In ascolto del popolo di Dio

Sinodalità: una chiesa chiamata a diventare sè stessa.

Disponibile on line la scheda per l’ascolto del popolo di Dio, primo e decisivo passo per la preparazione del sinodo diocesano previsto per il gennaio 2021.

Nella sua ultima lettera pastorale «…e di me sarete testimoni» (EDMST) il vescovo Tardelli ha espresso l’intenzione di celebrare un Sinodo diocesano nel 2021. La preparazione e la celebrazione di un Sinodo sono una grande occasione per imparare a tradurre in modalità concrete il nostro essere Chiesa comunione (EDMST 23). Il tema proposto dal vescovo per il Sinodo, dopo essersi confrontato nel consiglio presbiterale, nell’assemblea del clero di Giugno 2019 e nei vari organismi di partecipazione diocesani, è quello della «missionarietà e della evangelizzazione» (EDMST 25).

L’urgenza di aprire una nuova stagione missionaria fa eco al magistero di tutti gli ultimi Papi e risponde all’invito fatto da Papa Francesco ad una conversione in senso missionario di tutta la pastorale (Evangelii Gaudium 27). Una delle forme con cui attuare questa “conversione” è proprio la sinodalità:

«la messa in atto di una Chiesa sinodale è presupposto indispensabile per un nuovo slancio missionario che coinvolga l’intero popolo di Dio» (EDMST 24), perché non può esserci missione efficace senza comunione, senza corresponsabilità e senza la partecipazione di tutti i battezzati all’annuncio del vangelo.

Il tema dell’evangelizzazione è decisivo per la Chiesa, chiamata a custodire e annunciare il seme del vangelo per le generazioni future. Quando ci confrontiamo sulle difficoltà della Chiesa, quando enumeriamo le fatiche e le ansie degli uomini del nostro tempo, o quando prendiamo atto di quelle che il vescovo ha chiamato “le attese di vangelo”, non facciamo altro che porci il problema di come fare perché la gioia del vangelo fecondi queste realtà.

Tutto questo è ampiamente condiviso tra noi. Ma come trovare le risposte giuste, come fare ad avviare processi di cambiamento che trasformino il mondo in senso evangelico e ridiano vitalità alle nostre comunità non è affatto facile. Una cosa però è certa, la risposta la dobbiamo cercare insieme. A questo serve un Sinodo.

Sappiamo che non è e non sarà facile vivere il Sinodo e a volte potremmo pensare: a che serve? È una perdita di tempo! Non cambierà nulla! È tutto vero: non siamo abituati, non è semplice, non sappiamo cosa effettivamente produrrà un sinodo, ma la sfida è ineludibile. Nessuno è chiesa da solo, nessuno da solo può vivere tutto il vangelo, nessuno da solo può risolvere i problemi del mondo. Vivere il sinodo potrà essere faticoso, ma sarà una grande primavera dello Spirito se sapremo metterci insieme ad ascoltare per cercare di capire e pensare il futuro e, soprattutto, se proveremo a viverlo. È uno stile nuovo a cui non siamo abituati. Per questo ci vorrà pazienza e fiducia. Ma al di là dei risultati immediati, che potranno esserci o non esserci, se avremo vissuto questo tempo con la disponibilità a scommettere in un nuovo stile di chiesa, almeno questo certamente rimarrà! Perché provare a vivere insieme le cose è già un cambiamento.

LA SCHEDA PER L’ASCOLTO DEL POPOLO DI DIO

La scheda per l’ascolto del popolo di Dio è stata approvata dal vescovo, dopo essere stata discussa con i vicari foranei, con i direttori degli uffici pastorali e con il consiglio presbiterale.

La scheda è anzitutto un’occasione di formazione, un invito al confronto, un aiuto per il discernimento; una sollecitazione per tutti i battezzati perché maturino sempre più la consapevolezza di essere protagonisti della missione.

Dopo le domande del vescovo, la scheda propone una serie di brani dall’Evangelii Gaudium di Papa Francesco che è il programma del Pontificato in vista di un rinnovamento missionario di tutta la vita pastorale della Chiesa.

Ad ogni brano segue una domanda. Queste domande vogliono aiutarci a confrontarci guardando la nostra situazione diocesana, a partire dalla visione più ampia sulla situazione ecclesiale che ci è consegnata nella Evangelii Gaudium.

La scheda può essere usata per un itinerario formativo di più incontri che ogni parroco e realtà ecclesiale avrà cura di programmare per tempo secondo la propria realtà e situazione.

Si consiglia di fare almeno tre incontri: uno sui contenuti, i modi e lo stile della sinodalità; uno sulle domande tratte dall’Evangelii gaudium; uno sulle domande 1-4 (quelle proposte dal vescovo) e sulla domanda 15, che sono quelle più direttamente finalizzate ad individuare delle piste concrete su cui poi dovrà riflettere il Sinodo diocesano.

È importante che gli incontri siano vissuti in un clima di preghiera, fraternità e digiuno, come ci ricorda il vescovo, così da potersi mettere nella condizione migliore possibile per discernere la volontà del Signore e i segni dei tempi.

La scelta dei sinodali e il calendario di massima verso il sinodo, i criteri e le modalità di preghiera con cui scegliere i sinodali saranno comunicati prossimamente. In questa prima fase di ascolto quello che è importante è il cammino di discernimento che deve essere fatto dal numero maggiore possibile dei membri delle comunità cristiane da cui poi i sinodali dovranno essere scelti.

don Cristiano D’Angelo, vicario per la pastorale