioni della Vergine a Lourdes, si è tenuta una speciale celebrazione all’Ospedale San Jacopo, con una significativa e commovente breve Processione Eucaristica presso un reparto dell’Ospedale.

La partecipazione dei fedeli è stata considerevole: presenti in particolare i volontari della Cappellania dell’Ospedale i quali nel silenzio svolgono assiduamente il loro servizio di vicinanza accanto ai malati. Scrive a questo proposito il Papa nel suo messaggio per la giornata mondiale del malato 2019: «i volontari vivono in modo eloquente la spiritualità del Buon Samaritano (…) vi esorto a continuare ad essere segno della presenza della chiesa nel mondo secolarizzato». Il volontario ospedaliero è una presenza importante che, anche da una semplice prospettiva umana, si presenta come un amico disinteressato a cui si possono confidare pensieri ed emozioni.

La Giornata mondiale del malato di quest’anno è stata vissuta alla luce della parola evangelica: «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10, 8). Siamo dunque esortati da Papa Francesco a «promuovere la cultura della gratuità e del dono, indispensabile per superare la cultura del profitto e dello scarto». I volontari della Cappellania di San Jacopo sono grati alla Direzione dell’Ospedale per la stima e l’apprezzamento nei loro confronti. «La salute – afferma infatti il papa nel suo messaggio – è relazionale, dipende dall’interazione con gli altri e ha bisogno di fiducia, amicizia e solidarietà, è un bene che può essere goduto in pieno solo se condiviso». L’Ospedale di Pistoia può ritenersi fortunato per l’attenzione che la comunità diocesana ha per chi vi lavora o è accolto come paziente.
Ci auguriamo che la cura dei malati sia sempre effettuata con professionalità e tenerezza, sostenuta da gesti gratuiti, immediati e semplici come la carezza.

Padre Natale Re




Giornata del malato: celebrazione diocesana il 10 febbraio

Il programma della giornata

Domenica 10 si celebra la XXVII giornata mondiale del malato che quest’anno ha per tema: «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8).

«Tutti sappiamo che Dio è l’unico che può donare il conforto al corpo e allo spirito, pertanto – afferma don Sebastien Nawej Mpoy, direttore dell’ufficio per la pastorale sanitaria e cappellano dell’ospedale di Pistoia –  vorrei sottolineare l’importanza di partecipare a questa celebrazione così significativa, segno della Chiesa unita che crede e testimonia la presenza salvifica del nostro Signore. Il Santo Padre – prosegue don Sebastien – ci esorta ad essere operosi nella carità e nella misericordia, perché “gratuitamente abbiamo ricevuto, gratuitamente diamo”».

L’appuntamento, come da tradizione, è a Pistoia, dove mons. Vescovo celebrerà la santa messa in Cattedrale alle ore 15.30. Al termine seguirà una processione fino alla chiesa di Santa Maria delle Grazie o del Letto.

Il messaggio di Papa Francesco per la XXVII Giornata Mondiale del Malato.

 




Inaugurati a Vignole nuovi locali parrocchiali

Domenica 3 febbraio alle ore 15.30, alla presenza del Vescovo Mons. Fausto Tardelli e del parroco don Alessandro Marini, sono stati inaugurati a Vignole i nuovi locali parrocchiali.

Complessivamente i nuovi locali hanno una superficie di oltre 470 mq e sono costituiti: al piano terra da un salone parrocchiale adibito ad attività pastorali e di socializzazione, una sala per attività di catechesi e formative, un’altra sala polivalente, tre servizi igienici utilizzabili anche dalla Chiesa Nuova, un ripostiglio e un vano per impianti. Al piano primo, accessibile dalla scala esistente della Chiesa Nuova, troviamo un’altra sala per attività pastorali e di catechesi. I lavori sono avviati nel luglio 2017 e sono terminati nel dicembre 2018.

Dopo il taglio del nastro da parte di mons. vescovo, ci sono stati i saluti e i ringraziamenti di don Alessandro Marini a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera: il vescovo e gli uffici della Curia coinvolti, la Conferenza Episcopale Italiana che ha finanziato una buona parte dell’opera, la Fondazione Caript che ha messo a disposizione un significativo ed essenziale contributo, il Comune di Quarrata che ha garantito uno specifico aiuto di natura economica, la Banca Alta Toscana che ha promesso di impegnarsi, negli anni avvenire, a sostenere lo sforzo economico della parrocchia.

Tra gli altri è intervenuto il direttore dei lavori, Stefano Fiaschi che con la sua collega Barbara Lombardi ha progettato e seguito la realizzazione dell’opera, ringraziando tutti i professionisti coinvolti. Un ringraziamento particolare è stato rivolto alla ditta che ha realizzato l’opera, la Costruzioni Generali di Bruno Carella di Pistoia.
Mons. Tardelli, che al mattino ha concluso la visita pastorale a Vignole con la Santa Messa, nel suo intervento di saluto ha ricordato l’importanza di essere comunità e di operare, tutti insieme, in uno spirito di comunione e fraternità, trovando la sintesi dell’esperienza cristiana nella partecipazione all’Eucaristia domenicale, centro dell’esperienza cristiana.

In conclusione è intervenuto anche Alessandro Grassi, artista che ha realizzato un’icona in una delle nuove sale, che ha spiegato le caratteristiche e la simbologia dell’opera.

Questi nuovi spazi parrocchiali accrescono e qualificano gli ambienti pastorali di una comunità dove, da sempre, sono presenti varie realtà, nate e cresciute negli anni, che sono diventate una testimonianza tangibile dell’opera dello Spirito Santo. Esperienze pastorali, cammini di formazione all’iniziazione cristiana, percorsi e progetti per adolescenti e giovani e di catechesi per i bambini, esperienze di solidarietà, di impegno sociale e di attenzione a chi fa più fatica, che hanno portato la parrocchia a riscoprire il piacere e l’importanza di sentirsi comunità, di avere qualcosa in comune da condividere.

All’inaugurazione – alla quale hanno preso parte oltre 200 parrocchiani – sono intervenuti ed hanno portato un saluto, tra gli altri, anche il sindaco di Quarrata Marco Mazzanti, il Presidente della Fondazione Caript Luca Iozzelli, i rappresentanti della già BCC di Vignole, oggi Banca Alta Toscana, Riccardo Andreini e Alberto Banci, il vicario Generale della Diocesi, già parroco a Vignole per quasi 20 anni, Mons. Patrizio Fabbri. Erano presenti i componenti il Consiglio Pastorale ed i rappresentanti del Comitato nato per seguire i lavori, composto da don Alessandro Marini, Stefano Marini (che ha portato un saluto), Claudio Daly, Carlo Niccolai, Stefano Lomi, Lorenzo Cesare e Franco Pacini.

Stefano Lomi




Candidatura agli ordini in Cattedrale

Il seminarista Maximilien Baldi riceverà dal vescovo Tardelli l’ammissione agli ordini sacri

L’ammissione agli ordini sacri sarà il tuo primo passo verso il sacerdozio, quali sono le tue impressioni in merito?

Sono al quarto anno di seminario e al terzo di facoltà e mi sembrano passati in un attimo. Sento il cuore ricolmo di gioia e gratitudine verso il Signore. L’ammissione agli Ordini Sacri è una tappa importantissima del mio cammino, in cui la Chiesa riconosce la mia vocazione e accoglie l’offerta della mia vita a Dio e alla Chiesa, proseguendo con impegno il mio percorso di formazione. Sento una spinta forte nel continuare ad abbandonarmi alle Sue mani amorevoli di Padre, sento il desiderio vivo di lasciarmi guardare da Lui in ogni istante della mia vita. Chiedendo in dono il Suo sguardo, vorrei portarlo a tutti i fratelli che incontro e incontrerò sulle strade della vita. Diversi anni fa un sacerdote mi disse che Dio aveva un sogno per me, e oggi che l’ho scoperto è diventato anche il mio. Sogno di potermi donare completamente a tutti, per portare la gioia del Vangelo. Questo è il “nostro” sogno e desidero farlo nonostante i miei evidenti limiti, tutti i giorni della mia vita, sicuro che la Sua Grazia mi precede sempre ovunque io vada.

Come proseguirà il tuo percorso?

Il mio cammino proseguirà tra Firenze e Pistoia. Continuerò a studiare alla Facoltà Teologica dell’Italia centrale (Firenze) con i miei compagni provenienti da altre sei diocesi e il fine settimana porterò avanti la mia formazione pastorale nella bellissima Parrocchia di Santa Maria del Rosario a Poggio a Caiano, alternando tutto ciò con le varie attività di seminario qui a Pistoia.

I giovani si interrogano sul senso della vita, ma la parola vocazione è vista come qualcosa che non li riguarda, perché secondo te?

Oggi i media e i social sono al centro delle nostre giornate. Se usati con intelligenza sono degli strumenti belli ed utili. Purtroppo però i ragazzi vengono “bombardati” di parole da ogni parte, come ad esempio la tv, radio, facebook, instagram, ecc. I ragazzi sono ricoperti di parole che pian piano (se non si fa attenzione!) vanno a sostituirsi alle parole che grida il nostro cuore. C’è il pericolo che il valore della loro persona sia direttamente proporzionale al numero di like ricevuti sui social. Quindi si finisce per pensare di “esistere” solo per apparire e non per essere. E questo è ciò che temo succeda ai ragazzi. Vorrei aggiungere che la parola vocazione deve essere intesa a 360°, perché vocazione è essere padre di famiglia, dottore, artigiano, operaio o sacerdote. La luce della Sua presenza cambia lo sguardo sulla nostra realtà, anzi, la trasfigura e la eleva alla dignità che le compete. Quindi vocazione è sinonimo di vivere veramente, non “sopravvivere” o sottrarsi alla vita piena.

Daniela Raspollini

Ammissione agli ordini sacri del seminarista diocesano Maximilien BaldiGiornata Mondiale della vita ConsacrataRicordo degli anniversari di vita consacrataTutte le foto sono di Ilaria Giusti.

Publiée par Diocesi di Pistoia sur Vendredi 15 février 2019

 




Dalla cresima alla Wita!

Una festa della fede al ritmo di trap & rock’n’roll per testimoniare ai ragazzi che «la vita sono io insieme a Te».

«La vita con Te» è infatti la vita di chi scopre il tesoro, la perla preziosa del Vangelo. La prima giornata dei cresimati, organizzata nella chiesa di San Bartolomeo a Pistoia domenica 27 gennaio, corre sul ritmo del ritornello ideato per l’occasione da Suor Giovanna Cheli, direttrice dell’Ufficio Catechistico. Il canto muove il ballo delle centinaia di giovani cresimati, tanto che del freddo in chiesa ci si dimentica presto.

All’evento ha partecipato il vescovo Fausto Tardelli, visibilmente contento di stare insieme ai tanti ragazzi che ha cresimato in quest’ultimo anno. «Il mio tesoro è stare con Gesù!» ha commentato il vescovo rivolgendosi ai giovani cresimati. «Ma, devo dirvi, – ha continuato- il mio tesoro siete voi. Vedervi qui oggi così contenti, gioiosi e partecipi è una grande gioia! Possiate vivere una vita impegnativa, a volte faticosa, ma con il Signore!».

Il proprio «tesoro» ogni cresimato è stato invitato a scriverlo su un biglietto con il proprio nome. Nascosto in uno scrigno all’inizio dell’incontro è stato poi consegnato dal vescovo in maniera “casuale”, ad un altro tra i giovani presenti, con l’invito di accompagnare quel nome e quel «tesoro» nella preghiera.

La serata, animata dal canto, ma anche da una vivace doppia intervista sullo stile della “Iene”, ha raccontato ai ragazzi come la fede, la vita in parrocchia, la frequenza della messa o del dopocresima, non siano “roba da sfigati”, ma doni da scoprire sempre di più, opportunità di grazia da vivere nell’amicizia, occasioni per conoscere meglio sé stessi e il mondo.

Suor Claudia, dell’equipe diocesana di pastorale giovanile, ha ricordato ai ragazzi le attività proposte dalla chiesa di Pistoia per i giovani, in un’attenzione che accompagna dalla cresima alla giovinezza, fino alle soglie dell’età adulta. Per gli animatori dei gruppi di dopocresima c’è presto un appuntamento da non perdere: lunedì 4 febbraio alle ore 21 in Seminario a Pistoia per raccogliere esigenze e proposte concrete.

La Giornata dei Cresimati, organizzata dall’ufficio catechistico diocesano e animata da una vulcanica sr. Giovanna Cheli, aveva, tra l’altro infatti, l’intento di aiutare le parrocchie ad avviare un percorso di dopo cresima e approfondimento della fede.  «E ora?- ha continuato il vescovo – Ognuno dentro di sè deve decidersi ogni giorno e dirsi: sì, voglio continuare a camminare con te Signore! Lo Spirito Santo agisce in voi: aprite le vele della vostra vita!»

…è allora l’occasione giusta per ridirci: «W la Wita!»

(redazione)




Vespri e messa con il vescovo per la conversione di San Paolo

Venerdì 25 gennaio, festa della Conversione di San Paolo Apostolo Mons. Fausto Tardelli celebrerà i Vespri e la Santa Messa presso la chiesa di San Paolo a Pistoia.

Programma

Ore 18.30: Vespri e messa

Ore 20.00: Cena condivisa presso l’Oratorio di San Gaetano. Momento fraterno e di festa con i vari gruppi legati alla parrocchia e alla Fraternità.

 




Pellegrini in cattedrale per la Candelora

Sabato 2 febbraio ricorre la festa della Presentazione al tempio di Gesù, detta Candelora. In questo giorno la liturgia propone le parole di Simeone che indicano Gesù «luce per illuminare le genti» (Lc 2,32) e vive la suggestione della benedizione delle candele. Per questa ricorrenza a Pistoia, secondo un’antica tradizione, il vescovo benedice anche i pellegrini che si preparano a partire per Santiago di Compostella. Un rito che si rinnova anche quest’anno e che avrà luogo alle ore 16 nella Cappella di San Jacopo.

Mons. vescovo celebrerà la santa messa della festa alle ore 18 in Cattedrale. Il 2 febbraio la Chiesa Cattolica festeggia anche la Giornata mondiale per la vita consacrata; durante la messa, infatti, saranno celebrati gli anniversari di professione religiosa dei consacrati e delle consacrate della nostra diocesi, mentre il seminarista Maximilien Baldi sarà ammesso agli ordini sacri. Un’occasione in più per partecipare alla solenne liturgia in Cattedrale.




«Accogliere la Parola» con Don Fabio Rosini

Si sono svolti alla Versiliana gli esercizi spirituali per il Clero

Si sono svolti alla Versiliana dal 14 al 18 gennaio gli esercizi spirituali per il Clero. Una proposta che anche quest’anno ha raccolto sacerdoti dalle diocesi di Prato, Pistoia e San Miniato per alcuni giorni di spiritualità e fraternità. Gli esercizi sono stati predicati da don Fabio Rosini, sacerdote romano molto noto, soprattutto per aver dato inizio ad una fortunata proposta di catechesi sui comandamenti nota come “Le dieci parole”. Rosini è attualmente direttore del Servizio per le vocazioni della diocesi di Roma e cura da diversi anni il commento al vangelo della Domenica su Radio Vaticana.
Tra i pistoiesi, circa una decina compreso il vescovo Fausto Tardelli, era presente don Timoteo Bushishi, parroco di San Vitale e San Benedetto a Pistoia. «Il tema degli esercizi – ricorda don Timoteo – era l’accoglienza della Parola, e faceva riferimento alla parabola del seminatore (Mt 13,1-23)». «La predicazione di Rosini è stata molto ricca di stimoli: ci ha invitati ad alimentarci di Dio, a fuggire il rischio di ridursi a “fare le cose di Dio” piuttosto che coltivare una relazione profonda con il Signore, imparando -attraverso un discernimento anche molto pratico- a distinguere ad esempio, tra priorità ed emergenze». «Non conoscevo Rosini personalmente – continua don Timoteo-, anche se ripropongo in parrocchia il suo cammino delle Dieci parole, ma mi ha molto colpito la sua esposizione, che certamente è sorretta dalla lettura e dallo studio (don Rosini è un biblista per formazione accademica), ma ha un approccio molto esistenziale».
La condivisione con i sacerdoti di Prato e San Miniato è stata un valore aggiunto: «abbiamo sperimentato una comunione molto bella».

(Redazione)




Ritiro spirituale per laici

Iscrizioni aperte per il ritiro diocesano guidato dal vescovo Tardelli

La diocesi di Pistoia propone un ritiro per laici guidato dal vescovo Fausto Tardelli. Il ritiro si svolgerà a Bocca di Magra (La Spezia), presso il Monastero della Santa Croce dal primo pomeriggio di martedì 23 alla mattina di giovedì 25 aprile 2019.

Il tema del ritiro è: “Il dono e La gioia di essere Chiesa”.

«Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito». (Rm 12,13)

Il ritiro è aperto a tutti, ed è rivolto in particolare agli operatori pastorali.

Il costo è di 65 euro al giorno in camera multipla o di 70 euro in singola. Per iscrizioni o informazioni contattare don Diego Pancaldo (pan.diego@tiscali.it ).

Ritiro per laici (volantino pdf)




Cresimati di tutta la diocesi ..unitevi!

Domenica 27 gennaio la diocesi ha organizzato la prima Giornata Diocesana dei Cresimati

Al via la prima edizione della Giornata dei Cresimati; un’iniziativa dal titolo “Wiva la wita!” aperta ai ragazzi che hanno ricevuto la cresima negli ultimi tre anni.

Sappiamo tutti che spesso il sacramento della Cresima segna la fine del rapporto dei ragazzi con la parrocchia; con questa iniziativa la diocesi si propone di curare il passaggio tra il percorso di catechesi e la nascita del gruppo giovanile. A suo tempo è stato consegnato un sussidio (Wiva la Wita!) che guidasse questa fase di passaggio, i cui contenuti sono una sorta di mistagogia del sacramento della cresima. L’approdo di questo itinerario è appunto l’incontro del 27 gennaio 2019.

L’appuntamento è presso la chiesa di San Bartolomeo a Pistoia dalle ore 15.30. Dopo un breve momento di accoglienza del vescovo, l’incontro intende guidare alla scoperta di un tesoro nascosto, quello di poter camminare ancora insieme nella fede. ll motto che accompagna questa giornata, Wiva la Wita!, è un piccolo richiamo a far sì che i nostri ragazzi vivano la fede con tutta la vitalità che gli è propria.

L’incontro è pensato sia per chi ha compiuto l’itinerario che per chi non l’avesse compiuto ed è rivolto ai ragazzi che hanno fatto la cresima nel 2018, estendibile anche a chi l’avesse fatta un paio di anni prima.

Chi intendesse partecipare è invitato a scrivere all’ufficio catechistico (ufficiocatechistico@diocesipistoia.it) entro il 22 gennaio 2019.