Un nuovo organo “antico” per l’oratorio di San Rocco

Sabato 26 ottobre un concerto per l’inaugurazione. L’organo Agati del settecento è stato restaurato e rinnovato dall’organaro Samuele Maffucci.

L’inaugurazione del nuovo (e antico) organo dell’Oratorio di San Rocco avrà luogo sabato 26 ottobre alle ore 16.30. Dopo i saluti delle autorità civili sarà presentato il nuovo strumento realizzato da Pietro Agati alla fine del Settecento e ora restaurato e rinnovato da Samuele Maffucci.
Seguirà un concerto dell’organista Umberto Pineschi accompagnato dalla flautista Lucia Fronges. La conclusione è affidata al coro Parrocchiale di San Rocco, composto da adulti e bambini con l’accompagnamento musicale di Matteo Totaro.
I lavori all’organo dell’Oratorio sono stati finanziati dalla Parrocchia di Santa Maria Assunta a San Rocco, con l’aiuto della Fondazione CARIPT e il contributo dell’8×1000 della Chiesa Cattolica.

A proposito dell’organo di San Rocco

Una delle caratteristiche dei toscani, e perciò anche dei pistoiesi, è la parsimonia. Essa, con le dovute eccezioni, è stata da sempre ricercata anche alla costruzione di un organo, eseguito con il minimo possibile di materiale e di spazio, ma cercando di farlo apparire più grande e ricco di quanto oggettivamente lo sia.
Samuele Maffucci è stato obbligato a seguire, per il nuovo organo dell’oratorio di San Rocco, questa filosofia. Lo spazio era infatti ridottissimo ed il materiale sonoro di Pietro Agati reimpiegato era niente più che essenziale. Il risultato è pero stupefacente perché l’organo offre le prestazioni pari a quelle di uno strumento più grande. Questo lo si avverte soprattutto nel ripieno che suona praticamente come intero, nonostante che nella serie di file dal Principale 8’ alla Vigesimanona ne manchino due, cioè la Decimanona e la Vigesimaseconda.
Le piccole dimensioni dell’organo di San Rocco non pongono ostacoli alla ricerca del colore, caratteristica della scuola organaria pistoiese e abbiamo pertanto ben tre registri di concerto, mentre da altre parti d’Italia magari ce ne sarebbe stato uno solo o addirittura niente: Flauto in ottava, la Voce umana battente ed un Cornetto a due file che inizia dal Sol della terza ottava, come nell’organo Hermas della chiesa di San Ignazio a Pistoia.
L’organaro Maffucci ha genialmente sfruttato lo spazio laterale della facciata per collocarvi due canne non previste da Agati, cioè il Do e il Do diesis della seconda ottava del Principale che prima appariva solo dal Re, e soprattutto ha completato comprimendo ulteriormente i già angusti spazi, la prima ottava, che pertanto è cromatica e che permetterà un ampliamento notevole del repertorio eseguibile.
Un organo, però, vale, alle fine, soprattutto per il suo suono. Questa è davvero la carta vincente di quell’organo dell’oratorio di San Rocco: potente di volume, ricco di colore ed affascinante per la sua raffinata qualità.
Don Umberto Pineschi




Al via la nuova edizione del festival di Musica Antica

Ottaviano Tenerani, del gruppo “Il Rossignolo”, presenta un programma ricco di appuntamenti. L’iniziativa è organizzata dall’Accademia Internazionale d’Organo e Musica Antica Giuseppe Gherardeschi di Pistoia

Quando si svolgerà a Pistoia il festival e dove? Quali sono le finalità di questa iniziativa?

Pistoia Musica Antica è un’esperienza didattica e concertistica rivolta a tutti gli appassionati e ai professionisti dell’approccio al repertorio musicale secondo criteri filologici. L’edizione 2019 si svolge presso l’Accademia Gherardeschi (Chiesa di S. Ignazio di Loyola) e in altri luoghi predisposti a questo tipo di attività (Cattedrale, Chiesa del Carmine) dall’1 al 6 luglio. Le lezioni si terranno mattina e pomeriggio. I concerti vedranno impegnati gli studenti a partire dal 1 Luglio in Cattedrale (Maki Nishimura, organo) per proseguire il 4 Luglio in Accademia (Bianca Barsanti, soprano e Michele Salotti, clavicembalo), il 6 Luglio in S. Ignazio con il concerto finale dei corsisti, il 9 Luglio ancora in S. Ignazio (Maki Nishimura, organo) e termineranno il 10 luglio con Keiko Kaihatsu (organo) alla Chiesa del Carmine.
In questa edizione sono attivi i corsi di canto barocco, flauto traverso, flauto dolce e oboe, violino barocco, tastiere storiche e basso continuo, musica d’insieme.

Chi promuove l’evento?

L’evento è promosso e organizzato dall’Accademia Internazionale d’Organo e Musica Antica Giuseppe Gherardeschi di Pistoia in collaborazione con il gruppo Il Rossignolo, complesso su strumenti originali in residence presso l’Accademia per progetti didattici e artistici.

Cosa si intende per “musica antica”?

Per musica antica s’intende generalmente la musica colta composta in Europa fino a tutto il secolo XVIII. Più in generale si è però inteso l’insieme delle musiche di cui si era interrotta tradizione esecutiva e quindi sono oggi comprese anche quelle composte entro tutto il XIX secolo. Ciò che ha inizialmente distinto la “musica antica” è il fatto che la sua esecuzione si basa sull’impiego di strumenti musicali “storici” e su una ricerca musicologica che attinge direttamente alle fonti originali. Nel corso degli anni si sono però moltiplicati progressivamente in tutta Europa, negli Stati Uniti d’America e in Giappone i complessi vocali e strumentali specializzati in tutti i vari aspetti di questo vasto ambito musicale, sono nate riviste specializzate, festival e stagioni concertistiche, e un mercato discografico specifico. Le conoscenze in campo interpretativo, organologico e tecnico si sono notevolmente accresciute e ad oggi il concetto di historically informed performance è stato applicato – come detto – anche al repertorio classico e romantico.

In questo festival verranno dunque usati degli strumenti antichi, quali?

Sarà impiegato tutto il cospicuo parco strumenti dell’Accademia; vari e importanti organi, tutti gli strumenti a tastiera in dotazione (clavicembali, fortepiano, clavicordo, virginale) e i preziosi strumenti a fiato (oboe e flauti traversi) su cui gli studenti potranno affrontare e sperimentale i vari stili e repertori come momento fondamentale di esperienza artistica e formativa. L’Accademia è particolarmente lieta e orgogliosa di questa ricchezza strumentale che ne fa un polo, per possibilità di studio rivolte agli studenti, unico e privilegiato nel panorama nazionale.

C’è interesse nei giovani per questa proposta musicale?

Decisamente e i numeri parlano chiaro. In questi ultimi sette anni centinaia di studenti in una fascia che varia dalle scuole elementari (avviamento alla musica) fino al livello post universitario di perfezionamento (provenienti da Europa, Stati Uniti e Giappone) hanno frequentato e dato vita alle iniziative dell’Accademia. A partire dal 2017 oltre quaranta sono stati gli appuntamenti annuali tra i vespri d’organo, i corsi, le masterclass, i concerti degli studenti, i concerti delle istituti ospiti, i concerti presso altre istituzioni. Le collaborazioni con i conservatori di Trieste, Genova, Firenze, Siena, Pesaro, Reggio Calabria, Cosenza, Cagliari, l’Accademia di Shirakawa in Giappone e l’Istituto Musicale Diocesano di Lucca, il Museo di San Colombano/Collezione Tagliavini di Bologna; le iniziative per le scuole elementari e medie delle provincie di Pistoia e Pisa e i progetti con l’Accademia Strata di Pisa, l’Accademia della Chitarra di Pontedera, la Scuola Bonamici di Pisa, l’Orchestra Suzuki toscana, la scuola Mabellini e l’orchestra Leonore di Pistoia. Molti i contatti con ulteriori Istituzioni italiane e straniere in via di definizione e sviluppo.

Chi è interessato a chi può rivolgersi?

Per informazioni: Accademia Internazionale d’Organo e Musica Antica “Giuseppe Gherardeschi”, Piazza Spirito Santo 8, 51100 Pistoia; Telefono: +39 0573 28787 – info@accademiagherardeschi.info
Oppure: Il Rossignolo – www.ilrossignolo.com – info@ilrossignolo.com – didattica@ilrossignolo.com

Daniela Raspollini




La musica che libera il cuore: Irene Grandi canta per i detenuti

Un ospite d’eccezione nella casa circondariale di Pistoia: Irene Grandi, la nota cantante, ha partecipato alla festa di san Basilide, patrono delle guardie penitenziarie e degli operatori che lavorano in carcere. Una festa che ha previsto la santa messa presieduta dal vescovo Fausto Tardelli e concelebrata da padre Alfredo Paladini, frate cappuccino e cappellano da oltre dodici anni del Santa Caterina in Brana.

È proprio grazie a Padre Alfredo che Irene Grandi si è resa disponibile per partecipare alla festa e animare con il canto la santa messa. «Conosco da sempre il marito – precisa padre Alfredo – ho celebrato io il loro matrimonio ed è nata un’amicizia anche con Irene, che ha iniziato con me un suo percorso spirituale. Ha uno stile molto semplice; è una persona buona e umile. Come tutti i grandi artisti ha un cuore aperto all’altro». «L’arte – commenta padre Alfredo – è davvero una finestra verso l’invisibile. È stato bello vedere come anche le persone più dure in carcere si sono commosse durante il canto».

Durante la celebrazione Irene Grandi ha cantato «Halleluja» di Leonard Cohen, un brano molto noto, di grandissima intensità umana e dalla forte carica emotiva, poi «Fratello Sole e Sorella Luna», ispirato alla figura di Francesco d’Assisi e già nel noto film di Zeffirelli. Irene Grandi ha concluso la festa con la beatlesiana «Let it be»: una chiusura corale che ha coinvolto tutti i presenti.

Nella sua omelia il vescovo ha fatto riferimento alla giustizia, che per il cristiano mai si separa dalla misericordia. «La giustizia, ha ricordato monsignor Tardelli, chiede di essere sempre custodita dentro un alveo di misericordia: senza questo riferimento alla misericordia diventa facilmente vendetta».

San Basilide è il patrono della polizia penitenziaria e di quanti vivono il carcere dall’altra parte della grata: «Ci sono alcuni detenuti – ricorda padre Alfredo – che conosco da più di vent’anni. Dico sempre che il carcere è “carcerogeno”, anche per chi ci lavora non è facile, ti resta addosso. Per questo il lavoro spirituale è molto utile, per i detenuti come per gli assistenti». Un servizio, quello di Padre Alfredo, che permette di misurare anche la forza sorprendente della grazia di Dio. «Per un periodo  – ricorda il frate cappuccino – ho avuto a che fare con un caso particolarmente duro: un serial killer particolarmente noto per la sua ferocia. Ricordo che appena mi vide cominciò a urlarmi con violenza fin quasi a venirmi addosso. Ero pronto a tutto, anche al peggio, ma poi d’improvviso si è sentito malissimo: un infarto lo aveva colpito proprio in quel momento. Lo abbiamo portato d’urgenza in ospedale dove ha avuto un intervento. Lì sono andato a trovarlo tutti i giorni. Quando si è ripreso – con mio grande stupore – mi ha fatto delle domande sul Vangelo, che ho cominciato a leggergli ogni giorno. Nei giorni successivi mi chiese di pregare con lui e poi anche di confessarsi. Ha intrapreso un vero e proprio cammino penitenziale che lo ha portato anche a ricevere la comunione. Tornato in carcere voleva servirmi sempre la messa e leggere le letture;  poi è stato trasferito. Il Signore mi ha stupito: è la forza trasformatrice del Vangelo. Il carcere – confida padre Alfredo – resta comunque un luogo difficile, per detenuti e assistenti: ci sono sempre difficoltà, momenti di dolore, di frattura interiore. D’altra parte quell’episodio mi ha anche aiutato, perché in carcere gli altri detenuti hanno cominciato a dire: chi manca di rispetto al frate gli prende un infarto!».

In occasione della festa di San Basilide erano presenti numerose autorità istituzionali: la prefetto di Pistoia, Emilia Zarrilli, il Vice-Sindaco, Anna Maria Celesti e tutti i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, accanto, ovviamente al Direttore dell’istituto Loredana Stefanelli, il Comandante della Polizia Penitenziaria e tutto il personale. Tra i presenti anche numerosi familiari degli operatori.

D.R.




Sonate di Händel e capricci di Viviani

Due importanti appuntamenti per l’Accademia internazionale d’organo e musica antica Giuseppe Gherardeschi

Sabato 9 e domenica 10 marzo alle ore 18.30, presso la chiesa di Sant’Ignazio di Loyola sarà possibile ascoltare l’esecuzione integrale delle sonate per flauto traverso e clavicembalo di Georg Friedrich Händel. L’evento è realizzato in collaborazione con l’Istituto superiore di studi musicali Rinaldo Franci di Siena. Le sonate, tra le più belle del periodo barocco, saranno eseguite con uno straordinario strumento antico: il flauto traverso J. H. Rottenburgh (1720 circa) dell’Accademia Gherardeschi di Pistoia. L’ingresso è libero.

Nel cartellone dei tradizionali “Vespri d’Organo” dell’Accademia Gherardeschi si segnala anche un altro concerto evento ancora presso la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola venerdì 22 marzo alle ore 21.15.

L’appuntamento è con i Capricci Armonici da chiesa e da camera di Giovanni Bonaventura Viviani (1678). Giovanni Buonaventura Viviani, una delle più importanti figure del barocco musicale italiano, nacque nel 1638 a Firenze e incominciò a lavorare ancora diciottenne come violinista presso la corte di Innsbruck dal 1656 fino almeno al 1660. Tra il 1672 ed il 1676 fu maestro della cappella di corte a Innsbruck dell’imperatore Leopoldo I. Dal 1678 al 1682 fu impresario teatrale a Napoli. Nel 1686 divenne maestro di cappella del principe di Bisignano. Dal gennaio del 1687 al dicembre del 1692 fu maestro di cappella alla Cattedrale di Pistoia, dove probabilmente morì l’anno successivo.
Viviani, compose e pubblicò nel 1678 i «Capricci armonici da chiesa e da camera à violino solo et sonate per tromba sola». I suoi capricci verranno eseguiti integralmente nella chiesa di Sant’Ignazio di Pistoia sull’organo di Willem Hermans del 1664, che certamente il Viviani ha ascoltato nell’ultimo periodo della sua vita. Per questo motivo proprio in sant’Ignazio verrà realizzato un CD con l’integrale dei Capricci nell’esecuzione degli stessi musicisti che li presenteranno in concerto.
Il concerto vedrà Enrico Parizzi al violino, Simone Amelli alla tromba e Nicola Lamon all’organo.

Per info: http://www.accademiagherardeschi.it

redazione




I quarant’anni del Sicomoro

Un anno speciale per festeggiare la lunga carriera dal gruppo pop-rock pistoiese di ispirazione cristiana

Il Gruppo musicale Sicomoro di Pistoia festeggia quest’anno quarant’anni di musica pop rock di ispirazione cristiana. Il gruppo, formatosi nel 1979, in questi quaranta anni ha composto e proposto canzoni proprie, molte delle quali ispirate direttamente dalle Scritture e proposte in centinaia di concerti in tutta la penisola, attraverso sale parrocchiali, teatri, piazze, festival.

Il Sicomoro ha prodotto numerosi lavori discografici e le sue canzoni sono trasmesse dalle principali radio che diffondono la fede cristiana quali Radio Maria, Radio Mater e molte radio sul web. Il gruppo ha partecipato a molte trasmissioni di reti televisive sia locali come TVL che nazionali come RAI International.

Il significato del nome che il gruppo ha scelto vuole ricordare un episodio del vangelo di Luca dove si narra di un tale di nome Zaccheo che per vedere Gesù salì su un albero di Sicomoro, quindi la scelta del gruppo è stata sempre quella della testimonianza per dar modo di “vedere” Gesù e il suo messaggio a chi non lo conosce o ne è alla ricerca.
Quest’anno il Sicomoro proporrà nei suoi concerti un’antologia delle tante canzoni composte nella sua carriera, nella speranza di invogliare anche i giovani a suonare e a cantare per il Signore.

Il Sicomoro è disponibile per una serata di musica in cui, oltre alla musica, intende raccontare un po’ di episodi accaduti durante la sua lunga carriera interagendo con il pubblico. Il 2019 è iniziato con una bellissima serata evento alla Fondazione Tronci a Pistoia organizzata il 10 gennaio scorso, ma sono previste e molte altre occasioni, compreso un’altro grande evento previsto a Pistoia nel mese di giugno o settembre.

I Sicomoro sono: Chiara Biagini alla voce solista, Marco Pullerà alla batteria, Enzo Frati e Davide Ducceschi alle tastiere, Carlo Santini al basso, Antonio Cappellini alla chitarra.

Per contatti: Marco Pullerà 339 8037363 oppure pulleramarco@gmail.com o su facebook Gruppo il Sicomoro Pistoia.

La bellezza di cantare la vita

Intervista a David Ducceschi componente del gruppo

Siete stati promotori anche nella nostra diocesi della rinascita della musica sacra e d’autore dando testimonianza di quanto sia importante trasmettere la fede anche con il canto. In tanti anni avete avuto riscontri o esperienze positive che vorreste raccontare?

Sono stati tempi per crescere insieme abbiamo fatto un percorso di vita raccontando la nostra storia in musica. Abbiamo seguito la linea tracciata dal Gen Rosso e Gen Verde del movimento dei focolari con lo scopo di trasmettere valori cristiani. È stata un’esperienza importante nella speranza di comunicare ai giovani, attraverso il canto, la bellezza del Vangelo.
C’è bisogno, in questi tempi difficili, di comunicare la fede attraverso la musica nelle parrocchie e in un qualunque altro posto dove poter raccontare storie piene di speranza e di significato.

In questi anni avete voluto soffermarvi sulla vita dei santi raccontando in musica la loro storia…

Sì, abbiamo scelto la vita di alcuni santi che sono tesori di vita e di stile cristiano come San Francesco d’Assisi, Santa Gemma Galgani, Padre Massimiliano Kolbe.

Avete prodotto tanti lavori discografici che sono stati molto apprezzati e successivamente trasmessi da radio e TV; c’è un testo al quale siete particolarmente legati?

Tanto per citarne uno direi il canto “le tue ali” tratto dal noto salmo 56, trasmesso a lungo da radio Maria.

Quali sono stati gli eventi più belli della vostra carriera vissuti in diocesi?

Sono tante piccole cose, tra cui la preparazione al giubileo del 2000, con tanti eventi nella nostra città.

In tanti anni di carriera è cambiato il vostro stile o il vostro approccio alla musica?

Da parte nostra c’è ancora, come all’inizio, l’impegno di fare musica di ispirazione cristiana di qualità al miglior livello possibile.

Quale messaggio vi sentite di dare ai giovani di oggi?

Fare musica oggi è importante come lo era ieri e forse di più, suonare insieme permette di trasmettere e condividere valori, sentimenti, emozioni che sono comuni a tutti: in due parole cantate la vita!

(Daniela Raspollini)




Istituto Musicale Diocesano: iscrizioni aperte!

L’Istituto Musicale Diocesano “Don Lodovico Giustini” ha come scopo fondamentale la preparazione di musicisti disponibili per il servizio liturgico, specialmente per la Messa.

Lo struttura didattica è, comunque, quella di una normale scuola di musica. Si comincia con l’apprendimento della teoria musicale (il cosiddetto “solfeggio”) e si prosegue, anche in contemporanea, se chi si iscrive ha sufficienti cognizioni, con uno strumento o con il canto.

I corsi già funzionanti sono, oltre al solfeggio, quelli di organo, pianoforte, clavicembalo, flauto diritto, flauto traverso, canto. Se vi saranno almeno 3 iscritti, apriremo anche le classi di violino e di violoncello. La stessa modalità è prevista per il corso di canto gregoriano.

L’iscrizione può essere effettuata inviando per e-mail ( info@istitutogiustini.it ) alla scuola la propria richiesta, contenente le necessarie informazioni; nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono e corso scelto (ci si può iscrivere anche a più corsi).

I corsi si terranno dal lunedì 22 ottobre 2018 al venerdì 14 giugno 2019, interrotti dalle vacanze di Natale di Pasqua e dalle altre festività. Essi hanno luogo dal lunedì al venerdì, in genere nel pomeriggio, ma con possibilità di concordare altro orario.

Mons. Umberto Pineschi

 

Visita il sito e iscriviti!
www.istitutogiustini.it

CORSI INDIVIDUALI (1 ora settimanale)

Armonia e contrappunto
Clavicembalo
Organo
Pianoforte
Flauto
Violino
Violoncello
Canto

CORSI COLLETTIVI (1 ora settimanale)

Teoria musicale e solfeggio
Armonia
Canto gregoriano

Quote associative

CORSI INDIVIDUALI: € 70 ogni 4 lezioni
CORSI COLLETTIVI: € 25 ogni 4 lezioni




Aurora Wake up 2018! A Pistoia il festival di musica cristiana

Sul palco del centro Giovanni Paolo II alla Vergine tante band di Christian music

Torna Aurora Wake Up! Presso la parrocchia della Vergine di Pistoia venerdì 15 Giugno 2018 alle ore 21.00 prenderà il via la IX rassegna musicale “Aurora Wake up” Christian multifestival, I° Memorial Roberto Bignoli, compianto storico cantautore cattolico scomparso recentemente. Già molte le adesioni ancora in via di definizione da parte di numerosi artisti cristiani provenienti dalla Toscana e anche da più lontano, fra cui il Sicomoro, Mario Costanzi, Remy Varone, Voci del Cielo e tanti altri.

Fabio Logli, storico organizzatore della rassegna assieme ai suoi collaboratori, per quest’anno ha deciso di spostare la location del Multifestival a Pistoia e si è dichiarato soddisfatto delle adesioni e dell’accoglienza ottenuta fino ad oggi. La manifestazione sarà inoltre trasmessa in diretta web su Radio Golpe!

Un’occasione per trascorrere insieme una serata spensierata, ma non banale, fra musica e parole. L’ingresso è gratuito, pertanto tutti siamo invitati a partecipare. L’appuntamento è alle ore 21 nel Centro Giovanni Paolo, presso la Chiesa della Vergine di Pistoia

Per info: Fabio 347 8033756.

David Ducceschi




TRE VOLUMI E UN CONCERTO PER MONS. UMBERTO PINESCHI

Domenica 6 maggio alle ore 16.30 presso la Cattedrale di San Zeno, l’organista Wladimir Matesic eseguirà alcune composizioni per organo del sacerdote e musicista pistoiese recentemente pubblicate in tre volumi

Una vita spesa per la Chiesa e per la musica che vede un’importante coronamento nella pubblicazione in tre volumi delle sue opere per organo. La grande passione di Mons. Umberto Pineschi, proposto del Capitolo della Cattedrale, maestro d’organo e direttore dell’Accademia Internazionale d’organo L. Gherardeschi di Pistoia sarà illustrata domenica 6 maggio con un concerto del maestro Wladimir Matesic e dalla soprano Serena Arnò. Antonio Galanti, organista e compositore presenterà i tre volumi di Pineschi, che raccolgono composizioni di diverso genere e ispirazione. Sarà presente anche il vescovo Mons. Fausto Tardelli.

Don Umberto stesso, ci aiuta a scoprire il frutto di tanti anni di lavoro e passione per la musica.

Mons. Pineschi, come nasce questo suo lavoro cosi prezioso per la nostra chiesa?

Casualmente. Alcuni amici mi hanno chiesto via via di scrivere dei pezzi per scopi i più disparati e io ho scritto senza alcuna pretesa, certo non immaginando neppure lontanamente che potessere essere un giorno pubblicati. Un bel giorno, l’anno scorso, l’editrice VigorMusic, che ringrazio, ha deciso di pubblicare questi miei pezzi.

Quanto tempo ha impiegato per  realizzare questi tre volumi ?

Ormai  diversi anni fa, ho infatti iniziato nel 2003, in occasione della visita alla Mabellini della principessa Sayako, figlia degli Imperatori del Giappone.

Cosa è possibile trovare in questi volumi?

I pezzi hanno, fatte poche eccezioni, un tema: o canto gregoriamo, o canti popolari (per esempio il giappopnese Sakura), o nomi di persone, per esempio quello del nostro vescovo Fausto Tardelli, su cui ho scritto un Preludio e fuga.

Con questa sua opera intende ribadire il valore della musica sacra nella liturgia?

La liturgia, in questo caso, c’entra solo marginalmente. È il mio amore per l’organo soprattutto, anche se vi sono pezzi dedicati a specifici organi di chiesa, come per esempio lo splendido organo Agati-Tronci del 1891 della chiesa della Salesiane di Pistoia.

Buona parte della sua esistenza è stata spesa nell’insegnamento. La recente apertura dell’Istituto di Musica Sacra L. Giustini intende ribadire l’importanza della musica nelle nostre assemblee liturgiche, in particolare della musica per organo..

Bisognerebbe che la chiesa cattolica italiana prendesse sul serio ciò che dice la Sacrosanctum Concilium (Costituzione Conciliare sulla Sacra liturgia), a proposito dell’organo a canne, strumento proprio della chiesa cattolica di rito latino. Ci sono molti giovani appassionati all’organo. La settimana scorsa erano qui gli studenti del conservatorio di Cosenza, oggi quelli di Cagliari, tutti giovani entusiasti!

Dove si possono acquistare i suoi tre volumi?

Chiedendo all’editrice VigorMusic, www.vigormusic.it/shop

Daniela Raspollini

 




“I BELIEVE IN GOOD”, TUTTO IL BENE CHE C’È: CONTEST MUSICALE PER ROCK BAND UNDER 30

NEWS: Al fine di facilitare la partecipazione di più bands al Contest abbiamo spostato le date dell’evento (iscrizioni entro 1 settembre)

Una gara tra brani inediti scritti da band o solisti proposta dal Centro Giovani e dalla pastorale giovanile in vista del sinodo 2018

«C’è del bene intorno a noi? Dove? Mettere in musica il bene e il bello che c’è nella nostra città, nella mondo, negli uomini e nelle donne che la abitano. Proviamo a cercarlo, andiamo a scovarlo e raccontiamolo in musica. Facciamo della musica un mezzo per donare speranza».

Questo il senso del contest musicale per Rock Band emergenti intitolato “I believe in good”. Una provocazione che il Centro giovani, in collaborazione con il servizio di pastorale giovanile diocesano, propone in un anno particolarmente dedicato all’ascolto dei giovani. Il prossimo ottobre, infatti, la chiesa cattolica dedicherà al mondo giovanile il sinodo dei vescovi, un’occasione per riflettere sulla realtà giovanile mettendosi in ascolto –come ha ribadito Papa Francesco – di tutti i giovani, anche quelli più lontani dalla Chiesa.

L’iniziativa promossa dal Centro Giovani è un concorso vero e proprio, aperto a tutti i gruppi musicali, bands e solisti under 30. Per partecipare occorrerà presentare tre brani musicali, di cui almeno uno inedito inerente il tema del contest.

Le iscrizioni sono aperte fino alle ore 24.00 del 1 settembre 2018.

Il concorso prevede la partecipazione di un massimo di 8 gruppi, bands o solisti complessivi.
Tra tutti gli iscritti la giuria del contest selezionerà 8 gruppi, bands o solisti che parteciperanno alle serate del contest. Lunedì 3 settembre verrà reso noto (tramite mail e pagina Facebook del contest) chi avrà superato le selezioni. L’iscrizione è gratuita.

Il Contest si terrà nel chiostro della chiesa di San Francesco con accesso da piazza San Francesco n° 1 (piazza Mazzini). La durata sarà di tre serate alle ore 21.00 alle 24.00. Le date previste sono: 14 – 15 – 16 settembre 2018.
Nelle prime due serate si esibiranno 4 gruppi per sera in una gara ad eliminazione: alla fine di ogni serata ci saranno due vincitori che avranno accesso alla serata finale in cui si decreteranno i vincitori del contest (1° e 2° posto).

Il vincitore riceverà un buono spesa del valore di 1.000 euro da spendersi presso il negozio musicale MENICHINI di Pistoia. Per il regolamento consultare la pagina facebook del Centro Giovani, della pastorale givanile, oppure il sito della diocesi di Pistoia (www.diocesipistoia.it). L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Pistoia.

Scarica qui il regolamento!