In ricordo del diacono Franco Biancalani
Ci ha lasciati Franco Biancalani, diacono della Chiesa di Pistoia che per molti anni ha svolto il servizio di cerimoniere vescovile con il vescovo Simone Scatizzi e il vescovo Mansueto Bianchi, occupandosi con passione e dedizione della Chiesa Cattedrale. Era stato ordinato diacono l’8 dicembre 1989, ed è tornato alla casa del Padre trent’anni dopo, l’8 dicembre 2019. Le esequie sono state celebrate a San Mauro a Signa e presiedute dal vicario generale monsignor Patrizio Fabbri. Con lui erano presenti diversi sacerdoti della diocesi di Pistoia e il diacono Sauro Gori. «Franco era schietto e capace di gesti semplici, ma carichi di affetto – ha ricordato monsignor Fabbri nell’omelia-. Tanto ha pregato per la chiesa di Pistoia e i suoi presbiteri e diaconi». «Ricordiamo Franco nella sua fedeltà alla chiesa – ha aggiunto – nell’amore e nel servizio alla sua famiglia, perché ha creduto profondamente nella parola del Signore e nella vocazione cristiana dei battezzati, chiamati ha regalare agli altri l’amore che il Signore ci ha dato gratuitamente». Don Roberto Breschi ha poi letto, alla conclusione della celebrazione un saluto di cordoglio e di vicinanza alla famiglia da parte del vescovo Tardelli.
La nipote Sara Covoni ci consegna un ricordo del nonno con cui volentieri lo ricordiamo.
Franco Biancalani è nato a Comeana il 25 maggio 1935. Proveniva da una famiglia umile e molto povera però dignitosa. Era il quarto di sei figli: prima di lui erano nati Renata, Franca ed Ezio; dopo di lui due gemelli morti però, subito dopo la nascita. Ha vissuto con loro fino al 4 settembre 1965 data del matrimonio con Maria Grazia Nannicini che aveva conosciuta presso la ditta dove entrambi lavoravano, una manifattura che produceva accessori borse e cappelli molto nota a Signa. Da questa unione sono nate due figlie: Beatrice e Ilaria.
L’8 dicembre 1989 è stato ordinato diacono dal vescovo di Pistoia Simone Scatizzi. Da allora la sua vita è sempre stata rivolta al servizio della chiesa che ha servito occupandosi, in un primo momento, della parrocchia di Poggio alla Malva. Nonno Franco teneva tanto a quella piccola parrocchia e ai suoi parrocchiani. Era il suo gioiello: gli piaceva suonare l’organo e cantare i canti religiosi, mi portava sempre con lui tutti i sabati pomeriggio quando celebrava la liturgia della Parola. Franco però, è stato anche sacrista della cattedrale di Pistoia e nella contabilità aiutava monsignor Romano Lotti. Amava il suo ruolo, era preciso e attento ad ogni piccolo particolare della Cattedrale che doveva essere perfetta per ogni celebrazione.
Ha onorato tutti i comandamenti della nostra fede. Prestava servizio ai malati, come confratello onorario della Misericordia di san Mauro e andando spesso a Loreto Lourdes anche con l’Unitalsi insieme alla nonna. A san Mauro faceva servizio presso la parrocchia e ha organizzato per 30 anni il carnevale in paese. Aveva sempre una parola buona per tutti e certamente aveva anche le sue idee e i suoi punti di vista. Ha dedicato la sua vita alla chiesa e a noi, la sua famiglia. Per lui era importante che fossimo tutti uniti nel bene e nel male e così è stato. Franco aveva quattro nipoti e da quasi quattro anni era diventato bis nonno di mia figlia. Il nonno ci ha insegnato tanto e ci ha lasciato tanto: il rispetto per la famiglia e la devozione per la chiesa erano i suoi punti fermi.