Un progetto scolastico per superare la globalizzazione dell’indifferenza
L’impegno dell’Ufficio Scuola diocesano e Caritas Pistoia per far riflettere le nuove generazioni sulle nuove povertà, le migrazioni, lo stato sociale
Dal 2015 l’Ufficio Scuola diocesano (Servizio per l’I.R.C.) e Caritas Pistoia collaborano con gli Istituti superiori nella formazione degli studenti all’interno della Diocesi di Pistoia.
Nel corso degli ultimi anni gli sviluppi e le radicali trasformazioni all’interno del nostro contesto sociale hanno portato alla necessità di aprire una riflessione con le nuove generazioni, con la finalità di educarle a leggere con attenzione e spirito critico l’ambiente circostante. Per questa ragione agli insegnanti sono stati proposti alcuni percorsi da presentare ai ragazzi con tematiche estremamente attuali come le nuove povertà, l’intercultura, le nuove migrazioni e infine una riflessione sullo stato sociale, verso una prospettiva di welfare generativo.
Gli incontri in classe, realizzati e condotti da due operatori sociali, hanno sia avuto il metodo della lezione frontale sia quello più interattivo di dialogo con i ragazzi, anche grazie all’uso di proiezioni di filmati, diapositive e testimonianze.
L’oggetto di studio, come detto, ha interessato diversi ambiti; il primo dei quali ha riguardato la presentazione e la sensibilizzazione verso la tematica delle nuove povertà, in particolare attraverso l’illustrazione del metodo Caritas, volto alla promozione umana delle persone in difficoltà, e la presentazione delle opere segno attive sul territorio.
In secondo luogo la riflessione ha riguardato il fenomeno storico, culturale e politico delle migrazioni; da un lato attraverso la conoscenza delle rotte migratorie che vanno dall’Africa al Mar Mediterraneo, dall’altra verso la prospettiva dell’intercultura come scambio e non solo scontro nei confronti di tutto ciò che è diverso da noi.
Infine l’analisi sullo stato sociale, specialmente quello italiano, ha portato alla necessità di una nuova visione di welfare, verso un’ottica generativa in cui la persona prima di tutto è portatrice di risorse che può mettere a disposizione nella propria comunità.
Tutte queste riflessioni sono state stimolate e portate avanti durante l’anno scolastico dai vari insegnanti, che hanno visto in questo progetto il possibile punto di partenza verso un pensiero che stimoli il ragazzo ad essere ancora più consapevole e protagonista dei propri spazi e di conseguenza dell’intera comunità.