VEGLIA DI PREGHIERA, LA TESTIMONIANZA DEL PRESIDENTE DELLA COOPERATIVA ARKE’
Giovedi 10 settembre si é svolta in cattedrale la VEGLIA di preghiera per le vittime degli esodi migratori presieduta da mons. Fausto Tardelli .
La Veglia è stata molto partecipata, in quella occasione il Vescovo ha rivolto alla chiesa di Pistoia un appello all’ accoglienza rendendo noto alla diocesi come intende muoversi per affrontare l’ emergenza migranti. Abbiamo raccolto la testimonianza di Federico Grassi presidente della Cooperativa Arkè che ha partecipato a questo importante momento di preghiera con i ragazzi ospitati nella strutture presenti sul territorio di Quarrata .
Federico è il presidente di Arké Cooperativa Sociale che, insieme a Gruppo Incontro, è soggetto esecutore del Consorzio CO&SO Pistoia, capofila dell’ATI che si è aggiudicato il Bando della Prefettura di Pistoia per la gestione dell’accoglienza dei cittadini stranieri richiedenti asilo sul territorio della Provincia di Pistoia.
La sola nostra cooperativa spiega , accoglie circa 180 richiedenti asilo in varie strutture dislocate in diversi Comuni della Provincia di Pistoia, tra cui quella di proprietà della Diocesi a Lizzano, nel Comune di San Marcello Pistoiese.
Questo servizio è complesso, richiede la presenza di personale preparato, necessita del coinvolgimento delle persone che vivono nelle frazioni dove sono ubicate le strutture d’accoglienza e della collaborazione con le Istituzioni.
I problemi che ci troviamo ad affrontare, dal continuo arrivo di persone che richiedono accoglienza alla complessità delle pratiche burocratiche da svolgere, sono ardui. Di grande conforto è sapere di poter contare sulla collaborazione della Caritas Diocesana come di molti altri amici che ci aiutano in vari modi.
Giovedi ho partecipato alla Veglia in memoria delle vittime degli esodi migratori insieme ad alcuni operatori della cooperativa e a 10 ragazzi ospitati presso le strutture presenti sul territorio del Comune di Quarrata. Sono ragazzi giovani, provenienti dall’Africa e, in particolare, da Senegal, Gambia, Guinea, di fede musulmana che hanno accolto volentieri l’invito del Vescovo non solo per ricordare i tanti loro fratelli morti nella ricerca di un futuro migliore, ma anche per dimostrare la loro volontà a integrarsi. A tal fine, nei prossimi giorni, inizieranno a svolgere attività di utilità sociale presso la Caritas e associazioni di volontariato di Quarrata che, seguendo le indicazioni della Regione Toscana, sono state convocate e incontrate da parte dell’Amministrazione Comunale con la quale andranno a sottoscrivere una specifica convenzione. Giovedi sera tutti i presenti alla Veglia si sono commossi nell’ascoltare i racconti dei 4 rifugiati che hanno dato la loro testimonianza, in maniera molto generosa e sincera.
Storie segnate da guerra, violenza, povertà, ma anche dal desiderio di una vita all’insegna della pace, della cultura, della tranquillità.
In Cattedrale sono risuonate forti le parole della liturgia penitenziale. Nessuno può girarsi dall’altra parte o tapparsi le orecchie davanti al Vangelo che interpella, ci chiede di aprirci all’altro e di amarlo.
Molto forte è stato l’appello lanciato dal Vescovo s.e. monsignor Tardelli che ha invitato le comunità parrocchiali, gli istituti religiosi, le famiglie ad aprire le porte all’accoglienza, rinnovando quanto chiesto da Papa Francesco domenica scorsa.
Importante anche il richiamo alla trasparenza nella gestione dei fondi eventualmente messi a disposizione dallo Stato e alla gratuità dell’impegno.
L’augurio è che questo appello scuota le coscienze delle nostre comunità e che tutti noi possiamo metterci dalla parte dei poveri e condividere con loro parte del nostro cammino.
Daniela Raspollini