“Come sigillo sul tuo cuore”: diventare coppie di sposi cristiani

Domenica 21 ottobre 2018 presso l’oratorio di San Domenico Savio inizierà un ciclo di incontri per giovani coppie di sposi che desiderano approfondire il significato ed il valore del Sacramento delle nozze.

Come sigillo sul tuo cuore” è il titolo di questa iniziativa  pensata su esortazione di Sua Eccellenza Fausto Tardelli per accompagnare gli sposi a scoprire ogni giorno la bellezza del sacramento del Matrimonio.

Gli incontri inizieranno alle 17.00 con un’accoglienza delle coppie e con la possibilità di affidare i figli ad alcuni animatori, alle ore 17.30 si affronterà il tema della giornata con l’aiuto  di esperti. Seguirà poi un tempo di riflessione condivisa, in cui si cercherà di intercalare la tematica nel vissuto quotidiano delle famiglie.

Successivamente ad un momento di preghiera ci sarà la possibilità di condividere la cena.

La tematica del primo incontro sarà incentrata sul rapporto con le famiglie di origine.

Qui trovate il programma degli incontri.
Indirizzo degli incontri: Parrocchia di San Bartolomeo, Oratorio San Domenico Savio, Via del Bottaccio 15, Pistoia.
Alessandro: 328 619 59 54
Ufficio Pastorale con la Famiglia



In Famiglia verso il Natale

Prepariamoci ad accoglierLo

Carissime famiglie,
con gioia vogliamo condividere con voi questo cammino d’Avvento nell’attesa di incontrare il Signore Gesù e far festa con Lui.

Quando aspettiamo un ospite con cura prepariamo la casa, la tavola, il cibo e con ansia aspettiamo il momento di incontrarlo. Allo stesso modo prepariamoci all’incontro con Gesù che nasce per noi, ritagliandoci dei momenti di preghiera con nostro marito, con nostra moglie, con i nostri figli o i nostri nipoti.

Prepariamo un angolo per la preghiera vicino al presepe e costruiamo la corona dell’Avvento insieme ai nostri bambini: i quattro ceri che si accendono durante la preghiera in ognuna delle 4 domeniche di Avvento simboleggiano lo scorrere del tempo in attesa della nascita di Gesù.

Nella semplicità fermiamoci a riflettere sul significato vero del Natale con i nostri figli. Sarà per loro e per noi un modo per non farci cogliere impreparati dall’arrivo di nostro Signore!
La Madonna ci aiuti a vivere questo Avvento in famiglia con quella stessa attenzione e con quello stesso amore che essa aveva per Gesù nei mesi dell’attesa!

Buon cammino d’Avvento a tutti!
L’equipe diocesana di Pastorale familiare

Il libretto

Per affiancarvi in questo cammino abbiamo preparato questo semplice libretto.

Esso è composto da 5 capitoli corrispondenti alle Domeniche di Avvento e al Natale.
Ognuno di questi capitoli è diviso a sua volta in in 5 sezioni:

  • (sez.1) Vangelo del giorno;
  • (sez.2) commento alla Parola;
  • (sez.3) statuina del presepe da colorare e ritagliare;
  • (sez.4) storia per i bambini;
  • (sez.5) segni della liturgia.

I segni della liturgia sono seguiti da una proposta di attività pratica.




“COME SIGILLO SUL TUO CUORE”: UN PERCORSO PER GIOVANI COPPIE GUIDATO DAL VESCOVO TARDELLI

leaf graphicDa domenica 19 novembre presso il nuovo centro diocesano di Valdibrana si terranno mensilmente – ogni terza domenica da novembre a ​giugn​o – degli incontri per  ​le coppie di sposi guidati dalle catechesi di Mons. Fausto Tardelli vescovo della nostra dioces​​i​ sull’esortazione post-sinodale Amoris Laetitia.

Come sigillo sul tuo cuore” è il titolo di questa iniziativa, pensata dal vescovo proprio per accompagnare gli sposi a scoprire ogni giorno la bellezza del sacramento del Matrimonio.

Gli incontri inizieranno alle 15.00 con un’accoglienza delle coppie e con la possibilità di affidare i figli ad alcuni animatori, alle ore 15.30 inizierà la catechesi; dalle 16.15 in poi ci sarà spazio e tempo per una condivisione in piccoli gruppi, di coppia e per una merenda. L’incontro si concluderà con un momento di preghiera intorno alle 18.00.

Alessandro: 328 619 59 54
Ufficio Pastorale con la Famiglia



SOLENNE CELEBRAZIONE DEL CORPUS DOMINI IN CATTEDRALE E PROCESSIONE EUCARISTICA

Giovedì 15 giugno alle ore 21 appuntamento in Cattedrale per la celebrazione del Corpus Domini, con la Santa Messa solenne presieduta dal Vescovo S. E. Mons. Fausto Tardelli. A seguire la Processione Eucaristica per le vie del centro. Il percorso della processione, interesserà le seguenti strade: Piazza Duomo, Ripa della Comunità, via Filippo Pacini, via Palestro, via Cavour, via Roma, piazza Duomo.

Il Santissimo sarà esposto per l’Adorazione Eucaristica ininterrottamente fino alle 17.30 di sabato 17 giugno. 

Ritorna anche quest’anno in tutta la sua solennità la celebrazione del Corpus Domini.
Parliamo di questa ricorrenza con Alessio Bartolini, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Episcopali e collaboratore dell’Ufficio Liturgico Diocesano.

Ci saranno delle novità quest’anno in vista di questa solenne celebrazione che richiama alla partecipazione tutti i fedeli della diocesi?

Per quest’anno non avremo particolari novità. Come già lo scorso anno vi sarà, alle ore 21, la Concelebrazione eucaristica presieduta dal nostro Vescovo Fausto in Cattedrale e concelebrata dai canonici del capitolo cattedrale, dai parroci del centro storico e dai parroci di città e da tutti gli altri presbiteri e diaconi che desiderano partecipare. Alla Santa Messa stazionale seguirà la Processione Eucaristica lungo le strade del centro storico.

Si tratta di una festa dal significato profondo sulla quale è necessario soffermarsi. Quali significati possiamo cogliere da questa ricorrenza liturgica?

L’Eucarestia è il «memoriale della Pasqua». Fare memoria è più che ricordare, memoriale non è un semplice ricordo, ma una presenza reale del Corpo e Sangue del Signore. Celebrando l’eucarestia noi offriamo il sacrificio della Nuova Alleanza in cui Cristo è vittima, altare e sacerdote, per questo la celebrazione dell’Eucarestia è il centro di tutta la vita cristiana, sia per la Chiesa universale, sia per le Chiesa locali.

Intorno alla mensa eucaristica tutti noi ci riconosciamo fratelli, convocati in assemblea gioiosa per rendere grazie a Dio che nel Corpo e Sangue del Cristo ci ha creato come suo popolo, ci ha radicati nella fede e uniti nel vincolo della carità.

È in virtù di questo nostro essere popolo di Dio in cammino nella città degli uomini che i libri liturgici riformati dal Concilio, pur consapevoli dei cambiamenti negli usi e nei costumi della società contemporanea, continuano a raccomandare il culto pubblico e solenne della Santissima Eucaristia, anche con il segno esteriore della processione.

Scrive infatti la CEI nelle premesse al Rituale del Culto Eucaristico: «nelle processioni eucaristiche, in cui l’Eucaristia viene portata solennemente per le vie con l’accompagnamento di canti, il popolo cristiano rende pubblica testimonianza di fede e venerazione verso il Santissimo Sacramento… tra le processioni eucaristiche, si distingue per importanza e per significato nella vita pastorale della parrocchia o della città, quella annuale nella solennità del Corpo e Sangue di Cristo, o in altro giorno più opportuno in prossimità di questa solennità». (Rito della Comunione fuori della Messa e culto Eucaristico, Libreria Editrice Vaticana, 1979, nn.10-102)

Ci sono nuove disposizioni di Papa Francesco in merito alla celebrazione del Corpus Domini? Per la nostra diocesi quali cambiamenti ci saranno?

Nelle scorse settimane la sala stampa vaticana, nel rendere noto il programma delle celebrazioni pontificie del mese di giugno ha comunicato che per quest’anno il Santo Padre ha deciso che la tradizionale processione da lui presieduta, che da San Giovanni in Laterano si snoda fino a Santa Maria Maggiore, si terrà domenica 18 giugno, e non giovedì 15 giugno, come imporrebbe il calendario liturgico della Città del Vaticano.
Nelle intenzioni di Papa Francesco c’è senza dubbio la volontà di dare la possibilità ad un maggior numero di sacerdoti e fedeli di partecipare alla celebrazione, che si svolgerebbe altrimenti in un giorno che per il calendario civile è giorno lavorativo. Il calendario liturgico italiano già prevede il festeggiamento del Corpus Domini la domenica, ma la consuetudine vaticana manteneva da decenni la celebrazione al giovedì.

Per quest’anno nella nostra diocesi non ci saranno sostanziali cambiamenti; è allo studio per il prossimo anno pastorale la possibilità di trasferire alla domenica la celebrazione diocesana.

A tal proposito si ricorda che la Messa che celebreremo giovedì, sarà un Messa votiva della Santissima Eucaristia, la quale non sostituisce la Messa della Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Gesù che tutta la Chiesa celebrerà Domenica 18 giugno.

Qual è il programma per Giovedi 15 Giugno? 

Il programma della celebrazione sarà il seguente:

Alle ore 21.00 vi sarà la Concelebrazione eucaristica. Alle ore 22.00 circa inizierà la processione che percorrerà alcune vie del centro storico e si concluderà in cattedrale dove sarà impartita la Benedizione Eucaristica.

A margine del programma una piccola indicazione logistica: i presbiteri e diaconi che intendono concelebrare dovranno presentarsi muniti del proprio camice, riceveranno la stola bianca dalla sacristia della cattedrale.
La solenne processione intorno alle vie del centro in comunione con tanti nostri fratelli è un momento davvero unico e toccante, quale sarà il percorso?

Il percorso della processione, interesserà le seguenti strade: Piazza Duomo, Ripa del Sale, via Filippo Pacini, via Palestro, via Cavour, via Roma, piazza Duomo.

La festa prosegue poi in notturna con la presenza degli “Adoratori”. Ci saranno altri gruppi che parteciperanno a questo momento di Adorazione Eucaristica?

Già lo scorso anno, su indicazione di Mons. Vescovo, fu proposta una iniziativa di preghiera con adorazione eucaristica prolungata, sul modello delle tradizionali Quarantore e sulla scorta dell’esperienza già collaudata dell’iniziativa” 24 per il Signore” proposta per il tempo di Quaresima.

Questa iniziativa di preghiera, che lo scorso anno coinvolse una vera moltitudine di fedeli, inizierà verso le ore 23.00 e proseguirà senza sosta fino alle ore 17.30 di sabato 17 giugno.

Sarà animato in primo luogo dal Movimento degli Adoratori, i quali normalmente assicurano i turni di adorazione perpetua presso la Chiesa di San Paolo, sono comunque invitati i membri di tutte le aggregazioni laicali ed i fedeli delle parrocchie della città e della diocesi.

A tutti è chiesto un piccolo sforzo per assicurare un momento di visita adorazione al Santissimo Sacramento, soprattutto nelle ore serali e notturne.

Daniela Raspollini

La solennità del Corpus Domini (“Corpo del Signore”) è una festa di precetto, chiude il ciclo delle feste del periodo post Pasqua e celebra il mistero dell’Eucaristia istituita da Gesù nell’Ultima Cena. Clicca qui per approfondire sul portale di Famiglia Cristiana.




MEDITAZIONI PER LA SETTIMANA SANTA

 

RIFLESSIONE DI UNA CONSACRATA SULLA SETTIMANA SANTA

Con la Domenica delle Palme ha inizio la Settimana Santa. Personalmente la voglio intraprendere con uno sguardo interiore su Gesù, sul mistero del suo amore che arriva fino al dono di sè.

Gesù non ha anteposto nulla alla volontà del Padre: né il progetto di predicazione che aveva iniziato, né gli amici che aveva chiamati a sè e ammaestrati perché continuassero la sua missione, neppure la Madre che tanto amava. Nulla. Gesù ha obbedito fiduciosamente al Padre.

Dopo l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, le grida osannanti e festose della folla –composta di grandi e piccoli con palme e vesti stese come tappeti- si muteranno, da lì a poco, in “sia crocifisso”. Parole esclamate, probabilmente, dalla stessa folla che non conosce il motivo della condanna, né sa la verità, ma si adegua alle grida dei più.

La voce dei pochi -quella dei suoi apostoli e della sua carissima Madre-, la voce di coloro che conoscevano la sua indiscutibile innocenza e tutto ciò che aveva fatto durante la vita pubblica, veniva soffocata dalle insistenti grida “sia crocifisso”. E ancora, messo a confronto con un malfattore, la folla gridava: “Vogliamo libero Barabba, a morte Gesù il Nazareno!”

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Maestro Guglielmo, Ultima Cena / Cattura di Cristo (1199 circa) – Cripta della Cattedrale di San Zeno (Pistoia)

Gesù ha deciso di obbedire al Padre: ha deciso di fare la sua volontà! Per questo, durante la Cena Pasquale, trova un modo tutto suo di lasciarci un esempio. Lavò i piedi ai suoi discepoli, Lui che era il Maestro, per dirci che anche noi dobbiamo amarci e servirci a vicenda con il grembiule cinto alla vita, sempre pronti a servire tutti con tanta misericordia, anche il più antipatico, anche quello che ci fa soffrire amaramente e ci procura angosce dalla mattina alla sera. Riflettiamo: fra i dodici c’era Giuda e Gesù sapeva bene che lo avrebbe tradito, eppure lo ha scelto, lo ha tenuto tra i suoi amici, non lo ha mai allontanato. Chissà con quanta pazienza cercava di formarlo! Sapeva che era un ladro e gli ha lasciato gestire la cassa comune.

Quanta fiducia ha avuto in Giuda fino all’ultimo istante! E quella sera, a cena con loro, chissà con quale forza d’animo, prima di morire, ha escogitato un modo speciale che è stato quello di rimanere per sempre con noi nell’Eucarestia: il Sacramento dell’amore. Un modo semplice, umile, un annientamento totale di sé. Non poteva scendere più in basso nella scala dell’umiliazione. Il nostro Redentore si fa presente in un pezzetto di pane e poche gocce di vino. Il suo Corpo – Sangue – Anima e Divinità, la sua persona intera è tra noi per sempre e a disposizione di tutti coloro che lo riconoscono come Salvatore.

Per ritirarsi in preghiera chiamò Pietro, Giacomo e Giovanni perché gli facessero compagnia ma, ahimè, si addormentarono mentre Gesù implorava il Padre che allontanasse da lui quel calice della sofferenza. Passa davanti a noi l’intensità della scena dell’agonia nell’orto degli ulivi. Gesù, oppresso dalla previsione della prova che lo attende, solo davanti a Dio, lo invoca con la sua abituale e tenera espressione di confidenza “Abbà Padre”. Ma il Padre sembra non voler ascoltare la voce dell’amato Figlio. Non finiremo mai di indagare l’abisso di questo mistero!

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Jorio Vivarelli, Crocifisso (1956) Chiesa della Vergine, Pistoia

Gesù è condannato, è rimasto solo, gli amici per paura, sono fuggiti, lo hanno abbandonato. È tradito da Giuda e rinnegato da Pietro. C’è tutta l’amarezza di questo paradosso nel grido del dolore, apparentemente disperato che Gesù leva sulla croce: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”

È possibile immaginare uno strazio più grande, un’oscurità più intensa? Il grido di Gesù sulla croce, pur nella sua angoscia, è la preghiera del Figlio che offre la vita al Padre nell’amore per la nostra salvezza. Mentre si identifica con il nostro peccato, si abbandona nelle mani del Padre. La sua Passione è sofferenza atroce dell’anima. Gli evangelisti però, ci raccontano che nell’abisso del suo dolore, Egli muore implorando il perdono per i suoi carnefici ed esprimendo al Padre il suo estremo abbandono: “Padre, nelle tue mani, consegno il mio spirito!”

Nel Venerdì e nel Sabato santo, la Chiesa continua a restare in contemplazione di questo volto insanguinato, nel quale è nascosta la vita di Dio e offerta la salvezza al mondo. Ma la contemplazione del volto di Cristo non può fermarsi all’immagine di Lui crocifisso. Egli è il risorto, il vivente che cammina con noi per le strade dell’umanità, è nella persona che ci vive a fianco ogni giorno, ma con la nostra cecità spirituale non lo riconosciamo. La resurrezione è la risposta del Padre all’obbedienza del Figlio, la via per riportare tutti noi alla salvezza eterna.

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Guido da Como (1250) Gesù discende agli inferi / Apparizione ai discepoli di Emmaus, Chiesa di San Bartolomeo (Pistoia)

Come religiosa mi sento tanto responsabile di aver ricevuto la sua chiamata a seguirlo in una vita di totale consacrazione e, anche se con tantissima gioia nel cuore, mi rendo conto di essere fortemente inadeguata per corrispondere a tutto l’amore che Lui mi ha dato e continua a darmi. Confido immensamente nella sua infinita misericordia e in questa Settimana Santa voglio rinnovare, con la certezza del suo aiuto, l’impegno di testimoniarlo, ogni giorno, con tutte le mie povere forze.

Suor Delia Lafarciola (Suore Domenicane Ancelle del Signore – Pistoia)


Giovanni Pisano, Crocifisso (1300 circa) Pieve di Sant'Andrea (Pistoia)

La Rinuncia della Croce

Gesù è Colui che rinuncia completamente alla totalità dell’onnipotenza per aprirsi al totalmente altro e al bene del prossimo.

Questa è la realtà della Croce di Cristo. E’ una mèta molto alta, alla quale Dio, nella Sua pedagogia, ha portato l’umanità attraverso la storia del Popolo d’Israele, mediante un lungo cammino che va da Abramo a Gesù. Un cammino che arriva fino a S.Paolo, il quale trasforma in prassi di vita questa logica della rinuncia alla totalità.

Nell’antico Testamento ci sono quattro norme, quattro tradizioni sacre che ogni credente deve osservare per essere fedele alla Rivelazione: la circoncisione, il sabato, la kasherut, il Tempio.

La Circoncisione è una mutilazione, un togliere qualcosa, significa rinuncia. Dio comanda ad Abramo la circoncisione (Gen.17,10) come segno sensibile di alleanza e cioè come segno che il circonciso non appartiene più a se stesso, non è più proprietario del suo corpo, ma appartiene a Dio e al popolo. La circoncisione significa la rinuncia alla totalità di se stesso e implica l’apertura a Dio e alla collettività del popolo. Con i Profeti si passa alla circoncisione dell’orecchio e del cuore in senso metaforico (Ger.6-10,e 4,4) e ciò significa rinuncia ad ascoltare solo se stessi e le proprie ragioni, ma a mettere, piuttosto, la propria volontà a servizio di Dio e dell’osservanza della Sua Parola. È una circoncisione che esprime fiducia e obbedienza a Dio (Dt.10,16-Lv. 26,41).

Il Sabato. In Esodo 20,11 si legge “Il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha consacrato”. Il sabato struttura la settimana, ritmando la successione dei giorni e aprendola all’alterità di Dio. Il tempo non è più solo dell’uomo, il tempo è di Dio. Il sabato è un tempio fatto di tempo in cui il credente deve entrare per ricordarsi che lui non è il padrone del tempo che gli è stato messo a disposizione e che deve essere disponibile a restituire una parte di questo a Colui che glielo ha donato.

Kasherut è un termine ebraico che descrive gli alimenti puri e impuri (Levitico 11). Con questa norma, che tiene conto di norme igienico-alimentari, ma intende anche educare il popolo, proibendo alcuni cibi sia di origine animale che vegetale. Osservando queste norme l’uomo si rende conto che non può considerarsi padrone di tutto ciò che produce la terra e di quanto si trova nella creazione .Egli mangerà soltanto ciò che gli è permesso e non tutto quello che vuole.

Il Tempio. Dio concede la terra al suo popolo, invita, attraverso Giosuè, a prenderne possesso. In seguito concederà a Salomone la costruzione del Tempio che il Re David avrebbe voluto costruire (I libro dei Re 5-9). Perché il popolo non si sentisse padrone della terra che gli è stata concessa, Dio fa in modo che una piccola porzione sia consacrata a Lui, alla preghiera, ai sacrifici, al culto; il tempio è la terra riservata a Dio, come segno che non tutta gli appartiene.

Circoncisione, Sabato, Kasherut, Tempio: attraverso queste realtà Dio invita a rinunciare alla totalità di possesso sul corpo, sul tempo, sui cibi e sulla proprietà, per aprirsi alla Signoria di Dio sulla creazione e a fare dono di sé a Dio e agli altri uomini. Queste realtà ci introducono a Cristo Crocifisso nella Sua Kenosis.

In Gesù avviene il compimento di questa rinuncia alla totalità, in vista di una espropriazione di sé che gli permette di essere tutto del Padre e dell’umanità. Accettando di donare la propria vita Egli entra nella stessa dinamica delle quattro realtà che abbiamo indicato, portando la rinuncia al culmine, poiché non rifiuta soltanto una parte, ma la totalità della propria vita. Il compimento non avviene senza eccesso, Gesù lo conduce oltre ogni limite.

Questo concetto è cantato nella lettera ai Filippesi (Fil.2,6-11). Gesù ha rinunciato alla totalità della sua onnipotenza per arrivare fino al punto più basso della nostra condizione umana, per dirci che il Padre è tutto per noi, anche quando perdiamo la nostra dimensione a causa del male e del dolore, anche quando non ci possediamo Lui ci possiede. Se le quattro istituzioni dell’ebraismo ricordavano che l’uomo non è padrone di tutto, la Croce su cui Gesù ha perso se stesso ci ricorda che noi siamo, in tutto, possesso di Dio.

La realtà della Croce di Cristo è scandalo per i pagani e follia per i greci (1Cor.1,22-24) in quanto sia la religiosità ebraica che il razionalismo greco non comprendono la rinuncia alla totalità di se stessi compiuta da Gesù. Nulla ci appartiene, ma noi apparteniamo a un Padre di fronte al quale l’unico gesto “vero” è la totale obbedienza e l’abbandono. Con la rinuncia al nostro egoismo, al nostro potere, possiamo entrare in relazione con le cose. Non possiamo fare diversamente.
Il messaggio della Croce per noi oggi è che non possiamo vantare padronanza sul corpo umano, sul tempo che è dono di Dio, sulla creazione che ci “nutre e ci sostiene”, sulla terra che non è nostra ma di Dio. La croce ci insegna che l’unico modo per entrare in contatto con queste realtà è l’amore.

Don Giordano Favillini (priore Fraternità Monastica di Gerusalemme)




FESTA PARROCCHIALE DI SAN MICHELE ARCANGELO A BOTTEGONE

FESTA PARROCCHIALE DI SAN MICHELE ARCANGELO A BOTTEGONE

Dal 13 al 29 settembre 2015

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«La festa, come sempre, offre momenti di preghiera, di riflessione, di svago e la possibilità di stare insieme -spiega il parroco Don Piergiorio Baronti-. Una festa, quella di quest’anno, che intende sottolineare il prossimo Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco».

La Festa parrocchiale di SAN MICHELE ARCANGELO, avviatasi Domenica 13 settembre, oltre ad un ricco programma religioso, offre appuntamenti culturali e ricreativi.

In occasione dell’apertura della Festa è stato presentato il progetto “Socialmente”, dedicato agli anziani del territorio a cura dell’Assessorato allo Sviluppo economico e Politiche Sociali del Comune di Pistoia con la collaborazione di Auser Misericordia e Caritas.

Lunedì 14, inoltre, la Caritas Diocesana ha affrontato la tematica “La Caritas Diocesana e le Caritas parrocchiali di fronte alle nuove povertà“.

Il Programma prosegue con altri importanti appuntamenti da segnalare:

Mercoledì 16

Ore 21: MESSA IN ALBANESE. Don ELIA Matija celebrerà l’Eucarestia in lingua Albanese per tutti gli albanesi di Bottegone

Venerdì 18

Ore 19: Celebrazione Eucaristica per gli anniversari di matrimoni presieduta dal Vescovo Mons. FAUSTO TARDELLI

Ore 20.15 : Cena a prenotazione (entro e non oltre Martedì 15 Settembre. Prenotazioni presso: La Capannina: Tel. 0573 544044; Parrocchia – Tel. 0573 544048; Gastronomia Cappellini G.: Tel. 0573 544109; Bessi Gino, Tel. 0573 544086; Alimentari Giaculli 0573 545353).

Sabato 19

Ore 18.00 : Rosario
Ore 18.30 : Celebrazione Eucaristica Festiva

Ore 19.30 : APERTURA DEGLI STANDS
Ore 21.00 : Sdren’s in concerto e 14° Memorial Gabriele Lucarelli con l’assegnazione del Sant’Angiolino d’oro.

Domenica 20

Ore 07.30 – 09.00 – 11.00 : Celebrazioni Eucaristiche
Ore 07.30 : 32° Marcia dei Sette Campanili

Ore 21.00 : “I Ragazzi del Musical” Cover di Lucio Battisti

Lunedì 21

Ore 18.00 : Rosario
Ore 18.30 : Celebrazione Eucaristica

Ore 21.00 : Gruppo danza “Smile”

Martedì 22

Ore 08.00 : Preghiera delle lodi
Ore 08.15 : Celebrazione Eucaristica per i defunti
Ore 08.45 / 12.00 : Adorazione Eucaristica

Ore 21.00 : Serata dedicata allo Sport

Mercoledì 23 (San Pio da Pietrelcina)

Ore 18.00 : Rosario
Ore 18.30 : Celebrazione Eucaristica

Ore 21.00 : Danza e musica con ASD Spaziodanza Forshiva

Giovedì 24

Ore 18.00 : Rosario
Ore 18.30 : Celebrazione Eucaristica

Ore 21.00 : Serata a sorpresa organizzata da “Spazio Giovani”

Venerdì 25

Ore 16.00 : Adorazione Eucaristica
Ore 17.30 : Rosario
Ore 18.00 : Celebrazione Eucaristica

Ore 21.00 : Coro CAI Firenze “La Martinella”

Sabato 26

Ore 16.00 : Il Vescovo Mons. FAUSTO TARDELLI amministra il Sacramento della Confermazione

Ore 20.00 : Cena con menù Senegalese
Ore 21.00 : Colori, musiche e danze del Senegal

Domenica 27

Ore 07.30 – 09.00 – 11.00 : Celebrazioni Eucaristiche con il rito del Battesimo

Ore 21.00 : “Isola di Wait” in concerto

Lunedì 28

Ore 18.00 : Rosario
Ore 18.30 : Celebrazione Eucaristica

Ore 21.00 : Serata con Matteo

Martedì 29 Festa del Patrono San Michele Arcangelo

Ore 08.00 : Preghiera delle lodi
Ore 08.15 : Celebrazione Eucaristica
Ore 08.45 / 12.00 : Adorazione Eucaristica

Ore 21.00 : Nella piazza del mercato: Adorazione Eucaristica
Ore 21.30 : Processione per Via D’angela, Via Santi, Via G.di Vittorio, Via L.D’Aragona, Via Salceto, Via Santi e Benedizione Eucaristica in Piazza del mercato