Educare a “La Speranza che non delude”

A Loppiano il convegno regionale di Pastorale familiare

Il giorno sabato 26 Gennaio 2019 si svolgerà a Loppiano (Incisa e Figline Valdarno) l’annuale convegno promosso dagli uffici della pastorale familiare della Conferenza Episcopale Toscana. Quest’anno l’incontro è dedicato al tema dell’educazione declinato secondo l’indicazione di San Paolo nella Lettera ai Romani La speranza che non delude.

L’incontro è rivolto agli sposi, ai sacerdoti, ai religiosi, alle religiose, ai catechisti, agli educatori e a tutti coloro che hanno a cuore la trasmissione della fede.

Il programma dettagliato lo trovate scaricando il volantino.

Per l’iscrizione scrivere a angela@borgianet.it   oppure a ufficiofamiglia@diocesipistoia.it specificando i seguenti dati:
nome cognome, quello degli eventuali figli e la loro età.
Per i figli sarà organizzata l’animazione.

(ufficio pastorale con la famiglia)

 




In famiglia verso il Natale

Disponibile in libreria e online il sussidio per il tempo di Avvento e Natale dell’Ufficio per la pastorale con la famiglia

«Il piccolo sussidio per la preghiera in famiglia nel tempo di Avvento e di Natale è senz’altro una piccola cosa, un piccolo semino, eppure ha la forza delle cose grandi agli occhi di Dio». Una piccola cosa – per usare le parole di presentazione di Mons. Tardelli – che sta diventando però anche una bella tradizione per la diocesi di Pistoia. Nella presentazione del sussidio per l’Avvento realizzato dall’Ufficio per la Pastorale con la Famiglia il vescovo evidenzia l’utilità di questo agile libretto che «contribuisce a far crescere nella fede, nella speranza e nella carità le famiglie che vorranno utilizzarlo».

Il Sussidio è disponibile presso la Libreria San Jacopo di Pistoia (via Puccini, 38), ma si può anche scaricare in pdf dal seguente link. Alcune parrocchie ne hanno già fatto richiesta per offrirlo alla proprie famiglie; in particolare il sussidio è indirizzato a famiglie giovani, con bambini fino ai 12 anni, ma può comunque aiutare la riflessione e la preghiera di tutti.

Il sussidio è composto da sei capitoli corrispondenti alle Domeniche di Avvento, alla festa dell’Immacolata concezione della Beata Vergine Maria e al Natale. Ognuno di questi capitoli è diviso in cinque sezioni:
(sez.1) Vangelo del giorno;
(sez.2) commento alla Parola;
(sez.3) gioco per bambini;
(sez.4) storia per i bambini;
(sez.5) i santi bambini.
In particolare nell’ultima sezione sono presentate brevi biografie di alcuni bambini che hanno vissuto un percorso di santità. La sezione si conclude con una preghiera ispirata alle figure presentate. Anche quest’anno la copertina presenta un bel disegno originale realizzato da Grazia Sgrilli e ispirato alla devozione francescana per il presepio.

Per ulteriori informazioni e contatti: ufficiofamiglia@diocesipistoia.it




“Come sigillo sul tuo cuore”: diventare coppie di sposi cristiani

Domenica 21 ottobre 2018 presso l’oratorio di San Domenico Savio inizierà un ciclo di incontri per giovani coppie di sposi che desiderano approfondire il significato ed il valore del Sacramento delle nozze.

Come sigillo sul tuo cuore” è il titolo di questa iniziativa  pensata su esortazione di Sua Eccellenza Fausto Tardelli per accompagnare gli sposi a scoprire ogni giorno la bellezza del sacramento del Matrimonio.

Gli incontri inizieranno alle 17.00 con un’accoglienza delle coppie e con la possibilità di affidare i figli ad alcuni animatori, alle ore 17.30 si affronterà il tema della giornata con l’aiuto  di esperti. Seguirà poi un tempo di riflessione condivisa, in cui si cercherà di intercalare la tematica nel vissuto quotidiano delle famiglie.

Successivamente ad un momento di preghiera ci sarà la possibilità di condividere la cena.

La tematica del primo incontro sarà incentrata sul rapporto con le famiglie di origine.

Qui trovate il programma degli incontri.
Indirizzo degli incontri: Parrocchia di San Bartolomeo, Oratorio San Domenico Savio, Via del Bottaccio 15, Pistoia.
Alessandro: 328 619 59 54
Ufficio Pastorale con la Famiglia



Il Vangelo della famiglia gioia per il mondo

Il viaggio di Papa Francesco a Dublino per l’Incontro mondiale delle famiglie

Un programma intenso i due giorni della visita di Papa Francesco in Irlanda, il 25 e 26 agosto a Dublino, in occasione della nona edizione dell’Incontro mondiale delle famiglie; incontri che hanno avuto il loro esordio nel 1994 a Roma, per volontà di Giovanni Paolo II. Quest’anno il titolo è stato “Il Vangelo della famiglia: gioia per il mondo”, affrontato alla luce dell’esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia.

I maggiori temi che hanno caratterizzato la visita del Papa sono stati l’importanza della famiglia per la Chiesa e per la società e la richiesta di perdono per le vittime degli “abusi su minori da parte di membri della Chiesa incaricati di proteggerli ed educarli”.

Il primo evento a cui il Papa ha partecipato è stato il Festival delle Famiglie che si è svolto il sabato sera nello stadio di Croke Park a Dublino; nell’atmosfera gioiosa di spettacoli musicali e danzanti si sono susseguite alcune testimonianze di sposi provenienti da tutto il mondo, che hanno condiviso la propria esperienza di fede vissuta, raccontando come la fede li abbia aiutati a ritrovare l’unità coniugale, a superare crisi di vario genere e ad aprirsi all’accoglienza.

Nel suo discorso Papa Francesco ha ringraziato Dio perché la Chiesa è «una sola famiglia in Cristo» nel Battesimo e ha incoraggiato i genitori a far battezzare i figli il prima possibile, perché un bambino battezzato «ha la forza di Dio dentro!». Il messaggio principale è stato l’invito alla santità rivolto alle famiglie, per essere un “faro” che irradia la gioia dell’amore di Dio nel mondo, manifestandolo nella vita quotidiana e ordinaria, facendosi «santi della porta accanto». Ha ricordato che la bellezza e la forza attrattiva del matrimonio cristiano e della vita familiare si possono comprendere soltanto «se sono ancorati all’amore di Dio». Non esiste infatti una famiglia perfetta, ma la sua unità e stabilità dipendono dall’abitudine al perdono, che è un dono speciale di Dio, capace di guarire le ferite e di riavvicinare agli altri e a Dio: «piccoli e semplici gesti di perdono, rinnovati ogni giorno, sono il fondamento sul quale si costruisce una solida vita familiare cristiana». Ha terminato il suo intervento dicendo che le famiglie sono «la speranza della Chiesa e del mondo», perché «generano pace, insegnano l’amore, l’accoglienza, il perdono, i migliori antidoti contro l’odio, il pregiudizio e la vendetta che avvelenano la vita di persone e di comunità».

Domenica mattina, sulla spianata del Santuario di Knock, dopo la visita alla Cappella dell’Apparizione, il Santo Padre ha invitato gli irlandesi a continuare la tradizione di pregare il Rosario in famiglia, come il mezzo più sicuro per tenere la famiglia unita. Davanti alla statua della Madonna ha poi affidato tutte le famiglie a Maria e ha pregato per le «vittime di abusi da parte di membri della Chiesa in Irlanda», invocando la «ricerca della verità e della giustizia» e implorando il perdono del Signore per questa «piaga aperta», affinché non accadano mai più crimini del genere.

Una ulteriore richiesta di perdono è stata pronunciata da Papa Francesco nell’atto penitenziale che ha introdotto la Messa al Phoenix Park di Dublino, facendosi portatore delle sofferenze e delle aspettative delle persone vittime di abusi «da parte di membri qualificati della Chiesa», otto delle quali aveva precedentemente incontrato.

Nell’omelia della Messa ha incoraggiato le famiglie cristiane a diventare testimoni della Buona Notizia, anche se non è facile perché le parole di Gesù sono ‘dure’, tuttavia, come ci hanno insegnato i santi, in particolare San Colombano e i suoi compagni, occorre non lasciarci scoraggiare «dallo sguardo gelido dell’indifferenza o dai venti burrascosi dell’ostilità». Le sfide dell’attualità ci devono interrogare se anche noi troviamo duri gli insegnamenti di Gesù: «Quanto è sempre difficile perdonare quelli che ci feriscono! Che sfida è sempre quella di accogliere il migrante e lo straniero! Com’è doloroso sopportare la delusione, il rifiuto o il tradimento! Quanto è scomodo proteggere i diritti dei più fragili, dei non ancora nati o dei più anziani, che sembrano disturbare il nostro senso di libertà».

Il Papa ha concluso l’omelia esprimendo l’esigenza di una Chiesa in uscita «per portare le parole di vita eterna alle periferie del mondo», per «condividere la gioia del Vangelo”, auspicando di “condividere il Vangelo della famiglia come gioia per il mondo!».

Al termine della celebrazione è stato annunciato che fra tre anni l’Incontro Mondiale si terrà a Roma.

Laura Corrieri (Ufficio per la Pastorale con la Famiglia)




FEDE IN FAMIGLIA

Domenica 13 maggio si celebra la Festa della famiglia.

Seguendo le indicazioni pastorali del vescovo Fausto Tardelli anche quest’anno la diocesi di Pistoia celebrerà la Festa della famiglia domenica 13 maggio. “Una giornata speciale” dedicata alla famiglia e “l’occasione di una adeguata contemplazione della famiglia di Nazaret e dei suoi esempi, a beneficio delle nostre famiglie” (Direttorio di pastorale familiare, CEI) affinché venga celebrata “la gioia dell’amore che si vive nelle famiglie” (Papa Francesco).

Il tema scelto dalla conferenza episcopale della Toscana per questo anno è “La fede, preziosa eredità di famiglia“.

Chiediamo ad ogni parrocchia e associazione di celebrare, nelle modalità che ritiene opportune, questa festa (ad esempio con il rinnovo delle promesse matrimoniali, omelia dedicata al tema, benedizione e preghiera al termine della liturgia, incontri, giochi etc. ). L’ufficio ha anche preparato un segnalibro dedicato a questa giornata che potete ritirare alla libreria San Jacopo.

L’equipe di Pastorale con la Famiglia




VIVERE LA FEDE IN FAMIGLIA

Domenica 13 maggio si celebra la Festa della famiglia

Seguendo le indicazioni pastorali del vescovo Fausto Tardelli anche quest’anno la diocesi di Pistoia celebrerà la Festa della famiglia domenica 13 maggio. “Una giornata speciale” dedicata alla famiglia e “l’occasione di una adeguata contemplazione della famiglia di Nazaret e dei suoi esempi, a beneficio delle nostre famiglie” (Direttorio di pastorale familiare, CEI) affinché venga celebrata “la gioia dell’amore che si vive nelle famiglie” (Papa Francesco).

Il tema scelto dalla conferenza episcopale della Toscana per questo anno è “La fede, preziosa eredità di famiglia“.

Chiediamo ad ogni parrocchia e associazione di celebrare, nelle modalità che ritiene opportune, questa festa (ad esempio con il rinnovo delle promesse matrimoniali, omelia dedicata al tema, benedizione e preghiera al termine della liturgia, incontri, giochi etc. ). L’ufficio ha anche preparato un segnalibro dedicato a questa giornata che potete ritirare alla libreria San Jacopo.

L’equipe di Pastorale con la Famiglia




Riscoprire la Fecondità in un cammino di Amore

L’ufficio Pastorale con la famiglia di Pistoia invita a partecipare all’incontro di sabato 10 marzo alle ore 15.30 presso la Sala Capitolare del Convento di San Francesco.  Sarà l’occasione per conoscere la realtà delle Famiglie di Mamre il cui proposito è quello di aiutare le famiglie a vivere la scoperta di una eventuale sterilità non come punizione o ingiustizia, ma come occasione essenziale sia per trovare una fecondità più profonda che viene da Dio, sia per riscoprire la Grazia e la responsabilità del sacramento del matrimonio.

«Il fecondo amore coniugale si esprime in un servizio alla vita dalle forme molteplici, delle quali la generazione e l’educazione sono quelle più immediate, proprie ed insostituibili. In realtà, ogni atto di vero amore verso l’uomo testimonia e perfeziona la fecondità spirituale della famiglia perché è obbedienza al dinamismo interiore profondo dell’amore come donazione di sé agli altri.
A questa prospettiva, per tutti ricca di valore e di impegno, sapranno ispirarsi in particolare quei coniugi che fanno l’esperienza della sterilità fisica.

La fecondità delle famiglie deve conoscere una sua incessante “creatività”, frutto meraviglioso dello Spirito di Dio che spalanca gli occhi del cuore per scoprire le nuove necessità e sofferenze della nostra società, e che infonde coraggio per assumerle e darvi risposta».

(San Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio).

Riprendiamo dal settimanale La Vita del 01/03/2018 il seguente articolo:

A PISTOIA LE “FAMIGLIE DI MAMRE”

Un cammino di fecondità nell’amore per chi vive il dramma dell’impossibilità di avere figli.

La pastorale Familiare ha promosso un’importante iniziativa: sabato 10 marzo alle ore 15.30,saranno presenti a Pistoia nella sala capitolare del Convento di San Francesco le Famiglie di Mamre.  Le Famiglie di Mamre porteranno alla comunità il frutto della loro esperienza maturata all’ombra della fede.  La loro missione è “Riscoprire la fecondità di un cammino di amore con l’intento di accrescere la fede della coppie di fronte alla propria difficoltà di generare la vita”. Andiamo a scoprire questa realtà con Alessio Della Bella, membro dell’equipe di Famiglie di Mamre.

Le famiglie di Mamre si rivelano come un’importante realtà sorta all’interno della chiesa di Firenze. Com’è nato il vostro desiderio di incontrare altre coppie per accompagnarle nel vivere l’impossibilità di avere figli?

Quando, come coppie, ci siamo trovati nella impossibilità di poter generare la vita ci siamo sentiti soli. Abbiamo cominciato a cercare informazioni su internet per un aiuto pastorale dedicato a coppie sterili, ma non abbiamo trovato niente. Allora con un’altra coppia, Lorenzo e Paola, abbiamo provato a mettere su degli incontri alla luce della Parola di Dio e sulla base della nostra esperienza.  L’intento è proprio quello di aiutare altre coppie laddove noi ci siamo sentiti soli.

Quale ruolo può avere la fede in queste situazioni a partire dalla vostra esperienza personale?

Per noi coppie la fede ha voluto dire tutto. Senza l’amore che Dio ha riversato in noi, mai avremmo potuto aprirci alla vita. Noi, ad esempio abbiamo tre figli adottati, un’altra coppia cinque, tra cui uno disabile. Senza la fede, senza aver incontrato Dio nella nostra esistenza, mai avremmo potuto aprirci in modo così totale alla vita. Rivolgiamo il nostro servizio anche a quelle coppie che non credono, che dicono di ritenersi atee; alla fine la nostra esperienza li aiuta a sentirsi amati da Dio.

La vostra missione è quella di proporre alle coppie “un cammino di fecondità nell’amore”. Che cosa implica questo cammino?

Questo cammino si racchiude in tre fine settimana. A primavera i primi due che chiamiamo “ciclo di incontri”. In origine si basavano su cinque incontri settimanali del venerdì. Poiché le coppie venivano da fuori diocesi, anche da lontano (Palermo, Roma, Milano..), abbiamo pensato che fosse meglio organizzare due fine settimana perché le coppie potessero stare insieme e condividere le loro esperienze. A fine estate, proponiamo il terzo week end: è l’occasione per stare insieme ai dottori  e specialisti amici e fratelli nella fede che si sono resi disponibili per ascoltare le coppie: andrologi, pediatri, psicologi, psicoterapeuti. Ognuno offre il suo contributo per aiutare le coppie.

Da chi è composta la vostra equipe?

Un sacerdote, Don Paolo Anfuso, segue il nostro percorso e l’equipe, formata da me, mia moglie, Lorenzo e Paola, Silvestro e Antonella Paluzzi, due psicoterapeuti che si occupano di pastorale a Roma e a Lamezia Terme. Si sono poi aggiunti all’equipe, occupandosi dell’accoglienza delle coppie, Leonardo e Cristina Borgioli. Negli anni si sono inseriti anche vari dottori: Sara Bartoli, psicoterapeuta, Alessandro Papini, andrologo, Maria Novella Sciarra, ginecologa, Franchini Valfrè, pediatra e genitore adottivo, Maria Chiara Franchini, biologa.

Qual è lo scopo della vostra serata a Pistoia?

Lo scopo è principalmente quello di far conoscere la realtà di famiglie di Mamre fuori della nostra diocesi, per aprirci a famiglie che vivono la realtà dell’infertitilità. Durante l’incontro è anche previsto un momento di informazione degli operatori pastorali poiché il Dott. Alessandro Papini parlerà delle finalità di Famiglie di Mamre al punto di vista bioetico.

Chi volesse incontrarvi come può farlo?

Famiglie di Mamre si trova su FB (Famiglie di Mamre), ma è possibile contattarci al seguente numero di telefono : Panero Cristina  360 0707547, oppure mandando una mail a famigliedimamre@gmali.com  e/o a accoglienzamamre@gmail.com

Daniela Raspollini

 




RISCOPRIRE LA FECONDITÀ IN UN CAMMINO DI AMORE: UN INCONTRO DA NON PERDERE IL 10 MARZO

L’ufficio Pastorale con la famiglia di Pistoia invita a partecipare all’incontro di sabato 10 marzo alle ore 15.30 presso la Sala Capitolare del Convento di San Francesco.  Sarà l’occasione per conoscere la realtà delle Famiglie di Mamre il cui proposito è quello di aiutare le famiglie a vivere la scoperta di una eventuale sterilità non come punizione o ingiustizia, ma come occasione essenziale sia per trovare una fecondità più profonda che viene da Dio, sia per riscoprire la Grazia e la responsabilità del sacramento del matrimonio.

«Il fecondo amore coniugale si esprime in un servizio alla vita dalle forme molteplici, delle quali la generazione e l’educazione sono quelle più immediate, proprie ed insostituibili. In realtà, ogni atto di vero amore verso l’uomo testimonia e perfeziona la fecondità spirituale della famiglia perché è obbedienza al dinamismo interiore profondo dell’amore come donazione di sé agli altri.
A questa prospettiva, per tutti ricca di valore e di impegno, sapranno ispirarsi in particolare quei coniugi che fanno l’esperienza della sterilità fisica.

La fecondità delle famiglie deve conoscere una sua incessante “creatività”, frutto meraviglioso dello Spirito di Dio che spalanca gli occhi del cuore per scoprire le nuove necessità e sofferenze della nostra società, e che infonde coraggio per assumerle e darvi risposta».

(San Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio).

Riprendiamo dal settimanale La Vita del 01/03/2018 il seguente articolo:

A PISTOIA LE “FAMIGLIE DI MAMRE”

Un cammino di fecondità nell’amore per chi vive il dramma dell’impossibilità di avere figli.

La pastorale Familiare ha promosso un’importante iniziativa: sabato 10 marzo alle ore 15.30,saranno presenti a Pistoia nella sala capitolare del Convento di San Francesco le Famiglie di Mamre.  Le Famiglie di Mamre porteranno alla comunità il frutto della loro esperienza maturata all’ombra della fede.  La loro missione è “Riscoprire la fecondità di un cammino di amore con l’intento di accrescere la fede della coppie di fronte alla propria difficoltà di generare la vita”. Andiamo a scoprire questa realtà con Alessio Della Bella, membro dell’equipe di Famiglie di Mamre.

Le famiglie di Mamre si rivelano come un’importante realtà sorta all’interno della chiesa di Firenze. Com’è nato il vostro desiderio di incontrare altre coppie per accompagnarle nel vivere l’impossibilità di avere figli?

Quando, come coppie, ci siamo trovati nella impossibilità di poter generare la vita ci siamo sentiti soli. Abbiamo cominciato a cercare informazioni su internet per un aiuto pastorale dedicato a coppie sterili, ma non abbiamo trovato niente. Allora con un’altra coppia, Lorenzo e Paola, abbiamo provato a mettere su degli incontri alla luce della Parola di Dio e sulla base della nostra esperienza.  L’intento è proprio quello di aiutare altre coppie laddove noi ci siamo sentiti soli.

Quale ruolo può avere la fede in queste situazioni a partire dalla vostra esperienza personale?

Per noi coppie la fede ha voluto dire tutto. Senza l’amore che Dio ha riversato in noi, mai avremmo potuto aprirci alla vita. Noi, ad esempio abbiamo tre figli adottati, un’altra coppia cinque, tra cui uno disabile. Senza la fede, senza aver incontrato Dio nella nostra esistenza, mai avremmo potuto aprirci in modo così totale alla vita. Rivolgiamo il nostro servizio anche a quelle coppie che non credono, che dicono di ritenersi atee; alla fine la nostra esperienza li aiuta a sentirsi amati da Dio.

La vostra missione è quella di proporre alle coppie “un cammino di fecondità nell’amore”. Che cosa implica questo cammino?

Questo cammino si racchiude in tre fine settimana. A primavera i primi due che chiamiamo “ciclo di incontri”. In origine si basavano su cinque incontri settimanali del venerdì. Poiché le coppie venivano da fuori diocesi, anche da lontano (Palermo, Roma, Milano..), abbiamo pensato che fosse meglio organizzare due fine settimana perché le coppie potessero stare insieme e condividere le loro esperienze. A fine estate, proponiamo il terzo week end: è l’occasione per stare insieme ai dottori  e specialisti amici e fratelli nella fede che si sono resi disponibili per ascoltare le coppie: andrologi, pediatri, psicologi, psicoterapeuti. Ognuno offre il suo contributo per aiutare le coppie.

Da chi è composta la vostra equipe?

Un sacerdote, Don Paolo Anfuso, segue il nostro percorso e l’equipe, formata da me, mia moglie, Lorenzo e Paola, Silvestro e Antonella Paluzzi, due psicoterapeuti che si occupano di pastorale a Roma e a Lamezia Terme. Si sono poi aggiunti all’equipe, occupandosi dell’accoglienza delle coppie, Leonardo e Cristina Borgioli. Negli anni si sono inseriti anche vari dottori: Sara Bartoli, psicoterapeuta, Alessandro Papini, andrologo, Maria Novella Sciarra, ginecologa, Franchini Valfrè, pediatra e genitore adottivo, Maria Chiara Franchini, biologa.

Qual è lo scopo della vostra serata a Pistoia?

Lo scopo è principalmente quello di far conoscere la realtà di famiglie di Mamre fuori della nostra diocesi, per aprirci a famiglie che vivono la realtà dell’infertitilità. Durante l’incontro è anche previsto un momento di informazione degli operatori pastorali poiché il Dott. Alessandro Papini parlerà delle finalità di Famiglie di Mamre al punto di vista bioetico.

Chi volesse incontrarvi come può farlo?

Famiglie di Mamre si trova su FB (Famiglie di Mamre), ma è possibile contattarci al seguente numero di telefono : Panero Cristina  360 0707547, oppure mandando una mail a famigliedimamre@gmali.com  e/o a accoglienzamamre@gmail.com

Daniela Raspollini




IN FAMIGLIA VERSO LA PASQUA: DISPONIBILE IL SUSSIDIO PER LA QUARESIMA DELL’UFFICIO FAMIGLIA

Torna “In famiglia verso la Pasqua“, il nuovo sussidio per il tempo di Quaresima curato dall’Ufficio per la Pastorale con la Famiglia. Il sussidio è disponibile gratuitamente presso la Libreria San Jacopo (via Puccini, 32 – Pistoia – Tel. 0573.21130 – E-mail: libreriasanjacopo@tiscali.it ) ma è anche possibile scaricarlo in pdf qui.

In questo tempo di Quaresima predisponiamo il nostro cuore ed il nostro spirito a ritrovarci più intimamente col Signore e vivere meglio i suoi insegnamenti, per essere così maggiormente in grado di condividere con i più poveri quello che abbiamo.

Nell’Anno Pastorale dei Poveri infatti, il nostro Vescovo ci chiede di volgere lo sguardo verso l’altro. Accanto a noi ci sono tante persone nude, private della loro dignità, del rispetto e della libertà di poter fare le loro scelte di vita: impegnamoci ad offrire loro i vestiti della nostra attenzione, della premura e della fraternità che sa farsi solidale.

In questo periodo di Quaresima, insieme ai nostri figli, facciamo gesti concreti di amore fraterno: visitiamo persone malate, anziane o in carcere, soccorriamo generosamente chi è più in necessità,facciamo compagnia alle persone sole.

Chiediamo al Signore che insegni alle nostre famiglie a vivere la sobrietà e a trasmettere agli altri la gioia e la pace dell’anima.
In questi quaranta giorni prestiamo maggiore attenzione alla parola di Dio, riservando più tempo alla preghiera e a momenti di silenzio, pratichiamo alcune rinunce, anche piccole ma che siano espressione concrete di digiuno e apriamoci a relazioni fraterne con tutti nel servizio della carità.
Il Signore guidi e sostenga le nostre famiglie nell’itinerario quaresimale verso una felice Pasqua di Risurrezione.

IL LIBRETTO

Il libretto è stato pensato per fornire un sussidio comune alle famiglie della diocesi in preparazione alla Pasqua.
Esso è diviso in 7 capitoli corrispondenti alle Domeniche di Quaresima, Palme e Pasqua.
Ognuno di questi capitoli è diviso a sua volta in  sezioni:
(sez.1) Vangelo del giorno;
(sez.2) commento alla Parola;
(sez.3) racconto per bambini;
(sez.4) disegno da colorare;
(sez.5) 10 comandamenti.
Le storie sono tratte dal libro “Le dieci parole di Tullio” di Massimo Camisasca vescovo della diocesi di Reggio Emilia – Guastalla.

Le cinque sezioni vorrebbero simboleggiare alcune tappe del percorso di fede per una famiglia:
l’ascolto della Parola (sez.1),
la riflessione (sez.2),
la testimonianza attraverso il racconto (sez.3),
l’operare attraverso la manualità del disegno e del gioco (sez.4)
il rispetto dei comandamenti (sez.3 e 5) ed infine
il pregare in famiglia.




In famiglia verso la Pasqua

Carissime famiglie,
in questo tempo di Quaresima predisponiamo il nostro cuore ed il nostro spirito a ritrovarci più intimamente col Signore e vivere meglio i suoi insegnamenti, per essere così maggiormente in grado di condividere con i più poveri quello che abbiamo.

Nell’Anno Pastorale dei Poveri infatti, il nostro Vescovo ci chiede di volgere lo sguardo verso l’altro. Accanto a noi ci sono tante persone nude, private della
loro dignità, del rispetto e della libertà di poter fare le loro scelte di vita, impegnamoci ad offrire loro i vestiti della nostra attenzione, della premura e della fraternità che sa farsi solidale.

In questo periodo di Quaresima, insieme ai nostri figli, facciamo gesti concreti di amore fraterno: visitiamo persone malate, anziane o in carcere, soccorriamo generosamente chi è più in necessità,facciamo compagnia alle persone sole.

Chiediamo al Signore che insegni alle nostre famiglie a vivere la sobrietà e a trasmettere agli altri la gioia e la pace dell’anima.
In questi quaranta giorni prestiamo maggiore attenzione alla parola di Dio, riservando più tempo alla preghiera e a momenti di silenzio, pratichiamo alcune rinunce, anche piccole ma che siano espressione concrete di digiuno e apriamoci a relazioni fraterne con tutti nel servizio della carità.
Il Signore guidi e sostenga le nostre famiglie nell’itinerario quaresimale verso una felice Pasqua di Risurrezione.

IL LIBRETTO

Il libretto è stato pensato per fornire un sussidio comune alle famiglie della diocesi in preparazione alla Pasqua.
Esso è diviso in 7 capitoli corrispon denti alle Domeniche di Quaresima, Palme e Pasqua.
Ognuno di questi capitoli è diviso a sua volta in  sezioni:
(sez.1) Vangelo del giorno;
(sez.2) commento alla Parola;
(sez.3) racconto per bambini;
(sez.4) disegno da colorare;
(sez.5) 10 comandamenti.
Le storie sono tratte dal libro “Le dieci parole di Tullio” di Massimo Camisasca vescovo della diocesi di Reggio Emilia – Guastalla.
Le cinque sezioni vorrebbero simboleggiare alcune tappe del percorso di fede per una famiglia:
l’ascolto della Parola (sez.1),
la riflessione (sez.2),
la testimonianza attraverso il racconto (sez.3),
l’operare attraverso la manualità del disegno e del gioco (sez.4)
il rispetto dei comandamenti (sez.3 e 5) ed infine
il pregare in famiglia.

Qui trovate il libretto in formato digitale, alla libreria San Jacopo troverete le copie cartacee.