Comunicato CET: nuove indicazioni pastorali

Nel corso dell’ultima riunione della Conferenza episcopale toscana – i vescovi hanno continuato anche la loro riflessione in merito ad alcuni indirizzi comuni alle Chiese della Toscana, facendo seguito ai comunicati già emessi nei giorni scorsi.

Settimana Santa

Ad oggi non c’è nessuna decisione definitiva riguardo le celebrazioni della Settimana Santa. Nel comunicato i vescovi invitano «le parrocchie e le comunità religiose ad attenersi a quanto verrà indicato dalla Conferenza Episcopale Italiana, d’intesa con la Santa Sede e con il Governo Italiano».

Sospese o rinviate manifestazioni di pietà popolare

Al contrario, è stato deciso che «ogni manifestazione esterna di pietà popolare da compiersi durante la settimana santa, sia soppressa o rinviata», ovvero tutte le processioni all’aperto, le manifestazioni o rappresentazioni popolari che nelle parrocchie e nelle comunità hanno luogo nel corso della Settimana Santa. In particolare, le manifestazioni di pietà popolare vengono definite come «le diverse manifestazioni cultuali di carattere privato o comunitario che, nell’ambito della fede cristiana, si esprimono prevalentemente non con i moduli della sacra Liturgia» ma nelle forme peculiari scelte dal popolo (Via Crucis, Processioni di Gesù Morto o della Vergine Addolorata, Rosari comunitari etc..).

Prime Comunioni e Cresime

Per quanto invece riguarda le celebrazioni delle Prime Comunioni e Cresime «considerato il fatto che generalmente comportano considerevoli afflussi di persone e soprattutto che i limiti posti alle attività parrocchiali in questo tempo non stanno consentendo un’adeguata preparazione dei ragazzi, i vescovi toscani hanno stabilito che vengano rinviate alla ripresa dell’anno pastorale».

Matrimoni, battesimi, funerali

La celebrazione di matrimoni, battesimi e funerali resta sospesa fino a quando non cambieranno le disposizioni governative riguardo le “cerimonie religiose e civili” attualmente in vigore, poiché tali celebrazioni comportano l’assembramento di più persone.

Leggi tutto il comunicato: Comunicato CET 25 marzo 2020




La parrocchia si reinventa: esserci al tempo della quarantena

Continua l’emergenza, cresce la presenza online di parrocchie e comunità diocesane

Per restare uniti in preghiera, continuare le attività di catechesi, mantenere vivo il senso di comunità, le parrocchie della Diocesi di Pistoia si sono attrezzate e ingegnate per “ritrovarsi” almeno online. Tante le proposte sviluppate su diverse piattaforme: da whatsapp a Facebook a youtube. Proviamo a presentarne alcune, con la consapevolezza di non essere esaustivi.

Chi intendesse segnalare la propria o fosse a conoscenza di altre buone pratiche può comunicarlo scrivendo a redazione@diocesipistoia.it.

Messe Feriali

Ore 8.30: Pistoia, Parrocchia di San Francesco. La messa è su Facebook in diretta (Fb: parrocchia san francesco – Pistoia) ed è rilanciata anche sul sito della congregazione (www.betharram.it) ogni giorno dal lunedì al sabato. La messa è anche in radio su Radio Diffusione Pistoia FM 92.1 e FM 95.0 ( www.radiodiffusionepistoia.com ) in settimana alle ore 10.15 e la domenica alle 14.10

Ore 17.30: Rosario e a seguire la messa dalla chiesa di Oste di Montemurlo, Parrocchia di Maria madre della Chiesa. Occorre iscriversi al gruppo Fb: Celebrazioni Parrocchia di Oste.
Ore 18.30: (dal lunedì al venerdì) messa celebrata dal Vescovo Tardelli in diretta su TVL (canale 11 del digitale terrestre)

Tobbiana, Parrocchia di San Michele Arcangelo e Fognano, Parrocchia di San Martino. Tutti i giorni la messa è online sul canale youtube del parroco don Cristoforo Dabrowski.

Messe Festive

Ore 8.00: Quarrata, Parrocchia di Santa Maria Assunta. Sulla pagina Facebook della parrocchia messa in diretta streaming (prima messa).
Ore 10.00: Oste di Montemurlo, Parrocchia di Maria madre della Chiesa (occorre iscriversi al gruppo Fb: Celebrazioni Parrocchia di Oste); Violina (Quarrata); Parrocchia di San Giuseppe Artigiano; messa streaming in diretta su facebook nella pagina “Valenzatico in festa” (per le Solennità alle ore 17.00); Ferruccia, Parrocchia dei SS. Filippo e Giacomo, messa in diretta facebook sulla pagina: “Parrocchia Ferruccia e Barba”; Agliana, Parrocchia di San Piero, messa in diretta Facebook sulla pagina: Comunità parrocchiale S. Piero.
Ore 11.00: Bonistallo, Parrocchia di San Francesco d’Assisi. Messa in streaming su Facebook (la pagina è Parrocchia di Bonistallo); Quarrata, Parrocchia di Santa Maria Assunta. Sulla pagina Facebook della parrocchia messa in diretta streaming (seconda messa); Bottegone, Parrocchia di San Michele Arcangelo. La messa è in diretta sulla pagina della parrocchia (FB: Parrocchia S.Angelo Bottegone).
Ore 11.15: Pistoia, Parrocchia di San Francesco. La messa è su Facebook in diretta (Fb: parrocchia san francesco – Pistoia) ed è rilanciata anche sul sito della congregazione (www.betharram.it)
Ore 18.30: messa celebrata dal Vescovo Tardelli in diretta su TVL (canale 11 del digitale terrestre)

Catechesi, via crucis, altro

Ogni mattina: sul canale youtube del parroco don Fulvio Baldi i video con la preghiera del mattino.
Ore 12.00: Tutti i giorni la recita dell’angelus in diretta con don Alessio Bartolini dalla parrocchia di Santa Maria Assunta a Quarrata. Partecipa sulla pagina facebook della parrocchia (Parrocchia Santa Maria Assunta – Quarrata);
Ore 12.00: il mercoledì Rosario in diretta dalla parrocchia di Bottegone (FB: Parrocchia S.Angelo Bottegone).
Ore 15.00: ogni venerdì Via Crucis con i Padri Betharramiti da Pistoia, Parrocchia di San Francesco. Su Facebook in diretta (Fb: parrocchia san francesco – Pistoia), ma anche sul sito della congregazione (www.betharram.it)
Ore 18.00: dal lunedì al sabato celebrazione dei Vespri in diretta sulla pagina Facebook della parrocchia di Bonistallo (la pagina è Parrocchia di Bonistallo) o sul sito: http://www.bonistallo.it/
Ore 18.20: dal lunedì al sabato cinque minuti di riflessione e preghiera con don Diego Pancaldo per quanti vivono l’esperienza della Fondazione Maic (in diretta su TVL, canale 11 del digitale terrestre)
Ore 18.30: ogni sabato preghiera della luce con liturgia di accoglienza della domenica in diretta sulla pagina Facebook della parrocchia di Bonistallo (la pagina è Parrocchia di Bonistallo) o sul sito: http://www.bonistallo.it/
Ore 21.00: Ogni giovedì sulla pagina Facebook della parrocchia di Bonistallo (la pagina è Parrocchia di Bonistallo) una catechesi settimanale a cura di don Cristiano d’Angelo. Il video è visibile anche sul sito: http://www.bonistallo.it/
Ore 21.00: ogni venerdì: Via Crucis in diretta facebook dalla Cappella di Santa Chiara del Seminario Vescovile con la comunità del Seminario di Pistoia (sulla pagina FB: Diocesi di Pistoia).

Altro

A Casalguidi il lavoro pastorale ferve soprattutto su youtube dove la parrocchia ha inserito video commenti del sussidio degli Atti degli apostoli, il commento alle letture della domenica (anche per i bambini) e preghiere. Tra le iniziative più singolari una via crucis realizzata mettendo insieme i commenti videoregistrati da diverse famiglie e una preghiera per i giovani (per info: www.sanpietrocasalguidi).

In montagna, molto attivo e molto seguito su facebook il profilo di don Cipriano Farcas, che con commenti, indicazioni, riflessioni e condivisioni, coinvolge i parrocchiani di San Marcello Pistoiese e di tutto il vicariato.

Pistoia, Parrocchia di San Benedetto e San Vitale. Il parroco don Timoteo Bushishi registra e invia ogni ogni giorno per WhatsApp la Parola e una meditazione quotidiana, poi inviata a tanti gruppi e ai parrocchiani. Ogni sabato i genitori ricevono un video che i catechisti mandano loro per i ragazzi.

Bottegone, Parrocchia San Michele Arcangelo. Ogni giorno il parroco don Piergiorgio Baronti invia un piccolo video a tutti i gruppi parrocchiali. Un pensiero e una preghiera che poi vengono mandati a tutti quelli che sono in contatto con i componenti del gruppo.

Campiglio di Cireglio, Parrocchia di San Pietro. Il parroco don Paul Devreux la domenica mattina si dà appuntamento (virtuale) con i parrocchiani per l’ora della messa e pregare insieme alle 9.30. Dopo un saluto e un Padre nostro e un Ave Maria ognuno è invitato a leggere personalmente il Vangelo. Segue una la registrazione vocale del commento.

Santomato, Parrocchia di Santa Maria Assunta. Il parroco don Paolo Tofani ha celebrato la messa, registrato e poi inviato via Whatsapp l’audio.

La Parrocchia di Bonistallo ogni domenica pomeriggio prepara una videocatechesi interattiva con i bambini del catechismo della parrocchia; propone, inoltre, incontri di formazione e scambio su Skype.

Bacchereto, Parrocchia di Santa Maria Assunta. Don Emmanuel ha fornito ai catechisti e ai fedeli un sussidio contenente i testi evangelici delle domeniche dell’anno Liturgico da leggere insieme ai genitori, attraverso i quali meditare e pregare insieme. Un’iniziativa che vuole valorizzare la famiglia, quale Chiesa domestica. Il parroco celebra quotidianamente alle 16 e invita tutti a unirsi spiritualmente.

Santomoro, Parrocchia di San Silvestro. Il parroco don Innocenzo Masozera ricorda che le catechiste sono in contatto con le famiglie e organizzano qualche attività online di catechismo. La Domenica sono previste preghiere e meditazioni delle letture del giorno in famiglia.

Piero Pierattini diacono
Già da due domeniche propone via WhatsApp una preghiera familiare con le letture e alcuni pezzi della liturgia della domenica oltre a una preghiera di comunione spirituale.

Il Coro Armonie della Parrocchia di Valdibrana a Pistoia recita insieme il Rosario su Skype.

Parrocchie di Avaglio, Calamecca, Crespole, Lanciole. Il parroco celebra la messa invitando i fedeli a “unirsi in preghiera” nell’ora della celebrazione segnalata dal suono delle campane. Tutti sono invitati a inviare prima della celebrazione intenzioni di preghiera da presentare nelle preghiere dei fedeli. Alla fine il parroco o il diacono Sauro Gori inviano a tutti la registrazione dal Padre nostro e la benedizione finale. Altre attività sulle pagine Facebook: Parrocchia San Michele Arcangelo di Avaglio e Chiese della Val di Forfora.




La spesa per chi è anziano o in difficoltà

La carità si reinventa: sono già diverse le realtà impegnate a portare aiuto agli ultra 65enni e alle persone in difficoltà

A Pistoia ci pensa la Misericordia

Un servizio di spesa a domicilio dei beni di prima necessità per persone ultra 65 è stato attivato a partire da lunedi 16 marzo. Il servizio è sostenuto dalla Società della Salute Pistoiese che ha ricevuto dalla Regione i fondi necessari ed è svolto in accordo con Misericordie, Croce Rossa e Auser.

Il servizio, di cui è capofila la Misericordia, prevede la copertura della spesa mentre l’onere dell’acquisto sarà a carico degli utenti. Il servizio sarà attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20.

Nella sede della Misericordia di Via Can Bianco 33 un volontario sarà presente per raccogliere le richieste. Si prevede la consegna della spesa al massimo due volte a settimana per richiedente. Destinatari sono le persone già in carico ai servizi territoriali, ma potranno essere presentate altre richieste da parte di anziani. Per accedere al servizio telefonare a 0573 3505243.

 

Quarrata: un prezioso servizio del Pozzo di Giacobbe

Essere di sostegno a chi fa più fa più fatica è la mission dell’associazione Il Pozzo di Giacobbe. In questi giorni così delicati l’associazione ha pensato di adoperarsi per consegnare spesa e farmaci a domicilio a tutti coloro che non hanno modo di spostarsi e che ne faranno richiesta (anziani, persone con disabilità, ecc…). In accordo con il Centro Operativo Comunale di Quarrata il Pozzo di Giacobbe si è dunque organizzato secondo le seguenti modalità:

Dal lunedì al venerdì. Prenotazioni: dalle 10.00 alle 13.00. Consegne: dalle 15.00 alle 18.00

Per prenotare telefonare ai seguenti numeri: 0573 739626 — 0573 790203 — 324 7990392. Il servizio è gratuito.

Sarà richiesto solo il rimborso della spesa effettuata, da dare in contanti al momento della consegna, a fronte dello scontrino fiscale. Non sarà possibile effettuare resti. Per info: www.pozzodigiacobbe-onlus.com

 

La Caritas di San Marcello in prima linea per tutta la montagna

Dalla montagna un aiuto per chi è più in difficoltà. La Caritas Parrocchiale di San Marcello in collaborazione con l’amministrazione comunale di San Marcello Pistoiese — Piteglio ha organizzato un’iniziativa di solidarietà per portare la spesa a chi è anziano, malato o in una difficoltà tale da non poter uscire da solo. Il servizio riguarda la montagna intera e non solo il comune di San Marcello Piteglio. A questo progetto collaborano le Pubbliche assistenze della Montagna, la Croce rossa italiana di San Marcello Pistoiese e le Misericordie. Il servizio è gratuito.

Don Cipriano Farcas suggerisce a tutti di verificare la disponibilità di tanti negozi che offrono la possibilità di portare la spesa a domicilio gratuitamente. Resta per tutti, l’invito a stare in casa per evitare la diffusione del contagio e risolvere tutto il prima possibile. Il numero da chiamare è quello di don Cipriano: 320 8962651.

 

A Lamporecchio prosegue l’aiuto per chi è in difficoltà

La Comunità solidale di Lamporecchio di cui fanno parte le parrocchie nel comune di Lamporecchio, il Comune di Lamporecchio, la pubblica assistenza Croce Verde e altre associazioni di volontariato hanno promosso un servizio di consegna a domicilio di generi di prima necessità per anziani, indigenti e disabili.

La Caritas parrocchiale, in particolare si dedica ad un gruppo di famiglie indigenti (circa 35/40), individuate in un lavoro congiunto fra centro d’ascolto Caritas  e servizio sociale pubblico alle quali veniva preparato e consegnato un aiuto alimentare (pacco)  settimanale. Nei prossimi giorni il servizio continua con la  consegna a domicilio tramite i volontari della Pubblica Assistenza Croce Verde.

Ricordiamo, inoltre, che il centro di ascolto Caritas è sospeso, anche se è possibile contattare il seguente numero 0573 1716889.




Indicazioni diocesane per l’emergenza coronavirus

Riassumiamo le indicazioni segnalate dalla Conferenza episcopale Italiana e della Toscana e le precisazioni del vescovo di Pistoia Fausto Tardelli nella sua lettera ai fedeli della Diocesi di Pistoia.

CELEBRAZIONI, SACRAMENTI E APERTURA CHIESE

  1. Sospensione della Messa con il popolo e di ogni altra funzione liturgica pubblica, sia in luoghi chiusi che aperti.
  2. Per le esequie, la cui sospensione è esplicitamente richiesta dal Decreto governativo, i Vescovi esortano a sostenere i familiari nel loro dolore con la benedizione del feretro che, non potendo essere fatta in chiesa, può comunque svolgersi in forma privata, come previsto dai libri liturgici, assicurando anche i fedeli che si potrà celebrare la Santa Messa in suffragio del defunto una volta superata questa emergenza.
  3. I vescovi invitano a mantenere nelle parrocchie il suono delle campane, per ricordare che l’Eucaristia non viene meno, anche in questo periodo in cui ne è sospesa la celebrazione pubblica.
  4. La Domenica si invitano tutti i fedeli a collegarsi tramite televisione, radio o social network alle celebrazioni rese abitualmente accessibili per chi è malato o nell’impossibilità di recarsi in chiesa.
  5. Ricordiamo, infine, che il provvedimento governativo non esige la chiusura delle chiese, che saranno aperte per chi, con le debite precauzioni e autorizzazioni, intendesse fermarsi a pregare da solo in chiesa.
  6. L’apertura delle chiese indica la chiara volontà di rimanere una presenza di prossimità a tutto il popolo anche in questa situazione di emergenza. Così come lo indica la disponibilità dei sacerdoti ad accompagnare il cammino spirituale delle persone con l’ascolto, la preghiera e il sacramento della riconciliazione; il loro celebrare quotidianamente – senza popolo, ma per tutto il popolo – l’Eucaristia; il loro visitare ammalati e anziani, anche con i sacramenti degli infermi; il loro recarsi sui cimiteri per la benedizione dei defunti.
  7. Per quanto concerne il sacramento della riconciliazione è preferibile non utilizzare confessionali, ma luoghi più ampi come la sacrestia o ambienti adiacenti la chiesa. Per la confessione nei banchi si tenga la distanza di almeno di un metro, a condizione che sia possibile garantire la dovuta riservatezza del sacramento.
  8. Gli oratori e i locali parrocchiali destinati al catechismo restino chiusi. Sono sospese tutte le attività parrocchiali che prevedono assembramenti (catechismo, gruppi, oratori). Si cerchi, ove possibile, di favorire l’utilizzo dei social network.

SERVIZI CARITAS

In questa stessa linea si colloca la volontà di «assicurare a livello diocesano e parrocchiale i servizi essenziali a favore dei poveri, quali le mense, gli empori, i dormitori, i centri d’ascolto», come scrive Caritas Italiana, che aggiunge l’attenzione a «non trascurare i nuovi bisognosi e anche chi viveva già situazioni di difficoltà e vede peggiorare la propria condizione».

CENTRO D’ASCOLTO DIOCESANO: chiusura sia mattina che pomeriggio. Reperibilità telefonica per le emergenze nelle mattine di martedì e giovedì dalle 9.30 alle 12.30, allo 0573 768685.

MENSA DON SIRO BUTELLI: apertura solo dalle ore 11.30 alle 12.30, tutti i giorni della settimana, festivi compresi. Pasti da asporto sia per il pranzo che per la cena, con attesa fuori dalla struttura.

CENTRO MIMMO: il servizio è sospeso fino a data da destinarsi.

EMPORIO DELLA SOLIDARIETÀ: la struttura mantiene il consueto orario di apertura (lunedì e giovedi pomeriggio 15-17; mercoledì mattina 10-12; i primi due martedì del mese dalle 10-12). Sarà predisposto un pacco di generi alimentari essenziali.

DALLA LETTERA AI FEDELI DELLA DIOCESI DI PISTOIA DEL VESCOVO TARDELLI

  1. La Santa Messa, pur in forma privata senza la partecipazione del popolo, continuerà ad essere celebrata dai sacerdoti nei giorni festivi come in quelli feriali. I parroci continueranno a segnalare con il suono delle campane le SS. Messe che saranno celebrate a porte chiuse. La celebrazione eucaristica quotidiana da parte dei presbiteri conserva un valore altissimo ed è sempre celebrata a vantaggio di tutto il popolo e per la salvezza del mondo, pur se in queste circostanze il popolo non può partecipare fisicamente all’azione liturgica.
  2. Il vescovo invita ognuno a «procurarsi foglietti o messalini con la liturgia della domenica, per dedicare alla lettura, alla meditazione e alla preghiera intonata al tempo liturgico della Quaresima, un congruo spazio di tempo nel giorno del Signore».
  3. Mons. Tardelli dice inoltre ai fedeli tutti: «ricordate nella preghiera i vostri fratelli della comunità parrocchiale, i vostri sacerdoti, i vostri bambini i giovani e particolarmente gli anziani, che sono ad oggi i più esposti al rischio».
  4. Il vescovo propone «a tutti di innalzare speciali suppliche alla Madonna che a Pistoia onoriamo con il titolo di Madonna dell’umiltà o Madonna di Valdibrana. Possiamo pregare con fiducia il rosario perché questo morbo pestifero sia sconfitto, i malati siano guariti e la società possa essere migliore».
  5. Mons. Tardelli invita, infine, ad accompagnare «la preghiera anche con atti di penitenza, perché sicuramente quanto sta accadendo è anche un invito forte a rivedere la nostra vita, a convertirci dal peccato ad un amore più sincero e generoso verso Dio e verso il prossimo».

Come da indicazioni del DPCM del 9 marzo 2020, si ricorda che:

«Sull’intero territorio nazionale è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Sono sospese quindi tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico …; nei predetti luoghi è sospesa ogni attività»;

«l’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri».

La precedente indicazione sottostà comunque alla regola generale che dice di «evitare ogni spostamento delle persone fisiche, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute». Ai sacerdoti sarà consentito, mediante autocertificazione, a motivo di ministero equiparato ad esigenze lavorative, recarsi a casa dei malati e anziani per i sacramenti, come pure per benedire le salme dei defunti.

VARIE

La scuola diocesana di teologia ha sospeso le lezioni almeno fino al 3 aprile. Chiusi tutti gli archivi, le biblioteche e i musei. Gli uffici della Curia sono chiusi al pubblico. Per informazioni o richieste urgenti: info@diocesipistoia.it specificando il motivo e lasciando recapito telefonico.

MESSA DEL VESCOVO IN DIRETTA TV E STREAMING

Ricordiamo a tutti che il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli celebrerà la messa in diretta su TVL (canale 11, oppure streaming sul sito o sul canale youtube di TVL) a partire dalle 18.30, tutti i giorni fino alla liturgia prefestiva del Sabato.

(Pistoia, 10 marzo 2020)

Scarica le indicazioni in PDF




Coronavirus: la lettera del vescovo, il comunicato CET

Ai fedeli della diocesi di Pistoia

Carissimi, i tempi burrascosi che stiamo vivendo ci costringono ad adottare misure drastiche per cercare quanto meno di rallentare il contagio di un male che ci ha colti impreparati e che ci fa toccare con mano la nostra fragilità di uomini.

Tra queste misure, la più dolorosa è quella di non poter celebrare in pubblico la Santa Messa e gli altri sacramenti e sacramentali.

Dobbiamo però reagire a questa situazione con un di più di fede e di speranza insieme ad un aumento della carità, in attesa di poter di nuovo celebrare tutti insieme nella gioia la morte e la Risurrezione di Cristo alla mensa eucaristica.

Il Signore Gesù è compagno del nostro cammino e continua a ripeterci: “venite a me voi tutti che siete stanchi e oppressi ed io vi darò ristoro” . Non venga mai meno dunque l’abbandono fiducioso nelle braccia del Signore. Intanto voglio dire a tutti che la Santa Messa, pur in forma privata senza la partecipazione del popolo, continuerà ad essere celebrata dai sacerdoti nei giorni festivi come in quelli feriali.

I sacerdoti offriranno il divino sacrificio per tutti voi e voi saprete che a quelle ore, il sacerdote sarà in chiesa per voi e con voi e vi potrete così unire spiritualmente a loro nell’offerta di tutti voi stessi al Padre. I parroci continueranno a segnalare con il suono delle campane le SS. Messe che saranno celebrate a porte chiuse.

Gli stessi sacerdoti, con la celebrazione quotidiana dell’Eucaristia e l’ufficio divino, saranno impegnati durante tutta la settimana a pregare per tutto il popolo, implorando da Dio la vittoria sul male che sta imperversando.

Vorrei dire ancora che ci attiveremo perché non manchi attraverso anche i moderni mezzi di comunicazione i contatti con la comunità parrocchiale.

Io stesso ogni giorno celebrerò per tutti voi, facendo in modo che questa celebrazione possa essere seguita da casa, attraverso la TV o altri mezzi.

Invito comunque ciascun fedele a procurarsi foglietti o messalini con la liturgia della domenica, per dedicare alla lettura, alla meditazione e alla preghiera un congruo di tempo nel giorno del Signore. Questo tempo di forzata lontananza dai sacramenti può anche farvi riscoprire la bellezza di trovarvi insieme a pregare in famiglia.

Vi chiedo inoltre di ricordare nella preghiera i vostri fratelli della comunità parrocchiale, i vostri sacerdoti, i vostri bambini i giovani e particolarmente gli anziani, che sono ad oggi i più esposti al rischio. La forzata sospensione di contatti fraterni e amicali, può essere sostituita con una vicinanza realizzata attraverso i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione.

Infine, propongo a tutti di innalzare speciali suppliche alla Madonna che a Pistoia onoriamo con il titolo di Madonna dell’umiltà o Madonna di Valdibrana. Possiamo pregare con fiducia il rosario perché questo morbo pestifero sia sconfitto, i malati siano guariti e la società possa essere migliore. Accompagniamo la preghiera anche con atti di penitenza, perché sicuramente quanto sta accadendo è anche un invito forte a rivedere la nostra vita, a convertirci dal peccato ad un amore più sincero e generoso verso Dio e verso il prossimo. Non venga meno la speranza nella misericordia di Dio, perché in esto abbandono fiducioso sta tutta la nostra forza. Che Dio vi benedica.

+ Fausto Tardelli, vescovo

(Da martedì 10 marzo, il Vescovo di Pistoia Fausto Tardelli celebrerà la messa a partire dalle 18,30, tutti i giorni fino alla liturgia prefestiva del Sabato, e sarà diffusa su TVL in diretta sul canale 11, oppure streaming sul sito o sul canale youtube di TVL).

 

Comunicato CET del 9 marzo 2020

La Conferenza episcopale toscana si è riunita questa mattina all’eremo di Lecceto: tra i temi all’ordine del giorno, quello delle misure adottate dal Governo Italiano per contrastare la diffusione del “coronavirus”, e di come queste incidono sulla vita delle comunità cristiane e dei singoli fedeli. I Vescovi toscani hanno manifestato la loro piena sintonia con la posizione espressa dalla Cei, condividendo con tutti i vescovi italiani “la comune preoccupazione di fronte all’emergenza sanitaria che sta interessando il Paese”.

Sempre in sintonia con la Cei, esprimono anche il loro disagio di fronte alla prescrizione, fortemente restrittiva, di sospendere la celebrazione pubblica delle Sante Messe, che viene comunque accolta nell’ottica della reciproca collaborazione per il bene del Paese, in vista della tutela della salute pubblica.

I Vescovi fanno richiamo, da questo punto di vista, al senso di responsabilità che in questi giorni si attende che venga praticata da tutti e in modo particolare da un soggetto pubblico come la Chiesa.

Evitare tutto ciò che può favorire gli assembramenti di persone, sottolineano i Vescovi, limita molto la dimensione comunitaria della vita cristiana, ma è un limite che va accettato per evitare il diffondersi del contagio. Questa misura implica la sospensione della Messa con il popolo e di ogni altra funzione liturgica pubblica, sia in luoghi chiusi che aperti.

Per quanto riguarda le esequie, la cui sospensione è esplicitamente richiesta dal Decreto governativo, i Vescovi esortano a sostenere i familiari nel loro dolore con la benedizione del feretro che, non potendo essere fatta in chiesa, può comunque svolgersi in forma privata, come previsto dai libri liturgici, assicurando anche i fedeli che si potrà celebrare la Santa Messa in suffragio del defunto una volta superata questa emergenza.

I Vescovi invitano anche sacerdoti, catechisti e quanti hanno compiti pastorali ad aiutare i fedeli a interpretare nel modo corretto queste limitazioni.

Ci viene chiesto un grande sacrificio, quello di rinunciare alla celebrazione dell’Eucaristia con il popolo: vogliamo vivere questo “digiuno eucaristico”, affermano i Vescovi toscani, come stimolo a pensare ancora di più all’Eucaristia come «fonte e culmine di tutta la vita cristiana». Il fatto che in questo momento non possiamo celebrare pubblicamente la Messa, non deve farci dimenticare la centralità della celebrazione eucaristica, e non ci impedisce di viverne i frutti, in particolare la carità e la comunione. La stessa privazione della celebrazione comunitaria può essere vissuta come gesto di carità verso la comunità civile e come segno di comunione nella Chiesa e con il popolo. Questa privazione può essere inserita tra le penitenze quaresimali, ricordando che anche il Venerdì santo è un giorno senza celebrazione eucaristica.

I Vescovi ricordano che i sacerdoti sono invitati a continuare la celebrazione dell’Eucaristia, anche senza la partecipazione fisica del popolo, e che tutti i fedeli in questa situazione di emergenza si possono unire a questa celebrazione spiritualmente.

Per questo, i Vescovi invitano a mantenere nelle parrocchie il suono delle campane, per ricordare che l’Eucaristia non viene meno, anche in questo periodo in cui ne è sospesa la celebrazione pubblica. La nostalgia della Messa può divenire occasione di conversione e tappa del cammino che ci conduce alla Pasqua.

Questa situazione richiede anche alle comunità cristiane il ricorso ad altre varie iniziative pastorali, anche incentivando l’uso dei nuovi mezzi di comunicazione come canali di evangelizzazione e di partecipazione alla vita secondo lo Spirito. Questi strumenti possono essere utilizzati per assistere, nella preghiera, alle celebrazioni liturgiche, ma anche per promuovere iniziative di catechesi, formazione e meditazione.

La Domenica si invitano tutti i fedeli a collegarsi tramite televisione, radio o social network alle celebrazioni rese abitualmente accessibili per chi è malato o nell’impossibilità di recarsi in chiesa.

Nel guardare alla situazione dei nostri territori, i Vescovi manifestano la loro vicinanza alle persone malate e ai loro familiari, agli anziani e alle persone fragili che corrono i rischi più alti dalla diffusione del contagio, ed esprimono gratitudine verso medici, infermieri, personale sanitario, associazioni di volontariato e tutti coloro che in questi giorni, in Toscana come nel resto d’Italia, sono faticosamente impegnati a fronteggiare questa emergenza.

Questo, concludono i Vescovi, sia un tempo più intenso di preghiera e di riscoperta del grande dono della Parola di Dio, che già all’inizio di questo tempo di Quaresima ci è stato raccomandato: “Non di solo pane vive l’uomo…”. L’ascolto attento della Parola aiuterà anche a prendere coscienza che quanto sta accadendo non deve essere considerato un castigo di Dio. A Dio dobbiamo, piuttosto, fare riferimento nella preghiera, per invocarne la presenza accanto agli uomini come fonte di conforto, fiducia, speranza, fraternità. Come cristiani siamo chiamati a dare testimonianza di tutto questo, impegnandoci responsabilmente per il bene comune.

Questo sia anche un tempo di consapevolezza della nostra condizione di creature e di carità: l’emergenza che viviamo deve essere occasione per riflettere sulla precarietà e sulla fragilità della vita umana, e sul destino comune che abbraccia l’umanità. La diffusione della malattia ci dimostra che siamo interdipendenti gli uni dagli altri, e la via di uscita da questa epidemia può essere trovata solo attraverso la collaborazione e la solidarietà di tutti.

Maria, salute dei malati, sia sostegno e conforto in questo difficile frangente; il Signore, fonte di ogni bene, benedica la famiglia umana e allontani da noi ogni male.

9 marzo 2020 I Vescovi delle Chiese della Toscana




“Coronavirus”, le indicazioni dei Vescovi Toscani e le note di mons. Tardelli

Riportiamo integralmente la nota dei vescovi Toscani relativa all’attuale situazione sanitaria dovuta alla diffusione del virus Covid – 19 e le note aggiuntive del nostro vescovo Fausto.

«Preso atto degli orientamenti della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, sentite anche le Autorità civili, i Vescovi delle Diocesi della Toscana dispongono che, in considerazione dell’attuale situazione sanitaria nella regione, nelle chiese ci si attenga ai seguenti comportamenti:

– tenere vuote le acquasantiere;

– omettere il gesto dello scambio della pace nelle celebrazioni liturgiche;

– distribuire la Santa Comunione esclusivamente sulla mano;

– prendere precauzioni durante le Confessioni auricolari e in contesti di contatti personali.

I sacerdoti spieghino ai fedeli che si tratta di doverose misure precauzionali, da attuare per il bene della società. Non si ritiene al momento di dover prendere altri provvedimenti che possano limitare la vita pastorale, raccomandando di seguire al riguardo quanto disposto dalle Autorità civili per la vita sociale in genere. Queste disposizioni valgono fino a nuova comunicazione.

I Vescovi esprimono la loro vicinanza a quanti, malati e persone loro prossime, soffrono a causa dell’epidemia, come pure a quanti sono impegnati a contrastarla sul piano sanitario o a prendere decisioni per affrontare la situazione nella vita sociale. Invitano tutti alla preghiera per invocare dalla misericordia divina il conforto del cuore e la liberazione dal male».

Alle disposizioni comuni dei vescovi toscani mons. Tardelli, vescovo di Pistoia, ha aggiunto ulteriori indicazioni alla quali  attenersi:

  1. Al momento attuale non si prevede la celebrazione della Eucaristia a porte chiuse, né la sospensione del catechismo. Gli assembramenti di persone però possono essere rischiosi e quindi occorre limitarli. La situazione è comunque in evoluzione e nel caso il contagio si diffondesse, dovremmo passare a misure più drastiche.
  2. Invito i parroci, durante la settimana, autorizzandola per le ferie di Quaresima, a celebrare la S. Messa “PER QUALUNQUE NECESSITA” che si trova nel Messale Romano nella sezione “Messe per diverse necessità”
  3. Si preghi e si inviti a pregare per la cessazione del male e per i malati, i loro familiari e le autorità preposte alla salute pubblica

Di seguito alcune intenzioni  da aggiungersi alla preghiera dei fedeli:

  1. Dio onnipotente e misericordioso, allontana da noi il pericolo che ci sovrasta; sostienici nella lotta contro il male che minaccia la nostra salute e opera tu, laddove la nostra impotenza di uomini non riesce ad arrivare; aiutaci infine a far si che anche questa emergenza, divenga motivo di conversione e rinnovamento interiore, di accresciuta carità e di nuova speranza per tutta l’umanità. Noi ti preghiamo.
  2. Guarda Signore anche tutti i malati e i sofferenti: fa che sentano il tuo conforto e sostieni i familiari col tuo amore. Chiunque è toccato dal male esperimenti il conforto della fraternità e la consolazione della speranza. Noi ti preghiamo
  3. Ti preghiamo infine per tutto il personale sanitario, esposto al pericolo e dedito generosamente al bene comune. Tutta la società li sostenga perché non venga meno il coraggio e la voglia di combattere il male. Sii vicino anche a tutte le autorità civili preposte alla salute pubblica perché operino con coscienza e autentico senso di responsabilità.



Vescovo Tardelli: una nuova “Vita” per il cammino della Diocesi

La nota del vescovo che illustra alla chiesa di Pistoia il prossimo rilancio del settimanale

Col primo di Marzo prossimo, il nostro Settimanale diocesano “La Vita”, avrà un rilancio per essere sempre di più, strumento efficace di informazione e di formazione, di comunione e di testimonianza cristiana nei nostri territori. Un servizio che il settimanale ha portato avanti con determinazione lungo questi anni e che ora vede una nuova fase che chiede l’impegno di tutti e una responsabile accoglienza da parte dei singoli, come delle comunità parrocchiali, delle case religiose e delle aggregazioni ecclesiali.

Il nostro settimanale può tentare questa nuova avventura perchè viene sostenuto e incoraggiato dal quotidiano cattolico “Avvenire”, giornale credo conosciuto da tutti per la sua qualità e la sua autorevolezza nel panorama della comunicazione a mezzo stampa in Italia. Dal primo di Marzo infatti, “La Vita”, voce della chiesa pistoiese, sarà distribuito insieme ad “Avvenire”, voce della Chiesa in Italia. Ciò sarà senz’altro motivo di grande arricchimento e di qualificazione sia della informazione in genere che dello stesso nostro settimanale.

Ci apprestiamo tra l’altro come chiesa diocesana a celebrare il primo Sinodo dopo il Concilio Vaticano II. Già siamo in cammino per prepararlo e fare in modo che sia veramente espressione di una chiesa in ascolto della Parola, al servizio degli uomini per la testimonianza del Vangelo. Nello stesso tempo ci predisponiamo a vivere l’anno santo Iacobeo, il 2021, che ci permetterà di confrontarci con l’esempio dell’apostolo Giacomo. Tutto questo necessita anche di una buona comunicazione e il settimanale diocesano unito ad “Avvenire”, ci permetterà di camminare tutti insieme sulla stessa strada.

Vorrei dunque che si comprendesse l’importanza di questo mezzo di comunicazione e si sentisse il bisogno di utilizzarlo, da una parte all’altra della diocesi, perché cresca la comunione nella condivisione delle esperienze e della vita delle varie comunità; si qualifichi la formazione in particolare dei laici attraverso i suggerimenti che vengono dalle pagine del settimanale; si offra infine una voce nuova e cattolica all’interno dei vari territori che compongono la diocesi di Pistoia.

Il mio pressante invito dunque è che “La Vita” con “Avvenire”, si diffonda capillarmente in tutto il territorio diocesano; mi auguro che siamo molti gli abbonati e moltissimi coloro che lo acquistano nelle chiese parrocchiali o anche nelle edicole. Facciamo uno sforzo in questo senso, senza lasciarsi prendere dal pessimismo o da quello scetticismo che è perdita di speranza.

Chiedo inoltre che ci si renda disponibili anche a collaborare fattivamente per la redazione del settimanale, la raccolta delle notizie dai vari territori e la diffusione nelle parrocchie.

Affido questo nuova impresa con molta fiducia alla materna intercessione di Maria Santissima, a Colei che ha diffuso nel mondo la più bella notizia di tutti tempi: Cristo Signore.

Pistoia 11 febbraio 2020, memoria della B. Vergine di Lourdes

+ Fausto Tardelli, vescovo




Prato e Pistoia insieme per gli esercizi spirituali

La Diocesi di Pistoia e quella di Prato insieme per cinque giorni di esercizi spirituali.
Da lunedì 27 a venerdì 31 gennaio si sono svolti alla “Versiliana”, casa vacanze della diocesi di Prato presso Marina di Pietrasanta, gli esercizi spirituali per il clero di Pistoia e Prato.

Gli esercizi sono stati predicati da Padre Bernardo Gianni osb, abate della Basilica di San Miniato al Monte di Firenze. La predicazione di Padre Bernardo ha preso spunto dall’opera “Opus florentinum” di Mario Luzi da cui ha preso spunto anche per il titolo: «“Si fabbricano ali per il volo in questa officina”. Presbiteri al servizio di Cristo per una chiesa della speranza e della comunione».

Erano presenti una trentina di presbiteri: tra loro sette preti e un diacono della Diocesi di Pistoia. Hanno partecipato anche il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli e il vescovo di Prato Giovanni Nerbini.




Appuntamento in cattedrale per la Candelora

Domenica 2 febbraio si celebrano in cattedrale gli anniversari di professione religiosa e il rito dell’ammissione agli ordini sacri per due seminaristi della Diocesi.

Domenica 2 febbraio ricorre la festa della Presentazione al tempio di Gesù, detta Candelora. In questo giorno la liturgia propone le parole di Simeone che indicano Gesù «luce per illuminare le genti» (Lc 2,32) e vive la suggestione della benedizione delle candele.

Mons. vescovo celebrerà la santa messa della festa alle ore 18 in Cattedrale. Il 2 febbraio la Chiesa Cattolica festeggia anche la Giornata mondiale per la vita consacrata; durante la messa, infatti, saranno celebrati gli anniversari di professione religiosa dei consacrati e delle consacrate della nostra diocesi, mentre i seminaristi Andrea Torrigiani e Alessio Biagioni saranno ammessi agli ordini sacri. Un’occasione in più per partecipare alla solenne liturgia in Cattedrale. Con il rito dell’ammissione la chiesa riconosce una sufficiente maturazione nel cammino vocazionale di un seminarista. La Chiesa, infatti, ne accoglie l’offerta di sé, lo sceglie e lo chiama, perché si prepari a ricevere in futuro l’Ordine Sacro.

Parteciperanno alla messa anche circa 80 pellegrini della Confraternita di San Giacomo Apostolo di Perugia che percorreranno a piedi il “cammino di San Jacopo” che porta da Lucca a Pistoia. Il loro pellegrinaggio inizia il 1 febbraio da Lucca con la benedizione del vescovo Giulietti, dal 1996 assistente spirituale della Confraternita, prevede quindi una sosta a Pescia dove li attenderà per un saluto mons. Roberto Filippini. I pellegrini arriveranno  a Pistoia nel pomeriggio del 2 febbraio, in tempo per la santa messa in cattedrale presieduta dal vescovo Tardelli. Qui, secondo un’antica tradizione, al termine della celebrazione eucaristica, riceveranno la benedizione del vescovo e la “jacopea”: l’attestato che certifica l’avvenuto pellegrinaggio a Pistoia per la venerazione della reliquia del santo apostolo Giacomo.




Don Ennio, il parroco degli emigrati

Venerdì 25 gennaio è morto don Ennio Fiorati. Si è spento nella sua casa di Pistoia, dopo una lunga malattia e infermità.
Don Ennio è stato per tanti anni il parroco degli emigrati, punto di riferimento degli italiani all’estero, in particolare per quanti si erano trasferiti in Svizzera in cerca di fortuna.

Era nato a Pistoia il 23 novembre 1931, qui ha frequentato il seminario diocesano ed è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1955. Dopo un breve periodo a Montale come cappellano prestò servizio in montagna a San Marcello pistoiese accanto al parroco don Luigi Capecchi, finché nel 1957 gli fu affidata la parrocchia di Limestre. Fu il primo parroco del paese, dove era stata appena edificata una nuova chiesa intitolata alla Madonna della Neve. La parrocchia, allora costituita dal vescovo Longo Dorni, era stata eretta a servizio dei numerosi operai della SMI e collocata nei pressi di villa Margherita, già colonia estiva del seminario diocesano. Don Ennio rimase a Limestre fino al 1967 svolgendo anche il compito di docente di religione nelle scuole.

Dopo un breve periodo di formazione per le “missioni” presso gli italiani all’estero don Ennio si trasferì in Svizzera, dove operò ininterrottamente dal 1968 al 1998. Per diciassette anni visse a Kreuzlingen lavorando presso la missione cattolica di lingua italiana poi, dal 1985 al 1998, esercitò il proprio ministero a Lucerna. Accanto agli emigrati don Ennio svolse il ruolo di pastore, occupandosi anche di molte questioni pratiche della sua gente; come ha ricordato il nipote Andrea in occasione delle esequie, una delle sue più grandi soddisfazioni fu la costruzione di un asilo per i bambini dei migranti italiani. Dalla Svizzera don Ennio tornò nel 1998 insieme a Piera, fedele “perpetua”.

Al rientro in diocesi è stato nominato canonico della cattedrale, dove ha svolto il compito di vice-penitenziere. Dal 2004 al 2013 è stato parroco della Basilica della Madonna dell’Umiltà. Qui don Ennio ha profuso molte energie e risorse, anche personali, per sostenere importanti lavori di restauro alla Basilica. Un compito che gli è costato fatica e forse qualche incomprensione, ma che lo ha anche arricchito di tante soddisfazioni e nuove, affezionate conoscenze. Presso la parrocchia dell’Umiltà infatti, hanno svolto servizio tra l’altro, diverse generazioni di seminaristi. Dal 2013, per motivi di età e di salute, si era ritirato a vita privata.

Le esequie di don Ennio si sono svolte lunedì 27 gennaio presso la chiesa della Misericordia di Pistoia dove sono state presiedute dal vicario generale mons. Patrizio Fabbri e concelebrate da numerosi amici sacerdoti. Nell’omelia il vicario ha riassunto brevemente l’impegno sacerdotale e la personalità di don Ennio: un uomo buono, ma anche capace di un umorismo talora pungente. «Nel suo itinerario di vita sacerdotale– ha precisato mons. Fabbri- don Ennio è stato immagine del Buon Pastore. Credo che nella sua vita di prete abbia sperimentato la bontà di Dio e l’abbia trasmessa alla gente che il Signore gli ha mandato; sicuramente ha comunicato la misericordia di Dio tra gli emigrati come tra i penitenti in Cattedrale, senz’altro lo ha fatto presso la basilica della Madonna dell’Umiltà: tante persone si sono rivolte a lui e hanno trovato il sostegno necessario per la loro vita».
Al termine della celebrazione esequiale don Ennio è stato accompagnato presso il cimitero comunale di Pistoia dove riposa nella cappella di famiglia.

U.F.